Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Desideri, disperazioni e voglia di normalità dalla periferia più periferica.

-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 16/08/2010 @ 08:18:52, in Italia, visitato 2165 volte)

REPUBBLICA Milano

di ZITA DAZZI - Sgomberati dall'ex Enel a novembre, a poco a poco si sono costruiti un nuovo villaggio tra rifiuti e topi

Fra le lamiere di via Rubattino il più contento di tutti è Mario, 9 anni. Fino allo sgombero andava a scuola in via Feltre. A settembre tornerà in classe. "Hai visto la mia nuova baracca? Ci entra l'acqua quando piove - dice Mario sgranando gli occhi a mandorla sorridenti - ma fra qualche settimana rivedrò la maestra e i miei compagni". Si riaprono le porte della scuola per Mario e per altri 30 bambini del nuovo campo rom di via Rubattino. Non ci sono ancora gli zaini e i quaderni nelle baracche e nelle tende della nuova favela. Solo materassi buttati a terra, in mezzo a topi, rifiuti, sporcizia. Ma i bambini sono contenti lo stesso, anche se questo posto fa schifo, peggio dell'ex Enel dove stavano fino al novembre scorso.

Adesso i rom sono nella fabbrica abbandonata che si trova esattamente dall'altra parte del viale, l'ex Innocenti. Attraversano la strada e si infilano nel varco sbrecciato di un muro di cemento. Nello scheletro arrugginito dello stabilimento abitano almeno in 200, tutti romeni, originari della zona di Craiova, Carpazi meridionali. Condizioni igieniche e sanitarie, come al solito, devastanti. Migliaia di metri quadrati di capannoni svuotati e decadenti, una fragile volta di tubi di ferro annerito dal tempo, muri pericolanti, detriti, lastre d'amianto. Il terreno dell'Aedes, l'immobiliare che possiede tutta l'area, compresa la vicina Innse, ceduta al gruppo Camozzi dopo una lunga battaglia degli operai.

Accampati nella ex Innocenti

Alla Innse, lì a pochi metri di distanza, il lavoro è ripartito. Nessuno si preoccupa dei rom, arrivati a piccoli gruppi, negli ultimi mesi. Le prime famiglie si sono costruite le baracche sotto l'ultimo brandello di fabbrica rimasto in piedi, a ridosso della strada. Quelle arrivate dopo si sono piazzate nella zona più interna del vecchio stabilimento, sotto alle altissime volte dove un tempo nascevano le auto del miracolo economico. Sanja, tre anni, gioca con un pezzo di ferro trovato per terra. Sua madre è fuori, "mengele, chiedere elemosina", spiega il suocero, cui è affidata la bambina.

Due giovani volontari dell'associazione Segnavia, dei padri Somaschi, visitano le tende e le baracche. C'è chi sta male e non si alza da terra, c'è chi chiede "quando ci portate a fare la doccia", o "quando viene il medico". Queste sono le prime necessità. "La maggior parte delle famiglie era stata anche al vecchio accampamento all'ex Enel, sgomberato nel novembre 2009, e poi in mille altri rifugi di fortuna fra Segrate, Sesto e Chiaravalle - spiega Stefano Pasta della Comunità di Sant'Egidio - . Siamo riusciti a trovare casa e lavoro per circa 80 persone. Ma solo grazie all'aiuto dei cittadini del quartiere, che si sono mobilitati dopo l'ultimo sgombero".

Ortensia, che ha quattro figli e il marito in galera, racconta che in tre mesi ha subito altri otto sgomberi: "E adesso sono di nuovo qui. Da dove ero partita l'anno scorso". Gente nuova continua ad arrivare dalla Romania. Il vicesindaco Riccardo De Corato ha chiesto al prefetto di sgomberarli. Ma l'intervento per ora è slittato: "L'area è privata e noi abbiamo già inviato due diffide alla proprietà che deve mettere in sicurezza l'edificio con telecamere e illuminazione per evitare nuove intrusioni. Altrimenti fare uno sgombero sarebbe inutile".

Verusja gestisce un piccolo bar col frigo alimentato da un generatore, vende birra e Coca Cola. "Lei è ricca", la guardano con invidia gli altri. Pochi hanno i soldi per servirsi al bancone. La maggior parte si accontenta della fontanella. Bracieri di fortuna ardono davanti a ogni tenda. Pesce fritto per i più fortunati, patate e cipolle per gli altri. Dentro alle baracche materassi umidi di pioggia e di sporcizia. Ma davanti a una tenda c'è un generatore e una tivù che trasmette l'Era Glaciale 3 con i sottotitoli in romeno. Un pubblico di tutte le età assiste allo spettacolo e non ride.

I bambini sono tantissimi, come negli altri accampamenti dove hanno vissuto questi zingari. I più grandi danno la caccia ai topi. Maresa, 17 anni e due figli, allarga le braccia e insegue la bambina che gattona in mezzo ai rifiuti: "L'altro giorno abbiamo trovato un serpente. Per caso avete pannolini?". Valerio Pedroni, coordinatore dei volontari dei padri Somaschi, è sconsolato: "Conosciamo alcune di queste famiglie da quattro anni almeno. All'ultimo sgombero, qui, in via Rubattino, otto mesi fa, il Comune ha mandato solo le ruspe e le maestre hanno finito per portarsi gli alunni rom a casa. Abbiamo lavorato per mesi, siamo riusciti ad inserire otto famiglie in appartamenti in affitto, con borse-lavoro per gli adulti. Ma sono progetti a lunga scadenza. Non si può pensare di risolvere tutto solo con lo sgombero".

(14 agosto 2010)

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 16/08/2010 @ 09:09:06, in Europa, visitato 1702 volte)

Da Czech_Roma

Ostrava, 13.8.2010 13:16, (ROMEA)

Ad Ostrava, l'ex vice sindaco dei distretti di Mariánské Hory e Hulváky, Jiří Jezerský, che in precedenza aveva espresso il suo desiderio di sparare ai Rom che vivono là nell'insediamento di Bedřiška, è ora diventato il capolista della lista di partito TOP 09. L'attivista per i diritti umani Kumar Vishwanathan ha portato la candidatura di Jezerský all'attenzione dell'agenzia d'informazione Romea.cz. In una trasmissione registrata dalla news server nel 2007, Jezerský disse: "Datemi un porto d'armi ed un permesso per abbatterli, e lo farò."

"Come vice sindaco, lui ed il sindaca Janáčková fecero dichiarazioni intolleranti contro tutti i Rom. Qualsiasi partito serio e civilizzato che vuole impegnarsi a governare, non può tollerare dichiarazioni simili. Richiedo cortesemente a TOP 09 di considerare la rimozione di Jezerský dalla lista dei candidati," ha detto Kumar Vishwanathan alnews server Romea.cz via SMS.

Jezerský ha fatto le osservazioni incriminate in una riunione pubblica del dipartimento abitativo il 15 agosto 2006. Durante l'incontro, sono stati discussi i reclami relativi ai Rom che da altrove si spostavano nel distretto di Ostrava. Janáčková (che oltre ad essere sindaca del distretto è senatrice) e Jezerský difesero la politica segregazionista del municipio, tesa a concentrare i Rom nell'insediamento di Bedřiška. La polizia indagò sulle dichiarazioni di Janáčková e Jezerský e le trovò razziste. Janáčková venne salvata dal processo grazie all'immunità parlamentare. I giudici di Ostrava poi assolsero Jezerský.

"Jiří Jezerský è davvero il capolista per TOP 09 ad Ostrava - Mariánské Hory,"ha confermato al giornale online TÝDEN.CZ Jan Jakob, portavoce di TOP 09. Ha detto di ritenere che il partito fosse a conoscenza del processo a Jezerský e l'abbia sostenuto pienamente. "La Corte Distrettuale di Ostrava l'ha assolto e la sentenza è stata confermata dal Tribunale Regionale di Ostrava," ha spiegato Jacob. Per questo ritiene che Jezerský sia innocente. "Jezerský quest'anno ha organizzato un corso di cucito per donne rom ed il risultato del loro lavoro verrà valutato a settembre in un concorso internazionale per costumi del folklore rom in Grecia," ha detto Jakob al giornale.

Secondo un altro candidato di TOP 09, il moderatore Aleš Juchelka, le liste dei candidati si possono cambiare da adesso a settembre. "Tuttavia, conosco Jezerský personalmente e so che sta facendo molto per Ostrava," ha detto Juchelka in difesa del suo collega di partito, secondo TÝDEN.CZ.

ryz, TÝDEN.CZ, translated by Gwendolyn Albert

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 17/08/2010 @ 09:17:06, in Europa, visitato 3285 volte)

by Paul Polansky

[continua]

Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR)

(immagine tratta da associazionekaribuni.blogspot.com)

PREMIO NEGLIGENZA CRIMINALE: disonora quell'organizzazione che chiuse occhi ed orecchie alla sua dichiarazione di missione ed attraverso compiacimento, incompetenza ed insensibilità ignorò la salute ed i diritti umani dei bambini che aveva in cura, facendo che molti di loro morissero.

Anche se questi anti-premi sono normalmente assegnati ad individui od organizzazioni, questo viene condiviso per ogni singola persona che abbia mai lavorato per l'UNHCR in Kosovo, eccetto per uno: David Riley, il primo capo dell'UNCHR in Kosovo. Se fosse sopravvissuto, sono certo che questa tragedia non sarebbe mai successa.

Nel settembre 1999 David aiutò più di 50 IDP Rom/Askali a fuggire dal Kosovo verso la Macedonia, contro le intenzioni dell'ONU di tenerli sui terreni tossici vicino a Oblic. Più tardi sempre quel mese, David, come capo dell'UNHCR si prese cura di altri 600 IDP Rom/Askali che i locali albanesi avevano cacciato da Mitrovica sud: li sistemò in poco tempo in rifugi temporanei a Mitrovica nord. Sapendo che anche questi IDP erano ospitati su terreni contaminati, David promise che avrebbero potuto fare ritorno alle loro case in 45 giorni o mandati all'estero come rifugiati. Nonostante tutti i suoi sforzi per farli ritornare nelle loro case o trovare una sistemazione alternativa in altre città del Kosovo, David venne ostacolato da minacce da parte dell'ALK che gli Albanesi non volevano "zingari" in Kosovo. Quando David tentò di mantenere la sua promessa di portarli all'estero come rifugiati, il suo piano ottenne il veto dal quartier generale dell'UNHCR a Ginevra, che disse che questi "zingari" non erano rifugiati. Un mese più tardi, il 20 gennaio 2000, il cinquantenne David Riley moriva per un attacco cardiaco nel suo appartamento a Pristina.

Dennis McNamara, Neozelandese di 54 anni, prese il posto di David, ma rifiutò di discutere con me le sofferenze di questi poveri Rom/Askali, nonostante fosse l'Inviato Speciale per gli Affari Umanitari delle Nazioni Unite, Direttore Regionale per l'Alto Commissario per i Rifugiati delle Nazioni Unite, e Vice Amministratore Capo delle Nazioni Unite in Kosovo. Anche se McNamara avrebbe continuato a predicare per anni nelle conferenze internazionali sugli "IDP dimenticati e negletti, vittime di conflitti mondiali", non tentò neanche una volta di salvare questi IDP Rom/Askali di Mitrovica dalla loro catastrofica situazione.

Fondata nel 1950 con uno staff di sole 35 persone, nel 1954 l'UNHCR ottenne il Premio Nobel per la Pace per l'aiuto fornito agli europei dispersi dalla guerra. Oggi l'UNHCR ha un budget annuale di2 miliardi di $ ed uno staff di 6.650 persone, incluse 740 nel quartiere generale di Ginevra. Ma dato che hanno fermamente rinunciato in nove anni di tutela di evacuare e curare questi bambini dei campi di Mitrovica (come richiesto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità), ora disonoriamo l'UNHCR per negligenza criminale.


Angelina Jolie

(immagine da solcomhouse.com) Angelina Jolie (al centro) nel dicembre 2002 di fronte alla distrutta Mahala rom di Mitrovica, una volta la grande comunità zingara in Kosovo.

IL PREMIO TESTA VUOTA DI HOLLYWOOD: disonora quell'attore o quell'attrice di Hollywood che si lasciano usare per coprire un crimine, come si è fatta usare Angelina Jolie dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati per coprire le enormi negligenze verso i bambini dei campi zingari nel nord del Kosovo.

Nata nel 1975 a Los Angeles, California, Jolie (nata Voight) ha ricevuto tre Golden Globe Award, due Screen Actors Guild Award, un Academy Award ed adesso questo Heroes Award dall'ONU per aver permesso l'uso del suo nome e della sua fame per coprire il peggior trattamento infantile d'Europa.

Gli Ambasciatori della Buona Volontà ONU come Jolie pensano di agire per il bene. Ma in realtà vivono una vita di auto-inganno. Raramente si chiedono cosa stanno davvero vedendo. Come ha potuto Jolie visitare nel dicembre 2002 come Ambasciatrice della Buona Volontà ONU questi campi rifugiati romanì e non vedere i 100 milioni di tonnellate di scorie tossiche attorno a questi campi? Come ha potuto stare di fronte alle rovine del loro vecchio quartiere e non chiedere cos'era successo a quelle persone? Perché le loro case erano distrutte? Perché non potevano tornarci? Cosa stava facendo l'ONU per aiutarli?

Perché Jolie non ha visto che l'ONU aveva interrotto tutti gli aiuti alimentari ai campi, obbligando le famiglie a trovare il loro unico pasto nei cassonetti dell'immondizia. E perché ha donato dei fondi all'ONU per costruire una fossa biologica e toilette alla turca per mantenere questi rifugiati su terreni contaminati? Quand'è che il compiacimento diviene negligenza, e quando la negligenza finisce nell'insensibilità inutile, e poi nella deliberata indifferenza per innocenti vite umane, com'è pratica dell'ONU in questi campi?

Jolie era lì, ha visto. Poteva non vedere cosa stava succedendo a questi bambini che avevano i più alti livelli di piombo nella storia medica, dato che i risultati degli esami sanguigni vennero rivelati a novembre 2000? Ha dovuto vedere che quei bambini non agivano normalmente.

Non ha sentito Jolie di madri che si procuravano l'aborto bevendo medicine contro i pidocchi o mischiando lievito alla birra per uccidere il feto, perché non volevano più bambini nati con danni irreversibili al cervello? Dov'erano le sue guide ONU, i suoi interpreti?

Jolie deve aver visto i bambini malnutriti. Perché non ha donato cibo invece di toilette? Se non mangi, non caghi. Otto anni dopo la sua visita, perché Jolie non si chiede cos'è accaduto a quei piccoli cari zingari che ha visto? Sarebbe scioccata a sapere che sono ancora su terreni contaminati (quelli che sono ancora vivi)? Perché non ha chiesto allora (e adesso) cosa intendeva fare l'ONU? Come ha potuto essere così ignorante? Perché Jolie ha contribuito a tutto ciò. Perché ha donato denaro per far sì che restassero lì. E' quello che si chiama una Testa Vuota di Hollywood... ed è per questo che si è meritata un Anti-Premio.

Fine nona puntata

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 17/08/2010 @ 09:34:51, in Kumpanija, visitato 1680 volte)

Coltano, Pisa - 16 agosto 2010

Qualche settimana fa avevo espresso al vescovo Mons. Giovanni Paolo Benotto il desiderio di una sua venuta qui al campo per benedire una piccola statua della Madonna (vestita da "zingara"), collocata nella mia roulotte.

I Rom quando lo hanno saputo, mi hanno espresso il desiderio che la benedizione fosse fatta fuori dalla roulotte, perché volevano partecipare anche loro e chiedere al vescovo la benedizione sui loro bambini.
L'altra sera il vescovo infatti è venuto a benedire la "Madonna zingara" su un altarino preparato appositamente da una famiglia.

Avevo preparato anche una preghiera, anche questa con il contributo di diversi Rom che mi hanno suggerito delle modifiche (in allegato) per renderla vicina al loro timbro quando pregano la loro "Maica"- Madonna.

I rom sono stati molto contenti della venuta del vescovo, lo hanno accolto con simpatia, curiosità e delicatezza. Il vescovo ha avuto modo anche di parlare ed ascoltare diversi di loro e non si è sottratto ai loro inviti di benedire figli, piccoli e grandi e di partecipare anche ad una liturgia mussulmana della consegna del nome all'ultimo nato del campo.

I rom oltre che ringraziarlo per la sua bella visita, gli hanno espresso anche il desiderio di ritornare un'altra occasione, anche per approfondire meglio la conoscenza e l'amicizia.

I Rom ringraziano di cuore, quest'anno la festa dell'Assunta che è molto sentita anche dai Rom mussulmani, non poteva avere un inizio così bello.

ciao Agostino Rota Martir

Cara
dolce Maica (Madonna)

Tu
lo sai che noi Rom ti preghiamo solo con parole che ci vengono dal cuore. Sappiamo che tu ci ascolti anche se non conosciamo bene le preghiere che la gente rivolge a te. A noi basta sentire la tua presenza amorevole che ci accompagna e ci sostiene per affrontare la vita.

Tu
ci capisci, soprattutto quando osservi le nostre vite, comprendi subito i nostri problemi, le nostre gioie e le nostre richieste... siamo certi che nel tuo cuore c’è un piccolo posto fiorito, riservato proprio per noi Rom, tu non ci metti in disparte, come fanno in molti quando ci vedono. Dio ti ha creata Santa e Pura, perché anche noi guardandoti possiamo vedere la Luce di Dio su di noi, che illumina ogni vita, ogni persona, ogni creatura anche quella più nascosta.

Santa
Maica noi vogliamo che tu continui ad essere presente nella nostra vita, così ci potrai aiutare anche quando non ci comportiamo bene, e quando dei Rom sbagliano non farci mancare la tua misericordia e il tuo sguardo di Madre. Ti chiediamo di proteggere i nostri bambini, fa che crescano in salute, forti e rispettosi verso la propria famiglia e quella degli altri. Fa non si spenga mai il fuoco dell’amicizia e della festa dentro la vita dei Rom, così le nostre danze ci aiuteranno ad affrontare le fatiche di oggi e i timori del domani.

Dacci
il coraggio di guardare i nostri difetti, a riconoscerli e a chiedere perdono a chi abbiamo offeso, aiutaci a far pace quando abbiamo spezzato legami di amicizia e di fiducia, quando non abbiamo rispettato chi è più debole e solo.

Santa Maica,
noi Rom ti invochiamo di proteggerci dai pericoli, come hai saputo fare tu con il tuo figlio Gesù quando era piccolo e ricordati di stare vicina a chi si sente triste perché lontano dai suoi cari o perché solo in carcere, fa che possano tornare presto per fare festa e vivere con le loro famiglie la gioia dell’incontro. Santa dolce Maica, chiediamo attraverso il tuo cuore di Madre la Benedizione di Dio su di noi Rom, Lui è la fonte della vita e dell’amore che
alimenta il fuoco delle nostre famiglie. Ti chiediamo anche di perdonare coloro che ci giudicano male e ci disprezzano senza conoscerci, benedici anche loro.

Amen.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 18/08/2010 @ 09:20:41, in Italia, visitato 1687 volte)

Dichiarazioni fotocopia del vicesindaco, Casa della Carità che ormai non sa più che pesci pigliare e voci che si rincorrono... E' da più di un anno che si ripete che i campi verranno smantellati, il tempo stringe e ancora nessuno sa (o chi lo sa sta zitto), dove andranno i Rom dei campi e con che mezzi... L'unica cosa certa è che la tensione nei campi si taglia col coltello.

REPUBBLICA Milano

di ZITA DAZZI - Il campo rom chiuderà a metà ottobre, in anticipo Cresce la tensione nelle baraccopoli

Si accorciano i tempi per i campi rom di via Triboniano e di via Barzaghi. La chiusura, annunciata per fine anno, sarà invece a metà ottobre. Un mese e mezzo prima del previsto. Metà delle famiglie tornerà in Romania, col sostegno economico dello Stato italiano, mentre per le altre si stanno cercando soluzioni alternative: casa in affitto e borse lavoro. Un percorso non facile, tutto in salita e da costruire. A Musocco, fra le roulotte e i container, si vivono queste ultime settimane in un clima di tensione crescente. Gli operatori della Casa della Carità si fanno vedere il meno possibile, giusto il necessario per prendere accordi con le famiglie coinvolte nel piano di evacuazione. Ma non tutti collaborano.

Intanto, in prefettura, si susseguono gli incontri e i colloqui per cercare di definire i dettagli dell'operazione e per cercare di arrivare all'autunno con la mina del Triboniano disinnescata. "Le date sono già stabilite, stiamo lavorando per dare un aiuto a tutte le famiglie coinvolte", assicura l'assessore ai Servizi sociali Mariolina Moioli. Il compito più difficile sta agli operatori della Casa della Carità che ha rinnovato fino a dicembre l'appalto per la gestione del più grande campo nomadi della città, quasi 600 presenze fra romeni e bosniaci, costruito tre anni fa su un'area oggi destinata al passaggio di una strada per l'Expo 2015.

Odissea Rubattino | Accampati nella ex fabbrica | "La famiglia adottiva" |

Il piano Maroni mette a disposizione 13 milioni di euro per lo sgombero di questo campo, oltre che di quelli in via Novara e via Idro. Gli incaricati di don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità, stanno terminando gli incontri con le singole famiglie per valutare un progetto di uscita dalla precarietà. "Con alcuni è possibile pensare a un sostegno per l'inserimento in alloggi in affitto e l'assegnazione di una borsa lavoro, con l'obiettivo di arrivare alla totale autonomia del nucleo familiare - spiega Colmegna - Per gli altri invece ci sarà un contributo per il rientro in Romania, dove pure abbiamo progetti di inserimento lavorativo in collaborazione con le amministrazioni locali".

Ma non tutti i rom sono pronti alla collaborazione. "Finora abbiamo sentito tante promesse e poche cose concrete - dice Christian, uno dei portavoce del campo - Sappiamo che ad ottobre dovremo uscire da qui, ma molti temono di restare per strada, di essere sgomberati e basta, come è già successo in passato. Ma siamo pronti a fare sentire la nostra voce".

Due mesi fa, senza alcuna avvisaglia, al Triboniano scattò una vera e propria rivolta con lancio di pietre contro le forze dell'ordine e auto date alle fiamme. Scene di guerriglia che si sono viste anche pochi giorni fa, al campo comunale di via Chiesa Rossa, dove sono arrivate le ruspe per demolire tre villette abusive costruite da una famiglia di 15 rom italiani. Dai controlli catastali è emerso infatti che un membro della famiglia aveva un'altra casa intestata in Lombardia.

"Un importante segnale di legalità", ha definito l'intervento il vicesindaco Riccardo De Corato: "Gli agenti hanno dovuto subire un lancio di pietre, chiavi inglesi e oggetti contundenti da parte dei nomadi allontanati e dei loro familiari. Ma i nomadi nei campi del Comune conoscono bene il regolamento: chi ha proprietà immobiliari non può vivere a spese dei milanesi. Č una violazione inaccettabile che rasenta la truffa e per questo i servizi sociali e la polizia locale continueranno a fare accertamenti per evitare furbizie e pratiche parassitarie".

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Marylise Veillon (del 18/08/2010 @ 09:21:11, in Europa, visitato 1339 volte)

Da Roma_Francais

I giornalisti condannano la repressione in Francia contro i Rom - Federazione Internazionale dei Giornalisti – 09/08/2010

La Federazione Internazionale dei Giornalisti (FIJ) e la sua sezione regionale, la Federazione Europea dei Giornalisti, hanno condannato oggi la repressione scatenata dalle autorità francesi contro i membri della comunità Rom, avvertendo che ciò incoraggia la xenofobia e l'intolleranza. Accusano inoltre la polizia di intralcio al lavoro dei giornalisti, ai quali non è stato concesso riprendere il raid lanciato ieri all'alba contro un campo.

Secondo la FIJ, ai giornalisti è stato impedito dalla polizia di riprendere un raid contro un accampamento di gitani nella città di Saint-Etienne (Francia centrale) dove si è assistito all'espulsione con la forza di un accampamento illegale, nonostante la municipalità lo avesse fornito di acqua potabile e di WC chimici.

E' la prima azione della polizia da quando il presidente Nicolas Sarkozy ha annunciato una serie di misure energiche nelle prossime settimane, tra le quali l'espulsione di Rom da trecento accampamenti illegali.

"L'atteggiamento intollerante del governo avrà per unico risultato, quello di incoraggiare il risorgere del razzismo e della xenofobia", ha dichiarato Aidan White, segretario generale della FIJ. "Questo tipo di azioni contro persone provenienti da altri paesi dell' Unione Europea è nello stesso tempo discutibile sul piano legale e irresponsabile, in quanto alimenta le tensioni tra comunità."

Per la FIJ, ogni compiacenza nei confronti dell'estremismo e il razzismo, non farà altro che incoraggiare la propaganda xenofoba e aumenterà la pressione sui giornalisti e i media.

"D'ora e in avanti, ci segnalano che la polizia a Saint-Etienne, ha impedito a dei giornalisti di riprendere il loro raid contro l'accampamento", ha dichiarato White. "E' totalmente inaccettabile. La Francia non è uno stato poliziesco e i media devono potere informare liberamente. Se i giornalisti e i media non possono accedere alla verità, come saprà il pubblico se la legalità è rispettata?"

Per la FIJ, le dichiarazioni dei responsabili francesi secondo i quali è previsto di espellere dalla Francia tutti i Rom senza documenti verso la Romania, sembrano costituire un intralcio al diritto alla libera circolazione nel seno dell'Unione Europea.

Il numero di quindicimila gitani e Rom i quali vivono in Francia, e originari dell'Europa dell'est è evocato, la maggior parte dei quali vivono in accampamenti autorizzati, mentre altri si sono dovuti installare in accampamenti illegali a causa dell'insufficienza di infrastrutture. Le ultime azioni fanno seguito a un incidente avvenuto il mese scorso, durante il quale un gruppo di viaggianti francesi ha scatenato una sommossa dopo la morte di uno di loro, ucciso dalla polizia a Saint-Aignan (Francia centrale).

Per la FIJ, le ultime azioni del governo - che numerose critiche accusano di ricorrere a politiche impregnate di populismo e contro gli immigrati, per venire fuori dalle cattive acque nelle quali si ritrova – non fanno altro che accrescere le preoccupazioni riguardanti la crescita di un sentimento anti-Rom e la xenofobia da parte dell'Europa.

"La verità è che le politiche che giocano sulla paura e l'incertezza, finiranno con rendere la vita difficile a tante minorità, condurre alla discriminazione e rischiano di sottomettere giornalisti e media all'influenza della propaganda razzista di politici senza scrupoli", ha aggiunto White. "Le autorità francesi devono agire con calma ed evitare ogni forma di ingiusta discriminazione."

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 19/08/2010 @ 09:21:47, in musica e parole, visitato 1902 volte)

Da Roma_ex_Yugoslavia

In un'atmosfera tesa, dopo persistenti richieste da parte di un piccolo numero di locali pubblici a Nis ed in Serba, è stato creato un monumento dell'artista rom Saban Bajramovic (leggi QUI ndr) e messo in un posto magnifico nel parco, di fronte all'assemblea cittadina.

Illuminato dal sole, Saban appare meglio che mai, ed anche Nis sembra più bella che negli anni precedenti. Forse perché oggi a Nis è il primo giorno del Festival Jazz. Il monumento di Saban sta cantando. La voce di Saban è profondamente dentro di noi. In ogni essere umano, che è un UMANO.

U napetoj atmosveri, posle upornih zahteva malog dela domace javnosti u Nisu I Srbiji, spomenik romskom umetniku Sabanu Barjamovicu, postavljen je na predivnom mestu u parku preko puta skupstine grada.

Obasjan suncem, Saban izgleda lepse nego ikad I Nis izgleda lepse no poslednjih godina . Mozda I zato sto danas u Nisu, pocinje medjunarodni jazz festival. Sabanov spomenik peva. Sabanov glas je tu duboko u nama. U svakom coveku koji COVEK.

Osman Balic - YUROM Centar

++ 381 18 4254949
yuromcentar@sbb.rs
yuromcentar@bankerinter.net

www.yuromcentar.org.rs


 Ndr: Una sua versione di Djelem Djelem, che sembra quasi jazz... (il link per chi legge da Facebook)

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 

Vorrei andarci (dovremo essere in tanti da tutta Europa), se qualcuno dall'Italia vuole aggiungersi, me lo fa sapere tramite i commenti o per email? L'appuntamento su Facebook

Sabato 4 settembre alle 14.00 a Place de la République

Come Unión Romani spagnola siamo lieti di annunciare che la nostra proposta di celebrare una grande manifestazione a Parigi per protestare contro le misure annunciate dal presidente della Repubblica Francese Nicolas Sarkozy, ha incontrato eco tra le organizzazioni a difesa dei diritti umani in Francia. Nella nostra proposta, ampliamente diffusa in tutta Europa, si diceva quanto segue:

b) Convocare una grande manifestazione a Parigi (simile a quella che si realizzò a Roma nel 2008 per protestare contro la politica antizigana di Berlusconi - vedi QUI ndr) che attiri non solo la presenza massiccia dei rrom francesi, ma anche buona parte dei gitani europei. Questa manifestazione, preparata con cura, dovrà essere unitaria non solo degli zigani europei, ma di tutte le forze democratiche impegnate nel rispetto dei Diritti Umani. A nostro giudizio sarebbe un grave errore che questa manifestazione fosse gestita esclusivamente dall'opposizione al governo di Nicolas Sarkozy. A difendere la dignità degli esseri umani sono chiamati tutti i democratici, siano di destra o di sinistra. La manifestazione di Parigi la formiamo tutti: gitani e gagé, socialisti e liberali, comunisti e conservatori. Tutti quanti, in definitiva, appoggiano il contenuto della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, proclamata dalle Nazioni Unite nel 1948 e la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, approvata dall'Assemblea Nazionale Costituente Francese nel 1789. Chi non può essere chiamato a questa manifestazione è Jean Marie Le Pen e quanti si identifichino con la dottrina nazionalista e razzista del Fronte Nazionale francese. (il testo integrale su www.unionromani.org)

[...] ad oggi (10/08/2010 ndr) si sono unite all'appello più di 30 organizzazioni francesi, tutte in prima linea tanto nell'ambito della politica che del terzo settore di azione sociale. Questo l'ultimo elenco:

Firmatari:
AC ! Agir ensemble contre le chômage,
Les Alternatifs,
Les amoureux au banc public,
Association de défense des droits de l’Homme au Maroc (ASDHOM),
Association France Palestine Solidarité (AFPS),
Association des Marocains en France (AMF),
Association nationale des Gens du voyage catholiques (ANGVC),
Association républicaine des anciens combattants (ARAC),
ATTAC,
Autremonde,
Cedetim,
Confédération française démocratique du travail (CFDT),
Confédération générale du travail (CGT),
La Confédération Paysanne,
La Cimade,
Le Cran,
Droit au logement (DAL),
Emmaüs France,
Europe Ecologie,
Fédération pour une alternative sociale et écologique (Fase),
Fédération des associations de solidarité avec les travailleurs immigrés (FASTI),
Fédération nationale des associations d’accueil et de réinsertion sociale (FNARS),
Fédération SUD Education,
Fédération syndicale unitaire (FSU),
Fédération des Tunisiens pour une citoyenneté des deux rives (FTCR),
FNASAT-Gens du voyage,
Fondation Copernic,
France Terre d’Asile,
Gauche unitaire,
Groupe d’information et de soutien des immigrés (GISTI),
Les Jeunes Verts,
Ligue des droits de l’Homme (LDH),
Ligue de l’enseignement,
Marches uropéennes,
Médecins du Monde,
Le Mouvement de la Paix,
Mouvement contre le racisme et pour l’amitié entre les peuples (MRAP),
Le Nouveau Parti anticapitaliste (NPA),
Le Parti communiste français (PCF),
Le Parti de Gauche, le Parti socialiste (PS),
Réseau d’alerte et d’intervention pour les droits de l’Homme (RAIDH),
Réseau Education Sans Frontière (RESF),
SNESUP-FSU,
SOS Racisme,
Syndicat des avocats de France (SAF),
Syndicat de la magistrature (SM),
Union syndicale Solidaires,
Les Verts,
Unión Romani. Espańa


Il testo della convocazione è disponibile QUI in francese

Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Marylise Veillon (del 21/08/2010 @ 09:15:06, in Europa, visitato 2077 volte)

Da Roma_Francais

Denunciare l'anti-ziganismo senza attaccarsi alle sue radici? par Martin Olivera, antropologo

In seguito ad alcune dichiarazioni del capo dello Stato riguardo ai "Rom e Viaggianti", numerose associazioni di intellettuali e alcuni politici hanno reagito per denunciare gli amalgami, i quali permettono di creare a buon mercato, un diversivo in un contesto di crisi politica acuta. Alcuni hanno messo in prospettiva di stigmatizzare alcuni di questi gruppi, azione ben ancorata nella storia repubblicana e più genericamente, nel vecchio continente. Siamo riusciti infine a dare l'allarme in merito ai rischi di violenze fisiche gravando direttamente su coloro i quali vengono designati come "Rom e Viaggianti". Tutte queste reazioni sono ovviamente giustificate e necessarie. Ma appaiono purtroppo impotenti a grippare quel meccanismo intento a nutrire i discorsi del governo, e più a fondo ancora, il "buon senso" come fondamenta dell'anti-ziganismo in Francia come altrove.

La lettura delle reazioni degli internauti su alcuni siti d'informazione, lo illustra in modo eloquente: per alcuni, il capo dello Stato e il governo giocano, come accade spesso, con il fuoco, giocando la carta del populismo securitario; per altri – denunciando il lassismo dei primi – non bisogna temere di attaccarsi ai "veri problemi" posti da "quella gente". Abbiamo così più spesso a che fare con posizioni di principio che si nutrono tra loro, tanto più incrollabili visto che non rimettono mai in causa la categoria definita come problematica. Una tale opposizione binaria non serve altro che a riprodurre posizionamenti ideologici, strumentalizzando la famosa "questione rom" ad nauseam.

Però, il problema non è di sapere se i "Rom e Viaggianti" sono prima di tutto vittime dell'apparato di Stato e del razzismo popolare, o se "sono" invece colpevoli della loro "emarginazione".

Nulla si muoverà mai, tanto che si continuerà ad abbordare la categoria stessa "Rom e Viaggianti" come una popolazione evidente, indefinitamente offerta alla pietà o al biasimo, secondo le tendenze politiche degli uni e degli altri. E pur invitando a maggiori sfumature, le reazioni di fronte agli amalgami del governo, non rimettono mai in discussione l'esistenza di questa "comunità" in quanto entità sociale omogenea.

Eppure, eccetto la messa in categorie imposta dalle società maggioritarie che le riuniscono sotto un'unica etichetta (variabile nella storia, da cui l'inflazione della confusione), niente ci autorizza a considerare come andando da sé, le similitudini tra questi vari gruppi. "L'origine indiana" è una scoperta della scienza linguistica apparsa alla fine del XVIII secolo, e non un ricordo conservato dagli interessati nel seno delle diverse comunità.

In quanto al "nomadismo", sono diversi decenni che i ricercatori dimostrano e ripetono che non è affatto una caratteristica dei cosiddetti Tzigani, non oggi più di ieri: troviamo dei gruppi, i quali per motivi storici e economici, praticano una mobilità stagionale, ma l'immensa maggioranza di loro è sempre stata sedentaria. Al punto che il qualificativo stesso sembra superfluo.

L'esempio della "Seine Saint-Denis" è un mezzo efficace per farsi all'idea dell'irriducibile diversità dei cosiddetti Tzigani o "Rom e Viaggianti", per quanto poco si presti attenzione al modo con il quale loro stessi si definiscono:

- famiglie gitane (venute dalla Linguadoca e dalla Spagna) ci vivono dalla fine del XIX secolo, il più spesso in abitazioni "standard" (padiglioni o appartamenti)

- gruppi famigliari manush, yenish e viaggianti, maggiormente originari dell'est della Francia, si sono impiantati lì nella stessa epoca, cioè più di un secolo fa. Un gran numero di loro vivono in roulotte o abitazioni miste (casa e roulotte). Corrispondono per l'essenziale alla categoria dei "Viaggianti" – ciò non significando che "viaggino" realmente

- una comunità Rom (i "Rom di Parigi") è presente in "Seine Saint-Denis" dal periodo tra le due ultime guerre. Come i precedenti, sono oggi cittadini francesi e vivono per la maggioranza in padiglioni della periferia

- altri gruppi Rom, originari dell'ex Iugoslavia, si sono installati nelle città del dipartimento nel corso degli anni 1960-1970. Preservando per alcuni, legami con il paese d'origine, vivono lì ancora, in case banali, la roulotte essendo nel loro caso solo una risposta all'impossibilità di accedere alla locazione o alla proprietà

- incontriamo infine dagli anni 1990-2000, gruppi famigliari Rom originari di Romania e di Bulgaria, occupando essenzialmente degli squat o dei bidonville, a difetto di alternative: senza diritto al lavoro e alle prestazioni sociali, "girano" da un terreno all'altro nei comuni del dipartimento talvolta da più di dieci anni, seguendo il ritmo delle espulsioni… Precisiamo infine che loro stessi non formano una comunità, ma diversi gruppi distinti e che il loro numero è stabile dagli anni 2003-2004 – all'incirca tremila persone – anche se la mobilità subita li rende particolarmente visibili.

Alcuni parlano finalmente di "mosaico" per definire l'insieme tzigane. Questo mosaico non esiste peraltro per coloro i quali lo guardano, cioè i non tzigani. Certo, si identificano sempre più, di volta in volta, punti in comune tra i differenti gruppi: i Rom originari dell'Europa orientale sono marcati da influenze in parte comuni, legate alla loro appartenenza ad una stessa area storico-culturale.

Tuttavia, entrando nei dettagli, possiamo constatare la loro grande diversità, direttamente sorta dalle terre dalle quali queste comunità vengono: i Rom musulmani di lingua turca del sud della Bulgaria, i Rom sassoni del centro della Transilvania e i Rom sloveni installati da quarant'anni nell'Italia del Nord non hanno lo stesso passato, non praticano le stesse attività professionali, sono diversamente inseriti in habitat altrettanto diversi ecc…

In definitiva, non è un caso se sono innanzitutto dati di tipo macrosociologico che sembrano dare corpo alla categoria "Rom e Viaggianti". A questo proposito, le istituzioni europee (U.E, Consiglio dell'Europa), internazionali (FMI, Banca Mondiale, PNUD) e diverse fondazioni (in particolare l'Open Society Institute del miliardario George Soros) hanno una maggiore responsabilità nella definizione della "questione rom" a livello europeo. L'immagine di una minoranza essenzialmente costituita da "casi sociali" non avrà cessato di rinforzarsi nel corso degli anni 19902000, per mezzo di studi quantitativi i quali rendono astratta già all'origine, la diversità delle realtà locali. L'Unione Europea inquadra oggi perfino una "decade per l'inclusione dei Rom" (2005-2015), partendo dal principio che questi sono globalmente "mal inseriti" nelle società maggioritarie. Ma i cosiddetti Tzigani sono sempre ugualmente eterogenei dal punto di vista socio-economico di quanto lo sono culturalmente, a est così come a ovest del continente.

Non c'è così nulla di semplice da dire sui "Rom e Viaggianti", non più che sugli "Africani" o gli "Asiatici"… E se come in Romania, per esempio, è usanza chiamare Tzigani tutti coloro percepiti come socialmente marginali, la prima responsabilità dei ricercatori come dei giornalisti è d'interrogare questo luogo comune, per rendersi conto di realtà ben più complesse.

Infatti, la strada dell'inferno è lastricata di buone intenzioni, ognuno oggi è in misura di rendersene conto. Pur volendo lottare contro le discriminazioni e favorire l'inserimento di alcuni gruppi locali, effettivamente in difficoltà ma avendo poche cose da vedere gli uni con gli altri, se non un'etichetta, la retorica della "questione rom" non avrà fatto altro che convalidare nuovamente la categoria "stigmatizzabile" e la sua pertinenza simbolica.

Come denunciare "l'etnicizzazione" del dibattito e delle politiche pubbliche, quando si ha per evidente l'entità etnica in questione? Come fare conoscere meglio coloro chiamati ieri Tzigani, oggi "Rom e Viaggianti", e nello stesso tempo preservare il punto di vista che vieta di conoscerli? Come combattere i clichè senza rimettere in causa lo stampo che li genera? Tali sono le domande che oggi possono posarsi tutti quelli che desiderano – ricercatori inclusi – lottare efficacemente contro l'anti-ziganismo.

Difatti la sua base non è purtroppo la semplice mancanza di conoscenza. Quest'ultima non è altro che una conseguenza del volere creare categorie. In altre parole, gli stereotipi (negativi o positivi) non sono un'interpretazione erronea della realtà che basterebbe correggere, ma si nutrono di una postura a priori, rinforzandola contemporaneamente e a scatola chiusa. E in questo contesto, la ragione è ben impotente di fronte all'immaginario popolare e alle strumentalizzazioni politiche.

Allora no, non va tutto nel migliore dei modi e si, dei gruppi di cosiddetti Tzigani incontrano localmente delle difficoltà, producendo loro stessi una coabitazione talvolta delicata con il vicinato. Ma se non è gradevole abitare nei pressi di un bidonville, lo è ancora meno viverci… Però, il modo migliore per rendere impossibile la risoluzione di queste situazioni è bene quello di disgiungere le difficoltà vissute da queste famiglie dal contesto locale, facendone una "questione europea" disincarnata e fantasmagorica.

Difficoltà d'accesso all'alloggio, servizi sociali senza mezzi umani e finanziari, mercato del lavoro sinistrato, politiche d'immigrazione chiuse e servizi prefettizi obsoleti… I problemi incontrati da certi "Rom e Viaggianti" sono quelli delle nostre società contemporanee, delle quali fanno parte integrante, e non le conseguenze (subite o provocate) di caratteristiche sociali generiche.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 21/08/2010 @ 09:54:29, in casa, visitato 2095 volte)

20/08/2010 Azuni: "su azioni come queste coinvolgere tutti gli attori"

"Il governo dei campi nomadi attuale è roba da improvvisatori". A dichiararlo in una nota la consigliera del Gruppo Misto, Maria Gemma Azuni, alla notizia dell'ampliamento e riqualificazione del campo rom La Barbuta , dichiarato abusivo da una sentenza del Tar Lazio del 2004.

Solo pochi giorni fa un incendio si era sviluppato al confine con il comune di Ciampino, di fronte l'Aeroporto. Il fuoco, divampato all'interno del campo nomadi, aveva causato alcuni disagi al limitrofo tratto del Grande Raccordo Anulare nonché all'atterraggio dei voli.

Il delegato del Sindaco alla Sicurezza Giorgio Ciardi, dopo aver rassicurato i cittadini preoccupati per l'incendio, aveva evidenziato "la necessità di un intervento rapido e radicale sul campo abusivo" ."Il campo nomadi della Barbuta - aveva dichiarato in una nota - che rientra nel Piano Nomadi del Comune di Roma, come stabilito diventerà un campo attrezzato, in grado di garantire a chi vi abita maggiore dignita' di vita e ai cittadini della zona un maggior livello di decoro urbano e sicurezza".

"E' fondamentale - commenta la Azuni - il continuo rapporto con i responsabili delle famiglie Rom per la gestione interna dei campi, come è importante rapportarsi con i Presidenti dei Municipi e dei Comuni limitrofi per l'attivazione di idonee azioni finalizzate all'inclusione sociale.

Il Prefetto di Roma non ha minimamente coinvolto il Sindaco di Ciampino, soggetto fortemente interessato in quanto il campo è prospiciente allo stesso comune. sull'ipotesi dell'allargamento del campo della Barbuta, da 300 a 600 ospiti.

E' chiaro che l'incremento di popolazione Rom in questo territorio avrà delle ripercussione sui cittadini di Ciampino e sulle famiglie Rom.
In questo tipo di cambiamenti è necessario rassicurare la cittadinanza sul monitoraggio del campo e sulle azioni di sistema tese a prevenire l'esclusione e a far crescere in termini di rispetto dei contesti, delle regole e del vivere civile.

Ancora una volta le azioni impositive e le scelte non condivise produrranno tensioni sociali a scapito dei cittadini e dei Rom.
Chiedo al Prefetto di Roma - conclude la Azuni - il rispetto degli Organi politici Municipali e dei Comuni limitrofi dove si prevedono azioni di costruzione od ampliamento di campi Rom, con un fattivo coinvolgimento nelle azioni da intraprendere!.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie piů cliccate


19/03/2024 @ 05:18:04
script eseguito in 203 ms

 

Immagine
 Parigi, 4 settembre 2010, manifestazione dei 50.000... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 5503 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< marzo 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024

Gli interventi piů cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source