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Ciampino, ipotesi ampliamento campo della Barbuta
Di Fabrizio (del 21/08/2010 @ 09:54:29, in casa, visitato 2106 volte)

20/08/2010 Azuni: "su azioni come queste coinvolgere tutti gli attori"

"Il governo dei campi nomadi attuale è roba da improvvisatori". A dichiararlo in una nota la consigliera del Gruppo Misto, Maria Gemma Azuni, alla notizia dell'ampliamento e riqualificazione del campo rom La Barbuta , dichiarato abusivo da una sentenza del Tar Lazio del 2004.

Solo pochi giorni fa un incendio si era sviluppato al confine con il comune di Ciampino, di fronte l'Aeroporto. Il fuoco, divampato all'interno del campo nomadi, aveva causato alcuni disagi al limitrofo tratto del Grande Raccordo Anulare nonché all'atterraggio dei voli.

Il delegato del Sindaco alla Sicurezza Giorgio Ciardi, dopo aver rassicurato i cittadini preoccupati per l'incendio, aveva evidenziato "la necessità di un intervento rapido e radicale sul campo abusivo" ."Il campo nomadi della Barbuta - aveva dichiarato in una nota - che rientra nel Piano Nomadi del Comune di Roma, come stabilito diventerà un campo attrezzato, in grado di garantire a chi vi abita maggiore dignita' di vita e ai cittadini della zona un maggior livello di decoro urbano e sicurezza".

"E' fondamentale - commenta la Azuni - il continuo rapporto con i responsabili delle famiglie Rom per la gestione interna dei campi, come è importante rapportarsi con i Presidenti dei Municipi e dei Comuni limitrofi per l'attivazione di idonee azioni finalizzate all'inclusione sociale.

Il Prefetto di Roma non ha minimamente coinvolto il Sindaco di Ciampino, soggetto fortemente interessato in quanto il campo è prospiciente allo stesso comune. sull'ipotesi dell'allargamento del campo della Barbuta, da 300 a 600 ospiti.

E' chiaro che l'incremento di popolazione Rom in questo territorio avrà delle ripercussione sui cittadini di Ciampino e sulle famiglie Rom.
In questo tipo di cambiamenti è necessario rassicurare la cittadinanza sul monitoraggio del campo e sulle azioni di sistema tese a prevenire l'esclusione e a far crescere in termini di rispetto dei contesti, delle regole e del vivere civile.

Ancora una volta le azioni impositive e le scelte non condivise produrranno tensioni sociali a scapito dei cittadini e dei Rom.
Chiedo al Prefetto di Roma - conclude la Azuni - il rispetto degli Organi politici Municipali e dei Comuni limitrofi dove si prevedono azioni di costruzione od ampliamento di campi Rom, con un fattivo coinvolgimento nelle azioni da intraprendere!.