Rom e Sinti da tutto il mondo

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Richiediamo chiarezza. Di Rom si parla poco e male, anche quando il tema delle notizie non è "apertamente" razzista o pietista, le notizie sono piene di errori sui nomi e sulle località

La redazione
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\\ Mahalla : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 31/10/2009 @ 09:54:17, in media, visitato 2488 volte)

Firenze: una madre denuncia un tentativo di rapimento del figlio di tre anni. I carabinieri arrestano due rom nel parcheggio di un supermercato. Nelle pagine locali dei quotidiani non compare l’arte del dubbio né la minima menzione della leggenda dei "rom che rapiscono i bambini".

Siamo costretti, ogni volta, a ricominciare da zero. Due successivi lanci d’agenzia Ansa del 28 ottobre riportano quanto segue:

ROM AFFERRA BIMBO PERCHÉ MADRE NEGA SOLDI, TEMUTO SEQUESTRO
(ANSA) – FIRENZE, 28 OTT – Ha negato più volte l’elemosina a due rom nel posteggio di un supermercato, finché uno di loro ha afferrato per un braccio il suo bambino di tre anni seduto nel carrello della spesa: sono queste le circostanze in cui una donna ha temuto il sequestro del figlioletto oggi, all’Ipercoop di Lastra a Signa (Firenze), denunciando il fatto ai carabinieri.
Terrorizzata, la madre ha allontanato con decisione il rom per liberare il bambino e, presa con sé anche l’altra bimba di un anno che al momento era dentro l’auto, è scappata dentro il centro commerciale. Qui ha chiesto aiuto a una guardia giurata, dicendo che le volevano rapire il figlio. L’episodio, molto concitato, è avvenuto verso mezzogiorno.
I due rom hanno 16 e 33 anni e sono stati arrestati dai carabinieri per tentativo di sequestro di persona. Sembra che da tempo avvicinassero i clienti del supermercato per chiedere elemosina e anche oggi hanno fatto lo stesso. I due hanno agito mentre la donna si affaccendava tra l’auto e il carrello per sistemare i bambini. L’hanno circondata, le hanno chiesto insistentemente denaro e la donna glielo ha negato più volte. Poi, ad un certo punto, il rom più giovane avrebbe preso per un braccio il bimbo, forse per tirarlo giù dal seggiolino. Per la madre glielo voleva portare via. (ANSA).

ROM AFFERRA BIMBO PERCHÉ MADRE NEGA SOLDI, TEMUTO SEQUESTRO (2)
(ANSA) – FIRENZE, 28 OTT – Secondo quanto appreso successivamente, la madre, molto spaventata, è rimasta a lungo dentro il supermercato accanto alla guardia giurata, dicendo che non sarebbe uscita se qualcuno degli addetti non avesse scortato lei e i bambini fino all’auto. La donna temeva tantissimo di incontrare ancora i due Rom.
Intanto, una pattuglia dei carabinieri ha rintracciato i due nel piazzale dell’Ipercoop e li ha fermati per l’identificazione. Successivamente alla denuncia della madre sono scattati gli arresti. La posizione del sedicenne è al vaglio della procura presso il tribunale dei minorenni. Inoltre risulta che il rom di 33 anni era già stato denunciato dai carabinieri per aver disturbato altre volte i clienti del supermercato nel posteggio. (ANSA).

In termini simili riprendono la notizia i giornali locali. Ad esempio, Il Corriere fiorentino la ripete quasi alla lettera, intitolando Rom afferra il braccio del bambino La madre teme il sequestro: arrestato. La Nazione sceglie "Due zingari nel parcheggio volevano rapire mio figlio" e mette la notizia sia nella prima pagina nazionale sia nelle locandine all’esterno delle edicole. Il Nuovo Corriere titola: Rifiuta l’elemosina a due rom nel parcheggio Coop – Afferrano il bimbo di tre anni sul carrello, arrestati. L’Unità mette solo una breve con questo titolo: Rom afferra bimbo – La madre denuncia – "Voleva rapirlo" – Finisce in manette

La Repubblica, edizione di Firenze, non si accontenta, e titola:
La madre nega i soldi cercano di rubare il bimbo
http://firenze.repubblica.it/dettaglio/Nega-elemosina-a-rom-cercano-di-rubarle-il-bimbo/1763325
Il resto dell’articolo dipende in tutto dal testo dell’agenzia, e il titolo rimane del tutto ingiustificato.

Era dal maggio 2008, ai tempi del rogo di Ponticelli, che non leggevamo un titolo così irresponsabile. In quel mese ci furono tre presunti casi di rapimento: oltre a quello campano, uno a Catania e uno a Serradifalco. Tutti tipologicamente affini ai casi smontati nella preziosa ricerca di Sabrina Tosi Cambini "La zingara rapitrice. Racconti, denunce, sentenze (1986-2007), CISU editore, 2008. Da allora, su "La Repubblica" si è parlato del presunto rapimento di bambini da parte di rom, soprattutto negli editoriali del grande storico Adriano Prosperi, volti a denunciare prima il caso di pogrom avvenuto a Ponticelli, e poi il clima crescente di intolleranza, favorito da comportamenti e titoli di questo genere. Eppure non mancavano, secondo gli esperti, i segnali per evitare di cadere in questi comportamenti. Su un sito molto frequentato da giornalisti, uno di loro scriveva in quei giorni:

"Se doveste sequestrare un bimbo per i vostri turpi scopi, andreste a prelevarlo tra la folla di un centro commerciale cercando di sfilarlo alla mamma che fa la spesa? Certo che no.
A maggior ragione se foste veri professionisti del rapimento di bambini come la maligna tradizione popolare considera gli zingari.
Eppure, senza un battito di ciglia, senza il minimo dubbio, nei circuiti dell’informazione è in pieno fermento la notizia di due Rom arrestati a Catania per aver tentato di rapire una bambina dal carrello della spesa.
(…). Un normale esempio di come l’informazione possa reagire a determinati stimoli con riflessi di trionfante emotività e ignoranza. Una sorta di schiavitù (e non certo di rispetto) nei confronti del lettore.
Cosa infatti preferireste sentirvi dire? Che gli zingari rapiscono i bambini o che questa è una volgare credenza popolare senza fondamento? La versione della credenza popolare dura a morire è più faticosa da digerire, esige una qualche riflessione, impone domande critiche e dubbi, è, insomma terribilmente più fastidiosa. Meglio crederci" (Luigi Irdi, Con un buon aspirapolvere conquisterai il Paese, in http://www.ilbarbieredellasera.com , maggio 2008).
E pochi mesi più tardi un giornalista spagnolo così descriveva il clima in cui era maturata la frottola del ratto di Ponticelli: "Angelica V. (…) ha avuto la sfortuna di trovarsi a Napoli quando il governo Berlusconi ha inaugurato al sua politica del pugno di ferro. Il presidente del consiglio aveva appena nominato come Ministro dell’Interno Roberto Maroni, della Lega Nord, il cui obiettivo dichiarato era restituire le strade agli italiani e ristabilire un senso di sicurezza. Maroni aveva le idee chiare e un solo nemico in mente. Non la camorra, la ‘ndrangheta o Cosa nostra. Ma i rom" (Miguel Mora, Reportaje: xenofobia en Italia. Condenada a ser condenada, in «El País», 1 febbraio 2009).

Non è la prima volta che "Repubblica" parla un doppio linguaggio, quello in prima pagina di e per persone intelligenti, e quello, nelle pagine di cronaca soprattutto locale (ma non solo: ci sono gli spazi di Corrado Augias e qualche incursione dello spiritoso Michele Serra), in cui le più improbabili leggende metropolitane vengono riusate come titoli per un lettore, evidentemente ritenuto disponibile a ogni infamia. E anche in altre occasioni la mancanza di professionalità ha avuto la meglio su qualsiasi deontologia. Ricordiamo bene come, nelle prime ore successive al delitto di Novi Ligure, mentre alcuni cronisti meno stupidi esprimevabo cautela, l’inviato de "LA REPUBBLICA" si inventava che " …. altri testimoni avrebbero confermato che si tratta di banditi di origine slava" (M.Preve, La Repubblica , giovedì 22 febbraio 2001).

La cosa divertente è che probabilmente fra qualche mese, confidando nella scarsa memoria dei lettori, il redattore di "Repubblica" ci spiegherà che loro, non ci hanno mai creduto nella storia della zingara rapitrice. L’ha fatto, a proposito della presunta rapitrice di Ponticelli, un giornalista del "Corriere", Marco Imarisio, sostenendo tre cose verosimili e attendibili ma in contrasto con il comportamento dei suoi colleghi della "grande stampa": (a) "da subito gli abitanti del quartiere che conoscono la famiglia della bambina" sostengono che quella del tentato rapimento è "una bugia"; (b) i giornalisti accorsi sul posto si rendono conto che "il ratto non è mai stato tale"; (c) passi per i giornalisti, che "si sa", "esercitano il dubbio", "ma del fatto che nulla torni in questa storia è convinta anche la polizia". Imarisio tace del tutto sul fatto che tante testimonianze e convinzioni sono state accuratamente rimosse nella quasi totalità dei quotidiani di quel 12 maggio 2008 e dei giorni successivi.

Quanto all’esercizio del dubbio, pare che in quell’occasione sia stato azzerato. Cfr. M. Imarisio, I giorni della vergogna, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli 2008, p.114. Del resto, Imarisio è lo stesso cronista che, sul delitto di Erba, aveva scritto :"Castagna sa tutto, sa che l’unica spiegazione possibile per quest’oscenità passa dalle compagnie e dai traffici di Azouz e dei suoi fratelli" ( L’ ultimo regalo del padre: difendere l’ uomo di Raffaella, in Corriere della Sera, 13 dicembre 2006.)

Giuseppe Faso

[Fonte: Giornalisti contro il razzismo]

http://www.giornalismi.info/mediarom/

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Di Fabrizio (del 31/10/2009 @ 09:46:59, in Italia, visitato 2491 volte)

Invitiamo tutti a partecipare a questi interessanti incontri con il poeta Paul Polansky, in particolare domenica 1 novembre alle ore 16.00 alla Scola Jungla in Via Cupa Perillo, campo rom, sede della nostra associazione.
Vi aspettiamo

Programma:

Domenica 1 novembre

ore 12.00
Il poeta Polansky incontra la comunità rom di Scampia
Pranzo conviviale al "bar " di Nino in Via Cupa Perillo - Scampia, Napoli

ore 16.00
Incontro pubblico alla Scola Jungla, sede dell'associazione chi rom e...chi no in Via Cupa Perillo
Scampia, Napoli.
Reading di poesie
a seguire proiezioni video che raccontano l'esperienza dell'ass. sul quartiere:
A metà - Dal cemento - Quarto Piano

Degustazione di torte e pasticcini

L'incontro è organizzato dal Comitato con i rom

Lunedì 2 novembre

ore 16,30
Biblioteca Nazionale di Napoli
Sala di lettura sezione Venezuelana
Incontro con Paul Polansky

con l'autore
Mauro Giancaspro
(Direttore Biblioteca Nazionale di Napoli)

Sergio Iagulli
(Direttore Casa della poesia)

Gordon Poole
(Docente di Letteratura americana all'Università L'Orientale di Napoli)

Collaborano:
Lucia Marinelli e Maria Massimo

ore 21,30
Canto Libre
Via S. Giovanni Maggiore Pignatelli, 35
Napoli
Reading di Paul Polansky
con i musicisti.
Massimo Mollo, Ferdinando Gandolfi, Gianluca Mercurio, Andrea Sensale

http://chiromechino.blogspot.com/

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Di Fabrizio (del 30/10/2009 @ 09:11:58, in Europa, visitato 1925 volte)

Da Roma_ex_Yugoslavia

Il Centro Arte Rom riunisce artisti per promuovere la cultura e l'arte rom. Tutti gli interessati possono spedire il loro CV, segnalare le loro pagine web o mandare cataloghi con le loro opere.

E' un invito a tutti i pittori rom di tutto il mondo e specialmente ai Rom di Europa. Unitevi al nostro progetto e mostrate il lato positivo dei Rom.

Grazie,

Roma Art Center
Mr. Kasum Cana
10000 Zagreb, Avenija.Marina Drzica 4.
Republic of Croatia
Tel/Fax: 00385 1 6008 612
Mob: 00385 91 253 71 54
E-mail: romacana@yahoo.com

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Di Fabrizio (del 30/10/2009 @ 09:09:09, in Italia, visitato 1978 volte)

mercoledì 4 novembre 2009 dalle 17.00 - Aula Magna Facoltà di Scienze Politiche, Viale S. Ignazio 78 CAGLIARI

Organizzatore: Sucania Bottega del Commercio Equo e Solidale

Gianfranco Bottazzi, docente di Sociologia Economica e Silvia Niccolai, docente di Diritto Pubblico presentano il volume curato da Gianni Loy, docente di Diritto del Lavoro e Roberto Cherchi, Ricercatore di Diritto Costituzionale.
La pubblicazione è stata realizzata con la collaborazione di Sucania Onlus e Fondazione Anna Ruggiu.

Nell'ultimo anno è esplosa, in Italia, una vera e propria "questione Rom". Nel passato ha riguardato prevalentemente aspetti socio-culturali, a volte causa di conflitto con le popolazioni indigene che non gradiscono la vicinanza degli insediamenti di Rom e Sinti.
A partire dal 2008, il fenomeno ha assunto particolari caratteri, per l'approvazione di una vera e propria legislazione speciale per questa categoria di persone, spesso cittadini italiani, ai quali, in luogo del diritto comune, si applicano norme del tutto peculiari in materia di residenza e di controlli, con la possibilità di sottoporre anche i minori a forme di identificazione mediante il rilascio di impronte digitali. Diverse amministrazioni, infine, negano ai Rom l'accesso ai servizi e ai benefici previsti per tutti i cittadini.
Il volume traccia un quadro d'insieme del fenomeno, a partire dai presupposti culturali, e approfondisce, sul piano dei diritti, la posizione di Rom e Sinti in riferimento alla Costituizone italiana e alla copiosa normativa comunitaria volta a proteggere questa etnia.
Gli autori sono in prevalenza ricercatori che collaborano con università italiane, alcuni di etnia rom, a dimostrazione che anche in Italia questo popolo incomincia a riflettere sulla propria storia e sulle proprie condizioni di vita.

L'appuntamento su Facebook

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Di Fabrizio (del 29/10/2009 @ 09:19:33, in musica e parole, visitato 1872 volte)

Macska, la Principessa, era apprezzata anche da grandi artisti.

Nella foto, viene abbracciata dal M° George Moldoveanu, violinista di grande qualità, già dirigente d’uno dei più importanti complessi di musica popolare in Romania, l’Ansamblu Maria Tănase.

L’apprezzamento, in occasione del Natale 2004, era stato reciproco.

Anzi, generosamente, la Principessa, vincendo la naturale ritrosia e superando istintivamente d’un balzo ogni cerimoniale (Moldoveanu è nobile solo in quanto violinista), aveva preso l’iniziativa di saltare in braccio al Maestro.

Tra Principi, talvolta, ci s’intende. E, in quel caso, questo avvenne.

Quanto allo strumento, lei sapeva eseguire degli accordi, davanti ai quali lo stesso Moldoveanu, come si vede, era rimasto senza parole.

E senza strumento.


George Moldoveanu, che in patria dirigeva una famosa orchestra, con tournées eccetera, in Italia, dove ora è tornato, suona sul tram, spero raccogliendo più di Bell.

Gli amici si tengono nel cuore al caldo, e così ho pensato che forse sarebbe possibile attraverso Mahalla pubblicare un suo breve curriculum (scaricabile QUI), invitando quanti ne hanno l’occasione o la possibilità a promuoverlo.

n° di tel. 02 48 40 91 14, con segreteria, su cui lasciare un messaggio

Ernesto Rossi

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Di Sucar Drom (del 29/10/2009 @ 09:02:00, in blog, visitato 1749 volte)

Merano (BZ), il sogno delle micro-aree
Sinti, convivenza e prospettive della realtà dei “nomadi” sul nostro territorio: protesta Unitalia per i camper a Sinigo, si lamenta Minniti del Pdl, iniziano la raccolta firme al Rione Maria Assunta perchè il “campo” sotto la Mebo venga spostato e smantellato. E nel coro si inseriscono anche loro, gli «zin...

Bolzano, sfregiata per la seconda volta la targa in ricordo dei Sinti vittime del nazifascismo
Che cosa si può dire di questo secondo oltraggio da parte di persone senza pudore e cuore, dopo questo secondo gesto io come sinto non so che cosa dire e pensare, siamo nel 2009 quasi nel 2010 e ci sono ancora persone che commettono simile bassezze. Non cre...

Tirana, Ticket to Rom
È una distesa di rifiuti in un grande campo, sul quale si notano baracche costruite con assi e teloni. Qualche magra mucca pascola in questa zona. Le persone invece ci vivono, a volte per qualche giorno, a volte per qualche mese. Si presenta così il “campo rom” dietro alla stazione di Tirana. Non si sa quanti abitanti abbia: non esiste un censimento dei rom, men...

Mestre (VE), il prefetto "accontenta" la Lega, le case dei Sinti saranno ampliate
Chissà come la prenderanno quelli del Comitato contro il villaggio di via Vallenari. Son lì da una vita a dire che loro non sono razzisti, che non vogliono il ghetto, che le casette di 38 metri quadri di via Vallenari sono troppo piccole e non rispettano le norme urbanistiche e ch...

Napoli, la scuola impossibile per i bambini rom
«Entro l´estate del 2010 la maggior parte degli interventi previsti dal piano per l´emergenza rom, sarà realizzata o in fase di realizzazione avanzata». Questa la promessa del prefetto Alessandro Pansa, commissario straordinario per l´emergenza...

Facebook, consigli per il Ministro Maroni
Il Viminale usa giustamente la mano dura contro la pagina di facebook che inneggia all’uccisione del Premier Silvio Berlusconi. Maroni ha dichiarato: “C'è una massima attenzione delle forze dell'ordine che deriva da questi fatti”. E ha aggiunto: "Non credo che in nessun Paese del mondo qualcuno possa scrivere su un sito 'uccidiamo il premier'”...

Venezia, indagati i quattro leghisti che hanno picchiato due immigrati dopo il raduno nazionale della Lega Nord
Qualcosa si muove… Ieri la Polizia ha eseguito quattro perquisizioni domiciliari nei confronti dei presunti responsabili del pestaggio di due camerieri immigrati del ristorante veneziano "La Bricola", episodio avvenuto in concomitanza del raduno nazionale della Lega Nord dello scorso13 ...

Bari, nevo drom
Si svolgerà a Bari nei giorni 29, 30 e 31 ottobre, presso il Fortino di S. Antonio, il Convegno Nazionale “Nevo Drom: la Nuova Strada ” , promosso dalla Coop. Soc. Progetto Città in collaborazione con la Coop. Artezian (composta da lavoratori resi...

Birkenau, studenti romani a contatto con l'orrore
Hanno gli occhi sgranati sull'orrore, sui resti delle camera a gas del campo di sterminio di Birkenau i 243 studenti romani giunti ieri in Polonia per il 'viaggio nella memoria' organizzato dal Comune e d...

Roma, arrestato lo zio che abusava del nipote tredicenne
Ha abusato del nipotino tredicenne nel parcheggio coperto di un centro commerciale nella periferia sud della Capitale: sesso in cambio di denaro. La squallida vicenda è avvenuta sotto gli occhi attoniti ...

Lecce, arrestato con l'accusa di abusi sessuali su bambini
La Procura di Lecce ha concluso le indagini preliminari a carico di Bruno Damiano De Blasi (in foto), il 62enne di Campi Salentina attualmente detenuto nel carcere di Foggia con l’accusa di aver abusato in più circostanze di alcuni minorenni d...

Venezia, Gentilini condannato per istigazione all'odio razziale
Almeno, per tre anni ci saranno risparmiati i comizi razzisti del leghista Giancarlo Gentilini, vicesindaco di Treviso. E’ stato condannato dal Tribunale di Venezia per aver usato «parole troppo forti» contro gli immigrati, contro la possibilità ...

Gentilini condannato, le prime reazioni politiche
«La condanna di Gentilini per istigazione al razzismo dovrebbe far riflettere quanti nel Pdl si ostinano a ritenere indissolubile il legame con la Lega Nord. Ricordo che l'ex sindaco e attualmente vicesindaco di Treviso è stato, da molti suoi colleghi di partito, considerato un esem...

Venezia, è scontro tra Comune e Provincia sull'habitat delle famiglie sinte
«Potremmo ricorrere all'uso di generatori elettrici per aprire il villaggio sinti, ma si tratta di una soluzione estrema a cui non vorremmo ricorrere». Aprire il villaggio di via Vallen...

Mantova, maniFESTAzione: no al pacchetto INsicurezza

Trento, il futuro di un popolo antico

Vicenza, Sucar Drom contro la Procura della Repubblica sul caso dei divieti di sosta ai "nomadi"
L’avvocato Enrico Varali, a nome di Sucar Drom, Opera Nomadi di Vicenza e delle signore Adriana Levacovigh e Nicoletta Caris, ha presentato opposizione al gip del Tribunale di Vicenza dopo la decisione del pm Marco Peraro che h...

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Di Fabrizio (del 28/10/2009 @ 17:29:18, in Europa, visitato 2015 volte)

Da Czech_Roma

Praga, 23.10.2009, 18:06

La Corte Costituzionale ha rigettato il ricorso compilato da Helena Ferenčíková, la donna rom che aveva accusato l'ospedale di Vítkov di averla sterilizzata contro la sua volontà, vicenda che si era conclusa con le pubbliche scuse ma senza alcun indennizzo finanziario. Un tribunale aveva giudicato il suo diritto ad un indennizzo come soggetto ad uno statuto di limitazioni che era scaduto. ČTK riporta che ora la Corte Costituzionale ha sostenuto questo verdetto. Nel 2005 il primo caso era stato portato in tribunale da una donna rom sterilizzata senza il suo assenso.

Sia il Tribunale Regionale di Ostrava che l'Alta Corte di Olomouc avevano entrambe stabilito che i dottori avevano commesso un atto illegale con la sterilizzazione senza consenso esplicito della signora Ferenčíková, cheall'epoca aveva 19 anni. Le loro azioni violavano tanto la sua integrità fisica che la sua privacy. Però i tribunali avevano aggiunto che il diritto ad un indennizzo finanziario è soggetto ad uno statuto triennale di limitazioni, scaduto nell'ottobre 2004. Il ricorso della Ferenčíková era stato presentato al Tribunale Regionale solo nel 2005.

Nel reclamo costituzionale, l'avvocato di Ferenčíková ha sottolineato la gravità della violazione dei diritti umani che ne consegue, reclamando che "l'applicazione dello statuto generale delle limitazioni ha privato la querelante della protezione dei suoi diritti fondamentali e della dignità". Il reclamo dimostra che c'è stata violazione delle buone morali nel negare un indennizzo con la scusa che lo statuto delle limitazioni era scaduto. L'avvocato ha anche ricordato che col tempo, i verdetti riguardanti queste limitazioni si erano volti ad una maggiore flessibilità.

Però i giudici hanno trovato senza sostanza le obiezioni di Ferenčíková. "La Corte Costituzionale trova che i tribunali giudicanti hanno deciso sul caso correttamente, spassionatamente ed in pieno accordo con la legge," riporta Justice Vlasta Formánková nella motivazione della decisione. Justice Formánková ha anche notato che nel 2008 le variazioni dei precedenti verdetti riguardanti casi simili, sono state unificate dalla Camera Grande della Corte Suprema, perché fossero rimesse in linea con la precedente decisione nel caso Ferenčíková.

I dottori sterilizzarono Ferenčíková alla nascita del suo secondogenito. Obiettarono di aver agito nel suo interesse, dato che si trattava del suo secondo parte cesareo. L'ospedale replica anche che lei concordò con l'operazione, fu istruita sul suo significato e porta a testimonianza la sua firma sulla documentazione. Ma Ferenčíková risponde che causa il parto in corso, non capì esattamente cosa le stavano facendo firmare. Non voleva essere sterilizzata, ma voleva avere altri bambini.

Gli attivisti dei diritti umani dicono che dozzine di donne rom sono state sterilizzate in circostanze simili nella regione di Ostrava. Il problema iniziò ad essere discusso nella Repubblica all'inizio dell'autunno 2004, quando l'European Roma Rights Center pubblicò i propri sospetti sulle sterilizzazioni forzate. A marzo di quest'anno la Corte Costituzionale aveva rigettato anche il ricorso compilato da un'altra vittima rom di trattamenti simili, Iveta Červeňáková, [...]

Secondo gli attivisti dei diritti umani, il caso più recente di una donna rom sterilizzata contro la sua volontà nella Repubblica Ceca è successo nel 2007. Quest'anno, Michael Kocáb, Ministro per i Diritti Umani e per le Minoranze, ha portato la questione all'attenzione del gabinetto Fischer, dicendo che doveva essere riaperto il fascicolo delle sterilizzazioni non volute delle donne rom.

ROMEA, ČTK, translated by Gwendolyn Albert

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Di Fabrizio (del 28/10/2009 @ 08:57:28, in musica e parole, visitato 2616 volte)

Ricevo da Marta Pistocchi

Serata di muzike balcaniche e gypsy
MUZIKANTI di BALVAL
a La Casa 139 VIA RIPAMONTI 139 Milano (mappa)
venerdì 30 ottobre 2009 alle ore 22.00

ritmi dispari, melodie zingare, danze sensuali

Jovica Jovic Balval: fisarmonica superstar
Marta Pistocchi: violino
Camilla Barbarito: voce
Christopher Martinez: chitarra
Giorgio Bonfanti: contrabbasso
Alessio Russo: cajon, darbouka

MUZIKANTI Violino, fisarmonica, voce, chitarra, contrabbasso, batteria Una piccola orkestra balcanica, eterogenea, multiforme ed in continua evoluzione, che raccoglie in sé musicisti di diverse origini e bagagli culturali di lontane provenienze. Fonte d’ispirazione primaria del loro genere è la musica Rom, espressione artistica di un popolo che sa riunire in una voce sola i diversi caratteri dell’Europa balcanica. I Muzikanti sono la realizzazione di un autentico incontro di culture, che si esprime in un linguaggio musicale originale, fantasioso, libero, vitale. Ritmi incalzanti, intervalli orientaleggianti e virtuosismi si alternano a melodie struggenti dal potere evocativo, in una combinazione di esotismo ed energia che emoziona ogni tipo di pubblico. Per carattere nomade e spirito libero amano le esibizioni a stretto contatto col pubblico, e sanno animare manifestazioni ed occasioni di festa. Hanno viaggiato in Italia e all'estero, si sono esibiti in numerosi festival di artisti di strada; svolgono regolare attività concertistica in locali pubblici, circoli culturali, centri sociali. Hanno collaborato con il gruppo teatrale “Poetica” insieme al quale hanno scritto e realizzato uno spettacolo sul tema del commercio equo & solidale, dal titolo “Caffè Corretto”, già presentato in diverse città italiane. Di particolare interesse ricordiamo la partecipazione al festival Cento popoli un mondo alla Cascina Monluè, la Notte Bianca 2006 di Bergamo, la mostra d'arte-concerto Dintorni Rhom a Rho, il capodanno serbo 2007 allo Cheval di Milano e la collaborazione con l'attrice rom Dijana Pavlovic insieme alla quale hanno realizzato lo spettacolo Rom Cabaret.
www.myspace.com/muzikanti
www.sanarecords.it
www.lacasa139.com

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Di Fabrizio (del 27/10/2009 @ 09:54:24, in Italia, visitato 2637 volte)

CONVEGNO EUROPEO

Rappresentanza a Milano della Commissione Europea
Palazzo delle Stelline, Corso Magenta 59, 20123 Milano
Martedì 3 novembre 2009 h 9.00-13.30

È prevista traduzione simultanea italiano/inglese

Programma

9.00 WELCOME COFFEE

9.15 SALUTI E INTRODUZIONE
Superare l’emergenza, tutelare i diritti, realizzare politiche integrate.
A cura del Tavolo Rom

10.15 L’IMPEGNO DELL’ UNIONE EUROPEA NEI CONFRONTI DEI ROM E DEI SINTI
Vladimir Spidla
Commissario Europeo – DG Employment, Social Affairs and Equal Opportunities

11.00 TAVOLA ROTONDA: POLITICHE SOSTENIBILI PER L’INTEGRAZIONE DEI ROM E DEI SINTI
Coordinano Gad Lerner, giornalista e Massimo Cirri, giornalista
Intervengono:
Tara Bedard, Programmes Director – European Roma Rights Center
Giorgio Bezzecchi, Presidente Cooperativa Sociale Romano Drom
Carmela Madaffari, Direttore centrale Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali - Comune di Milano
Giulio Boscagli, Assessore Famiglia e solidarietà sociale - Regione Lombardia
Dijana Pavlovic, Vice Presidente Nazionale Federazione Rom e Sinti insieme
Paolo Giovanni Del Nero, Assessore al Lavoro - Provincia di Milano.
Ignacio Jovtis, Amnesty International
Renato Saccone, Prefetto

13. 15 CONCLUSIONI A CURA DEL TAVOLO ROM

Promosso da:
Tavolo Rom di Milano
(ACLI Provinciali di Milano Monza e Brianza, ARCI Milano, Associazione Nocetum onlus, Associazione Opera Nomadi Milano, Aven Amentza, Caritas Ambrosiana, Casa della Carità, CGIL di Milano, Comunità di Sant’Egidio, Federazione rom e sinti insieme di Milano, Gruppo Abele di Milano, NAGA, Padri Somaschi di Milano, Upre Roma).

Co-promosso da:
Rappresentanza a Milano della Commissione europea

Aderiscono:
ASGI Lombardia
Associazione Avvocati per Niente onlus
CNCA Lombardia
Forum del Terzo Settore Lombardia
LEGA Coop

Segreteria organizzativa:

Laura Gaggini
CGIL Milano
Corso di Porta Vittoria 43
20122 Milano
Tel 02 55025204 Fax 02 55025311
e-mail gagginil@libero.it

Elsa Mescoli
Caritas Ambrosiana
via San Bernardino 4
20122 Milano
Tel 02 76037262 Fax 02 76021676
e-mail rom.ambrosiana@caritas.it

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Di Fabrizio (del 27/10/2009 @ 09:47:21, in Regole, visitato 1947 volte)

I fatti a cui si riferisce l'articolo erano stati trattati (tra l'altro) QUI e QUI

26 ottobre 2009

Il prosindaco di Treviso non potrà fare comizi per tre anni

Aveva tuonato davanti alla sua platea più congeniale, i militanti del Carroccio alla Festa dei Popoli Padani a Venezia, ma le frasi usate da Giancarlo Gentilini, lo `sceriffo´ prosindaco di Treviso, gli sono costate prima un’inchiesta per istigazione all’odio razziale e oggi una condanna. Il Gup di Venezia Luca Marini, al termine del rito abbreviato, ha condannato Gentilini a 4.000 euro di multa e al divieto per tre anni di partecipare a comizi politici, con la sospensione di entrambe le pene.

A sostenere l’accusa il procuratore della Repubblica Vittorio Borraccetti che ha chiesto il massimo della pena, 6.000 euro di multa, pari a un anno e 5 mesi di reclusione, e non il carcere vista l’età dell’imputato. razzismo inflittagli, in primo grado, dal Tribunale di Venezia. Alla festa della Lega a Venezia, il 14 settembre del 2008, il prosindaco trevigiano era salito sul palco infiammando il popolo del Carroccio.

Con voce tuonante e piglio deciso, aveva toccato tutti i temi `caldi´ già trattati in altre occasioni, con relativa apertura di polemiche e prese di posizione, come quando aveva deciso di togliere le panchine o provocatoriamente aveva detto di travestire gli immigrati da `leprotti´ per addestrare i cacciatori. A Venezia erano state così lanciate frasi pesanti sull’immigrazione clandestina, sulle presenze di nomadi, fino alle possibili realizzazioni di moschee in territorio veneto. «Voglio eliminare - aveva detto - i campi nomadi, voglio eliminare dalle strade quei bambini che vanno a rubare in casa degli anziani» ed ancora «voglio una rivoluzione contro chi vuole aprire moschee e tempi islamici», dicendosi pronto «ad aprire una fabbrica di tappeti per regalarli agli islamici perché vadano a pregare nel deserto e non a casa nostra».

Un discorso documentato dalla Digos ma anche da tanta gente con videocamara tanto da far diventare il suo intervento - per breve tempo - un video `cult´ su youtube.

Da parte sua, la procura di Venezia aveva avviato un’inchiesta che oggi è giunta al suo primo risultato in aula con la sentenza di condanna. Il difensore di Gentilini, l’avv. Luigi Ravagnan del Foro di Venezia, ha respinto con forza la decisione del Gup e ha annunciato - in attesa delle motivazioni della sentenza - il ricorso in appello.

Per il legale, nelle frasi di Gentilini, «non c’era nessuna maliziosità contro le razze, bensì il sostegno ad idee ben note del mio assistito finalizzate all’integrazione tra etnie diverse». Per nulla turbato lo `sceriffo´, che con la voce robusta e risata sorniona, come quelle che accompagnano i suoi interventi pubblici, dice che le accuse mossegli sono state fatte «ad un uomo che, per le proprie idee, è abituato ad andare all’assalto e ad esporsi al fuoco nemico porgendo il proprio petto mentre qualcuno è pronto a spararmi alle spalle».

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