Rom e Sinti da tutto il mondo

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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 14/10/2009 @ 09:39:38, in musica e parole, visitato 1965 volte)

sabato 24 ottobre 2009 dalle 20.00 alla 23.55 Casa dei Popoli - AIASP - Viale Irpinia 50 Prenestina ROMA

La compagnia THEATRE ROM presenta MANDRO DROM (IL MIO VIAGGIO)

Spettacolo teatrale scritto ed interpretato da Antun Blazevic (Toni zingaro) con la collaborazione di Federica Lobar
Musiche e danza dei Gipsy Balkan e FlorNegra

Ingresso € 10,00

Aperitivo all'entrata e assaggio di specialità tipiche e vino dopo lo spettacolo

Prenotazione obbligatoria all'indirizzo email teatrerom@hotmail.it

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Di Fabrizio (del 15/10/2009 @ 08:58:33, in Europa, visitato 1455 volte)

Da Roma_Daily_News

AGGIORNAMENTO 13 OTTOBRE 2009 - E' SCADUTA LA DATA DELLA CLEMENZA PER YUZEPCHUK

Il Presidente Aleksander Lukashenko ha permesso che passasse la scadenza per Vasily Yuzepchuk. Il 12 ottobre, il Comitato ONU per i Diritti Umani aveva registrato il caso di Vasily Yuzepchuk e chiesto al governo bielorusso di non procedere all'esecuzione, finché il caso fosse al vaglio del Comitato.

Il Presidente Lukashenko ha ignorato le richieste di clemenza dalla comunità internazionale, incluso il Consiglio d'Europa. A seguito del rigetto dell'appello di Vasily Yuzepchuk da parte della Corte Suprema il 2 ottobre, il Presidente Lukashenko aveva 10 giorni di tempo per garantire la clemenza. L'8 ottobre i locali attivisti per i diritti umani avevano spedito una petizione sul caso al Comitato ONU per i Diritti Umani. [...]

Vasily Yuzepchuk è stato condannato a morte il 29 giugno, per l'uccisione di sei donne anziane, a seguito di un'indagine e un processo che il suo avvocato descrive come fondamentalmente difettoso: dice che Vasily Yuzepchuk è stato picchiato durante la detenzione per forzarlo a confessare.

Vasily Yuzepchuk appartiene al marginalizzato gruppo etnico dei Rom; originario dell'Ucraina, non ha passaporto interno, che è richiesto per tutti i cittadini della Bielorussia. Potrebbe avere una disabilità intellettuale e secondo il suo avvocato è illetterato e non conosce i mesi dell'anno.

Ulteriori informazioni:

In Bielorussia, ai prigionieri condannati non viene dato preavviso di quando l'esecuzione avrà luogo, esecuzione che di solito avviene pochi minuti dopo che il loro appello per la clemenza viene rigettato.

Prima sono portati in una stanza dove, alla presenza del Direttore del carcere, del Procuratore e di un altro impiegato del Ministro degli Interni, viene detto loro che l'appello per la clemenza è stato rifiutato e che la sentenza sarà eseguita. Vengono poi portati in una stanza vicina dove sono obbligati ad inginocchiarsi e vengono giustiziati con un colpo alla nuca.

Le loro famiglie vengono informate giorni, talvolta settimane dopo, che il loro parente è stato giustiziato.

Fate pressione con urgenza alle autorità bielorusse perché venga concessa la grazia a Vasily Yuzepchuk!

Firmate l'appello su http://www.amnesty.org.uk/actions_details.asp?ActionID=635

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Di Fabrizio (del 15/10/2009 @ 09:00:24, in musica e parole, visitato 1735 volte)


sabato 24 ottobre 2009 alle ore 22.00
Circolo Culturale "Di Noi Tre" Via Plana, 15 Alessandria (vedi MAPPA)
Telefono: 347-89.40.943 - E-mail: circoloculturaledinotre@libero.it

"Sono rimasto affascinato dalla musica balcanica fin da quando, da ragazzo, accompagnavo mio padre nei locali praghesi e di Bratislava. Ora ho realizzato il sogno di suonare le sue canzoni accompagnato da musicisti tzigani che con talento istintivo e virtuosismi, creano un’atmosfera gioiosa e danzante".

Roberto Durkovic (origine pavese con radici mitteleuropee) si segnala all' attenzione della critica come un cantautore tra i piu' apprezzati per la sua originale ricerca musicale venata da sonorita' dell'est e per l'interessante progetto etnoautoriale nato per caso in una grigia giornata milanese quando, su un vagone della metropolitana milanese, vede tre tzigani che si guadagnano da vivere intonando canzoni con i loro strumenti.
Affascinato dalla loro bravura li segue per tutta la giornata e alla fine riesce a conoscerli.
Una mossa assolutamente azzeccata, perchè da quel fortuito incontro è nato un ensemble che ha portato alla creazione di musiche e brani intensi e divertenti che oscillano giocosamente tra influenze tzigane, flamenche, cantautorato italiano, canzone jazzata e riferimenti buscaglioneschi.
Con all'attivo già quattro dischi, un premio della critica "Sanremo Nuovi Talenti", un concerto tenutosi il 1° aprile 2004 davanti a Papa Giovanni Paolo II in occasione dell'incontro con i giovani voluto per il terzo anno di Vicariato di Roma e trasmesso in diretta da Rai Uno, saranno in concerto il 24 ottobre ad Alessandria per presentare la loro "favola tzigana"!!!

Sul palco:
Roberto Durkovic - voce e chitarra
Edward Dumitru – violino
Massimiliano Alloisio – chitarra
Bosnea Ion - clarinetto
Adrian Dumitru – chitarra

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Di Fabrizio (del 16/10/2009 @ 09:45:13, in Italia, visitato 1496 volte)

Caritas Ambrosiana è lieta di invitarvi al seminario Rom e politiche sociali. I diritti dei deboli non sono diritti deboli. L’incontro si terrà martedì 27 ottobre dalle ore 17.00 alle ore 19.30 nel salone Mons. Bicchierai presso la nostra sede di via S. Bernardino 4 a Milano.

A partire dal libro
Politiche possibili. Abitare le città con i rom e i sinti
a cura di Tommaso Vitale

ne discutono
Giacomo Costa Sociologo, Caporedattore del mensile Aggiornamenti sociali
Tommaso Vitale Sociologo, Università degli studi di Milano-Bicocca

Con preghiera di diffusione.
Segreteria Rom- Sinti
Caritas Ambrosiana
via San Bernardino, 4
20122 Milano
02 76037262

rom.ambrosiana@caritas.it

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Di Sucar Drom (del 17/10/2009 @ 09:30:59, in blog, visitato 1474 volte)

Napoli, fiamme e paura nel campo rom
Un rogo di copertoni, fili elettrici, lastre di amianto, rifiuti tossici accumulati in uno dei dodici campi rom allestiti nella zona Asi di Giugliano. Per alcune ore, in via Ponte Riccio, nella mattinata di ieri si è temuto anche il peggio...

Gerusalemme, 400 italiani partono in missione di pace
Si svolgerà dal 10 al 17 ottobre e sarà una delle più grandi Missioni di Pace mai realizzate dall’Italia. Si svolgerà a Gerusalemme, in Israele e nei territori palestinesi occupati. Nel nome di San Francesco, di Giorgio La Pira e di Aldo Capitini. E di Barack Ob...

Roma, i promotori della campagna contro il razzismo ricevuti dal Presidente della Repubblica
“Un incontro positivo e importante, che ci incoraggia ad andare avanti”, questo il giudizio a caldo dei promotori della Campagna Non aver paura, apriti agli altri, apri ai diritti che ieri mattina sono stati ricevuti dal Presidente della Repubblica...

Obama: non sono sicuro di meritare il premio Nobel per la pace e lo accetto con profonda umiltà
«Piuttosto sorpresi». La Casa Bianca non si aspettava l'assegnazione del premio Nobel per la pace a Barack Obama. Lo hanno affermato alcuni funzionari dell'amministrazione americana interpellati dalla Cnn. Tanto che il portavoce presidenziale Robert Gibbs, a chi gli chiedeva una reazione a caldo, ha risposto...

Il taraf
Fin dalle prime organizzazioni della vita sociale romena, i lautari (letteralmente coloro che suonano il liuto) eseguono dei pezzi musicali in occasione delle feste. I primi lautari conosciuti erano Rom – proprietà della corte dei principi, dei signori e dei monasteri. Nei secoli XV – XVI, nei P...

Fastweb: niente contratti ai Cittadini rumeni
PeaceReporter è entrato in possesso di una circolare (in foto) che la responsabile dei venditori di Fastweb a Bologna ha recapitato a tutti i rivenditori autorizzati dell'Emilia Romagna. Nel documento, datato 19 settembre 2009, si legge che l'azienda ha deciso di n...

Padova, il Pd raccoglie le firme per cacciare alcune famiglie rom
A Padova va in scena la «leghizzazione» del centrosinistra: a raccogliere le firme contro i campi nomadi adesso è il Partito democratico. Ancora una volta a confermasi laboratorio della sinistra «law & order» è la città del Santo, dove il primo cittadino democratico Flavio Zanonato, a suo...

Prato, tassa di soggiorno per Sinti e Rom
Un euro al giorno come "tassa di soggiorno" per ciascun Sinto e Rom residente - circa 200 dal 1995 - nelle 4 aree attrezzate di Prato. Un euro di risarcimento "preventivo". E' solo uno dei punti della bozza del nuov...

Roma, la Camera dei deputati boccia legge contro l'omofobia: "Incostituzionale"
Incredibile colpo di scena alla Camera dei Deputati che ieri avrebbe dovuto approvare l'inserimento nel codice penale dell'aggravante omofoba. Durante il dibattito - ma la richiesta era già stata annunciata ieri dal Ministro Carfagna - Pdl e Lega hanno votato la richie...

Roma, Theatre Rom presenta “mandro drom” (il mio viaggio)
La compagnia Theatre Rom presenta “Mandro Drom” (il mio viaggio), spettacolo teatrale scritto ed interpretato da Antun Blazevic (in foto) con la collaborazione di Federica Lobar e musiche e danza dei Gipsy Balkan e FlorNegra. L’evento si terrà a Roma il 24 ottobre 2009 alla Casa dei Popo...

Bolzano, sfregiata la targa dedicata ai Sinti vittime del nazifascismo
Un'operazione mirata, barbara: una mano ignota ha imbrattato con vernice indelebile la targa dedicata ai Sinti vittime dell'Olocausto. La targa era stata inaugurata solo pochi mesi fa, il 27 maggio scorso, una cerimonia c...

Schedature in Veneto, la Commissione europea ha chiesto spiegazioni al Governo italiano
Il commissario Jacques Barrot ha scritto oggi ai presidenti delle associazioni Sucar Drom, Nevo Drom e Sinti Italiani di Vicenza (membri della federazione Rom Sinti Insieme) per comunicare che la Commissione europea ha chiesto informazioni al Governo italiano circa l’...

«Rom ladri di bambini», quando i pregiudizi sconfiggono i numeri
Ai buoni lettori (ma anche ai buoni curatori) di Italia-Razzismo potrà sembrare singolare e scandaloso, eppure si deve prendere atto che 25 nostri concittadini su 100 credono che gli “zingari” abbiamo rapito «non più ...

Giornata internazionale contro la povertà
In occasione della Giornata internazionale contro la povertà (il 17 ottobre), sono molte le voci che si levano da tutta Europa per un’azione concreta contro una situazione di mancanza che affligge oltre 80 milioni di persone nell'Unione europea, una delle...

Time for Responsabilities
Prosegue la visita che la delegazione mantovana sta compiendo in Israele e Palestina, nell'ambito di Time for Responsabilities, la settimana d'incontri che vede coinvolti amministrator...

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Di Fabrizio (del 18/10/2009 @ 09:02:30, in Europa, visitato 1517 volte)

Da Romanian_Roma

COMUNICATO STAMPA - 13 ottobre 2009, Chisinau

Il Centro Nazionale Rom è preoccupato sul modo in cui le entità legali della Moldavia amministrano i dati personali. A tale proposito alcune banche raccolgono dati della vita privata dei cittadini e li rendono pubblici, infrangendo seriamente il diritto alla riservatezza.

Il diritto al pari trattamento di fronte alla legge è universale e garantito ad ogni cittadino, ma sfortunatamente non è sempre rispettato in Moldavia. In alcune ricerche condotte dal Centro è stato provato che vengono raccolti dati personali sull'etnia, spesso non usati correttamente e persino in maniera discriminatoria. Un esempio è che alcune banche rifiutano prestiti ai Rom.

I Rom sono etichettati come una minoranza etnica che spesso è di fronte a discriminazione in quasi tutte le sfere della vita sociale. Anche se statistiche su ciò sono necessarie allo stato per i programmi di sviluppo ed integrazione dei Rom,  il modo di usarle e le analisi critiche causano timore che queste politiche provochino pratiche discriminatorie.

A tal proposito alcune banche in Moldavia raccolgono dati personali, inclusi l'etnia, delle persone che richiedano prestiti, che susseguentemente sono piazzati pubblicamente nella cosiddetta "lista nera" e divulgati ad altre istituzioni finanziarie, infrangendo perciò l'articolo 6 della Convenzione.

Uno di questi casi è dato dal fatto che la Banca Commerciale Agroindbank ha reso pubblica una lista nera che includeva tra gli altri Artur Cerari, etichettato come "Barone dei Rom di Moldavia", con allegata la seguente raccomandazione: "Nelle circostanze create in relazione ai clienti della lista allegata, BC "Moldova Agroindbank" raccomanda di procedere con la massima precauzione in qualsiasi transazione commerciale o di astenersi da qualsiasi relazione d'affari riguardo a loro" (http://forum.md/Discuss.aspx?id=696735&page=6).

Questa informazione è stata postata sul sito della BC  "Moldova Agroindbank" per oltre due anni, durante i quali la Repubblica di Moldavia ha firmato la Convenzione per la Protezione degli Individui riguardo al Processo Automatico dei Dati Personali, adottato la Legge sulla protezione dei dati personali nel 2007 e creato un'autorità nazionale per controllare il processo dei dati personali.

A questo scopo, il Centro Nazionale Rom ha chiesto al Centro Nazionale per la Protezione dei Dati Personali di indicare con quale limite/volume possano essere raccolti i dati personali e poi resi pubblici, nei casi summenzionati, ledendola privacy dei 150.000 cittadini che si sono dichiarati Rom e volessero ricevere supporto finanziario dalle banche.

Per ulteriori informazioni, potete contattare il presidente del Centro Nazionale Rom:
Mr. Nicolae Radita, Tel. 227099 or 069553363 or by e-mail: raditsa_nicolae@mail.md


PS: Invece in Italia

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Di Fabrizio (del 19/10/2009 @ 09:08:18, in lavoro, visitato 1615 volte)

Laboratorio Manufatti Donne Rom * * * Ass. Insieme Zajedno * * * La pagina su Facebook

Il Laboratorio Manufatti Donne Rom sarà presente con opere ricamate alla mostra di Sara Bernabucci e Barbara Salvucci “SENZA PERDERE IL FILO” curata da Lea Mattarella ; inaugurazione venerdì 16 ottobre 2009, ore 19 fino al 18 dicembre 2009. Vicolo del Farinone, 32 – Roma.

PRODOTTI: Realizziamo manufatti in stoffa, originali ed esclusivi, accessori per la casa e per l'abbigliamento unici e curati nei dettagli:

Linea Donna
gonne della tradizione zingara, sciarpe, collane, portagioielli, borse, pochette, portamonete, pizzi
Linea Casa
tovaglie, set da tavola, canovacci, asciugamani
Linea Bambino
vestiti, gonnelline, pantaloncini per bambini grandi e piccoli con tessuti anallergici e di facile vestibilità

Facciamo piccole riparazioni e "restauri". Ordinazioni pronte in una settimana.

DESCRIZIONE COMPAGNIA: Il Laboratorio è composto da più locali, uno dei quali è stato allestito come punto esposizione dei manufatti, dando la possibilità di mettere in relazione da subito le partecipanti con il pubblico.

Nel Laboratorio c’è anche un piccolo angolo cucina e uno spazio dedicato ai bambini con giochi per la prima infanzia e altro materiale didattico che dà la possibilità alle partecipanti di portare con loro i figli che non vanno a scuola: possibilità indispensabile per le donne Rom che allattano per lungo tempo.

Il sabato, quando vengono i bambini più grandi, ci si dedica anche ad attività ludico/educative, al sostegno scolastico, ai lavori di bricolage, alle passeggiate nel quartiere, a momenti per la divulgazione della cultura Rom, tramite iniziative specifiche (ascolto e lettura di fiabe e racconti, canti o balli tradizionali ecc...).

Le attività di manifattura ad oggi sono realizzate con 6 macchine da cucire, professionali ed industriali, 1 taglia e cuci, 1 ricamatrice, 1 bullonatrice per tessuti. La strumentazione in dotazione sta permettendo l’assetto del gruppo lavoro, grazie alla parallela attività di promozione e gestione delle donazioni, curate anche queste dalle donne Rom, ad oggi realizzate in concomitanza di manifestazioni pubbliche, di eventi particolari e grazie ad una rete informale di diffusione commerciale che si realizza con il lavoro volontario di molte altre donne.

L’elevato livello di professionalità raggiunto in questi anni ha spinto le donne a voler sperimentare nuove produzioni di manufatti (abbigliamento per bambini con tessuti anallergici e di “facile vestibilità”, gonne della tradizione “zingara”), ma soprattutto a voler accrescere la visibilità del laboratorio anche con l’idea di sensibilizzare al consumo critico, inteso come quel comportamento che consiste nel comprare un prodotto sulla base non solo del prezzo e della qualità, ma anche in base all'impatto sociale, alla valorizzazione del capitale umano impiegato e alla preferenza verso prodotti artigianali ad elevato contenuto di manodopera.

La visibilità di questa esperienza al territorio, inoltre, permette di far conoscere la sua “originalità” in termini di contenuto e di processo lavorativo, valorizzando l’immagine dei Rom e sottolineando un’idea concreta di intercultura.

MISSIONE: Dal 2006, l’Associazione Insieme Zajedno, insieme a donne bosniache di etnia Rom, ha attivato a Roma, in Via dei Bruzi 11/c (quartiere San Lorenzo), un LABORATORIO DI MANIFATTURE DONNE ROM, che è anche un progetto per la formazione e l’occupazione di donne Rom nel settore della manifattura e vendita di accessori per l’abbigliamento e la casa (taglio, cucito, tricot, tappeti a mano, manufatti in pelle).

Il Laboratorio si presenta come un esperimento su piccola scala di inclusione sociale, “naturale” e “dal basso”, e come un percorso concreto di autonomia e integrazione.
L’obiettivo principale del Laboratorio è stato sin dall’inizio quello della partecipazione delle donne Rom alla progettazione, allo sviluppo, alla valutazione e alla gestione diretta degli spazi e delle risorse, comprese quelle economiche: questo è il vero elemento innovativo del progetto.

Il percorso che ha permesso ad oggi di avere un gruppo di lavoro consolidato di donne Rom che gestiscono il laboratori ha agito su più versanti, da quello della formazione lavorativa, a quello dell’inserimento nel tessuto sociale e al supporto al nucleo familiare, a quello dell’aggregazione, intesa come possibilità di dialogo e di confronto.
Il gruppo-lavoro è diventato, quindi, un contenitore di supporto alle difficoltà del cammino che le donne Rom devono realizzare in un mondo al di fuori del contesto di un “Campo Rom”.
Si tratta di una metodologia improntata sulla condivisione del lavoro e della collaborazione fattiva e quotidiana tra le donne Rom e le donne dell’Associazione (una pediatra esperta in etnopediatria, due coordinatori di nidi e scuole dell’infanzia comunali, tre educatori di nidi comunali, esperte in tecniche di taglio e cucito e tricot).

L’idea di fondo è che l’integrazione e l’educazione ad evitare comportamenti di devianza sociale, debbano passare attraverso le relazioni umane ed essere improntate ad un itinerario concreto di orientamento, educazione e formazione professionale che favorisca l'acquisizione di valori educativi quali l'impegno, la responsabilità, l'autonomia, l'autostima individuale, ma anche la possibilità di comunicare migliorando la capacità di compiere le proprie scelte.

Queste modalità di lavoro includono necessariamente un percorso che agevola ed evidenzia davvero le idee delle donne, sviluppandone l'immaginazione, la spontaneità e le proprie abilità, si deve lavorare a 360 gradi, e comprende anche quei passaggi (costruzione di relazioni affettive, sostegno all’istruzione, aiuto nel disbrigo di pratiche amministrative come permessi di soggiorno e ricongiungimenti familiari, controllo sanitario ecc…) utili a fornire gli strumenti validi per una reale autonomia.

Trascorrere la giornata lavorativa insieme (comprendente i momenti del pranzo e dell’accompagnamento al Campo Nomadi), stimola la possibilità di dialogo e di confronto paritetico fra diverse culture senza rinunciare a parti significative della propria identità; tutte le donne coinvolte imparano a sviluppare un certo grado di confidenza all'interno del gruppo e a condividere, con semplicità, attitudini ed emozioni; si impara a mettere in pratica, nelle situazioni quotidiane, quanto appreso nel gruppo; si cresce nell’accettazione e nel rispetto di se stesse; si diventa tolleranti nei confronti degli altri, rispettando le diversità; si condividono i meccanismi di accettazione e di differenza e la socializzazione aiuta a superare l’isolamento fino ad arrivare a ideare e produrre insieme.

In questo contesto che si potrebbe definire “di genere”, la donna Rom diventa, in quanto imprenditrice di se stessa, un punto di forza, un esempio di successo, qualcuno in cui identificarsi, anche per altre donne.

Essenziale è il rispetto concreto delle condizioni di lavoro. Una donna che lavora nel Laboratorio è stata assunta, già dal 2007, dalla Cooperativa “Le rose blu” partner dell’associazione, con contratto a tempo indeterminato e gode di tutti i diritti che questo comporta (permesso di soggiorno anche per i figli, assegni familiari, malattia, maternità, ricongiungimento familiare per il marito).

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Di Fabrizio (del 19/10/2009 @ 09:13:13, in Italia, visitato 1669 volte)

Ricevo da Agostino Rota Martir

Ciao Demo, come stai?
Sono Ago il tuo amico, ti scrivo dal campo Rom dove abbiamo vissuto per tanti anni insieme, fino a quella triste alba di qualche mese fa', quando la Polizia fece irruzione nel campo e nella lista c'era anche il tuo nome e quello di tua moglie, classificati come irregolari, così insieme ad altri sei stato anche tu "rastrellato" e consegnato a quel grigio e disumano Centro Accoglienza per le espulsioni, da lì in poi le nostre tracce si sono separate, perché dopo qualche giorno vissuto nella paura e trepidazione sei stato espulso dall'Italia insieme a tua moglie.

Ricordo ancora la tua ultima telefonata mentre vi stavano conducendo all'aeroporto di Roma, era notte mi supplicavi piangendo di fare ancora qualcosa per evitare l'espulsione, ma ormai la decisione era stata presa, anche con l'inganno calpestando quelle poche briciole di umanità sopravvissute in Italia: chi in Italia è ancora capace di commuoversi davanti le lacrime "zingare"? Fu così che qui al campo lasciavi i tuoi figli, i tuoi nipotini, l'ultimo è nato solo qualche giorno fa', ancora non lo hai visto neanche in una foto, poi il piccolo Semsedin e la Melissa che tanto amavi e coccolavi.

Lei sta bene, è cresciuta e diventa sempre più bella e anche furbetta, certo all'inizio ha sentito molto la vostra mancanza, quando la si portava vicino alla vostra baracca allungava le sue manine e puntando il dito sussurrava il tuo nome: "Demo, Demo..."

Non ti nascondo che in quei momenti ho faticato a trattenere le lacrime, erano un misto di commozione ma anche di rabbia e impotenza!
Quanti momenti trascorsi insieme, momenti di gioia e di fatica, di festa e anche altri meno belli, momenti quotidiani che possono sembrare insignificanti ma che aiutano a tessere relazioni e danno il senso della vita.

Il 2008 è stato un anno da paura per gli stranieri, ma l'accanimento più crudele è stato riservato ai Rom, descritti come una minaccia sociale, un peso insopportabile per il paese, la causa di una crisi che coinvolge non solo l'economia ma anche il tessuto sociale del nostro paese che si sta disgregando a passi rapidi, come prigionieri di noi stessi e delle nostre stesse paure e che si illude di uscirne accanendosi senza pietà verso i più deboli: una guerra dichiarata ai Rom in nome della sicurezza: campi Rom dati alle fiamme, demolizioni arbitrarie, Rom che si davano alla fuga con le loro poche cose caricate su dei poveri sgangherati furgoncini, nei loro occhi stampata paura e incredulità, aggressioni, leggi speciali, controlli, schedature etniche...

Caro Demo ci eravamo un po' tutti illusi che forse a Pisa non sarebbe potuto accadere tutto questo, e invece puntualmente è successo, anche con la complicità dell'Amministrazione e il silenzio di tanti, forse di troppi!

Pur vivendo da almeno quindici anni in Italia ti hanno espulso perché secondo la legge eri un clandestino, un irregolare. Il tuo unico reato è stato quello di essere un Rom senza Permesso di Soggiorno, anche se l'avevi qualche anno fa', ma poi ti era scaduto, perché per un Rom trovare un lavoro regolare è una missione quasi impossibile. Lavoravi dignitosamente raccogliendo materiali ferrosi insieme ai tuoi figli con il tuo vecchio furgone colore arancione, sai è ancora al campo, inutilizzato, là dove l'avevi asciato tu, come a volerci dire che forse un giorno finalmente riuscirai a ritornare per riallacciare quei legami spezzati, che sanno essere più forti di qualsiasi legge. Sappi che anch'io ti aspetto e fin da ora ti chiedo perdono per la cattiveria della mia gente e cerca di tornare anche per loro, perché è solo guardando nei tuoi occhi che rivivremo il nostro passato, incroceremo gli occhi dei nostri nonni emigranti, le loro speranze rinchiuse dentro a valige strapiene di ricordi e sogni, costretti anche loro a lasciare le proprie terre in cerca di un lavoro, molti visti pure loro come clandestini indesiderati, spessi offesi e calpestati.

Caro Demo, amico Rom espulso a causa della nostra cecità, aiutaci a purificare il nostro sguardo, solo così impareremo a gustare e riconoscere la bellezza delle diversità e la varietà dei suoi colori.

campo Rom di Coltano (PI)

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Di Sucar Drom (del 20/10/2009 @ 09:13:13, in Italia, visitato 1819 volte)

L'Assessorato alle Politiche Sociali e Sanitarie della Provincia di Mantova, l'associazione Politkovskaja e l'Istituto di Cultura Sinta vi invitano all'evento

Sul filo della parola, invito all'ascolto della storia rom e sinta

venerdì 23 ottobre 2009 alle ore 21.00- Mantova, Palazzo del Plenipotenziario, piazza Sordello n. 43

L’assenza di un’informazione obiettiva e di una conoscenza culturale approfondita sono alla base dell’angoscia securitaria degli ultimi tempi, che si concretizza in una cieca riproduzione del ciclo della paura e ci priva della ricchezza dell’incontro con l’altro. Vorremmo provare ad invertire questa tendenza, dando vita ad un incontro pubblico in cui costruire un percorso di senso sulla storia rom e sinta, in cui la dimensione locale e nazionale si unisca a quella globale.

Introduce: Fausto Banzi, Assessore provinciale di Mantova

Intervengono:
- Paul Polansky, Antropologo americano che ha da molto tempo dedicato il suo impegno alle popolazioni Rom dell’Europa Orientale.
- Elena Borghi e Stefano Liuzzo, Ricercatori dell’Istituto di Cultura Sinta.

Coordina: Andrea Negrini, Associazione Politkovskaja.

Per informazioni:
- Associazione Politkovskaja (info@associazionepolitkovskaja.eu telefono 333 4288906)
- Istituto di Cultura Sinta (ics@sucardrom.191.it  telefono 0376 360643)
- Assessorato Politiche Sociali e Sanitarie Provincia di Mantova (pol.soc@provincia.mantova.it  telefono 0376 204328)

Istituto di Cultura Sinta - http://sucardrom.blogspot.com/
L’Istituto di Cultura Sinta è fondato a Mantova dall’Associazione Sucar Drom, per far conoscere, valorizzare e tutelare le culture rom, sinte, romanichals, manouche e kalè.
Basato sui principi dell’interazione e dell’attiva collaborazione tra gli appartenenti alle diverse culture, l’ICS svolge le funzioni di un centro di documentazione, aperto a tutte le persone interessate a questi temi, e promuove progetti ed iniziative culturali, quali pubblicazioni, convegni, rassegne ed approfondimenti.

Associazione Politkovskaja - http://www.associazionepolitkovskaja.eu
L’Associazione Anna Politkovskaja è nata a Mantova nel 2007, per dare sostegno alla battaglia intrapresa dalla giornalista russa assassinata a Mosca il 7 ottobre 2006, che ha sempre lavorato con coraggio per dare un'informazione oggettiva ed indipendente in merito al conflitto russo-ceceno.
Scopo dell'associazione è quello di intervenire sui processi di informazione, utilizzando tutti gli strumenti disponibili (incontri, dibattiti, proiezioni di filmati, mostre…) per sensibilizzare e mobilitare l'opinione pubblica alla difesa dei diritti umani, alla promozione dei diritti civili e alla costruzione di percorsi di pace.

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Di Fabrizio (del 21/10/2009 @ 09:25:37, in Europa, visitato 1489 volte)

Da Mundo_Gitano

ABC.es Madrid, 14 ottobre 2009

Ad un decennio dal conflitto armato nei Balcani, la Germania sta pianificando il rimpatrio di migliaia di rifugiati provenienti dalla regione, la maggior parte di origine rom, una decisione definita dai critici come "mostruosa", mentre il Governo ha difeso questa misura affermando che la situazione nella regione è già stabile, secondo i responsabili tedeschi.

Ci sono circa 14.000 rifugiati in Germania provenienti dal Kosovo, e 10.000 di loro sono di questo gruppo etnico. Non è mai stato regolato lo status legale della maggior parte di questi rifugiati.

Così, il Ministero degli Interni progetta di trattare 2.500 casi di rimpatrio due volte all'anno, per essere sicuro che il Kosovo non risulti sovraccaricato da un influsso repentino dei ritorni. L'anno scorso, almeno 900 kosovari sono tornati nella regione, mentre già si sta provvedendo a programmi simili per i rifugiati dalla Bosnia, secondo quanto riporta il giornale tedesco "Süddeutsche Zeitung".

In aggiunta, la Germania pagherà 750 euro a chiunque farà ritorno e coprirà le spese di viaggio, informa il giornale "Russia Today", che informa come le autorità abbiano promesso di mantenere una "ragionevole composizione etnica" tra loro.

Il Ministero degli Interni della Germania ha detto che l'accordo di rimpatrio verrà firmato a settimane, ed un suo portavoce, Stefan Paris, ha dichiarato a Berlino che l'accordo sarà in linea con la legislazione internazionale, perché trattando la questione dei rifugiati siano considerati tutti gli aspetti umanitari.

Una volta firmato, l'accordo sancirà che il Kosovo, di principio, accetterà tutte le persone che abbiano documenti d'identità della regione o che antecedentemente abbiano vissuto sul suo territorio.

Nel contempo, la deputata del partito di sinistra "Die Linke", Ulla Jelpke, ha definito il progetto come "mostruoso", dato che i deportati avranno di fronte a sé "la povertà assoluta" ed "un'alienazione giornaliera" dalla maggioranza albanese nel Kosovo.

Inoltre, il gruppo per i diritti umani Chachipe, focalizzato su questa etnia, ha condannato il processo di rimpatrio, affermando che il governo tedesco è stato molto ottimista nel descrivere la situazione in Kosovo. "I Rom sono stati espulsi dal Kosovo e, in dieci anni, la comunità internazionale non è stata capace di creare le condizioni per un ritorno in forma sicura", ha indicato il gruppo.

"I loro interessi sono stati sacrificati e abbandonati nel tentativo di pacificare gli antagonismi tra albanesi e serbi del Kosovo e ora, si chiede il loro ritorno perché la comunità internazionale possa dire che il Kosovo si è convertito in un posto multietnico che merita essere un paese indipendente", ha affermato il gruppo.

Nel frattempo, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR), dopo aver visitato la regione all'inizio di quest'anno, ha detto che il Kosovo è ancora suscettibile alle tensioni etniche e che le condizioni per vivere nella zona sono molto povere. L'agenzia ha raccomandato che i rifugiati tornino solamente in forma volontaria.

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