Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

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La redazione
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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Sucar Drom (del 08/05/2008 @ 21:31:35, in blog, visitato 1528 volte)

La violenza come stile di vita
Se la vittima del pestaggio di Verona fosse stato uno straniero anziché il povero Nicola Tommasoli, un giovane dei "nostri", oggi la città vivrebbe il medesimo turbamento? Ne dubito, visto lo scarso rilievo attribuito finora alle scorribande cont...

L'ipocrisia dei politici italiani
Sono stati bloccati dalla Digos di Verona gli ultimi due presunti componenti del gruppo che ha picchiato a morte Nicola Tommasoli la notte del primo maggio scorso nel centro di Verona. Si tratta di Federico Perini, di 20 anni, e di Nicolò Veneri, di 19 anni, entrambi veronesi. I due sono stati rintracciati la notte scors...

Roma, il 70% delle donne Rom non ha cure sanitarie
Save the Children ha presentato questa mattina i risultati dell’indagine “Studio sulla salute materno infantile nelle comunità Rom. Il caso di Roma”. Emerge che circa il 70% delle donne Rom non ha accesso alle cure sanitarie. Le motivazioni so...

"Rom e Sinti Insieme" vota lo statuto costitutivo
Sabato 17 e domenica 18 maggio 2008 a Mantova si riunirà il comitato “Rom e Sinti Insieme” per la preparazione e la votazione dello statuto che sancirà la costituzione della federazione nazionale “Rom e Sinti Insieme”. Al termine della v...

Torino, la Regione dovrebbe aiutare di più i Comuni
Nel corso di una riunione con il prefetto in merito all'emergenza “nomadi”, il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta ha presentato un dossier sulla situazione aggiornata dei “cam...

Roma, solo 8.500 i Rom e Sinti
Lungo gli argini del Tevere e dell´Aniene non ci sono più. Là dove prima si intravedevano baracche e rifugi di fortuna, adesso si scorgono solo alberi, cespugli e piste ciclabili. Si sono spostati altrove,...

Vicenza, il neo Sindaco fa dichiarazioni razziste
Il neosindaco di Vicenza, Achille Variati, reagisce con il pugno di ferro al problema della sicurezza nella sua città e decide di espellere i Sinti e i Rom con precedenti penali. Lo scrive oggi Il Gazzettino, quotidiano del Nordest spiegando che la decisione del sindaco del ...

Trieste, i Sinti invitano alla conferenza stampa
Sabato 10 maggio 2008 i Sinti triestini invitano i giornalisti alla conferenza stampa per far conoscere la loro situazione abitativa. La conferenza stampa si terrà alle ore 11.30 a Trieste, presso via Pietraferrata. All’incontro con i giornalisti ci saranno i...

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Di Fabrizio (del 10/05/2008 @ 16:52:40, in casa, visitato 1554 volte)

Da Hungarian_Roma

Un residente del villaggio di Váralja nella regione di Tolna sta raccogliendo firme contro l'iniziativa di spostare dentro il villaggio i Rom che vivono in baracche ai margini dell'insediamento. Il governo locale vuole impiegare i fondi per migliorare le condizioni di vita dei Rom. Nel frattempo, secondo voci che girano nel villaggio, alcuni cittadini Olandesi sono interessati a comprar casa a Váralja, ma non vorrebbero più spostarsi lì se la comunità Rom fosse insediata nel villaggio.

Scrive il portale Index.hu che il residente János Ranga intende raccogliere firme per chiedere alle autorità locali se desiderano che il comune di Váralja utilizzi i fondi. Perché si tenga il referendum, sono necessarie 150 firme. Scrive il conservatore Magyar Nemzet che il notaio Dr. Judit Klausz non ha autorizzato l'iniziativa di Ranga, perché non incontra le condizioni legali, informandolo sulle forme ufficiali da seguire.

La locale minoranza Rom risponde che a quanti vivono nelle baracche, soprattutto ai bambini, deve essere data l'opportunità di una vita migliore.

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Di Fabrizio (del 12/05/2008 @ 22:37:36, in Italia, visitato 2079 volte)

Ricevo e porto a conoscenza:

E' in arrivo un decreto sulla sicurezza assolutamente iniquo, frutto dell'ignoranza, dell'incompetenza, ma soprattutto dell'intolleranza, del razzismo e della xenofobia di chi governa abusivamente l'Italia. Scrivo "abusivamente" perché il grande broglio della campagna elettorale che ha condotto alle ultime elezioni non è avvenuto durante lo spoglio delle schede, ma prima: quando un'informazione controllata ha perpetrato il più grande inganno nei confronti del Popolo italiano, convincendolo che il problema della sicurezza in Italia non è costituito dalla criminalità organizzata con le sue connivenze politiche (che muove ogni anno MILIARDI DI EURO e uccide con la violenza, la droga e ogni genere di violazione delle leggi civili), ma dai Rom vestiti di stracci, che muoiono di povertà, fame e malattie nelle baracche e sotto i ponti.
Il Gruppo EveryOne porterà all'attenzione delle autorità internazionali i gravi abusi e le violazioni di carte dei diritti umani e direttive Ue contenuti nel decreto, ma nel frattempo è importante che ognuno di noi si impegni per evitare che la deriva razziale in cui l'Italia - imbrogliata da una classe politica inqualificabile - è caduta non degeneri ulteriormente e non si affermino ideologie atroci come quella secondo cui i migranti dovrebbero essere considerati criminali. Stiamo attenti, perché la libertà degli esseri umani è il valore più alto su cui si basano la civiltà e la democrazia e la politica degli arresti, detenzioni, torture ed espulsioni di innocenti (migrante uguale essere umano innocente, fino a prova contraria) è politica di regime. Riguardo ai Rom, poi, esistono direttive - oltre che leggi internazionali a tutela dei diritti degli individui e dei popoli - che impediscono la loro deportazione, quella deportazione promessa da tanti candidati durante la campagna mediatica di stampo razzista e xenofobo condotta nell'àmbito del Grande Inganno elettorale. Noi faremo il possibile per contribuire a preservare il diritto, il rispetto delle minoranze e dei valori della civiltà, per evitare che un nuovo crimine etnico venga messo in atto, per dimostrare all'opinione pubblica internazionale che in Italia non vivono solo persone intolleranti e xenofobe, ma anche coloro (i pochi) che hanno ereditato la cultura dei diritti umani e vogliono che l'Europa di domani sia migliore di quella del passato. Noi ci impegneremo perché i giovani italiani crescano in un mondo di diversità etniche e culturali, perché non si alimentino di odio, perché un giorno si confrontino amichevolmente con persone e comunità di tutte le razze, perché siano migliori di chi li governa oggi. Date un'occhiata al nostro sito www.everyonegroup.com: siamo solo esseri umani, senza finanziamenti né ricchezze personali né sostegno mediatico, animati solo da ideali universali (è la follia, è la paura del diverso che li ha gettati nell'oblio, gli ideali di uguaglianza, che restano tuttavia universali!). Siamo solo esseri umani, ma abbiamo ottenuto risultati importanti, modificando la condotta di potenti e di governi, salvando vite umane e consentendo ad altre di sperare. Se siete vicini ai valori che ci animano, allora non arrendetevi: costruiamo una rete di "giusti", continuiamo a diffondere la cronaca di una persecuzione, esprimiamo una ferma protesta in ogni sede, vigiliamo sui luoghi in cui sopravvivono le minoranze perseguitate, a rischio violenza, sgombero ed espulsione. Impediamo che proprio qui, sul suolo del Paese in cui viviamo e sul quale difendiamo i più alti ideali umani e civili, si affermi di nuovo la barbarie e i nostri fratelli che ci raggiungono da lontano, innocenti, simili in tutto a noi e ai nostri cari, siano privati della libertà e dei loro diritti di esseri umani. Possiamo dire no. Individualmente o uniti in una rete di solidarietà, possiamo - forse dobbiamo? - dire no.
Roberto Malini

roberto.malini@annesdoor.com
info@everyonegroup.com
www.annesdoor.,com
www.everyonegroup.com

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Di Fabrizio (del 14/05/2008 @ 18:33:37, in conflitti, visitato 1617 volte)

NAPOLI - ''La risposta che ha dato e sta dando il quartiere Ponticelli in queste ore non e' una risposta seria. Comprendo la rabbia di queste persone. Sono stato il primo a provare sconforto misto a paura e rabbia quando ho saputo che al centro di quel rapimento c'era un minore, ma tuttavia non possiamo criminalizzare un intero popolo. Non possiamo criminalizzare un intero popolo quando da anni il mio popolo, quello napoletano, viene linciato ed etichettato come popolo del malaffare''.

Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale della Campania Tonino Scala della Sinistra Democratica. ''Se non e' questa la fotografia del popolo napoletano, non puo' neanche essere questa la fotografia del popolo romeno. Mi viene da dire dov'era questo popolo quando la camorra ha ucciso i nostri bambini, quando la stessa camorra arruola i nostri figli per spacciare droga, o per vendergliela. Dov'era quando hanno ucciso l'edicolante Buglione, o il giovane pizzaiolo Riccio, o Annalisa Durante.

Semplicemente non c'era, perche' mai nessuno ha osato incendiare le case dei boss o mettere sottosopra un quartiere quando e' successo qualcosa'', aggiunge l'esponente di Sd. ''Ed invece per i rom si lanciano molotov e si chiede lo sgombero. Purtroppo noi napoletani siamo bravi a prendercela con chi sta peggio di noi con chi sta piu' a sud di noi. La stessa analisi che oggi fanno i cittadini di Ponticelli nei confronti dei rom e' direttamente proporzionale all'analisi che fanno nel mondo nei confronti dei napoletani per quanto riguarda il problema spazzatura. Il coro e' lo stesso 'arsi vivi'.

Occorre mettere in campo, se si vuol realmente risolvere il problema, parlare di sicurezza. Ma sicurezza che sia per tutti: italiani, rom, immigrati. Ma la sicurezza e la presenza dello stato da sole non bastano occorre in piu' assoldare, come diceva Bufalino, maestri. Non possono, infatti, i singoli cittadini pensare con delle ronde o con atti di violenza, come il lancio delle molotov, pensare di risolvere da soli il problema. Il problema, invece, va affrontato nella sua complessita'. Allo Stato il compito di dare risposte. Risposte serie nei confronti dell'illegalita' che sia italiana o romena'', conclude Scala.

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Di Sucar Drom (del 14/05/2008 @ 20:31:09, in Kumpanija, visitato 1545 volte)

Sucar Drom chiede a tutte le forze democratiche del Paese di intervenire per fermare le violenze contro le popolazioni sinte e rom in Italia. In particolare si chiede aiuto a Napoli, Trieste, Novara, Genova, Milano, Torino, Vicenza e Roma. A tutti i Sinti e i Rom rivolgiamo l’appello di non rimanere isolati in nessuna occasione, soprattutto nelle ore notturne.

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Di Fabrizio (del 15/05/2008 @ 09:03:15, in musica e parole, visitato 7289 volte)

Avevo da leggere per giorni. Ma io non sono un sociologo, non mi basta leggere, soppesare, schematizzare, trarre conclusioni. Io sono uno scrittore, ho bisogno di respirare l'aria che racconto, di vedere le cose, di ascoltare le storie, di farmi incidere la retina dalla realtà come fosse un chiodo arrugginito. Non so cosa voglio, non so cosa cerco. So che voglio averne esperienza.

Metropoli per principianti è una riflessione su come siamo arrivati alle città di oggi. C'è Milano, soprattutto, ma anche Roma, Torino, e poi la metropoli la ritrovi anche a Sassuolo o nell'inurbamento meridionale.

Si parla anche di periferie, degli spazi e della gente che li abita. Di come potrebbero essere. In queste periferie, ecco i rom. A dire il vero, ci sono da tempo, ricorda l'autore Gianni Biondillo. Sono i nemici necessari, come un tempo erano i terroni e poi gli extracomunitari. Ma terroni ed extracomunitari sono quelli che hanno costruito e ripopolato la metropoli... con i rom a che punto siamo?

Soprattutto di questi tempi discutiamo di marginalità, di sicurezza, per sentito dire, mai in presa diretta, e Biondillo vuole averne esperienza. Fa parlare i diretti interessati, all'inizio scontrandosi con le loro diffidenze e poi venendo quasi travolto dalle loro testimonianze. A volte sorprendenti, altre volte banali. Mai neutre, perché nella sua ricerca quanto viene detto è intercalato dai suoi pensieri e dai suoi ricordi, da uno sguardo attento a tutto ciò che c'è attorno. Interagendo, cercando un dialogo che non è facile.

Gianni Biondillo
Metropoli per principianti
Guanda
pagg. 207 - € 12.00

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Di Fabrizio (del 16/05/2008 @ 09:28:48, in Italia, visitato 1859 volte)

Ricevo da Tommaso Vitale:

Laboratorio di Sociologia dell’azione pubblica - Sui Generis
CICLO DI SEMINARI: ROM E POLITICHE LOCALI IN EUROPA
Seminario di confronto e ricerca sulle politiche locali per le popolazioni tsigane in Europa
PER LORO O PER TUTTI?
I servizi sociali alla prova di rom e sinti


La discussione sarà introdotta da:
Daniela Lucatti

Discutono:
Ota de Leonardis
Vojislav Stojanovic


Introduce e coordina:
Tommaso Vitale

Saranno presenti alla discussione  Giorgio Bezzecchi, Claudia Biondi e Maurizio Pagani

Giovedì 22 maggio 2008, h 10.00
DIPARTIMENTO DI SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE
AULA TESI
II PIANO, EDIFICIO U7
VIA BICOCCA DEGLI ARCIMBOLDI 8 - MILANO

Daniela Lucatti
Psicoloterapeuta, lavora presso l’associazione Casa della Donna. E’ autrice del volume Rom-antica gente, Edizioni
Magi , Roma, 2008.

Vojislav Stojanovic, consulente del Consiglio regionale del Piemonte, è membro del comitato Rom e Sinti Insieme.

Ota de Leonardis, Professore ordinario di Sociologia dei processi culturali, dirige il Laboratorio di Sociologia dell’azione pubblica “Sui Generis”

Accesso: il seminario è libero e ad accesso gratuito, rivolto a studenti, studiosi ed attivisti
Si prega di dare conferma della presenza per posta elettronica
E-mail: laura.boschetti@yahoo.it

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Di Sucar Drom (del 17/05/2008 @ 09:09:15, in blog, visitato 1837 volte)

(BS), una madre chiede giustizia
Pubblichiamo la straziante lettera appello di Nadia Cari, sinta italiana, a cui il Tribunale dei Minorenni di Brescia ha tolto il figlio appena nato. Nadia Cari risiedeva con la sua famiglia nella microarea di ...

Bologna, Alexian Group in concerto
Un mese di eventi sull'ambiente e l'immigrazione. Terza edizione della rassegna "cose di questo mondo - le città di oggi e di domani" organizzata da Quartiere Savena e Scuola di Pace di Bologna per raccontare i diritti umani, l'ambiente e l’immigrazione attraverso eventi fra mostre, cinema, inc...

Napoli, si apre la caccia al rom
La guerra al rom è appena cominciata e si contano già un accoltellato (non grave), un po' di ceffoni dati al disgraziato (romeno) di passaggio, un motocarro bruciato e un paio di tentativi di assalto ...

Reggio Emilia, "tolleranza zero" per i clandestini
Certezza dell'espulsione, più potere agli enti locali con i quali bisogna confrontarsi per regolare i flussi migratori e condanna della legge Bossi Fini. Sono alcuni dei nodi che, secondo il sindaco e la presidente de...

Sicurezza, Maroni ha pronto il suo pacchetto
Cinque i punti del pacchetto sicurezza messo a punto dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, all'esame a Palazzo Chigi con gli altri ministri coinvolti (il ministro della Giustizia Angelino Alfano, degli Esteri Franco Frattini e della Difesa Ignazio La Russa)...

Immigrazione clandestina, la Bonino boccia l'idea balzana di Maroni
Istituzione del reato di immigrazione clandestina: questa la proposta del neo ministro degli Interni Roberto Maroni, nell'ambito del nuovo decreto sulla sicurezza che dovrebbe essere presentato al primo consiglio dei ministri, previsto per la fine della settimana prossima. Il ministro chiederà anche più risorse per fronteggiare i tagli...

Unimpresa, basta con la criminalizzazione dei rumeni
Associare il problema della criminalità in Italia alla Romania o ai romeni è «profondamente sbagliato e controproducente». Lo sostiene il presidente di Unimpresa, l'Unione delle imprese italiane in Romania, Stefano Albarosa, che, sottolineando che «il rapporto bilaterale Italia-Romania è un patrimonio che va...

Novara, moltov contro il "campo nomadi"
Alcune bottiglie molotov sono state lanciate la notte del 10 maggio contro il “campo nomadi” di via Fermi, a Novara, che ospita una trentina di roulotte di Rom polacchi. Le molotov non hanno causato nessun danno perchè era appena terminato un violento temporale...

Napoli, Rom trasferiti e protetti dalle Forze dell'Ordine
Un centinaio di Rom che erano ancora rifugiati nel campo di via Malibran, nel quartiere Ponticelli, alla periferia di Napoli, sono stati trasferiti poco fa ed accompagnati in una destinazione per il momento sconosciuta, sotto scorta delle forze dell'ordine...

Ue, presto un documento guida
La Commissione europea varerà, il prossimo 25 giugno, un documento dedicato alla popolazione Rom in Europa e ai gravi problemi di integrazione e di natura socio-economica e sanitaria. Lo ha comunicato oggi a Bruxelles il commissario per il Fondo s...

Zingari, ebrei e bambini rapiti
Tornano in questi giorni, a proposito dei Rom, le infamanti accuse di rapimento di bambini. Accuse false, inventate e drammaticamente simili a quelle che, solo pochi secoli fa, colpivano gli ebrei: cerchiamo di ricostruire brevemente le une e le altre, sul filo de...

Una situazione da stato di emergenza
Gli insediamenti rom intorno a Ponticelli ora sono deserti, dopo che una giovane rom minorenne è stata accusata di tentato sequestro di una bimba di sei mesi dalla sua abitazione del quartiere napoletano.
Gli insediamenti della zona sono stati presi d'assalto tra gli applausi arrabbiati e contenti degli abitanti del quartiere, le case sono state bruciate, i Rom o...

Rom, il capro espiatorio ideale
Ormai è sui rom che si concentra l'intero problema sicurezza. O meglio è su di loro che si prepara a scaricarsi come una folgore. Col consenso di tutti. Resi indifendibili, sicuramente indifesi: il capro espiat...

Frattini, l'Italia chiederà i fondi Ue a favore dei Rom
“L'Italia è fino ad ora l'unico Paese che non ha chiesto fondi europei per programmi di integrazione dei rom: il governo Berlusconi li chiederà subito, come ha fatto la Spagna che ha ottenuto 60 milioni di euro negli ultimi cinque anni”. Lo ha annunciat...

La criminalizzazione dei Rom
Sembra che l’allarme criminalità in Italia sia dovuto solo alla presenza dei Rom. Ovviamente non è così (anzi). Ma il centrodestra ha battuto molto su questo tasto in campagna elettorale e per cui capisco che debba dare un “segnale forte” nei primi atti ...

Consiglio d'Europa: no ai commissari straordinari per i Rom
“La decisione di dotare i prefetti di poteri speciali per quanto concerne specificatamente la comunità rom e di istituire la figura di un commissario nazionale per gestire l'emergenza rom si fonda su pregiudizi e non fa che perpetuarli”. Questa l'opinione ...

Maroni, no ad espulsioni di massa
Pacchetto sicurezza all'esame del Colle, mentre - tra le misure - spunta l'ipotesi di maxi pattugliamenti misti forze di polizia-esercito nelle città. Purtroppo l'idea del commissario all'emergenza rom fa proseliti, tanto che, dopo Milano, la nuova figura sarà istituita anche a Roma e Napoli, mentre il sindaco di Torin...

Sinti e Rom in Italia
Oggi in Italia i Sinti e i Rom, denominati “zingari” e “nomadi” in maniera dispregiativa ed etnocentrica, sono oggetto di discriminazione, emarginazione e segregazione anche all’interno delle stesse associazioni pro-rom/sinte. La discriminazione è est...

Comunità ebraiche, a Napoli atti di discriminazione
“L'indiscriminata espulsione di massa di un gruppo etnico potrebbe forse produrre momentanei consensi e una breve ed effimera illusione, ma ben presto la vera natura discriminatoria di un simile atto emergerebbe con chiarezza e verrebbero messi a nudo tu...

Nisida, Nisida... così vicina così lontana
Ciao amica mia, dicono che il carcere di Nisida pare uno scoglio in mezzo al mare, che ci hanno fatto pure le cartoline, ma sempre carcere resta… con le mura, le chiavi e le sbarr...

Napoli, «è la nostra pulizia etnica»
All’inizio è soltanto una colonna di fumo, un segnale che nessuno collega allo sciame di motorini che attraversano sparati l’incrocio di via Argine, due ragazzi in sella a ogni scooter...

Il triangolo nero
Violenza, propaganda e deportazione. Un manifesto di scrittori, artisti e intellettuali contro la violenza su rom, rumeni e donne, aderisci anche tu...

I Kalè chiedono al Governo italiano di difendere i Sinti e i Rom
Los gitanos italianos especialmente, y muchos otros grupos gitanos del resto del mundo, se están dirigiendo a nosotros pidiéndonos ayuda. La mayoría son mensajes angustiados de una comunidad asustada ante el triunfo aplastante de la coalición polít...

Napoli, leader del PD fomenta atti di razzismo
Non cerca di nascondersi dietro un dito Giuseppe Russo, consigliere regionale del Partito democratico. Rivendica anzi un ruolo di primo piano nell'ideazione e nella stesura del manifesto intitolato «via gli accampamenti Rom da Pontic...

Appello a tutte le organizzazioni europee sinte, rom, kalè, manouche, romanichals
Sucar Drom lancia un appello a tutte le organizzazioni europee sinte, rom, kalè, manouche, romanichals perché intervengano sui rispettivi Governi nazionali per esigere dall’Italia il rispetto delle Direttive europee e della Carta dei Diritti dell’U...

L'Europa si indigna mentre il Governo italiano criminalizza i Rom
"Il governo (spagnolo) respinge la violenza, il razzismo e la xenofobia, e perciò non può condividere quanto sta accadendo in Italia, è evidente", ha affermato questo pomeriggio De la Vega (in foto...

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Di Fabrizio (del 17/05/2008 @ 10:21:50, in Italia, visitato 1935 volte)

L'Ue boccia la revisione di Schengen e La Russa propone «pattuglie di quartiere» con l'esercito. Napolitano frena Maroni che invita alla «calma». Intanto, qualche buona notizia: Genova rifiuta il Commissario etnico e propone ostelli per i rom. E a Mantova nasce la prima rete «nazionale» Comitato rom e sinti insieme

Ci voleva la festa della polizia perché il ministro dell’interno Roberto Maroni si rendesse conto che la retorica anti-rom avrebbe svegliato mostri. Nel discorso tenuto a Piazza del popolo, davanti agli agenti, Maroni ha detto che «bisogna evitare che la rabbia prevalga sulle regole della convivenza civile» e ha definito «orribile» il tentativo di pogrom contro il campo rom di Ponticelli, a Napoli. Una correzione di rotta che non trova però riscontro nelle dichiarazioni dei colleghi di governo. Il ministro della difesa Ignazio La Russa, per non perdere l’occasione di salire sul carro dell’allarme «sicurezza», propone di creare «pattuglie» composte da un vigile urbano, un poliziotto, un carabiniere, un finanziere e un soldato. Il manuale Cencelli applicato al controllo del territorio. Perfino il neosindaco di Roma Gianni Alemanno dice che la proposta di La Russa è «da prendere con cautela», ma intanto nella capitale anche stanotte c’è stata un’operazione contro i campo rom, nel quartiere Portuense. Si allunga anche la lista delle città che vorrebbero il commissario straordinario. Dopo Roma e Milano, anche Napoli e Torino si sono improvvisamente accorte di aver bisogno di un commissario per affrontare la presenza di poche migliaia di rom. O forse Rosa Russo Jervolino e Sergio Chiamparino volevano dimostrare di non essere da meno rispetto a Letizia Moratti e Alemanno.
La difficoltà di tradurre in pratica i proclami governativi emerge però molto velocemente. Lo stesso Maroni è salito al Quirinale per discutere con Napolitano del «pacchetto sicurezza» che il consiglio dei ministri discuterà nella sua prima riunione, probabilmente mercoledì 21 a Napoli. Napolitano ha fatto notare che una serie di misure, compreso il reato di immigrazione clandestina, non sono adatte a essere inserite in un decreto. Il governo si appresta a smistare le norme da introdurre. Una parte sarà contenuta in un decreto legge [e dovrebbero essere quelle più «operative» in tema di poteri alle polizie locali e nazionali] una parte, invece, sarà inserita in un disegno di legge che seguirà il normale, anche se molto accelerato, iter in parlamento. E mentre il ministro degli esteri Franco Frattini cerca di ricucire i rapporti con la Romania e con la Libia, da Bruxelles arriva una mezza doccia fredda: in un comunicato, la Commissione europea ha precisato che non ci sarà alcuna revisione del trattato di Schengen, come invece aveva chiesto Frattini.
Intanto, anche se i «grandi» media non ne parlano, ci sono anche buone notizie: arrivano da Genova e da Mantova. Il giunta comunale del capoluogo ligure, infatti, non solo ha rifiutato la proposte del ministro Roberto Maroni di istituire un Commissario straordinario per i rom, ma ha anche proposto di aprire nelle prossime settimane un paio di ostelli per l’accoglienza delle famiglie allargate rom e di altri senza dimora della città. «Per vent’anni Genova ha avuto due grandi campi rom, uno a Bolzaneto di sinti, e uno a Monassana di rom per lo più serbi–racconta Antonio Bruno, consiliere Prc–Negli ultimi mesi era nato un campo abusivo nell’area delle fabbrica abbandonata Miralanza, nel quartiere Fegino, che ospita trecento rom. La scorsa settimana alcuni abitanti hanno organizzato una Passeggiata per la legalità contro di loro. Con l’idea degli ostelli vogliamo dimostrare che è possibile, pur tra molte difficoltà, sperimentare politiche sociali diverse. Abbiamo già individuato una prima casa abbandonata di proprietà pubblica che potrebbe presto essere destinata ad ostello».
A Mantova, invece, sabato 17 e domenica 18 maggio si incontrano decine di associazioni e gruppi informali rom per dare vita al primo Comitato di rom e sinti insieme. Si tratta di una rete, completamente autogestita, nata nel 2007 per unire tutte le popolazioni e le organizzazioni rom e sinte in Italia. Uno degli obiettivi del comitato, spiegano i promotori, è la costruzione di un’effettiva partecipazione politica dei rom: anche per questo, nei mesi scorsi la nascente rete ha diffuso una lettera-documento dal titolo «7 punti per i politici italiani», con cui chiede alla politica e alla società di riconoscere i rom e i sinti come soggetti sociali attivi. I sette punti riguardano in particolare: la partecipazione diretta dei rom, l’istituzione di un Ufficio nazionale e uffici periferici con la partecipazione dei rom, il riconoscimento status di minoranza, la parità di trattamento di fronte alla legge, l’introduzione del diritto di suolo [jus soli, chi nasce in Italia ne è per ciò stesso cittadino], il superamento dei «campi nomadi» e la promozione delle culture rom e sinte per superare pregiudizi e stereotipi. L’obiettivo, insomma, è di «superare le politiche assistenziali di inclusione sociale, di integrazione, di assimilazione e promuovere in maniera costruttiva politiche di interazione, di partecipazione diretta e di mediazione culturale. La finalità è rendere le minoranze sinte e rom protagoniste sociali pensanti».

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Di Fabrizio (del 18/05/2008 @ 08:25:05, in blog, visitato 2111 volte)

Da COMITATO SPAZIO PUBBLICO DI SCAMPIA

Dopo tanti anni trascorsi a occuparsi del Carnevale e delle sue maschere, i gruppi del COMITATO SPAZIO PUBBLICO di Napoli invitano cittadini, associazioni e istituzioni a smascherare la guerra tra ‘poveri’ (napoletani/rom) scatenatasi negli ultimi giorni a Napoli. Come sempre, le guerre tra poveri le scatenano i “ricchi” e, come sempre, sono solo i “ricchi” che finiscono per avvantaggiarsene.
Invitiamo la città a aprire gli occhi, a vedere i tanti burattinai che stanno tenendo i fili di questo spettacolo mediatico.
Sappiamo quanto sia difficile ragionare quando si è accecati dall’odio e dal risentimento, eppure ci sono alcuni fatti certi:
1) “67 milioni di euro: la Giunta Comunale ha approvato i progetti preliminari per il Programma di Recupero Urbano (Pru) nella zona di Ponticelli. Ora bisogna soltanto fare presto, perché se i cantieri non aprono entro il 4 agosto, vengono revocati i finanziamenti ministeriali”, così scriveva il Corriere della Sera del 22.02.2008. Il primo fatto è dunque questo: se entro agosto 2008 non iniziano i lavori per la costruzione degli edifici previsti, imprese edili e affini rischiano di perdere 67 milioni di euro.
2) A Napoli i clan camorristici si occupano normalmente di edilizia, settore in cui hanno forti interessi.
3) Secondo la ricostruzione fatta dalle Forze dell’ordine e dei principali quotidiani locali, dietro agli incendi dei campi di Ponticelli c’è la mano dei clan camorristici. Dato questo di cui bisogna tenere conto assieme ad altri due: a Napoli si finisce sempre per dare la colpa alla fantomatica “Camorra”; l’intreccio tra Camorra, istituzione, imprenditoria e cittadini è spesso indistricabile.
4) L’Italia sta attraversando un momento politico di grosso cambiamento. La destra ha guadagnato i suoi voti convincendo gli italiani che le città sono insicure, che sono insicure soprattutto per colpa degli stranieri, che solo la destra ha il pugno duro contro gli stranieri. Per capire quanto sia falsa la “questione stranieri”, basta guardare allo spazio destinato da televisioni, radio e giornali agli “stranieri”, e quanto poco viene invece riservato ai problemi reali (disoccupazione, disonestà dei politici…).
5) Lo spostamento a destra della politica, soprattutto in tema di sicurezza, ha riguardato anche i partiti di sinistra. Molti sono stati gli atti e le dichiarazioni degli ultimi mesi da parte di questo schieramento politico, dove è facile rinvenire intimidazioni e volontà di cacciare i rom di Ponticelli (vedi manifesto dei consiglieri PD sul Corriere della Sera del 14/05/08) .
“Quanto portato a termine dai facinorosi” – ha detto il vicepresidente della VI Municipalità – “doveva essere fatto dall’Amministrazione pubblica da un bel po’” (dal quotidiano Roma, 15 maggio 2008).
6) Le istituzioni cittadine si sono finora dimostrate incapaci a affrontare i problemi di convivenza tra rom e altri napoletani, lasciando che si aggravassero le condizioni alla base di tensioni e malesseri.
7) Se i giudici dovessero accertare (in Italia vige ancora il “principio di innocenza”) che davvero una rom ha tentato di rapire una bambina a Ponticelli, sarebbe il primo episodio della storia. Fino ad oggi infatti, mai, in nessun caso, un rom (italiano, slavo o rumeno) ha rubato un bambino/a.
Basta guardare gli atti giudiziari. Oppure alla cronaca di quest’estate, dove i tanti allarmi anti rom si sono subito dimostrati bluff. Ad esempio nei confronti della rom che nell’ agosto 2008 venne accusata di voler rapire un bambino sulla spiaggia. Dopo pochi giorni venne accertata l’assoluta infondatezza di quest’accusa. Con tanto di scuse dei genitori che l’avevano ingiustamente accusata.
8) I rom non sono nomadi, non vanno a vivere da un posto all’altro per “cultura”, ma perché “cacciati” dai poteri legali e illegali degli stanziali.
9) E’ legittima e auspicabile la riqualificazione di aree urbane, purché del miglioramento possono avvantaggiarsi tutti gli abitanti di quelle aree, rom compresi. Nel caso di Ponticelli la riqualificazione avviene sulla pelle di alcuni degli abitanti del quartiere, i rom appunto.

SONO SOLO NOVE PUNTI, ma forse bastano per capire che la “guerra etnica” non c’entra niente. Che la violenza di cui sono stati vittima bambini, donne e uomini a Ponticelli nel maggio 2008, sono avvenute a causa della guerra che i potenti, i “ricchi”, si stanno facendo sulle teste di chi è stato “cacciato” e di chi “ha cacciato” negli ex campi rom a Ponticelli.
Vittime sono tutti, perché ai primi è stata tolta la casa/baracca, agli altri la capacità di ragionare col proprio cervello.

SMASCHERATE LA MENZOGNA DI PONTICELLI,
LE MASCHERE SERVONO SOLO PER IL CARNEVALE!
Invitiamo associazioni, scuole, famiglie e singoli cittadini a organizzare incontri di conoscenza e approfondimento sulla questione dei rom e degli spazi pubblici

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