Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Da maggio 2005 circa 6.000 post

La redazione
-

\\ Mahalla : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 15/07/2012 @ 09:16:25, in Europa, visitato 1344 volte)

Da Hungarian_Roma

New Left Project Dietro la "questione" Rom by Carl Rowlands

"Sandor" è un senzatetto rom di Budapest - parla della sua vita. esperienze e prospettive, nel dialogo con Carl Rowlands.

Ho perso la mia famiglia in un incidente quando avevo 16 anni. A quell'epoca, iniziai a passare la notte alla stazione della metropolitana di Ferenciek tere a Budapest. Altri Rom del posto si assicuravano che avessi qualcosa da mangiare e che per andare a scuola il mio aspetto fosse OK. Fintanto che era possibile, ci si prendeva cura di noi. Capita spesso che all'inizio i giovani finiscano per strada, e se vogliono l'indipendenza totale, qualsiasi ne sia la ragione, è lì che la troverai.

Nella mia esperienza, di solito ci sono due aspetti nel diventare senzatetto - fattori psicologici e fattori sociali. Se un giovane è alienato e non sente di appartenere a qualcosa o qualcuno, allora la strada può essere un surrogato della famiglia, e c'è molto da imparare dai più vecchi. Molti non hanno un senso di appartenenza o un luogo.

Però, molti giovani rom possono sempre trovare un posto da chiamare casa in qualche parte della comunità, che non sia con i loro genitori naturali. Le vie di fuga da droga e alcol, come pure dalle malattie mentali, sono meno comuni tra i Rom. Spenno vanno cercando l'indipendenza, assieme ad una certa dignità e rispetto. Ciò spiega come mai non sono molti i Rom che si sistemano in rifugi per senzatetto, e che non vedano gli incentivi o i risultati immediati in questi comportamenti.

Le migrazioni verso occidente sono guidate da questa ricerca per un'esistenza migliore ed un posto per vivere dove essere da esseri umani. Naturalmente, la recessione colpisce in tutta Europa, ma la "rete di sicurezza" funziona meglio in altri paesi che in Ungheria, o per esempio Romania o Bulgaria. Di sicuro ci sono possibilità di sfruttamento. C'è un villaggio nella regione di Békés dove tutti i Rom hanno venduto le loro proprietà per ottenere al mercato nero dei visti per il Canada. Le autorità canadesi li hanno rimandati in Ungheria, così la maggior parte degli abitanti del villaggio oggi è senzatetto. Questo è solo un esempio di come quando queste migrazioni falliscono, si tramutano in povertà cronica.

Di solito, i Rom senza casa mantengono le distanze dagli altri senzatetto. Così come i i Rom si mantengono puliti e ben vestiti nonostante vengano rifiutati o vilipesi dal resto della società. I Rom di solito considerano la coesione famigliare più importante del denaro. Difatti i Rom tendono a pensare in termine di "soldi facili" e soddisfare i bisogni immediati loro e della comunità. Prestano più tempo alla famiglia che al denaro. Questo li rende particolarmente vulnerabili quando l'economia si deteriora, anche se presto trovano opportunità di lavoro e di accesso alle risorse. Negli anni '90, col peggioramento delle condizioni economiche in Ungheria, emersero rapidamente comunità in Scandinavia, Francia, Spagna e Italia, che furono capaci di offrire aiuto ai nuovi arrivati. Senza molti fiducia nei servizi sociali ufficiali, esiste un alto grado di autosufficienza interna, con membri interni che si incaricano di somministrare cure e medicine al posto dei medici convenzionali.

I Rom non sono facilmente comprensibili dagli altri Ungheresi. L'attuale governo include quanti sembrano esserlo, anche se loro lo negano. Alcuni Ungheresi si sentono minacciati da ciò. I Rom tendono alla loquacità, amano il confronto e la discussione. Questi aspetti rumorosi del nostro comportamento, non sono facili da capire per gli altri.

Dopo aver viaggiato in Germania, Mongolia e Cina, ed essere diventato un  ricercatore medico in Malesia, ho vissuto a Szeged per un po' di tempo, dormendo all'addiaccio quando non c'era lavoro e non c'era dove andare. E' stato dormendo all'aperto che sono diventato davvero parte di una comunità rom. Ero in grado di fornire assistenza medica, sulla base delle mie conoscenze e contatti con varie associazioni caritative. Nonostante la grande povertà, ci si assicurava che a Szeged nessuno patisse il freddo o la fame.

Budapest è un posto difficile per chi non ha casa, penso che in questi giorni ci siano oltre 7.000 persone che dormono all'addiaccio. Non sappiamo quanti siano Rom. Tuttaviaa Budapest ci sono reti per Rom senza fissa dimora, per cercare di assicurare loro la vita e la dignità.

E' buffo che ci siano così tanti Ungheresi razzisti. Diventa una farsa in cui sappiamo che saranno i perdenti finali. Siamo colpiti solo quando la cosa ci riguarda personalmente. Dobbiamo comportarci come una comunità, anche quando siamo sotto pressione estrema da parte della polizia o degli altri gruppi. Cerco di insegnare ai giovani ad ottenere senza rubare ciò di cui hanno bisogno. Il governo vuole creare tensione, ma tra i giovani l'antipatia non è genuina. Il governo ungherese ha bisogno di questo "problema rom" per distrarre l'attenzione dai suoi fallimenti di base, ed in questo modo gli istituti ed i progetti sociali sviluppano le loro basi di finanziamento...

"La città è per tutti" è la prima organizzazione comunitaria [di senzatetto] in Ungheria a riflettere su tutti i tipi di norme e comportamenti culturali. Ho trovato una vera sensibilità alle differenze sociali e un autentico tentativo di comprendere le questioni che circondano i senza fissa dimora, per rappresentare i nostri interessi.

L'autore intende ringraziare l'organizzazione "La città è per tutti" (A Város Mindenkié - www.avarosmindenkie.blog.hu) per la preziosa collaborazione nell'organizzare l'intervista.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 16/07/2012 @ 09:19:56, in Europa, visitato 1540 volte)

Ricevo da Marco Brazzoduro

Foto dal convegno AIZO, Torino 11 ottobre 2011

Cari e care
siete invitati all'incontro con NICOLAE GHEORGHE che si terrà sabato 21 luglio a partire dalle 14 e domenica 22 luglio 9.30-14. La sede verrà comunicata al più presto. Posso anticipare che sarà in Trastevere o - come dicono alcuni rom - in san tevere. Si sta organizzando, per chi è interessato, una cena e un pranzo a prezzo fisso (circa 20 euri).
Le spese di trasporto vitto e alloggio sono a carico dei partecipanti.
Per evitare interventi del tipo "brevi considerazioni sull'universo" suggerisco il seguente ordine dei lavori con l'avvertenza che è mia intenzione accantonare per una volta il tema dell'inclusione sociale dei rom, della discriminazione, del razzismo ecc. per affrontare tematiche di medio e lungo termine come la questione etnica e il suo intreccio con quella politica (cittadinanza):

1. INTRODUZIONE ALL’INCONTRO
2. SIGNIFICATO E PROSPETTIVE DELLA NAZIONE ROM
3. RUOLO DELLE ONG, DEGLI ESPERTI E ATTIVISTI ROM: UNA NUOVA RETORICA DISCORSIVA ?
4. UN NUOVO TRATTATO DI PACE TRA ROM E GADJE’ ?
5. UN PROCESSO DI COSTRUZIONE DI PACE A PARTIRE DAI CASI DI BAIA MARE (ROMANIA) E TOR DE’ CENCI (ROMA)


Chi è interessato a partecipare è pregato di inviarmi un mail di conferma con l'indicazione se partecipa a tutte e due le sedute o solo ad una e quale. Siete ovviamente liberi di invitare persone che pensiate possano essere interessate. Per mere questioni logistiche vi prego solo di comunicarmi i nominativi.

Allego tre scritti di Nicolae che offrono eccellenti spunti di riflessione. Uno è in inglese e uno in francese. Vi allego anche la mia traduzione. E' stata fatta di corsa pertanto mi scuserete l'italiano non curato. La sostanza si capisce però.

N.B. Il tenore dell'incontro è quello di una aperta riflessione tra amici. Non sono previsti quindi né paludamenti accademici né sussiegose relazioni. E' solo l'opportunità di incontrare un intellettuale rom di spicco e di confrontarsi con lui.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 16/07/2012 @ 09:31:13, in Italia, visitato 1163 volte)

Segnalazione di Agostino Rota Martir

PisaNotizie 14-07-2012

E' ripresa a pieno regime in città la politica degli sgomberi. Ieri 37 persone di cui 16 minori sono state allontanate da sotto il Ponte dell'Impero

Riprendono gli sgomberi dei campi rom in città da parte dell'amministrazione comunale. Già l'anno scorso il periodo estivo era stato fortemente segnato da azioni di questo genere, e così questa estate non sembra essere diversa.

Infatti ieri mattina un ingentissimo schieramento di vigli urbani, polizia e carabinieri con al seguito ruspe e altri mezzi, ha proceduto ad allontanare le famiglie che da alcuni mesi avevano trovato riparo attorno alla casa cantoniera dell'Anas dell'Aurelia all'altezza del Ponte dell'Impero.

Secondo quanto riferisce l'amministrazione comunale nell'area si trovavano "37 occupanti (21 adulti e 16 minori), tutti rom originari della Romania".

"Da questa mattina (ieri per chi legge, ndr) - si legge in una nota del Comune - sono entrati in azione gli uomini e i mezzi dell'Avr per l'intervento di radicale pulizia di tutta la porzione di golena attorno alla casa cantoniera (la quale, invece, non era stata oggetto di occupazione dato che porte e finestre erano state in precedenza proprio per evitare questa eventualità). Una vera e propria «task force», composta da cinque operai attrezzati con tre camion scarrabili (di cui due dotati di gru), che hanno cominciato a rimuovere tutti i rifiuti ingombranti quali lamiere e tavole delle baracche, ma anche televisioni ed altri elettrodomestici inutilizzabili, un lavoro lungo che li vedrà impegnati almeno fino a metà della prossima settimana. Sul posto era presente anche gli operatori sociali della SdS che hanno distribuito acqua e succhi di frutta alle famiglie rom e convocato alcune delle famiglie occupanti ad un incontro con i servizi sociali per la prossima settimana in modo da verificare la possibilità di accesso ai percorsi di sostegno e assistenza promossi nella Zona Pisana".

Di fatto ieri sera intorno alle 20.30 le famiglie si trovavano quasi tutte lì, senza avere più nulla né un posto dove andare. Come sempre è avvenuto anche in occasione dei precedenti sgomberi, alle famiglie - molte con minori - non è stata fatta alcuna proposta alternativa di luoghi dove poter andare a vivere, alimentando una spirale perversa e anche pericolosa per cui gli stessi nuclei familiari passano in poche settimane da uno sgombero all'altro peggiorando ogni volta le proprie condizioni di vita.

Anche in questo caso si profila una situazione per cui lo sgombero, visto che si tratta di persone che vivono a Pisa da almeno 7-8 anni, non farà altro che spostare il problema da una parte all'altra della città. Ogni volta che vi è uno sgombero, le famiglie alle quali viene distrutto praticamente tutto quel che poco che hanno, non sanno dove andare e, in assenza di un'offerta alternativa, ricominciano la ricerca di un luogo dove potersi riparare.

La decisione da parte del Comune di procedere a questo sgombero è anche di fatto la risposta all'appello lanciato nelle scorse settimane dal convegno "Rom: sgomberiamo il campo dai pregiudizi", organizzato all'Università nello scorso fine settimana da Africa Insieme, Rebeldia e Arciragazzi in collaborazione con Amnesty International. Un appello che chiedeva sostanzialmente una tregua con la sospensione di tutti gli sgomberi sul territorio e al contempo l'apertura di un tavolo di confronto con la Regione Toscana, e in particolare con la "cabina di regia" regionale che raccoglie tutti gli enti locali del territorio.

Un appello che è caduto nel vuoto mentre alcune decine di persone da ieri non hanno un tetto dove ripararsi.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 17/07/2012 @ 09:12:05, in lavoro, visitato 1299 volte)

Da Roma_ex_Yugoslavia

b92 fonte TANJUG Investimenti tedeschi per fornire casa e lavoro ai Rom

BELGRADO: Il Consiglio della Minoranza Nazionale Rom ha firmato giovedì (5 luglio ndr) un protocollo d'intesa con un consorzio di aziende tedesche rappresentate da Jugoagent KTS e Gruppo Investimento Rom

Il memorandum d'intesa dovrebbe fornire opportunità di lavoro e risolvere i problemi abitativi di parte della popolazione rom del paese.

Secondo il documento, il gruppo tedesco, un riuscito connubio di uomini d'affari rom, dovrebbe investire in Serbia in collaborazione con imprenditori locali impiegando Rom, e se possibile, fornire alloggio a quanti ottenessero un posto di lavoro.

Il primo progetto che verrà sviluppato. ha detto Vitomir Mihajlović, presidente del Consiglio della Minoranza Nazionale Rom, è la costruzione di una ricicleria che occuperà circa 15 ettari di terreno a Ruma, Serbia settentrionale.

Aggiunge Mihajlović che il centro per il riciclaggio di pneumatici e produzione di biogas, comprenderà unità abitative per i dipendenti.

Mihajlović dice che la popolazione rom si trova di fronte a seri problemi di alloggio ed occupazione, sottolineando che in Serbia ci sono circa 600 insediamenti informali, il 20% dei quali non ha l'acqua ed il 40% senza sistema fognario.

Inoltre, ha detto, molti degli insediamenti non hanno nemmeno l'elettricità, sottolineando che in Serbia ci sono tra i 700.000 e gli 800.000 Rom.

Lo sviluppo di progetti per l'impiego e l'alloggio può liberare la popolazione rom del circolo vizioso della misera e povertà, dice Zoran Simić, direttore del Gruppo d'Investimento Rom.

Milorad Bašić, direttore di Jugoagent KTS, che rappresenta il consorzio tedesco in Serbia, condivide l'opinione di Simić e dice di aspettarsi che vengano redatti presto progetti simili, rimarcando che le compagnie tedesche stanno mostrando consistenti interessi nell'investire in Serbia.

Il consorzio tedesco ha in programma di investire circa 40 milioni di euro nel progetto.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 17/07/2012 @ 09:19:24, in media, visitato 1476 volte)

Leggere la cronaca con attenzione, perché il titolo potrebbe essere fuorviante. C'è la parola ZINGARI, ma non è dato sapere se i ladri lo siano oppure no. La signora si è fatta truffare da due falsi incaricati, ANCHE perché per entrarle in casa hanno fatto leva sulla diffusa paura degli zingari. Risultato: cassaforte ripulita. (Qualcosa di simile accade quando sui giornali leggiamo un titolo con la parola ZINGARI; in realtà dei non-zingari ci stanno distraendo per fregarci in qualche modo) NdR


BolognaToday Oltre il danno la beffa per un 83enne derubata nel suo appartamento in zona Emilia Levante da due truffatori: spacciandosi per tecnici del gas e allertandola contro presunte ruberie in zona ad opera dei nomadi i due hanno conquistato la sua fiducia... di Redazione[]// 13/07/2012

Oltre il danno la beffa per un 83enne bolognese ieri derubata nel suo appartamento in via Cassino, zona Emilia Levante, da due truffatori. 15 mila euro in gioielli il bottino racimolato dai malviventi, che sono riusciti a mettere a segno il colpo.

LA TRUFFA. La malcapitata è stata avvicinata da due soggetti che l'hanno messa in guardia su presunti furti nelle case ad opera degli zingari. Uno dei due l'ha infatti avvicinata davanti al portone, dicendo di essere un tecnico del gas e offrendosi di aiutarla a portare in casa la spesa. Con alcune chiacchiere e qualche consiglio per difendersi dai ladri, l'uomo ha conquistato la sua fiducia e, una volta nell'appartamento, ha fatto entrare il complice. Questi, mentre il primo teneva impegnata la vittima, ha trovato le chiavi della cassaforte e l'ha ripulita di tutto, rimettendo poi a posto la chiave.

Prima di andarsene, un'altra beffa: uno dei malviventi ha riconsegnato alla pensionata un portafogli e un portagioie vuoti, oggetti che lei ricordava di avere messo in cassaforte. Sorpresa, la donna è andata subito a controllare e ha scoperto di essere stata derubata, ma i due si erano già allontanati.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 18/07/2012 @ 09:04:38, in Italia, visitato 1861 volte)

Continua la rassegna (totalmente autoprodotta ed autofinanziata) HAI MAI PROVATO IN VIA IDRO?

Mercoledì 25 luglio  ore 19.30 Cena - ore 21.00 presentazione del libro "Milano, fin qui tutto bene" di Gabriella Kuruvilla (l'autrice potrà firmarvi le copie del libro) editore LATERZA - maestro di cerimonie: Mihai Butcovan; Valeria Ferrario leggerà alcuni brani.
Comunità Rom Harvati - via Idro 62, Milano

In un angolo verde di Milano, miracolosamente scampato alle ruspe, esploreremo la città meno visibile e più attiva, con i suoi luoghi e soprattutto i suoi personaggi.

    Fruttivendoli e internet point cingalesi, ristoranti e alimentari sudamericani, macellerie e kebab arabi, centri-massaggi e incasinatissimi bazar di cinesi multitasking dove tra cellulari e computer trovi anche delle parrucche, se il taglio a 8 euro del negozio accanto non è proprio un capolavoro: siamo in via Padova, in viale Monza, in via Sarpi, in piazzale Corvetto, all'Isola e in Porta Venezia.
    Siamo a Milano, città del nuovo millennio, che non è «Parigi, dove paghi di più ma puoi fermarti al tavolino quanto vuoi. Siamo a Milano, dove tutto se fa de pressa: velocemente».
    Siamo in giro con Anita, Samir, Stefania, Tony, Gioia, Pietro, Laura e Lejla, fra panchine e bar dove anche gli incontri e gli amori vanno di corsa.
    Leggi anche la recensione di Igiaba Scego

Ingresso gratuito. Si cena in anticipo al Marina Social Rom, piatti primi e piatti freddi estivi e piatti vegetariani. Cena SOLO SU PRENOTAZIONE (confermare QUI le presenze entro martedì 24 luglio). Grazie e buona serata a tutti!

PS: in caso di maltempo, l'evento si svolgerà al coperto.

Evento realizzato con la collaborazione di Paolo Melissi - Pluriversi

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 18/07/2012 @ 09:31:29, in Europa, visitato 1817 volte)

A cinque famiglie rom, bambini compresi, sgomberate a forza da Belgrado a Niš, città nella Serbia meridionale, viene negata acqua, servizi igienici ed elettricità.

Cinque famiglie rom, 18 persone tra cui una donna incinta che poi ha partorito, sono stati reinsediati in un magazzino abbandonato in via Daniciceva a Niš, senza accesso all'acqua, a servizi igienici o all'elettricità. Sono rimasti senza accesso all'acqua per oltre 10 settimane, da quando sono stati sfrattati da Belgrado il 26 aprile. Attualmente [...] in Serbia le temperature superano regolarmente i 35° centigradi. Anche se le infrastrutture lo permetterebbero, nel magazzino non c'è acqua corrente. Le autorità hanno dichiarato il 20 giugno che l'acqua potrà essere riattivata senza troppe difficoltà, e che sarebbe stata disponibile entro fine settimana scorsa. L'acqua non è ancora stata ripristinata, violando i diritti delle famiglie ad un alloggio, acqua e servizi igienici adeguati. Le famiglie devono prendere l'acqua con contenitori di plastica dalla fontanella più vicina, che si trova in un mercato, a circa 115 metri dal magazzino. Questa fonte non è sempre disponibile, perché il mercato è aperto solo dalle 7.00 alle 15.00, ed anche quando il mercato è aperto viene spesso negato loro da un funzionario locale di potersi rifornire. L'unica fonte alternativa si trova nel centro città a 30' di cammino. Secondo l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) il diritto all'acqua richiede che l'acqua sia disponibile, o nelle immediate vicinanze dove la gente vive,se in uno spazio compreso tra i 100 e e 1.000 metri dall'insediamento, o se ad una distanza tra i 5 ed i 30 minuti (compreso il tempo impiegato in coda), diventa difficile raccogliere più di 20 litri d'acqua a persona, quindi si è a rischio salute. Inoltre, il magazzino non ha servizi igienici adeguati, essendo quelli esistenti insalubri a causa della mancanza d'acqua.

Inviate l'appello prima del 20 agosto a:

Sindaco
Milos Simonovic
Ulica 7 Juli broj 2
18 000 Nis
Serbia
Fax: +381 18 504545
Email: mayor@ni.rs
Salutation: Dear Mayor

Consigliere della città
Dusica Davidovic
Ulica 7 Juli broj 2
18 000 Nis
Serbia
Fax: +381 18 504545
Email: Dusica.Davidovic@gu.ni.rs
Salutation: Dear City Councillor

Delegazione dell'Unione Europea nella Repubblica Serba
Martin Kern
Vladimira Popovica 40/V
Avenija 19a Building
11070 New Belgrade
Serbia
Fax: +381 11 3083201
Email: delegation-serbia@eeas.europa.eu

Inviate inoltre copia alle rappresentanze diplomatiche accreditate nella vostra città.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 19/07/2012 @ 09:05:28, in lavoro, visitato 1349 volte)

E' stata una protesta itinerante quella approdata questa mattina ad Asti e che ha coinvolto i sinti piemontesi specializzati nella raccolta porta a porta di materiale ferroso. Dopo Cuneo e Torino la manifestazione ha toccato anche la nostra città, partendo con un corteo di camion da corso Alessandria, per poi arrivare in piazza Alfieri e piazza San Secondo dove una delegazione di smaltitori di ferro ha incontrato l'Amministrazione. Scopo del corte avere la licenza per lo snaltimento del ferro, senza incappare, come succede ora, in salate sanzioni e sequestro dei mezzi. "Noi chiediamo di venire messi in regola - spiegano i manifestanti - anche dietro il pagamento forfettario della licenza. In questo momento, secondo le leggi in vigore, non possiamo lavorare senza incappare in multe che arrivano fino ai 3.000 euro". I sinti chiedono quindi di avere a disposizione un regolare permesso per raccogliere porta a porta ferro e altro materiale da smaltire in giornata dagli appositi rottamatori. "Il nostro è un impiego che si tramanda da generazioni - continuano - ed è un lavoro che se regolarizzato potrebbe rappresentare il futuro dei nostri figli". Questo tipo di lavoro non prevede inoltre un accumulo del materiale raccolto, particolare che richiederebbe permesse speciali e camion appositi. I raccoglitori infatti recuperano il ferro da cantine o garage e nella stessa giornata lo smaltiscono negli appositi impianti di stoccaggio. Michele Piramide, rappresentante dei sinti, assieme ad alcuni colleghi, è stato ricevuto da una delegazione dell'Amministrazione a cui ha preso parte anche l'assessore all'Ambiente Alberto Pasta. "E' stato un incontro proficuo - spiega il rappresentante -. Gli assessori ci hanno assicurato che prenderanno contatti con altri sindaci piemontesi per capire come agire. Proprio domani a Torino si svolgerà una riunione tecnica".

"Si tratterà di un colloquio strettamente tecnico - ha commentato l'avvocato Gabriella Turco, che tutela gli interessi dei sinti -. Per risolvere questo complicato problema è necessario un intervento a livello regionale".

"Noi non abbiamo appalti - sottolinea la delegazione - e non facciamo depositi, ma dal 1° settembre entrerà in vigore una normativa che non permetterà più ai rottamatori di prendere il nostro ferro e questo rappresenta un problema per entrambe le categorie".

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 19/07/2012 @ 09:06:15, in casa, visitato 1476 volte)

Segnalazione di Stefano Nutini. Anche su

Repubblica Cucine pulite, bambini che giocano, un palazzo rinato così una zona piccolo borghese ha accolto 700 nomadi - dal nostro inviato GIAMPAOLO CADALANU

BERLINO - La prova che sulla convivenza si può investire è a Neukölln, un quartiere di palazzine basse e giardinetti curatissimi. È un rione considerato dai berlinesi fin troppo "spiessburgerlich", cioè piccolo borghese, chiuso al nuovo e al diverso, culturalmente lontano dal confinante Kreuzberg, da sempre roccaforte della sperimentazione e della mescolanza culturale. Eppure proprio qui è nato un esperimento particolare, quando un'immobiliare cattolica ha deciso di restaurare un complesso edilizio per lasciarlo ai nomadi che l'avevano occupato quando era semi diroccato.

Dalla finestra aperta su Harzer strasse numero 65, all'angolo con la Treptower strasse, si vede una cucina pulitissima. Nel cortile interno, bambini con occhi scuri giocano sereni fra due tigli, salutando gli ospiti in tedesco. Sull'intonaco restaurato di fresco spiccano brillanti murales. Questo è il palazzo che i vicini chiamavano "Casa dei topi". Questo è il palazzo che Benjamin Marx, responsabile del complesso per la immobiliare cattolica Aachener, vuole lasciare alle famiglie di origine rom che l'avevano occupato un anno fa: "L'idea è offrire ospitalità a chi viene sempre discriminato", sottolinea il funzionario.

Siamo a due passi dalle locali "colonie", giardinetti dati in concessione a privati, con alberi da frutto, casette in legno di pino, steccati dipinti di bianco e innaffiatori automatici, ma a solo pochi chilometri c'è il quartiere di Marzahn, oggi sfilata di palazzoni del socialismo reale, ma dove un tempo sorgeva il campo di raccolta degli "Zigeuner", gli "zingari", come i nazisti chiamavano le persone di etnia sinti e rom con un termine oggi considerato offensivo. La loro deportazione nel campo di Marzahn era cominciata proprio 76 anni fa, il 16 luglio del 1936, perché bisognava ripulire la capitale del Reich in vista delle Olimpiadi.

La storia proseguì con le deportazioni a Sachsenhausen e poi ad Auschwitz. Il bilancio di quello che in lingua rom si chiama Porajmos, cioè "la devastazione ", fu di almeno 250 mila o 500 mila vittime, ma c'è anche chi parla di un milione e mezzo di persone sterminate, fra "zingari" e persone di sangue misto.

Gli inquilini del complesso di Harzer strasse 65 sono già settecento. La prima ondata viene dal villaggio bulgaro di Fantanele, secondo il quotidiano popolare berlinese BZ tutto è cominciato quando un muratore disoccupato, diventato venditore di döner kebab, ha fatto amicizia con una ragazza romena.

È nato l'amore, poi il giovane è andato a trovare le famiglia di lei. E in pochissimo tempo l'intero villaggio si era trasferito a Neukölln. All'inizio era un panorama di materassi abbandonati, rifiuti ovunque, topi. Poi è arrivata un'immobiliare di ispirazione cristiana, la Aachener. E l'esperimento è cominciato.

Per adesso molti inquilini vivono di assistenza sociale, fanno riferimento cioè alla Hartz VI, il sistema di sostegno per disoccupati. Ma chi può cerca lavoro, chi non può si impegna nel risanamento della casa, sempre sotto gli occhi di Benjamin Marx. E il programma è trasformare le palazzine in un centro moderno, c'è persino l'idea di costruire un piccolo teatro all'interno del complesso.

"Abbiamo buttato via 150 metri cubi di immondizia, abbiamo eliminato i topi. Adesso vogliamo nel complesso di Harzer strasse anche altre persone, non solo rom, abbiamo già altri aspiranti inquilini", dice Marx, amministratore dell'edificio e vero ispiratore dell'operazione. Secondo l'uomo della Aachener, i nomadi che si sono trasferiti in Germania in realtà avevano in Romania un villaggio con case in buone condizioni.

Ma anche a casa loro erano una minoranza, e come tale venivano trattati. "Adesso voglio vivere qui, voglio un futuro tedesco per i miei bambini. Sono contenta perché qui ho anche i parenti, e voglio restare in questa casa", dice una madre con i capelli nerissimi raccolti all'indietro in una crocchia.

In tutta l'Europa, dicono gli attivisti delle organizzazioni pro nomadi, i pregiudizi sono duri a morire, solo nei mesi scorsi un settimanale della civilissima Svizzera ha pubblicato in copertina la foto di un giovane rom con una pistola giocattolo sotto il titolo: "Vengono i nomadi, ondata di furti in Svizzera".

Pure fra i piccoli borghesi di Neukölln è arrivato l'appello della destra xenofoba, ma è caduto nel vuoto. Quando i nostalgici dell'organizzazione "Pro Deutschland" hanno distribuito volantini contro la presenza delle famiglie dei nomadi, nessuno gli ha dato retta. Per ora l'esperimento della Aachener va avanti. I vicini preferiscono ascoltare la fisarmonica di una famiglia di Bucarest, alla festa di quartiere, nel cortile dell'ex "casa dei topi", che i richiami all'odio.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 20/07/2012 @ 09:02:32, in Italia, visitato 1159 volte)

Segnalazione di Doriana Chierici Casadidio

Considerazioni di una donna

Lei ha mal di denti è andata in una struttura pubblica e il dentista invece di curarle un dente cariato ha deciso di estrarlo senza curarsi dell'ascesso e l'ha mandata via, gli altri denti sono ancora lì cariati e doloranti.
Per un caso fortuito ho saputo del suo bisogno di un dentista, l'ho chiamata ci siamo incontrate e l'ho accompagnata da un dentista che conosco da quando ero bambina e che ho ritrovato dopo 30 anni quando ero in partenza per l'Uganda scoprendo che anche lui stava andando lì ad insegnare gratuitamente il lavo a 16 ragazzi.
Lo chiamo e gli chiedo se può visitare la mia giovane amica e se lo fa gratuitamente. Le ha tolto delle piccole radici, le ha insegnato il modo corretto di curare la bocca, l'ha sgridata perché i denti vanno lavati sempre e se non lo si fa questi si cariano e che diamine a 16 anni non si può avere una bocca conciata così male.
Lei si sente mortificata gli chiede scusa ma lui è burbero ma buono, e le regala spazzolino e molti dentifrici.
Lei per ringraziarlo le regala uno dei suoi disegni, lo scelgo io, è disegnato con fili d'erba, un volto di donna, lui si commuove quando sa che questo è il suo modo per aiutare la famiglia.

Andiamo a mangiare, parliamo un po' e scopro che lei e la sua famiglia, 10 persone in tutto, non vivono in una baracca come gli altri rom, lei è fortunata abita in una casa, casa??? La casa è composta da due stanze dove manca il pavimento, non ci sono le finestre, niente termosifoni per l'inverno e niente frigorifero per l'estate, niente bagno. Ma sono felici perché avendo una casa non devono avere paura della polizia. Questa bellissima casa costa € 380 al mese.

Lei ha 16 anni, studia al liceo artistico e aiuta al mantenimento della famiglia vendendo per le strade i suoi dipinti. Suo padre aiuta nei mercati a scaricare le verdure, quando lo chiamano e riesce a guadagnare in quel giorno €30. Suo fratello è un aiuto cuoco ma non riesce a trovare lavoro perché non sa leggere.
Una famiglia povera ma unita, una famiglia che si aiuta ma che ha bisogno di aiuto. Mi spiega che il problema maggiore non è quello del cibo, ma quello di trovare i soldi per pagare l'affitto e la luce, una lampadina spartana ma che serve in inverno per accendere quelle belle stufette magia soldi. In inverno spendono anche € 1.000 per potersi scaldare. Questo è il loro grande problema, senza un lavoro fanno fatica a pagare e la padrona di casa vuole aumentare ancora l'affitto. Sono inorridita, come può una padrona di casa chiedere così tanti soldi per una casa priva di agibilità chi è questa carogna? Sorpresa la proprietaria è un africana e qui mi prende lo sconforto la rabbia sale. Davvero non capisco, ma come diavolo fa una donna africana sfruttare una famiglia povera, dal suo vissuto non ha davvero preso niente, oppure già nel suo paese era un infame o lo ha imparato da noi che ci sono i poveri dei poveri, gli ultimi degli ultimi?

Come si fa a pretendere un affitto quando questa famiglia non ha diritti per il solo fatto che è rom?
Perché continua ad esistere lo sfruttamento nello sfruttamento, davvero non lo capisco.
Scrivo il mio sconcerto su Twitter e una persona mi risponde con questa frase

"D'accordissimo, ma adesso la casa non ce l'abbiamo manco noi italiani! Lavoro neppure. Quindi?" La mia risposta è il dubbio che ad un italiano si affitti una casa così, lui dubita e insinua il dubbio in me, allora gli rispondo che se anche lui ha questo problema, cercherò di aiutarlo come vorrei fare per questa ragazza e la sua famiglia. Non ricevo più nessuna risposta. Vorrei davvero insultare questa persona, chiedergli se non si vergogna di fare distinzioni fra italiani e rom, come se i rom non fossero persone con dei diritti . Come si permette a scrivere una frase che mi ricorda tanto quelle che ricevevano i meridionali quando venivano al nord in cerca di lavoro. Se non capisce che è grazie a persone come lui che esisteranno sempre poveri, razzismo, differenze e che diamine, cosa gli ha insegnato la vita, a stare nel proprio mondo piccolo ottuso e dal guai a toccarmi la mia erba il mio Ipad e sparisci dalla mia vista che sei solo un inutile insetto.
Che sia chiaro non sono sconcertata, sono arrabbiata, avvelenata, davvero non tollero tanta ignoranza menefreghismo cattiveria ottusità egoismo e stupidità umana.

Perdonatemi ma ho usato dei soldi che mi avete dato per andare in Uganda, li ho usati per dare una mano a questa piccola grande ragazzina che lotta nella società e nella scuola per far sapere che i Rom non sono bestie, che sanno studiare lavorare e che non rubano non indossano oro e argento, che credono in Dio e nella sua bontà. La mia missione è di aiutare chi ha bisogno e in quel momento questa ragazza aveva bisogno, non ho tolto ai bambini ugandesi, a loro arriverà il 99% del vostro aiuto, ma non potevo, non posso non aiutare chi soffre, sia che si trovi in Africa che in Italia

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


19/04/2024 @ 04:04:55
script eseguito in 54 ms

 

Immagine
 Sinti e Rom manifestano a Brescia... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 1954 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< aprile 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
         
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source