Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Gli Zingari fanno ancora paura?

La redazione
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 02/06/2010 @ 09:31:08, in scuola, visitato 1987 volte)

Da Romanian_Roma

Bucarest, 25/05/2010 - Secondo un portavoce di un tribunale rumeno, lo stesso ha ordinato ad un insegnante di pagare una compensazione di 10.000 euro alla famiglia di una bambina rom di 12 anni, ripetutamente esclusa dalla classe.

La sentenza è stata salutata come un colpo contro la segregazione in un paese che ha una delle più vaste comunità rom in Europa, anche se molti nascondono la loro origine etnica per paura di discriminazioni.

Il portavoce ha detto all'AFP che la corte d'appello nella città meridionale di Craiova "ha obbligato" l'insegnante Lenuta Daba a pagare 10.000 euro o l'equivalente in valuta locale, i lei, a Pompiliu Ciurescu, il padre della giovane Rahela.

Il giudizio è stato emesso il 19 maggio e martedì è stato reso pubblico ai media.

I mezzi d'informazione riportano che l'insegnante della città sud-occidentale di Voloiac aveva ripetutamente rifiutato nel 2007 alla ragazza di entrare in classe.

Daba ha negato di averla discriminata, invocando irregolarità amministrative riguardo il trasferimento di Rahela da un'altra scuola.

L'OnG per i diritti dei Rom Romani Criss ha lodato la decisione del tribunale.

"La somma è l'inizio. La decisione deve diventare un segnale per quanti adoperano la discriminazione e la segregazione nell'istruzione, che è un diritto fondamentale," ha detto ad AFP la rappresentante Monica Vasile.

Il censimento del 2002 dice che ci sono circa 530.000 Rom nel paese, ma le OnG indicano il numero di circa due milioni e mezzo.

Un numero imprecisato di bambini rom non vanno a scuola o terminano gli studi dopo la scuola primaria. Secondo uno studio governativo del 2008, il 19% dei Rom tra i 18 e i 29 anni non sono mai andati a scuola, confrontato all'1,8% dei Rumeni non-Rom.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 03/06/2010 @ 08:54:56, in scuola, visitato 2133 volte)

Segnalazione di Tommaso Vitale

Giugno 2009
chiediamo ai bambini delle scuole della zona di far vivere il loro zaino "passandolo" ai bambini del campo rom di Rubattino.

Settembre 2009
la raccolta ha avuto un grande successo: i 36 bambini di Rubattino iniziano la scuola avendo tutti zaino, astuccio e quaderni.

L’inverno scorso è stato durissimo, tanti sgomberi, tanto freddo, tanta precarietà, ma i bambini ce l’hanno fatta quasi tutti a continuare a venire a scuola pur tra mille difficoltà.
Anche quando le ruspe macinavano zaini e lavoro, eravamo pronti a ricominciare.

Ora ci prepariamo al nuovo anno
con tanti nuovi bambini iscritti. Vi chiediamo ancora di far continuare a vivere lo zaino di vostro figlio sulle spalle di un altro bambino.

Chiediamo
a ogni scuola di organizzare la raccolta e poi di contattare uno di noi che passerà a ritirare il materiale.
Sono molto graditi anche astucci nuovi e quadernoni, meglio se a quadretti.

Grazie e buona estate!

Il gruppo mamme e maestre delle scuole Feltre e Pini

Per informazioni e raccolta rivolgersi a:
Assunta Vincenti assuntavincenti@live.it
Flaviana Robbiati flavianarobbiati@tiscali.it
Marialuisa Amendola marialuisa.amendola@tiscali.it

Giugno 2010

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 03/06/2010 @ 09:52:26, in Italia, visitato 1820 volte)

31 maggio 2010 Un grave episodio di discriminazione a Palermo contro una famiglia rom raccontato da Mario Affronti.

Il fatto: una bella e numerosa famigliola Rom, cui è stato assegnato un appartamento confiscato alla mafia secondo una procedura pienamente legale, è stata rifiutata dai condomini sia di via Bonanno e sia (è notizia di oggi) di Corso Calatafimi.

Parlo di bella e numerosa famiglia per conoscenza personale. La mia famiglia è stata ospite lì al campo Nomadi della Favorita in ripetute occasioni, anche a cena, presso la casa-baracca in cui vivono (non so come facciano a mantenerla dignitosamente pulita senza acqua né servizi igienici) e i miei figli assieme ad altri ragazzi della Lega Missionaria Studenti hanno fatto attività di doposcuola, e non solo, per tutti i bambini del campo grazie alla loro preziosa collaborazione.

Il fatto impone alcune riflessioni ed una chiara presa di posizione. Trattasi di un chiaro caso di discriminazione razziale che ci fa ritornare indietro nel tempo e che sembra grave in quanto riguarda il nostro tessuto sociale, la nostra gente, il popolo palermitano che invece, anche in un recente passato, ha mostrato un atteggiamento di accoglienza e di ospitalità verso l'altro, specialmente se diverso. Non è un problema di quartiere più o meno "in", di zone più o meno esclusive o degradate della nostra città. Non riguarda solo i ricchi che hanno paura di essere derubati ma, per lo stesso motivo, anche i poveri che pensano di rischiare anche quel poco che hanno. È appunto un problema sociale di cui gli zingari (che tra l'altro rubano anche i bambini) rappresentano la punta d'iceberg, ma che interessa anche gli immigrati terzomondiali, oggi numerosi nelle nostre contrade, gli omosessuali ed in generale tutto quanto non rientra nei nostri canoni ormai diventati angustamente ed inesorabilmente etnocentrici.

La causa di tutto ciò – e veniamo così alla prima riflessione – è innanzitutto una mancanza di conoscenza. Il compianto mons. Luigi Di Liegro, quando era direttore della Caritas diocesana di Roma, diceva che in fondo si ha paura di tutto ciò e di chi non si conosce. La paura è normale nell'approccio col diverso. Soltanto il desiderio di conoscere può superarla per consentire un dialogo che oggi sembra diventato impossibile. Di fatto la nostra società è diventata più cattiva. Come sempre, quando ci si chiude pensando che l'altro possa essere una minaccia e non invece una risorsa proprio a motivo della sua diversità.

Questa deriva individualista e cattiva del nostro tessuto sociale – seconda riflessione – è anche colpa nostra. Colpa di chi in questi ultimi anni ha conosciuto queste persone toccando con mano le derive positive di questa relazione sia per sé che per la società tutta. Come mai sullo zingaro, sull'immigrato è prevalsa l'idea che essi costituiscono un problema di sicurezza sociale e non una vera e propria opportunità di crescita civile?

Come mai un po' in tutta Italia si moltiplicano gli episodi di discriminazione razziale di cui l'UNAR giornalmente ci fa un triste e macabro resoconto? Perché non abbiamo saputo testimoniare la verità su queste persone? Perché è passata questa idea nefasta e non la nostra secondo cui il diverso rappresenta una ricchezza non solo sociale ma anche economica, politica e religiosa?

Già, religiosa. In questo campo – terza riflessione – il pericolo è rappresentato soprattutto dal musulmano che ormai apertamente attenta alla nostra identità (quale?) religiosa e che bisogna contrastare in tutti i modi più o meno leciti. I cattolici palermitani hanno dimenticato che l'unica moschea presente nella loro città è un ex-chiesa donata allo scopo dall'Arcidiocesi rappresentata allora dall'indimenticabile cardinale Pappalardo.

E ritornando ai Rom, non tutti forse sappiamo quanto Paolo VI, ebbe a dire rivolgendosi agli Zingari: «voi siete nel cuore della Chiesa»! Non tutti forse sappiamo quanto la dignità cristiana, nella loro condizione, abbia ricevuto attraverso la beatificazione di Zeffirino Giménez Malla (1861-1936), detto "il Pelé", uno Zingaro spagnolo appartenente al gruppo nomade dei Kalós.

In realtà quella degli zingari è una realtà che interpella tutti ma soprattutto noi cristiani in quanto è difficile affermare che essi sono nel cuore della Chiesa. Ciò che si vede e rende tristemente addolorati è l'indifferenza o una vera e propria opposizione. Solo gradualmente e molto lentamente, oggi nel nostro Paese alcune comunità si sono aperte all'accoglienza, ancora troppo poche, peraltro, perché gli Zingari possano scoprire il volto materno e fraterno della Chiesa. I segni del rifiuto persistono, dunque, e si perpetuano, suscitando, in genere, poche reazioni e proteste in chi ne è testimone.

E veniamo così alla presa di posizione. È giunto il tempo in cui, scosse la coscienze, i cattolici decidano di vivere la caritas piena verso questa popolazione. La Chiesa deve riconoscere il loro diritto di "voler vivere insieme", provocando e sostenendo una sensibilizzazione in vista di una maggiore giustizia nei loro confronti, nel rispetto reciproco delle culture, orientando i propri passi sulle orme di Cristo, in risposta alle aspettative di questa popolazione nella sua ricerca del Signore.

A tale scopo esiste anche una motivazione di ordine teologico che rappresenta il sale di tutta la pastorale della Migrantes (l'organismo ufficiale della C.E.I. per le persone in mobilità – zingari ed immigrati ma anche emigranti, marittimi, fieranti e circensi): la condizione itinerante, sia nella sua oggettiva realizzazione, sia come visione di vita, rappresenta un richiamo permanente a quel «non abbiamo quaggiù una città stabile, ma cerchiamo quella futura» (Eb 13,14). Il compito da intraprendere, affinché gli Zingari, particolarmente vulnerabili, si considerino e siano accettati come membri a pieno titolo della famiglia umana, è perciò grande e urgente.

Alla pace autentica e duratura, quella che dovrebbe caratterizzarla come riflesso della "famiglia divina" (la Santissima Trinità), non si arriva però – ritorniamo al fatto di cronaca – fuori da un contesto di giustizia e di sviluppo. Fra la popolazione zingara va quindi custodita la dignità e rispettata la identità collettiva, vanno incoraggiate le iniziative per il suo sviluppo e difesi i diritti. Per comprendere adeguatamente la storia spesso drammatica di questa popolazione, occorre tener presente non solo la sua situazione di minoranza in seno alla società, ma anche la sua specificità nei confronti delle altre minoranze. La sua peculiarità sta infatti nel fatto che gli Zingari costituiscono una minoranza senza un preciso insediamento territoriale o uno Stato di riferimento originario – non avendone pertanto un suo eventuale sostegno. Questo "vuoto" di garanzie politiche e di protezione civile rende molto critica la vita degli Zingari.

I Governi nazionali e locali (in questo caso il Comune di Palermo) debbono rispettare questa minoranza tra le minoranze e riconoscerla, contribuendo a sradicare gli episodi di razzismo e di xenofobia ancora diffusi, che provocano discriminazione in materia di impiego, di alloggio e di accesso. La gente di Palermo, il popolo ed i cristiani anagraficamente così numerosi, devono ritrovare la propria vera identità, prima che vada irrimediabilmente perduta.

(Mario Affronti, responsabile del Centro diocesano per la Pastorale delle Migrazioni di Palermo)

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 04/06/2010 @ 09:02:59, in conflitti, visitato 1677 volte)

Da Czech_Roma

AFP By Jan Marchal

OSTRAVA, 27/05/2010 - La famiglia Podrany viveva una vita tranquilla in un villaggio abitato prevalentemente da Rom, finché una sera di marzo una bottiglia molotov fu lanciata in casa loro attraverso una piccola finestra.

"Un odore cattivo mi ha svegliato. Ho preso un bicchiere d'acqua e l'ho gettato sul fuoco," dice la tredicenne Sabina Podana, indicando la finestra che lascia passare solo una scheggia di luce dentro la stanzetta.

La finestra della modesta casa dei Podrany a Bedriska, un insediamento ai margini della città orientale di Ostrava, ora è stata riparata e le tracce del fuoco sul tappeto sono scomparse.

La reazione istintiva della ragazza impedì che quella bottiglia riempita di etere potesse causare un disastro, ma rimane la paura.

"Da quel giorno, ho paura che possa accadere qualcosa," mormora la ragazza. che intende diventare una cuoca.

"Guarda questa casa, è fatta tutta di legno. Se Sabina non si fosse svegliata, il fuoco si sarebbe propagato in fretta," dice Dusan, il padre di Sabina, in piedi nel piccolo giardino della casa ad un solo piano con il tetto di lamiera ondulata.

Dusan Podrany, che ha un'impresa di costruzioni, si lamenta della crisi economica globale e della mancanza di lavoro nella regione martoriata dalla disoccupazione.

Dice che voterà alle elezioni parlamentari del 28 e 29 maggio, anche se non crede che i politici siano realmente interessati ai Rom.

"Se lo fossero, queste cose non succederebbero. Hanno anche permesso al Partito dei Lavoratori di emergere," dice.

Il partito di estrema destra famoso per la sua retorica anti-Rom, è stato recentemente disciolto da un tribunale, ma gli è stato permesso di prendere parte alle elezioni con un nome differente.

Il Partito dei Lavoratori ha ottenuto l'1,07% alle elezioni europee del 2009, raggiungendo la soglia prevista per ottenere i rimborsi elettorali UE - e portando a compimento il suo obiettivo per il voto.

Il voto europeo ha avuto luogo dopo un attacco incendiario di quattro skinhead - ora sotto processo ad Ostrava - contro una casa rom nella vicina città di Vitkov [leggi QUI ndr].

Dopo l'attacco contro la casa dei Podrany, Sabina ed i suoi genitori non potevano consolarsi pensando all'incendio a Vilkov ed a Natálka, la bambina rom di due anni che ha passato metà anno lottando per la vita con ustioni sull'80% del corpo.

Natálka è miracolosamente sopravvissuta all'attacco, ma ha sofferto di ferite che la segneranno per tutta la vita.

A Bedriska, sembra che l'attacco sia stato motivato piuttosto da discussioni coi vicini, ma rientra perfettamente nel contesto generale dei sentimenti anti-Rom nella società ceca, dicono i commentatori.

Un recente sondaggio ha mostrato che quattro Cechi su cinque trovano problematico vivere con la minoranza rom.

"I genitori spesso condizionano i loro figli a pensare che i Rom siano qualcosa di estraneo e pericoloso," dice Kumar Vishwanathan, 47 anni nato in India, arrivato nella Repubblica Ceca 20 anni fa e che aiuta la minoranza rom locale dal 1997.

"E poi un giorno, una madre spingerà suo figlio a buttare una bomba contro la casa accanto, abitata da una famiglia rom - è quel che è successo qui," ha aggiunto.

"Ci fu una grande inondazione quell'anno (1997). Le famiglie bianche che avevano perso le loro case ne ottennero di nuove, mentre i Rom furono spostati in case mobili," dice Vishwanathan, che ora guida una OnG chiamata Vzajemne souziti (Vivere Insieme), con base ad Ostrava.

"Compresi subito che non era l'alluvione il problema più grande. Avevano problemi anche col lavoro, con l'istruzione, la comunicazione con le autorità, con la polizia," aggiunge.

"Ma il problema essenziale era che la società non accetta i Rom, che preferirebbe sbarazzarsene e vivere senza di loro," dice.

La minoranza Rom ceca - se ne stimano 300.00 su una popolazione totale di 10,2 milioni - dice di essere vittima di gravi discriminazioni.

Secondo un sondaggio dell'Agenzia UE per i Diritti Fondamentali, circa l'83% dei Rom cechi dice di aver sofferto di ingiustizie razziali.

"La Repubblica Ceca ha di certo numerosi programmi di aiuto per i Rom, ma molti rimangono inapplicati," dice Lucie Horvathova, l'unica Rom tra i 5.050 candidati a concorrere per el elezioni generali di quest'anno.

"Le autorità non affrontano abbastanza seriamente l'estremismo," dice la candidata dei Verdi.

"E nessuno se n'è interessato finché non ci sono stati gli attacchi di Vitkov e Bedriska," aggiunge.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 04/06/2010 @ 09:05:52, in casa, visitato 1715 volte)

Gli zingari rappresentano un pericolo per i cittadini rhodensi?

A prestare attenzione a quanto accade nella vicina Milano e in molti Comuni dell'hinterland confinanti, tutti interessati dalle medesime opere: Expò, Fiera, speculazione edilizia… sarebbe forse più saggio preoccuparsi, in modo grave e legittimo, degli appetiti e dei grandi profitti della 'ndrangheta che prosperano nella produttiva Lombardia, spesso tra la disattenzione generale e le zone d'ombra in cui s'indebolisce l'operato della Pubblica Amministrazione, piuttosto degli orticelli in cui "pascolano" le famiglie rom…

Tuttavia, per tornare ad argomenti più "tranquillizzanti" e che paiono riempire di colore l'operato di facciata di questa Amministrazione, ci chiediamo che cosa avrebbe pensato il Signor Sindaco se fosse transitato dal campo rom di via Sesia, Sabato scorso, imbattendosi in una quindicina di bambini intenti a giocare liberi e gioiosi, tornando con la memoria a ritroso alle strade sterrate battute in campagna elettorale, in visita ad alcune di quelle famiglie zingare che, una volta diventato primo cittadino, avrebbe fatto poi sgomberare (ma allora, che cosa era andato a dir loro in quelle settimane??).

Ma forse si trattava di una spensieratezza solo momentanea, tipica dei bambini, che presto verrà interrotta e riportata alla realtà dal prossimo allontanamento di un'anziana signora non da una casa occupata illegalmente e magari attraverso il pagamento di una mazzetta a chi controlla il racket degli "affitti" (come a Baggio, in via Lorenteggio, a Q.to Oggiaro o v.le Sarca… e a Rho, come stanno le cose?), ma a una persona ammalata, con difficoltà di deambulazione, nemmeno un euro in tasca, insomma, un'anziana come tante che si vedono anche qui rivolgersi ai centri di carità perché i servizi pubblici sono assenti o distratti, forse un po' più malconcia della nostra più nota "vicina di casa".

Nulla di nuovo sembrerebbe suggerirci l'esperienza, considerato anche il sospetto che grava per i ricorrenti "abusi d'ufficio", ai danni dei più deboli s'intende (come l'allontanamento di un dializzato dalla propria casetta, la contestazione impropria di utilizzo delle strutture comunali a due nuclei, il rifiuto della residenza a chi avrebbe tutti i diritti di chiederla e ottenerla, l'abbandono di persone in stato di grave sofferenza psicofisica, le violenze morali a cui vengono sottoposti i minori, non dai propri genitori (!!), ma da chi occupa i Servizi, cioè rappresenta le Istituzioni).

E' Il paradosso imbarazzante di un'Amministrazione che per affrontare la ricollocazione di 7 famiglie rom, l'anno scorso prima presenta un Piano d'Integrazione (per oltre 1 milione di euro) che gli viene assegnato dal Ministro Maroni, come per molti altri Comuni, indirizzando poi (ma forse sarebbe più logico dire "distraendo"?) i finanziamenti statali assegnati verso azioni non finalizzate allo scopo dichiarato (ma non erano i Rom i furbacchioni?!).

E che, invece di affermare con fatti verificabili e tangibili i principi di trasparenza pubblica che contraddistinguono il carattere di ogni buona amministrazione (e che come sappiamo prevengono sul nascere comportamenti e interessi illegittimi di chicchessia), si abbandonano a litigi interni alla maggioranza o a politiche demagogiche e creative, anziché gestire le risorse a disposizione della collettività per dare un sostegno all'abitazione, senza magari ricadere nelle solite pratiche del clientelismo... clericale.

O ancora, forse solo per acquietare una scuola, quella di Via Tevere, che esplode di tensioni e contraddizioni (perché anche la scuola fa parte della società…e ci sono dentro tutti, autoctoni, immigrati, rom, gente perbene, disonesti semplici e disonesti "organizzati" ecc.), si chiude gli occhi per il lavoro di educatori che si occupano dei bambini zingari (ma non, si badi bene, per quelli che frequentano le medie, come se un adolescente non avesse bisogno di un aiuto a quell'età... e infatti ogni due per tre i bravi ragazzi rhodensi, come gli altri, ricadono nel bullismo...), salvo poi togliere a quegli stessi bambini la speranza in un futuro migliore o anche "solo" il container dove abitano... tanto non sono forse "nomadi"?

Sarà per ricambiare la fiducia risposta da un'Amministrazione generosa nei Suoi confronti, prima attraverso un incarico a termine poi con un concorso "fatto a misura", certo è che molti degli atti sottoscritti dal Dirigente ai Servizi Sociali verso i concittadini di via Sesia, che ci mette la faccia oltre che la responsabilità (ma chi gliene chiede conto?), non sembrano rispondere alle finalità di sostegno e aiuto alle persone in difficoltà, ma vengono comunque attuate in modo autoritario quanto avventato, trascurando il proprio ruolo istituzionale, anche solo con il buonsenso... infierendo, in ultimo, contro una persona anziana, non diversa dai tanti anziani che a parole si dovrebbero tutelare.

Pagani Maurizio - Presidente Opera Nomadi Milano

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 04/06/2010 @ 13:12:48, in Kumpanija, visitato 1678 volte)

Ricevo da Marco Brazzoduro

Domenica 6 giugno, dalle 11.30
Metropoliz – via Prenestina 911 - Roma

La comunità dei rom e delle romni provenienti dalla Romania, sgomberati nel novembre 2009 da via di Centocelle e da allora al centro di un percorso di rivendicazione del proprio diritto all'abitare degno assieme ai BPM, organizza un pranzo tipico di auto-finanziamento per continuare il proprio percorso di auto-determinazione.
Un pranzo (7 euro, all inclusive!) che vuole diventare anche un punto d'incontro per parlare di sé, della propria storia, della propria lotta, un pranzo per superare il pregiudizio attraverso il contatto diretto, attraverso i propri occhi e la propria pelle.
Si potrà inoltre ricorrere ai servizi della ciclo-officina, ascoltare la musica rom, acquistare oggetti al mercatino del riuso, giocare con i bambini, parlare e confrontarsi... Un pranzo per ribadire che l'unica risposta alla speculazione e al consumo del territorio si chiama auto-determinazione, verso la nascita di una città meticcia davvero accogliente.
Vi aspettiamo!

Popica Onlus
www.popica.org 
5x1000 a Popica - c.f. 97436100586

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 05/06/2010 @ 09:37:18, in Italia, visitato 1787 volte)

4 giugno 2010 - di Tiziana Paolocci

Il campo nomadi di Tor de' Cenci tra tre mesi sarà solo un ricordo. Il Campidoglio ne ha disposto la chiusura tra settembre e ottobre prossimo e ieri il delegato del sindaco alla Sicurezza, Giorgio Ciardi, lo ha comunicato ufficialmente durante un sopralluogo nell'accampamento compiuto insieme al presidente della commissione comunale Politiche sociali e sanità, Giordano Tredicine, al capo dell'Ufficio per il coordinamento operativo all'emergenza rom, Antonio Di Maggio e al presidente del municipio XII, Pasquale Calzetta. «Entro fine mese riteniamo che vengano individuate le aree destinate ai futuri campi nomadi attrezzati - ha spiegato Tredicine - lunedì verranno aperte in prefettura le buste del bando che contengono i siti candidati. Dovrebbero essere quattro, tre maxicampi e uno transitorio, ma non escludiamo che possano essere di più se le aree candidate sono piccole».

Il primo insediamento che chiuderà i battenti sarà quello della Martora, seguito da Tor de' Cenci, mentre riprenderanno tra qualche settimana le operazioni di fotosegnalamento degli abitanti nell'insediamento sulla via Pontina. Fino a oggi sono stati censiti infatti circa cento maggiorenni, ma ne mancano ancora 230. Ciardi ha promesso anche la realizzazione di un tavolo tecnico composto dai rappresentanti del Comune coinvolti nel piano nomadi per suggerire le priorità nei trasferimenti, in relazione alla vicinanza o meno con i centri abitati. Al tavolo, che si riunirà mensilmente per delineare le varie strategie operative, siederanno anche Tredicine e il presidente della commissione Sicurezza Fabrizio Santori che lavorerà in sinergia con il direttore del V dipartimento Angelo Scozzafava.

I nomadi guardano al futuro con entusiasmo, anche se trapela qualche timore riguardo ai tempi e ai modi del loro trasferimento. «Siamo pronti ad andar via se viene mantenuta la parola data, ma il campo non si muove da qui finché quello nuovo non sarà pronto», dichiara Ferid Sejdic, portavoce del campo Tor de Cenci.

«Vogliamo sapere con certezza in che zona andremo a vivere - sottolinea Sejdic - siamo qui da quindici anni. È fondamentale che si rispettino gli impegni. Abbiamo firmato l'accordo per il trasferimento alcuni giorni fa perché ci è stato detto che una nostra cooperativa si occuperà della manutenzione e della pulizia del nuovo campo. In questo modo il Comune invece di pagare soggetti esterni ci darà la possibilità di avere un lavoro onesto».

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 05/06/2010 @ 09:50:56, in Italia, visitato 1764 volte)

Segnalazione di Paolo Teruzzi

Dazebao.org di Redazione

CLES (TRENTO) - La cittadina di Cles, nella provincia di Trento ha preparato un'ordinanza per combattere l'accattonaggio che farà discutere. In pratica se un mendicante viene scoperto a tendere la mano per chiedere l'elemosina sarà sanzionato fino a 500 euro di multa e in più le verranno sequestrati i soldi ricevuti ed eventuali attrezzature usate per chiedere l'elemosina. Un provvedimento già in vigore in altri comuni del Trentino come Borgo Valsugana, Pergine e Rovereto, dove a marzo si segnalano già 3 multe.

Inoltre sarà vietato "richiedere denaro con insistenza, fermando o seguendo per alcuni tratti i passanti, offrire servizi non richiesti che spesso i cittadini dichiarano di avere accettato per timore".

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 06/06/2010 @ 09:09:01, in casa, visitato 1779 volte)

Il campo nomadi di via Bassette (archivio) Corriere del Veneto.it
La Finanza: alla proprietaria del terreno di via Bassette ogni «nucleo abitativo» versava 100 euro, pari a 30mila euro in due anni

PADOVA - Le 70 famiglie nomadi del campo di via Bassette lo avevano sempre detto: «Noi paghiamo l'affitto alla proprietaria del terreno sul quale stiamo». Ciò che non avevano mai spiegato, invece, è che quel denaro veniva corrisposto in nero. E fuori da ogni regolamento in materia di locazione. A scoprirlo sono stati nei giorni scorsi gli uomini della Compagnia di Padova della Guardia di Finanza, comandati dal capitano Giovanni Pipola. Ad intascarsi il denaro, frodando così il fisco, era una donna di 37 anni, Sara Michelon di Padova, che tra l'altro vive nello stesso campo degli zingari. La donna, titolare del terreno agricolo dove sono alloggiati i camper delle famiglie nomadi, si faceva corrispondere una cifra pari a circa 100 euro per ogni «nucleo abitativo» e, in questo modo, avrebbe incassato in meno di due anni oltre 30 mila euro.

I finanzieri, che hanno individuato l'inganno circa un mese fa, durante i lavori di costruzione della nuova rete di recinzione del campo fatta mettere dal Comune, avrebbero scoperto inoltre nelle roulotte degli zingari un consistente numero di «pizzini», su cui erano segnati gli estremi degli accordi tra i capi famiglia e la 37enne padrona del terreno. Tutta carta straccia per il fisco e per lo Stato, ovviamente. Che però ora potrebbe costare cara sia alla proprietaria, sia al suo suocero 55enne, Amedeo Mazzarella di Loreggia, che secondo i finanzieri era il vero burattinaio dell'intera vicenda. Mazzarella, infatti, avrebbe intestato tutto alla parente, in modo da nascondere le proprietà al fisco. I due sono stati segnalati all'Agenzia delle Entrate e dovranno corrispondere tutte le somme non dovute, oltre che le tasse sulle pigioni e le imposte sui contratti. Una somma sicuramente più alta di quella incassata con gli affitti in nero.

Giovanni Viafora - 03 giugno 2010

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 06/06/2010 @ 09:42:30, in Italia, visitato 1854 volte)

(AGI) - Napoli, 3 giu. - "Noi adottiamo un campo rom". E' l'impegno della prefettura di Napoli, del comitato campano dell'Unicef e di quattro scuole della provincia di Napoli, ufficializzato attraverso la firma di un protocollo di intesa.

L'accordo, che rientra nel un piu' ampio programma di accoglienza, integrazione e tutela dei nomadi, prevede la realizzazione di una serie di iniziative che puntano ad avvicinare i bambini in eta' scolastica di etnia rom ai loro coetanei italiani per favorire un proficuo scambio culturale e una convivenza pacifica, oltre a ridurre il tasso di abbandono scolastico. Il protocollo scadra' il 20 novembre prossimo, in concomitanza con la celebrazione della Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia, e potra' essere rinnovato. "In qualita' di commissario delegato per l'emergenza insediamenti comunita' nomadi in Campania - dice il prefetto di Napoli, Alessandro Pansa - non posso che approvare il progetto e contribuire fattivamente. Coordineremo le varie fasi, promuoveremo altre azioni in favore dei nomadi e renderemo pubblici i dati del censimento fatto nel 2008 sul numero dei minori e sull'ubicazione degli insediamenti. Le cifre dicono che parliamo di circa 3.000 rom censiti, ma ce ne dovrebbero essere altri 2.000 che non sono stati inseriti nelle rilevazioni statistiche". Il presidente del comitato regionale dell'Unicef, Margherita Dini Ciacci Galli, parla di una "operazione di amicizia, rivolta a persone che chiedono di integrarsi per poter crescere. Se oggi non glielo permettiamo - spiega - non dovremo neanche meravigliarci se domani i nostri figli saranno attaccati da chi si e' sentito emarginato". Il responsabile dell'organizzazione umanitaria internazionale sottolinea "il peso che questi bambini avranno in futuro, oltre all'importanza degli stranieri per far aumentare il tasso di natalita' in Italia", e si impegna a portare questa iniziativa all'assemblea annuale, augurandosi che le altre regioni seguano l'esempio della Campania. "E' poi necessario - aggiunge - attivare i servizi sociali del Comuni e i tribunali dei minori, in modo da aiutare il minore e allo stesso tempo arrivare agli adulti che li maltrattano". Un modo per attualizzare le parole pronunciate dal politico e docente Piero Calamandrei, che defini' "la scuola piu' importante dei tribunali".

(AGI) Cli/Na/Lil

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


19/03/2024 @ 10:39:40
script eseguito in 169 ms

 

Immagine
 Ricordi, idee, speranze, progetti...... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 7719 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< marzo 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source