Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 13/10/2005
Di Fabrizio (pubblicato @ 11:50:15 in media, visitato 1795 volte)
da Swissinfo |
da Ticinonline
BERNA - Lottare contro le discriminazioni quotidiane di cui sono vittime certe persone a causa della loro origine, del colore della loro pelle o della loro religione. Questo in sintesi il messaggio che la Commissione federale contro il razzismo (CFR) intende veicolare nella sua nuova campagna pubblicitaria lanciata oggi a Berna.
Si tratta della seconda iniziativa del genere dopo quella del 1997. Essa suggella i dieci anni di esistenza della CFR, ha affermato Doris Angst del segretariato della CFR. La speranza è di toccare il maggior numero di persone grazie a messaggi diretti: su ogni cartellone dallo sfondo nero, una frase o riflessione (in colore bianco) ricorda le piccole-grandi discriminazioni di cui sono oggetto quotidianamente le persone di colore, gli "zingari", gli appartenenti a religioni minoritarie come gli ebrei o i musulmani, oppure le persone originarie di certe regioni del globo, come i Balcani.
Oltre a ciò, per gli anni a venire, la CFR invita mondo politico e media a rifiutare espressioni razziste e a non veicolare stereotipi. Inoltre si auspicano cambiamenti a livello legislativo affinché siano garantiti a tutti i diritti economici e sociali: nessuno deve essere discriminato sul lavoro o nella ricerca di un alloggio a causa della sua origine. In questo caso, tali disparità potrebbero essere evitate limitando la libertà di stipulare contratti, ispirandosi alla legge sull'uguaglianza tra i sessi che proibisce discriminazioni tra uomo e donna. |
"Quando
spunto un buon prezzo, sono il solito ebreo." |
IVAN BOLLAG commerciante |
"Tu avere documenti, tu capire...? Ve l'hanno mai chiesto a uno sportello?" |
ROHIT JAIN studente |
"In dogana non passo mai inosservata" |
APARACIDA PINTO, sociologa |
"Con il camice bianco nessuno mi dà del terrorista" |
HISHAM EL ARABI medico |
da AmisnetUngheria: nasce primo partito rom 11/10/2005Nascerà in Ungheria la cdu:unione democratica zigana. Una voce attiva nel riscatto della minoranza rom. L'atto fondativo è atteso per l'inizio di novembre.Il fondatore del partito è Janos Bogdan, che attualmente è vicepresidente di un'associazione per la riabilitazione del popolo rom. Non sarà nè di destra nè di sinistra, ma parlerà a favore della minoranza e potrà contribuire concretamente al miglioramento della situazione in cui si trovano quasi 800 mila membri. La disoccupazione raggiunge dati allarmanti, pari a 50-60 % e la mortalità è più precoce che per gli altri ungheresi, il tutto appesantito dalla persistente discriminazione sociale. Il 97% dei bambini zingari non frequenta la scuola dell'obbligo e gli zingari adulti sono per lo più analfabeti. Nei paesi dell'est europeo la difficile transizione all'economia di mercato e l'esplosione della disoccupazione hanno molto toccato la popolazione rom. In Europa centrale e orientale più dei tre quarti sono senza lavoro o sopravvivono grazie ad attività precarissime. Il Paese dove la situazione è peggiore è la Romania: più del 90 per cento sono senza lavoro e vivono in condizioni medievali. Ci sono circa 15 milioni di rom nel mondo; in Europa, invece, il loro numero varia tra i 7 e gli 8 milioni e mezzo. Nei diversi paesi sono visti come minoranza etnica; la Romania ospita la minoranza più grande, circa due milioni su 22 milioni e mezzo di abitanti, seguono Bulgaria, Spagna e Ungheria. I rom non sono limitati entro un territorio. Sarebbe necessario il riconoscimento di un nuovo concetto di nazione: una nazione non territoriale che rappresenti la loro identità specifica.
da British Roma
Sono arrivati da tutta l'Inghilterra al raduno di Fenstanton, per dar vita ad un'organizzazione che si batta per "i diritti umani basici" - un posto per vivere ed educare i propri figli.
Presidente di questa organizzazione che ancora non ha un nome, Cliff Codona, fondatore del National Travellers Action Group. Codona recentemente è diventato famoso per la collaborazione col presentatore televisivo Robert Kilroy-Silk, che ha passato una settimana con una famiglia Rom per un documentario d Channel 4.
L'associazione dovrebbe essere un"ombrello" di dozzine di gruppi diversi. E' in stretto collegamento con i residenti dei diversi campi e villaggi che sono impegnati in una lotta pluriennale contro gli sgomberi. Sono questi che verranno eletti delegati per il nuovo Forum Europeo dei Rom e Viaggianti (ERTF). Ha annunciato Codona: "Quanti vivono sotto minaccia, sono i più qualificati a parlare a nome delle loro comunità. E' giunto il momento che la loro voce sia ascoltata". Lui steso, ha aggiunto, ha dovuto lasciare la propria casa a causa del forte pregiudizio anti Rom.
Kay Beard, della UK Association of Gypsy Women, è stata eletta come prima rappresentante, a cui si aggiungeranno altri sei delegati. A proposito del Governo, questa la sua opinione "Ci danno ascolto, ma poi non si fanno più vedere". Afferma che l'assenza di una politica di governo, ha precipitato le comunità in uno dei periodi più scuri della loro lunga storia, con le aree di sosta pubbliche e private che vengono sistematicamente smantellate e le famiglie lasciate per strada. Per questo, intende protestare al Consiglio d'Europa. Ha terminato dicendo che "se non otterremo i diritti più elementari, non potremo mai ottenere rispetto".
Il prossimo appuntamento è per il Forum di Strasburgo a dicembre. 10 October 2005
Tra i Rom aumento l'uso di droghe 12. 10. 2005 Si ritiene che vi siano 250.000 Rom nella Repubblica Ceca. Con la caduta del comunismo. i loro problemi sono man mano aumentati e si sono svelati pienamente attorno alla metà degli anni '90: aumento dei livelli di razzismo, problemi dell'alloggio, incapacità di accedere al mercato del lavoro. E' aumentato anche il consumo di narcotici. Le comunità di Praga, Ostrava, Usti nad Labem, Plzen, and Most sono quelle più visibilmente colpite dal fenomeno. non solo per quanto riguarda il consumo personale, ma anche il coinvolgimento nella produzione e nella distribuzione.
Ci sono intere famiglie di consumatori. Il problema maggiore è quello delle pratiche di primo intervento. Che è prima di tutto un problema sociale che coinvolge il sistema sanitario: da una parte le associazioni antidroga promosse dai Rom sono al centro di campagne discriminatorie, dall'altra non sono apparse ulteriori organizzazioni statali o private credibili agli occhi dei Rom stessi. Storicamente, le prime avvisaglie si verificano negli ultimi anni del regime comunista, principalmente con l'inalazione di fumo; dato che era a buon mercato e largamente disponibile, per quel periodo non si può parlare di correlazione diretta tra consumo e innalzamento dei livelli criminali. A seguito della caduta del comunismo, i giovani Rom hanno iniziato ad acquistare nuove droghe dai loro coetanei cechi. Il governo tentò di dar vita a programmi preventivi e di recupero, indirizzati principalmente ai non-Rom, e non fece niente per contrastare l'aumento verticale di consumo tra i Rom.
La mancanza di una politica specifica di prevenzione, coincise con la diminuzione d3 potere economico tra i Rom, e tutte queste concause legarono parecchi di loro al crimine e al mercato nero. Si verificò, attorno alla metà degli anni '90, un salto qualitativo dalla piccola criminalità al crimine organizzato, soprattutto riguardo lo spaccio e la prostituzione. E molti da piccoli trafficanti si fecero anche consumatori abituali.
La dipendenza è aumentata col tempo, anche a causa del basso livello, o della vera e propria assenza, di politiche preventive e informative specifiche. Attualmente. i Rom costituiscono una porzione rilevante tanto tra i consumatori di droghe che tra gli spacciatori, in crescita rispetto alla restante popolazione. L'abuso è facilmente riconoscibile all'interno delle comunità. Più recentemente, i media hanno prestato attenzione al fenomeno, che coinvolge anche giovani dell'età di 14 anni. Le droghe più popolari nelle comunità sono Pervitin e Subutex. Secondo il Dipartimento di Stato USA, il Pervitin è uno stimolante a base di Efedrina, che può essere prodotto in piccoli laboratori clandestini. Il consumo avviene principalmente all'interno della stessa comunità, ma viene esportato anche in Germania e Canada. Nel 1997, la stampa riportò dei tentativi di alcuni corrieri cechi, di trasferire la produzione del Pervitin nei paesi esteri, pe ridurre il rischio del traffico di sostanze illecite.
A Praga e Ostrava, il Subutex è diventato molto popolare negli ultimi due anni. La US Food and Drug Association, classifica il Subutex assieme allo Suboxone come droghe in grado di curare (o di sostituire) la dipendenza dall'eroina e dagli altri oppiacei. La latitanza del Governo, e la sfiducia reciproca se non l'aperto boicottaggio) che intercorre tra questi e le organizzazioni Rom, non solo stanno portando la situazione alla cancrena. L'aspetto che col tempo sarà più preoccupante, è come la droga intacchi i valori e la cultura dei Rom, e ne possa minacciare l'esistenza stessa come popolo.
(Dzeno Association, Trever Hagen & Jakub Krcik)
Fotografie del 13/10/2005
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