Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

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Richiediamo chiarezza. Di Rom si parla poco e male, anche quando il tema delle notizie non è "apertamente" razzista o pietista, le notizie sono piene di errori sui nomi e sulle località

La redazione
-

\\ Mahalla : VAI : musica e parole (inverti l'ordine)
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 23/06/2011 @ 09:15:39, in musica e parole, visitato 1404 volte)

Link
Poesia - Narrativa - Teatro - Fotografia Disegno - Pittura - Scultura - Musica Saggistica - Video - Documentario - Film. OPERE EDITE ED INEDITE - PREMI SPECIALI PER BAMBINI E SCUOLE
PREMIO SPECIALE DEDICATO ALL'ARTISTA ROM CANA KASUM


Regolamento
1 ) Il Concorso è aperto a tutti senza alcun tipo di discriminazione. Le lingue ammesse al concorso sono: Romanì (zingara), Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo.

2) Le opere devono essere inviate in un plico unico, raccomandato, nel modo indicato nelle diverse sezioni entro e non oltre il 31/08/2011 all'organizzatore del concorso: Santino Spinelli Presidente Ass. Thèm Romanò Via S. Maria Maggiore n.12, 66034 LANCIANO (CH) ITALIA.

Oppure tramite mail: spithrom@webzone.it

3) I membri della Giuria, composta da una Commissione Internazionale saranno resi noti il giorno della Cerimonia di Premiazione che avverrà l 29/10/2011. Il giudizio della Giuria è inappellabile.

5) Il verbale della Giuria e i nomi dei vincitori e dei premiati saranno resi noti tramite la pubblicazione sul sito ufficuiale del concorso consultabile all'indirizzo WWW.concorsoamicorom.it).

5) La partecipazione al concorso delle opere inedite implica la cessione gratuita dei diritti all'organizzazione per la pubblicazione su Antologia, la quale sarà tradotta in diverse lingue.

6) Tutte le scuole di qualsiasi ordine e grado, sia pubbliche che private con i loro alunni possono partecipare. Sulle opere dovranno essere chiaramente scritti i nomi degli alunni, la classe e la scuola, la città e il nome dell'insegnante/i che ha/ hanno sostenuto l'iniziativa.

7) Ogni autore può partecipare a più sezioni e a più categorie o alla stessa categoria con più opere pagando le relative quote di partecipazione.

8) Saranno escluse (senza rimborso) tutte le opere non concernenti il tema indicato.

9) I premi devono essere ritirati personalmente o da persone delegate, pena la decadenza dello stesso.

10) Il concorso prevede le seguenti sezioni con le relative categorie:

Sezione Opere Inedite
Sono ammesse opere inedite che dovranno pervenire in n. 6 copie dattiloscritte (cat. a-b-c) o n.1 copia (cat. d-e-f). Delle categorie a-b-c- solo una copia deve recare il nome, cognome, indirizzo, nazionalità, telefono, curriculum vitae, foto e firma del partecipante.

Cat. a) Poesia in lingua romani (zingara) standard o in uno dei dialetti. Tema: libero. Fino a n. 3 poesie (max 50 versi). Ogni poesia deve essere munita di traduzione in italiano o in una delle lingue internazionali (inglese, francese, spagnolo) specificando di quale dialetto si tratta.

Cat. b) Poesia in lingua italiana, inglese, francese, spagnola. Tema: il mondo romanò (un aspetto qualsiasi o un evento storico o un personaggio celebre o meno o un'esperienza etc.). Fino a n. 3 poesie (max 50 versi).

Cat. c) Racconto breve in lingua romani (zingara), inglese, francese, spagnola, o italiana che non superi due cartelle dattiloscritte (ogni cartella equivale a 1800 battute: 30 righe da 60 battute). Tema: il mondo romanò (vedi cat.b). Le opere in lingua zingara devono recare la traduzione in italiano o in una delle lingue internazionali (inglese, francese, spagnolo).

Cat. d) Opera teatrale inedita (una sola copia) concernente il mondo romanò (vedi cat.b) senza limitazioni. L'opera vincitrice potrà essere messa in scena durante la XVI edizione della manifestazione "Prin©karanÞ - Conosciamoci. Incontro con la cultura romanì" che includerà anche la cerimonia di premiazione del Concorso "Amico Rom".

Cat. e) Racconto o romanzo inedito concernente il mondo romanò (vedi cat.b) senza limitazioni.

Cat. f) Tesi di laurea o Monografia riguardante il mondo romanò (storia, lingua, costumi, tradizioni, musica, etc.).

Sezione Arte Figurativa
Sono ammesse al concorso fotografie, pitture, disegni, sculture di qualsiasi genere e in qualsiasi stile o tecnica purchè rechino un titolo e fissino un momento di vita rom (o un personaggio romanò celebre o meno o un'attività tipicamente romanì).

Le opere migliori illustreranno la VI Antologia del concorso e saranno inserite in una grande mostra artistica internazionale. Allegare nome, cognome, indirizzo, nazionalità, curriculum vitae, firma e foto del partecipante. Gli autori dovranno far arrivare le opere in buone condizioni.

Cat. g) Disegno (max 3 opere) inedito con titolo eseguito singolarmente o collettivamente con dimensione massima cm 100x70. Inviare una sola copia per ogni disegno.

Cat. h) Fotografia (max 5 opere) inedita, con titolo, in bianco e nero o a colori. Inviare le foto con le seguenti dimensioni: 1 ) cm 20x30 o 2) cm 30x45.

Cat. i) Le pitture o sculture (con titolo) potranno pervenire anche solo a mezzo fotografico con una breve relazione riguardante: il titolo, la tecnica impiegata, lo stile, il materiale usato, le dimensioni. etc.

Sezione Opera Edita
Opere pubblicate dal 1986 in poi in una delle lingue del concorso riguardante il mondo romanò: espressioni artistiche, studi, ricerche. etc. Deve pervenire una copia contenente il nome, cognome, indirizzo, nazionalità, telefono, foto, data di pubblicazione, firma del partecipante e curriculum vitae.

Cat. l) Raccolta di poesia in lingua zingara (o in un'altra lingua purché contenga almeno due poesie ispirate al mondo romanò) .

Cat. m) Racconto (in una raccolta anche solo un racconto dedicato al mondo romanò) o romanzo (anche solo un capitolo riguardante il mondo romanò).

Cat. n) Teatro (anche solo un atto o una scena dedicato o ispirato al mondo romanò)

Cat. o) Tesi di laurea o Monografia riguardante il mondo romanò (storia, lingua, costumi, tradizioni, musica, etc.)

Cat. p) Musica romanì o musica ispirata al mondo romanò (Compact Disc, musicassette, dischi, partiture musicali). Ai vincitori di questa categoria sarà anche offerta la possibilità di un concerto da tenersi alla fine della Cerimonia di Premiazione del Concorso "Amico Rom", nell'ambito di un Festival internazionale di musica romanì.

Cat. q) Video, film, documentari riguardanti il mondo romanò.

Le migliori opere saranno proiettate durante la Edizione 2011 della Manifestazione "Prin©karang Conosciamoci. Incontro con la cultura Rom"

Premi
Ai primi classificati di ogni categoria trofei e Diplomi d'Onore personalizzati, viaggi e soggiorni (max tre giorni) a Lanciano (Chieti) completamente rimborsati se stranieri. Fra i primi classificati di ciascuna categoria verrà scelto un vincitore assoluto che vincerà il premio del Presidente della Repubblica Italiana.

Ai secondi classificati di ogni categoria trofei e diplomi d'Onore personalizzati. Ai terzi classificati di ogni categoria premi e diplomi d'Onore personalizzati.

Numerosi premi speciali fra cui: Premio Speciale Scuola, (saranno premiati scuole, alunni ed insegnanti), Premi alla Carriera, Premio Phralipè 2011.

PREMIO SPECIALE DEDICATO ALL'ARTISTA ROM: CANA KASUM

Quota di Partecipazione
La Quota di partecipazione è GRATIS per tutte le categorie.

I vincitori saranno segnalati alla televisione, alla stampa e alle riviste specializzate nazionali ed internazionali.

Partecipa e fai partecipare al Concorso per far conoscere, apprezzare e valorizzare un mondo sconosciuto.

Per agevolare il lavoro della Commissione Giudicatrice internazionale non aspettate l'ultimo momento per inviare le vostre opere.

 
Di Fabrizio (del 30/06/2011 @ 09:48:59, in musica e parole, visitato 1744 volte)

Il 7 luglio presso la FNAC (Galleria Commerciale Porta di Roma Via Alberto Lionello, 201) Jole Severi Silvestrini presenterà il suo libro Oggi mi sa che muoio. L'incontro sarà presentato dal Commissario Regione Lazio della CRI e ci saranno anche numerosi rappresentanti della comunità Rom, tra cui Adzovic Najo, autore di Il popolo invisibile e delegato del sindaco ai rapporti con la comunità rom.

 
Di Daniele (del 07/07/2011 @ 09:31:30, in musica e parole, visitato 1730 volte)

dal 22 luglio al 1 agosto
Pinerolo e Collegno - XVI edizione


Sedici anni, ma non li dimostra!
Nonostante le incertezze finanziarie di questi tempi duri VINCOLI SONORI continua a proporre le musiche di frontiera che ne hanno fatto un evento di spettacolo tra i più importanti dell’estate piemontese. Anzi, aumentano le date e i concerti, con un cartellone che vede il ritorno al Festival di due mostri sacri della gypsy music come la Fanfara Ciocarlia e la Kocani Orkestar. VINCOLI SONORI conferma la sua vitalità con una proposta culturale accattivante dedicata a chiunque voglia esplorare nuove frontiere musicali.

Vincoli Sonori nasce nel 1996 come rassegna di musiche klezmer e gypsy, generi che in quegli anni cominciavano ad uscire dalla cerchia di appassionati e studiosi per entrare con forza nel panorama della world music internazionale.
Negli anni l'evento è cresciuto, grazie anche al caloroso consenso di un pubblico attento e curioso, stimolato dall'attenzione concessa al festival dalla stampa. Pur conservando il suo tratto distintivo iniziale, il festival si è aperto ai diversi stili che la sperimentazione e le avanguardie cominciavano a produrre.
Sul palco di Vincoli Sonori sono saliti i migliori artisti internazionali, con il loro universo di musiche radicate nella tradizione, ma rinnovate nella contemporaneità, portatori di sonorità che hanno spaziato dal balkan beat al jazz manouche, dal flamenco al pianoriental, al nuovo folk italiano.

22 luglio - ore 21.00
Piazza San Donato - Pinerolo Noemi Waysfeld & Blick + Banda Tam Tam gratuito

23 luglio - ore 21.00
Piazza San Donato - Pinerolo Babayaga + Bruskoi Prala gratuito

24 luglio - ore 21.30
Certosa Reale - via Pastrengo - Collegno La Cherga 8 euro

25 luglio - ore 21.30
Certosa Reale - via Pastrengo - Collegno Abnoba 8 euro

26 luglio - ore 21.30
Certosa Reale - via Pastrengo - Collegno Deladap 8 euro

27 luglio - ore 21.30
Certosa Reale - via Pastrengo - Collegno Fanfara Ciocarlia 10 euro

1 agosto - ore 21.30
Certosa Reale - via Pastrengo - Collegno Kocani Orkestar 10 euro

 
Di Fabrizio (del 16/07/2011 @ 09:30:42, in musica e parole, visitato 1284 volte)

Non ci capisco più niente. La Lega a Padova vorrebbe arruolare tra le sue fila un (bravo) cantante notoriamente "culattone" (uso le stesse parole di quella cima di Renzo Bossi), perché con le sue proteste ha fatto cacciare una famiglia di Rom.

...eppure, si andava così d'accordo

 
Di Fabrizio (del 17/07/2011 @ 08:59:44, in musica e parole, visitato 1235 volte)

Strill.it (leggi anche QUI ndr)

ImmigrArte - La Deriva d'Europa. Sentiamo parlare di zingari, rom o nomadi pensiamo subito a persone sporche, pericolose, che vivono rubando, che non penserebbero mai a lavorare o a mandare i loro figli a scuola per un futuro migliore. Ma fino a che punto questa immagine corrisponde a verità? A tal proposito prende il via una serie di iniziative rivolte ad una realtà sconosciuta, circondata dal silenzio[]// e avvolta nel mistero, nel mito e nella leggenda.

L'Associazione culturale multietnica reggina "Terra senza confine", guidata da Grazia Marghe Siclari, in collaborazione con la Cooperativa Rom 1995, presenta "Nomadi per decreto". Un testo scritto da Antonello Mangano, che tratta non solo il tema dei rom ma, scandito in viaggi ci presenta la difficile vita dei migranti in Italia; sarà interpretato, domenica 17 Luglio p.v. alle ore 20:30 nei locali della stessa Cooperativa in via Reggio Campi II° tronco 199, da Francesco Iocolano con l'ausilio della performance scenografica di Taciana Coimbra. Le musiche sono state composte da Salvatore Familiari e Bruno Panzera e saranno eseguite da: Salvatore Familiari (chitarra), Bruno Panzera (chitarra), Marco Modica (violino), Martino Conserva (piano), Giuseppe Gioffrè (tromba).

Un ricco programma quello di domenica sera, che rientra nell'ambito delle manifestazioni celebrative del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, e vedrà anche la presentazione e powerpoint a cura di Alla Leontyeva e l'intervento del presidente della Cooperativa Rom 1995 Domenico Modafferi. Inoltre, negli stessi locali della Cooperativa Rom 1995, verrà inaugurata la mostra collettiva degli artisti: Taciana Coimbra, Grazia Siclari, Gopal Saha che resterà aperta al pubblico fino al 23 Luglio p.v., dalle ore 10:00 alle ore 20:00. Il ricavato della vendita delle opere verrà devoluto in parte alla Cooperativa Rom 1995, in parte all'Associazione "Terra senza confine" che con queste entrate autofinanzierà i propri eventi e i corsi d'italiano per stranieri.

 
Di Fabrizio (del 22/07/2011 @ 09:57:15, in musica e parole, visitato 1550 volte)

Il giornale di Vicenza VIAGGIO. Una giornalista dal Nord al Sud per raccontare vite nel vento - 20/07/2011

Rom fotografati da Bianca Stancanelli sulla copertina del suo libro La vergogna e la fortuna (Marsilio)

«Questo libro è un viaggio», dice Bianca Stancanelli, giornalista siciliana, autrice de La vergogna e la fortuna, storie di rom (Marsilio, 2011). Un viaggio in quella «galassia di minoranze» che sono gli zingari, ma anche nel loro rapporto con i gagè, parola con cui la lingua rom, il romanés, indica i non-zingari. Ladri, mendicanti, imbroglioni, bugiardi: cosa c'è oltre a quello che di solito la gente pensa degli zingari? Bianca Stancanelli apre la porta del ghetto sociale recintato dai pregiudizi, con il merito di descrivere scenari nuovi, talvolta sorprendenti. Il reportage nasce, come racconta l'autrice, da una tragica domanda. Nel 2007, a Livorno, quattro bambini rom bruciano nel rogo della loro baracca. Eva, Danciu, Lenuca e Menji: 11 anni la maggiore, 4 il minore. «Tutto ciò che il pubblico ministero vuole è tenere in prigione i genitori dei bambini morti con l'accusa di abbandono e omicidio colposo. In un'altra estate, in Sicilia, un padre stordito dall'afa dimentica nell'auto arroventata suo figlio, che muore soffocato. Al padre, l'Italia offre una sgomenta solidarietà e a nessun magistrato viene in mente di aggiungere al suo strazio la pena della galera. Ma se quell'uomo fosse stato zingaro l'avremmo perdonato?»

Gli zingari in Europa, unica minoranza presente in ogni Paese, sono stimati in 8-12 milioni. Secondo l'antropologo Leonardo Piasere, l'80% è ormai stanziale. L'Onu li suddivide in rom, sinti, kalè, manouches e romanichals; l'Ue semplifica in rom e sinti. In Italia sono 160mila. «Siamo tra i Paesi che ne hanno meno e che più li odia», commenta Bianca Stancanelli.

Percorrendo l'Italia da nord a sud, l'autrice ci accompagna in case famiglia, appartamenti di periferia, carceri, loft in quartieri rinomati per raccogliere testimonianze di rom e sinti: miserabili, come le ladre recidive Susanna, Mina e Vesna, o emancipati, come lo scultore Bruno Morelli o la regista Laura Haliovic. Ogni capitolo esalta la soggettività dell'intervistato per estrarla dall'universo indistinto in cui è confinata per propria o altrui volontà. Si scansa sia il «lirismo di chi li descrive come il popolo del vento» sia la «crudezza di chi li considera un rifiuto della storia». Una missione ambiziosa, l'autrice lo sa. Non per niente una citazione di Hemingway verga l'inizio del libro: «La cosa più difficile al mondo è scrivere una prosa assolutamente onesta sugli esseri umani».

Bianca Stancanelli documenta con animo aperto e, si capisce, con il desiderio di raccogliere storie di riscatto. Talvolta ci riesce, come quando scrive del timido Baraba, ragazzo rom del campo di Ciampino impegnato nel servizio sociale, benché spesso fermato dalla polizia in via preventiva: «'Ndo vai? A rubba'?»

Altre volte il tentativo di affrancamento va a vuoto: «Susanna ha cominciato a rubare a 14 anni come scelta inevitabile. "Bello non è bello. Uno è costretto dal fatto di non avere documenti e di non poter ottenere un lavoro regolare". È una scusa per conferire una paradossale dignità alla scelta di vivere rubando? Avverto una sottile irritazione serpeggiarmi sottopelle», scrive l'autrice, «il dubbio che quell'insistenza sul pregiudizio antigitano sia, insieme, un alibi e un ostacolo». Ma dietro i furti ci sono anche le infanzie negate, come quella di Beda, classe 1990, che porta le cicatrici delle percosse: «Essere menati da tuo padre se non rubi ed essere menati dalla polizia perché rubi». Beda è scappata, ora vive in una casa famiglia e lavora in un magazzino.

L'AUTRICE analizza l'odio per gli zingari che da secoli circola e che ha trovato sfogo, oltre che in innumerevoli episodi locali di violenza, nel grande Porrajmos, il Divoramento, come gli zingari chiamano il tentativo di annientamento sistematico che fu attuato contro di loro dai nazisti. «I rom sono un popolo-termometro: misurano la febbre della società», dice Stancanelli.

Verona, cui l'autrice dedica un intero capitolo, vive l'esperienza emblematica che culmina nel campo di Boscomantico, chiuso nel 2008 per volere della neoeletta amministrazione guidata dal sindaco Flavio Tosi: allora un politico di provincia, oggi star televisiva e astro nascente della Lega. Per alloggiare le famiglie sfollate, ricorda Bianca Stancanelli, «il Centro Don Calabria lancia un appello alla "Verona che non volta le spalle": invita a offrire case per i rom, si fa garante del regolare versamento dell'affitto. Ma nella cattolicissima Verona, su 250mila abitanti rispondono in due». Altri immobili sono messi a disposizione da associazioni benefiche. «Ma riuniti dal prefetto, i sindaci del Veronese reagiscono: io non gli do la residenza, non li iscrivo all'anagrafe». Commenta l'autrice: «C'è nella violenza di quei rifiuti un eccesso di ostilità che è difficile non chiamare razzismo».

Nel 2001 un gruppo di leghisti veronesi — Flavio Tosi, sua sorella Barbara Tosi, Enrico Corsi, Luca Coletto, Matteo Bragantini e Maurizio Filippi — promuove una campagna politica con lo slogan: «Firma anche tu per mandare via gli zingari». L'operazione, denunciata in procura da movimenti a difesa dei nomadi, viene giudicata di stampo razzista in primo grado dal Tribunale di Verona nel 2004. La condanna — pur con le attenuanti, confermata in Cassazione nel 2009 — è stata sospesa. Ma in una recente intervista al quotidiano cattolico Avvenire, dopo l'udienza in Vaticano concessa dal Papa ai rom, Tosi si è preoccupato di dichiarare che quella degli zingari «è una scelta di vita che va rispettata, purché siano rispettate le regole». Per esempio, «mandino i figli a scuola». E un rom che chiede offerte suonando sul marciapiede «non è un accattone, ma un artista di strada», basta che non molesti i passanti e che sviolini prima del coprifuoco. «In questo caso, ben venga», parola del nuovo Tosi buonista.

Il problema c'è, ma la ghettizzazione non lo risolve. Un futuro giusto per tutti, secondo l'autrice, può camminare solo sulla strada dell'integrazione. Bisogna cogliere il germoglio di cambiamento che già esiste. Un segnale che viene soprattutto dalle donne. Dice Bianca Stancanelli: «È uno scenario insospettabile di femminismo gitano: la lotta di donne che vogliono cambiare la loro vita e si trovano contro la famiglia di tradizione maschilista e poi, compatta, anche la società italiana». Questa volontà di rinnovamento è speranza di un destino migliore per i giovani: «Ci sono ragazzi e ragazze che provano a incamminarsi su un percorso di legalità e, per farlo, si mettono contro il proprio clan. Se alla fine non succede nulla, perché senza uno straccio di documento nulla può succedere, tornano al campo sconfitti, umiliati. E finiscono risucchiati dall'illegalità. Penso ai bambini che trovano violenza dentro e fuori dal campo, cui la vita deve sembrare precocemente una trappola. Penso che dobbiamo salvarli, farlo presto. E sarà comunque tardi».

Lorenza Costantino

 
Di Fabrizio (del 05/08/2011 @ 09:11:57, in musica e parole, visitato 1501 volte)

La Provence.com I Gipsy Kings tornano sulla scena dopo vent'anni - Publié le mardi 26 juillet 2011 à 17H19

Ambasciatori d'Arles attraverso il mondo, ritrovano la Francia con un concerto a Palavas

I Gipsy King, eredi dello stile di Manitas de Plata, suonano stasera a les arènes de Palavas. Un concerto che sarebbe stato bello ci fosse stato ad Arles, città natale dei fratelli Reyes - Photos Edouard Coulot

Da quasi trent'anni i Gipsy King vagano per il pianeta e la loro musica non è invecchiata. Certo, i capelli si sono fatti bianchi sulle teste dei cugini Reyes e Baliardo, ma lo spirito gitano che caratterizza le canzoni degli otto musicisti è sempre là.

Questa rumba catalana, miscela di flamenco e di rumba, che ha fatto il successo di Bamboleo o di Volare, questo motivo che imballa, che fa danzare le folle ed elettrizza le generazioni, si trasforma nelle più grandi sale di concerto, ma in Francia non si ascolta più da vent'anni.

Un paradosso che i Gipsy King rifiutano e di cui si rammaricano, ma che si concluderà stasera, dove si ritroveranno alle arènes de Palavas-les-Flots (34), per un concerto unico in Francia.Accessibili ed universali come la loro musica, Nicolas, André, Tonino, Paco, Canut, Diego e Patchaï erano ieri a Palavas per ispezionare il luogo. Seduti alla terrazza del bar degli aficionados davanti all'arena, discutevano con i passanti ricordando i vecchi tempi, in tutta semplicità e sincerità.

"Non sempre siamo accolti a braccia aperte"

"Abbiamo voluto ritrovarci dopo tanto tempo e fare un concerto per la famiglia e gli amici", glissa Tonino Baliardo. "Ma non sempre siamo accolti a bracci aperte si dispiace Nicolas Reyes. Non è stato facile". E se al figlio del grande José Reyes sarebbe piaciuto suonare ad Arles, la lorocittà natale, alla fine è all'Hérault che si esibiranno stasera, nella terra natale dei loro cugini, i Baliardo.

"Sei anni fa, ho contattato la città (d'Arles ndr) per suonare nelle arene, ma non c'erano mai date disponibili", prosegue il cantante del gruppo. Fatto difficile da gestire per questi autentici gitani che, tra due concerti all'estero, tornano sempre a posare le loro valigie nella loro città natale e si ritrovano in famiglie alle Saintes.

I veri Gipsy

"Gli imitatori ci hanno fatto molto male. Bisogna sempre giustificarsi di essere i veri Gipsy!" riconosce Nicolas. E suo fratello André evoca pudicamente il caso di Chico Bouchiki, il compagno d'infanzia che lasciò il gruppo nel 1991 per crearne uno in proprio. "Lo biasimo per questa confusione", perché comunque la si veda, "Djobi, Djoba", la ripresa di "Hotel California" o ancora "Bamboleo" sono diventati loro titoli.

Un nuovo album

Quello degli eredi dei re Reyes e di Manitas, questi musicisti appassionati che suonano la musica col cuore, mantengono lo spirito di festa, senza aver mai imparato a leggere una partitura. Per il momento senza rancori, i "veri" Gipsy King tornano in Francia con un furioso desiderio di riconquista."Abbiamo registrato un nuovo album a Parigi, ne canteremo alcuni pezzi al concerto," commenta Nicolas.

"Samba, Samba", una cover di "Stranger in the night", in totale una dozzina di titoli dovrebbero essere contenuti nell'albun che i cugini stanno preparando, e che dovrebbe essere pronto per la fine dell'anno. Canzoni che ricordano i loro esordi con, secondo Tonino, un tocco "più personale". Assieme a questo nuovo album, ci saranno tournée all'estero ed i nuovi progetti, tra i quali il sogno di creare un appuntamento annuale, a casa loro, in Camargue. Perché nonostante l'assenza, non dimenticano le loro radici arlesiane.

Alexandra THEZAN

 
Di Fabrizio (del 12/08/2011 @ 09:03:20, in musica e parole, visitato 1471 volte)

dal 26 agosto al 28 agosto

L'ASSOCIAZIONE NAZIONALE MUSICALE in PESCARA "MUSICISTI DI MUSICA ROM" ORGANIZZA UN SEMINARIO INDIRIZZATO A TUTTI COLORO CHE VOLESSERO APPRENDERE TECNICHE, STORIA METODI E MOLTO ALTRO SULLA CULTURA ROMANì.

I CORSI SARANNO :

- CHITARRA
- FISARMONICA
- BASSO e CONTRABBASSO
- PERCUSSIONI
- CANTO
- DANZA
- LINGUA e LETTERATURA ROMANì
- STORIA DELLA MUSICA, MUSICISTI e CULTURA ROMANì

IL COSTO DEL SEMINARIO è DI EURO 100 a persona.
I CORSI SARANNO ATTIVI NEI GIORNI 26, 27 e 28 AGOSTO IN MODALITà FULL-IMMERSION.

RILASCIO DI DIPLOMA DALL'ACCADEMIA d'ARTE ROMANì del PROF. SANTINO SPINELLI.

A FINE CORSO DELLA DURATA DEI TRE GIORNI CI SARà IL CONCERTO DEI DOCENTI CON LA STRAORDINARIA PARTECIPAZIONE DEL PROF. SANTINO SPINELLI.
(http://www.alexian.it/intro_italiano.htm) .

PER ULTERIORI INFORMAZIONI CONTATTATEMI :
MANUEL VIRTù 329\7326532 - Manuelvirtu@libero.it

 
Di Sucar Drom (del 13/08/2011 @ 09:12:59, in musica e parole, visitato 1452 volte)

FESTIVAL ITALIANO di DANZE e CULTURE NOMADI
Milano 29/30 Ottobre 2011
presso SUPERSTUDIO PIU' Via Tortona


Nomad Dance Fest ® è il primo Festival Italiano di Danze e Culture Nomadi della “GIPSY ROUTE”La via dei gitani che è stata percorsa dai nomadi più di 600 anni fa partendo dall'India e attraversando la Persia, la Turchia, l'Egitto, il Marocco fino ai Balcani ed il Mediterraneo e giungendo in Andalusia intorno al 1400.

L'intento del FESTIVAL è quello di riscoprire tradizioni e culture dei popoli nomadi dove affondano le radici di tutte le danze folk che sono arrivate fino a noi.
Un festival che avrà un appuntamento fisso a Milano ogni anno e che potrà essere itinerante in tutta Italia o varcare il confine dell'Europa e toccando tutte le nazioni incluse nella via dei gitani.
Crediamo che questo sia il tempo di recuperare tradizioni antiche che ci fanno ritornare alle nostre origini, alle nostre radici, solo così potremmo ritornare ad amare la Madre Terra. E' il tempo di UNIRE e tornare alla terra.
Il festival infatti sarà attento ad essere eco sostenibile e proporre eventi ed aziende che rispettino il nostro pianeta.
Il festival si strutturerà in un weekend ricco di Danze, workshops,spettacoli, eventi, talent show, conferenze a tema, mostre d'Arte e pittura, artigianato, Nomad bazaar con la partecipazione di artisti italiani e internazionali che promuoveranno le danze della Gipsy route.
Inoltre sarà data la possibilità a scuole di danza di promuovere le proprie attività affittando uno stand o postazione e alle attività commerciali legate al mondo etnico di pubblicizzare i loro prodotti.
Il progetto Nomad Dance Fest ® è ideato e curato da Maya Devi: Direttrice Artistica, Danzatrice e insegnante di Danze Nomadi e Indiane, Maestra di Yoga e Tantrismo, ricercatrice spirituale e fondatrice della scuola di danza e yoga MUDRARTE di Milano.Maya è membro dell'International Dance Council CID UNESCO, organizzazione mondiale della danza.Il progetto sarà sviluppato in collaborazione con scuole italiane ed internazionali di danze e culture nomadi.

Superstudio più - via Tortona 27, 20135 Milan, Italy
Telefono: 3454512459
http://www.nomadancefest.com

 
Di Fabrizio (del 08/09/2011 @ 09:40:36, in musica e parole, visitato 1480 volte)

Ricevo da Mattia Pelli

Presentazione del dvd multimediale "Minor Swing - Storie sinte", progetto di ricerca e raccolta di testimonianze sui Sinti trentini a cura dell'associazione LXL.
Giovedì 15 settembre, ore 17.30 – spazio archeologico SASS (P.zza Cesare Battisti, Trento)

Proiezione di estratti dal dvd multimediale.

Discutono con gli autori le antropologhe Paola Trevisan, autrice di studi e pubblicazioni sui Sinti emiliani, e Elisabeth Tauber, studiosa dei Sinti altoatesini.

Aperitivo con musica dei "Sintengro Gipen".

A tutti i partecipanti verrà dato in omaggio il DVD "Minor Swing - Storie sinte".

Presentazione del DVD:

Il progetto di raccolta di testimonianze orali nei campi nomadi e nelle aree abusive di Trento e Rovereto, curato dall'associazione LXL, è finalmente giunto a termine dopo due anni e mezzo di lavoro. Il risultato è "Minor swing - Storie sinte", un DVD interattivo che raccoglie 14 interviste a membri della popolazione sinta, più una serie di altri contenuti, tra cui: un documentario introduttivo; l'intervista a quattro studiosi che hanno affrontato il tema; un capitolo dedicato alla documentazione storica sulla presenza di questa popolazione sul territorio; il trailer.

Ma il cuore del DVD sono proprio le interviste: della durata di circa dieci minuti l'una realizzate con giovani, anziani, donne, ci permettono di entrare nella quotidiana normalità e diversità di una popolazione costretta a vivere alle porte delle nostre città. Storie sinte sono le storie di un passato in cui i Sinti avevano il loro posto, anche se nelle pieghe della società contadina, grazie alla loro musica, alla vendita di oggetti e alla prestazione di servizi indispensabili. Ma sono anche le storie dell'oggi, della difficoltà di essere giovani e Sinti, delle gioie della famiglia, del difficile rapporto con la società maggioritaria.

"Minor swing" è il tentativo di unire ricerca storico-sociale e utilizzo di nuovi media, per entrare nel dibattito pubblico dando gli strumenti necessari per andare al di là degli stereotipi.

E' arrivato il momento di ascoltare.


Il nostro sito: www.inventati.org/elleperelle
Le nostre produzioni: http://vimeo.com/channels/elleperelle

 

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