Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Notizie in italiano dai Rom, Sinti, Kalé, Pavees di tutto il mondo

La redazione
-

\\ Mahalla : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 19/07/2005 @ 15:30:31, in Italia, visitato 2757 volte)

Leggo su:

IlPassaporto.it

Mai più neonati nei cassonetti, in ospedale anche le mamme clandestine

di Antonia Ilinova

poster ROMA - La fotografia di un neonato che dorme come una lumachina e l’esortazione “Non abbandonarlo, puoi partorire senza dare il tuo nome. Il suo futuro sarà protetto”: è questo lo slogan della campagna informativa contro l’abbandono dei neonati, avviata oggi dal ministero per le Pari opportunità. Secondo le stime gli abbandoni annui sono circa 300, molti compiuti da immigrate clandestine, che nella propria drammatica situazione vedono nel cassonetto l’unica via di uscita da una gravidanza destinata a non avere un lieto fine.

continua

un post dall'archivio di Pirori (dicembre 2004)

Ti te se no...
ma ches chi l'è un parlà de stupid...

Promemoria per gli amministratori che verranno

Quadro 1
L'assessore Tiziana Maiolo, poche settimane fa, commentò così il caso di una ragazza rumena, trovata morta in un cassonetto della Caritas "In fondo era una ladra e stava rubando vestiti ai bisognosi".
Maiolo, che è passata dal Manifesto a Forza Italia (non ci vedo niente di scandaloso), sceriffo di una città che aveva i suoi poeti in Jannacci, Ivan Della Mea, o anche Giovanni Testori.
E visto che i salti della quaglia non sono scandalosi, chissà che non la ritrovi tra qualche anno, accolta a braccia aperte dal centrosinistra e candidata nella mia zona.

Quadro 2
Sarà per questo, da qualche giorno ascolto Apecar dei
Mercanti di Liquore. Un gruppo "nostro" (Monza e Sesto San Giovanni) che mischia De André, Marco Paolini e Lombardia.
Una canzone che narra di un robivecchi:

Se guardi con attenzione nella spazzatura
ci sono molte cose di ottima fattura
Radioline, sedie, tavolini e biancheria
cose che stranamente la gente butta via

Buttano le cose che bastava riparare
chissà perchè..... chissà perchè!?
Buttano le cose per poterle ricomprare
chissà perchè? chissà perchè ?


un cassonetto dove trova un bambino abbandonato:

Poi una sera in via Leopardi cercavo merce nei quartieri signorili
vidi qualcosa di strano tra i bidoni, qualcosa si muoveva tra i cartoni
Io mi avvicino di soppiatto e resto lì esterrefatto
non era un gatto, non era un ratto, era un bambino appena fatto!!

Ma cosa cazzo avranno nella testa, mi domando,
vabbè buttare tutto, ma stiamo esagerando
Poi non me la sento di chiamar la polizia
di certo va a finire che è tutta colpa mia....

O forse è un altro dono dell'amica mia "munnezza"
tutto per me, tutto per me !!
Io prendo in braccio il bimbo e poi gli faccio una carezza
che bel bebè, il mio bebè!!


e di un lieto fine:

L'ho portato a casa ed è cresciuto a meraviglia
voi non ci crederete ma un poco m'assomiglia
Ora è grandicello e sta con me in attività
e adesso siamo in due.....sull'Apecar


Ma gli assessori non credono ai lieto fini:
http://www.meltingpot.org/articolo4475.html

Su e giù con l'apecar, la vita è tutta qua
su e giù con l'apecar, la vita è tutta qua


Quadro 3
Sono in visita ad amici Rom che da 5/6 anni vivono in case popolari. Non vogliono tornare nei campi. Il quartiere, naturalmente, è a rischio. Come è già successo a Quarto Oggiaro, c'è il rischio che i più giovani si integrino, "evolvendosi" da ladri di motorini a spacciatori o piccoli papponi.
Le ragazze di 14/16 anni, quando erano al campo scappavano con i fidanzati, e quando tornavano la famiglia le considerava sposate. Hanno visto un'opportunità di migliorare, quando sono andate a vivere in casa e stavolta sono scappate con un ragazzo non-Rom. Adesso hanno 20 anni, 2 o 3 figli, il ragazzo s'è divertito con loro e poi le ha mollate. A questo non erano preparate, perché per la loro Moralità, magari l'uomo è un ladro, ma non ripudia la sposa bambina.
I genitori delle ragazze le hanno riprese con loro, assieme ai bambini.
Cosa avreste detto, se le avessero mandate a spasso, e un giorno aveste letto sul giornale che una di loro era morta in un cassonetto, o di un neonato abbandonato? Le avreste chiamate ladre o bestie?

Immagine: http://www.fuelcat.it/icone/apecarR.jpeg

apecar

Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 19/07/2005 @ 15:01:02, in Europa, visitato 2716 volte)

Roma Resource Centre UK - Lunedì 18 luglio 2005

COMUNICATO STAMPA

L'INGRESSO DELLA ROMANIA NELL'UNIONE EUROPEA DEV'ESSERE RIMANDATO?

In riferimento al caso sollevato dalla Corte Europea dei Diritti Umani contro il governo della Romania (rif. http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?id=145 ndr) e all'accusa di corruzione sollevate contro la polizia che partecipò al pogrom nella città di Hadareni nel 1993, sollevata dalla superstite Floarea-Maria Zoltan, è intervenuto Olli Rehn, Commissario Europeo per l'Allargamento della Comunità:

Berlino, 12 luglio - "Spero che la Bulgaria e la Romania intervengano in tempo con riforme effettive, altrimenti si dovrà posticipare il loro ingresso nella Comunità."

Commenta Floarea-Maria Zoltan: "Il ricorso di Strasburgo mostra che il governo rumeno i diritti umani sono un pretesto di facciata, e ancora non intende affrontare le proprie responsabilità sulle violente uccisioni e le distruzioni delle proprietà dei Rom.

L'offerta di un compenso riparatore non può soddisfare il bisogno di giustizia di quanti hanno perso i loro familiari, sono dovuti scappare dal paese, mentre quanti sono rimasti continuano a vivere nella povertà e senza assistenza sanitaria. [Questa] è la colpa del governo, che continua a non riconoscere le proprie responsabilità, arrivando invece a dipingere le vittime come criminali e non perseguendo quanti furono colpevoli. A nostro avviso, c'è bisogno di un controllo severo e continuo, che dimostri che quelle autorità siano conformi alle legge e norme sui diritti umani, rumene, europee ed internazionali.

Non c'è dubbio che in 12 anni,la Romania non abbia mostrato umanità o considerazione alcuna per le vittime di Hadareni, incluso donne e bambini, in particolare: il diritto alla giustizia, il diritto ad essere protetti contro simili atti, il diritto allacasa e all'assistenza sociale, il diritto di esistere, quello all'educazione e all'assistenza sanitaria. Mancano solo due anni all'ingresso nella Comunità Europea, e sembra difficile che in soli due anni la Romania possa fare quanto non ha fatto in 12.

C'è urgente bisogno che sia riaperto il caso di Hadareni, e che i colpevoli a tutti i livelli siano assicurati alla giustizia. Sarebbe questo un segnale forte verso il crescente sentimento razzista che spira in Romania e in Europa. Altrimenti, chiediamo che l'ingresso della Romania nella Comunità Europea sia rimandato sino a quando i cittadini Rom non siano effettivamente uguali agli altri di fronte alla legge e vedano rispettati i loro diritti come tutti gli altri".

[...]

Mrs Floarea-Maria Zoltan, M.A., Co-ordinator, Roma Resource Centre, Commissioner for women and family, International Romani Union

Prof. T. A. Acton, M.A., D.Phil., (Oxon.), F.R.S.A., Vice-Chairman, Roma Resource Centre

Articolo Permalink Commenti Oppure (2)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 17/07/2005 @ 04:21:01, in Europa, visitato 1921 volte)
ilPassaporto.it Immigrati. Vivono in mezzo a noi, da anni ormai. Organizzai la prima mostra sull'immigrazione straniera a Milano, più di 20 anni fa.

Vent'anni significa che questo fenomeno è cambiato varie volte, non solo per i paesi d'origine, ma anche sulle motivazioni che spingono in Italia questa gente.

Si pensa, per un riflesso automatico, al disperato che scappa dalla miseria e dalla guerra, che arriva su gommoni stracarichi o nascosto dentro un TIR.

Ci sono casi simili, e sono anche tanti. Sono i casi più visibili ed etichettabili. Ma emigra anche chi aveva un buon lavoro, una casa, un titolo di studio. Gente che parte perché, esattamente come noi, vuole migliorare e affrontare nuove sfide. Diviene sempre più assurdo un mondo dove le merci e le informazioni girano da un angolo all'altro del pianeta, ma questo diritto è negato alle persone.

Dietro ognuno di loro, una storia.Come quella pubblicata qualche giorno fa da Gabriela Pentelescu:

"Noi all'estero a lavorare, i nostri figli a casa soli e infelici"

ilPassaporto.it

Articolo Permalink Commenti Oppure (2)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 16/07/2005 @ 19:00:12, in Italia, visitato 2029 volte)
Ricevo da Marta Rabbiosi (martarab @ libero.it)
domenica 17 luglio alle 20.30 presso la Casa della Carità - via Brambilla, 10 Milano - "Contaminiamoci senza frontiere", serata di musiche e danze organizzata dai rom rumeni ospiti della Casa in emergenza, in attesa della risposta istituzionale; i referenti istituzionali sono infatti invitati, ma chissà.... ben vengano tutti gli altri!
Yahoo mappe

su www.redattoresociale.it del 14/7/05:
NOMADI/1 - "Noi Rom i campi non li vogliamo"

"Sono stati un'invenzione delle organizzazioni pro-zingari; e oggi sono solo ghetti dove la criminalità impera". Parla Nazareno Guarnieri, rom, insegnante e mediatore culturale, ex-vicepresidente di Opera Nomadi.
"Per una vera integrazione, l’alternativa è dar loro una casa". Come è avvenuto, con successo, in Abruzzo e a Lamezia Terme.
Articolo Permalink Commenti Oppure (2)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 16/07/2005 @ 16:29:46, in Italia, visitato 2533 volte)

C'era una volta un accampamento, anche se tutte le nostre parole che richiamano il concetto di insediamento sono eccessive e inadeguate per descrivere la topaia proliferata in via Capo Rizzuto.

Su quel pezzo di terra all'estrema periferia, la città si è divisa da anni tra buoni e cattivi. Con i "buoni" che giocano ognuno per proprio conto, e i "cattivi" che, in mancanza di idee valide, ogni tanto alzano la testa, ringhiano e tornano a dormire.

D'estate, anche i buoni tirano il fiato, anche quelli che NESSUNO E' STRANIERO. E mentre tiravano il fiato, i cattivi in un mattinata han lavorato di ruspa. 150 poliziotti per 150 occupanti, tanto per non correre rischi: nell'accampamento avrebbero potuto essere nascosti pericolosi criminali... che difatti erano già spariti da settimane.

Spianato il campo, espulso chi è stato trovato senza documenti, il cattivo è tornato a dormire, nella speranza che i buoni rimettano assieme i cocci. So già come continuerà questa storia: altri arriveranno, i buoni li "useranno" per far pressione su cattivi, e i cattivi... Che piaccia o meno, questa è la storia logica e lineare, con i suoi sviluppi.

Magari, quello che segue non cambierà la storia: sono solo ragionamenti dal basso che prima o poi dovranno avere l'onore di qualche riga.

Per iniziare: come mai non sono stati espulsi tutti? Non pensate che così il problema sarebbe stato risolto definitivamente?

La domanda sarebbe: come si fa ad espellere 76 persone, che sono in regola con i documenti per rimanere in Italia, se non hanno nessun'altra colpa che quella di vivere in una bidonville?

E la risposta a questo punto diventa: gli si rende impossibile rimanere, anche se i documenti attestano il contrario. Tante volte ho sentito la parola "Zingaro" accostata a "Libertà", eppure non c'è niente di più degradante che vivere sballottato tra discariche e carità. Comune e Provincia  non si mettono d'accordo, il problema di ospitare 76 persone è demandato al buono di turno: la Caritas. E quando neanche la Caritas ce la farà più?

Intanto. giovedì scorso, questi Rifugiati Interni facevano spettacolo e casino in piazza Cordusio, sotto gli sguardi di una città indifferente. Guardavo la scena indeciso tra due pensieri:

  • che questa città troppo seria, che ha la filodiffusione in metropolitana e i prezzi dei rari concerti alle stelle, se ne frega della musica e di cosa vuole comunicare;
  • quei bambini che ballavano, ridevano e correvano, i milanesi li avranno riconosciuti come quei bambini differenti dai piccoli adulti che stanno diventando i milanesi, o li avranno visti come piccole scimmie da rinchiudere al più presto in uno zoo?
RAĆ SAVÍ NI BISTARAV

Sovav ande mi kampina

ašunav avri, vareko galami,

uštilen so čiden pe te laden,

den ma muj po anav

e pačardé .

Dikhav me čhavřén

sar guglé soven

e naj tsiknoré vazdav

ačhilá lesko than čhingó,

mora te ladá?

so te kerá?

inaj prvo drom, ni merá.

Ali gejá tsiknoró

ni asvin ni muklá

iziló ande mi angali

e vah phutardá

tala peste daratar

o than mutardá.

An ği pharipé pelá mange

e řomeski bax, akušlem prvo drom

jkaj sem bijandó bibaxtaló

the kaj sem bijandó sar Řom.
UNA TRAGICA NOTTE

Dormivo nel mio carrozzone

quando udii qualcuno gridare,

mi alzai pronto a fuggire

ma mi chiamarono per nome,

erano i gendarmi.

Vedevo i miei bambini

dormire dolcemente

presi in braccio il più piccolo

lasciando il suo posto bagnato,

bisognava scappare?

che fare?

non è la prima volta, non moriamo.

Ma quel piccolino non pianse

si stirò tra le mie braccia

aprì le mani

ma dalla paura

fece pipì per terra.

Nel cuore allora sentii forte il peso

del destino degli Zingari,

per la prima volta imprecai

di essere nato sfortunato

e di essere nato Zingaro.

 

Da POESIE di Šemso Advić (traduzione a cura di Sergio Franzese) PRIMALPEedizioni - giugno 1985

 

 

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 15/07/2005 @ 12:17:33, in media, visitato 2244 volte)

Tikla oggi doveva tenere la II lezione del corso di giornalismo. Ma, come al solito, quando c'è bisogno lui sparisce...
Scusandomi per il contrattempo, mando in onda una replica (d'altronde è luglio, cosa pretendete?)

Avete notato? Ci sono telenovelas che puntualmente riappaiono nelle cronache. L'emergenza nomadi, per fare un esempio. Un altro è quella di Marcello: leggo i giornali, ma se qualcuno si fosse perso qualcosa, sono cose risapute. E allora, dall'archivio di Pirori, piazzo una storia del dicembre scorso:

PROLOGO:

 ...dunque, sì, è stato assolto, però il reato c'era. Dice che si chiama prescrizione. E poi c'è quell'altro, come si chiama? Allora, quell'altro è colpevole ma è fuori (o resta dentro?).

"Un paese che sulla giustizia è capace di tanta arte, mette paura ogni giorno di più!"

(Ripetendomi: Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti!)

Chiuso nel mio studio, il bicchiere di slivoviz era ormai vuoto, e del caso che mi avevano affidato ancora non avevo capito una mazza. Troppi nomi coinvolti e tutta gente che non ci pensava due volte a farti un paio di scarpe di cemento.
Scorrevo sullo schermo i blog del giorno prima, e non mi erano di nessun aiuto.
Pensai tra me e me caricando la pipa: se smettessi di pensare a quei nomi e mi concentrassi sui fatti, cosa ne verrebbe fuori? La solita vecchia storia di un paese capace di far le peggio schifezze e trovare sempre il modo di non rimetterci il culo e salvarsi la coscienza.
Sapevo che la mattina dopo sarebbe passato quel fulminato a discutere di Bush, sciopero generale e autunno freddo. Sull'autunno, non aveva tutti i torti. Misi l'impermeabile ed eliminai le tracce dell'indagine dal computer.
Albeggiava, e sapevo che in questi casi il questore cercava qualche innocente, meglio se straniero, con cui prendersela per una scatola di tonno rubata al centro commerciale. Diceva che così teneva buona la stampa. E nell'impermeabile avevo proprio una scatola di tonno, ma nessuno scontrino...
Città di merda!"

Lo sgombero e lo strano caso della giustizia italiana

Quel giorno provai + volte a chiamare Ljubisa sul cellulare e avvisarlo del pericolo che correva la sua gente, ma non mi rispose che dopo le undici.
Purtroppo, avevo visto giusto: il questore voleva distrarre la stampa dal caso di cui tutti si stavano occupando, e aveva appena detto a Ljubisa e ai suoi di alzare le chiappe con le loro roulottes.
Ormai che potevo fare? Divorai la mia scatoletta di tonno e brindai a Ljubisa e alla sua sfortuna con uno Chablis per coinvolgere spiritualmente anche Pepe Carvalho.

Nei giorni seguenti, ripresi le mie indagini, sempre + stomacato, perché mi sembrava di annaspare in un pantano. Come tutti. Per meglio dire: tutti quelli che non erano caduti nell'errore di giudicare quello che leggevano con gli occhi della propria simpatia politica.

Torno a ripeterlo: gli imputati non erano gente a cui importasse delle chiacchiere da bar sulla loro moralità. A loro interessava continuare a operare come sempre, per il rotto della cuffia ma liberi. Disposti magari a sbranarsi tra di loro, ma liberi.

Basta, non ne potevo +. E una sera al bar alzai un bicchiere di troppo persino per me. Sbronzo tradito, nella mia nebbia personale vidi sedersi accanto a me il fulminato. Probabilmente ghignando per avermi trovato in quella situazione. "Varda chi" mi disse aprendo sul tavolo la copia di Libero (diretto da "nientepopodimenoché" Vittorio Feltri) del 30 novembre. In prima pagina "SCIOPERO DEI BAMBA CONTRO BERLUSCONI E IL TAGLIO DELLE TASSE".

Non so dirvi perché quella copia di Libero finì a casa mia. Quando bevo, probabilmente ho dei colpi di genio che ai sobri non sono concessi. Probabilmente mi passò per la testa che se volevo capire qualcosa, dovevo cercare su quel foglio, e non su giornali bolscevichi come Il Corriere o il Sole 24 Ore, che come me si ingegnavano a mettere insieme briciole di verità (oltre alle preoccupazioni di non perdere i lettori e di urlare + forte di loro). "Libero" invece no, lì i capicosca parlavano senza paura, d'altronde erano a casa loro. Passata la sbornia, non ci misi molto a trovare quel che cercavo, era a pagina 10:
- Dell'Utri "Sarò assolto" "Tornerò a fare politica con il mio amico Silvio".

Ora, Dell'Utri non è mafioso, NO, non lo è mai stato ma, se anche voi siete pratici delle tante sfumature della dialettica di mafia, e dei brividi che vengono nel trovare la parola "AMICO" sulle pagine dello zerbino di casa, FORSE intendereste la cosa come un segnale, neanche troppo nascosto. "...disposti magari a sbranarsi tra di loro".

Non avevo niente in mano, ma feci lo stesso una telefonata (a chi? non mi ricordo, ah!) dicendo di sapere e di aver messo il dossier in un caveau sicuro.

Nei mesi seguenti successero cose strane assai:
- Prima Dell'Utri fu condannato;
- Poi, il capo del governo, amico carissimo, nonché fondatore del partito televisivo, misteriosamente fu avvelenato durante un trapianto di capelli, lasciando un vuoto incolmabile tra amici e nemici;
- Dell'Utri, tornato a furor di popolo alla politica attiva, in due mesi prese il controllo di quel che restava del suo partito, e vinse le elezioni politiche;
- incidentalmente, io ebbi qualche incontro non troppo amichevole con la questura. Ma non ottennero niente, perché niente sapevo;
- eletto capo del governo, Dell'Utri, che non è mai stato mafioso, NO, si rivelò però uomo d'onore. Il nuovo ministro degli Interni, Jack Mac Previti, firmò il condono per tutti gli immigrati e ripagarmi del mio silenzio.
- il vecchio questore fu rimosso, Ljubisa e i suoi ottennero una casa regolare. La festa d'inaugurazione fu memorabile: a Milano si registrò una nuova scossa di terremoto;
- Il famoso fulminato, in realtà un infiltrato nella Lega e agente della "politica" di nome Carmelo Zappalà da Termini Imerese, ebbe una botta di culo e da questurino fu promosso questore.
- il centrosinistra ha cambiato nome un'altra volta e spera nelle prossime elezioni politiche.

Articolo Permalink Commenti Oppure (3)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 15/07/2005 @ 02:23:35, in Europa, visitato 1779 volte)

   Da Dzeno Association©

14. 7. 2005 - Domenica scorsa, appena prima di mezzanotte, ignoti hanno cosparso di benzina porte e persiane di una casa dove dormivano due famiglie di Rom. Poi hanno dato fuoco al liquido.

Per fortuna non ci sono stati feriti e la casa, per quanto danneggiata, è intatta. I colpevoli di quella che può sembrare una ragazzata, rischiano almeno 8 anni di carcere, ma la pena può aumentare se l'incendio ha motivazioni razziali. Il commissario Strupek, della polizia di Rozmital Pod Tremsinem dove è avvenuto l'incidente, non si è sbilanciato sulle motivazioni dell'incidente. Ha però ammesso che la polizia cittadina sta indagando su precedenti incendi dolosi che avevano implicazioni razziali.

Le vittime sono sicure che si sia trattato di un atto razzista. Hanno stilato una lista dei possibili attentatori, che comprende anche un ex membro della polizia locale, da cui sarebbero stati minacciati più volte. Le famiglie avevano montato le persiane alla finestre, proprio a causa di incidenti passati, quando venivano lanciate pietre contro i vetri. [...]

In passato nella repubblica Ceca si sono verificati diversi incendi dolosi a danno di famiglie Rom. Il più noto avvenne nel 1998 nella città di Kremov, quando una bottiglia incendiaria fu lanciata in un appartamento dove dormivano 6 persone.. Una donna di 48 anni venne ustionata gravemente. Anche se i responsabili dell'atto confessarono la loro colpa, contro di loro non venne prese alcun provvedimento.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 15/07/2005 @ 01:49:11, in Kumpanija, visitato 2636 volte)

I Gypsy King

hanno interrotto ieri la tournee negli Stati Uniti, per la morte di Clementine Reyes, madre di Mounin, Antonico, Mario e Toni: componenti storici e nuovi del gruppo.

Clementine Reyes
Chi ha apprezzato la loro musica, può unirsi al dolore della famiglia, dei suoi cari e degli amici su
http://www.gypsymusique.com/

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 14/07/2005 @ 21:49:36, in media, visitato 1856 volte)

14. 7. 2005 - Secondo il giornale La Repubblica, 76 Rom, tra cui 40 bambini, sono finiti in mezzo alla strada e senza nessuna possibilità di riparo o ricovero futuri. Originari della Romania, erano legalmente in Italia e vivevano in un accampamento alle porte di Milano.

Nell'accampamento, d'altra parte, risiedeva uno dei Rom accusato di aver recentemente violentato un ragazza italiana di 19 anni,. Del fatto sono stati incriminati 3 Rom, e in Italia si è aperto un grande dibattito sui temi dei Rom e dell'immigrazione, facendo pressione sulle autorità perché prendessero provvedimenti. Il primo risultato è stata la decisione del comune di sgomberare l'intera comunità e di abbattere il campo.

I 76 Rom hanno ottenuto di poter dormire per 10 notti col permesso del comune elle strutture mese a disposizione dall'associazione Caritas. Scaduti i dieci giorni, la Caritas sta continuando ad ospitare ed assistere i Rom, senza più ricevere alcun contributo dal comune. La municipalità non intende permettere ai Rom di ritornare nei confini cittadini e la provincia sembra intenzionata a organizzare dei campi sosta nei dintorni della città. Ma al momento ogni soluzione sembra distante per i disaccordi che permangono tra l'amministrazione comunale e quella provinciale

(Dzeno Associaton)© - Repubblica Ceca


Dal Blog NON TROPPO - 10. 7. 2005 

Oggi forze estremiste hanno attaccato indiscriminatamente la città di Milano e i suoi abitanti. Questi mostri hanno designato determinati gruppi come bersaglio, senza alcuna giustificazione. Dirottando un'agenda di terrore, il loro pregiudizio e razzismo li ha portati a trarre il massimo vantaggio dal loro potere

Sto parlando della polizia italiana, che senza alcuna considerazione per le conseguenze, ha compiuto arresti di Zingari, tossicodipendenti, immigrati e potenziali piccoli criminali, dicendo di operare per il bene della Sicurezza Nazionale:

http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/europe/4667513.stm

La polizia compie raid in diversi campi Zingari e altre aree abbandonate.

Tra gli arrestati, 83 sono cittadini extra EU. Per 52 di loro sono già scattati gli ordini di espulsione. "I capi di accusa riguardano principalmente furti, mancato rispetto degli arresti domiciliari e delle leggi antidroga." ha commentato il col. Piccino al Corriere della Sera dopo gli arresti.

La polizia italiana è conosciuta per la presenza di elementi fascisti nei suoi quadri, e sembra privilegiare le azioni contro Zingari ed immigrati. Quando sono stato a Milano qualche anno fa, mi ricordo che nei bar girava parecchia cocaina, ma dubito che chi la spacciasse facesse parte di gruppi a rischio: erano tutti italiani che lavoravano in banca, studi legali e altre rispettabili professioni.

by Ian at July 10, 2005 06:25 PM

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 13/07/2005 @ 16:56:41, in media, visitato 1861 volte)

Non c'entra proprio niente, ma visto la minaccia delle ultime righe:  Se qualcuno dei protagonisti si sentisse in qualche modo offeso o calunniato, me lo comunichi e sarà mia premura rimuovere tutto ‘sto popò di roba, con la velocità di un razzo nel culo.  preferisco metterlo in dispensa, si sa mai che venga utile...

Da: broonotipresentosally

Praticamente ci sono questi due che improvvisamente si sono innamorati e si sono sposati.
Che poi “improvvisamente” è una parola che caratterizza più di una tappa della loro vita.
 
A lei, per esempio, improvvisamente un giorno sono cresciute le tette.
Lui, per esempio, improvvisamente un giorno è arrivato al 20% della RCS.
Analogia?
Diciamo che la RCS, in Italia, può essere rappresentata come le gigantesche tette di una gran gnocca chiamata politica finanziaria.
Un passaggio obbligato, insomma, per ogni uomo che vuole arrivare a triangoli di potere ben più allettanti.
Triangoli di potere, cosa avete capito, si intende potere economico-potere dell’informazione-potere politico.
 
Praticamente lei fino a ieri era Poppea nella nota fiction, oggi fa la produttrice di film.
Ma lei parcheggiamola un attimo qui accanto, che tanto dove la metti sta.
 
L’ultima volta che le notizie diedero il nome di qualcuno interessato a scalare la RCS, fecero il nome del cavaliere.
Un paio di anni fa.
Ma alla RCS, che non sono cretini, vennero sollevati immediatamente gli impenetrabili scudi del patto sindacale, rimandandolo a casa con tanti saluti.
 
Il cavaliere, che esattamente come quelli della RCS certo non è cretino, capì che lui quel patto non solo non l’avrebbe mai potuto superare, ma soprattutto, se avesse insistito, l’avrebbe visto trasformarsi nella sua condanna al tracollo.
 
Il patto sindacale, per capirci, è un meccanismo che mette al riparo gli azionisti già proprietari di quote, dagli eventuali attacchi di quelli che improvvisamente decidono di tentare di acquistare la maggioranza della proprietà di un’azienda quotata.
Chi sottoscrive quel patto, detiene (sommando le reciproche quote) la maggioranza, e se vuole può lasciare che chiunque arrivi a comprarsi fino al 49% delle quote senza dire nulla, impedendogli però di comprarsi il restante 2%, facendo in modo che chi si è comprato quel 49% si ritrovi con una quantità allucinante di soldi da sborsare, una quantità esorbitante di azioni, ma potere zero nello stesso momento.
Niente di più di un serbatoio di soldi senza potere decisionale, insomma.
 
Il cavaliere questo lo sapeva benissimo, e dato che a lui la RCS interessava non certo per mettere da parte qualche soldino, ci ha provato, ha capito che mezza finanza italiana ne avrebbe approfittato per fargli pagare qualche vecchia incazzatura da lui procurata, e ha detto “Grazie e arrivederci”.
Se il suo interesse verso la RCS può essere considerato, a memoria d’uomo, l’unica impresa che ha mollato alla prima difficoltà, senza nemmeno provare a cambiare qualche legge, un motivo ci sarà.
Anche lui che tutto può, del resto, sapeva benissimo che sul muro Consob ci avrebbe sbattuto rovinosamente il plastico naso.
 
Dal nulla, qualche mese fa, spunta tale Ri*ucci.
Uno che nessuno aveva mai sentito nominare, si ritrova improvvisamente con il 20% della RCS in tasca.
Il 20% della RCS, per capirci, equivale a qualche centinaio di milioni di euro.
Ma vogliamo fermarci qui?
Ma noooo.
Lui annuncia che vuole arrivare ben più in alto, ad una percentuale per ottenere la quale, si stima, dovrà movimentare tra i 5 e i 6 miliardi di euro.
Cioè, non lui.
Le banche che gli forniscono il credito.
Ri*ucci.
Che se il nome non ricordasse incredibilmente il RItorno di Cuccia, …vabbè…niente.
Qualcuno l’aveva mai sentito nominare?
Ora le banche gli garantiscono migliaia di miliardi di prestiti.
Assolutamente solo sulla fiducia, visto che se la Consob lo dovesse veramente costringere a lanciare l’opa, tutti insieme gli azionisti potrebbero metterlo nella merda.
Ma le banche lo sanno che gli italiani si cagano sotto e vogliono capitalizzare al volo ad ogni occasione propizia, e quindi gli dicono “vai caro e fai il prezzo che vuoi, noi copriamo, tanto quelli mollano”
Del resto, perché pensare di non dar crediti per migliaia di miliardi ad uno che fino a ieri costruiva case e oggi vuole la RCS?
Ma no, non sto parlando del Cavaliere.
Sempre di Ri*ucci.
Come “Ri*ucci chi?”
Quello che si è sposato ieri con Anna Palchi, non avete visto i telegiornali?
 
Ora, succede che tutti improvvisamente si sono visti spuntare questo qui e mezza finanza italiana si sta chiedendo chi cazzo ci sia dietro di lui, visto che pure un bambino sa che nessuna banca ti da 10 euro se non sei figlio di un banchiere, figuriamoci migliaia di miliardi ad uno sconosciuto, ma soprattutto tutti si stanno chiedendo come mai uno che costruiva case oggi vuole la RCS.
 
Adesso riprendiamo un attimo la neo-mogliettina parcheggiata poco fa.
Tanto, come dicevo, è lì ferma e buona.
Perché anche a Poppea, le banche, improvvisamente hanno deciso di dare crediti impensabili per chiunque sia proprietario di imperi aziendali, figuriamoci per una che si presenta con un curriculum stampato su dodici fogli patinati divisi per mesi dell’anno.
Oggi, improvvisamente (che bella parola), la lupa de noartri fa la produttrice di film.
 
Per chi non mastica di ruoli del mondo dello spettacolo, il produttore è quello che ci mette i soldi.
Cioè, non lei.
Le banche che le forniscono il credito.
Cosa chiedono come garanzia le banche che forniscono i soldi per produrre film?
Magari qualche film prodotto precedentemente, di successo?
Non ne ha.
Magari qualche partecipazione personale in ruoli di primo piano in film che hanno sbancato al botteghino?
Non ne ha.
E allora come può garantire alla banca che il film avrà successo?
Ri-parcheggiamola un attimo, che tanto sta lì tanto quanto prima.
 
Perché un film abbia successo, servono due requisiti fondamentali.
La promozione e la distribuzione.
In Italia, si sa, il cinema “povero” è stato azzoppato se non addirittura messo in ginocchio, dopo che l’intera catena di distribuzione è finita nelle mani di una nota azienda italiana, che è proprietaria di quasi tutte le sale, nelle quali piazza per settimane intere quasi esclusivamente i film prodotti da se stessa o film di bassa qualità ma di sicuro incasso, spesso americani, per poi spostarli dopo ormai pochi mesi nell’altrettanto nota catena di videoteche.
Per un’assoluta involontaria catena di coincidenze, capita che quella stessa azienda sia la proprietaria di tutti quei canali (tv) attraverso i quali i film vengono “promozionati” attraverso martellanti trailer a tutte le ore.
Il percorso è studiato ben bene.
Si pubblicizzano solo certi film, solo quelli vengono messi nelle sale, solo quelli la gente va a vedere, solo quelli fanno soldi a palate.
 
Riprendiamo la parcheggiata e avviamoci verso la fine della storia.
 
Se tu sei Poppea e chiedi qualche milione di euro per fare una cosa che non hai mai fatto, come minimo la banca, dopo essersi fatta una risata, ti da comunque la possibilità, magari chiamando anche gli altri colleghi perché questa proprio non se la devono perdere, di spiegare in base a quale assurdo ragionamento dovrebbero pensare che il tuo film avrà successo e di conseguenza loro riavranno i loro soldi indietro con tanti interessi e grazie.
 
Semplice.
Basta che tu spieghi con una certa sicurezza che qualsiasi cagata tu deciderai di produrre, nelle sale ci arriverà, verrà distribuito senza nemmeno batter ciglio e arrivando nelle principali sale italiane probabilmente sotto natale, farà anche i soldi promessi.
 
“Eh si, ma lei come fa ad essere certa che il suo film verrà distribuito in tutte le principali sale?” chiede il direttore della banca.
“Ma signori, sono la moglie di Ri*ucci”
“E Ri*ucci chi sarebbe?”
“Quello che sta scalando la RCS”
“E la RCS cosa sarebbe?”
“Il Corriere della Sera che tanto interessava al Cavaliere”
“E il cavaliere chi sarebbe?”
“Il proprietario di quasi tutte le sale cinematografiche italiane”
“E lei cosa fa nella vita?”
“Da poco produco film di sicuro successo”
 
Fine del teorema.
Riassunto?
Se il primo film della Palchi avrà il logo Medusa Film, dietro Ri*ucci c’è il cavaliere.
 
Vah che razza di dono di nozze è riuscita a ottenere.
 
 
 
Tutto questo è frutto solo di un mio ragionamento personale.
Non ha basi fondate.
Non proviene da documentazioni di alcun genere.
È una pura e semplice storia inventata da me e non vuole esprimere giudizi personali su nessuno nei citati, ma solo analizzare una storia che è già pubblica, sotto l’aspetto “possibili relazioni affaristiche” e costituisce puro e semplice esercizio.
Se qualcuno dei protagonisti si sentisse in qualche modo offeso o calunniato, me lo comunichi e sarà mia premura rimuovere tutto ‘sto popò di roba, con la velocità di un razzo nel culo.
Articolo Permalink Commenti Oppure (7)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


26/04/2024 @ 05:14:44
script eseguito in 58 ms

 

Immagine
 Il gruppo Dhoad Gipsy del Rajasthan... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 340 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< aprile 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
         
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source