Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Non un altro blog - giornale o chissacosa ma: 1. raccogliere notizie direttamente dalle fonti; 2. far conoscere come la pensano i diretti interessati.

La redazione
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Frances Oliver Catania (del 08/03/2014 @ 09:08:26, in Kumpanija, visitato 1896 volte)

In italiano era già disponibile in versione cartacea che in ebook, così ci abbiamo preso gusto, ed ecco la versione in inglese.

Hajrija Seferovic, known as Maria (Bebé to her family) was born to Kalderasha parents in 1938 in the ex Yugoslavian town of Travnik, the first of five children. Her family travelled often in search of ways to earn a living, among other things selling horses, and making copper pots and plates which they would sell in local markets. Maria remembers a difficult but happy childhood living in tents in a large 'Kumpanji'. During these journeys her group came to Italy often. At the beginning of the war in Bosnia , with the help of the United Nations, the family managed to escape. Some went to live in France others to Germany and some to the United States. Maria and her family went to Turin where they stayed for ten years.
by Frances Oliver Catania

And what about You, how many Gypsies do you know? That was the slogan in a UNAR campaign (2012). This little volume doesn't talk about the Roma culture or about the origins of their language or of the persecutions that they have suffered it talks about getting to know each other.
The Roma and the Sinti are among us everywhere in Italy and in Europe, and when allowed to, they work alongside us, and send their children to school with our children. Why should it be different in Pessano con Bornago? How do you think that they can improve their situation if we deny them the possibility to shake off the shackles of poverty?
This booklet tells of a culture that can't be found in anthropological texts, but which lives on a daily basis in this area North East of Milan. In short, for once it doesn't talk about the things that they need (or rather that they have every right to) but of what they can teach us right now if they had the chance, because they are here among us.
Practical evidence: I am sure that all of you (even those who can't stand gypsies) are interested in knowing something about STAYING HEALTHY and FOOD. You will see that even an old Roma grandmother can teach us something.
THAT'S THE FIRST REASON. The second is that this family, who live nearby today (possibly with something to teach us), tomorrow are somewhere else teaching someone else. Whether they live in a caravan or in a house, under a bridge or in an encampment doesn't change a thing about the wealth of knowledge and experience that they have in their culture. Wherever they go, wherever they stop they have to find the possibility of a way to live.
The third point, which is just as interesting, is GAINING SOMETHING (you as much as Maria and her family). We are not asking for charity but for shared respect. As long as people depend on the generosity of others there will always be people on the margins of society, people who are easily got rid of.
If you find what Maria has written interesting, this booklet is not at all expensive for you, and the proceeds will all go to her which will be a significant help to her.
Money is important, sure, but after so much time spent living side by side, more important, with this booklet we can start to build a relationship TOGETHER.
To all you readers, with sincere good wishes that we can travel this road together.
Sastipé, But thaj Baxt savorrenge (Good health, Work and Good Luck to you all)
by Fabrizio Casavola 

Copyright Licenza di copyright standard
Edizione III edizione
Pubblicato 6 marzo 2014
Lingua Inglese
Pagine 29
Formato del file PDF
Dimensioni del file 12.87 MB
Prezzo: € 2,50

Download Grandma's Tales

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 09/03/2014 @ 09:08:49, in blog, visitato 1686 volte)

Il Porrajmos è stata una persecuzione su base razziale
"Per opportuna conoscenza, si ha il pregio di comunicare che la R. Ambasciata a Berlino ha fatto conoscere che, con recente provvedimento, gli zingari residenti nel Reich sono stati parificati ag...

Piacenza, la Musica dei Viandanti
Il progetto "MUSICA dei VIANDANTI" nasce a Rivergaro in provincia di Piacenza circa un anno fa, dopo un incontro con i ragazzi delle scuole medie...

E' mancato il Maestro Paco de Lucia
Paco de Lucia dicembre 1947 - febbraio 2014 Il Maestro è mancato questa mattina su una spiaggia del Messico. In vacanza con la sua fami...

Paco de Lucia un inventore di sogni
Ci sono volute diverse ore grigie prima di tornare a quelle note. Prima di riascoltare il timbro ineguagliabile della chitarra, le armonizzazioni funamboliche, la pulsazione esaltante del ritmo, l'urgenza vertiginosa del tempo, il senso meditato e profondo di ogni nota e ogni silenzio. Sono servite ore sprecate a cercare di darsi una ragione che in que...

Paperino e i pregiudizi
All'indomani del ritorno del Festival del Fumetto a Mantova con il titolo "Mantova Comics & Games 2014" che si terrà il il 7-8-9 marzo nella consueta location del Palabam, pubblichiamo un fumetto che tratta il tema dei pregiudizi e degl...

Milano, pugni per esistere

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 10/03/2014 @ 09:07:58, in Italia, visitato 1338 volte)

Posted on 6 marzo 2014 su La voce degli attivisti rom e sinti

La storia di una donna rom che vuole cambiare il mondo e battersi per i diritti del suo popolo. Di Pamela Salkanovic.

Mia zia si chiama Dzemila Salkanovic ed è una donna che oggi lavora a Roma come mediatrice culturale. Da piccola abitava in quelli che la gente chiama "campi nomadi" ma, pian piano, ha cominciato a lavorare. Questo le ha permesso di cominciare a uscire dal campo e dalla vita lì dentro, che è molto dura e difficile, come vivere in un ghetto.

Mia zia aveva tre sorelle e quattro fratelli da mantenere. Lavorava soprattutto per loro, da buona sorella maggiore.

A 18 anni ha trovato un impiego come domestica e per lei è stata una grande soddisfazione. Però c'era anche qualcosa che non la faceva stare tranquilla. Le ragazze rom, ai tempi di mia zia, erano abituate a sposarsi a 13-14 anni. Lei, appunto, ne aveva 18 e la gente della sua comunità la giudicava negativamente perché era l'unica tra tutte le giovani ragazze che ancora non si era sposata.

A 23 anni, però, Dzemila conosce quello che sarebbe diventato il suo futuro marito. Dopo non molto tempo i due decidono di sposarsi e vivono in un campo, a Roma, finché non hanno avuto la possibilità di prendersi una casa vera fuori dal campo. Da allora la vita di mia zia è cambiata radicalmente. Ha iniziato a frequentare altri cittadini italiani, non rom, e per lei l'inclusione sociale non era più una chimera.

Ha trovato un bellissimo lavoro come responsabile di una casa famiglia per minori, e ha iniziato a dedicarsi al volontariato. Oggi fa la mediatrice culturale e allo stesso tempo frequenta una scuola per imparare meglio l'italiano.

"Anche se non è stato facile, sono molto soddisfatta di ciò che ho fatto e sto facendo nella mia vita. La vita di una ragazza rom spesso riserva molte insidie. Io lo so ed è per questo che vorrei aiutare altre persone a inserirsi nella società, con tutti gli altri cittadini italiani e di altre nazionalità. Spero che un giorno noi rom non saremo più giudicati per la nostra cultura, per il nostro colore della pelle o degli occhi e che tutti i pregiudizi negativi nei nostri confronti saranno superati per sempre".

Parola di Dzemila, la mia super zia rom...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 11/03/2014 @ 09:07:20, in casa, visitato 1680 volte)

Sergio Bontempelli - 10 marzo 2014 su Corriere delle migrazioni

Emarginazione, sgomberi, violazioni di diritti e spese fuori controllo. La politica del Comune di Roma in materia di rom e sinti non è cambiata con la Giunta Marino

Doveva essere la Giunta del rinnovamento, espressione di una politica diversa, di un vero e proprio "cambio di passo" rispetto al passato. Invece, i primi otto mesi di Ignazio Marino al Campidoglio sono all'insegna della continuità con l'Amministrazione Alemanno, almeno per quanto riguarda le politiche in materia di popolazione rom e sinti.

È questa l'accusa che l'Associazione 21 Luglio, una delle sigle più attive e conosciute della galassia romanì, ha lanciato pubblicamente presentando il dossier "Senza Luce: rapporto sulle politiche della Giunta Marino, le comunità rom e sinte nella città di Roma e il Best House Rom".

In effetti, i dati raccolti nel dossier sono impressionanti. A partire dal 12 settembre scorso, con l'intervento nel campo di Via Salviati, la Giunta Marino ha effettuato ben diciassette sgomberi: in media uno ogni quindici giorni. "Si tratta di un numero inferiore a quello registrato sotto la passata Amministrazione", spiega Carlo Stasolla della 21 Luglio, "ma comunque ancora alto e preoccupante per le modalità con cui gli sgomberi sono stati attuati, in particolare per la costante assenza di reali consultazioni con gli interessati".

Eppure, la pratica degli sgomberi è stata oggetto di durissime critiche da parte delle organizzazioni internazionali. "Gli sgomberi non servono", proseguono gli estensori del dossier, "e la stessa "Strategia Nazionale di Inclusione", approvata dal Governo italiano in attuazione delle politiche europee, chiede di superarli".

Come superare i campi? Costruendo altri campi...
Vale la pena soffermarsi proprio sulla Strategia Nazionale di Inclusione: si tratta di un documento che non è giuridicamente vincolante - non è insomma una legge, e nemmeno un'ordinanza, una direttiva o un regolamento - ma che prescrive le politiche da attuare nei confronti delle popolazioni rom e sinte. In particolare, la Strategia chiede di avviare percorsi di inserimento abitativo, lavorativo e sociale, superando le pratiche di segregazione urbana e la logica dei "campi nomadi".

A parole, la Giunta Marino si ispira alla Strategia, e la fa propria. O per meglio dire, si esprime in modo contraddittorio e ambivalente: già, perché le dichiarazioni pubbliche degli amministratori capitolini usano linguaggi diversi. C'è quello del Sindaco Marino, che non si fa scrupoli di associare i cosiddetti "nomadi" ad un problema di "sicurezza" e di ordine pubblico (il 18 luglio, nel suo primo discorso programmatico, il medico prestato alla politica spiegò che "sui nomadi abbiamo avviato una collaborazione con le forze dell'ordine per riportare nei campi attrezzati una situazione di ordine e legalità"). E poi c'è il linguaggio di Rita Cutini, assessora al Sostegno Sociale e alla Sussidiarietà, che invoca costantemente la Strategia Nazionale, parla di inclusione e rilancia la necessità di "superare i campi nomadi".

Il modo in cui l'assessora intende perseguire questi obiettivi è, tuttavia, perlomeno bizzarro. Il 13 febbraio scorso, al Tavolo Tecnico su Rom e Sinti, la Cutini ebbe a dire infatti che "la nostra idea è superare i campi immaginando di creare campi di medie dimensioni". Non è uno scherzo, è proprio così: il Comune di Roma vuole superare i campi costruendo altri campi (sia pure "di medie dimensioni"). Un po' come se uno volesse smettere di fumare accendendosi una sigaretta...

Best House Rom
Ma la vera novità delle politiche capitoline è rappresentata dall'immobile di via Visso, conosciuto col nome un po' beffardo di "Best House Rom" (per chi non sapesse l'inglese, l'espressione suona più o meno come "la miglior casa dei rom"). Si tratta di una struttura di accoglienza, utilizzata già dall'Amministrazione Alemanno, e pensata per collocare famiglie sgomberate dai campi cosiddetti "abusivi".
Qui, dal 16 al 18 dicembre 2013, sono stati trasferiti i 120 rom presenti nel "villaggio attrezzato" di via della Cesarina, mentre il 6 febbraio scorso sono state inserite 47 persone allontanate da via Belmonte Castello.

Le accuse della 21 Luglio sul "Best House Rom" sono circostanziate e durissime. L'immobile è un vecchio capannone industriale, da cui sono state ricavate piccole stanze senza finestre e senza luce naturale (di qui il titolo del dossier, "Senza Luce" appunto). La struttura non è arredata, e gli ospiti hanno a disposizione solo dei letti dove dormire.
"Gli spazi", denunciano gli estensori del rapporto, "sono inadatti e lontani da quanto previsto dalla normativa regionale: ogni nucleo familiare, composto in media da cinque persone, dispone di fatto della sola zona notte, che svolge anche funzioni di zona giorno e studio per i minori, composta da un'unica stanza di circa 12 mq. Ogni ospite, pertanto, ha a disposizione circa 2,5 mq contro i 12 mq indicati dalla Legge Regionale".
Non basta: secondo le rilevazioni effettuate dai tecnici della 21 Luglio, nell'immobile "non sono presenti adeguate misure di sicurezza. La capacità di esodo, in caso di incendio, risulta fortemente limitata per la carenza di adeguate vie di fuga".

Il regolamento interno del centro di accoglienza, infine, è gravemente lesivo dei diritti dei rom. "In teoria", spiegano ancora dalla 21 Luglio, "la permanenza nella struttura non deve essere superiore ai 90 giorni. In realtà, molti degli ospiti accolti a partire del luglio 2012 sono ancora presenti, senza che a loro sia stata formalizzata una proroga. La possibilità di rimanere nel Best House Rom è costantemente minacciata dall'assenza di trasparenza nelle procedure di rinnovo, dalle incertezze sui tempi di ospitalità, dalle clausole di espulsione contenute nel Regolamento. In caso di allontanamento improvviso, le famiglie risultano sprovviste di tutela legale, permanendo così in una condizione di costante assenza di certezza".

Quanto ci costa?
Come spesso è stato osservato, le politiche di segregazione dei rom hanno costi altissimi per il contribuente. Per il solo Best House Rom, il Comune di Roma ha speso 765 mila euro per gli ultimi sei mesi del 2012, e altri 522 mila euro da gennaio a maggio 2013. In altre parole, per il mantenimento della struttura il Campidoglio spende più di 6 mila al giorno. No, non è un errore di stampa: sono proprio 6 mila euro al giorno. Cifre altissime, a cui si devono aggiungere i costi degli sgomberi (secondo alcune stime, 15/20 mila euro per ciascun intervento), e quelle per il mantenimento dei campi e dei villaggi attrezzati.

Siamo di fronte dunque a una politica che produce segregazione, e che costa. Esistono alternative possibili? La 21 Luglio ne ha proposte alcune: la sospensione degli sgomberi, l'avvio di una reale consultazione con la comunità rom e sinti, la chiusura dei campi, l'avvio di un percorso di inclusione sociale e abitativa. Sono le medesime richieste contenute in un documento presentato - all'inizio di Settembre - dall'Arci Solidarietà e dalla stessa 21 Luglio.

"Il documento", spiega ancora Carlo Stasolla, "era rivolto alle autorità locali, al fine di indicare i principi essenziali di una nuova politica. Ma quelle proposte sono rimaste inascoltate, e la risposta del Comune è stata il trasferimento nel "Best House Rom" dei 120 rom presenti nell'insediamento di via della Cesarina". Un po' come dire: non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 12/03/2014 @ 09:04:21, in casa, visitato 1812 volte)

Robb de matt, cito testuale: "... fino a quando tutti gli appartamenti non saranno occupati, e tutti gli inquilini non parteciperanno alle spese condominiali, l'ascensore ad esempio non verrà messo in funzione e la gestione delle aree comuni resterà una incognita. Il tutto per buona pace di chi, ad esempio, aveva finalmente ottenuto di trasferirsi in una palazzina più confortevole, che permettesse di far fronte anche ad alcune disabilità, e si ritrova invece a dover fare le scale per uscire e rientrare in casa, senza alternative"

  S.Bona, l'immobile nuovo e semi-sfitto

Nuovo immobile Ater a Santa Bona (investimento da 3 milioni) sfitto da mesi: diversi assegnatari non accettano di avere coinquilini rom - di Federico de Wolanski su la tribuna di Treviso

Il nastro è stato tagliato in autunno, trenta alloggi di edilizia popolare dell'Ater nuovi di zecca con tanto di riscaldamento a pavimento, pannelli solari e altri optional. Trenta case pronte, abitabili da subito, costate oltre 3 milioni di euro ma che oggi, a cinque mesi dall'inaugurazione, sono per metà vuoti, sfitti, non assegnati. Perché? Perché tra gli assegnatari in lista, i primi hanno rinunciato. Motivo: "Nel condominio ci sono gli zingari".

La realtà è sotto gli occhi di tutti: sia dei residenti della zona, sia dei pochi inquilini che invece hanno già preso casa nello stabile di via Brigata Cadore dove nel novembre scorso, per l'inaugurazione, arrivò perfino l'assessore alla Casa della Regione Veneto Giorgetti. Il palazzo (6 appartamenti a tre camere, 12 a una camera singola, altrettanti a 2 camere, tutti con disponibilità di garage, riscaldamento a pavimento e pannelli solari) è semivuoto. Gli appartamenti assegnati, ad oggi, sono solo una dozzina sui trenta totali.

E la chiave di tutto sarebbe tutta lì, nei primi arrivati: sei nuclei familiari di etnia rom, appartenenti alle famiglie “nomadi” più note nel trevigiano. Una presenza che oltre ad aver già alimentato problemi di convivenza nello stabile, avrebbe indotto più di qualche assegnatario a rinunciare all'alloggio assegnatogli dal Comune di Treviso. Gli italiani residenti - sei famiglie in tutto - preferiscono non affrontare l'argomento. Storcono la bocca e accennano, a voce bassa. Ma la questione è ben nota agli uffici comunali che gestiscono le assegnazioni. "È vero" ammette l'assessore al Sociale Liana Manfio, "quando abbiamo contattato i candidati alla casa, molti ci hanno risposto che non accettavano l'offerta per via degli inquilini, i rom. Non abbiamo potuto fare nulla". Ma perché i primi assegnatari sono state le famiglie rom? "La lista era chiara, e le assegnazioni vengono fatte in base a quella, oltre che in base alle emergenze".

Di qui la brusca frenata alle procedure di assegnazioni e la caccia a famiglie disponibili ad occupare stabili popolari in classe energetica superiore. Così, il gioiello di Santa Bona si sta trasformando in un edificio fantasma, con tutti i problemi del caso. Già, perché fino a quando tutti gli appartamenti non saranno occupati, e tutti gli inquilini non parteciperanno alle spese condominiali, l'ascensore ad esempio non verrà messo in funzione e la gestione delle aree comuni resterà una incognita. Il tutto per buona pace di chi, ad esempio, aveva finalmente ottenuto di trasferirsi in una palazzina più confortevole, che permettesse di far fronte anche ad alcune disabilità, e si ritrova invece a dover fare le scale per uscire e rientrare in casa, senza alternative.

Come se non bastasse poi l'edificio ha già cominciato a risuonare di lamentele e tensioni tra inquilini e Ater, e tra inquilini ed inquilini. Una situazione che non facilita certo l'assegnazione delle alloggi e la gestione del condominio, e sta alimentando anche il dibattito politico.

La Lega, con il capogruppo Sandro Zampese e Pierantonio Fanton, vicepresidente Ater, sta affilando i coltelli e ha pronta un'interrogazione diretta all'assessore al Sociale Liana Manfio e al sindaco Manildo: "È inaccettabile un simile spreco e una simile malagestione in un momento in cui tante famiglia attendono una casa" attaccano. La discrepanza tra l'investimento fatto, la sicurezza con cui si annunciava che "il condominio sarà riempito subito" e la realtà dei fatti, è stridente.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 13/03/2014 @ 09:04:00, in media, visitato 1601 volte)

Avete presente quei film dove la vicenda varia a seconda di chi la racconta? Storia breve, quella che ho letto da Napoli, ma interessante perché:

  1. si parla di ZINGARI, parola che sempre risveglia il voyerismo del lettore;
  2. come nelle chiacchiere di paese, quelle che non finiscono mai, lo stesso fatto viene ricostruito da tre testate in tre maniere diverse, con un risultato finale di involontaria comicità.
  • LA PRIMA PAGINA narra di una sedicenne molestata da due "nomadi", e di una folla che assalta a sassate il campi di Poggioreale (brividi, pensando ai roghi di Ponticelli di pochi anni fa, la ragazzina racconta e non ci sono testimoni, mi viene in mente anche Torino).
  • Il caso si sgonfia (e si complica) sulla STAMPA: i giustizieri sarebbero due cugini della ragazza. Le hanno anche prese, e solo a questo punto la folla ha preso le loro parti.
  • THE BLAZONED PRESS (esiste anche un nome simile) estrae il coniglio dal cappello parlando di faida: molestatori e molestata sarebbero tutti rom, e la folla?
Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 14/03/2014 @ 09:00:14, in Italia, visitato 1368 volte)

13/03/2014 - Comunicati Stampa: Di sgombero in sgombero!

Il 3 marzo la polizia locale ha sgomberato il campo informale sito nelle vicinanze dell'ospedale Sacco a Milano e questa mattina sono stati sgomberati due insediamenti rom situati nella zona dell'ex caserma di Viale Forlanini. Sono tutte persone provenienti da sgomberi precedenti.

Questa mattina, la Polizia Locale, Polizia di Stato e Carabinieri, con il supporto della protezione Civile, dell'Ufficio Nomadi del Comune e del Coordinamento Rom, hanno proceduto all'ennesimo sgombero di insediamenti occupati da famiglie di etnia rom.

Le modalità' di sgombero sono quelle a cui il Comune di Milano ha ormai abituato, ovvero: assenza di ordinanza di sgombero, nessuna consultazione precedente con le famiglie interessate, offerta alloggiativa deficitaria e solo temporanea. In sostanza, il Comune milanese insiste nella sua miope pratica di sgomberare interi nuclei famigliari con grande spreco di risorse pubbliche, in aperto spregio dei diritti umani fondamentali di tali persone, nel mancato rispetto degli standard internazionali e senza alcuna volontà' di trovare soluzioni durature.

Le Autorita' milanesi, quindi, si adoperano con un importante spiegamento di forze e risorse pubbliche per sgomberare - con cadenza almeno mensile - le stesse persone, spostandole da un angolo all'altro del territorio comunale, con brevi passaggi negli indecenti, sovraffollati e costosi centri di permanenza temporanea.
"Il 3 marzo sono state sgomberate 60 persone senza che venisse offerta loro alcuna soluzione alloggiativa che è stata invece in parte proposta alle 40 persone sgomberate stamani." dichiarano i volontari del Naga e gli operatori di ERRC presenti allo sgombero. "Le persone sgomberate dieci giorni fa sono per strada senza assistenza né accoglienza creando una situazione grottesca ed incomprensibile. Fermo restando che le soluzioni alloggiative proposte dal Comune si rivelano spesso inadeguate in quanto non rispettose dei bisogni e dei diritti fondamentali dei cittadini rom - e infatti sono spesso giustamente rifiutate - un minimo di accoglienza ci sembra il minimo che un'amministrazione che possa offrire a chi vive sul suo territorio." Proseguono i volontari e gli operatori.

"Ormai da tre anni aspettiamo dal Comune un segnale forte di discontinuità, gli sgomberi rimangono invece l'unica risposta messa davvero in atto. L'amministrazione dimostra così non solo di non riuscire a realizzare nessuna pratica di discontinuità, ma di non riuscire nemmeno a immaginarsela. Forse manca il coraggio di attuare una politica diversa. Di certo non manca il coraggio di sgomberare". Concludono Naga e ERRC.

Naga ed ERRC continueranno a monitorare la situazione, ad assistere le persone sgomberate e a chiedere che si trovino soluzioni strutturali per quella che, dopo tanti anni, non deve più essere trattata come un'emergenza.

Info: Naga: 3491603305 - www.naga.it - naga@naga.it
ERRC: Sinan Gökçen
Media and Communications Officer
European Roma Rights Centre
Tel. +36.30.500.1324
sinan.gokcen@errc.org

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 

13 marzo 2014

Ventidue scatti raccontano volti e momenti di vita di uomini, donne e bambini appartenenti ai gruppi etnici più discriminati in assoluto in Italia e nell'Unione Europea, i Rom e i Sinti. E' "Uno sguardo per incontrarsi", la mostra fotografica itinerante che da domani, venerdì 14 marzo, apre i battenti in Regione (viale Aldo Moro 21), in occasione della Settimana d'azione contro il razzismo (17-23 marzo). Allestita grazie al progetto europeo "Roma-Matrix" (finanziato dalla Commissione Europeaall'interno del programma "Fundamental Rights and Citizenship"), di cui la Regione Emilia-Romagna è partner, la mostra sfata attraverso le immagini del fotoreporter bolognese Mario Rebeschini i tanti luoghi comuni, perlopiù negativi, su Rom e Sinti. 2745 persone, secondo i dati ufficiali (pari allo 0,06% della popolazione complessiva), che vivono stabilmente in Emilia-Romagna e che nel 90% dei casi sono cittadini italiani.

"La scelta di questa mostra non è casuale - spiega l'assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi -. Recentemente la giunta ha approvato le Linee guida per rafforzare e potenziare l'operatività della rete regionale contro le discriminazioni. Un problema sempre all'ordine del giorno: si pensi a quanto accaduto alla squadra di calciatori marocchini a Forlì, cui va tutta la mia solidarietà, fatta segno di continui insulti razzisti e per questo in qualche modo indotta a ritirarsi dall'attività sportiva. Episodi gravissimi cui va posto rimedio, lesivi anche nei confronti delle stesse associazioni sportive coinvolte che sono, al contrario, costantemente impegnate nella lotta alle discriminazioni".

"E se finora ci si era occupati prevalentemente di episodi legati all'immigrazione - continua l'assessore -, i cinque anni d'attività del Centro hanno dimostrato chiaramente come la casistica si sia progressivamente ampliata verso altri fattori di discriminazione: l'età, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza a una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, la disabilità, l'orientamento sessuale e così via. Non solo: assistiamo ultimamente a una sovrapposizione di fattori, le cosiddette 'discriminazioni multiple'. Di qui la necessità di migliorare gli strumenti di cui la Regione dispone. Ricordo inoltre la nostra adesione a Ready, la Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere".

Per rafforzare l'efficienza del Centro contro le discriminazioni, la Regione destinerà quest'anno 40mila euro alla prevenzione con il sostegno alle numerose attività territoriali di educazione, informazione e sensibilizzazione. La Regione inoltre è capofila del progetto Star (Sportelli Territoriali Antidiscriminazioni in Rete): con i 126mila euro del Fondo europeo per l'integrazione, viene finanziata la sperimentazione di diversi assetti e funzioni dei punti che fanno parte della rete.

Il Centro regionale contro le discriminazioni: i dati
Centocinquantacinque, tra nodi, sportelli e antenne. E' questa la composizione del Centro regionale contro le discriminazioni, il cui processo di costruzione è stato avviato nel 2008. Il Centro può contare su una rete diffusa su tutto il territorio (sportelli già attivi di Comuni e sindacati, sedi di associazioni del terzo settore) che hanno deciso di includere le attività di prevenzione e contrasto delle discriminazioni nel lavoro già svolto. Parallelamente alla costruzione e formalizzazione delle rete, il centro regionale contro le discriminazioni ha organizzato corsi di aggiornamento di base per le figure incaricate da ciascun soggetto come referenti operativi dell'antidiscriminazione. Complessivamente, dalla fine del 2008 a oggi, sono stati trattati circa 300 casi di discriminazione (che si sono verificati perlopiù in ambito lavorativo), segnalati direttamente alla rete dei punti territoriali o attribuiti dal numero verde dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Settimana d'azione contro il razzismo: gli appuntamenti in Emilia-Romagna
Anche quest'anno, in occasione della Settimana d'azione contro il razzismo, dal 17 al 23 marzo si svolgeranno numerose iniziative in tutta l'Emilia-Romagna: proiezioni di film, presentazione di un'app, letture e laboratori per i giovani, feste e aperitivi interculturali, banchetti informativi, flash mob e così via (l'elenco completo sarà disponibile a breve all'indirizzo http://sociale.regione.emilia-romagna.it/). Giovedì 20 marzo l'assessorato Politiche sociali della Regione pubblicherà una newsletter dedicata.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 16/03/2014 @ 09:03:08, in casa, visitato 1671 volte)

Il gruppo di sinti al lavoro nel deposito di Amcps. FOTO ROVEROTTO
Alloggi per l'housing sociale: i lavori verranno effettuati da Amcps Intanto quattro nomadi continuano a lavorare in viale sant'Agostino. Chiara Roverotto su
IL GIORNALE DI VICENZA

VICENZA. Ottantamila euro per il trasloco dei sinti in via Muggia. Ma quei soldi serviranno ad altro quando il campo sarà risistemato e le famiglie torneranno in via Cricoli. L'Amministrazione comunale al riguardo ha le idee molto chiare: la pressione per la richiesta di case, gli sfratti, le famiglie che si sgretolano davanti a crisi occupazionali e non solo, stanno diventando un'emergenza per un assessorato che per il sociale mette in bilancio oltre 10 milioni di euro all'anno. La spesa più ingente.

Ecco perché la scelta di via Muggia, per i Sinti che l'accetteranno, ha una duplice valenza: quella di creare appartamenti che poi serviranno per il cosiddetto housing sociale. Alloggi per chi si trova in difficoltà, per chi deve gestire un'emergenza, per chi non sa dove sbattere la testa e deve iniziare un cammino partendo almeno da un tetto. Una risposta in più che il Comune cercherà di offrire a chi continua a bussare alle porte dell'assessorato di contrà Mure San Rocco. La gestione, probabilmente, verrà affidata all'albergo cittadino, mentre del riadattamento edilizio se ne occuperà Aim (...)

Leggi l'articolo integrale sul Giornale in edicola.


I sinti offrono il risotto e rifiutano via Muggia
Luciano Caldaras offre il risotto al campo di via Cricoli
Grande festa in via Cricoli con tanto di vino e musica "Siamo abituati a vivere dentro i nostri carrozzoni". Su
IL GIORNALE DI VICENZA

Da una parte gli incidenti e dall'altra la festa. Musica, risotto, vino e un fuoco acceso dentro un bidone per riscaldare l'atmosfera. Dista appena qualche centinaio di metri da via Muggia, ma al campo nomadi di viale Cricoli non arriva l'eco delle tensioni. Anzi, le famiglie aprono le loro “case” ai vicentini. E lanciano alla città un appello: "Noi non vogliamo andare all'interno di quella caserma".

UNA GRANDE FESTA. Luciano Caldaras è uno dei protagonisti della serata. Apre le bottiglie, serve il risotto e accoglie i visitatori. I primi ad arrivare sono i 50 manifestanti di Usb, Rifondazione e Alternativa comunista, che dalla chiesa di Santa Maria Ausiliatrice hanno raggiunto il campo per testimoniare la loro vicinanza ai nomadi. "Ci servono amici - spiega Caldaras - e gente buona. In questo momento stiamo vivendo molto male tutto quello che viene detto nei nostri confronti".
"NOI SINTI". Caldaras non entra nella polemica. Ma mette subito in chiaro una cosa: "Noi siamo sinti - precisa - e siamo ex giostrai. Avete (...)

Leggi l'articolo integrale sul Giornale in edicola.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 17/03/2014 @ 09:02:46, in Italia, visitato 1477 volte)

Il mattino di Padova 15 marzo 2014
L'intervento dell'associazione dopo le polemiche sul possibile acquisto di un terreno a Mortise da parte di una famiglia Rom. "Non è degno di un paese civile fare di tutta l'erba un fascio"

PADOVA. Riceviamo e pubblichiamo l'intervento dell'Opera Nomadi dopo l'episodio di qualche giorno fa a Mortise che ha visto alcuni residenti protestare contro il possibile acquisto di un terreno da parte di una famiglia Rom

In tempi di campagna elettorale risulta facile a tutti cavalcare il malcontento popolare, costruendo capri espiatori a cui rivolgere il livore e la frustrazione che spesso hanno molteplici origini. Recentemente nel quartiere di Mortise alcuni residenti sono insorti alla notizia che una famiglia di Rom stesse cercando un terreno da acquistare nel quale stabilirsi per diventare stanziale. La gente ha paura... i rom rubano, sporcano, deprezzano il valore delle case e, come dichiarano alcuni, ci sono stati dei furti. Le indagini non hanno ancora accertato i responsabili, ma il popolo è sicuro, ha già emanato la sua sentenza... sono gli "zingari", quelli che abitano lì a fianco, perché sono sempre loro...., storicamente è così!

Nessuno li vuole come vicini di casa, si sa poco di loro, ma tutti li conoscono: ladri nel dna. Ma i Rom non sono tutti uguali, proprio come gli italiani, i francesi, gli inglesi, i tedeschi ecc, ecc .... Non tutti rubano, c'è anche chi lavora, chi manda i figli a scuola, chi fatica ad arrivare a fine mese come tanti di noi. Ma questo non importa a nessuno, sono "zingari", quindi bisogna tenerli lontani. Si sente dire che bisogna mandarli via tutti, ma dove? Spesso si tratta di cittadini, con regolare residenza nel Comune di Padova (è il caso di molti degli abitanti dell'area di Via Bassette). Poi ci sono i Rom italiani che sono innanzitutto cittadini italiani, con eguali diritti e doveri di un cittadino italiano. Chi delinque va giudicato, ma se cerca un terreno edificabile per poter finalmente smettere di girare di parcheggio in parcheggio, ha diritto di acquistarlo e di viverci in pace.

Ci mortifica sentire che queste polemiche si alimentano nel silenzio più totale delle associazioni che a Padova hanno Convenzioni Comunali a favore dei Rom e che dovrebbero difendere i loro diritti e la loro dignità di esseri umani. Ci indigna dover leggere le dichiarazioni dell'Assessore al verde pubblico, che vuole tenere lontani i Rom da Padova e allontanare per sempre quelli che risiedono in Via Bassette. Discorsi come questi non si adattano all'immagine di una persona che si dichiara di sinistra e che dovrebbe prima di tutto aver chiaro il rispetto dei fondamentali diritti umani. Questo Assessore conosce i Rom che vogliono acquistare il terreno? Ha parlato con loro? Vorremmo sinceramente saperlo, visto che ha già sentenziato che si tratta di delinquenti senza possibilità di riscatto alcuno.

In questo modo non si fa altro che fomentare l'odio nei confronti di quelli che, nella nostra società, vengono condannati a prescindere perché appartenenti ad un'etnia altra. Dichiarazioni tali giustificano il razzismo, in qualsiasi forma esso si manifesti e lo rendono addirittura un nobile sentimento. Non possiamo rimanere a guardare quando un'amministrazione comunale di sinistra soffia sul fuoco dell'intolleranza e della xenofobia, convinta così di poter tirare su qualche voto in più, che fa sempre comodo!

Vorremmo inoltre ricordare che l'esasperazione dei residenti di Mortise è figlia di anni di lassismo della stessa amministrazione comunale nei confronti del problema del campo di Via Bassette. Si è intervenuti limitando l'area, erigendo muri di contenimento, ma nulla si è fatto sul piano sanitario, per la costruzione di un percorso di inclusione sociale serio e duraturo e per la ricerca di soluzioni abitative diverse, nonostante gli stessi residenti si siano sempre detti disponibili a collaborare con il Comune per individuare una soluzione condivisa.

Ci auguriamo di non dover più assistere a simili teatrini e che finalmente si cominci a considerare i Rom come persone diverse tra loro, persone portatrici di specificità, da conoscere prima di giudicare. Auspichiamo che l'amministrazione comunale ricordi che si tratta di esseri umani, a cui sì vanno ricordati doveri, ma che hanno anche dei diritti che loro spettano come dice la Costituzione Italiana.

Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


19/03/2024 @ 10:38:39
script eseguito in 268 ms

 

Immagine
 Come una Lonely Planet... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 7717 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< marzo 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source