Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Sucar Drom (del 29/10/2009 @ 09:02:00, in blog, visitato 1749 volte)

Merano (BZ), il sogno delle micro-aree
Sinti, convivenza e prospettive della realtà dei “nomadi” sul nostro territorio: protesta Unitalia per i camper a Sinigo, si lamenta Minniti del Pdl, iniziano la raccolta firme al Rione Maria Assunta perchè il “campo” sotto la Mebo venga spostato e smantellato. E nel coro si inseriscono anche loro, gli «zin...

Bolzano, sfregiata per la seconda volta la targa in ricordo dei Sinti vittime del nazifascismo
Che cosa si può dire di questo secondo oltraggio da parte di persone senza pudore e cuore, dopo questo secondo gesto io come sinto non so che cosa dire e pensare, siamo nel 2009 quasi nel 2010 e ci sono ancora persone che commettono simile bassezze. Non cre...

Tirana, Ticket to Rom
È una distesa di rifiuti in un grande campo, sul quale si notano baracche costruite con assi e teloni. Qualche magra mucca pascola in questa zona. Le persone invece ci vivono, a volte per qualche giorno, a volte per qualche mese. Si presenta così il “campo rom” dietro alla stazione di Tirana. Non si sa quanti abitanti abbia: non esiste un censimento dei rom, men...

Mestre (VE), il prefetto "accontenta" la Lega, le case dei Sinti saranno ampliate
Chissà come la prenderanno quelli del Comitato contro il villaggio di via Vallenari. Son lì da una vita a dire che loro non sono razzisti, che non vogliono il ghetto, che le casette di 38 metri quadri di via Vallenari sono troppo piccole e non rispettano le norme urbanistiche e ch...

Napoli, la scuola impossibile per i bambini rom
«Entro l´estate del 2010 la maggior parte degli interventi previsti dal piano per l´emergenza rom, sarà realizzata o in fase di realizzazione avanzata». Questa la promessa del prefetto Alessandro Pansa, commissario straordinario per l´emergenza...

Facebook, consigli per il Ministro Maroni
Il Viminale usa giustamente la mano dura contro la pagina di facebook che inneggia all’uccisione del Premier Silvio Berlusconi. Maroni ha dichiarato: “C'è una massima attenzione delle forze dell'ordine che deriva da questi fatti”. E ha aggiunto: "Non credo che in nessun Paese del mondo qualcuno possa scrivere su un sito 'uccidiamo il premier'”...

Venezia, indagati i quattro leghisti che hanno picchiato due immigrati dopo il raduno nazionale della Lega Nord
Qualcosa si muove… Ieri la Polizia ha eseguito quattro perquisizioni domiciliari nei confronti dei presunti responsabili del pestaggio di due camerieri immigrati del ristorante veneziano "La Bricola", episodio avvenuto in concomitanza del raduno nazionale della Lega Nord dello scorso13 ...

Bari, nevo drom
Si svolgerà a Bari nei giorni 29, 30 e 31 ottobre, presso il Fortino di S. Antonio, il Convegno Nazionale “Nevo Drom: la Nuova Strada ” , promosso dalla Coop. Soc. Progetto Città in collaborazione con la Coop. Artezian (composta da lavoratori resi...

Birkenau, studenti romani a contatto con l'orrore
Hanno gli occhi sgranati sull'orrore, sui resti delle camera a gas del campo di sterminio di Birkenau i 243 studenti romani giunti ieri in Polonia per il 'viaggio nella memoria' organizzato dal Comune e d...

Roma, arrestato lo zio che abusava del nipote tredicenne
Ha abusato del nipotino tredicenne nel parcheggio coperto di un centro commerciale nella periferia sud della Capitale: sesso in cambio di denaro. La squallida vicenda è avvenuta sotto gli occhi attoniti ...

Lecce, arrestato con l'accusa di abusi sessuali su bambini
La Procura di Lecce ha concluso le indagini preliminari a carico di Bruno Damiano De Blasi (in foto), il 62enne di Campi Salentina attualmente detenuto nel carcere di Foggia con l’accusa di aver abusato in più circostanze di alcuni minorenni d...

Venezia, Gentilini condannato per istigazione all'odio razziale
Almeno, per tre anni ci saranno risparmiati i comizi razzisti del leghista Giancarlo Gentilini, vicesindaco di Treviso. E’ stato condannato dal Tribunale di Venezia per aver usato «parole troppo forti» contro gli immigrati, contro la possibilità ...

Gentilini condannato, le prime reazioni politiche
«La condanna di Gentilini per istigazione al razzismo dovrebbe far riflettere quanti nel Pdl si ostinano a ritenere indissolubile il legame con la Lega Nord. Ricordo che l'ex sindaco e attualmente vicesindaco di Treviso è stato, da molti suoi colleghi di partito, considerato un esem...

Venezia, è scontro tra Comune e Provincia sull'habitat delle famiglie sinte
«Potremmo ricorrere all'uso di generatori elettrici per aprire il villaggio sinti, ma si tratta di una soluzione estrema a cui non vorremmo ricorrere». Aprire il villaggio di via Vallen...

Mantova, maniFESTAzione: no al pacchetto INsicurezza

Trento, il futuro di un popolo antico

Vicenza, Sucar Drom contro la Procura della Repubblica sul caso dei divieti di sosta ai "nomadi"
L’avvocato Enrico Varali, a nome di Sucar Drom, Opera Nomadi di Vicenza e delle signore Adriana Levacovigh e Nicoletta Caris, ha presentato opposizione al gip del Tribunale di Vicenza dopo la decisione del pm Marco Peraro che h...

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Di Fabrizio (del 28/10/2009 @ 17:29:18, in Europa, visitato 2016 volte)

Da Czech_Roma

Praga, 23.10.2009, 18:06

La Corte Costituzionale ha rigettato il ricorso compilato da Helena Ferenčíková, la donna rom che aveva accusato l'ospedale di Vítkov di averla sterilizzata contro la sua volontà, vicenda che si era conclusa con le pubbliche scuse ma senza alcun indennizzo finanziario. Un tribunale aveva giudicato il suo diritto ad un indennizzo come soggetto ad uno statuto di limitazioni che era scaduto. ČTK riporta che ora la Corte Costituzionale ha sostenuto questo verdetto. Nel 2005 il primo caso era stato portato in tribunale da una donna rom sterilizzata senza il suo assenso.

Sia il Tribunale Regionale di Ostrava che l'Alta Corte di Olomouc avevano entrambe stabilito che i dottori avevano commesso un atto illegale con la sterilizzazione senza consenso esplicito della signora Ferenčíková, cheall'epoca aveva 19 anni. Le loro azioni violavano tanto la sua integrità fisica che la sua privacy. Però i tribunali avevano aggiunto che il diritto ad un indennizzo finanziario è soggetto ad uno statuto triennale di limitazioni, scaduto nell'ottobre 2004. Il ricorso della Ferenčíková era stato presentato al Tribunale Regionale solo nel 2005.

Nel reclamo costituzionale, l'avvocato di Ferenčíková ha sottolineato la gravità della violazione dei diritti umani che ne consegue, reclamando che "l'applicazione dello statuto generale delle limitazioni ha privato la querelante della protezione dei suoi diritti fondamentali e della dignità". Il reclamo dimostra che c'è stata violazione delle buone morali nel negare un indennizzo con la scusa che lo statuto delle limitazioni era scaduto. L'avvocato ha anche ricordato che col tempo, i verdetti riguardanti queste limitazioni si erano volti ad una maggiore flessibilità.

Però i giudici hanno trovato senza sostanza le obiezioni di Ferenčíková. "La Corte Costituzionale trova che i tribunali giudicanti hanno deciso sul caso correttamente, spassionatamente ed in pieno accordo con la legge," riporta Justice Vlasta Formánková nella motivazione della decisione. Justice Formánková ha anche notato che nel 2008 le variazioni dei precedenti verdetti riguardanti casi simili, sono state unificate dalla Camera Grande della Corte Suprema, perché fossero rimesse in linea con la precedente decisione nel caso Ferenčíková.

I dottori sterilizzarono Ferenčíková alla nascita del suo secondogenito. Obiettarono di aver agito nel suo interesse, dato che si trattava del suo secondo parte cesareo. L'ospedale replica anche che lei concordò con l'operazione, fu istruita sul suo significato e porta a testimonianza la sua firma sulla documentazione. Ma Ferenčíková risponde che causa il parto in corso, non capì esattamente cosa le stavano facendo firmare. Non voleva essere sterilizzata, ma voleva avere altri bambini.

Gli attivisti dei diritti umani dicono che dozzine di donne rom sono state sterilizzate in circostanze simili nella regione di Ostrava. Il problema iniziò ad essere discusso nella Repubblica all'inizio dell'autunno 2004, quando l'European Roma Rights Center pubblicò i propri sospetti sulle sterilizzazioni forzate. A marzo di quest'anno la Corte Costituzionale aveva rigettato anche il ricorso compilato da un'altra vittima rom di trattamenti simili, Iveta Červeňáková, [...]

Secondo gli attivisti dei diritti umani, il caso più recente di una donna rom sterilizzata contro la sua volontà nella Repubblica Ceca è successo nel 2007. Quest'anno, Michael Kocáb, Ministro per i Diritti Umani e per le Minoranze, ha portato la questione all'attenzione del gabinetto Fischer, dicendo che doveva essere riaperto il fascicolo delle sterilizzazioni non volute delle donne rom.

ROMEA, ČTK, translated by Gwendolyn Albert

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Di Fabrizio (del 28/10/2009 @ 08:57:28, in musica e parole, visitato 2617 volte)

Ricevo da Marta Pistocchi

Serata di muzike balcaniche e gypsy
MUZIKANTI di BALVAL
a La Casa 139 VIA RIPAMONTI 139 Milano (mappa)
venerdì 30 ottobre 2009 alle ore 22.00

ritmi dispari, melodie zingare, danze sensuali

Jovica Jovic Balval: fisarmonica superstar
Marta Pistocchi: violino
Camilla Barbarito: voce
Christopher Martinez: chitarra
Giorgio Bonfanti: contrabbasso
Alessio Russo: cajon, darbouka

MUZIKANTI Violino, fisarmonica, voce, chitarra, contrabbasso, batteria Una piccola orkestra balcanica, eterogenea, multiforme ed in continua evoluzione, che raccoglie in sé musicisti di diverse origini e bagagli culturali di lontane provenienze. Fonte d’ispirazione primaria del loro genere è la musica Rom, espressione artistica di un popolo che sa riunire in una voce sola i diversi caratteri dell’Europa balcanica. I Muzikanti sono la realizzazione di un autentico incontro di culture, che si esprime in un linguaggio musicale originale, fantasioso, libero, vitale. Ritmi incalzanti, intervalli orientaleggianti e virtuosismi si alternano a melodie struggenti dal potere evocativo, in una combinazione di esotismo ed energia che emoziona ogni tipo di pubblico. Per carattere nomade e spirito libero amano le esibizioni a stretto contatto col pubblico, e sanno animare manifestazioni ed occasioni di festa. Hanno viaggiato in Italia e all'estero, si sono esibiti in numerosi festival di artisti di strada; svolgono regolare attività concertistica in locali pubblici, circoli culturali, centri sociali. Hanno collaborato con il gruppo teatrale “Poetica” insieme al quale hanno scritto e realizzato uno spettacolo sul tema del commercio equo & solidale, dal titolo “Caffè Corretto”, già presentato in diverse città italiane. Di particolare interesse ricordiamo la partecipazione al festival Cento popoli un mondo alla Cascina Monluè, la Notte Bianca 2006 di Bergamo, la mostra d'arte-concerto Dintorni Rhom a Rho, il capodanno serbo 2007 allo Cheval di Milano e la collaborazione con l'attrice rom Dijana Pavlovic insieme alla quale hanno realizzato lo spettacolo Rom Cabaret.
www.myspace.com/muzikanti
www.sanarecords.it
www.lacasa139.com

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Di Fabrizio (del 27/10/2009 @ 09:54:24, in Italia, visitato 2637 volte)

CONVEGNO EUROPEO

Rappresentanza a Milano della Commissione Europea
Palazzo delle Stelline, Corso Magenta 59, 20123 Milano
Martedì 3 novembre 2009 h 9.00-13.30

È prevista traduzione simultanea italiano/inglese

Programma

9.00 WELCOME COFFEE

9.15 SALUTI E INTRODUZIONE
Superare l’emergenza, tutelare i diritti, realizzare politiche integrate.
A cura del Tavolo Rom

10.15 L’IMPEGNO DELL’ UNIONE EUROPEA NEI CONFRONTI DEI ROM E DEI SINTI
Vladimir Spidla
Commissario Europeo – DG Employment, Social Affairs and Equal Opportunities

11.00 TAVOLA ROTONDA: POLITICHE SOSTENIBILI PER L’INTEGRAZIONE DEI ROM E DEI SINTI
Coordinano Gad Lerner, giornalista e Massimo Cirri, giornalista
Intervengono:
Tara Bedard, Programmes Director – European Roma Rights Center
Giorgio Bezzecchi, Presidente Cooperativa Sociale Romano Drom
Carmela Madaffari, Direttore centrale Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali - Comune di Milano
Giulio Boscagli, Assessore Famiglia e solidarietà sociale - Regione Lombardia
Dijana Pavlovic, Vice Presidente Nazionale Federazione Rom e Sinti insieme
Paolo Giovanni Del Nero, Assessore al Lavoro - Provincia di Milano.
Ignacio Jovtis, Amnesty International
Renato Saccone, Prefetto

13. 15 CONCLUSIONI A CURA DEL TAVOLO ROM

Promosso da:
Tavolo Rom di Milano
(ACLI Provinciali di Milano Monza e Brianza, ARCI Milano, Associazione Nocetum onlus, Associazione Opera Nomadi Milano, Aven Amentza, Caritas Ambrosiana, Casa della Carità, CGIL di Milano, Comunità di Sant’Egidio, Federazione rom e sinti insieme di Milano, Gruppo Abele di Milano, NAGA, Padri Somaschi di Milano, Upre Roma).

Co-promosso da:
Rappresentanza a Milano della Commissione europea

Aderiscono:
ASGI Lombardia
Associazione Avvocati per Niente onlus
CNCA Lombardia
Forum del Terzo Settore Lombardia
LEGA Coop

Segreteria organizzativa:

Laura Gaggini
CGIL Milano
Corso di Porta Vittoria 43
20122 Milano
Tel 02 55025204 Fax 02 55025311
e-mail gagginil@libero.it

Elsa Mescoli
Caritas Ambrosiana
via San Bernardino 4
20122 Milano
Tel 02 76037262 Fax 02 76021676
e-mail rom.ambrosiana@caritas.it

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Di Fabrizio (del 27/10/2009 @ 09:47:21, in Regole, visitato 1947 volte)

I fatti a cui si riferisce l'articolo erano stati trattati (tra l'altro) QUI e QUI

26 ottobre 2009

Il prosindaco di Treviso non potrà fare comizi per tre anni

Aveva tuonato davanti alla sua platea più congeniale, i militanti del Carroccio alla Festa dei Popoli Padani a Venezia, ma le frasi usate da Giancarlo Gentilini, lo `sceriffo´ prosindaco di Treviso, gli sono costate prima un’inchiesta per istigazione all’odio razziale e oggi una condanna. Il Gup di Venezia Luca Marini, al termine del rito abbreviato, ha condannato Gentilini a 4.000 euro di multa e al divieto per tre anni di partecipare a comizi politici, con la sospensione di entrambe le pene.

A sostenere l’accusa il procuratore della Repubblica Vittorio Borraccetti che ha chiesto il massimo della pena, 6.000 euro di multa, pari a un anno e 5 mesi di reclusione, e non il carcere vista l’età dell’imputato. razzismo inflittagli, in primo grado, dal Tribunale di Venezia. Alla festa della Lega a Venezia, il 14 settembre del 2008, il prosindaco trevigiano era salito sul palco infiammando il popolo del Carroccio.

Con voce tuonante e piglio deciso, aveva toccato tutti i temi `caldi´ già trattati in altre occasioni, con relativa apertura di polemiche e prese di posizione, come quando aveva deciso di togliere le panchine o provocatoriamente aveva detto di travestire gli immigrati da `leprotti´ per addestrare i cacciatori. A Venezia erano state così lanciate frasi pesanti sull’immigrazione clandestina, sulle presenze di nomadi, fino alle possibili realizzazioni di moschee in territorio veneto. «Voglio eliminare - aveva detto - i campi nomadi, voglio eliminare dalle strade quei bambini che vanno a rubare in casa degli anziani» ed ancora «voglio una rivoluzione contro chi vuole aprire moschee e tempi islamici», dicendosi pronto «ad aprire una fabbrica di tappeti per regalarli agli islamici perché vadano a pregare nel deserto e non a casa nostra».

Un discorso documentato dalla Digos ma anche da tanta gente con videocamara tanto da far diventare il suo intervento - per breve tempo - un video `cult´ su youtube.

Da parte sua, la procura di Venezia aveva avviato un’inchiesta che oggi è giunta al suo primo risultato in aula con la sentenza di condanna. Il difensore di Gentilini, l’avv. Luigi Ravagnan del Foro di Venezia, ha respinto con forza la decisione del Gup e ha annunciato - in attesa delle motivazioni della sentenza - il ricorso in appello.

Per il legale, nelle frasi di Gentilini, «non c’era nessuna maliziosità contro le razze, bensì il sostegno ad idee ben note del mio assistito finalizzate all’integrazione tra etnie diverse». Per nulla turbato lo `sceriffo´, che con la voce robusta e risata sorniona, come quelle che accompagnano i suoi interventi pubblici, dice che le accuse mossegli sono state fatte «ad un uomo che, per le proprie idee, è abituato ad andare all’assalto e ad esporsi al fuoco nemico porgendo il proprio petto mentre qualcuno è pronto a spararmi alle spalle».

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Di Fabrizio (del 26/10/2009 @ 09:31:13, in casa, visitato 1495 volte)

CHESTER (REGNO UNITO) — Dove collocare i nuovi punti d’accoglienza per nomadi e gitani? Con un’iniziativa alquanto inusuale la contea di Chester lo chiede direttamente ai suoi cittadini. di Isabella Agostinelli - redazione@viveremarche.it

Il CWAC (il consiglio cittadino di Chester e della contea del Chestershire) ha commissionato i suoi enti locali uno studio interessante tutta l’area per identificare i possibili siti dove accogliere al meglio i nomadi e i gitani. Infatti, l’ente britannico che si occupa delle strategie del territorio, ha richiesto alla contea di Chester di individuare almeno 45 siti permanenti e altri 10 transitori dove accogliere queste persone entro il 2016.

Ma il CWAC ha dichiarato che nella contea esistono già 59 siti permanenti per l’accoglienza dei nomadi e che in realtà, dai dati emersi dalle associazioni che tutelano queste categorie di persone, ci sia bisogno di un numero assai inferiore di nuove aree. Il capo esecutivo della CWAT, Herbert Manley ha detto a proposito: “Pur criticando la decisione del governo, condividiamo l’idea di dover fornire più aree per i nomadi e i gitani”.

“Infatti” – ha aggiunto il signor Manley – “l’avere dei siti permanenti, da delle sicurezze a tutti, sia ai nomadi che ai cittadini. L’assenza di siti autorizzati favorisce sicuramente l’occupazione illecita di zone cittadine e campali”.

Ora la parola passa ai cittadini, che entro il 13 novembre dovranno dare la loro opinione e aiutare la propria contea a prendere un'importante decisione.

Tutti i dati, le citazioni e le informazioni sono state prese dall’articolo ”Cheshire residents asked to suggest locations for Gypsy and Traveller camps” di Claire Devine, Chester Chronicle, 22/10/2009.

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Di Fabrizio (del 26/10/2009 @ 09:12:40, in casa, visitato 1714 volte)

Segnalazione di Stefania Ragusa

"I politici hanno paura di far uscire i rom dal ghetto"

Ricerca dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali (Fra) sulla questione abitativa. L’opinione che circola tra gli addetti ai lavori è che anche in presenza di volontà politica da parte delle autorità nazionale i problemi sono a livello locale

BRUXELLES – La responsabilità principale nell’attuare politiche abitative a favore dei rom risiede nelle mani delle autorità locali e nazionali, che spesso però non hanno (o preferiscono non avere) un’idea precisa sulla gravità e la dimensione del problema. Questa è l’opinione che circola tra gli addetti ai lavori della Tavola rotonda organizzata a Bruxelles dall’Agenzia europea per i diritti fondamentali (Fra) sulla questione dell’abitazione per la minoranza rom, in concomitanza con il lancio del relativo rapporto della Fra.

I governi spesso non hanno la volontà politica di misurare il problema della difficile situazione abitativa dei rom per evitare di essere chiamati ad agire, come spiega Tara Bedard dell’European Roma Rights Centre (Errc). Ma anche in presenza di volontà politica da parte delle autorità nazionali, sottolinea Anastasia Crickley, presidente della Fra, "a volta vi sono problemi a livello locale": le autorità e i politici del posto non vogliono prendersi carico di fare uscire i rom dal ghetto per paura di ripercussioni da parte dell’opinione pubblica. Questi ostacoli, ricorda Crickley, rendono più difficile attuare i progetti finanziati coi fondi strutturali europei.

Questi ultimi vengono considerati, dal punto di vista dell’Unione europea, come il mezzo finora più efficace e pratico per risolvere le situazioni di segregazione e degrado in cui vivono i rom in tutti i Ventisette. "Però finora non c’è stata alcuna valutazione se questi soldi sono stati spesi bene, e per capirlo dovremmo chiederlo ai rom stessi, destinatari ultimi dei fondi", fa notare Ioannis Dimitrakoupolu, responsabile del rapporto sull’abitazione della Fra. Inoltre i fondi strutturali dedicati all’abitazione sono sottoposti a limitazioni nell’uso, che (fatte salve alcune eccezioni) riguarda i paesi di nuova adesione. Proprio in questi giorni Parlamento europeo e Consiglio (che rappresentata i governi dei 27) stanno cercando le vie legali per sbloccare questi fondi a favore dei rom in tutta l’Ue. (mm)

Casa: per i rom in Ue l'accesso è un percorso ad ostacoli

Pesano discriminazioni e ingiustizie, e spesso il tentativo si conclude con una vita passata in un ghetto. Lo evidenzia una ricerca effettuata dall’Agenzia europea per i diritti fondamentali (Fra). Chiesti maggiori sforzi a governi e autorità locali

BRUXELLES – Una ricerca effettuata dall’Agenzia europea per i diritti fondamentali (Fra) dimostra con basi scientifiche ciò che tutti i rom già sanno per averlo sperimentato sulla propria pelle: per loro l’accesso all’abitazione è un percorso a ostacoli fatto di discriminazioni e ingiustizie, e che molto spesso si conclude con una vita passata segregati in un ghetto. Questi ostacoli si pongono non solo per entrare in possesso o in affitto di un alloggio privato, ma anche nell’ambito dell’assegnazione di alloggi sociali pubblici.
Secondo la Fra, gli Stati membri dell’Ue e le autorità locali dovrebbero applicare la legislazione vigente in materia di lotta contro la discriminazione e mettere in pratica le politiche per l’integrazione dei Rom, intensificando gli sforzi per migliorare l’informazione dei rom sui loro diritti e coinvolgendoli nella programmazione e messa in opera delle politiche abitative.
Secondo il direttore dell’Agenzia, Morten Kjaerum, "la relazione dimostra che molte autorità regionali e locali nell’Ue sono restie ad adottare e attuare appropriate politiche abitative per i rom. Occorre che le autorità agiscano con urgenza, in quanto condizioni di alloggio mediocri e la segregazione residenziale hanno un impatto negativo sull’istruzione, l’occupazione e la salute dei rom. Ad esempio, abitare in luoghi segregati rende difficile sia l’accesso dei bambini Rom alle scuole sia cercare e ottenere un impiego per rom e travellers (i ‘viaggianti’ di Regno Unito e Irlanda, Ndr)".

La maggior parte dei rom vive in insediamenti non ufficiali privi delle infrastrutture di base, spesso in abitazioni difficilmente abitabili, senza prospettive di regolarizzare le proprie case e di migliorarne la qualità. Molto spesso le zone adibite per gli alloggi dei rom forniscono un accesso estremamente difficile ai servizi pubblici, ai trasporti, all’occupazione e all’istruzione, e mancano di un’inadeguata erogazione di acqua, energia elettrica o gas. Ciò porta ad elevati tassi di segregazione, talvolta proprio in seguito a deliberate scelte politiche.
Capita poi che i rom vengano sfrattati senza ragione valida anche dagli alloggi sociali, pur pagando regolarmente l’affitto. Sovente gli sfratti avvengono senza preavviso e con uso di violenza da parte della polizia, accompagnata dalla distruzione dei beni personali. Inoltre in molti casi le autorità non forniscono alloggi alternativi o un adeguato indennizzo per l’esproprio.
Il problema è esacerbato dal fatto che non vengono rispettate le leggi vigenti contro le discriminazioni razziali, o che i rom stessi non sono a conoscenza di queste disposizioni volte a proteggerli: ciò avviene in media nel 70% dei casi. Tra i rom a conoscenza di queste leggi però solo il 41% sa come e a chi sporgere denuncia. Di conseguenza, il numero di denunce ufficiali resta molto basso.

Secondo la Fra, gli Stati membri devono adottare misure positive, in particolare a favore di condizioni abitative accettabili. Inoltre è necessaria una raccolta regolare di dati disaggregati da un punto di vista etnico in merito alla situazione degli alloggi dei rom. Per la Fra anche l’Europa deve fare la propria parte: la Commissione Europea dovrebbe garantire un collegamento dei fondi strutturali con l’attuazione di programmi di pari opportunità e di non segregazione negli alloggi. Minimo comun denominatore a queste iniziative deve comunque rimanere un’attiva partecipazione dei rom nella programmazione, nell’attuazione e nell’esame delle politiche abitative. (mm)

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Di Fabrizio (del 25/10/2009 @ 09:19:59, in Italia, visitato 1377 volte)

Segnalazione di Marco Brazzoduro

Si svolgerà a Bari nei giorni 29, 30 e 31 ottobre, presso il Fortino di S. Antonio, il Convegno Nazionale "Nevo Drom: la Nuova Strada" , promosso dalla Coop. Soc. Progetto Città in collaborazione con la Coop. Artezian (composta da lavoratori residenti nella comunità rom del quartiere Japigia), e dalle Associazioni "Vox Popoli" e "Cedam".

La finalità del Convegno è contribuire a promuovere modalità positive di relazione e comprensione reciproca fra Rom, Sinti (immigrati e autoctoni) ed il resto della società civile, scalfendo il blocco di pregiudizi e stereotipi che grava su tale relazione, e stimolando le stesse comunità Rom e Sinti a superare una tradizionale tendenza all’individualismo per unire le forze a livello sia locale che nazionale e internazionale.

Il programma del Convegno prevede relazioni, interventi e approfondimenti tematici nel corso delle tre giornate da parte di esponenti delle istituzioni, intellettuali locali, nazionali ed internazionali, personalità di etnia romanì.

Partecipano tra gli altri l’antropologa Annamaria Rivera, il presidente delle Federazione Rom e Sinti Insieme Radames Gabrielli, il presidente dell’associazione "Them Romanò" Vladimiro Torre, la poetessa rom rumena Luminita Cioba e attraverso una videocomunicazione l’attore e regista Moni Ovadia.

A latere del Convegno, letture di poesie, la mostra "Misto Avilan – Benvenuti !" realizzata con il coinvolgimento dei ragazzi del campo rom del quartiere Japigia di Bari e il concerto di musica romanì dell’Alexian Group diretto da Santino Spinelli.

La manifestazione si concluderà sabato sera con la festa "Io sto con i Rom" nel Villaggio Rom sito nel q.re Japigia. Immagini, musica, danza, gastronomia, cultura fino a tarda notte.

L’iniziativa, è sostenuta dall’Assessorato al Mediterraneo e quello al Turismo della Regione Puglia e patrocinata anche dall’Assessorato all’Accoglienza del Comune di Bari, dall’Università di Bari (Dipartimento Scienze Pedagogiche e Didattiche) e dalla Federazione Chiese Evangeliche di Puglia e Lucania.

Info : info@progettocitta.org ; www.progettocitta.org – 080/502.3090

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Di Fabrizio (del 24/10/2009 @ 09:41:48, in musica e parole, visitato 2016 volte)

Una presentazione in PowerPoint inviatami da Marco Brazzoduro, mi ha ricordato una piccola notizia apparsa un po' di tempo fa. Provo a riassumerla:

Una fredda mattina del gennaio scorso, a Washington DC, un musicista di strada si è piazzato all'ingresso di una stazione della metropolitana. Ha suonato per circa 45', alle 8 di mattina, ora di punta: Bach, l'Ave Maria di Schubert, Manuel Ponce, Massenet ed ancora Bach.

Presa dalla fretta e dall'indifferenza, pochissima gente s'è fermata ad ascoltare. Chi gli ha prestato la maggior attenzione è stato un bambino di tre anni, nonostante le insistenze della madre che voleva andarsene; anche quando lei è riuscita ad ripartire tirandosi dietro il figlio, questi ha continuato a girarsi verso il musicista.

Il musicista misterioso era Joshua Bell, uno dei migliori violinisti del mondo, che affrontava alcune delle partiture più complesse mai scritte, con uno Stradivari del 1713, del valore di 3,5 milioni dollari.

In tutto ha raccolto 32 dollari, nessuno l'ha applaudito. Tra le migliaia di persone lì transitate, una sola l'ha riconosciuto.

Due giorni dopo, una sua esibizione al teatro di Boston, con i biglietti venduti a 100 dollari l'uno, registrava il tutto esaurito.

L'evento in incognito presso la metropolitana, è stato organizzato dal Washington Post, per un'inchiesta. Le domande erano:

  • in un ambiente comune, ad un'ora inappropriata, possiamo percepire la bellezza?
  • ci fermiamo ad apprezzarla?
  • possiamo riconoscere il talento in un contesto inatteso?

Una delle possibili conclusioni di questa esperienza potrebbe essere: Se non abbiamo il tempo di fermarci e di ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo, che suona tra le più belle partiture mai composte, a quante altre cose altrettanto eccezionali passiamo accanto senza accorgercene?

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Di Fabrizio (del 24/10/2009 @ 09:40:43, in scuola, visitato 1442 volte)

Esiste un mondo meno visibile, meno chiacchierato, probabilmente anche meno esteso, nel grande calderone della scolarizzazione dei minori rom che risiedono nel Comune di Roma.

Questo mondo è fatto di madri e padri che colgono nel senso più pieno il valore aggiunto, educativo e sociale, che la scuola rappresenta per i loro figli. Madri e padri che, certamente sostenuti da amici e volontari ma in maniera del tutto autonoma e responsabile, si prendono carico essi stessi della scolarizzazione dei propri ragazzi.

Questo mondo è fatto di donne che con enorme difficoltà e altrettanta dignità cercano di curare, per quanto sia possibile in quelli che vengono definiti "insediamenti abusivi", l'igiene dei figli per renderli più "simili" ai loro coetanei, sforzandosi per questo di dar loro il vestito alla moda o un mp3 funzionante "come ce l'hanno tutti".

Questo mondo è fatto di bambini che con difficoltà ma anche grande entusiasmo la mattina si preparano per andare a scuola, al freddo o nella polvere, tra l'urgenza di rimediare un quaderno e la necessità di racimolare alcuni spicci per la merenda.

Nessun pulmino all'orizzonte. Nessun operatore sociale dell'associazione di turno a cercare di convincerli o a chiedere il certificato medico per la riammissione dopo troppi giorni di assenza. Nessun sostegno da parte di chi questi sforzi encomiabili dovrebbe incentivarli e premiarli.

L'aiuto a queste persone, anzi il riconoscimento pieno ed il rispetto del diritto all'istruzione di tutti i bambini e ragazzi non viene garantito da nessuna parte. Un progetto che favorisca interventi di sostegno e stimolo alle responsabilità genitoriali – che questi genitori si assumono in pieno almeno per quanto riguarda l'aspetto educativo/scolastico – non esiste, o per lo meno non li riguarda.

Eppure nel bando di gara d'appalto per affidare il servizio di scolarizzazione dei minori rom tra i criteri di valutazione dell'offerta compare la "responsabilizzazione adulti appartenenti alle comunità rom". Ma intorno a queste famiglie si crea il vuoto istituzionale. Le associazioni non sono autorizzate ad agevolare queste realtà, non possono assistere (se non a titolo personale) i genitori nell'iscrizione scolastica, i pulmini che raccolgono gli alunni rom dei vicini campi autorizzati non possono accompagnare i loro bambini, neanche se frequentano le stesse scuole.

Ultima dichiarazione ufficiale circa il loro status di alunni e genitori di serie B, la circolare n. QM 22484 del 7 luglio del 2009 la quale obbligava i genitori degli alunni regolarmente iscritti a presentare la documentazione ISEE al fine di ottenere i buoni didattici e i buoni libro. Ovviamente molte delle famiglie che vivono in questi campi non autorizzati sono sprovviste di documenti di identità, indispensabili per la riscossione di questo beneficio minimo ma preziosissimo concesso ai nuclei familiari che versano in situazioni di disagio economico. Pertanto questi agognati buoni abbiamo dovuto toglierceli dalla testa...Fino al giorno in cui tale circolare non viene rettificata, per cui la IV Unità Organizzativa Ufficio Progetti Speciali e Intercultura del Dipartimento XI per le Politiche Educative e Scolastiche del Comune di Roma, in relazione alla sopracitata precedente circolare, stabilisce che per quelle "famiglie rom provenienti dalla ex Jugoslavia impossibilitate a presentare la documentazione ISEE in quanto sprovviste di documenti di identità ma autorizzati alla permanenza dal Comune di Roma nei campi autorizzati e regolarmente censiti […] gli Enti convenzionati presenteranno una dichiarazione di nullatenenza grazie alla quale potranno ritirare dalle scuole i relativi buoni".

Da cittadini attenti, siamo molto lieti di registrare questo enorme passo avanti compiuto dalle nostre istituzioni sulla strada della democrazia per tutti. Ma ci troviamo purtroppo costretti a denunciare per l'ennesima volta che tra questi tutti non è compreso il mondo fatto di padri, madri e bambini il cui status di irregolari non toglie (per fortuna) l'obbligo scolastico per i minori in età scolare ma solo il diritto concreto ad un'istruzione di serie A.

Questo mondo però a noi piace, è un mondo più reale, per molti aspetti più responsabile, un mondo in cui le difficoltà non cancellano la necessità di essere dei genitori attenti che scelgono di intraprendere un percorso di emancipazione ed autonomia, e accanto a questo mondo vogliamo continuare a lottare per il riconoscimento pieno dei diritti di tutti.

Una scuolina per crescere - ARPJ Tetto ONLUS

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