Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Desideri, disperazioni e voglia di normalità dalla periferia più periferica.

-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 16/09/2011 @ 14:46:40, in Regole, visitato 1663 volte)

Sono quasi 19' e tutti in inglese, ma visto che qualcuno voleva informazioni...

E se volete sapere che fine hanno fatto le migliaia di firme raccolte S - (

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 16/09/2011 @ 09:21:47, in scuola, visitato 1558 volte)



Medici per la Pace Onlus sostiene i bambini Rom che hanno iniziato la scuola

Dal 14 settembre al 24 settembre. Aiutaci anche tu!

L’istruzione è un diritto per ogni bambino. Per i piccoli Rom è anche una promessa di un futuro migliore. È per questo che Medici per la Pace con TUTTI A SCUOLA! vuole sostenere l’inserimento scolastico di circa 20 bambini.
È un aiuto concreto alle famiglie, che spesso nel loro percorso di integrazione sono ostacolate dalle condizioni di povertà in cui si trovano. Dovendo provvedere a 3 o 4 figli, per loro i costi del materiale sono una vera e propria “mazzata”.

Con TUTTI A SCUOLA! entro il 24 settembre raccogliamo zaini, album da disegno, matite, matite rosse/blu, gomme bianche, temperamatite con contenitore, colori a matita, pennarelli a punta fine, forbicine a punta arrotondata, colle stick, penne blu/rosse/verdi cancellabili, quadernini, quadernoni a righe, quadernoni a quadri, copertine blu/rosse/gialle/verdi/arancioni/trasparenti. Raccogliamo anche sacchetti di stoffa con l’asciugamano, sacchetti per le scarpe da ginnastica, tovaglioli, fazzoletti e confezioni di sapone liquido.

Dai una mano anche tu!

Puoi andare alla cartolibreria Nosè di via Montorio 26 e depositare il materiale nell’apposito raccoglitore oppure portarlo direttamente nella nostra sede di via G. Cotta 4 in Borgo Venezia (ci troviamo all’interno della casa di soggiorno Le Betulle).

Il tuo contributo è importante!

Per info e donazioni:
Medici per la Pace Onlus
Via G. Cotta, 4
37131 Verona
Tel: 045.525726
info@mediciperlapace.org
www.mediciperlapace.org

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 16/09/2011 @ 09:02:06, in casa, visitato 1308 volte)

Trentino Corriere Alpi di Jacopo Tomasi - 13 settembre 2011
La giunta pensa a un restyling per una migliore convivenza dei clan

TRENTO. Un campo regolare sovraffollato. Cinque campi abusivi in città. Dopo mesi di "melina", la questione nomadi torna di stretta attualità. E in attesa che il Comune definisca le zone dove sorgeranno le microaree, il sindaco Andreatta rivela che è in programma un restyling del campo nomadi di Ravina: sarà diviso in tre aree per garantire una migliore convivenza dei diversi clan.

Nel giugno 2010 il presidente della circoscrizione Centro storico - Piedicastello, Melchiore Redolfi, aveva esortato il Comune a trovare una soluzione alla questione nomadi. S'era parlato di dieci luoghi lungo il fiume Adige sui quali potevano sorgere le microaree, ma poi non se n'è più fatto nulla. La questione è rimasta al palo. La necessità di agire, però, c'è.

Secondo i dati del Comune i nomadi in città sono circa 130, 50 nel campo di Ravina ed 80 che alloggiano in campi abusivi. In realtà, stando ai numeri riferiti dai diretti interessati, a Trento rom e sinti sarebbero circa 200: una settantina nel campo (sovraffollato) di Ravina, 130 nei campi abusivi che sono spuntati alla Motorizzazione (dove ci sono circa 50 persone), a Gardolo, all'ex Zuffo, in via Monte Baldo, in via Ghiaie e in via Brennero. Loro stessi chiedono che sia affrontata la situazione, che definiscono d'emergenza.

Anche le circoscrizioni stanno facendo pressing su palazzo Thun. Alcune (San Giuseppe - Santa Chiara, Centro storico - Piedicastello e Gardolo) avrebbero dato la loro disponibilità ad ospitare le microaree. Ieri la giunta comunale ne ha parlato nuovamente. Non sonostate definite le zone, ma s'è parlato di come saranno. Ognuna ospiterà 20-25 persone in 5 o 6 piazzole per roulotte o camper con regolare allacciamento a gas, elettricità ed acqua. All'interno della microarea ci sarà anche un edificio con servizi igienici, lavanderia, magazzino. I nomadi dovranno fare anche la raccolta differenziata. Per definire i luoghi sono previste altre riunioni, ma l'obiettivo è quello di discutere un progetto ben definito nelle commissioni urbanistica e politiche sociali entro il mese di dicembre.

Le microaree saranno comunque una delle soluzioni messe in campo dal Comune per risolvere l'emergenza nomadi. Si continuerà - con chi lo vorrà - a proporre degli appartamenti, anche se la vita in casa va contro la cultura di rom e sinti. Infine, sarà ristrutturato e ripensato l'unico campo nomadi regolare presente in città, ovvero quello di Ravina. Realizzato nel 1991 ospita attualmente una settantina di persone. È quindi sovraffollato e spesso e volentieri scoppiano dissidi tra i clan presenti all'interno. Così, per migliorare la vivibilità e la convivenza delle famiglie, il Comune sta prendendo in considerazione l'ipotesi di dividerlo in tre sottocampi. In sostanza, delle piccole microaree all'interno del campo nomadi. Su questa partita, quindi, palazzo Thun accelera. Il sindaco Andreatta è chiaro. «La nostra città non vuole e non deve escludere né marginalizzare nessuno. Bisogna trovare modalità di accoglienza dignitose per rom e sinti, ma per vincere questa sfida serve responsabilità da parte di tutti, nomadi e trentini».

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 15/09/2011 @ 08:53:54, in scuola, visitato 1448 volte)

ZeroViolenzaDonne di Paola De Meo - 13 settembre 2011
(vedi anche)

"Ma che strano modo di venire a scuola
dietro una bicicletta che è anche una carriola
c'è una nuova amichetta, non parla una parola
sembra in difficoltà ma poi è lei che ci consola..."
da "Sono cool questi Rom", Assalti Frontali 2011

Cantano e ballano i bambini dell'Iqbal Masih, insieme ai loro compagni Rom. E' uno spettacolo per genitori insegnanti e amici che conclude un anno scolastico passato a parlare e a mettere in versi e musica diritti e articoli della Costituzione. Hanno inventato un rap sulla Costituzione: "Art. 34: La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita." E ancora: "I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi"…
E' finito un altro anno intenso e divertente, fatto di discussioni serie e avvincenti, di studio e di ricerca, di molte domande e poche risposte, e strane canzoni che resteranno nel ricordo insieme alla sensazione di aver parlato di cose da grandi e del proprio futuro.
A scuola si studia, ma soprattutto si fa esperienza del mondo, bambini e adulti tutti insieme e le storie di ciascuno diventano le storie di tutti.
E in questo incontrarsi, davanti ai pantaloni lisi e a una faccia arruffata e un po' monella, si svuotano i pregiudizi più oscuri e minacciosi. Allora, con immenso sollievo, ci riscopriamo umani.

Madalina viene a scuola tutti i giorni, non è mai in ritardo, non fa capricci, è sempre pulita e in ordine. Non era mai andata a scuola ma fa progressi veloci e nel giro di poco è quasi alla pari con gli altri. Contemporaneamente anche gli adulti fanno grandi progressi: le famiglie dei bambini della classe parlano di lei come la "loro" bimba Rom e fanno la colletta perché ha bisogno di occhiali da vista e la sua famiglia non può comprarglieli. Madalina vive ancora in una ex fabbrica occupata ma, grazie anche alla comunità scolastica, oggi è un po' meno "zingara".

La scuola pubblica, piaccia o no, è questo: un ponte, a volte di pietra altre solo di liane, tra persone e culture diverse, uno spazio e un tempo di incontro e conoscenza reciproca, di uscita dall'isolamento. Un ponte tutt'altro che scontato, da costruire con intelligenza e sensibilità, da coltivare con cura giorno dopo giorno. E per costruirlo la scuola e i suoi operatori devono ricercare, non senza fatica, modi di entrare in relazione con le famiglie Rom e non, per esplicitare e risolvere aspettative, fraintendimenti, paure, diffidenze reciproche.

Bisogna trasmettere l'idea che l'istituzione scolastica non è in antagonismo con i valori educativi della famiglia rom e mettersi personalmente in gioco per permettere lo sviluppo di rapporti e relazioni basate sulla fiducia. Bisogna rassicurare le famiglie degli altri alunni sui timori che l'inserimento di bimbi Rom si ripercuota negativamente sulla vita della classe. Bisogna trovare forme nuove di organizzazione interna e allacciare rapporti stabili con le altre istituzioni e con le associazioni per concertare azioni coerenti.
Così, insieme ai volontari, le maestre cominciano ad andare al campo ogni mattina per portare i bimbi a scuola e nel giro di qualche anno ci si ritrova ad accogliere le nuove generazioni che, accompagnate dai genitori, vengono a scuola perché "ci si sta bene".

Ma anche quando ormai la scuola è diventata un valore e insieme un riferimento per la comunità Rom, gli interventi al campo restano necessari per conoscere e capire la realtà in cui i bambini vivono. Siamo, infatti, soliti a chiamare Rom, Nomadi o Zingari una costellazione di etnie molto diverse per cultura, credo religioso e provenienza geografica, spesso tra loro incompatibili: Sinti, Rudari, Khorakhané, Rom Rumeni, accomunati soltanto dalla migrazione forzata dai luoghi d'origine e oggi, con le politiche di respingimento adottate dal Comune di Roma, dalla convivenza forzata nei campi autorizzati.

Rendersi conto che le richieste che si fanno a scuola sono altre, a volte anche distanti o contraddittorie, rispetto a quelle che si vivono a casa, aiuta i docenti a elaborare strumenti didattici e strategie più efficaci che rendano più graduale il passaggio: dalla cultura orale a quella scritta, dall'apprendimento esclusivamente concreto e basato sull'imitazione all'astrazione dei segni. Né bastano le specifiche competenze professionali: ci vuole tempo e pazienza, capacità di mettersi in ascolto e lasciarsi guidare da un'osservazione attenta sul modo in cui i bambini entrano in rapporto con loro e con gli altri, sostenendo comportamenti che aiutino a stare bene insieme, rispettando spazi, tempi e modi degli altri.

E'quindi all'interno di un clima affettivo accogliente e valorizzante che i bimbi Rom, come anche gli altri del resto, prendono coscienza dell'ambiente scolastico, familiarizzano con regole e tempi diversi da quelli conosciuti, scoprono motivazioni ad apprendere, incominciano a intravedere per se stessi un futuro diverso da quello dei loro genitori (e sono le bambine più dei maschietti ad esplicitare il desiderio di trovare un lavoro, forse per sfuggire ad un destino di maternità precoce e povertà duratura).
La scuola pubblica: un ponte tra chi ha cittadinanza e chi "dovrebbe" restare invisibile.
E' proprio questa vocazione a includere, ad affiancare chi si vede negati diritti e dignità che le viene rimproverata dai politici attuali mentre si nascondono dietro "giustificazioni" demagogiche di ordine, decoro e sicurezza.

Nell'alba livida di un giorno di novembre del 2009 arriva la Folgore a sgomberare (la chiamano bonifica!) un insediamento di duecento persone tra uomini, donne e bambini. E mentre gli uomini scappano o vengono portati in caserma, mentre le ruspe già distruggono quelle misere casupole, le mamme e i papà degli altri vanno a prendere i "loro" bambini Rom per portarli al riparo, a scuola.
Continueranno a venire dal nuovo posto che li ha accolti, distante chilometri, seduti nella cesta di plastica che il papà ha assicurato al telaio della vecchia bicicletta.
Valentin e Cristina, deportati troppo lontano, qualche giorno dopo ci salutano tra le lacrime incredule di adulti e compagni.
Per loro la scuola è finita, per noi la Costituzione è stata, ancora una volta, calpestata.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 14/09/2011 @ 09:21:15, in casa, visitato 1508 volte)

Segnalazione di Alberto Melis da Il Mattino di Padova

Le casette in costruzione

di Enrico Albertini - Entro fine anno la consegna delle abitazioni ai nomadi: concluso il secondo progetto di "auto-costruzione" in città

SAN LAZZARO. Fra poco partiranno i lavori per allacciare le nuove condutture di acqua e gas, mentre per settembre è prevista la nuova illuminazione: il nuovo campo nomadi di via Longhin sta prendendo forma. «Puntiamo a finire la costruzione della parte giorno delle quattordici casette previste entro la fine dell'anno», spiega l'assessore ai Servizi sociali Fabio Verlato. Poi i 60 rom potranno tornare nell'area che abitano ormai da anni: attualmente sono ospitati, nell'attesa che arrivino le nuove case, nel casolare della «fattoria» a fianco del campo. Il modello è quello di via Tassinari, dove i nomadi hanno contribuito a costruire le loro case e autogestiscono in sostanza l'area.

In via Longhin è andata meno bene. «Sono 3 i ragazzi che stanno lavorando assieme alla ditta per la realizzazione delle casette», ricorda Verlato. I tempi di costruzione si sono allungati: inizialmente si doveva terminare in autunno, ora si punta a preparare il tutto per la fine dell'anno. Per ora i rom continuano ad utilizzare la sistemazione temporanea nel casolare che qualche anno fa sembrava poter diventare la nuova moschea, ma che è rimasto poi abbandonato: ora è stato sistemato proprio per poter accogliere i rom in attesa della sistemazione del campo. Il primo stralcio dei lavori prevede la costruzione della parte giorno delle case, bagno, angolo cottura, ripostiglio e soggiorno.
Intanto si dormirà là, poi con ulteriori finanziamenti si potrà precedere anche alla posa in essere della camera da letto. Il Comune ha messo sul piatto 480 mila euro, soldi che arrivano però da fronti diametralmente opposti: una parte viene da un finanziamento del 2007, dell'allora ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero (220 mila euro). Il resto, 260 mila euro, li ha messi il Ministero dell'Interno. I nomadi del campo sono rom di etnia harvati, residenti a Padova e italiani da oltre cent'anni.

Articolo Permalink Commenti Oppure (4)  Storico >>  Stampa Stampa
 

DOMENICA 11 SETTEMBRE 2011 Da Nazione Rom

Da Il Tirreno - Ragazzina rom molestata al semaforo. Invitata a salire in auto e palpeggiata ripetutamente da un anziano automobilista - di Candida Virgone

PISA 10 settembre 2011: Ieri mattina. Ore 9.30. Al semaforo dopo la grossa rotatoria di Cisanello, quello in parallelo con l'ospedale, sulla tangenziale che porta a Ospedaletto e agli svincoli per la superstrada, c'è una ragazzina rom. Minuta, capelli lunghi, dimostra meno dei 15 anni che dice di avere. Pantalone blu, maglietta rosa, chiede l'obolo ai passanti, secondo una tradizione ormai consolidata. È lo stesso semaforo in cui, sedici anni fa, fu lasciata una sorta di bomba giocattolo fatta in casa che straziò due fratellini macedoni. La scena è stata seguita da una cronista del Tirreno, in diretta. Alla ragazzina ferma a chiedere l'elemosina, ieri, si è avvicinato un signore attempato con una utilitaria bianca. Ha sporto la testa fuori dall'abitacolo, ha iniziato a chiacchierare con la ragazza, poi le ha chiesto chiesto - lo ha raccontato lei - di salire in auto con lui.

La ragazza ha rifiutato, ha spiegato che non poteva e, per tutta risposta lui è sporto ancora di più palpandole i seni ripetutamente, senza tanti complimenti, quasi aggressivo. La ragazza a quel punto si è sottratta alla stretta con una smorfia al viso e si è allontanata. È arrivato il verde e la coda è ripartita, come se niente fosse. La targa dell'automobilista era leggibile. La prima reazione è quella di non sottovalutare la gravità di questo episodio, di fronte a una persona che si sente in diritto di mettere le mani su una ragazzina solo perché è sola e forse anche perché la ritiene un elemento socialmente debole.

«Di episodi del genere mi hanno parlato alcuni operatori - dice Simone Consani, della Società della salute - ma sarebbero avvenuti molti anni fa. Se riuscissimo ad avere notizia di quelli che accadono oggi e a registrarli potremmo intervenire. È importante dunque segnalarli. I molestatori comunque non guardano in faccia nessuno, avvicinano chiunque, chiaramente si sentono anche più forti con persone che ritengono socialmente più attaccabili».

«Spesso i genitori nomadi mi raccontano che minorenni, ragazzini dai 10 anni in su, vengono molestati sessualmente ai semafori». Lo racconta Sergio Bontempelli, presidente di Africa Insieme. «Capita loro - aggiunge - di ricevere vere e proprie proposte sessuali. Promettendo di portarli al supermercato a fare la spesa o in cambio di 10 euro, chiedono loro di salire in auto o di appartarsi con loro in un parcheggio o in qualche posto isolato. I ragazzi non salgono mai, però, sulle macchine di sconosciuti. I genitori si infuriano, ma, è chiaro, in strada può accadere di tutto».


note di Opera Nomadi Toscana:

Nei giorni scorsi nella città di Pisa sono avvenuti 12 sgomberi di campi abusi rom senza predisporre nessuna alternativa. La stampa locale ha dato ampio rilievo alla vicenda. Numerosi articoli esaltavano frasi ed espressioni razziste. Sulla prima pagina della Nazione compariva la foto di una bambina rom insieme a sua madre. Altri articoli evidenziavano come alcuni rom avrebbero rubato della frutta dagli alberi.

E' evidente come la stampa tratti spesso l'argomento e la questione rom con toni di disprezzo e repulsione evidentemente mal celata. Le notizie della politica rom non vengono pubblicate ed evidenziate. Solo pochissime righe a fondo pagina sul Summit Europeo pro Rom del 22 settembre a Strasburgo.

L'episodio raccontato dalla cronista Candida Virgone è gravissimo e la invitiamo a denunciare il numero della targa alla Polizia di Stato.

Opera Nomadi Toscana esprime la piena ed assoluta solidarietà alle famiglie rom, ai bambini sempre più vittime del razzismo, della violenza, della sopraffazione di un sistema che non considera i diritti degli esseri umani. Promuoveremo una denuncia presso la Magistratura Pisana sugli avvenimenti riportati in questo articolo, sugli abusi subiti dai bambini e dalla giovane ragazza rom.

Opera Nomadi Toscana

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 13/09/2011 @ 09:43:02, in conflitti, visitato 1796 volte)

Dale Farm Travellers - Posted on September 12, 2011 by dalefarmsupport

La scorsa notte un uomo che affermava di lavorare per Altek Security assieme agli ufficiali giudiziari di Constant & Co. nell'operazione volta allo sgombero di Dale Farm, ha contattato Richard Sheridan, presidente del Gypsy Council, apparentemente per informazioni mancanti sullo sgombero. Ha detto che lo sgombero sarebbe iniziato alle 8.00 di lunedì e che il consiglio di Basildon aveva mentito sulla data di inizio. Questa persona è stata riconosciuta dai Traveller sgomberati l'anno scorso a Hovefields, che hanno confermato come avesse allora lavorato per Constant & Co. Lui ha spronato i Traveller ad adoperare la violenza ed i sostenitori a salire sulle barricate ed ad agire lanciandosi da queste strutture. Ha suggerito di contattare i media nazionali con urgenza. I residenti di Dale Farm hanno registrato l'incontro.

I residenti, già in allerta e profondamente segnati, sono corsi nel panico a lanciare l'allarme. I bambini terrorizzati non sono stati in grado di prendere sonno, e volevano sapere se sarebbero stati allontanati con la forza dalle loro case e dalla scuola. Molte donne piangevano.

Sostenitori e residenti radunati assieme, hanno bloccato gli ingressi e cercato di riportare la calma mentre la storia dell'uomo veniva smontata. Alle 8.30 non si era presentato nessun ufficiale giudiziario, nondimeno i residenti hanno passato una notte di minaccia e paura.

Sembra che l'operazione di rimozione dei residenti da Dale Farm abbia raggiunto un nuovo livello di doppiezza. Gli anziani, i malati e anche i bambini stanno soffrendo molto.

Pare stiano arrivando le attrezzature per costruire una sala stampa adiacente a Dale Farm. Ci sono preoccupazioni che l'accesso al sito venga controllato dalla polizia. I residenti temono che il mancato accesso dei media incrementi possibili incidenti, come si è verificato negli sgomberi passati a causa delle brutalità di polizia ed ufficiali giudiziari, in mancanza di testimoni.


Aggiornamenti dalla rete dei solidali:

  • Il Gipsy Council raccomanda di mantenere la calma - non è stata ricevuta alcuna comunicazione scritta sull'arrivo degli ufficiali giudiziari, ma ci sono prove che qualcuno stia rimestando nel torbido. Verrete tenuti informati, sconsigliamo da ora in avanti l'ingresso del sito a chiunque non abbia seguito una formazione da osservatore legale o da attivista dei diritti umani. Attualmente la fase attiva dello sgombero risulta ancora programmata per lunedì 19 settembre, ma non si escludono operazioni preparatorie durante questa settimana da parte della polizia e di Constant & Co. nei dintorni del sito.
  • Il prossimo appuntamento importante è programmato per mercoledì 14 settembre, con una conferenza stampa congiunta tra Nazioni Unite e Gipsy Council, durante la quale verrà presentata la petizione contro lo sgombero e le firme raccolte.
  • Su richiesta dei residenti, i giornalisti e gli operatori radio-TV sono pregati di limitare le loro visite negli orari 11.00-12.00 e 15.00-16.00, a meno di appuntamento concordato in precedenza. Per appuntamenti, tel. 07583 761462
  • Ultima cosa, ma mi sembra importante anche questa, da Camp Costant comunicano che ci sono le ciambelle : - P
Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 13/09/2011 @ 09:12:59, in casa, visitato 1747 volte)

Da due newsletter di Articolo 3:
A Torrazza Coste (Pavia) in pochi accettano che una famiglia rom possa legittimamente comprare un terreno e stabilirvisi. Le continue lagnanze dell'opinione pubblica hanno spinto il sindaco a sbilanciarsi: "Stiamo valutando se ci sono gli estremi per un provvedimento di allontanamento legati a ragioni di sanità pubblica". Nomadi, domani una decisione. Il sindaco: "Pressioni per un'ordinanza di allontanamento" (Provincia pavese, 28/8). L'allontanamento della famiglia rom rappresenterebbe una gravissima discriminazione e creerebbe un precedente pericoloso, incrinando oltretutto la certezza del diritto. Inoltre, sono le istituzioni che dovrebbero governare i timori della collettività o i timori della collettività che dovrebbero governare le istituzioni?

Dopo aver evidentemente scartato la possibilità di allontanare la famiglia rom attraverso "un provvedimento di allontanamento per ragioni di sanità pubblica", l'amministrazione comunale di Torrazza Coste, "si sta muovendo con discrezione per arrivare ad una soluzione pacifica che soddisfi i residenti": Firme contro l'area nomadi. Residenti in via Moro in rivolta (Provincia pavese, 1/9). La "soluzione pacifica" consisterebbe nel tentativo dell'amministrazione di convincere i proprietari del terreno a trovare nuovi acquirenti.
Si tratterebbe, se così fosse, di razzismo istituzionale ancora più pericoloso, perché subdolo, mascherato dietro alle buone intenzioni di 'far contenti i residenti'. Un tale comportamento da parte di un'istituzione rappresenterebbe una forma di discriminazione relativamente nuova, e molto pericolosa. Articolo 3 si impegnerà nelle prossime settimane ad approfondire la vicenda, cercando di verificarne le dinamiche.

La Provincia Pavese:

Chiediamo ad amici ed amiche rom un contatto con le famiglie rom bosniache che hanno acquistato un terreno edificabile a TORRAZZA DI COSTE.  Stiamo valutando la possibilità di intervenire direttamente. QUESTA la nostra mail

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 12/09/2011 @ 09:22:31, in Europa, visitato 1782 volte)

La manifestazione di sabato scorso a Dale Farm

Yfrog: Bambini davanti alla loro scuola di Crays Hill, chiedono di non essere sgomberati e di poter continuare a frequentarla. 

La manifestazione sul canale youtube del Gipsy Council. Alcune immagini su flickr.

Da Twitter:

  • Basildon è stata costruita per dare casa a chi non l'aveva - ora sta creando centinaia di homeless. Grattan Puxon, segretario, Dale Farm Housing Association
  • I diritti umani sono popolari quando riguardano altri paesi, ma non quando si tratta di assicurarli a casa propria. Richard Howitt, parlamentare europeo

Altre immagini

E per terminare:

sospesi tra passato e presente

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 12/09/2011 @ 09:04:01, in Europa, visitato 2743 volte)

Diverse notizie provenienti dalla Romania. Nella prima torna la città di Baia Mare: non contente di isolare l'insediamento dei Rom con un muro di cinta (ma in Italia non siamo messi meglio), le autorità stanno provvedendo alla demolizione e allo sgombero di parte della comunità; la notizia arriva da Romanian_Roma. Nella seconda, un appello di Amnesty International dell'agosto scorso. Nella terza, ancora da Romanian_Roma, una singolare iniziativa in Transilvania.

BalkanInsight di Marian Chiriac

Bucarest, 02/09/2011 - I gruppi per i diritti umani stanno protestando contro i piani del sindaco Constantin Chereches volti allo sgombero di centinaia di Rom dalle case di Baia Mare, nella Romania nord occidentale, ed alla demolizione degli edifici.

"Il mio progetto è perfettamente legale, dato che i Rom hanno costruito queste case senza alcun rispetto della legge", ha detto giovedì il sindaco.

"La misura si applicherà a diverse centinaia di persone che non hanno documenti d'identità e residenza registrata a Baia Mare," ha aggiunto Chereches. "Nessuno dovrebbe dirmi che non rispetta la legge."

L'ambasciata USA a Bucarest e diverse OnG, compresa Amnesty International, hanno espresso il proprio sgomento.

L'ambasciatore USA Mark Gitenstein ha detto che alle famiglie dei Rom non sono state notificati i previsti lavori di demolizione, che dovrebbero iniziare il 5 settembre, e che il piano di sgombero ignorerebbe le loro preoccupazioni sulla salute e sulla sicurezza.

"Facciamo eco ai sentimenti da Amnesty International ed a quanti altri hanno dichiarato che questi sfratti e demolizioni non devono effettuarsi," ha continuato l'ambasciatore.

Mercoledì, Amnesty International ha emesso un comunicato stampa, dicendo che: "Ancora una volta, le autorità rumene stanno apertamente discriminando i membri della comunità rom. Quando le autorità sgomberano le comunità rom contro la loro volontà, senza un'adeguata consultazione, opportuno preavviso o adeguate soluzioni abitative, violano le leggi internazionali e regionali sui diritti umani che il governo della Romania ha sottoscritto," ha detto Jezerca Tigani, vicedirettore di Amnesty per l'Europa.

Chereches ha reagito giovedì, dicendo che tanto l'ambasciata USA che i gruppi dei diritti umani erano stati "male informati" e ha condannato un "tentativo inaccettabile di porre pressione alle autorità locali."

A giugno, Chereches aveva suscitato polemiche ordinando la costruzione di un muro cintato di tre metri di altezza e lungo 100 metri, tutto attorno agli edifici in ci i Rom vivono in città.

Ufficialmente, la misura era per proteggere i bambini da incidenti stradali, ma qualcuno l'ha visto come parte di una politica di ghettizzazione forzata.

La comunità rom in Romania sta lottando contro discriminazione, bassi tassi di alfabetizzazione e disoccupazione massiccia. Ufficialmente conta circa 550.000 componenti in un paese di 21 milioni, ma è opinione diffusa che siano almeno il doppio nel paese.

Molti di origine rom non dichiarano la loro etnia nei censimenti, a causa dei diffusi pregiudizi che devono affrontare.

Raramente i Rom possiedono terreni e proprietà, e sono ulteriormente svantaggiati dalla mancanza di alloggi sociali in un paese dove ormai il 97% degli alloggi è privato.


Appelli - Proteggere il diritto all'alloggio nella nuova legislazione della Romania

In Romania le persone più povere e svantaggiate non possono accedere a un alloggio adeguato a causa del sistema giuridico vigente nel paese. Il diritto a un pieno accesso a un alloggio adeguato non è riconosciuto o adeguatamente protetto dall'attuale legislazione romena.

In tutto il paese, il modo in cui vengono condotti gli sgomberi forzati dei rom e le minacce di sgomberi che i rom subiscono continuamente perpetuano la segregazione razziale. Negli ultimi anni, le comunità rom sono state sgomberate e trasferite vicino a discariche, impianti di depurazione o in aree industriali alla periferia delle città. Quando questo accade, i rom non solo perdono le loro case e i loro averi, ma anche le loro reti sociali, l'accesso al lavoro e ai servizi statali.

Quando le autorità sgomberano le comunità rom contro la loro volontà, senza un'adeguata consultazione, opportuno preavviso o adeguate soluzioni abitative, violano le leggi internazionali e regionali sui diritti umani che il governo della Romania ha sottoscritto, quali il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali e la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali.

Attualmente, il ministero dello Sviluppo regionale e del turismo sta rivedendo la legislazione nazionale sull'alloggio. La prevista riforma della legge è un'occasione per il governo della Romania per portare il proprio quadro normativo nazionale in materia di alloggio, in linea con gli standard internazionali e regionali sui diritti umani.

FIRMA L'APPELLO


SOLAR NOVUS TODAY

I distributori di energia solare Phaesun GmbH di Memmingen (Germania) ad agosto 2011 hanno portato a termine un progetto Green Power, assieme all'iniziativa "Students in Free Enterprise" (SIFE) dell'Università di Regensburg.

Il progetto sostiene la popolazione rom in Romania, fornendo a 30 famiglie nei villaggi di Rosia, Nou e Daia in Transylvania di sistemi PicoPV per fornitura di corrente elettrica fuori rete. Phaesun ha donato i sistemi PicoPV. Forniscono un'illuminazione elettrica affidabile e la possibilità di caricare i telefoni cellulari e gestire altri piccoli apparecchi elettrici. Gli studenti FISE sono stati addestrati al montaggio e alla riparazione dei sistemi Phaesun ed hanno immediatamente trasmesso le loro conoscenze ai gestori locali del progetto in Romania, che potranno impratichirsi sul posto.

"In Romania la popolazione rom è tuttora discriminata. Molti insediamenti non sono collegati alla rete elettrica ed ai bambini spesso è negato l'accesso all'istruzione, che si traduce in problemi come alti tassi di disoccupazione ed alcolismo.", spiega Daniel Kaiser, responsabile del progetto SIFE. "Abbiamo sviluppato un concetto olistico per sostenere le famiglie rom, incentrato su istruzione, elettrificazione e generazione di reddito, iniziando nel marzo 2011 a realizzare il progetto. Così, siamo in grado di dare un contributo al miglioramento a lungo termine delle condizioni di vita delle famiglie rom."

Il mantenimento del sistema è portato avanti da partner di progetto locali. Questi includono l'amministrazione locale, l'ideatore Eginald Schlattner, come pure due studenti di Rosia, laureandi in ingegneria elettrica, che ora sono in grado di finanziarsi tramite una borsa di studio e la gestione di una stazione di ricarica. Sono responsabili del buon funzionamento dei sistemi nel villaggio e di una convenzione tra la stazione di ricarica ed i negozi di alimentari, dove con un piccolo supplemento è possibile per le famiglie senza corrente elettrica è possibile ricaricare i telefoni cellulari e le lampade con batterie integrate.

Spiega Tobias Zwirner, amministratore delegato di Phaesun GmbH: "Conosciamo i problemi che si verificano in Romania, dato che abbiamo lì già realizzato diversi progetti relativi alla fornitura di corrente elettrica fuori rete, in collaborazione con partner locali. La popolazione rom è spesso esclusa dai servizi al pubblico e gli insediamenti spesso non hanno accesso alla rete elettrica. I sistemi PicoPV per l'efficiente fornitura di piccoli carichi offrono una buona possibilità per coprire il fabbisogno basico di elettricità de può essere esteso secondo le richieste degli utenti."

SIFE sta per Studenti in Libera Impresa ed è un'organizzazione internazionale di studenti che cercano di collegare l'impegno sociale con l'attività imprenditoriale. Il gruppo SIFE dell'università di Regensburg è attiva dal 2009 principalmente nell'Europa orientale.

Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


19/03/2024 @ 11:33:02
script eseguito in 315 ms

 

Immagine
 da lontano a più vicini... di cicciosax



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 8166 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< marzo 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source