Da  Roma_Italia (i link sotto riportati sono in formato .pdf ed in inglese)

 
 Brussels, Budapest, Firenze, New York, 5 Maggio 2009: Col pretesto di  condurre un censimento per ragioni umanitarie, l’Italia sta costantemente  violando i fondamentali diritti di Rom e Sinti tutelati dalla legislazione  Europea. È quanto afferma il contenuto di due lettere inviate ieri alla  Commissione Europea da parte di alcuni gruppi per la difesa dei diritti umani.  In tali lettere, indirizzate ai Commissari Europei Spidla e Barrot, i gruppi  European Roma Rights Centre, osservAzione e l’Open Society Institute  richiedono che la Commissione avvii le procedure di infrazione in relazione alla  mancata applicazione da parte dell’Italia della Direttiva Europea  sull’Uguaglianza Razziale e la Direttiva Europea sulla Protezione dei Dati  Personali.
 
 Undici mesi dopo l’attuazione da parte del Governo Italiano della propria  “Dichiarazione sullo stato d’emergenza riguardante gli insediamenti di comunità  nomadi nei territori delle regioni di Campania, Lazio e Lombardia” ed i  regolamenti a supporto di essa, il Governo ha concentrato la sua “risposta  all’emergenza” nella schedatura coercitiva di Rom e Sinti in numerosi campi,  fotografandoli e prendendo loro le impronte digitali, perquisendone le  abitazioni senza un ordine del tribunale, in alcuni casi usando le informazioni  raccolte per deportare chi non era in grado di dimostrare il proprio diritto a  vivere in Italia.
 
 Il Governo Italiano sostiene fermamente che non sia stato creato nessun database  e che il censimento sia stato condotto nel rispetto di leggi e regolamenti  nazionali ed internazionali riguardanti la protezione della privacy. Le  organizzazioni firmatarie delle lettere hanno supportato le proprie richieste  con un memorandum congiunto, nel quale si delinea nel dettaglio il processo di  attuazione del censimento ed il modo in cui esso abbia violato i regolamenti,  previsti dalla legislazione europea, tramite minacce, intimidazioni ed altre  forme di coercizione, rilevanti mancanze per quanto concerne un’adeguata  fornitura delle informazioni e il consenso informato, e la diffusa pratica di  fotografare Rom e Sinti.
 
 Nel commentare le reali ragioni dietro il censimento, le organizzazioni che  hanno firmato le lettere sottolineano l’aumento negli interventi da parte delle  Forze dell’Ordine e dei controlli sull’immigrazione, nonché la crescente  minaccia di sgomberi forzati per molti Rom e Sinti.
 
 Il testo completo del memorandum e delle lettere inviate ai Commissari Spidla e  Barrot sono disponibili qui:
 
 ·  Memorandum congiunto alla Commissione concernente le infrazioni dell’Italia
 · Lettera  al Commissario Spidla
 · Lettera  al Commissario Barrot
 
 Per ulteriori informazioni, si prega di contattare:
 Sinan Gokcen, ERRC, sinan.gokcen@errc.org  , +36.1.413.2200
 Luis Montero, OSI, Luis.Montero@osf-eu.org  , +44 7798737516
 Piero Colacicchi, osservAzione,  pierocolacicchi@tele2.it , +393.408.142.94