Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Conoscere non significa limitarsi ad accennare ai Rom e ai Sinti quando c'è di mezzo una disgrazia, ma accompagnarvi passo-passo alla scoperta della nostra cultura secolare. Senza nessuna indulgenza.

La redazione
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 04/09/2012 @ 09:13:28, in media, visitato 1518 volte)

Da Roma_Daily_News

Ci è gradito informarvi sul progredire del film sulla lingua romanì, iniziato circa 2 anni fa ed in via di completamento entro ottobre 2012.

Il film sperimentale "Talking Letters" intende rappresentare una lingua che è un caso straordinario di sopravvivenza alle avverse circostanze  sociali, economiche, politiche ed educative.

Mostrando testimonianze di Rom dall'Austria, Lituania, Moldavia, Romania ed Ucraina, il film fornisce un sguardo interno sulle differenti realtà dei Rom che - contro ogni pressione verso l'assimilazione - stanno seguendo una loro strada nel mantenere, trasmettere e promuovere la loro lingua.

Vi invitiamo a visitare il nostro sito web, perché possiate condividere alcuni frammenti video e fotografie del nostro viaggio. Potete anche lasciarci un messaggio sulla nostra pagina Facebook.

Talking Letters team: Angelika Herta, Pavel Braila, Lilia Braila

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 03/09/2012 @ 09:07:52, in Italia, visitato 1169 volte)
Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 02/09/2012 @ 09:18:30, in lavoro, visitato 1150 volte)

Mediaroma

C'è tensione tra i Rom lavoratori agricoli, che giungono a Karasu (distretto Sakarya - Marmara) per la raccolta delle noci, ed il mukthar della Yeni Mahalla, O.B. Gli abitanti si lamentano che le tende dei Rom creerebbero inquinamento visivo. Il mukthar chiede che le tende vengano tolte dall'ingresso della Yeni Mahalla. I Rom, che lavorano e vivono in condizioni estremamente dure, hanno paura di perdere, causa la reazione dei residenti, l'unico lavoro che hanno durante l'estate.

Le famiglie rom di vari insediamenti in Tracia e nelle regioni egee della Turchia, migrano ogni estate in cerca di lavoro in campagna. Durante questi periodi possono esserci problemi con i residenti delle zone agricole. L'ultimo esempio è quello di Karasu.

I lavoratori agricoli rom sono invitati ad andarsene dall'area dove hanno piantato le tende, a causa dell'inquinamento visivo. Quando il governatore locale ha rifiutato di portare avanti la richiesta, alcuni residenti hanno iniziato una campagna dentro di lui, dicendo che "difende i Rom invece dei residenti locali". Il mukhtar si è unito alla protesta. Inoltre, ci sono lamentele, e si dice che il tasso delle rapine in zona sarebbe aumentato vertiginosamente con l'arrivo delle famiglie rom. Sembra anche che i residenti vogliano unirsi per provocare una reazione comune contro i Rom.

Le famiglie rom aspettano con ansia che le autorità giochino un ruolo di mediazione con i residenti locali. Altrimenti, se fossero costrette ad abbandonare prematuramente la zona, potrebbero patire la fame, non avendo redditi alternativi.

Source: Sakarya Rehberim

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 01/09/2012 @ 09:12:44, in Italia, visitato 1259 volte)

Segnalazione di Giancarlo Ranaldi

Fanpage.it La ragazza rom accusata del tentato rapimento di una neonata torna a Ponticelli, dove nel 2008 una folla inferocita aveva assaltato e incendiato i campi della zona e costretto centinaia di persone a fuggire. Angelica racconta ai microfoni di fanpage.it la verità su quello che accadde in quei giorni.

Angelica Varga torna per un giorno a Ponticelli. La giovane rom accusata del tentato rapimento di un neonato nel maggio del 2008 quando aveva appena 15 anni: episodio che scatenò la violenza razzista ai danni della comunità rom, gli incendi e il pogrom di anziani, donne e bambini. Angelica è stata condannata a quattro anni di reclusione, trascorsi tra il carcere minorile di Nisida e una casa famiglia della provincia di Napoli. A fine maggio ha scontato la sua pena ed è tornata libera. Ha deciso di parlare ai microfoni di fanpage.it e raccontare la sua verità. Nega l’accusa di rapimento e racconta la sua versione dei fatti. Lo fa tornando proprio in via Argine, per un giorno, davanti agli ex campi dove vivevano centinaia di suoi connazionali.

Prova a cacciare le paure e guardare quei campi incendiati dall’ignoranza e dagli affari criminali. In un italiano impeccabile, Angelica parla del suo passato e del suo futuro, riannodando i ricordi che aveva provato scrivere in un diario mentre era in comunità. Napoli, i magistrati che l’anno giudicata "era solo una bambina", gli operatori sociali e i volontari che l’hanno accolta e sostenuta, il popolo Rom, sono solo alcuni dei temi che affronta. E poi la "pena", quella "dentro e fuori al carcere", afferma, "è la prima cosa che mi viene in mente ricordando questi anni". Eppure Angelica non si arrende e guarda al futuro. Tornerà in Romania per riabbracciare la sua famiglia e sua figlia che oggi ha cinque anni. A nemmeno vent’anni, la giovane originaria della Transilvania rivendica il diritto a una vita per "provare almeno ad assaggiare la felicità".

Eppure, prima di partire, sa di lasciare un pezzo di sé in Italia. Il nostro Paese non ha esitato a condannare una ragazzina di 15 anni e deve fare ancora i conti con la xenofobia, con la povertà e con le paure verso culture diverse.

A cura di Giuseppe Manzo e Alessio Viscardi

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 31/08/2012 @ 09:11:24, in Europa, visitato 1542 volte)

Da Roma_Francais

  par voxrromorum le 21 août 2012

Martedì 21 alle 15 si è tenuta una riunione sotto stretta sorveglianza, nel capannone di Ion, un Rom rumeno che con altri, sta occupando un terreno abbandonato nel dipartimento dell'Essoinne. Invitati Rom da tutti i paesi: Zanko dalla ex Jugoslavia, Dimitar dalla Bulgaria, Janos dall'Ungheria ed anche Jean-François, detto Papayou, un Sinto che abita nel dipartimento. La spinosa questione dei Fnarcesi preoccupa questi Rom, convenuti nel consiglio dei saggi.

Il fatto è che Zanko ha commesso un errore. Da poco incaricato dal consiglio riguardo le questioni della sicurezza e del paesaggio, ha deciso di smantellare il sistema di videosorveglianza in alcuni quartieri. Ciò ha provocato la levata di scudi delle imprese alla sicurezza, mentre i padroni di cani sostengono l'azione di Zanko e chiedono lo smantellamento del sistema di videosorveglianza in tutto il dipartimento. La situazione è esplosiva: le società di sicurezza privata ed il sindacato dei padroni di cani sono due forze inconciliabili per ogni Essoniano che vuole farsi un nome.

Non solo, Janos l'ungherese, incaricato al commercio e lavoro, è andato fuori di testa apprendendo la notizia. Pur "comprendendo il disagio causato dall'installazione di questi sistemi di videosorveglianza", Janos ritiene che il loro smantellamento non sia una soluzione. Come alternativa propone di incastonare i sistemi nei muri, le lenti delle telecamere potranno essere mascherate da una vernice che le renda quasi invisibili, permettendo comunque loro di funzionare. Comunque tanto Janos che le ditte interessate a questo tipo di installazioni, sanno che quella vernice è assolutamente opaca e che le telecamere non riusciranno a registrare niente, ma occorre proporre un'alternativa, se non altro per smarcarsi da quel coglione di Zanko. Poi, se si può aiutare gli amici...

La riunione rischiava di essere lunga, attendendo impazientemente le conclusioni. Da buoni reporter, pubblichiamo per tutti e tutte la decisione adottata, quando Jean-François, detto Papayou, uscendo dal capannone con gli occhi sbarrati si è colpito la fronte: "Che idioti!" Gli abbiamo chiesto cosa non andasse, e ci ha risposto: "Bah, i Fnarcesi non chiedono telecamere, sui pali o dentro i muri, né coperte, né scoperte, pitturate o altre. Vogliono solo che permettiamo loro di mettere le serrature alle porte!" Accidenti, avevamo dimenticato questo divieto per i Fnarcesi di mettere serrature ed utilizzare chiavi. E questo perché, non si capisce che le imprese che le proteggono, a colpi di telecamere o possessori di cani...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 30/08/2012 @ 09:31:11, in casa, visitato 1449 volte)

Pubblicato il 21 ago 2012 Le foto

Continuiamo ad occuparci di bioedilizia, amici di Ecoblog, seguendo i progetti del contest Solar Decathlon Europe 2012 che ricordiamo si svolgerà dal 14 al 30 settembre prossimo a Madrid. Dopo la portoghese Casas Em Movimento, l'abitazione solare modulare che vi abbiamo presentato nelle scorse settimane, è la volta di un progetto made in Romania.

Si chiama PRISPA ed è una casa solare prefabbricata che produce, grazie ai pannelli fotovoltaici, il 20% in più di energia dei consumi medi (in Romania). A Bucarest i consumi medi sono di 7.508 kWh all'anno, la casa ne produrrebbe 9.501 kWh. Una piccola centrale energetica che va oltre l'autosufficienza. Il progetto degli studenti di architettura degli atenei rumeni, rispetto a quello dei colleghi portoghesi, è decisamente più semplice: non introduce novità radicali, come nel caso della casa modulare che si adatta alle mutate esigenze di spazio ed energia della famiglia, in costante evoluzione, bensì punta a sfruttare le tecnologie esistenti in modo innovativo. D'altra parte, è la prima volta che la Romania partecipa al Solar Decathlon Europe ed è un esordio davvero niente male.

I pannelli fotovoltaici, 32 in tutto, sono integrati alla struttura per una potenza installata complessiva di 8 kWp. La casa, costruita in legno, è ottimizzata per sfruttare la luce solare in inverno e raffrescarsi passivamente d'estate. In dotazione anche due pannelli solari termici ed impianti per il riciclo delle acque grigie in grado di recuperare fino a 250 litri al giorno.

La particolare struttura angolare garantisce inoltre un elevato livello di protezione dai venti gelidi e sferzanti che soffiano in Romania d'inverno. Anche gli interni sono in legno, sono stati mantenuti i colori naturali dei tessuti e delle altre materie prime utilizzate per i pavimenti ed i rivestimenti. Gli ambienti sono arieggiati e molto luminosi e per ridurre l'invasività degli impianti è stato progettato un locale appositamente per ospitare i convertitori di energia e le altre apparecchiature tecnologiche.

La casa costerebbe, orientativamente, intorno ai 120 mila euro (è il prezzo del prototipo di 87,15 metri quadrati), ma gli studenti sperano che il costo in futuro possa abbassarsi ulteriormente attestandosi intorno ai 70 mila euro, cifra nettamente più abbordabile.

Cliccare sulle foto per vederle a grandezza originale

PRISPA su Facebook

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 29/08/2012 @ 09:13:04, in Europa, visitato 1389 volte)

Da Roma_Francais

Rom: facilitare l'accesso al lavoro, "un vero, falso annuncio" Par Morgane Bertrand

Il governo potrebbe fare molto di più per aiutare i Rom ad integrarsi, dice Benjamin Abtan, presidente del Mouvement anti-raciste européen Egam. Intervista

[...] Il ministro dell'alloggio, Cécile Duflot, ha annunciato mercoledì 22 agosto che il governo ha deciso di "allentare i vincoli" sull'accesso al lavoro dei Rom, "sopprimendo la tassa" a carico dei loro datori di lavoro ed "allargando" i mestieri a cui possono accedere. Lei che ne dice?

Buono, ma potrebbe essere meglio. Prima, una piccola precisazione: il problema non è facilitare l'accesso dei Rom al lavoro, ma cessare di impedirne l'accesso a bulgari e rumeni. Per loro esistono disposizioni europee specifiche, come l'obbligo di avere un permesso di lavoro e di soggiorno, e per il datore di lavoro di accollarsi quella famosa tassa.

Ciò detto, facilitando l'accesso di rumeni e bulgari al mercato del lavoro, si faciliterà effettivamente la loro integrazione ed una lotta più efficace contro il lavoro nero e la mafia. Ma è un "vero-falso" annuncio, dato che la Francia si era già impegnata di fronte alla Commissione Europea ad abolire questo dispositivo specifico entro la fine del 2013. Diversi paesi, tra cui l'Italia e l'Irlanda, l'hanno già fatto.

Il governo non ha anche il merito di affrontare finalmente a viso aperto una questione tanto complessa?

Certo, ma ha scelto di farlo al minimo - ascoltando solo il collettivo Romeurope - scegliendo cioè un interlocutore francese, ed umanitario. I problemi dei Rom vanno ben oltre. Non solo non è stata considerata la dimensione europea, ma il governo non ha neanche prestato orecchio all'Union française des associations tziganes, che rappresenta la comunità. Se si fosse tenuto conto di questi aspetti, si sarebbe andato ben oltre.

Esempio?

L'anno scorso, tutti i paesi dell'Unione Europea hanno presentato alla Commissione la loro strategia d'integrazione dei Rom. Quella della Francia era assolutamente insufficiente. Aspettiamo quindi dal governo una revisione profonda di questa strategia, sia riguardo al budget che al calendario. A Bruxelles ci sono miliardi di euro destinati a sostenere i progetti d'inserimento dei Rom. Ma sono in gran parte sottoutilizzati. La Francia potrebbe scegliere di mobilitarli. Quanto ai diritti dell'uomo, avrebbe potuto prendere l'impegno di portare a livello europeo la lotta contro la discriminazione ed il razzismo verso queste popolazioni.

Cosa avrebbero potuto domandare le comunità rom e zigane se fossero state ricevute nella forma dovuta?

L'abolizione della legge del 1969 sul vagabondaggio. Questo testo discriminatorio impone a queste popolazioni il possesso di un carnet di circolazione, la perdita del diritto di voto per dieci anni in caso di cambiamento del comune di residenza, o ancora una quota non superiore al 3% di gens du voyage per ogni comune. L'anno scorso abbiamo chiesto l'abolizione di questa legge, ed il partito socialista si era impegnato. Se il governo avesse ricevuto i latori di questa rivendicazione, avrebbe potuto impegnarsi pure.

Per quanto riguarda lo sgombero dei campi rom, Matignon ha indicato che "le decisioni giudiziarie continueranno ad essere applicate..."

Per cinque anni, si sono stigmatizzate mediaticamente queste persone, senza una soluzione. Questi sgomberi non fanno che spostare il problema e complicano ancora di più la situazione in termini di igiene o di scolarità. François Hollande aveva promesso che non ci sarebbero più state espulsioni senza rialloggio. Il governo ha il dovere di trovare una risposta globale. Secondo un sondaggio Atlantico-Ifop realizzato il 9 e 10 agosto, l'80% dei Francesi sono favorevoli allo smantellamento dei campi rom illegali, ma il 73% giudica la misura inefficace!

Cosa risponde a quanti credono che queste persone non siano sedentarizzabili?

Di cosa parliamo? I Rom di Francia,  15.000 miserabili Rumeni e Bulgari. Su scala nazionale, la cosa è gestibile! Nei loro paesi, sono sedentari ed urbanizzati da decenni. Si tratta soprattutto di immigrati poveri che si ritrovano nelle baraccopoli perché non  hanno i mezzi per vivere. Non è nel loro gene vagabondare di baracca in baracca. Si direbbe dei nuovi immigrati spagnoli che fuggono dalla crisi economica che sono dei "nomadi spagnoli"?

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 28/08/2012 @ 09:14:11, in Italia, visitato 2238 volte)

Segnalazione di Alberto Maria Melis

Oggetto: Esposto avverso i giornalisti Michele Ruffi e Roberto Casu dell'Unione Sarda

Il sottoscritto rappresentante dell'Associazione sarda contro l'Emarginazione (Asce) e delegato ad acta della onlus Fondazione Anna Ruggiu di Cagliari, dell'Associazione 2000 [R]esistenze di Monastir, del CagliariSocialForum di Cagliari e del Gruppo EveryOne (group for international cooperation om human righys culure) di Treviglio, tutti per l'occasione domiciliati presso A.S.C.E. in S.S. 387 Km 8 – 09047 SELARGIUS, presenta all'Ordine dei Giornalisti della Sardegna un esposto avverso i giornalisti dell'Unione Sarda Michele Ruffi e Roberto Casu, in relazione agli articoli pubblicati sul suddetto quotidiano in data 11, 12, 13, 15 e 17 agosto 2012, qui di seguito più precisamente indicati, ritenendo che i loro contenuti violino i doveri imposti dal codice deontologico dell'Ordine e nel contempo il "Diritto alla Riservatezza" del cittadino ai sensi della L. 675/96 art. 25 e le Leggi che puniscono l'istigazione all'odio razziale e le discriminazioni su base etnica.

1) In data 11 agosto 2012 il quotidiano pubblicava in prima pagina, a firma di Michele Ruffi e sotto la responsabilità del facente funzioni di Direttore Responsabile Roberto Casu, un articolo intitolato "Cagliari, per gli zingari una villa con piscina a spese del Comune". L'occhiello recitava: "Bagni di lusso e aria condizionata". Il sommario in prima pagina riportava: "Una villa con piscina, una casa con giardino e pavimenti in marmo, aria condizionata e bagni di lusso con idromassaggio: sono i nuovi alloggi di alcune famiglie nomadi, che a giugno hanno abbandonato il campo sosta (…) quasi tutti si sono trasferiti, a spese del Comune di Cagliari, nelle case prese in affitto sul litorale quartese".
L'articolo pubblicato a pag. 19 riportava invece questo titolo: "Ai nomadi una villa con piscina". Sottotitolo: "Viaggio nelle case con giardino, tra marmi e idromassaggio". Nella stessa pagina comparivano inoltre tre fotografie, una della piscina, una dei servizi igienici di un edificio, la terza di un edificio.
Senza entrare nel merito dell'articolo, che pure offriva una visione distorta ed erronea delle condizioni delle abitazioni, gli scriventi ritengono che le affermazioni riportate nei titoli succitati, nell'occhiello in prima pagina e nel sottotitolo della pagina interna, costituiscano una gravissima violazione dei principi di verità e oggettività, sostanziatasi nel proporre al lettore una conoscenza del tutto fuorviante della realtà oggettiva delle cose.
Gli edifici in oggetto infatti, così come risulta dalla immagini, della casa per sei famiglie, della testata online CagliarIPad (http://www.youtube.com/watch?v=Sq6H0J9LcwQ), non corrispondono nella maniera più assoluta alla descrizione fornita. In particolare la cosiddetta "villa con piscina" è in realtà un grande edificio da tempo abbandonato, con i vani e i servizi resi inagibili dagli atti di vandalismo, le mura scrostate e minate dall'umidità, gli spazi aperti incolti e la stessa "piscina", ricolma in parte di fanghiglia e di rifiuti solidi, del tutto inutilizzabile.
Oltre ad instillare nei lettori una errata percezione delle strutture, l'occhiello e il testo in prima pagina riportavano inoltre un'altra asserzione del tutto falsa, laddove recitavano che l'affitto delle strutture sarebbe stato "a spese" del Comune. Eppure sulla stessa Unione Sarda del 14 agosto un articolo a firma del Magistrato Altieri spiega che quei denari provengono dalla U.E. Ed era già risaputo infatti, poiché reso noto dall'amministrazione comunale, così come peraltro risulta agli scriventi in base alle loro dirette conoscenze delle normative di legge a tutela dell'etnia Rom, che i fondi che verranno utilizzati provengono da specifici finanziamenti della Comunità Europea, non altrimenti utilizzabili, né convertibili in capitoli di spesa altri.
Gli scriventi ritengono che i giornalisti Ruffi, come firmatario dell'articolo, e Casu, come Direttore Responsabile, abbiano di fatto violato la Carta dei Doveri del Giornalista sottoscritta dal Consiglio Nazionale dell'Ordine e dalla Federazione Nazionale della Stampa l'8 luglio del 1983. Sia per la manifesta falsità del contenuto dei titoli, sottotitolo e occhiello succitati. Sia con la pubblicazione delle tre fotografie che non mostrano la situazione di sfacelo ma anzi inducono artatamente a una visione fallace. Sia, infine, perché, più in generale, anche nel testo dell'articolo, non viene restituita un'informazione attinente alla realtà oggettuale delle cose ("Il giornalista non deve omettere fatti o dettagli essenziali alla completa ricostruzione dell'avvenimento. I Titoli, i sommari, le fotografie e le didascalie non devono travisare, né forzare il contenuto degli articoli o delle notizie", cit. Carta dei Doveri).

2) In data 12 agosto 2012, il quotidiano pubblicava, sempre a firma di Ruffi e sotto la diretta responsabilità di Casu, un articolo in prima pagina riportante questo titolo: "Zingari in villa: è bufera". Occhiello. "Il Comune verserà 2.500 euro al mese al proprietario dell'immobile". L'articolo a pag. 19 è corredato di una fotografia, le cui caratteristiche di non veridicità oggettuale sono pari a quelle delle immagini pubblicate il giorno precedente, e supportato di un altro pezzo di spalla nel quale viene intervistato il proprietario della cosiddetta "villa con piscina".
Senza in questo caso voler entrare nel merito dei titoli e del testo dell'articolo, che contiene alcune parziali rettifiche di quanto affermato il giorno precedente, gli scriventi ritengono che la stessa intervista al proprietario dell'immobile, laddove viene citata la struttura data in uso ai Rom, l'ex discoteca il Pandemonium, costituisca di fatto una seconda violazione dei doveri sanciti dalla Carta e insieme una gravissima infrazione del Diritto alla Riservatezza così come sancito dalla Legge 675/1996 e dal D.lgs n.123/1997. Rendendo pubblica infatti la dislocazione dell'abitazione delle famiglie rom che hanno preso in affitto la struttura, in un rapporto squisitamente economico tra privati cittadini, i giornalisti succitati hanno fornito al pubblico l'esatta dislocazione dell'immobile, in un momento, tra l'altro, gravido di tensioni sociali e di aperte minacce nei confronti della popolazione rom tutta.
Gli scriventi ravvisano in tale azione anche una palese violazione di quanto sancito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n.5259 del 18 ottobre 1984 (più conosciuta anche come Decalogo del giornalista), laddove essa delimita con esattezza le condizioni per le quali il Diritto di Stampa possa prevalere sul Diritto alla Riservatezza:
- L'utilità sociale dell'informazione (inesistente nell'indicare l'esatta ubicazione di un nucleo di famiglie che non si sono rese colpevoli di alcun reato e la cui unica "eclatante" diversità appare quella etnica);
- la verità dei fatti esposti (minata già alla base dalle false informazioni pubblicate il giorno precedente);
- la continenza formale, ovverossia la forma civile dell'esposizione (che palesemente esula dai toni apertamente scandalistici utilizzati negli articoli dell'11 e del 12 agosto).

3) In data 13 agosto 2012, a un terzo articolo a firma di Michele Ruffi che descrive un'altra delle abitazioni prese in affitto dalle famiglie rom sul litorale di Quartu Sant'Elena, intitolato "Nomadi, ecco le altre case", viene affiancata una quarta fotografia, presa dall'alto, che oggettivamente rende pubblica e riconoscibile la sua ubicazione.
Anche in questo caso gli scriventi ravvisano una gravissima violazione del Diritto alla Riservatezza e una palese violazione della deontologia professionale dei giornalisti Ruffi e Casu.
4) In data 15 agosto 2012 il facente funzioni di Direttore Responsabile Roberto Casu pubblicava un editoriale da lui stesso sottoscritto dal titolo "Chi difende i diritti dei bambini rom". In tale editoriale, oltre a confermare per intero ogni notizia fino allora pubblicata, faceva propri i peggiori stereotipi sui bambini rom, offrendo così al lettore una immagine completamente distorta della realtà e alimentando i sentimenti di ostilità verso i Rom e, data la generalizzazione, di rifiuto di quella etnia.
Egli infatti scrive dello "sfruttamento dei bambini zingari: esposti ai semafori dai loro genitori o sfruttatori, per impietosire gli automobilisti, privati della scuola e addestrati a fingersi storpi". Una realtà simile a Cagliari non esiste e salvo eccezioni da verificare tutti i bambini risultano scolarizzati e nessuno viene impiegato per mendicare. Nello stesso scritto il giornalista insulta i critici degli articoli dei giorni precedenti, riproponendo anche la falsa notizia della "villa con piscina", nel modo seguente: "... in questi giorni a Cagliari, nel salotto di qualche orfanello del giornalismo, di odio razziale si è scritto (si fa per dire) e sparlato anche troppo, … E' bastato che questo giornale denunciasse lo sconcio di una villa con piscina assegnata ad alcune famiglie rom ..."
La realtà ci dice che la villa con piscina non esiste e che per il giornalista Casu i rom non potrebbero vivere in una villa con piscina neanche se ne avessero l'opportunità. Infine egli scrive ancora: "E' razzismo chiedere che gli alloggi ai rom vengano concessi solo a condizione che i beneficiari rispettino le leggi dello Stato italiano …?" In questo caso il giornalista propone un'altra discriminazione su base etnica, proponendo una condizione solo per i rom, presumendo e facendo intendere in modo chiaro che i rom, in quanto tali, sono propensi a non rispettare le leggi e che l'eventuale mancato rispetto delle leggi debba comportare, sempre e solo per i rom, la perdita dei diritti umani.
5) Il giorno 17 agosto 2012 il giornalista Ruffi propone un articolo dal titolo "Noi volevamo un altro campo" nel quale intervista Saltana Ahmetovic ed Antonello Pabis, contro la volontà degli stessi contenente espressioni virgolettate ed agli stessi attribuite che non sono mai state dagli stessi pronunciate e non in quei termini. Nella sua presentazione in prima pagina il titolo scelto è "Il capo dei Rom: dateci un'altro campo", laddove non si può affermare, per ragioni di verità, che i Rom siano rappresentati da un capo e che sia sufficientemente noto che a Cagliari i Rom hanno più delegati in rappresentanza delle diverse famiglie e che attribuire ad una persona il ruolo di capo, evidentemente di tutti o della generalità dei rom, oltre a provocare sospetti tra gli stessi rom, può indurre all'idea di una comunità pericolosamente organizzata e feudalmente gerarchizzata.
In un successivo pezzo dal titolo "Caso nomadi, una valanga di sms" si propone un'ampia carrellata di messaggi dimostrativi degli effetti provocati dalle notizie pubblicate dall'Unione Sarda: "A chi si è fatto venire la bella idea di ospitarli in ville con piscine mettendo sul groppone di noi sardi i costi ….." (scrive tale Michele Lavezzi); "la mia casa popolare non ha piscina, né idromassaggio, quanto meno marmi intarsiati …." (sig. Giuseppe, S.Elia); "Ai rom villa al mare e 90 euro al giorno" (P.Masia); "... perchè … i rom in pochi giorni sono stati sistemati anche in villa?" (Sergio); "Bambini tenuti sotto la pioggia, bambini costretti quantomeno a mendicare (o forse qualcosa di più), bambini costretti ad imparare mezzi e mezzucci per impietosire e portare a casa qualche euro per i loro impietosi genitori ..." (Piergiorgio Calò).

Gli scriventi, in merito a tutto quanto su esposto, si affidano agli organi preposti dell'Ordine dei Giornalisti della Sardegna affinché valutino il comportamento professionale di Michele Ruffi e di Roberto Casu, soprattutto e ancora una volta alla luce della sentenza della Corte di Cassazione del 18 ottobre 1984 (Decalogo del giornalista), esemplare nel definire i contorni dell'informazione comunque scorretta che non si sostanzia solo nel veicolare notizie false o errate (cosa che nel caso specifico ci pare acclarata dai fatti), ma anche nel porre in essere tecniche informative viziate dallo sleale difetto di chiarezza:
- "Il sottinteso sapiente", nella consapevolezza che l'uso di determinate espressioni ("ai nomadi villa con piscina") verranno intese dai lettori in senso fortemente sfavorevole;
- "gli accostamenti suggestionanti", (nel nostro caso anche con l'uso di fotografie probabilmente d'archivio non restituenti la realtà oggettuale dello stato degli edifici), che tendono a mettere in "cattiva luce" i soggetti di cui si parla;
- "il tono sproporzionatamente scandalizzato e sdegnato", nel nostro caso specialmente nei titoli, allo scopo di indurre i lettori più superficiali o sprovveduti a cadere in suggestione a causa dei toni usati.

Gli scriventi, affidandosi alla valutazione degli organi competenti dell'Ordine, non possono esimersi, in conclusione di questo esposto, di manifestare tutta la propria preoccupazione per gli effetti potenzialmente anche devastanti che gli articoli pubblicati dall'Unione Sarda, testata di antica e più illuminata tradizione, potrebbero provocare.
In un momento in cui la società, in particolare quella sarda, è minata da gravi difficoltà economiche, e nel contempo è anche attraversata da fortissime tensioni sociali, l'uso improprio dell'informazione, allorquando essa è minata dal veleno della falsità e dall'arroganza del pregiudizio, non solo può minare l'opera di tutti coloro che oggi sono impegnati nel tutelare i diritti della minoranza rom, ma può anche portare a pericolose manifestazioni di intolleranza. Vieppiù nel caso specifico di un gruppo minoritario ancora oggi vittima di diffusi attacchi razzisti o xenofobi e sempre a rischio di nuovi atti di violenza.
Dispiace prendere atto di quanto ogni raccomandazione del Parlamento Europeo, così come le "Comunicazioni" della varie Commissioni di Bruxelles, in merito a un uso coscienzioso e rispettoso dell'informazione avente come tema le categorie deboli e in particolare l'etnia Rom e Sinta (l'ultima, la 173, è stata recepita dall'Italia nel 2011), siano state clamorosamente disattese.
Gli scriventi chiedono di essere informati degli esiti del presente esposto.

All'Ordine dei Giornalisti della Regione Sardegna
Via Barone Rossi 29 – Cagliari

P.c.: Al garante per la protezione dei dati personali
Piazza di Monte Citorio 121 – 00186 Roma
Agli Organi di Stampa

Cagliari 24.8.12
Antonio Pabis
Per L'associazione Sarda contro l'Emarginazione, la Fondazione Anna Ruggiu onlus, l'Associazione 2000 Resistenze, il Cagliari Social Forum, il Gruppo EveryOne

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 27/08/2012 @ 09:16:51, in Europa, visitato 1298 volte)
Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 26/08/2012 @ 09:16:58, in casa, visitato 1361 volte)

Di Nazzareno Guarnieri

...non è stato mai affrontato, solo qualche caso puramente dimostrativo e demagogico per buttare fumo negli occhi dei cittadini e riempirsi la bocca di legalità.
E' bene precisare che che questi alloggi sono occupati abusivamente da cittadini Italiani di cui circa un terzo da imputare a famiglie rom.

Da qualche mese a Pescara e Provincia è in atto LO SFRATTO dagli alloggi popolari occupati abusivamente, cioè senza una regolare assegnazione o senza il corretto iter amministrativo.

Una scelta giustissima per la garanzia dei diritti e per il ripristino della legalità.
Ma gli fratti eseguiti finora riguardano SOLO FAMIGLIE ROM.

Inoltre dopo questi fratti molti bambini rom vengono letteralmente buttati in mezzo alla strada violando la normativa che obbliga a definire una soluzione alternativa allo sfratto ed in particolare per tutelare i minori.
E' POSSIBILE RIPRISTINARE LA LEGALITA' VIOLANDO LA LEGGE?

Per esempio si è verificato che in condominio con 3 inquilini abusivi, di cui uno Rom, lo sfratto è stato notificato ed eseguito solo ll'inquilino abusivo rom.
Diverse sono situazioni simili, sia a Pescara che nei comuni della Provincia.
Un vero PROGROM che riverserà il disagio sulla quotidianità di tutti i cittadini
E' questa la legalità di questa politica abruzzese?
L'ennesima discriminazione razziale di una politica incapace di governare.
Dove è finita l'opposizione politica?
e la società civile?
Tutti bravi a fare fumo e teorie, fatti concreti utili al cittadino? .... chi sa quando

La legalità è una valore importante per una società civile e democratica e non può essere strumentalizzata per interessi personali o di parte.
Quanti personaggi a Pescara si sono riempiti la bocca di legalità ed istigato all'odio razziale SOLO per essere eletti e dopo la elezione non hanno fatto nulla?

La Fondazione romanì Italia ed il Centro Studi Ciliclò nei prossimi giorni, in merito agli sfratti eseguiti e da eseguire a Pescara e Provincia, invieranno una segnalazione alle istituzioni internazionali preposte ed all'Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale della Presidenza del consiglio dei Ministri, inoltreranno alla procura di Pescara una denuncia/esposto per indagare su eventuali violazioni della legge.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


19/03/2024 @ 05:41:05
script eseguito in 296 ms

 

Immagine
 da lontano a più vicini... di cicciosax



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 5656 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< marzo 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source