Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Non un altro blog - giornale o chissacosa ma: 1. raccogliere notizie direttamente dalle fonti; 2. far conoscere come la pensano i diretti interessati.

La redazione
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 17/10/2012 @ 09:17:39, in media, visitato 1266 volte)

Onde Road Posted on October 13, 2012
"I Rom hanno una mappa infinita nel palmo della mano. Io cercavo affannosamente la mia, strofinando sotto un filo d'acqua le mani sporche di terra; mio padre vedeva la sua, con più chiarezza. Avevo sei anni, e non sapevo ancora bene cosa volesse dire partire". Una giovane Rom di nome Rebecca inizia a soli sei anni un forzato e lungo viaggio itinerante, che dal Sud America l'ha portata in Europa e infine in Italia. Una vita la sua, intrisa di drammi e dolori. Sgomberi forzati delle baracche, incendi nei campi di Napoli, lunghe notti all'addiaccio nei giardini pubblici di Milano, all'interno di vagoni abbandonati. Rebecca ha però una capacità fuori dal comune, un dono innato: comunica con i colori. Il fascino per la pittura la attrae fin dalla nascita e disegna usando quello che trova, bastoncini, mattonelle colorate e addirittura sassi. Finché qualcuno non le regala una scatola di tempere… Rebecca è venuta a trovarci a Radio Popolare e ci racconta dei suoi viaggi e della sua passione per la pittura.

A qualche anno di distanza dall'ultima volta torna ai nostri microfoni anche Marina, una rom del campo milanese di via Idro. A differenza di Rebecca lei è stanziale da una vita. Ci racconta come si vive in un campo rom e i sogni di una donna madre di cinque figli…

"L'arcobaleno di Rebecca" di Rebecca Covaciu (UR Edizioni) – Museo Art Brut di Losanna

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 18/10/2012 @ 09:08:50, in Italia, visitato 1236 volte)
Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 19/10/2012 @ 09:05:32, in casa, visitato 2308 volte)

Leggevo mercoledì scorso l'articolo di Maurizio Spada: DALLA CASA BENE RIFUGIO ALLA CASA SOCIALE e già nelle prime righe mi imbatto in questa affermazione: "A parte i popoli migranti come i Rom tutti gli altri hanno bisogno di una casa:" e subito dopo "ora osserviamo che a questo bisogno fondamentale si risponde nei modi più disparati."

Iniziale caduta di braccia: i Rom rimangono, se non col nomadismo inscritto nel DNA, dei migranti, gente che non è destinata a stanziarsi e quindi di casa non ha bisogno. Possibilmente col solito equivoco: non siamo NOI i cattivi che non vogliamo concedergliela, sono LORO a non averne bisogno. Quindi, norme e diritti sono salvi. Ma che differenza può esserci tra un nomade e un migrante? Forse quel "popoli" iniziale che muta una condizione accessoria e temporanea (l'essere migranti) ad una situazione culturale loro (il popolo migrante), senza individuare una altro aspetto culturale partorito da noi (un popolo sfollato e cacciato, quindi PER FORZA migrante).

Altro sconcerto (ma ormai dovrei saperlo): l'articolo è ospitato dalla rivista ArcipelagoMilano: da quattro anni ospita un meritorio dibattito che riunisce i resti del riformismo milanese, che in passato ha giocato un ruolo fondamentale nella storia politica cittadina. E "politicamente" sono preoccupato che anche qui passi il discorso di bisogni abitativi differenti "a prescindere" (attenzione: il differenzialismo si applica inizialmente ad una minoranza, per allargarsi in seguito alle altre fasce deboli di popolazione).

Superati questi due scogli iniziali, mi sono impegnato a leggere il resto dell'articolo, nella speranza di correggere il mio giudizio di partenza. Alla fine mi è rimasto un senso di delusione: ben scritto e documentato (impreziosito da citazioni di Heidegger, oltre che degli imprescindibili Marc Augè e dell'Housing Sociale che in questi casi non mancano mai), ma quello che ad una prima lettura si presenta come un viale elegante, si chiude come un vicolo senza uscita.

Nella mia ignoranza, riparto dalla seconda frase che ho citato all'inizio: "ora osserviamo che a questo bisogno fondamentale si risponde nei modi più disparati." E dall'articolo di Maurizio Spada vorrei estrapolare un capitolo:

    In questa situazione si ritiene che a qualcuno interessi che le case siano costruite a regola d'arte seguendo principi di sostenibilità energetica e sociale? Un po' diverso è stato l'operare del mondo cooperativo, almeno nella prima metà del secolo scorso, infatti sono di quegli anni progetti di città giardino e d'interventi edificatori che prevedevano la proprietà indivisa, prezzi d'affitto calmierati congiuntamente a una vita di relazione diversa e una filosofia che voleva alcuni servizi in comune e molta solidarietà, come ad esempio i quartieri della Società Umanitaria dei primi del '900. Purtroppo nel secondo dopoguerra la cooperazione, che intanto sceglie la proprietà divisa seguendo le mode, finisce per operare come le immobiliari: anche se all'inizio si costruisce per i soci che le abitano, dopo qualche anno le case possono essere vendute entrando così nel libero mercato e generando notevoli affari.

Una città, grande o piccola che sia, agisce e cresce essenzialmente su due logiche contrapposte:

  • da una lato la spinta razionalista e macroeconomica, per cui una determinata soluzione abitativa viene ripetuta come una formina da spiaggia;
  • dall'altra una spinta più anarchica e microeconomica, per cui i diversi strati della popolazione che la abitano, si differenziano in base a storie, bisogni, localizzazione, ecc. e queste differenze si riflettono nell'abitare.

Vediamo quindi se partendo dai "Rom [che] tutti gli altri hanno bisogno di una casa" si riesce a giungere ai "modi più disparati." Attenzione però, il mio non sarà una specie di esercizio filosofico, ma vorrei ragionare su un concetto che partendo dai Rom (e dai Sinti, e dai Caminanti) potesse essere utile in una discussione meno settoriale: LA CITTA' PER TUTTI (sapendo comunque che il PER TUTTI è già di per sé un'espressione che appartiene all'utopia). Lo spunto è dato dal PROGETTO ROM, SINTI E CAMINANTI 2012-2015 che proprio in questi giorni dovrebbe essere discusso in comune, per essere presentato in giunta a fine mese. Un aspetto non secondario è che il progetto iniziale dovrebbe contenere tutta una serie di osservazioni, maturate dal confronto con associazioni, consigli di zona, i rom stessi; e da questo punto di vista si tratterebbe di una novità importante. Sarebbe utile se in questa discussione rientrassero le proposte fatte due anni e mezzo fa dal Tavolo Rom, riguardo l'abitare nell'area metropolitana di Milano.

Proposte "le più disparate", ma che presuppongono un processo, partecipato e condiviso, che superi la situazione attuale dove "popoli migranti" ed abitare sono destinati a non incontrarsi mai, sancendo una situazione abitativa differenziale e da terzo mondo. Con un rischio che riguarda tutti: le condizioni socio sanitarie di un qualsiasi insediamento spontaneo lasciato a se stesso, non si fermano ai limiti del campo, ma tracimano. Le malattie sono per loro natura antirazziste, colpiscono tanto Rom che i loro vicini, il degrado umano ed urbano di un campo abbandonato ricade su tutta la zona circostante. Quindi la questione del superamento dei campi ATTUALI, non riguarda solo l'1‰ della popolazione, ma va affrontata nello spirito del riformismo milanese degli anni '60, quando menti e risorse furono impiegate per risolvere l'emergenza sociale e abitativa dei tanti immigrati che arrivavano dal sud Italia.

Mi limito ad alcuni punti del documento del Tavolo Rom:

  • Non da ora, ma almeno da una ventina d'anni, ci sono Rom e Sinti che le case le abitano (o le occupano). In alcuni casi, senza grossi problemi (e quindi noi smettiamo di considerarli Rom e Sinti, come se la normalità non fosse una notizia), in altri casi le situazioni sono più conflittuali. Vuoi perché funziona nei fatti una sorta di integrazione all'incontrario, per cui le devianze sociali maturate in un campo rom si saldano con le tipiche devianze da ghetto urbano, sia perché la destinazione d'arrivo si trasforma da campo orizzontale a verticale, replicandone tratti positivi e negativi. Ma il fenomeno dell'urbanizzazione riguarda, in misura diversa, tutti i gruppi presenti in città.
  • Un problema legato al passaggio da una stanzialità non riconosciuta (campo sosta) ad una ufficiale (casa), è la sostenibilità. Lavoro, in parole povere. Non si può parlare di percorso verso l'autonomia, quando le famiglie rom e sinte che scelgono di andare ad abitare una casa, non ne hanno i mezzi; ricadranno nella dipendenza dalle mafie locali, piuttosto che dalla chiesa, dal volontario o dall'associazione di turno. O nella mentalità del ghetto, cioè ricercare le risorse necessarie all'interno del proprio clan, senza interazione col mondo circostante. Se di lavoro si tratta (ma preferirei usare il termine SOSTENIBILITA'), pur in una situazione di grave crisi ci sono da anni fette di popolazione rom e sinta che hanno trovato lavoro, come dipendenti o lavoratori autonomi, persino imprenditori, e altri si sono riuniti in cooperative. Il documento propone quindi la creazione di un'AGENZIA, con compiti di supporto e consulenza, che veda la presenza di soggetti istituzionali, sindacali e di categoria. Ma, contemporaneamente, una simile agenzia dovrebbe farsi carico del problema più propriamente sociale: queste comunità soffrono di un rapporto altamente conflittuale col resto della popolazione, e questo conflitto va mediato e governato per evitare "crisi di rigetto". Potrà sembrare l'ennesimo ente DIFFERENZIALISTA, in realtà dipende dai soggetti locali che si riusciranno a coinvolgere: perché una simile unione e confronto di forze diverse, si trasformi in un laboratorio di mediazione sociale diffusa, nell'INTERESSE GENERALE.
  • Alcuni Rom e Sinti (anche qua, dei gruppi più diversi) sono disposti a trasferirsi in cascina, potendo mantenere lì uno stile di vita familistico, più vicino alle loro tradizioni. Attenzione: alcune hanno aperto un mutuo da anni, eppure sono ancora "parcheggiate" in un campo. Ma il discorso, COMUNE anche stavolta, che si pone è: se non ci fossero queste famiglie, questo capitale edile di cascine abbandonate, che fine farebbe? E' una questione da affrontare CON URGENZA anche a livello cittadino, dato che sempre di più si parla di città metropolitana, che supera grandemente i confini cittadini.
  • La città metropolitana, e la generale scarsa attenzione che viene riservata alla città fuori dalla cerchia dei Navigli, ci porta in quel terreno esteso ed indefinito della periferia metropolitana. Proprio lì dove si ammassano i campi rom, comunali e spontanei. Se di superamento vogliamo parlare, ho in mente un esperimento che da poco è nato nel campo comunale di via Idro: le stesse strutture vengono utilizzate per il resto della cittadinanza e lì periodicamente si svolgono proiezioni di film, presentazioni di libri, riunioni e feste aperte alla cittadinanza. Il campo si trova all'inizio del neonato Parco della Media Valle del Lambro, ed è sede una cooperativa di operatori del verde, un insediamento lì sarebbe del tutto conseguente. Se aggiungiamo che l'insediamento è in gran parte autocostruito, che le famiglie condividono le loro piazzole con ogni tipo di animale da cortile e fattoria (allevato secondo le norme di legge), quel piccolo insediamento può essere realmente una risorsa per la zona, per le scuole, per gli urbanisti.

Diverse soluzioni, che comprendono vari aspetti, tutti problematici, dell'abitare una metropoli complessa e stratificata come Milano. Non intendo restringerle, ripeto, alla sola questione rom, sto cercando di capire come sia possibile ragionare assieme, e vedere come questa presenza può tramutarsi in ricchezza per Milano, o dagli errori politici passati ricavarne buone pratiche future.

Mi viene un dubbio: esiste una logica che lega tutto quanto ho scritto sinora? Forse sì. Partendo da un gruppo tra i più disagiati e discriminati (in città, come altrove), che addirittura "di una casa non avrebbe bisogno", da milanese ho provato ad allargare il discorso a tutta la comunità che qui vive ed interagisce, provando a spostare l'equilibrio dello status quo. Credo che si chiami... forse POLITICA?

Riferimenti:

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 20/10/2012 @ 09:10:55, in casa, visitato 1224 volte)

In questo video, realizzato nel 2007, vengono descritti i ghetti urbani calabresi in cui sono emarginati i cittadini rom e tanti altri cittadini poveri.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 21/10/2012 @ 09:12:05, in musica e parole, visitato 1485 volte)

Mantova, Bologna e Luino (VA)

Domenica 28 ottobre 2012 ore 19.00, RAT MORT via Cairoli 18, 46100 Mantova

    Grande Occasione!!! ragazzi questa sera avremo l'onore di avere come ospite al Rat Mort Paul Polansky! venite numerosi a godervi una serata di poesia, musica e ovviamente drink d'altissima qualità con noi! Possibilità di degustare Ardbeg Uigeadail e Manhattan Cocktail preparato con prodotti super premium su prenotazione. (per favore indicate in bacheca se desiderate la degustazione. Costo per i due drink 20euro).

Martedì 30 ottobre 2012 ore 20,30, SENZA NOME via Belvedere 11/b Bologna PUGNI ZINGARI E MALAVITA. A cura di 100 thousand poets for change, in collaborazione con Associazione FARM

Mercoledì 31 ottobre 2012 ore 20.30 Palazzo Verbania a Luino (VA). Organizzano Mahalla e Officine di Lago

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 21/10/2012 @ 09:17:48, in Italia, visitato 1426 volte)

Desideriamo invitarvi a partecipare alla rassegna "HO INCONTRATO ANCHE DEGLI ZINGARI FELICI" IV Edizione, organizzata dall'Associazione La Conta in collaborazione con l'Associazione "Aven Amentza – Unione di Rom e Sinti", Associazione "ApertaMente di Buccinasco" e la Redazione di Mahalla - Rom e Sinti da tutto il mondo – Milano, che ci sarà, con ingresso ad offerta libera, a partire da giovedì 25 ottobre 2012, alle ore 21.00, alla CGIL Salone Di Vittorio - Piazza Segesta 4, con ingresso da Via Albertinelli 14 (discesa passo carraio) a Milano

PROGRAMMA DELLA RASSEGNA

  • Giovedì 25 ottobre 2012 alle 21,00 – Presentazione del libro "ME ROM" di Erica Rodari, Ed. Puntorosso – 2012, con la partecipazione di Erica Rodari e di Fabrizio Casavola che, anche con la proiezione di documentari inediti, ci parleranno, delle persecuzioni subite negli ultimi anni, dalle genti Rom, in particolare dopo il decreto "emergenza rom" dell'ex ministro Maroni.
    Il libro "ME ROM" di Erica Rodari, Ed. Puntorosso – 2012 - Stiamo assistendo al crescere dell'interesse e dell'attenzione nei confronti dei Rom. Forse è proprio una reazione dei "giusti" alle persecuzioni particolarmente accanite di cui sono stati oggetto negli ultimi anni nel nostro paese. In particolare dopo il decreto 'emergenza rom' dell'ex ministro Maroni.
    In questo libro/dossier abbiamo cercato di mettere in fila gli episodi più significativi nel bene e nel male: da una parte la violenza istituzionale e il razzismo e dall'altra le voci e gli atti di tanti cittadini che si sono opposti e si sono spesi in prima persona. Il quadro che ne vien fuori offre vari spunti di riflessione perché è uno spaccato del momento che stiamo vivendo in una società sempre più spezzata, amara ma per nostra fortuna ancora vitale.
  • Martedì 13 novembre 2012 alle ore 21,00 – Incontro "Il quartiere Terradeo: un'esperienza positiva" con la partecipazione di Ernesto Rossi, dell'Associazione "Aven Amentza – Unione di Rom e Sinti" e dell' Associazione "ApertaMente di Buccinasco" che ci parlerà della storia condivisa di questo quartiere singolare di Buccinasco.
  • Giovedì 13 dicembre 2012 alle ore 21,00 – Presentazione del libro "I ROM DI VIA RUBATTINO: Una scuola di solidarietà" di Elisa Giunipero e Flaviana Robbiati, Ed. Paoline – 2011, con la partecipazione di Fabrizio Casavola ed alcune delle Insegnanti di Via Rubattino che ci parleranno del libro e di quella esemplare esperienza di solidarietà
    Il libro "I ROM DI VIA RUBATTINO: Una scuola di solidarietà" di Elisa Giunipero e Flaviana Robbiati, Ed. Paoline – 2011 - Milano, 19 novembre 2009: la baraccopoli di via Rubattino, occupata da circa trecento rom, viene sgomberata dalle forze dell'ordine. Per la prima volta, si crea una mobilitazione di cittadini in favore dei rom: alcuni milanesi aprono la porta della propria casa per dare ospitalità ad alcune famiglie che non avrebbero alternative reali alla strada.
    Questo libro racconta la straordinaria avventura di incontro, solidarietà, amicizia tra un quartiere di Milano e i rom, avventura iniziata con l'iscrizione a scuola di alcuni bambini rom da parte della Comunità di Sant'Egidio. La scuola si è rivelata infatti il primo luogo di integrazione, non facile ma possibile.
    La storia dei rom di via Rubattino ha risvegliato pensieri e azioni di solidarietà anche in altri quartieri di Milano e in altre città. La rete di simpatia, buon senso, generosità, voglia di cambiare che ha circondato i rom di via Rubattino ha molto da dire al clima di antigitanismo che sembra crescere in Europa.
    Gli autori di questo libro sono tanti perché quella raccontata qui è una storia collettiva: maestre, genitori e alunni delle scuole, sacerdoti, volontari, cittadini, giornalisti. Scritto come cronaca diventa testimonianza di percorsi possibili e stimolo a cercare strade di integrazione, unico futuro possibile.
    Questo libro ha il grande vantaggio di guardare in faccia la realtà così com'è, senza aggiunte né proclami, allo scopo di provare a identificare una via da percorrere.

Vi saremo grati se vorrete dare diffusione elettronica alle iniziative di cui sopra e/o diffondere le stesse tra le persone che ne possono esservi interessate. Vi ringraziamo in anticipo.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 22/10/2012 @ 09:06:34, in blog, visitato 1452 volte)

Mengri skola
L'Istituto di Cultura Sinta sta preparando un breve ed agile documento/guida che affronti la scolarizzazione dei minori parlanti le lingue romanés e sinta, offrendo strumenti di intervento da strutturare nella propria realtà locale...

Cosa significa "razzismo istituzionale"?
Si parla di razzismo istituzionale quando politiche, norme e prassi amministrative perpetuano, rinforzano o producono la disuguaglianza e il malessere sociale di minoranze svantaggiate. A coniare e diffondere l’espressione institutional racism furono Stokely Carmichael e Charles Hamilton, grazie al loro libro-manifesto "Black Power. The Politics of Liberation in America"...

Mario Monti: "La crisi può avere ricadute xenofobe, serve la memoria per costruire il futuro"
"La crisi può avere ricadute anche nella convivenza civile: penso alle spinte xenofobe che emergono in formazioni politiche di alcuni Paesi europei". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, inter...

Razzisti non si nasce, ma si diventa
Non nasciamo razzisti, né lo diventiamo nei nostri primi anni di vita. Anzi, da piccoli, davanti a persone dal colore della pelle diverso dal nostro, non abbiamo alcun sussulto, emozionale o razionale, e tantomeno avvertiamo paura, timore, rabbia o aggressività...

UEFA, la settimana contro il razzismo
Le tre giornate di UEFA Champions League e UEFA Europa League offriranno la settimana prossima una piattaforma di alto profilo per la comunità del calcio europeo che si riunirà per trasmettere forte e chiaro il messaggio che la discriminazione non ha posto in questo sport. Da...

Berlino, mercoledì sarà inaugurato il memoriale per le vittime del Porrajmos
Verrà inaugurato mercoledì prossimo a Berlino, dal cancelliere tedesco Angela Merkel, il memoriale in ricordo dei 500mila rom e sinti sterminati dai nazisti tedeschi perché "di razza inferiore", una minoranza vittima ancora oggi di discriminazioni e persecuzioni...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 22/10/2012 @ 22:10:59, in Kumpanija, visitato 1594 volte)

Da Czech_Roma

I Rom lentamente abbandonano le abitudini alimentari ereditate dall'India By Mária Hušová - on October 8, 2012

Sino a poco tempo fa, un Rom non avrebbe mangiato gli avanzi del giorno precedente. In altre parole, mai avrebbe toccato il cibo avanzato da un pasto precedente, e la donna che avesse avuto l'audacia di servirglielo sarebbe stata rimproverata. Ma non soltanto l'uomo si sarebbe comportato così, anche una donna o un bambino avrebbero fatto a stessa cosa. E' uno degli ultimi costumi che i Rom mantenevano dai tempi antichi dell'India. I Rom cucinano cibo fresco ogni giorno ed alcuni cibi preparati per pranzo non vanno bene per cena. Questo discende da una credenza per cui il cibo andrebbe già decomponendosi e non sarebbe più buono da mangiare. Alcuni Rom si aggrappano con ostinazione a questa abitudine, nonostante il fatto che la donna debba cucinare diverse volte in un giorno, oltre a pulire la casa e curare i bambini, se vuol stare al passo coi compiti quotidiani.

Tuttavia, ho notato che alcuni giovani Rom, trasferitisi ad esempio in Repubblica Ceca per lavoro, hanno abbandonato completamente questa abitudine. Sono stati obbligati  a farlo per ragioni economiche e per mancanza di tempo libero. Alcune giovani coppie hanno formato famiglia a Mladá Boleslav. Ma se un marito o il partner lavorano su tre turni giornalieri, la donna ha abbastanza tempo per occuparsi delle faccende domestiche e della cura dei bambini, senza aiuto da parte dei parenti. Cucinando così per i due giorni seguenti e conservando il cibo in frigorifero.

Mi sono dovuta adattare a questo regime, anche se sono rimasta scioccata quando il mio partner si è offerto di aiutarmi. Anche lui è rom e per anni aveva vissuto senza pasti cotti al momento. Non aveva molto tempo libero e non voleva sprecarlo cucinando.

Io vengo da una famiglia dove non veniva mai servita la zuppa del giorno prima, altrimenti con ogni probabilità mio padre avrebbe rovesciato il piatto. Oviamente ho portato questa abitudine con me nella Repubblica Ceca. Qui avvenne un grande cambiamento, come quando scioccai il mio ragazzo perché volevo gettare gli avanzi del giorno prima. Mia madre cucina due, a volte anche tre pasti al giorno. Naturalmente ciò ha un costo sul portafoglio, ma si dice che "non si deve mangiare il cibo stantio" ed alcuni Rom semplicemente si aggrappano a questa tradizione.

Fui costretta a cambiare perché non avrei potuto agire diversamente. Così ammetto che per me è più conveniente cucinare per il giorno seguente e quindi risparmiare tempo per me stessa. E sono qui, sopravvissuta, nonostante ciò. I non-Rom ridono di noi quando diciamo "puah" di fronte al cibo del giorno prima. I Rom dicono che bisogna essere taccagni per poter mangiare la zuppa di tre giorni.

Il mese scorso sono andata in visita dalla mia famiglia in Slovacchia, e mi è dispiaciuto vedere la quantità di cibo che ogni giorno si butta via. Mia cognata aveva preparato tortini di patate. Il giorno dopo ci fu un barbecue, così nessuno toccò i dolci avanzati. Il mio ragazzo ed io abbiamo detto che li avremmo mangiati lo stesso. Tutti ci guardarono in modo strano, sorridendo quando dissi che nulla poteva succedere a delle torte di patate che erano state conservate in frigo, e questo ci fece sentire come se fossimo arrivati da un altro mondo.

E conosco un'altra strana abitudine che data dal periodo che i Rom hanno passato in India. Quando una donna da alla luce un bambino, nelle sei settimane seguenti non le è permesso cucinare, per motivi collegati all'igiene. Altre donne della comunità cucineranno per la famiglia. Ma è una tradizione che non esiste più, e nessuna Romnì al giorno d'oggi cucinerebbe per un'altra famiglia. Forse qualcuna porterebbe da mangiare alla neo-mamma, e se la donna ha un marito "emancipato", lui potrebbe aiutarla. Altrimenti, deve continuare a cucinare.

I ritmi del nostro tempo ci costringono ad adattarsi a nuove circostanze, e lasciarci dietro vecchie abitudine e tradizioni. Non possiamo evitare che, come ogni nazioni, si perdano abitudini che diventano lentamente pezzi da museo. Chiediamo ai più anziani come sono riusciti a mantenere vive le tradizioni e cosa rappresentava quella specifica tradizione. Purtroppo, alcune di queste rimangono solo in forma scritta, perché le generazioni seguenti possano apprendere di più sulla loro storia e radici, sulle nostre radici.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 24/10/2012 @ 09:17:05, in media, visitato 2170 volte)

Per i non genovesi sono disponibili i sottotitoli in italiano: cliccare nell'angolo in basso a destra per attivarli.

Rassegna stampa schizofrenica

Ad inizio settimana leggevo l'ennesima puntata del processo Ruby (poi, perché Ruby? credevo che il maggior imputato avesse un altro nome). Ennesima, appunto... mi fa strano che TUTTI, a destra e sinistra con i vari casini (quelli REALI, cosa avete capito?; - )) che hanno, si possano appassionare ad una storia boccaccesca. Son tutto fuorché un puritano (almeno, riguardo al sesso), e se l'ex PresdelCons abbia copulato con una minorenne consenziente, lo considero sì un reato, ma meno grave di sicuro di tante altre cose di cui è stato (a torto o ragione) accusato.

E' gente che non frequento (diciamo che con ogni probabilità non mi inviterebbero comunque), ma un'idea su di loro me la sono fatta:

  • a meno che non recitino in un film di Buñuel (ma non era morto?), un'orgia collettiva di vecchi porci straricchi è una nostra proiezione;
  • parere personale: se proprio dovessi fare del su e giù con una bomba del sesso così giovane, probabilmente cercherei un luogo appartato, anche a scanso di probabili brutte figure.

Però (però) non mi vengano a dire che incontri simili erano un'occasione per lodare il creatore, col sottofondo di musiche napoletane e di vecchie barzellette. Cioè: tu mi raduni tutta quella gente, e vuoi che non scappi parola su un certo appalto, una nomina televisiva, una giunta scricchiolante...?

Legittimamente, s'intende, ma se avessi la disgrazia di lavorare per qualche testata, credo che sapere di quali affari si discutesse sarebbe una notizia più importante, per le pecore lettrici, del fatto che Ruby fosse minorenne o no, o che l'abbia data o meno.

Su peccati veniali e diverse scale di valori, vale la frase finale riportata nell'articolo (pronunciata da Mariarosaria Rossi, deputata del Pdl e "assistente personale di Silvio Berlusconi"), la divido in due parti:

  1. Quanto agli scandali che hanno coinvolto esponenti del partito, come Franco Fiorito, ''e' nella natura umana - dice - rubare. Certi rubano con dolo altri con superficialita'.
  2. La verita' e' che non bisognerebbe generalizzare. Anche perche' non e' che se a me entra in casa uno zingaro e ruba, io poi vado in giro a dire che tutti gli zingari rubano...''.

Questa perla di saggezza mi porta ad un articolo del giorno precedente: LA GIUNTA CENTINAIO SFUGGE IL DIALOGO E IL CONFRONTO. Afferma in chiusura Domenico Gangemi (Vice capogruppo consiliare del PDL Legnano):

    Comunque, in base a quello che che ho letto, giudico questo piano sicurezza molto debole, non risolutivo, perché gli interventi sono lunghi, mirati all'integrazione dei rom, che a mio avviso non hanno mai dimostrato nessuna intenzione di integrarsi e rispettare le regole, perché amano vivere nella libertà più assoluta e calpestare le leggi vigenti del nostro Paese. (il grassetto è mio, ndr.)

Il ché, permettete, mi manda in cortocircuito anche senza Ruby che mi alita sul collo (o altrove). Perché sembra che questi comportamenti d'improvviso non siano più "nella natura umana" se per caso non hai la ventura di chiamarti Fiorito. Non solo, ritorna l'assunto per cui se uno delinque, tutti siano delinquenti.

Conclusioni a parte, è giusto che sappiate di cosa parla il resto della dichiarazione di Domenico Gangemi: apprendo dalle sue stesse parole che si tratta della presentazione del PIANO ROM (vedi questo altro articolo su VareseNews) da parte della giunta comunale di Legnano (non lo dice, ma lo si intuisce che è di un altro colore politico); in parole povere: del tentativo di normare appunto quei comportamenti contrari alle "leggi vigenti del nostro Paese".

Cos'è che non garba a Domenico Gangemi? Che la commissione comunale abbia chiesto un'opinione a tutti quanti quotidianamente si occupano di queste situazioni, ma non a lui! Che, in quanto democraticamente eletto, voleva prima far sapere al sindaco come la pensava, per poterlo poi ripetere in seduta consigliare e anche sul sito LegnanoNews. Questa per lui dovrebbe essere una REALE "giunta del dialogo" e, parole sue, sarebbe lui a cui non vogliono dare spazio.

Chiudo questa commedia con un ultimo titolo, dalla Nuova Sardegna: Sesso con la futura sposa, rom sotto accusa: lei ha 15 anni, e torniamo alle minorenni.

Titolo acchiappa-gonzi quando mischia sesso con matrimonio (o convivenza)...

Per il resto è vero che tra i Rom sposarsi e convivere prima dei 16 anni era normale, e resiste tra alcuni gruppi anche se meno che in passato. Personalmente è una pratica che non condivido e ritengo che nel 2012 andrebbe ripensata, ma lo scoglio è quel mio "personalmente"... Non sono io a sposarmi e non ho strumenti per imporre il mio metro di giudizio a chi vive in situazione diversa dalla mia.

Ma, qual è il significato di queste pratiche tra popoli una volta nomadi? Che siano "matrimoni combinati" o tra minorenni, da un lato fa parte di una politica familistica di alleanze in terre ostile, dall'altro è un antico costume per proteggere le ragazze più belle da pratiche ancora più odiose, come la schiavitù dei secoli passati o il traffico attuale di persone.

La legge italiana è chiara in proposito, ma anche con tutte le buone intenzioni non vedo come possa influenzare un costume così secolare. Anche perché la percezione che avrebbe un Rom, sarebbe di una legge che si ricorda di loro solo quando sono in torto, e mai quando hanno ragione.

Resta da capire, se si tratti di un tentativo della Nuova Sardegna di rincorrere a destra la concorrente Unione Sarda o, per tornare alle righe iniziali, sia il risultato di un matrimonio tra moralismo ex-comunista e bigottismo ex-cattolico.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 25/10/2012 @ 09:10:01, in Italia, visitato 2229 volte)

Graziano Halilovic, nato in Italia da genitori bosniaci, è oggi il Presidente dell'Associazione Romà Onlus, un'organizzazione che crede fermamente nell'importanza dell'istruzione delle giovani generazioni Rom e che lavora affinché le due comunità, Rom e italiani, da secoli conviventi nella penisola, imparino finalmente a conoscersi e rispettarsi.

Nato in Italia quasi quaranta anni fa, Graziano non è un cittadino italiano, ma il figlio di immigrati bosniaci che vive da sempre con permesso di soggiorno. C'è di più, dai documenti Graziano risulta contemporaneamente nato ed entrato in Italia il 7 ottobre del 1972: il suo venire al mondo nel nostro paese è stato considerato dalla burocrazia un vero e proprio passaggio di frontiera.

Sposato e padre di ben sette figli, Graziano ha messo radici profonde a Roma e qui lavora con impegno ed entusiasmo nell'Associazione di cui è presidente: Romà Onlus. L'integrazione, ci spiega, è una parola ambigua e un processo complesso, punto di arrivo di un percorso fatto di conoscenza reciproca e rispetto. Romà Onlus promuove e organizza progetti che coinvolgono soprattutto le giovani generazioni Rom, ragazzi di seconda o terza generazione, ai quali si vuole insegnare l'importanza dell'istruzione e insieme ai quali si vuole costruire il futuro di una comunità sempre più integrata. Come? Studiando per costruirsi una posizione nel presente, ma anche recuperando la memoria del passato e il legame con la tradizione, entrando in contatto con la propria cultura, una cultura dall'identità singolare e plurale, nomade, al tempo stesso, e imparando a diffonderla e a farla conoscere.

Buona visione!

Guarda le altre storie di Permesso di soggiorno: http://www.avoicomunicare.it/it/

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


19/03/2024 @ 03:18:41
script eseguito in 233 ms

 

Immagine
 Il libro con le storie di via Idro... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 4634 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< marzo 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source