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Repubblica Ceca
Di Fabrizio (del 22/10/2012 @ 22:10:59, in Kumpanija, visitato 1602 volte)

Da Czech_Roma

I Rom lentamente abbandonano le abitudini alimentari ereditate dall'India By Mária Hušová - on October 8, 2012

Sino a poco tempo fa, un Rom non avrebbe mangiato gli avanzi del giorno precedente. In altre parole, mai avrebbe toccato il cibo avanzato da un pasto precedente, e la donna che avesse avuto l'audacia di servirglielo sarebbe stata rimproverata. Ma non soltanto l'uomo si sarebbe comportato così, anche una donna o un bambino avrebbero fatto a stessa cosa. E' uno degli ultimi costumi che i Rom mantenevano dai tempi antichi dell'India. I Rom cucinano cibo fresco ogni giorno ed alcuni cibi preparati per pranzo non vanno bene per cena. Questo discende da una credenza per cui il cibo andrebbe già decomponendosi e non sarebbe più buono da mangiare. Alcuni Rom si aggrappano con ostinazione a questa abitudine, nonostante il fatto che la donna debba cucinare diverse volte in un giorno, oltre a pulire la casa e curare i bambini, se vuol stare al passo coi compiti quotidiani.

Tuttavia, ho notato che alcuni giovani Rom, trasferitisi ad esempio in Repubblica Ceca per lavoro, hanno abbandonato completamente questa abitudine. Sono stati obbligati  a farlo per ragioni economiche e per mancanza di tempo libero. Alcune giovani coppie hanno formato famiglia a Mladá Boleslav. Ma se un marito o il partner lavorano su tre turni giornalieri, la donna ha abbastanza tempo per occuparsi delle faccende domestiche e della cura dei bambini, senza aiuto da parte dei parenti. Cucinando così per i due giorni seguenti e conservando il cibo in frigorifero.

Mi sono dovuta adattare a questo regime, anche se sono rimasta scioccata quando il mio partner si è offerto di aiutarmi. Anche lui è rom e per anni aveva vissuto senza pasti cotti al momento. Non aveva molto tempo libero e non voleva sprecarlo cucinando.

Io vengo da una famiglia dove non veniva mai servita la zuppa del giorno prima, altrimenti con ogni probabilità mio padre avrebbe rovesciato il piatto. Oviamente ho portato questa abitudine con me nella Repubblica Ceca. Qui avvenne un grande cambiamento, come quando scioccai il mio ragazzo perché volevo gettare gli avanzi del giorno prima. Mia madre cucina due, a volte anche tre pasti al giorno. Naturalmente ciò ha un costo sul portafoglio, ma si dice che "non si deve mangiare il cibo stantio" ed alcuni Rom semplicemente si aggrappano a questa tradizione.

Fui costretta a cambiare perché non avrei potuto agire diversamente. Così ammetto che per me è più conveniente cucinare per il giorno seguente e quindi risparmiare tempo per me stessa. E sono qui, sopravvissuta, nonostante ciò. I non-Rom ridono di noi quando diciamo "puah" di fronte al cibo del giorno prima. I Rom dicono che bisogna essere taccagni per poter mangiare la zuppa di tre giorni.

Il mese scorso sono andata in visita dalla mia famiglia in Slovacchia, e mi è dispiaciuto vedere la quantità di cibo che ogni giorno si butta via. Mia cognata aveva preparato tortini di patate. Il giorno dopo ci fu un barbecue, così nessuno toccò i dolci avanzati. Il mio ragazzo ed io abbiamo detto che li avremmo mangiati lo stesso. Tutti ci guardarono in modo strano, sorridendo quando dissi che nulla poteva succedere a delle torte di patate che erano state conservate in frigo, e questo ci fece sentire come se fossimo arrivati da un altro mondo.

E conosco un'altra strana abitudine che data dal periodo che i Rom hanno passato in India. Quando una donna da alla luce un bambino, nelle sei settimane seguenti non le è permesso cucinare, per motivi collegati all'igiene. Altre donne della comunità cucineranno per la famiglia. Ma è una tradizione che non esiste più, e nessuna Romnì al giorno d'oggi cucinerebbe per un'altra famiglia. Forse qualcuna porterebbe da mangiare alla neo-mamma, e se la donna ha un marito "emancipato", lui potrebbe aiutarla. Altrimenti, deve continuare a cucinare.

I ritmi del nostro tempo ci costringono ad adattarsi a nuove circostanze, e lasciarci dietro vecchie abitudine e tradizioni. Non possiamo evitare che, come ogni nazioni, si perdano abitudini che diventano lentamente pezzi da museo. Chiediamo ai più anziani come sono riusciti a mantenere vive le tradizioni e cosa rappresentava quella specifica tradizione. Purtroppo, alcune di queste rimangono solo in forma scritta, perché le generazioni seguenti possano apprendere di più sulla loro storia e radici, sulle nostre radici.