Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
AVVISO AI NAVIGANTI: qui potrete trovare molte notizie che abitualmente non volete conoscere.

La redazione
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 12/11/2009 @ 09:11:13, in lavoro, visitato 1416 volte)

La Repubblica Genova.it
Hanno tra i 23 e i 50 anni, e provengono da Molassana e Bolzaneto: "Vorremmo creare una cooperativa". Boom di iscrizioni al corso della Provincia: "Così cambiamo il nostro futuro"
di Domenica Canchano

Al corso professionale di sartoria aderiscono tredici donne di etnia rom e sinti. Hanno tra i 23 e i 50 anni, provengono dai campi nomadi di via Adamoli a Molassana, dove risiedono i rom di origine bosniaca, e di via Nostra Signora della Guardia a Bolzaneto, dove i nomadi sono sinti, italiani, di origine piemontese. Il corso è promosso dalla sezione genovese dall'Opera Nomadi in collaborazione con la Provincia. L'appuntamento è presso la sede del Cna. Le presentazioni sembrano un momento liberatorio: «Io mi chiamo Margherita», dice una. «Mezza storta, mezza dritta», aggiunge con tono scherzoso la nipote Silvia, di 26 anni. L'insegnante la riprende, scatenando l'ilarità dei presenti: «Eh no, quando si ha una forbice in mano bisogna andare sempre dritta». Silvia racconta: «Noi siamo italiani di origine piemontese che abitiamo in un campo. Anche per noi è difficile trovare lavoro. Questo progetto ci offre l'opportunità di specializzarci in un mestiere. Ho una bambina di sei anni e solo mio marito lavora. Mia zia fa i panini per la nostra comunità nel campo di Bolzanet». Zekija invece è una donna di 52 anni che proviene dalla Bosnia. E' in Italia da 18 anni, e a Genova sono nati i suoi figli. «La più piccola dei miei sei figli ha 17 anni e fra poco potrà chiedere la cittadinanza italiana. Anche se ho molti dubbi sui tempi di consegna. Due anni fa ho fatto domanda per ottenere la carta di soggiorno e ad oggi non ho avuto risposta».

Fino a poco tempo fa lavorava come bidella, oggi si ritrova ad imparare un nuovo mestiere per diventare economicamente indipendente. Quasi tutte stentano a trovare un impiego e sebbene abbiano altre, Genova è la loro casa: i loro figli e i loro nipoti sono i nuovi genovesi. Salmira, per esempio, ha 23 anni ed è arrivata dalla Bosnia quando era appena una neonata. «Per la precisione avevo poche settimane. Dico sempre che sono bosniaca, ma in realtà tutta la mia vita l'ho vissuta qui». Serena Camedda dell'Opera Nomadi spiega: «Chi frequenta il corso è perché intende proporsi al mondo del lavoro con una base di conoscenza reale della sartoria. La speranza è quello di riuscire ad aprire una cooperativa dove le donne possano svolgere questo lavoro. Sarebbe un ulteriore passaggio all'autonomia». Quello che è certo è che alla fine del corso, previsto per la prossima settimana, le "nuove" sarte otterranno un attestato di frequenza. «In questi cinque mesi ho imparato a fare la gonna - racconta con un filo di orgoglio Semsa, 42 anni - . Pulivo le scale dei palazzi, l'idea di fare la sarta non mi dispiace. Anzi non vedo l'ora che le italiane indossino le mie gonne. La gente onesta esiste, ed è anche fra di noi».

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 12/11/2009 @ 11:24:47, in musica e parole, visitato 2084 volte)

Da Rom Sinti @ Politica

L’Orchestra Sinfonica Abruzzese e l’Alexian Group di Alexian Santino Spinelli eseguiranno due concerti di solidarietà per l’Abruzzo.

I concerti avranno luogo il 13 Novembre a Roma presso il Tempio Valdese di Piazza Cavour alle ore 18,00 e a Lanciano (in Abruzzo prov. Chieti) presso il Teatro Fedele Fenaroli il 14 Novembre alle ore 21.

I concerti sono stati organizzati grazie al contributo delle seguenti associazioni e istituzioni: Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia –FCEI e Tavola Valdese, l’Associazione nazionale Thèm Romanò di Lanciano (Ch), la Ut Orpheus Edizioni di Bologna, la Cooperativa ERMES di Roma, l’Arci Solidarietà di Roma, la Fondazione Casa della Carità di Milano, l’Associazione Altrevie di Roma, la Compagnia Nuove Indie di Roma, l’Associazione Piemonte-Grecia Santorre di Santarosa di Torino, la Deputazione Fedele Fenaroli del Comune di Lanciano, la Federazione Romanì di Roma, la rivista Confronti DIALOG-ARTI di Roma. I due eventi sono stati inoltre promosse da decine di radio e dalle riviste Focus di Milano e Intercity di Pescara.

I concerti avranno il titolo di "Romano Drom" La lunga strada dei Rom e rappresentano un evento artistico unico e originale in cui sarà proposta musica Rom con canti in lingua Romanì composti da Alexian Santino Spinelli, un Rom Abruzzese profondamente legato alla sua terra. I Rom Abruzzesi, cittadini italiani, sono presenti in Abruzzo da oltre sei secoli e sono vicine alle famiglie Aquilane duramente colpite dal terremoto. I concerti saranno introdotti da Roberto De Caro presidente della casa editrice musicale Ut Orpheus che ha pubblicato le musiche che saranno eseguite.

Fin dal Rinascimento i Rom girando di piazza in piazza e di castello in castello hanno influenzato i musicisti colti apportando novità ritmiche e musicali oltre che strumentali. Ma è soprattutto in epoca Romantica, nel momento in cui si affermano i concetti di nazione, radici culturali, folklore locale, libertà etc. che i grandi compositori come Listz, Brahms, Schubert e più tardi Dvorak, Mussoskj, Ravel, Debussy, Bartok, Stravinskj, oggi Goran Bregovic hanno attinto a piene mani dalla tradizione musicale romanì, per la prima volta – in questo evento con la Sinfonica Abruzzese - la musica romanì non sarà assorbita dalla musica classica, ma al contrario l’orchestra sinfonica accompagnerà e si integrerà nella musica romanì.

Il concerto è un viaggio artistico-culturale in cui vengono rievocate attraverso i suoni, le parole e i colori, le radici profonde di un popolo millenario caratterizzato dalle prismatiche sfumature e dalle intensissime emozioni.
Un viaggio nell’intimità della storia e della cultura di un popolo
trasnazionale.

Le musiche proposte in cui si rintracciano gli echi del passato sono quelle dell’ambito familiare che i Rom suonano per tramandarsi, per comunicare e per restare uniti. I canti sono memorie mai scritte in cui si custodiscono valori etici, filosofici e linguistici di un popolo dalle molteplici espressioni.
L’Europa, mosaico culturale, è anche un mosaico musicale e ogni popolo è custode di ritmi e di stili che si sono rinnovati attraverso i secoli.
A questo ricco mosaico culturale europeo anche i Rom, originari dell’India del Nord, hanno dato il loro apporto, con colori e forme distinti.
In molti paesi la cultura romanì è entrata a far parte del folklore locale, spesso il folklore di quei paesi si identifica con la cultura o l’arte romanì: il flamenco in Spagna, i violinisti ungheresi, i cymbalisti romeni, la musica in Russia e nei Paesi della ex Jugoslavia. Alcuni generi musicali derivano dai Rom come la Czardas e Verbunkos, ma anche tanta musica balcanica oltre che il jazz manouches, che è il vero jazz europeo, il cui precursore è stato il leggendario manouche Django Reinhardt.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 13/11/2009 @ 09:35:29, in casa, visitato 1876 volte)

Stop agli sgomberi forzati!

Le autorità cittadine, a Roma, hanno sgomberato forzatamente una comunità di circa 400 persone rom. La maggior parte di queste persone, che costituiscono circa 100 famiglie, hanno occupato uno stabilimento abbandonato nelle vicinanze. Se sgomberate da questo stabilimento, le famiglie dovrebbero vivere in dure condizioni in un altro campo improvvisato, o potrebbero essere costrette a vivere all'aperto.

Secondo le Ong locali e i mezzi di comunicazione, all'alba dell'11 novembre, circa 150 ufficiali di polizia hanno sgomberato le famiglie dal campo di via Centocelle, nella parte est della città. Tutti gli accampamenti della comunità sono stati distrutti e circa 20 uomini rom sono stati arrestati, nonostante non si sappia di cosa siano accusati. Le Ong locali affermano che la comunità non ha ricevuto nessuna notifica dello sgombero forzato ne è stata consultata, e che il Comune di Roma abbia offerto rifugi per brevi peridi solo ad alcune donne e ai bambini piccoli, nei dormitori dei senza tetto della città. In base alla legge italiana, le autorità dovrebbero notificare lo sgombero a tutte le persone, o pubblicare un ordine pubblico o un preavviso. In ogni caso, non essendo l'ordine formalizzato in questo modo, la comunità non potrà adire la corte, e fermare o posporre lo sgombero.

Lo stabilimento dove si trovano adesso le famiglie è una proprietà privata, e quindi potrebbero essere sposati in qualunque momento. Nella comunità ci sono circa 140 bambini, di cui 40 frequentano una scuola nelle vicinanze. Lo sgombero minaccia di interrompere la loro scolarizzazione e sconvolgere seriamente la loro educazione.

La maggior parte di coloro che vivono nel campo di Centocelle hanno già vissuto in precedenza uno sgombero forzato. Gli sgomberi forzati precedenti hanno comportato la distruzione di accampamenti, vestiti, materassi, e qualche volta, di medicine e documenti. Si ritiene che tutti questi sgomberi siano stati eseguiti senza le salvaguardie procedurali richieste dagli standard regionali ed internazionali dei diritti umani.

Firma l'appello online: http://www.amnesty.it/flex/FixedPages/IT/appelliForm.php/L/IT/ca/203/P/100


In merito allo sgombero dell’occupazione rom di Via Gordiani, a Roma, Claudio Graziano, responsabile ARCI Immigrazione Roma e Lazio, dichiara che “gli sgomberi polizieschi sono atti scellerati, aumentano i problemi dei Rom e del territorio intero. In questo caso, sono stati sgomberate 200 persone, presenti in modo provvisorio nel Municipio VII da più di un anno, dove il processo di integrazione aveva già dato ottimi risultati. Lo dimostra la presenza delle insegnanti e la direttrice della scuola “Iqbal Masih”, che per tutta la mattina hanno cercato i genitori dei bambini e delle bambine regolarmente presenti in classe, anche oggi. Inoltre, denunciamo che non è stato permesso l’ingresso all’occupazione alle associazioni di tutela, i mediatori culturali, gli interpreti, gli avvocati, gli insegnanti, oltre che ai giornalisti. Questa operazione di sgombero dimostra la continua violazione in Italia e dei diritti umani nei confronti dei migranti e dei Rom; siamo ancora sconvolti dallo sgombero disumano dell’insediamento di S. Nicola Varco a Eboli.

Il Sindaco Alemanno si fa forte con i deboli, non affronta i problemi delle persone ma preferisce cacciare i poveri. Queste azioni violente non risolvono la situazione dei campi Rom presenti sul territorio romano, ma aumentano la confusione ed il disagio. C’è la totale assenza di una programmazione concreta, mentre le dichiarazioni verbali dell’amministrazione comunale rivendicano un impegno inesistente.

Come ARCI e con tutte le associazioni romane, ci chiediamo che tipo di città vuole amministrare questa giunta, se quella delle squadracce che irrompono nelle occupazioni operaie, se quella degli sgomberi dei cittadini poveri, se quella dei pestaggi agli omosessuali e ai migranti. Vorremmo sapere se Roma è ancora la città dell’accoglienza, oppure se quello a cui assistiamo quasi quotidianamente è il nuovo modello di convivenza civile che vuole imporci la giunta comunale.

Non sappiamo dove siano le persone sgomberate oggi, deportate con un pullman chissà dove. L’ARCI pensa che si debba dare una risposta civile a queste situazioni, che si debba arrivare ad un superamento pacifico dei campi rom, dovrebbe esserci accordo tra amministrazione comunale, cittadinanza ed i Rom stessi.

Claudio Graziano resposabile immigrazione ARCI di Roma tel 3356984279-0641734712 www.arciroma.it

Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 13/11/2009 @ 09:42:00, in musica e parole, visitato 1509 volte)

Segnalazione di Cosimo Specolizzi

(il link su YouTube)

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 13/11/2009 @ 22:30:16, in media, visitato 1467 volte)

Da RadioPopolareRoma

In centinaia vengono cacciati dalla ex fabbrica della Heineken in via dei Gordiani. 150 persone, molte donne e bambini. Dalle 8 del mattino circondati dalle forze di pubblica sicurezza e caricati sui camion per tornare in Romania. Anche questo è il "piano nomadi" dell'amministrazione Alemanno. Interferenze Rom è tutta dedicata a quanto accaduto. Dirette, interviste e il dibattito fra gli ascoltatori.

Durata: 53:19 minutes (24.41 MB)
Formato: MP3 Mono 44kHz 64Kbps (CBR)

Ascolta la puntata del 12 novembre 2009

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 14/11/2009 @ 09:25:35, in musica e parole, visitato 1548 volte)

La Scighera - Via Candiani 131 - Milano - Zona Bovisa (mappa) - Comodo parcheggio fuori dalla stazione della metropolitana
sabato 21 novembre 2009

15.30 - 17.30 - Stage di fisarmonica con Jovica Balval.

17.45 - 19.45 - Stage di Gispy Fusion Dance, con Melissa. Danze dei Balcani, Flamenco Fusion e Danze Mediorientali.

22.00 - Serata di trascinanti ritmi balcanici con I Muzikanti di Balval e le danze Gpsy Fusion di Melissa. Ingresso con tessera Arci.

L'appuntamento su Facebook

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 14/11/2009 @ 09:48:05, in Europa, visitato 1692 volte)

A Tarnow il museo sulla storia della Polonia ha da qualche anno una sezione sulla storia e la cultura "romanì".

Il loro sito dovrebbe avere anche una versione in inglese (che però non si apre) : - (

In compenso si può vedere un video, con poco testo e molte belle immagini, sull'esperienza itinerante del museo

Adam Bartosz
Dyrektor Muzeum Okręgowego w Tarnowie
Rynek 20-21
33-100 Tarnów
tel. 014 6212149, 6287250 fax. 014 6261585
NIP: 873-000-76-51

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 15/11/2009 @ 09:04:30, in Italia, visitato 1869 volte)

pagina.to.it BEINASCO - 11/11/2009 CRONACA -di Gabriella Serravalle

La comunità rom beinaschese è una piccola comunità composta da una trentina di persone. Oggi vivono in una nuova area, inserita, vista la vicinanza al fiume Sangone, nelle aree protette della fascia del Po.
Lasciato il vecchio campo, situato dietro il cimitero, oggetto di esproprio da parte della Provincia di Torino, la comunità ha occupato il nuovo campo situato nel Parco del Sangone, in prossimità della rotonda dei Dragoni, dove nascerà la nuova circonvallazione, nei pressi degli orti urbani.

La nuova sistemazione della comunità è su un terreno di proprietà comunale di 1300 metri quadrati, opportunamente attrezzato e suddiviso in sei sotto aree. Una per ognuna delle sei famiglie rom. Vi si sono trasferiti nell’aprile 2009. In quattro giorni fecero il trasloco dal vecchio campo, situato su un terreno di loro proprietà, al nuovo campo comunale. Sono inseriti in un progetto culturale e sociale che fa capo al Cidis e che coinvolge anche i comuni di Rivalta e Orbassano. A fare da mediazione la cooperativa San Donato di Torino che, oltre a seguire l’intero progetto, ogni due mesi relaziona al comune.

Gabriella Scaperotta è la mediatrice culturale che segue il progetto e il campo beinaschese. «Il trasferimento non è stato facile per loro – dice - Nel vecchio campo si sentivano a casa loro, questa è proprietà del Comune. Devono rispettare le regole che fanno parte del progetto. Inoltre il 21 ottobre dell’anno scorso è morto Hamia Suleymanovic, il loro capo clan. Oggi le famiglie sono un po’ spaesate, manca loro una figura di riferimento».

C’è un vero e proprio programma di inserimento scolastico. Tutti i bambini vanno a scuola regolarmente: tre bambini frequentano la materna, sei le elementari, due le scuole medie, gli altri sono tutti piccolissimi. Gabriella Scaperotta è entusiasta. «Siamo fieri, tutti i bambini vanno a scuola e sono ben inseriti. All’inizio, nel 2007, qualche problema c’è stato. Il risultato raggiunto è ottimo. Avere due ragazze che frequentano le scuole medie, regolarmente, recandosi da sole a scuola, arrivando tutti i giorni puntuali, è per noi un successo inaspettato. Una ragazza ha quindici anni. Per i rom quindici anni è l’età in cui ci si sposa, non in cui si va ancora a scuola. Poi certo a scuola l’integrazione non è totale. Alle feste di compleanno a casa i bambini rom non vengono invitati, ma loro non ci fanno caso. A parte questo Beinasco è sicuramente un comune all’avanguardia, da cui prendere esempio. Qui, su questo tema, siamo avanti, molto avanti». C’è un progetto in cui Beinasco è addirittura comune pilota in Italia: il Coi, progetto sulla salute orale nei campi nomadi.

Il rapporto con l’autorità, rappresentata dalla polizia municipale beinaschese, è ottimo. Kemal, venticinque anni, padre di tre bambini, è sposato con Elisabetta: «Ah sì, Sergio, lui viene spesso a trovarci. E’ bravo». Gabriella Scaperotta: «Sergio è Sergio Florio, comandante della polizia municipale. E’ per loro una figura molto importante è una persona che sa ben rappresentare la legge ma mettendoci un forte lato umano. Loro lo rispettano ma lo considerano un amico. Quando viene qui sgrida i ragazzini che combinano guai e loro lo ascoltano. E’ importante, molto importante».

Il campo ha delle regole precise da seguire. «Una specie di regolamento condominiale. Se seguono le regole bene, altrimenti fuori » aveva affermato perentoriamente Bruno Guarnieri, vicesindaco e assessore al sociale della vecchia amministrazione. La pulizia del campo, l’inserimento scolastico dei bambini, il non arrecare disturbo alla popolazione locale, l’obbligo di vaccinazioni, un progetto di consultorio familiare. Il campo è ben organizzato e pulito. Le sei famiglie che vi vivono, complessivamente trenta persone, di cui una ventina di minori e dieci adulti, hanno ognuna il loro spazio delimitato da una blanda recinzione, la propria roulotte, il proprio punto acqua. Esistono poi gli spazi collettivi: un lavatoio per le stoviglie, un rubinetto d’acqua per lavare i panni, due bagni chimici, cinque bidoni per la raccolta di rifiuti, un generatore di corrente per illuminare il campo la sera.

I panni puliti stesi ai fili della recinzione, i piatti insaponati sul lavatoio, addirittura il tavolino all’esterno della roulotte con il vassoio e le tazzine con il caffè.
Kemal è uno dei capofamiglia: «Abbiamo girato tanti posti ma a Beinasco ci troviamo bene, ci sentiamo accolti, ben integrati. Io voglio vivere sempre qui nel campo, meglio qui che sulla strada. Ci sentiamo più sicuri. Non voglio una casa. Per noi rom il campo è la libertà. La gente qui è abbastanza gentile. Qualcuno si spaventa quando ci vede. Li capiamo, siamo abituati. Ma hanno accolto bene i nostri bambini, questo per noi è molto importante. Non voglio andare via. Quello che ci manca di più sono le docce e la luce, la sera qui è tutto buio. Il generatore funziona per due o tre ore poi siamo immersi nel buio totale del bosco».

Gli fa eco una bella ragazza giovane, vestita in maniera moderna: gonna di jeans, maglietta viola, Patrizia è una ragazza decisa, guarda avanti. E’ una delle poche ad avere la cittadinanza italiana. E’ seduta al suo tavolino, fuori dalla roulotte, dove prende il caffè: «Per me è importante la cittadinanza. Io voglio essere cittadina italiana. Ho combattuto per averla per me e per le mie figlie. Non abbiamo precedenti. E’ importante avere i nostri diritti. Le mie figlie vanno a scuola. Il mio sogno? Una casa. Un giorno forse riuscirò ad esaudirlo. Non voglio vivere per sempre qui».

Arifa è la donna più anziana che vive nel campo. Oggi è vedova, suo marito è morto quattro anni fa. E’ la mamma di quattro figli maschi che vivono tutti nel campo. Kemal è uno di loro. Ha una bella casa-roulotte che tutti le invidiano. Già, perché anche qui c’è chi ha la casa più grande e più bella e chi non ha neanche la porta nella roulotte.

Se la questione nomadi inizialmente è nata per il discorso sicurezza oggi si è estesa al discorso spese. Il campo ha avuto dei costi per la sua creazione, ci sono dei costi annuali. A seguito della stipula dell’accordo di programma tra i comuni di Beinasco, Rivalta, Orbassano, il Cidis e la cooperativa Sociale San Donato hanno richiesto dei finanziamenti regionali.

Sono stati finanziati: il progetto “Tante Culture” (tavolo di lavoro per azioni di integrazione sociale e culturale della popolazione rom) dal settembre 2007 al giugno 2008 per un contributo totale di 25mila euro; il progetto “In-Legale” (interventi per l’integrazione culturale e lavorativa dei soggetti rom) per 12 mila euro; il progetto “Rom in Comune” (interventi a favore delle popolazioni zingare quali tutela minori, sostegno alla genitorialità e prevenzione della devianza minorile). Il Comune ha inoltre approvato un progetto autonomo per “Accompagnamento sociale all’abitare rivolto ai nuclei familiari Rom” redatto dalla cooperativa San Donato con uno stanziamento presunto di 12.700 euro. I costi del progetto previsti sono di 205 mila euro, di cui il 77% sarebbe stato finanziato dal ministero e il 23%, pari a 47mila euro, dai comuni. I costi per interventi strutturali sono stati invece pari a 20.900 euro per la prima sistemazione, e 53.350 per la seconda sistemazione.

L’interrogazione consiliare presentata dall’opposizione è proprio sui contributi al campo nomadi. In particolare sul noleggio dei wc chimici. Proprio per questo si sta valutando la possibilità di realizzare un blocco di servizi che comporterebbe una spesa di 15 mila euro.

Rosalba La Fauci: «Dalle cifre fornite dagli uffici del Comune emergono contributi regionali e provinciali (60 mila euro circa) già impegnati per interventi a progetto.
Risultano ulteriori 107.850 euro spesi da questa amministrazione. Rapportato alle trenta persone che occupano il campo sono una cifra pro-capite non indifferente. Se poi raffrontiamo questa spesa all’impegno finanziario che questa amministrazione dimostra alle famiglie che stentano ad arrivare a fine mese, alle associazioni di volontariato e ai Centri di ascolto che operano sul nostro territorio, vediamo che non corrisponde neanche ad un terzo per tutta Beinasco. Ricordiamo che questo è accaduto grazie a una sconsiderata politica integrativa che allo sgombero ha preferito sanare una situazione inaccettabile, che grava oggi sulle tasche dei cittadini e che ancora oggi, dopo anni, non risulta essere regolata in maniera da garantire il rispetto dei diritti e dei doveri così come richiesto a tutti gli altri abitanti di Beinasco».

Replica il sindaco Maurizio Piazza: «Tralasciando la demagogia, il Governo centrale ha messo milioni di euro in finanziamenti non per abbattere i campi nomadi ma per regolamentarli. Noi seguiamo delle direttive centrali. Le linee sono di regolamentare anche a fini igienico-sanitari. Il presidente del consiglio in una sua ordinanza nomina i prefetti commissari in questa materia. Ecco perché la maggior parte delle spese sostenute sono finanziate. Oltretutto noi siamo convinti di quello che facciamo ed evitiamo strumentalizzazioni. Stiamo anche predisponendo un vero e proprio regolamento. Dire che spendiamo più per i rom che per le famiglie di Beinasco vuol dire vivere su un altro pianeta, non conoscere la realtà della città, dire un mare di bugie. Non stiamo togliendo nulla alle famiglie beinaschesi, stiamo integrando una comunità che fa parte di una minoranza etnica. E siamo orgogliosi dei risultati raggiunti a livello di inserimento. Tutto il resto sono bugie, le solite bugie. Beinasco è il primo comune in assoluto per quel che riguarda le borse lavoro. Ma dove vivono?».

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 15/11/2009 @ 09:40:16, in musica e parole, visitato 1445 volte)

Ogni tanto ho il sospetto che tra i lettori ci siano anche degli "intellettuali". Da dove nasca il sospetto... non lo so, ma questo post è dedicato a loro. Una serie di libri sui rom da scaricare (per lo più in formato .pdf) gratuitamente. La segnalazione arriva da Roma_Daily_News. Per oggi riposo, dato che i libri segnalati sono in inglese, non sto neanche a tradurvi il tutto, basta che clicchiate sull'immagine qui sotto

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 16/11/2009 @ 08:54:45, in Europa, visitato 1604 volte)

Da Mundo_Gitano

Per vostra conoscenza ed informazione, trascriviamo di seguito la lettera che un gruppo di giovani gitani spagnola ha inviato al Consiglio d'Europa, lamentandosi per la marginalizzazione degli artisti gitani in un contesto culturale dedicato precisamente ai gitani spagnoli ed all'arte Flamenco.

SILVIA RODRIGUEZ
Responsable de Comunicación de la Unión Romaní

Robert Palmer
Consejo de Europa
Dirección de Cultura y Patrimonio Cultural y Natural
PO Box 431 R6
Avenue de l'Europe
STRASBURGO Cedex
F-67075 Francia
Robert.PALMER@coe.int

Spagna, 5 novembre 2009

Stimato Signor Palmer,

Siamo un gruppo di cittadini romanì spagnoli (gitani) ed utilizzatori del Foro de la Cultura Kali (cultura gitana/romaní spagnola) di Internet e vogliamo manifestare quanto segue:

  1. Le nostre congratulazioni ed il nostro appoggio per la recente messa in marcia della Ruta Europea de la Cultura y el Patrimonio Cultural de los Roma/Gitanos. Siamo sicuri che questa iniziativa renderà possibile il miglioramento dell'immagine sociale del Popolo Gitano d'Europa e contribuirà al miglioramento delle relazioni interetniche nelle nostre società.
  2. Assieme a questo, dobbiamo manifestare la nostra sorpresa ed indignazione per la scelta di due artisti di origine etnica non-gitana/romanò per rappresentare la cultura gitana/romanì di Spagna. E' questa, ci permetta di esprimere il nostro sincero parere, una frode al pubblico ed un'ingiustizia per la nostra cultura ed i nostri artisti.
  3. In Spagna c'è un'enorme moltitudine di artisti etnicamente gitani/romaní, che ogni giorno contribuiscono al sostentamento ed all'incremento del nostro patrimonio culturale e che sono realmente quanti lo hanno generato. E' ingiusto che li si releghi e che non si riconosca il loro enorme apporto non solo al contesto culturale romaní, ma anche all'insieme della cultura spagnola ed europea.
  4. La cultura gitana spagnola ed i suoi musicisti hanno apportato al mondo il flamenco, la rumba catalana ed un'enorme varietà di musiche attuali. Si può affermare che la musica spagnola si sostiene grazie all'apporto romaní.
  5. Il razzismo antigitano opera ancora nella nostra società in maniera tale che malgrado la rilevanza artistica dei nostri musicisti, la critica non riconosce loro il rispetto che meritano. Incluso quei supposti critici musicali che negano l'apporto romaní/gitano alla creazione della musica spagnola per antonomasia: il flamenco. Questo, anche se risulta sorprendente, è abituale ed ha come conseguenza la maggior promozione di artisti di flamenco di origine etnica payo (non-gitana), anche quando la loro categoria artistica sia inferiore ad altri artisti, questi sì, gitani, che rimangono relegati oppure esclusi dai circuiti commerciali della musica.

Ci aspettiamo da lei che prenda le decisioni opportune per evitare che in seguito si ripetano episodi come quelli riportati, che discreditano davanti la cittadinanza romaní europea l'istituzione che lei dirige e che danno fiato alla sopravvivenza del più disprezzabile tra i mali sociali, il razzismo. Siamo convinti che la Ruta Europea de la Cultura y el Patrimonio Cultural de los Roma/Gitanos sarà un referente nell'attuazione della promozione della nostra cultura, però si deve evitare che si converta in uno scandalo della ragione e che serva solo perché gli artisti gachós (non-romaní) vivano a lato della vera cultura romaní come, disgraziatamente, è successo tanto volte nel passato e continua a succedere.

Per terminare, vogliamo manifestarle la nostra piena disposizione a collaborare con la Direzione della Cultura del Consiglio d'Europa per risolvere questo tipo di inconvenienti.

Te del o Del but baxt aj sastipen! ¡Salud y libertad!

Nicolás Jiménez
Sociólogo
50.953.756 Q

José María Martínez Picón
Psicólogo y Técnico de Intervención Social
23.031.596 V

Miguel Fernández Rodríguez
Delineante
72.521.118 W

Antonio R. Fernández Rodríguez
Pastor Evangélico
74.187.266 F

Vicente Rodríguez Fernández
Realizador cinematográfico
53.722.745 N

Carmen Cabanillas Vázquez
Vendedora
23793421 J

Ricardo Moreno Aguilera
28684349 Z
Conductor gruista

Carlos Muñoz Nieto
50961322
Autónomo

Ramón Vázquez Salazar
28604888 H
Realizador audiovisual

UNION ROMANI
Dirección Postal/Postal Address:
Apartado de Correos 202
E-08080 BARCELONA (Spain)

Tel. +34 934127745
Fax. +34 934127040
E-mail: u-romani@pangea.org
URL: http://www.unionromani.org

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


19/03/2024 @ 03:13:20
script eseguito in 177 ms

 

Immagine
 Come una Lonely Planet... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 4598 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< marzo 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source