AdvocacyNet - News Bulletin 58, 23 marzo 2005
Washington, DC - Un altro esempio della crisi che coinvolge i Rom Europei e 
le politiche degli sgomberi arriva da Dorozhny, in provincia di Kaliningrad 
nella Russia nord-occidentale, dove la comunità Rom viene cacciata dalle terre 
dove fu sedentarizzata nel 1956 e dove le ultime notizie parlano di case 
demolite dalle autorità.
Il caso segue quello della provincia settentrionale di Arcangelo, quando 16 
famiglie sono state sgomberate. Alle famiglie era stato accordato di ricorrere 
in tribunale contro la decisione, ma la corte tuttora non si è riunita e ai Rom 
è stato offerto del denaro per andarsene immediatamente.
Stephania Kulaeva, del Centro Nordoccidentale per la Protezione Sociale e 
Legale dei Rom, descrive questi sgomberi come una "catastrofe sociale", 
aggiungendo che i Rom sono alla "disperazione nera".
Un censimento effettuato nel 2002 conta circa 183.000 Rom in Russia, ma si 
ritiene che il loro numero sia largamente superiore. I Rom di Russia sono 
isolati dagli altri movimenti europei sui diritti umani, e dipendono da altri 
Centri per pubblicizzare i loro casi. Proprio questo caso si lega alla tendenza 
in atto in tutto il continente: un'epidemia di sgomberi ed espulsioni.
L'associazione Dzeno di Praga, partner di Advocacy Project (AP), 
ha analizzato situazioni simili in diversi paesi europei, trovando che la legge 
tende a rimarcare la vulnerabilità dei Rom piuttosto che a proteggerne la 
cultura. Leggi a loro volta interpretate dalle autorità locali in maniera ancora 
più pregiudizievole.
Nel Regno Unito, a Viaggianti e Romanichals vengono costantemente rifiutati i 
permessi di fermarsi con le carovane sui loro stessi terreni, e minacciati di 
essere perseguiti come vagabondi se obbligati a spostarsi. Un caso esemplare, 
che è stato ampliamente documentato dalla UK Association of Gypsy Women 
(altro partner AP). il supremo tribunale britannico si è pronunciato per lo 
sgombero di circa 600 Viaggianti a Dale Farm. Sicari pagati dalle 
autorità hanno distrutto quattro loro case lo scorso martedì.
Romanichals e Viaggianti sono stati l'oggetto di una violenta campagna 
politica dei partiti della destra durante le elezioni generali del 2005, proprio 
come è successo ai Rom di Arcangelo. Costoro, appartenenti al gruppo dei 
Kelderash, arrivarono da Volgograd nel 2004 ed ottennero il permesso di 
stabilirsi sopra un'area di 1,5 ettari, dal sindaco O. Nilov. Qui iniziarono a 
costruire, cosa tecnicamente illegale ma condivisa da molti Russi - il Centro 
Nordoccidentale si era già impegnato in passato per fornire permessi 
retroattivi alle altre comunità rom.
Quelle famiglie divennero un pretesto durante la campagna elettorale tra 
Nilov e il suo concorrente di destra, Aleksandr Donskoj, che accusò Nilov di 
essersi fatto corrompere dai Rom, che descrisse anche come "mendicanti, 
imbroglioni e ladri". Queste accuse aiutarono Donskoj a vincere le elezioni, 
dopodiché annullà l'accordo di affitto e offrì loro l'equivalente di $ 100.000 
per andarsene, somma poi ridotta a $ 10.000. Sulla vicenda il tribunale locale 
deve ancora pronunciarsi.
I residenti della comunità di Dorozhny, pure si richiamavano al risiedere 
sulla stessa area dal 1956. Nel 2000, molte famiglie ricevettero il permesso di 
privatizzare il luogo. Il governo offrì anche un fondo per la ricostruzione 
sociale, su cui i Rom investirono soldi per sviluppare un piano.
Secondo Stephania Kulaeva il vento è cambiato e nel 2005 il Governatore 
"dichiarò guerra" ai Rom di Dorozhny, accusandali di essere criminali e 
spacciatori. Le indagini della polizia non portarono a nessun risultato, ma le 
demolizioni erano già iniziate. Ad Arlauskenia, un'anziana romnì con 7 nipoti - 
tra cui degli orfani, fu comunicato mentre era ricoverata in ospedale che la sua 
casa era stata distrutta.
Le intimidazioni sono state accompagnate da sottili misure, come non 
registrare i bambini sui passaporti dei genitori, o rifiutare le marche da bollo 
necessarie alla registrazione. Così riferisce Stephania Kulaeva, che aggiunge:
"In centinaia si sono trovati a diventare homeless d'improvviso".
In questa situazione, gli studi legali appoggiati dai Rom stanno sviluppando 
un fronte unitario contro gli sgomberi. Lo scorso gennaio è coinciso con una 
forte protesta dell'European Roma and Travelers Forum (ERTF) durante la 
sua prima riunione a Strasburgo. International Roma Women's Network (IRWN), 
altro partner di AP, sta occupandosi del caso russo. Dzeno intende presentare la 
situazione al Consiglio dei Diritti Umani dell'ONU.
* To contact Stephania Kulaeva email memorial@nevsky.net
* For the crisis in Russia visit the website of the Northwest Center for the Social and Legal Protection of Roma:
http://www.memorial.spb.ru/index.php?lan=1&module=1
* To contact the Dzeno Association email Ivan Vezely: dzeno@dzeno.cz
* For a 2004 report on the Roma of Russia by the Center and the International Federation of Human Rights (FIDH), visit
http://www.fidh.org/article.php3?id_article=2587
* For the January 27 2006 appeal by the ERTF, visit
http://www.advocacynet.org/cpage_view/GypsiesUK_gypsies_60_376.html
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Fonte: 
Romano_Liloro