Da
Kelebek
Chiedo scusa della mia assenza, che spero sia provvisoria... in questi giorni 
ci si sveglia più verso le tre che verso le quattro per lavorare. Comunque 
voglio dare più risalto a un commento fatto ieri sera da Maria su questo blog. 
Trattandosi di un commento, si tratta di un testo scritto di getto, senza 
riferimenti. Ma credo che sia importante pubblicarlo comunque. Tra parentesi, è 
interessante la differenza tra la pratica tradizionale dei Rom - altroché Family 
Day - in cui è normale che i membri meno sfortunati della grande familja 
allargata si prendano cura dei bambini dei più disastrati, e la visione di certi 
magistrati e operatori sociali. Ovviamente, chi ha tolto i bambini al padre/zio 
potrebbe avere ragione in termini strettamente legali: la persecuzione, più che 
nella loro azione, sta nella mancanza di reazione o di interesse di altri per la 
vicenda. Ti segnalo l'ennesima ignobile persecuzione contro una persona rom. Si 
tratta del bosniaco Zafir Hamidovic fermato con i suoi due figli perchè la 
bambina somigliava a Denise Pipitone, la piccola scomparsa alcuni anni fa. 
L'hanno accusato di essere il rapitore di Denise; il dna lo ha scagionato da 
questa accusa ma parzialmente in quanto soltanto il bambino è risultato essere 
suo figlio; la bambina è figlia di un cugino e Zafir l'ha in affido fin da 
piccola. Una cosa è accertata, la piccola NON è Denise Pipitone. Malgrado, però, 
le cose si siano parzialmente chiarite, o chiarite per l'accusa più infamante, i 
due bambini gli sono stati tolti e affidati a una casa famiglia. Sono passati 15 
giorni, i piccoli sono traumatizzati sconvolti, la madre disperata come il padre 
ha detto piangendo. Ecco io mi domando, se zafir non fosse stato un rom bosniaco 
avrebbe dovuto subire questo terribile affronto, non ancora sanato, in quanto i 
bambini non gli sono stati restituiti? Adesso è indagato per due reati di cui 
uno riguarda l'aver mentito riguardo alla bambina, il non aver detto subito, 
voglio dire, che era figlia "adottiva". E nemmeno il bambino comunque, suo con 
certezza a prova di dna, non gli è stato ad oggi ridato. Se Zafir Hamidovic 
fosse stato un'italiano, un inglese, un americano, un francese, avrebbe avuto 
simile trattamento? Credo di no, quantomeno avrebbe subito gli inevitabili 
accertamenti in modo ben meno pesante . Ma zafir è un rom bosniaco e quindi non 
merita nessun rispetto o cautela, e i bambini nessuna misericordia. maria