 CS78-2008: 18/06/2008
CS78-2008: 18/06/2008    Amnesty International si è detta profondamente amareggiata per l'esito  della votazione al Parlamento europeo sulla direttiva sui rimpatri.   
  L'organizzazione per i diritti umani ritiene che il testo approvato oggi  non garantisca il rimpatrio dei migranti irregolari in condizioni di sicurezza e  dignità. Al contrario, un periodo eccessivo di detenzione fino a un anno e mezzo  e il divieto di reingresso, valido per tutto il territorio dell'Unione  europea, per le persone rimpatriate forzatamente, rischiano di abbassare gli  standard vigenti negli Stati membri e costituiscono un esempio estremamente  negativo per altre regioni del mondo.   
  Il testo della direttiva, inoltre, non include garanzie sufficienti per i  minori non accompagnati e contiene deboli previsioni in materia di controllo  giudiziario sulla detenzione amministrativa; infine, prevede deroghe specifiche  alle condizioni di detenzione in quegli Stati membri che si trovino ad  affrontare cosiddette "situazioni di emergenza".   
  È dunque difficile capire quale sia il valore aggiunto di questa  direttiva, che rischia invece di promuovere pratiche detentive di lungo periodo  negli Stati membri e di avere un impatto negativo sull'accesso al territorio  dell'Unione europea.   
  Amnesty International sollecita gli Stati membri che applicano standard  più elevati a non usare questa direttiva come pretesto per abbassarli.   
  FINE DEL COMUNICATO Brussels/Roma, 18 giugno 2008   
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