Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

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Gli Zingari fanno ancora paura?

La redazione
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 06/03/2009 @ 09:25:09, in musica e parole, visitato 1615 volte)

Ricevo da Marta Pistocchi

...al Cicco si replica, anzi si triplica!

Presa coscienza dell'affinità elettiva nata tra il Cicco e la muzika dei Muzikanti, una miscela esplosiva che combina serate magiche ed ottima compagnia, siamo lieti di invitarvi al concerto che si terrà SABATO SERA, dalle 22 circa, al circolo arci Cicco Simonetta (via cicco simonetta 16 - mappa)

Muzikanti di Balval in trio
Jovica Balval Jovic -fisarmonica
Marta Pistocchi -violino
Alessio Russo -batteria
(assente e non rimpianta, la "macchina del tempo")

per chi ancora non è venuto ottima è l'occasione di venirci a trovare, ed invece chi ci è già stato, sa già perchè tornare!

vi aspettiamo rumorosi
marta

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Di Fabrizio (del 06/03/2009 @ 09:01:55, in Europa, visitato 2152 volte)

Da Bulgarian_Roma

sofiaecho.com Photo: Georgi Kozhouharov - 2 marzo 2009

In Bulgaria, dall'inizio del 2009 200 bambini più giovani di tre anni sono stati abbandonati. Lo riporta l'agenzia bulgara BGNES citando Elka Nalbantova della fondazione Za Nashite Detsa (Per i Nostri Bambini).

Ogni anno circa 1.500 neonati entrano nelle case sociali in Bulgaria, con una permanenza media tra gli uno e i tre anni, ha detto la fondazione in una conferenza stampa.

Ci sono circa 3.000 bambini sopra i tre anni di età nelle case sociali bulgare. E' evidente che il numero dei bambini abbandonati stia aumentando.

Nalbantova ha detto che il 70% dei bambini nelle istituzioni sociali sarebbero Rom. Ha detto che il 95% delle madri che hanno abbandonato i loro bambini hanno cambiato la loro opinione dopo essere state contattate da un assistente sociale. Ma questo non ha cambiato il fatto che la Bulgaria, tra tutti i paesi UE, ha il più grande numero di bambini abbandonati sotto i tre anni.

Nel 2007, il numero dei bambini abbandonati sotto i tre anni è stato superiore a 2.000. Di questi, 1.787 erano figli di genitori singoli e 1.516 di genitori senza lavoro. Nel 2007, solo 13 bambini sono stati dati in affido.

il 70% dei genitori non ha visitato i propri figli nelle case sociali, mentre il 20% l'ha visitato una volta a settimana.

by Petar Kostadinov

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Di Fabrizio (del 05/03/2009 @ 09:16:21, in media, visitato 1287 volte)

Scrive il blog Gopk:

Ieri ho avuto un'interessante conversazione con due persone appena incontrate, con cui è stato un vero piacere rimanere e parlare. Tra i diversi argomenti che abbiamo discusso, siamo finiti sui Rom, e mi è successo di comprendere che la mia conoscenza generale sugli Zingari è scarsa. O conosco determinate tematiche, localizzate nel tempo e nello spazio sulla vita romanì, o conosco davvero poco sul panorama generale, tanto che posso a malapena parlarne. E' per questo che oggi sono rimasto impressionato da questo video (categoria: Marton), che illustra uno sguardo generale sui Sinti e Rom in Italia, immigrati o no. Secondo me fornisce una buona sintesi su cosa stanno passando i Rom in quel paese. Almeno qualcosa che possa compensare la mia mancanza di capacità di descrivere le immagini complessive.

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Di Fabrizio (del 05/03/2009 @ 09:00:22, in Europa, visitato 1356 volte)

Da Romanian_Roma

Divers.ro 02/03/2009

153 anni dopo l'abolizione della schiavitù Rom, questo evento non ha eco nella mente della gente comune. Il soggetto è importante specialmente per i leader rom che considerano che l'inclusione sociale di questa minoranza non si attuerà se i Rom verranno per sempre lasciati nell'ignoranza del loro passato e futuro.

Sabato 20 febbraio, per curiosità sono passata da un negozio di fiori in Iuliu Maniu Boulevards, a Bucarest. Volevo sapere se i Rom, quelli a cui vivo accanto, sanno dell'abolizione. Un'anziana signora, vestita con abiti spessi ed un foulard, stava vendendo fiori. Le ho chiesto: "Lei è Rom?" e mi ha risposto positivamente. Allora ho continuato: "Lei sai cosa significa il 20 febbraio per i Rom di Romania?"

"Non sappiamo, ragazza, non lo sappiamo! Ma se lo sapessimo, ci darebbero qualcosa?" mi ha risposto la donna mentre fumava una sigaretta. Ho provato un'altra volta con due bambini rom. Una andava alla scuola primaria ed il secondo a quella secondaria. Lo stesso risultato "Non sappiamo!"

"Il 20 febbraio ha un significato speciale per la comunità rom" ha detto sua Eminenza Varsanufie Prahoveanu, Vescovo Vicario dell'Episcopato di Bucarest, presente all'ordinamento del primo Rom diacono, nominato per occuparsi dei Rom di Bucarest e Ilfov. "In questo giorno, 153 anni fa, a schiavitù Rom venne abolita dal governo, terre borghesi o monasteri," ha ricordato sua Eminenza.

Quanto può essere importante un documento diplomatico firmato nel 1856 per cui una popolazione condannata alla schiavitù diventa libera, se i suoi discendenti non ne sono a conoscenza? E nel caso lo fossero, quanto sarebbe rilevante oggi per il resto della società, se i loro diritti e bisogni non vengono rispettati?

Mihaela Dumitrascu – DIVERS

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Di Sucar Drom (del 04/03/2009 @ 21:24:36, in blog, visitato 1520 volte)

Pari Opportunità bando per assistenza e integrazione sociale
Si segnala un bando pubblicato il 20 febbraio u.s. dal Ministero per le Pari Opportunità. Finalità e destinatari: integrazione sociale delle persone straniere che intendano sottrarsi alla violenz...

Per favore basta con i numeri gonfiati
In questi giorni è in atto il seminario annuale del’Opera Nomadi Nazionale. E in queste ore le agenzie stampa hanno battuto alcune dichiarazioni di Massimo Converso...

Bolzano, perché si deve vivere in mezzo ai veleni?
Ci sono persone che vivono ai margini delle strade, sotto i ponti, sulle banchine, sotto gli alberi nei giardini pubblici, ci sono famiglie intere che vivono nelle roulotte, con i figli piccoliss...

Appello agli uomini! La violenza contro le donne ci riguarda, prendiamo la parola e l’impegno come uomini
E’ sempre più lunga la scia di delitti commessi da uomini contro ex mogli o fidanzate, contro compagne in procinto di lasciarli, violenze di gruppo, stupri consumati durante una festa o aggressioni. Violenze nate ...

Rom e Sinti nella letteratura/2 - IL MEDIOEVO
I Rom-Sinti arrivano in Italia, e in Europa, in un’epoca fitta di personaggi curiosi; sulle strade, tra i campi e attraverso le città si incontrano “mercanti, sensali, venditori ambulanti e girovaghi, monaci questu...

Vicenza, la manifestazione dell'associazione Sinti Italiani
Il popolo dei sinti ha scelto Vicenza, come città veneta, per scendere in piazza in difesa dei diritti di questa minoranza che in Italia conta una realtà di 150 mila persone, più di 500 nel Veneto, 150 censiti nel solo Comune di Vicenza. In contemporanea cortei si sono ten...

Rimini, la manifestazione dell'assocazione Sucar Mero
Protesta pacifica sabato mattina, in piazza Tre Martiri a Rimini, da parte di una cinquantina di sinti italiani dell'associazione Sucar Mero. Al centro della manifestazione, ancora le richieste legate alla difficile situazione del campo di via Islanda. Ma l'obiettivo dei sinti era soprattutto dire no alle discriminazio...

Brescia, la manifestazione dell'associazione Sinti Italiani
Dopo Milano, sabato anche a Brescia e in molte altre città italiane, l’associazione Sinti Italiani ha fatto sentire forte la sua voce contro alcune norme contenute nel pacchetto sicurezza, votato la scorsa settimana in Senato...

Ue, la crisi economica e il razzismo
Vladimir Spidla (in foto), commissario europeo per gli affari sociali, ha espresso «grande preoccupazione» per le notizie sui recenti attacchi contro in Rom in Ungheria e in altri paesi dell’Ue. «Sono molto preoccupato da qu...

Roma, la Croce Rossa inizia la campagna di vaccinazione dei bambini
Una volta ci abitavano gli italiani meridionali, quelli che lasciavano la propria casa per andare a cercare fortuna nella Capitale. Al Casilino 900 – la baraccopoli sorta 40 anni fa a Roma, all'incrocio della via Casilina con la Palmiro Togliatt...

Macedonia, il Governo risponde alla accuse del Dipartimento USA e lancia il piano di investimenti
Mentre il Dipartimento dello Stato Americano, presenta nel suo rapporto forti critiche rivolte contro l’attuale governo macedone, il Governo macedone presenta un ambizioso programma di invest...

Roma, un seminario di riflessione e proposte
Lo scorso 30 maggio, il Governo ha emanato tre ordinanze in relazione agli insediamenti nomadi. Oltre al contestato censimento, queste prevedevano precise misure d’integrazione dirette a tali comunità e in modo particolare ai minori...

Roma, la vicenda di Rudi Salkanovic
“Sono a Ponte Galeria da 20 giorni. Sono qui, chiuso. Da 20 anni collaboro con l'Opera Nomadi. Mi hanno buttato qui e rinchiuso come un cane”. Dal Cie (Centro di identificazione ed espulsione) di Ponte Galeria, Rudi Salkanovic, apolide...

Verona, nella mia città nessuno è straniero
Dopo il gravissimo episodio di razzismo su un autobus veronese, la Verona civile, la Verona antirazzista, la Verona della nonviolenza, promuove un'iniziativa. Da lunedì 2 marzo...

Firma anche tu
Mentre sta crollando l’impianto accusatorio contro i presunti responsabili dello stupro della Caffarella, alcune persone hanno scritto una lettera che intendono inviare al Corsera. La lettera, che potete leggere qui sotto, è stata scritta da Giuseppe Faso (Empoli), Udo C Enwereuz...

Roma, Alemanno prima era risoluto adesso è in piena confusione e parla il veltroniano
Integrazione e sicurezza, ovvero: "Offrire speranza agli immigrati senza dare l'impressione alle periferie di averle abbandonate". E', in sintesi, quanto afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervistato dal settimanale Famiglia cristiana, a pochi giorni dalla visita del papa, Benedetto XVI, in C...

Catanzaro, lettera aperta delle donne rom
Una lettera aperta delle donne rom per esprimere il loro dolore dopo la morte di Massimiliano Citriniti. Una lettera a tutti, per evidenziare la condizione in cui vivono i rom dopo il tragico fatto...

Ungheria, una folla ai funerali delle vittime dell'odio razziale
Una folla immensa ha partecipato ieri ai funerali delle vittime dell'omicidio che ha colpito la comunità rom in Ungheria. A Tatarszentgyoergy, un villaggio a 40 km a sud di Budapest, un padre d...

Milano, un regolamento fantasma
La Regione Lombardia ha pubblicato il mese scorso (23 febbraio 2009) nel proprio bollettino regionale (sezione provvedimenti di altri enti) il “Regolamento delle aree destinate ai nomadi nel terr...

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Di Fabrizio (del 04/03/2009 @ 09:13:25, in musica e parole, visitato 1441 volte)

Segnalazione di Sergio Franzese

Canale di divulgazione video, musica cultura e notizie sul popolo ROMANI'

La playlist "jivaben" contiene video sul popolo Rrom e Sinto, non la musica, ma ciò che accade nel mondo in particolare in Italia... discriminazioni, manifestazioni, sgomberi, solidarietà e brevi lezioni sulla lingua Romanes...

OAmalGagio

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Di Fabrizio (del 04/03/2009 @ 09:01:34, in Europa, visitato 1309 volte)

Da Roma_und_Sinti

Taz.de 28.02.2009

Povertà crescente ed esclusione, tradizioni patriarcali. Secondo la politica Lívia Járóka, la difficile situazione dei Rom nell'Europa dell'Est riguarda l'intera UE.

Lívia Járóka siede nel Parlamento Europeo eletta nel partito ungherese di destra Fidesz. Con l'espansione ad est, i Rom sono la più vasta minoranza entro la UE. Molti dei circa 10 milioni di Rom soffrono di povere condizioni di vita e di discriminazione sociale. In molti paesi dell'Europa orientale ci sono classi speciali per i bambini rom, ghetti con alta disoccupazione e povera assistenza medica.

Signora Járóka, l'Unione Europea ha spesso avuto a che fare con la situazione dei Rom in Europa. Ciò nonostante, la situazione della più grande minoranza etnica in un'Europa unita continua a rimanere precaria: in alcune parti come recentemente in Ungheria ci sono sempre più attacchi contro i Rom. Questo non ha portato niente?

Prima che i nuovi stati membri si unissero alla UE, la Commissione poteva, tramite i suoi rapporti a questi paesi, fare una certa pressione sui loro governi per diventare attivi su questi temi. Ma come gli est europei si sono trovati nella UE, molti hanno pensato che non dovevano più sforzarsi su ciò. Ma ora la Commissione UE vede che non tutto può essere delegato agli Stati Membri.

A Bruxelles c'è stato, l'anno scorso, un "Summit Rom" ed il Parlamento UE ha adottato una risoluzione sulla situazione dei Rom in Europa. Cosa si è ottenuto?

Il Parlamento UE vuole mostrare la focalizzazione sociale nella mappa europea. Ma presto ci si rende conto che non riguarda problemi specifici dei Rom, ma problemi sociali nei differenti paesi. In termini di condizioni di vita, casa, lavoro, sanità ed istruzione, i Rom in Europa sono ad un livello simile della gente nell'Africa subsahariana. Ma in questo non differiscono da altri gruppi sociali sotto-privilegiati. Perciò, non voglio un Commissario speciale a Bruxelles per gli affari rom. E' un tema che va affrontato a diversi livelli, con i commissari delegati ai temi della sanità, istruzione, condizioni di lavoro e assistenza sociale.

Cosa può fare la UE?

C'è bisogno che Bruxelles promuova più progetti regionali ed appoggi i Rom locali. E gli Stati Membri dovrebbero concordare nell'intraprendere specifici piani d'azione. Se non realizzano in un dato periodo, la Commissione deve imporre sanzioni. Inoltre, l'integrazione sociale dev'essere vista come una questione incrociata e considerata in ogni offerta UE.

Sinora ci sono stati solo progetti riservati specificamente ai Rom. Alcuni vedono ciò come una ragione per cui così tanti soldi sono stati spesi in maniera inefficace. Concorda?

Questa è una delle ragioni. Qual'è l'utilità, per esempio, di un progetto sull'istruzione dei bambini rom, se affondano nel fango per andare a scuola, dato che non c'è una strada per il loro villaggio? Ci sono fondi europei per l'istruzione, l'assistenza sanitaria o gli alloggi - ma non per tutti assieme. Invece si perde il proprio tempo in mini progetti caritativi, lo stato dovrebbe coinvolgersi maggiormente.

Come la vede?

Perché lo stato non può operare nell'industrializzazione in regioni con alta disoccupazione? Questa è una cosa che non posso capire! Un secondo fattore di debolezza è che ci sono pochissimi studi sui Rom - e i dati esistenti non sono presi in considerazione.

Durante il Summit Rom di settembre, si è avuta l'impressione che le organizzazioni rom siano nemiche tra loro e non lottino per lo stesso scopo.

Ci sono molte ragioni per questo. Primo, molte organizzazioni versano in difficili situazioni finanziarie. D'altra parte, i partiti giocano politicamente con loro. Prima delle elezioni, sono corteggiate e sfruttate, dopo, tornano nell'anonimato. E' tempo di un cambio generazionale al vertice -invece che funzionari politici, dovrebbero essere formati giovani specialisti ben formati. Occorre un cambio di valori tra le organizzazioni rom.

Lei insiste che anche nelle famiglie rom qualcosa deve cambiare. Cos'è?

Nel mio rapporto sulla situazione delle donne rom, elaborato due anni fa per il Parlamento Europeo, ho scritto che le strutture paternalistiche nelle famiglie rom sono ancora troppo forti . come in altri gruppi sociali in Europa. Ma sotto c'è molto di più di quanto si percepisca dall'esterno. Un problema è lo sfruttamento dei bambini, forzati a mendicare. Di questo ne parlo apertamente.

Per questo, qualcuno la accusa di sputare nel proprio piatto. Cosa dice di queste critiche?

Vengono da funzionari rom che proteggono i propri interessi. Molta gente, al contrario, vede il mio lavoro come una grande opportunità per loro. Ed, al contrario, importante che le critiche arrivano da chi appartiene lui stesso al gruppo dei Rom. Lo sa, che ce ne sono di veramente disperati? Recentemente ho visto un documentario sulla BBC, dove una donna incinta chiedeva al reporter se non volesse prendersi il suo bambino, sarebbe stato meglio così. Può immaginarlo? Una madre che vuol dar via suo figlio perché non ha futuro?

Perché è così?

Le famiglie vivono alla giornata - e poi cadono nelle mani di usurai che si prendono il 600% di interesse. Alcune diventano completamente dipendenti dal denaro di questi piccoli re che prestano soldi. I paesi membri potrebbero chiedere microcrediti al Fondo Sociale. Ma non ne fanno uso.

Il parlamento UE ha anche chiesto progetti separati per i Rom mobili e sedentari. Ha senso questa distinzione?

Naturalmente. Ma il problema del nomadismo non andrebbe sovrastimato. C'è soltanto il 5% dei Rom che sono ancora itineranti. Mi chiedo sempre perché ci siano così ottime soluzioni per i figli dei diplomatici [che sono] nomadi - e per i Rom non si muove niente. I diplomatici troveranno una scuola internazionale in ogni angolo del mondo, possono studiare tanto a Shangai che a Bruxelles.

Da cinque anni, anche lei appartiene ai diplomatici nomadi. Nella sua homepage, la si vede mentre saluta marito e figli il lunedì mattina sulla strada dell'aeroporto. Il lavoro di deputato vale lo sforzo?

Ho lavorato per dieci anni in una OnG. In tutto quel tempo, non ho ottenuto quanto in un anno come parlamentare europea. Naturalmente, è doloroso quando hai due bambini piccoli. Il più giovane ha solo due anni. Ma i nonni ci stanno aiutando e mio marito vive coi bambini. Per lavorare efficacemente nella politica alta e a livello regionale nel mio paese, devo essere estremamente organizzata. Questo l'ho imparato.

Intende concorrere per un secondo turno a giugno?

Non posso fermarmi adesso. Dal primo giorno del mio lavoro, ho avuto un appoggio eccezionale dal mio partito, il conservatore Fidesz. Mi hanno messo al settimo posto in lista per le elezioni europee a giugno. Ora sono uno dei volti del più grande partito ungherese ed appaio nei loro video elettorali.

INTERVISTA: Daniela Weingärtner

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Di Fabrizio (del 04/03/2009 @ 08:55:21, in casa, visitato 1366 volte)

Da Roma_Francais

La Gazzette.fr - 28-2-09

Con un aumento, per l'anno 2008, del 110% dei suoi interventi in favore di famiglie che vivono in carovane private di elettricità, l’Association nationale des gens du voyage catholiques (ANGVC) suona il campanello d'allarme. "L'abitare in carovana non è riconosciuto come alloggio e non è protetto da alcuna tregua invernale, così dobbiamo evocare -motivi umanitari- per evitare tagli o riattivare gli allacciamenti a -5 o -10 gradi, per persone che vivono su terreni famigliari da molti anni", sottolinea Marc Beziat, delegato generale dell'associazione.

L’Association nationale internationale tsigane (Asnit) e l’Union française des associations tsiganes (Ufat) confermano questa constatazione e rimarcano che la tendenza in aumento del numero dei conflitti si ripete nel 2009.

[...]

Spesso presi di sorpresa da iniziative dell'Electricité réseau distribution France (ERDF) chiedono di assumersi la responsabilità se rinnovare o meno degli allacciamenti provvisori finora a rinnovati tacitamente, le comunità vivono male l'obbligo di prendere decisioni con una mannaia sulla testa.

"Chiediamo un chiarimento dei rapporti tra i comuni e la ERDF, perché per il momento le regole e le responsabilità non ci sembrano ben stabilite", ha dichiarato lo scorso 26 febbraio il sindaco di Brie-Comte-Robert, sollecitato da alcune famiglie residenti su quel territorio da quattro anni.

Nella Sarthe diversi comuni, tra cui Ruadin Changé, si sono impegnati dalla fine del 2008 per le revisione dei piani locali d'urbanizzazione (PLU). Di fronte a proprietari o locatari di terreno non edificabile che vivono in carovane, i comuni si trovano di fronte a obblighi contraddittori.

Si trovano, da un lato, nell'obbligo di permettere l'accesso di tutti gli abitanti ai servizi fondamentali dell'elettricità e dell'acqua, e dall'altro, devono applicare il codice dell'urbanismo che non riconosce l'abitare in carovane solo su terreni attrezzati. Queste ultime costrizioni necessitano di lunghe procedure tenendo conto del diritto di proprietà, delle possibilità di regolarizzazione dei lotti utilizzati, delle possibilità di scambio di terreno o di rialloggio delle famiglie.

Pour en savoir
Téléchargez la présentation de la législation des branchements par ERDF lors d'un réunion de l'AMF dans l'Isère le 9 juin 2008 (pdf in francese ndr)

Olivier Berthelin

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Di Sucar Drom (del 03/03/2009 @ 21:14:59, in Italia, visitato 1469 volte)

Le associazioni Sucar Drom e Nevo Drom invieranno nei prossimi giorni il seguente appello ai Segretari di tutte le formazioni politiche in Italia per chiedere che Sinti e Rom siano inseriti nelle liste elettorali alle prossime elezioni. Le associazioni che vogliono aderire all’appello inviino una comunicazione scritta a sucardrom@sucardrom.191.it o nevodrom@nevodrom.it entro lunedì 9 marzo.

Gentilissimo Segretario, si stanno avvicinando le elezioni per rinnovare l’Europarlamento e molti Consigli comunali, provinciali e regionali. Ad oggi, in Italia, nessun formazione politica ha candidato un Sinto o un Rom.

I Cittadini italiani, appartenenti alle minoranze sinte e rom (denominate “zingari” e “nomadi” in maniera dispregiativa ed etnocentrica), sono ancora oggetto di discriminazione, emarginazione e segregazione. Spesso quando si parla di Rom e Sinti si tende a considerarli come un gruppo uniforme ed omogeneo che condivide un’identità comune e le stesse caratteristiche, che sono, spesso eccessivamente romantiche o estremamente negative. In realtà quando si parla delle popolazioni rom e sinte si parla di un mondo molto eterogeneo che comprende Cittadini italiani, comunitari, extra comunitari (profughi, richiedenti l’asilo…).

Pochi però sanno che in Italia la maggioranza dei Sinti e dei Rom sono Cittadini italiani e quindi ad oggi decine di migliaia di persone necessitano di essere consigliate e naturalmente ci interpellano. Inoltre, oggi in Italia esiste un vero problema di rappresentanza dei Sinti e dei Rom nella politica , una questione che invece molti Paesi europei hanno superato.

Rare sono Italia le realtà dove le comunità sinte e rom sono considerate protagoniste sociali e dove sono attuate politiche di interazione, di partecipazione diretta e di mediazione culturale, riconoscendo le loro culture, la lingua sinta e la lingua romanés.

Oggi Lei è di fronte a un bivio: rendere protagonisti i Sinti e i Rom, scegliendo di candidarli nelle liste elettorali della sua formazione politica o negare la partecipazione politica dei Sinti e dei Rom, continuando a considerarli Cittadini di serie b.

Candidare nelle proprie liste elettorali Sinti e Rom sarebbe un segnale di cambiamento che darà fiducia alle migliaia di Rom e di Sinti e che offrirà a tutta la società italiana la possibilità di confrontarsi direttamente con gli stessi Sinti e con gli stessi Rom.

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Di Fabrizio (del 03/03/2009 @ 09:20:32, in conflitti, visitato 1513 volte)

Da Hungarian_Roma

Budapest, 27 febbraio (MTI) - Il direttore dell'Ufficio Nazionale Investigazioni ha detto venerdì alla stampa che la polizia ungherese ha stabilito connessioni tra i recenti attacchi contro i Rom, alcuni dei quali finiti in omicidi.

Gli investigatori affronteranno procedure disciplinari per gli errori che hanno compiuto durante la più recente uccisione di un Rom e di suo figlio, dice il risultato di un rapporto pubblicato venerdì.

"Le prove sin qui scoperte suggeriscono che abbiamo a che  fare con una serie di crimini, i cui autori [provengono] dal medesimo circolo di criminali", ha detto Attila Petofi dell'Ufficio Nazionale Investigazioni.

Ha detto che nell'insieme sono stati esaminati sette attacchi, in cui sono stati uccisi quattro Rom.

Nello sviluppo dei collegamenti, la polizia ha fermato e presto interrogherà un sospetto per un attacco con granate ad una famiglia Rom di cinque persone a Pecs (Sud Ungheria) nel novembre dell'anno scorso, in cui furono uccisi i genitori, ha detto Istvan Hazi, alto funzionario presso l'unità omicidi al Quartiere Generale della Polizia.

Nel recente omicidio di un uomo e di suo figlio di cinque anni, i poliziotti sono stati trovati colpevoli nelle loro azioni quando sono apparsi inizialmente sulla scena del crimine, ha detto Sandor Armos, capo della polizia della contea di Pecs. Il Rom e sue figlio sono stati colpiti a morte mentre fuggivano dalla loro casa data alle fiamme all'inizio di settimana scorsa.

Armos ha detto che un rapporto completato venerdì, ha trovato che i poliziotti non hanno condotto indagini sulla scena del delitto a crimine appena avvenuto. Hanno ignorato le pallottole sparate dall'arma dell'uccisione che successivamente sono state scoperte ad appena alcuni metri dalla casa. Ha aggiunto che, d'altra parte, la polizia non è colpevole per non aver inizialmente trattato il caso come omicidio, perché sia i medici che gli esperti presenti sul luogo diedero loro rapporti che non indicavano evidenza di omicidio.

Le organizzazioni rom hanno accusato la polizia di essere inadatta nel risolvere il caso,dato che inizialmente non l'hanno trattato come omicidio.

Il primo ministro Ferenc Gyurcsany ha chiesto un'inchiesta per stabilire se l'azione della polizia è stata inadeguata riguardo gli attacchi contro la popolazione rom e sollevato le forze di polizia nelle aree dove i disaccordi tra gruppi rom e no hanno causato problemi.

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