Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Non voglio dimostrare niente, voglio mostrare

Federico Fellini
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 05/11/2008 @ 10:47:52, in Italia, visitato 1873 volte)

Ricevo da Roberto Malini

Comune di Gaggiano; Prefettura di Gaggiano; Ministero degli Interni; Parlamento Europeo; Commissione Europea; Corte Europea dei Diritti Umani; CERD - United Nations
A cura del Nucleo PRC di Gaggiano e del Gruppo EveryOne

Firmare la petizione al link: http://www.petitiononline.com/gagrom/

Gaggiano, 5 novembre 2008. Il Nucleo PRC di Gaggiano e il Gruppo EveryOne invitano gli antirazzisti e tutte le persone che credono nel valore dei diritti umani a sollevare un coro di voci indignate nei confronti delle autorità del comune di Gaggiano (Milano), affinché recedano dal loro progetto di sfrattare le famiglie Rom che vivono nella frazione di San Vito. Qualche giorno fa infatti il Comune di Gaggiano ha comunicato lo sfratto ai nuclei familiari della piccola comunità Rom, che vivono lì da più di dieci anni. Il gruppo è composto da circa 20 persone di cui almeno 10 minorenni. I bambini frequentano le scuole ed il loro futuro è adesso del tutto incerto. La zona abitata dai sanvitesi d’adozione (molti dei quali con cittadinanza italiana) è adibita ad orti ed i terreni sono, o sarebbe meglio dire erano, di loro proprietà. Sì, perché per risolvere il problema della loro presenza il sindaco Miracoli, del PD, non ha pensato a nulla di meglio che privarli delle loro modeste proprietà. I vigili urbani hanno infatti denunciato le costruzioni abusive fatte sorgere sui terreni e l’amministrazione comunale ha deciso di procedere all’acquisizione degli stessi. Di fatto, in realtà, i Rom di San Vito avrebbero acquisito il diritto alla proprietà o quantomeno all'usufrutto vitalizio di terreni e abitazioni, mai messo in discussione quando il tempo dell'odio razziale non aveva ancora iniziato a scorrere in Italia. Adesso però, sull'onda della vox populi, istigata all'intolleranza da politici e media razzisti, nessun diritto è più riconosciuto alle famiglie che hanno la sfortuna di appartenere all'etnia più sgradita e vessata: i Rom, la nuova "black people", i nuovi ebrei. Ora che i terreni sono di proprietà del Comune è arrivata l’ingiunzione di sfratto ed arriverà la conseguente demolizione. Nessuna delle costruzioni è in muratura, sono tutti chalet di legno senza acqua corrente e luce.

Da quando queste famiglie si sono trasferite a Gaggiano nulla è stato fatto per assicurare un miglioramento delle loro condizioni di vita. “Qui il Comune ci ha sempre trattato male”, ci ha raccontato uno di loro. “In altri comuni ci sono campi pubblici attrezzati, qui dove il terreno è nostro, non ci hanno neanche permesso di avere la corrente elettrica. Mia moglie deve lavare tutto a mano. Provateci voi d’estate con tanti bambini!”. Un lungo periodo di segregazione e discriminazione, che le Istituzioni locali avrebbero il dovere di risarcire, riconoscendo alle famiglie la permanenza in loco, attuando piani di assistenza sociale, fornendo servizi igienici, acqua e luce, attivando programmi seri di desegregazione e - per la citadinanza - progetti di educazione all'antirazzismo. Il Nucleo PRC locale si chiede - e chiederà alla giunta - cosa ne sarà ora dei minori che avevano già intrapreso un percorso scolastico a Gaggiano e che dovranno lasciare le case nei quali sono nati e gli amici che si sono fatti. “Io me ne sarei andato anni fa, per come ci ha trattato l’Amministrazione di Gaggiano” ci ha raccontato un capofamiglia “ma ogni volta i miei figli piangevano perché sono nati qui e conoscono solo questo paese. Per il loro bene sarei anche disposto a trasferirmi qui per sempre, se solo le istituzioni ci aiutassero…”. L’aiuto invece non è arrivato mai. I bambini hanno iniziato a frequentare le scuole solo grazie alla buona volontà di alcune maestre che ora si stanno mobilitando nel tentativo di fermare l’amministrazione comunale e di dare loro un’opportunità. È emblematico come l’unica presenza istituzionale che gli abitanti del campo conoscono è il Comandante dei vigili urbani. Ci si domanda cosa abbiano fatto i Servizi sociali di Gaggiano in questi anni? Se il risultato è quello di permettere l’abbattimento di alcune baracche utilizzate da due giovani coppie con neonati a carico e uno in arrivo (come avvenuto nel luglio scorso), sembra non molto. Il Nucleo PRC di Gaggiano e il Gruppo EveryOne chiedono alle Istituzioni di ottemperare agli obblighi di assistenza e inclusione, secondo quanto previsto dalla Costituzione, dalla Direttive europee e dalle normative internazionali sui diritti umani. E' un'emergenza umanitaria cui devono rispondere tutti coloro che hanno un minimo di autorità e competenza, a partire dall’Assistente Sociale Cigognini del comune di Gaggiano affinché, anche se molto tardivamente, si faccia promotrice nei confronti dell’Assessore ai Servizi sociali Perfetti di un’istanza per dare una possibilità a questi bambini.

Ancora una volta i più deboli vengono maltrattati ed emarginati da chi (una Giunta che comprende anche esponenti del PD, insieme ad altri di Forza Italia ed UDC) ci si aspetterebbe potrebbe aiutarli.

È paradossale poi come venga usata come scusa l’abuso edilizio, proprio in un comune che sta svendendo il territorio come sta facendo Gaggiano da alcuni anni. Si mettono a cacciare i Rom per quattro baracche quando stanno costruendo migliaia di metri cubi di nuove costruzione e palazzi alti 7 piani, anche in barba al regolamento edilizio.

Il Nucleo PRC e il Gruppo EveryOne faranno il possibile per fermare questo vero e proprio atto di prevaricazione, cercando di contrastare l’ottusità di un’amministrazione che non ha fatto nulla per migliorare la vita di queste persone in dieci anni ed ora, in chiave puramente elettorale (si voterà infatti alle prossime amministrative di aprile) cerca di scavalcare le politiche razziste della destra… da destra. In particolare, questa nuova violazione dei diritti di una minoranza che in una democrazia, in un Paese civile dovrebbe essere protetta e agevolata nei processi di inclusione, sarà sottoposta all'attenzione della Commissione europea e degli organismi internazionali che tutelano i diritti dei popoli.

Prefigurandosi, nel caso di uno sgombero senza alternative di alloggio, una tragedia umanitaria, il Nucleo PRC e il Gruppo EveryOne si accingono a redarre una denuncia per gravi abusi contro il popolo Rom da presentare alla Corte Europea per i Diritti Umani e alla Corte Penale Internazionale de L'Aja. C’è bisogno però della mobilitazione di tutti coloro che credono ancora in una società che accoglie i più deboli e che considera la solidarietà, l’accoglienza e lo scambio culturale una scelta di civiltà che porta arricchimento.

Nucleo PRC di Gaggiano - Gruppo EveryOne

Firmare la petizione al link: http://www.petitiononline.com/gagrom/

Per ulteriori informazioni e contatti
PRC: w_nicoli@yahoo.it - 3492664424 (Elise)

Gruppo EveryOne: www.everyonegroup.com :: info@everyonegroup.com
334 8429527 - 331 3585406

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 06/11/2008 @ 08:11:43, in Italia, visitato 1616 volte)

Ricevo da Roberto Malini

Firenze, prosegue la persecuzione dei Rom: privati delle coperte, perseguitati, in attesa di sgombero, rischiano la vita 200 "nomadi"

Firenze, 4 novembre 2008. E’ la conseguenza della politica degli esponenti fiorentini e sestesi del Partito Democratico e dell'’inasprimento degli RPU, i Regolamenti di Polizia Urbana. Il sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi (PD) ha disposto per lunedì 27 ottobre scorso la “bonifica” di un'area comunale, confinante con un terreno privato, che parte da via del Cantone e arriva, costeggiando la ferrovia, a via San Piero a Quaracchi. Nei due terreni – uno di proprietà comunale, l'altro privato – si erano insediate da diverso tempo una trentina di famiglie rom romene con bambini, donne incinte, malati e anziani, sgomberati lunedì scorso con l'ausilio di alcuni agenti della Polizia Municipale sestese e dei mezzi della Quadrifoglio, l'azienda di smaltimento dei rifiuti fiorentina. “Polizia Municipale e Comune di Sesto Fiorentino hanno parlato di ‘bonifica’.

Ciò che in realtà è avvenuto davanti ai nostri occhi è un tragico sgombero forzoso," dichiarano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, leader del Gruppo EveryOne e Stefania Micol, presidente dell'associazione L’'Aurora onlus di Firenze, "in cui famiglie disperate senza dimora, senza alcuna alternativa alloggiativa, senza la possibilità di un lavoro regolare e prive di qualunque assistenza socio-sanitaria sono state messe in mezzo alla strada. Spazzini e operatori”, continuano gli attivisti, "hanno avuto l'incarico da parte delle Istituzioni locali di macinare coperte e vestiti e distruggere giacigli di fortuna assemblati con assi e tende per ripararsi dall'inverno: sono stati schiacciati dalla ruspa fornelli, pentole, medicine, piccole riserve di cibo messe a disposizione da alcune associazioni, zainetti di ragazzi che frequentano le scuole fiorentine partendo al mattino presto dalle loro baracche e riuscendo ad arrivare miracolosamente puliti e puntuali in classe".

Solo tre baracche sono state risparmiate alla demolizione con le ruspe in seguito all'intervento di EveryOne e L'Aurora: tra esse, quella di due giovani genitori con un bambino di appena 5 settimane. Le altre famiglie sono state identificate e verranno probabilmente denunciate per occupazione abusiva di suolo privato. “Gli agenti della Municipale hanno dato loro il tempo di una settimana per lasciare la baracca. L'unica alternativa di alloggio proposta dal Comune di Sesto Fiorentino è stata quella di quattro giorni presso un centro emergenza freddo della Caritas per la mamma e il bambino di 5 settimane. Proposta che noi stessi abbiamo contestato," spiegano Malini, Picciau, Pegoraro e Micol, "perché è anticostituzionale distruggere l'unità di una famiglia, lasciando il padre fuori, in strada, al freddo e al gelo, lontano da chi ama, così come è impensabile non offrire la minima assistenza agli altri sgomberati. Lasciare oltretutto una donna che non parla italiano con un bambino di un mese vorrebbe dire rischiare – come già avvenuto in altre circostanze – che il Servizio Sociale e la Municipale strappino dalle braccia della madre il bambino, inserendolo nel Centro Sicuro del Comune di Firenze e poi in una comunità".

Appena una settimana prima, lunedì 20, gli stessi rom sgomberati hanno raccontato di essere stati vittima di una spedizione punitiva da parte di energumeni che indossavano divise: "Tre uomini in divisa sono arrivati con una jeep intorno alle 22, noi ci siamo allontanati per non farci vedere. Hanno messo a soqquadro diverse baracche, a uno di noi hanno portato via un lettore MP3, a un altro dieci euro che teneva nella giacca in baracca". Un ragazzo, testimone all'’interno della sua baracca di quanto stava avvenendo, ha poi riferito ulteriori dettagli del raid: "Erano quasi le 23. Uno degli uomini è entrato in una baracca con la sigaretta accesa e un accendino in mano. Dopo pochi secondi è uscito, e tutti e tre se ne sono andati risalendo subito in macchina e abbandonando il campo. Mi sono avvicinato alla baracca in questione,” ha continuato, “perché scorgevo una luce. Poi ho visto il fuoco. Coperte, stracci, materasso: se non fossi arrivato per tempo e non avessi chiamato aiuto, non avremmo spento l'incendio così prontamente"”.

Ma la persecuzione non finisce qui. La mattina di venerdì 31 ottobre la Polizia Municipale sestese e altri mezzi della Quadrifoglio hanno demolito per l’'ennesima volta altre baracche abitate da una settantina di rom romeni nella zona dell’'Osmannoro all’'ex Osmatex, nel territorio comunale di Sesto Fiorentino. "In Toscana - come in altre regioni italiane - si stanno consumando abusi intollerabili," commentano gli attivisti, "che contrastano con la Dichiarazione universale dei diritti umani e con le normative europee che tutelano la dignità, la salute e la sicurezza degli esseri umani, disponendo che le Istituzioni garantiscano il diritto alla casa, al sostentamento, al benessere e alla salute di tutti, ivi comprese quelle persone sono in mezzo alla strada. In Italia, però, vi sono minoranze etniche e razziali cui è negato il fondamentale diritto alla vita e vengono scacciate brutalmente. Gli sgomberi, che somigliano a disinfestazioni, colpiscono indiscriminatamente bambini, donne incinte e anziani, ma a nessuno importa niente della loro sorte".” "Che dire poi di coloro che ‘pretendono’ di coprirsi con una coperta mentre riposano?" continuano i membri di EveryOne e L'Aurora, "i rom romeni che dormono nei pressi della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella a Firenze ci hanno mostrato i verbali con le multe per occupazione abusiva di suolo pubblico, rilasciate dalla Polizia Municipale fiorentina. Sulla base del nuovo regolamento urbano varato dall’'assessore alla sicurezza Graziano Cioni, per i rom di Firenze ci saranno sanzioni e processi. Il loro delitto è quello di aver cercato di ripararsi dal freddo. Moltissime contravvenzioni di circa 160 euro ciascuna recitano: 'ha violato l’'articolo 15 c. 1 lett. d) del R.P.U., dormiva in forma palesemente indecente occupando il suolo pubblico. L'interessato ripristinava lo stato dei luoghi mediante allontanamento'.

Di fronte alla divulgazione di episodi vessatori nei riguardi dei Rom, fino ad oggi le Istituzioni fiorentine e sestesi hanno sempre negato gli stessi, manifestando contemporaneamente un ostinato rifiuto a dialogare con le Associazioni. Rinnoviamo tuttavia l'invito alle Istituzioni e alle autorità di Firenze e Sesto Fiorentino a non mettere in piedi ancora una volta il walzer delle smentite di quanto segnaliamo, perché abbiamo raccolto verbali, testimonianze e fotografie degli eventi," proseguono EveryOne e L'’Aurora, "dunque “abbiamo le prove di una persecuzione etnica e denunciamo un'emergenza umanitaria che non ha nulla a che vedere con la 'politica' locale. Evitino di tirare in ballo il decoro urbano e non si rimpallino le responsabilità," dicono gli attivisti, "ma piuttosto si mettano al lavoro per prestare immediata assistenza a queste persone, attenendosi al diritto internazionale e alle norme etiche che distinguono le società civili dai regimi intolleranti: servono coperte, serve cibo, servono medicine, serve un luogo caldo che li tolga dalla strada, dove è a rischio la loro stessa sopravvivenza, con le incombenti temperature gelide e le intemperie di questi giorni. Non chiediamo più incontri, ma azioni urgenti di aiuto umanitario". Gli attivisti sottolineano un'altro tema scottante, riguardo ai rapporti fra le autorità e i Rom: "I gruppi umanitari che si occupano di tutelare i Rom ricevono frequenti segnalazioni di abusi e violenze sugli stessi da parte di uomini in divisa. In nessun caso, però, gli agenti violenti sono stati perseguiti e puniti. I Rom lo sanno e hanno paura di denunciare i loro aguzzini. Così subiscono pestaggi, minacce e insulti in silenzio. Combattere simili comportamenti da parte di chi dovrebbe proteggere i cittadini più vulnerabili sarebbe un messaggio di civiltà e giustizia e non di debolezza, da parte delle Istituzioni italiane". Il Gruppo EveryOne ha presentato con urgenza i rapporti su alcuni casi di persecuzione razziale nei confronti dei Rom, fra cui i drammatici sgomberi etnici nel fiorentino, alla Commissione del Parlamento europeo, sollecitando un intervento urgente.

Per ulteriori informazioni:

Gruppo EveryOne Tel: (+39) 334 8429527 www.everyonegroup.com :: info@everyonegroup.com

L’Aurora Onlus Tel: (+39) 055 2347593 - (+39) 339 8210866

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 06/11/2008 @ 09:18:01, in musica e parole, visitato 2575 volte)

Ricevo da Elena Pino

C'è uno spettacolo che racconta di uno zingaro. Oggi che gli zingari vengono più che mai dileggiati. E' uno spettacolo che parla di campi di concentramento. Oggi che si vuole negare persino la memoria di quei momenti bui. C'è uno spettacolo che grida il suo stupore.

C'è una domanda. Ha salvato più bambini rumeni un teatrante che li ha strappati dalle fogne di Bucarest o la polizia di stato? C'è una seconda domanda: è più forte il teatro o la repressione? Le domande sono retoriche, le risposte no.

Facciamo girare lo spettacolo "La farfala sucullo", perché insieme agli altri costituisca in questo momento oscuro un appiglio a chi ha voglia di credere che il razzismo non è mai una buona opinione.

"Farfala sucullo" ha vinto il premio Teatro e Shoà 2007. Sul sito www.teatrogruppopopolare.it c'è qualche informazione in più. Per altre informazioni contattateci.

TeatroGruppo Popolare
via Cardano, 29 – 22100 Como
tel. 031 401072
c.f. 95096490131
LA FARFALA SUCULLO
Premio Teatro e Shoà 2007

Non tutti sanno che oltre ai sei milioni di ebrei i nazisti sterminarono nei campi di concentramento migliaia di dissidenti politici, di minorati psichici e fisici, di omosessuali e di zingari.

La storia ufficiale si è occupata poco delle sofferenze di questi ultimi, probabilmente perché non ha trovato tra di loro chi avesse sufficiente voce e volontà di grido.

Il teatro, come a volte succede, corre in soccorso dei meno potenti, ed è questo il motivo de la farfala sucullo.

La storia
Durante un rastrellamento in un campo di nomadi un ragazzo zingaro viene salvato dalla madre che lo affida a un medico nazista, mettendolo al suo servizio e prospettando al medico la possibilità di fare su di lui – zoppo – esperimenti che gli consentano la notorietà. Il medico lo porta con sé, di là della rete di un lager in cui sono racchiusi migliaia di ebrei.

Il ragazzo ha la capacità di fare racconti in grado di affascinare chiunque. Perseguitati e aguzzini vengono richiamati intorno alle sue narrazioni con la stessa intensità, in una sorta di sospensione del tempo.

Tra gli ebrei c’è un bambino che fungerà da tramite tra lo zingaro e Miriam, anch’essa internata, di cui lo zingaro si innamorerà e di cui cercherà la salvezza con ostinazione e pervicacia.

Il ragazzo si divincolerà dal sentimento di gratitudine verso il medico, che lo ha risparmiato dalla morte ma la diffonde a piene mani intorno a sé, e alla fine...

Il metodo
In scena due narratori che con il contributo di canzoni originali alterneranno parola e musica. Impersoneranno due zingari che al suono della fisarmonica cercano elemosina, con ironia e imprevedibilità. Davanti a un pubblico riottoso giocheranno la sfida di raccontarsi in cambio di una moneta, disvelando “i segreti del mestiere” e le peripezie di una dinastia che ha come segno distintivo un grosso neo a forma di farfalla, simbolo di una libertà che non vogliono cedere.

Con: Giuseppe Adduci, Giambattista Galli
Testo e regia: Giuseppe Adduci
Canzoni: Giuseppe Adduci, Giambattista Galli. Arr. Sulutumana

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 06/11/2008 @ 09:40:48, in Regole, visitato 1525 volte)

Da Roma_Francais

Par Annetta Bundi - Mis à jour le 02.11.2008

Prima che la libera circolazione delle persone sia estesa alla Romania, una situazione regolatoria speciale per i Rom è necessaria, dice l'ex consigliere federale Christoph Blocher. Tuttavia questo costituisce un'infrazione della Costituzione.

Il tono si indurisce: da quando è chiaro che il popolo potrà nuovamente esprimersi, il prossimo febbraio, sull'estensione della libera circolazione delle persone dalla Bulgara e dalla Romania, i rappresentanti della SVP attaccano sempre più i Rom. E' anche il caso di Christoph Blocher. In un discorso pubblico, l'ex consigliere ha messo in guardia, sabato, contro il fatto di creare in Svizzera una situazione simile a quella in Italia.

Riguardo il divieto di discriminazione
La Svizzera avrebbe mancato di concludere un regolamento speciale con la Bulgaria e la Romania riguardo la gens du voyage, dice Blocher che rifiuta l'estensione della libertà di circolazione delle persone. "E' un problema speciale." Dopo un periodo transitorio, questo accordo permette ai Rom di entrare in Svizzera, senza permesso di lavoro per una durata di tre (?), e di cercare un lavoro. Chi non lo trova, dovrebbe, in realtà, rientrare od essere espulso dalla Svizzera. Ma questo è più semplice a dire che farsi: In effetti, la gens du voyage non possederebbe domicilio fisso.

Sinora, negli incontri ufficiali tra la Svizzera e la Romania e la Bulgaria, un regolamento speciale non è stato affrontato. Gli accordi di rimpatrio prevedono solamente che la Svizzera possa rimpatriare tutti questi clandestini in Bulgaria e Romania, anche se hanno utilizzato questi Stati solo come paesi di transito.

"Un regolamento speciale per la gens du voyage non figurerebbe all'ordine del giorno dei negoziati. Questo costituirebbe una deriva al principio di non-discriminazione iscritto nella Costituzione," dice Jonas Montani dell'Ufficio federale per le migrazioni. Eminenti esperti di diritto pubblico sono divisi sulla questione. "Non è certo che una simile soluzione sia compatibile con la Costituzione," detto da un professore zurighese in pensione, Georg Mueller, che ha redatto differenti studi per la Federazione.

Dice la Costituzione, che nessuno può essere discriminato a causa della sua origine, razza o del suo modo di vita. Ecco perché regole speciali per la gens du voyage sarebbero problematiche.

I rappresentanti dei Rom sono offesi
Per Stéphane Laederich della Fondation Rom, la rivendicazione di Blocher è falsa anche per un'altra ragione: "La maggior parte dei Rom dei Balcani sono sedentari." Così, il 99% dei Rom della Romania non sono gens du voyage. "Come i loro concittadini, hanno una casa o un appartamento."

Ecco perché, la domanda per un regolamento speciale lo stupisce molto. "E' evidente che Monsieur Blocher non si interessa ai fatti. Per lui, si tratta soltanto di suscitare dei timori."

Questo è particolarmente spinoso: Dopo le informazioni della Federazione Elvetica, Blocher era d'accordo, lo scorso dicembre, per rinunciare ad un nuovo regolamento concernente le spese di rimpatrio dei Rumeni illegalmente presenti nel paese. Ecco perché l'accordo è stato rivisto senza questo passaggio. Solo al momento del voto, Blocher ha chiesto le convenzioni con Romania e Bulgaria. Ha accusato chi gli è succeduta, Eveline Widmer-Schlumpf, di aver negoziato male.

In seguito altri rappresentanti della SVP hanno ripreso l'argomento. In Romania, ci sono centinaia di migliaia di Rom che desiderano vivamente andare in occidente, ha avvisato il consigliere nazionale di Solothurne, Walter Wobmann, quando il parlamento ha discusso sulla circolazione delle persone, nel mese di maggio. "Per l'amor di dio, non lo fate!" gli avrebbero detto dei politici rumeni riguardo la libera circolazione delle persone, ha aggiunto il consigliere nazionale di San Gallo, Lukas Reimann. Ceausescu non è riuscito a controllare i Rom e i Sinti.

Voto emozionale
In vista di tali argomenti e dell'appello di Blocher per un regolamento speciale rivolto ai Rom, è chiaro che nelle prossime settimane bisogna aspettarsi qualche cosa. I suoi rappresentanti preparano già schede d'informazione e dossier. "Speriamo di poter contribuire ad un'oggettivazione del dibattito." dice Stéphane Laederich. E' difficile sapere se sarà possibile. Sinora, Blocher non si è lasciato impressionare dalle obiezioni dei rappresentanti rom. Per lui, la Svizzera deve imporre condizioni più strette riguardo la circolazione delle persone da Bulgaria e Romania. Non rimette in causa gli accordi bilaterali con la UE: anche se il pacchetto delle proposte viene rigettato, il Consiglio Federale potrebbe presentare subito a referendum il prolungamento della circolazione delle persone.

Tagesanzeiger, le 2 novembre 2008 (traduction)

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 07/11/2008 @ 08:50:18, in conflitti, visitato 2542 volte)

Da Roma_Francais

Source: AFP 03/11/2008 | Mise à jour: 16:50

Un portavoce della polizia locale ha annunciato che sono morti due Rom a seguito di un attacco condotto oggi all'alba con armi da fuoco e bombe molotov contro la loro casa a Nagycsécs, nel nord-est dell'Ungheria.

"Un uomo di 43 anni ed una donna di 40 son morti sul colpo dopo che sconosciuti avevano lanciato bombe molotov contro due case a Nagycsécs," a circa 170 Km. a nord-est di Budapest, ha dichiarato alla stampa Tamas Dobi, portavoce della polizia dipartimentale.

Ha aggiunto il poliziotto che dopo aver preso fuoco, le case sono sono state l'obiettivo di colpi di pallettoni.

"I colpi di fuoco hanno raggiunto le vittime alla testa attraverso le tende chiuse, un uomo è stato leggermente ferito al ventre ed è stato ricoverato in ospedale," ha precisato il poliziotto.

L'attacco avrebbe potuto fare più vittime perché nella seconda casa abitava una famiglia con due bambini. Ma la molotov lanciata non ha preso fuoco.

La polizia ha aperto un'inchiesta "che impiega parecchi effettivi", ma nell'interesse delle investigazioni da ora in avanti non darà più informazioni, ha precisato il portavoce.

Il piccolo villaggio di Nagycsécs conta appena 916 abitanti ed è reputato una località tranquilla, dove l'anno scorso si sono registrati solo 35 casi criminosi.

Le autorità ungheresi hanno proposto una ricompensa di un milione di fiorini (4.000 euro) per chi fornirà informazioni sugli aggressori.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 07/11/2008 @ 09:20:16, in Italia, visitato 1756 volte)

Ricevo da Marco Brazzoduro

Vi invitiamo all'iniziativa "METICCI - Incontro tra culture" che si terrà venerdì 14 novembre 2008 presso il Centro Servizi alla Persona in Via Giardino a Pescara.

L'iniziativa, voluta da noi della Pralipé per rendere conto di un percorso di Mediazioni che ci ha visti impegnati in questi lunghi 10 anni, vuol essere un punto di incontro tra le Mediazioni agite e quelle possibili, tra le azioni percorse e quelle percorribili, in modo da mettere in confronto le esperienze di quegli operatori che, nel corso degli anni, hanno acquisito esperienze e gettato le basi per un'azione condivisa.

L'invito è esteso a tutte le donne e gli uomini che vedono nella partecipazione la possibilità di "mescolare" vite e saperi, mettendo a confronto opinioni e azioni per cambiare quel mondo che ci vuole individui, avendo come intento quello di creare un nuovo spazio di singoli che si incontrano ed uniscono le loro forze e i loro sogni.

Vi preghiamo di invitare tutti coloro che amate e anche coloro che non amate.

Vi aspettiamo!
Cooperativa Sociale Pralipé

M E T I C C I
INCONTRO TRA CULTURE - MEDIAZIONI A CONFRONTO
VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2008
CENTRO SERVIZI ALLA PERSONA - SEDE URBAN
VIA GIARDINO - PESCARA

ore 16,00
Presentazione della Mostra
ROM E SINTI, UNO, CENTO, MILLE INCONTRI

Presentazione del Laboratorio di Animazione Teatrale
ALLA RICERCA DELLE PORTE PERDUTE

ore17,00
Assemblea Dibattito con:
Prof. Ezio Sciarra
PRESIDENTE DEL CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE UNIVERSITÀ DI CHIETI
Modelli di mediazione

Prof. Alain Goussot
DOCENTE DI PEDAGOGIA, UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
Percorsi di mediazione: Pratiche meticcie

Nazzareno Guarnieri
PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE ROM E SINTI INSIEME
Quale Mediazione tra culture diverse?

Dott. Alessandro Salerno
SOCIOLOGO RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI MEDIAZIONE SOCIALE COOP. SOCIALE PRALIPÉ
La Mediazione sociale: una mediazione è possibile?

ORGANIZZA: PRALIPE' cooperativa sociale
via Aterno 209 - Pescara
www.pralipe.it
INFO: 333/5302676 - 333/9312061

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 07/11/2008 @ 10:09:59, in Europa, visitato 2414 volte)

Da Traveller's Time Online Blog

By Jake Bowers Quando è salito sul palco a Chicago, in tutto il mondo hanno cominciato a scorrere le lacrime. Nato in un paese che ancora segregava ufficialmente i suoi cittadini bianchi e neri, il Presidente eletto Barack Obama è il sogno di Martin Luther King divenuto realtà. Quarant'anni dopo che King sognava di un giorno in cui i bambini neri sarebbero stati giudicati "per il loro carattere invece che per il colore della pelle", pochi avrebbero predetto che quel giorno sarebbe stato proprio il 4 novembre 2008.

Quando ho sentito la notizia il 5 novembre ero colmo di gioia. Ma come altri, ho iniziato a chiedermi quando il cambiamento sarebbe arrivato in Europa. In Bretagna, abbiamo avuto parlamentari neri ed asiatici, ed anche ministri di gabinetto e molti ora si chiedono quando potremo vedere un Primo Ministro nero o asiatico. Ma, come sempre, in pochi hanno iniziato a considerare il popolo Romanì.

Tutti assieme, il popolo Romanì costituisce la più grande minoranza d'Europa e quella col più alto tasso di crescita. In molti paesi europei siamo oltre il 10% della popolazione, proprio come i neri sono il 13% della popolazione USA. Ma qua finiscono le similitudini. Per quanto gli Americani hanno scelto un nero come loro Presidente, le inchieste in Europa regolarmente rivelano che la maggior parte degli Europei non vogliono un Rom neanche come vicino.

Uno sguardo alle notizie rivela i fatti.. La settimana scorsa, due Rom sono stati colpiti a morte in Ungheria ed in Spagna ci sono state marce anti Rom. Un tribunale nella Repubblica Ceca ha capovolto la decisione di compensare le donne romanì per essere state sterilizzate a forza. Le statistiche sono una dannazione. L'80% del popolo romanì vive in povertà, in Bretagna ogni indicatore di sviluppo ci definisce come una comunità del terzo mondo che vive in un paese del primo mondo. La pura e semplice verità è che per il popolo romanì, la segregazione è ancora viva e vegeta in Europa. Quindi, che speranza c'è di avere un Presidente o un Primo Ministro Rom o Viaggiante?

Candy Sheridan è consigliere tecnico distrettuale, ma a differenza degli altri in Bretagna, è anche una Viaggiante Irlandese. Nei suoi 5 anni come consigliere ha passato due nuovi siti di transito. Come molti altri ha gioito per la vittoria di Obama e per lei la lezione è chiara. Dice: "Dobbiamo entrare in politica attraversando le principali correnti politiche e terminare di litigare tra noi."

E' appena tornata da una riunione dell'Union Romanì Internazionale in Croazia, in cui era una delle rappresentanti della Bretagna. "Nell'Europa orientale, si può vedere che i Rom sono diventati politici perché le cose siano fatte," dice. L'incontro è stato finanziato dal governo croato ed aperto dal vice Primo Ministro del paese. "Non mi posso immaginare che accada qui," ride. Così pensa che ci sarà mai un capo di stato in Europa Rom o Viaggiante. Non indicherà una data, ma dice che potrebbero volerci altri 20 anni.

Se questo accadesse, sarà lontano e ad est della sua casa a North Norfolk, dove il numero dei Rom è molto più alto. Parlamentari romanì ora siedono in molti parlamenti dell'Europa dell'est e rappresentano anche i loro paesi nel Parlamento Europeo. In Bretagna, non ci sono parlamentari Rom o Viaggianti e soltanto il parlamentare Bob Russel del Colchester ha dichiarato di avere antenati romanì.

A Somerset, l'ottantunenne Alfie Cooper dell'Associazione Nazionale per i Diritti dei Rom, neanche lui fa previsioni. Da giovane non gli fu permesso di frequentare la scuola, adesso ha 5 nipoti che sono stati all'università e questo gli da speranza. "E' fattibile che possa succedere adesso che i nostri chavvies (bambini) sono istruiti. Ma troppi Rom non hanno ancora nessun diritto nel nostro paese." Alfie ha imparato di persona che i diritti sono necessari perché le opportunità possano essere raccolte.

Il 20 gennaio Barak Obama, il primo presidente nero degli Stati Uniti, prenderà residenza nella Casa Bianca. Il suo più grande rally nella campagna elettorale è stato a Berlino, che ha mostrato quanto egli è popolare in Europa. Abbiamo molto da imparare dalla sua storia, ma quanto tempo dovremo attendere perché qualcuno di noi la ripeta?

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 07/11/2008 @ 12:04:26, in Regole, visitato 1801 volte)

Da ChiAmaMilano

Dal 5 novembre sono entrate in vigore le nuove norme –molto restrittive– sui ricongiungimenti familiari

"A me piace vedere le persone riunite, forse è sciocco, ma che dire, mi piace vedere la gente che si corre incontro, mi piacciono i baci e i pianti, amo l’impazienza, le storie che la bocca non riesce a raccontare abbastanza in fretta, le orecchie che non sono abbastanza grandi, gli occhi che non abbracciano tutto il cambiamento, mi piacciono gli abbracci, la ricomposizione, la fine della mancanza di qualcuno".
Jonathan Safran Foer "Molto forte, incredibilmente vicino"

Da oggi riabbracciarsi sarà più difficile.
Da oggi quei baci e quei pianti, così efficacemente descritti da Safran Foer in alcuni passi del suo romanzo, saranno riservati ai fortunati che dimostreranno di godere di tutti i requisiti necessari.
E’ entrato in vigore il 5 novembre il decreto n.160 del 3 ottobre 2008 in tema di ricongiungimenti familiari. Una legge "corredo" del famoso "pacchetto sicurezza", che pone pesanti restrizioni per i cittadini stranieri che vivono regolarmente nel nostro paese e che desiderano essere raggiunti da figli, genitori, mariti o mogli.
Introdotta nel 1998 dalla legge Turco-Napolitano al fine di agevolare il consolidamento dei nuclei familiari, la norma sul ricongiungimento si è rivelata viceversa l’ennesimo strumento con cui l’attuale Governo cercherà di porre argine al fenomeno migratorio.

Ecco le novità, accolte "non positivamente" dall’Alto Commissariato delle nazioni Unite per i rifugiati, introdotte per i familiari del cittadino straniero che vive in Italia:
- Coniuge: dev’essere maggiorenne. Formula questa, che ostacola il ricongiungimento delle tantissime coppie che in alcuni Stati asiatici o africani si formano in giovanissima età.
- Figli maggiorenni: devono dimostrare di essere totalmente invalidi, quindi non autosufficienti. Nessuno spazio per valutazioni sui singoli casi; la norma fa di tutta l’erba un fascio, esclude la possibilità di situazioni di disagio non riconducibili all’invalidità.
- Genitori: devono avere più di 65 anni e dimostrare di non avere altri figli capaci di provvedere al loro sostentamento.
- Test del dna: in caso di rapporti di parentela dubbi, e su segnalazione dei funzionari di controllo, è il cittadino straniero a dover farsi carico delle spese.
- Reddito: con la Turco-Napolitano era sufficiente dimostrare di disporre di un reddito pari all’assegno sociale pari alla cifra che secondo lo Stato italiano consente ad una persona di sopravvivere (5.142,67 euro l’anno). Il reddito doveva essere pari al doppio in caso di ricongiungimento di due o tre familiari; il triplo per quattro o più familiari Ora il dato sale: occorre certificare un importo pari all’assegno sociale aumentato della metà dell’importo per ogni familiare che si congiunge. Poco importa se spesso la crescita economica di una famiglia straniera si avvia proprio dal momento del ricongiungimento, che consente al coniuge o ai figli in età da lavoro di trovare un’occupazione in Italia.

Difficile che le nuove regole riescano a sortire l’effetto sperato dal Governo; si è già visto in passato come le norme eccessivamente restrittive in materia di immigrazione si siano spesso rivelate dei boomerang per il controllo dei flussi. Più facile che il tutto favorisca ancora una volta il fenomeno della clandestinità.
La questione dei ricongiungimenti è già oggi materia complessa; a Milano secondo i dati della Prefettura sarebbero ben cinquemila le pratiche in stand by ancora in attesa di essere valutate. La Prefettura stessa in questi giorni si è appellata al Comune e alla Provincia affinché venga avviato un lavoro di cooperazione con il terzo settore per agevolare le procedure. Di fronte ai buoni propositi dell’Assessore alle politiche sociali Mariolina Moioli, la Lega ha come al solito tuonato: "le priorità sono ben altre".
Ma si sa; per alcuni fa più notizia e riscuote maggior successo presso il proprio bacino elettorale il pugno duro contro i clandestini piuttosto che un aiuto ai cittadini stranieri volonterosi.
Procedure burocratiche lente dunque per il ricongiungimento, lentissime per la richiesta di cittadinanza italiana dei giovani immigrati di "lunga residenza", quelli presenti nel nostro paese da oltre 10 anni:se dal 2006 al 2007 le richieste sono quasi raddoppiate passando da 13.232 a 25.261, le autorizzazioni sono aumentate solo del 7%.
L’ altro lato della medaglia parla di ben 1117 i minori stranieri non accompagnati sbarcati tra maggio e settembre a Lampedusa. Giovani in media tra i 16 e i 17 anni, come spiega in dettaglio il rapporto dell’organizzazione "Save the Children", provenienti da zone di guerra, povertà e persecuzione come la Somalia, l’Eritrea, la Nigeria ma anche Egitto, Palestina, Tunisia, Ghana. Troppi i minori, insufficienti i mediatori culturali e i consulenti legali presenti operativi nella comunità alloggio che dovrebbero provvedere al loro inserimento sociale.
Se veti politici e burocrazia a manovella, insomma, ostacolano il percorso di inserimento di decine di migliaia di immigrati regolari, l’Italia continua d’altro canto e ciononostante a rimanere una delle mete più "appetibili" e più facilmente raggiungibili da persone irregolari.
Gestire i flussi migratori non è facile, certo. Forse però la politica italiana- e le nuove norme sui ricongiungimenti ne sono un indizio- è ancora all’anno zero rispetto a molti paesi europei dove il melting pot già da tempo non è visto come una minaccia ma come un’opportunità di arricchimento.

Giulia Cusumano

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 07/11/2008 @ 12:58:55, in Italia, visitato 1724 volte)

POPOLI E RELIGIONI
MOSTRA FOTOGRAFICA DI MASSIMO CUTRUPI

TERNI
Cenacolo San Marco
Via del Leone 12
+39 0744424786 (info)
beni-culturali@libero.it

Inaugurazione 7 novembre 2008 ore 17.30
Fino al 15 novembre tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20
Ingresso libero

Parallelamente al Film Festival Popoli e Religioni che avrà luogo nella città di Terni dal 9 al 16 novembre, si terrà la mostra fotografica di Massimo Cutrupi che presenterà immagini inerenti alle tematiche del Festival.
L'autore, attraverso immagini in bianco e nero, ci racconta il vivere quotidiano di alcuni popoli che sono riusciti a conservare intatte tradizioni millenarie e valori universali attraverso le pratiche religiose.
Una sezione della mostra sarà dedicata ai nomadi della Missione evangelica Zigana; predicatori che s'impegnano da anni in un'opera d'evangelizzazione tra i popoli Sinti e Rom.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 08/11/2008 @ 09:12:58, in media, visitato 1757 volte)

Datato (23 ottobre), ma vale la pena tenerlo a mente. Da Internazionale.it

Di John Foot - Un giornalismo pigro, cattivo e irresponsabile aumenta le paure infondate delle persone

Nel maggio del 2008 sulla Repubblica è apparso questo titolo: "Catania, arrestati due rom: ‘Hanno tentato di rapire mia figlia"'. Secondo l'articolo, tuttora disponibile sul sito del giornale, "una coppia di rom" era stata "arrestata dalla polizia per aver tentato di rapire una bambina di tre anni nel centro commerciale Auchan di San Giuseppe La Rena a Catania".

L'articolo forniva una serie di particolari su quel "tentato rapimento". Era una vicenda sconvolgente: cosa c'è di peggio di un sequestro di bambini in un luogo pubblico? Per qualsiasi genitore è il peggiore degli incubi.

Dopo quegli arresti molti rom sono stati cacciati da Catania. Poco tempo prima, vicino a Napoli, alcune persone avevano dato fuoco a un campo rom dopo un fatto analogo.

C'è solo un piccolo problema: la storia non era vera. I giovani "rom" (che tra l'altro avevano un nome e un cognome: Viorica Zavache e Sebastian Neculau) sono stati prosciolti dal tribunale in settembre, dopo aver passato quattro mesi in carcere senza aver commesso nessun crimine.

L'avvocato difensore di Zavache e di Neculau ha spiegato il loro arresto con il clima di intolleranza del tempo. Da allora la situazione non è migliorata. E ci sono forti dubbi anche sul caso di Napoli, che aveva portato all'incendio del campo rom. Stranamente l'unico quotidiano a dare il giusto spazio alla cosa è stato il Giornale, di proprietà della famiglia Berlusconi, che ha pubblicato la notizia del proscioglimento in prima pagina.

Le voci che puntano a creare un clima di panico nei confronti degli "zingari che rubano i bambini" circolavano già da anni. Fanno parte di un mito xenofobo, di uno stereotipo che si può mettere sullo stesso piano di tanti altri, che riguardano gli ebrei o altri gruppi etnici o perfino "i comunisti".

Durante l'ultima campagna elettorale, per esempio, Silvio Berlusconi ha detto seriamente che sotto Mao i cinesi "facevano bollire" i bambini "per concimare i campi". Gli insegnamenti che si possono trarre da questa vicenda sono tanti e importanti, e hanno a che fare con il giornalismo, con la paura e con la verità.

Il giornalismo e l'etica. I giornalisti hanno il dovere morale e professionale di raccontare quello che succede nel mondo. Ma tutti sono innocenti finché la loro colpevolezza non è dimostrata da un tribunale. Salvo che in Italia.

Ho sempre trovato incredibile il modo in cui tanti giornalisti italiani accusano di reati persone innocenti. In questo caso, per esempio, un giornalista di Repubblica ha preso una notizia dell'Ansa e l'ha riscritta (cosa che capita troppo spesso). Nel testo di partenza i "rom" erano "accusati" del reato. Per Repubblica l'avevano commesso. Accuse ipotetiche erano diventate fatti.

È un giornalismo non solo pigro e cattivo, ma anche irresponsabile. Quella "notizia" diffusa dalla stampa e da altri mezzi d'informazione ha direttamente provocato delle violenze e ha contribuito a esasperare un clima già pesante. I giornalisti dovrebbero sempre lasciare un margine di dubbio prima di informarsi meglio.

In Gran Bretagna non sarebbe mai stato celebrato un processo come quello ai due giovani. Se la stampa britannica avesse riferito quegli eventi così come ha fatto la Repubblica, il processo sarebbe stato annullato perché in quelle condizioni nessun giudice o giuria avrebbe potuto essere "obiettivo".

Tutti i giornalisti dovrebbero adottare un atteggiamento cauto e scrupoloso, ma succede spesso il contrario: viene spontaneo attizzare il fuoco, esasperare le tensioni, esagerare i timori. Una prova di serio giornalismo investigativo su questa vicenda, invece, è stata data da un gruppo di studenti dell'università di Catania, che pubblicano i loro articoli sul sito Step1.it. Gli studenti di giornalismo hanno fatto il lavoro che avrebbero dovuto fare i loro colleghi più anziani e più esperti.

La paura. Abbiamo spesso paura degli altri, di chi non è come noi, di chi è povero, di chi vive ai margini della società, di chi ha un aspetto diverso. E la paura è un sentimento potente, forse il più potente di tutti.

La paura conduce alla discriminazione, alla violenza, al desiderio di esclusione, a una "domanda di sicurezza". Inoltre la paura sposta voti. Come quello della vecchietta americana spaventata, che tutta tremante ha detto a John McCain che non si fidava di Barack Obama "perché è un arabo".

La paura crea illusioni, ti fa vedere cose che non esistono. E così va a finire che due giovani "rom" in un supermercato diventano potenziali rapitori di bambini.

La verità. Nel maggio del 2008 molti lettori di giornali italiani – di sinistra e di destra – leggono che in un supermercato di Catania "un rom ha tentato di sollevare la bambina dal carrello della spesa con l'aiuto di un uomo, anche lui rumeno". Passano quattro mesi e i due vengono prosciolti.

Le notizie pubblicate dal giornale erano false. Ma quei lettori oggi sanno la verità? Quasi certamente no. Il danno ormai è fatto. È troppo tardi. Nella società dello spettacolo in cui viviamo non contano più i fatti, conta chi strilla di più, anche se mente o si inventa le cose. Come ha scritto una volta Guy Debord, "nel mondo realmente rovesciato, il vero è un momento del falso".

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


19/03/2024 @ 12:30:57
script eseguito in 180 ms

 

Immagine
 Come una Lonely Planet... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 8648 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< marzo 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source