Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 30/07/2008
Ricevo da
Maria Grazia Dicati
Una delegazione della Federazione Rom e Sinti ha incontrato a Roma il 30
Luglio 2007 il Vice Prefetto di Roma, al quale è stato presentato
il programma politico della Federazione ed il seguente documento.
La Federazione Rom e Sinti insieme è consapevole che per individuare corrette
politiche di interazione culturale con le minoranze Rom e Sinte è necessario non
solo una reale conoscenza, ma anche fare i conti con la storia delle politiche
del passato, le quali sono totalmente fallite considerata l’attuale condizione
di Rom e Sinti.
Oggi è documentato il fallimento di quel "metodo" politico e la Federazione Rom
e Sinti insieme sollecita un radicale cambiamento di metodo che passa attraverso
un dialogo diretto e la definizione di un ruolo attivo a Rom e Sinti.
Da troppo tempo il dialogo ed il confronto con la cultura Rom e Sinta è assente,
è più uno specchio che una finestra, perché i processi di acculturazione
“interpretativi” e le politiche “differenziate” stanno bloccando ogni
miglioramento.
Le politiche per Rom e Sinte in Italia hanno evidenziato una persistente assenza
di conoscenza, con gravi implicazioni culturali, percepibile nel fallimento
delle politiche del passato: politiche “differenziate”, “assistenzialismo
culturale”, “segregazione culturale”, sostenute con l’intento di promuovere e
valorizzare la cultura Rom e Sinta, proposte e realizzate in conformità a una
“interpretazione culturale” del mondo Rom e Sinto, di fatto hanno condotto le
persone di queste minoranze verso la divisione e la esclusione.
La divisione, interna ed esterna, sostenuta soffiando spesso sul fuoco
del frazionamento dell’identità culturale collettiva e sulla discriminazione, ha
impedito il formarsi di una rappresentatività Rom e Sinta per costruire una
proposta condivisa, attiva e responsabile, all’interno delle nostre minoranze
per collaborare a soluzioni politiche sociali e culturali utili a tutti.
L'esclusione a tutti i livelli del contesto sociale, culturale e
politico, ha ANCHE prodotto nelle persone delle nostre minoranze una condizione
di “fatalismo persecutorio” ed una forma di “assistenzialismo culturale” che ha
condotto Rom e Sinti verso:
- l’accettazione passiva di ogni forma di iniziativa che proveniva
dall’esterno, per beneficiare dell’assistenzialismo, sviluppando sempre
maggiormente una mentalità assistenziale estranea ai codici morali della cultura
Rom e Sinta;
- il rifiuto o la contrapposizione verso ogni forma di iniziativa promossa
all’interno delle nostre minoranze per il timore di perdere una
referenzialità personale utile ad ottenere un vantaggio individuale attraverso
l’assistenzialismo culturale.
La divisione e l’esclusione sono un grave rischio per l’identità
culturale collettiva di Rom e Sinti, ma in particolare un rischio per la perdita
di codici morali e culturali collettivi di riferimento per la persona
appartenente alla cultura Rom e Sinta.
Le minoranze Rom e Sinte hanno interiorizzato un forzato adattamento alle
circostanze, sempre negative, ma la trasformazione che stiamo vivendo oggi
prevede una interazione culturale sofisticata, dove tende a rafforzarsi una
maggiore consapevolezza culturale per la ricerca di quella unità collettiva,
utile per un confronto culturale attivo e propositivo e per un riesame critico,
che permetta di essere protagonisti di una nuova “dimensione dei Rom e dei Sinti”.
Le minoranze Rom e Sinte vivono oggi un’occasione se nel sano conflitto
generazionale e intercomunitario riescono a superare le divisioni e le
frustrazioni del passato e spingersi verso il futuro senza negare la tradizione.
Passaggio delicato per il rischio di falsi modelli che potrebbero orientare
verso una distorta dimensione dell’essere Rom e Sinto, dimensione che potrebbe
essere estranea sia alla diversità culturale, sia al contesto sociale, politico
e culturale.
Passaggio insidioso, se non sostenuto da corrette scelte politiche culturali,
sociali ed economiche, la promozione di un dialogo diretto e la definizione di
un ruolo attivo a Rom e Sinti.
La Federazione Rom e Sinti insieme sollecita la costituzione di un ufficio
nazionale ed uffici periferici per Rom e Sinti così come definitivo nel
documento politico.
La Federazione Rom e Sinti insieme chiede a Sua Eccellenza il Prefetto di Roma:
- il dialogo diretto ed un ruolo di collaborazione propositiva di Rom e
Sinti;
- la costituzione di un tavolo tecnico, che comprenda la presenza
strutturata di professionalità Rom e Sinte, per collaborare alla
condivisione di un programma di politiche di interazione culturale con le
minoranze Rom e Sinte;
- la predisposizione di percorsi formativi per Rom e Sinti in merito
alla “comunicazione e partecipazione”.
La Federazione Rom e Sinti insieme, nel riconoscere i bisogni del territorio
ed evitando ogni forma di contrapposizione non necessaria, si rende disponibile
al dialogo ed alla collaborazione responsabile.
Roma, li 30 Luglio 2008
Federazione rom sinti insieme
Una morte assurda
Si sono svolti i funerali delle due ragazze morte affogate in mare domenica
pomeriggio. I loro corpi erano stati lasciati sulla spiaggia di Torregaveta
prima di essere portati via dai soccorritori. Probabilmente le due ragazze non
s...
Il cardinale Sepe: indifferenza devastante
"Girarsi dall’altra parte o farsi gli affari propri può essere a volte più
devastante degli stessi eventi che accadono". Lo afferma in una nota
l’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, riferendosi a quanto
accaduto sa...
Roma, iniziano a schedare
Oggi è partito il "censimento" dei Rom e dei Sinti che vivono nei campi nomadi
della Capitale. L'operazione sarà effettuata dai volontari della Croce Rossa
Italiana. Gli operatori della Cri ogni giorno si recheranno in un insedia...
Il ministro Maroni vuole rubare i bambini ai Rom?
Cittadinanza italiana ai bambini dei “campi nomadi” senza genitori certi. La
proposta subdola del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, avanzata per la
prima volta mercoledì scorso nella sede dell'Unicef, è stata ribadita oggi a
Milano dal titolare del Viminale. Nei prossimi giorni, ha detto il ...
Rom e Sinti, delegazione Osce in Italia per tutela diritti umani
È da oggi in Italia la delegazione dell'Organizzazione della Sicurezza e
cooperazione in Europa (Osce) che dovrà esaminare il 'fascicolo Rom' e le
condizioni di vita delle popolazioni rom e sinte nei “campi nomadi” dopo gli
assalti e gli episodi di razzismo delle ultime settimane...
Clima intimidatorio durante la visita dell’Osce
La delegazione dell’Osce è questa settimana in Italia per verificare le
violazioni dei diritti umani, subite da Rom e Sinti. La visita è iniziata lunedì
a Milano. Il primo insediamento visitato dall’organizzazione per la sicurezza e
la cooperazione in Europa è stato quello della famiglia Bezzecchi, insediamento
rom “censito” dal Governo italiano all’inizio di giugno...
Schedatura, il Ministro ha diramato le linee guida
Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha diramato il 22 luglio scorso ai
Prefetti di Roma, Milano e Napoli le linee guida per l'attuazione delle
ordinanze con le quali sono stati nominati Commissari delegati per l'emergenza
relativa agli insediamenti di comunità nomadi nelle regioni Lazio, Lombardia e
Campania...
Linee guida del Ministero dell'Interno
Linee guida del ministero dell'Interno, diffuse il 17 luglio, per l'attuazione
delle ordinanze del presidente del consiglio dei ministri del 30 maggio 2008, n.
3676,3677 e 3673, concernenti insediamenti di comunità nomadi nelle regioni
Campania, Lazio e Lombardia Contesto e finalizzazione delle attività L'adozione
dello strumento d...
Roma, molta confusione...
«L'inaugurazione della casa di legno per i rom nel campo nomadi Casilino 900,
non era stata concordata con nessuno ed è stata subita dai cittadini come una
provocazione. Controlleremo le carte e...
La Costituzione ai tempi della democrazia autoritaria
La Costituzione fatica nel compito di creare concordia. Quando una Costituzione
genera discordia, è segno di qualcosa di nuovo e profondo che ha creato uno
scarto. E il momento in cui le strade della legittimità e della legalità (la
prima, adeguatezza ad aspettative co...
Consiglio d'Europa: «L'Italia fomenta la xenofobia»
''La valorizzazione dei diritti fondamentali e dei principi umanitari è
largamente assente nelle misure adottate in questo momento in Italia, ciò che
rischia di appesantire il clima di xenofobia”, ha dichiarato il Commis...
Molotov contro una famiglia sinta italiana
«Un episodio che non va assolutamente sottovalutato, anche perché si inserisce
in un clima nazionale tutt’altro che tranquillizzante, nel quale pare molto
facile fare dell’extracomunitario, del rom o del nomade il capro espiatorio di
tanti problemi e tante tensioni che affliggono il paese»...
Consiglio d’Europa: ''nessun insulto verso la polizia''
“Il commissario - ha detto il portavoce - non afferma che la polizia abbia
compiuto raid con delle molotov o contro i rom. Il rapporto fa riferimento a una
serie di episodi di sgombero forzato di alcuni cam...
COMUNICATO STAMPA
VINCOLI SONORI - klezmer & gypsy music Festival
XIII edizione
Pinerolo
31 luglio - 3 agosto 2008
"Vincoli Sonori" è la rassegna musicale giunta alla tredicesima edizione,
promossa e organizzata a Pinerolo da Sferaculture.
Quest'anno sul palco di "Vincoli Sonori" salirà ancora una volta il meglio
del sound klezmer e gypsy, con gruppi provenienti da Romania, Macedonia,
Francia e Italia: gli ACQUARAGIA DROM, con il loro stile zingaro italiano (venerdi
31 luglio), la PICIKATO BRASS BAND, banda di ottoni vera rivelazione della
stagione (venerdì 1 agosto), ERIKA SERRE & LE FREYLEKH TRIO (sabato 2 agosto),
che uniscono le melodie klezmer al virtuosismo del canto tzigano.
Nella loro unica data italiana chiuderanno domenica 3 agosto i mitici e
straordinari TARAF DE HAIDOUKS, ensemble che ha scritto pagine memorabili della
gypsy music contemporanea.
Accanto a loro,in Piazza Verdi, si esibiranno, per il consolidato tributo
della kermesse a Django Reinhardt, NIGLOSWING e STRINGOLOGY e poi ancora il
giovane approccio klezmer dei BUBE SAPRAVIE ed i canti rom dei BALVAL.
L'impianto dei quattro giorni prevede come di consueto un concerto alle 18.00
nella suggestiva Piazza Verdi ad ingresso libero, e uno alle 21.30 nel rinnovato
Teatro Sociale (P.za V. Veneto, 24) con un biglietto di ingresso di 5 euro.
Giovedì 31 luglio
ore 18.00 > Piazza Verdi > NIGLOSWING
ore 21.30 > Teatro Sociale > ACQUARAGIA DROM
Venerdì 1 agosto
ore 18.00 > Piazza Verdi > BUBE SAPRÀVIE
ore 21.30 > Teatro Sociale > PICIKATO BRASS BAND
S
abato 2 agosto
ore 18.00 > Piazza Verdi > BALVAL
ore 21.30 > Teatro Sociale > ERIKA SERRE & LE FREYLEKH TRIO
Domenica 3 agosto
ore 18.00 > Piazza Verdi > STRINGOLOGY
ore 21.30 > Teatro Sociale > TARAF DE HAIDOUKS
more info:
http://www.sferaculture.com
http://www.myspace.com/vincolisonorifestival
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Associazione Sferaculture
Via San Domenico, 49
10122 Torino - Italy
Tel.+39 011 5217847
http://www.sferaculture.com
Dal blog
Deviousdiva
Un recente articolo sulla comunità Rom a Votanikos dal giornale nazionale
Eleftheros Typos (in
greco). Guarda alla salute ed ai rischi per i fuochi che bruciano le
guarnizioni dei cavi di rame. La comunità rivende il rame come mezzo di
sostentamento. La diossina emessa causa il cancro e può avere effetti nocivi
durevoli sulla catena alimentare nella regione.
Eva Zimaraki (dell'Associazione degli Zingari Greci) ha detto:
"Non vogliamo la repressione. Chiediamo di trovare una soluzione che ci
permetta di sopravvivere"
Una soluzione che è stata suggerita è una collaborazione con compagnie di
riciclo per assicurare una occupazione salutare per la comunità e un'importante
risorsa per la città. Tuttavia, come in tutti gli sviluppi per i Rom, niente è
stato realizzato.
Alla sinistra del testo una
galleria
fotografica.
Da
Roma_Daily_News
Un
dialogo interculturale: musica, cultura ed identità Yiddish e Rom
Introduzione di Dr. Alan Bern
Il Progetto
"Gli Altri Europei" è un progetto collaborativo di altra musica e. V.
(Germania), il KlezMORE Festival di Vienna (Austria), ed il Festival di Cultura
Ebraica di Cracovia (Polonia). Nel 2008-09, tutti e tre i festival presenteranno
attività che esploreranno le relazioni storiche e contemporanee tra le culture
degli Ebrei Aschenazi (Yiddish) e Rom. L'attività centrale è creare e presentare
due nuove band, una Yiddish ed una Rom, composte di musicisti eccezionali
Yiddish e Rom con base in Europa. Nel 2008,ogni gruppo svilupperà ed effettuerà
repertori separati con comuni radici rumene, e nel 2009 le due bande
collaboreranno nel creare un repertorio ed uno stile incrociati. A completamento
di questo processo, i festival presenteranno anche simposi, laboratori sulla
musica strumentale, musica vocale, danza e linguaggio, ed una serie di film,
tutti focalizzati sulla comprensione interculturale delle culture Yiddish e Rom.
(Per la lista delle attività di ogni festival, guardati i singoli siti web dei
festival).
Premessa
Per diversi secoli, Ebrei e Rom hanno occupato ruoli importanti ma
ambivalenti nelle società europee, economici, politici e culturali. Subordinati
e sempre accettati solo provvisoriamente dalle culture dominanti entro cui
vivevano, tanto gli Ebrei che i Rom hanno sviluppato complesse identità
culturali; mantenendo le proprie tradizioni e nel contempo adattandosi e
interagendo costantemente con i loro vicini. Per questa ragione, Ebrei e Rom
rappresentano identità europee "transculturali", nei fatti e nell'immaginazione.
Scopo dei partner del progetto è di promuovere scambi interculturali tra gli
esecutori di musica Rom e Yiddish, sia per l'arricchimento dei musicisti e delle
rispettive culture, che come contributo alla continua vasta discussione
sull'identità e cultura europea.
Ricerca Focalizzata al Progetto
Anche se entrambe "transculturali", ci sono profonde differenze tra le culture
Ebrea e Rom, ancorate nelle loro storie e tradizioni separate, e nelle economie
politiche, storie e culture delle differenti società con cui hanno interagito.
Molto più interessanti, quindi, sono le similarità nei ruoli giocati dai
musicisti professionisti nelle due culture, particolarmente dove vivevano fianco
a fianco. Nella Romania prima della guerra ed in alcune parti dell'Ucraina, per
esempio, gli Ebrei Aschenazi (di lingua Yiddish) ed i Rom erano musicisti
professionisti che suonavano un repertorio misto sia per loro che negli eventi
dei loro vicini co-territoriali. Rappresentavano uno scambio interculturale di
successo attraverso confini linguistici, politici e culturali. A seguito dello
sterminio nazista degli Ebrei europei, furono spesso musicisti Rom, che avevano
suonato nei gruppi Ebrei prima della guerra, a preservare e trasmettere il
repertorio di musica Yiddish che altrimenti si sarebbe perso.
Precisamente la complessa interculturalità delle culture Rom ed Ebrea provocò
nel passato ideologie nazionaliste e scioviniste che li denominarono come "senza
radici", "parassiti", degenerati" e peggio. Tali attitudini non sono affatto
relitti del passato, sono visibili attraverso tutta l'Europa odierna nei
ricorrenti scoppi anti-Semiti ed anti-Rom. In contrasto, lo stesso carattere
transculturale della musica Yiddish e Rom è romanticizzato ed abbracciato
dall'odierna cultura pop della "world music", che la struttura come sovversiva e
trasgressiva e quindi "hip". Attualmente c'è un'ondata popolare di musica Rom e
pseudo-Rom ed un'ondata simile di musica post-klezmer ha ispirato la Musica
Nuova Ebrea. Ci sono tanto affinità immaginarie tra loro come pure genuini
contatti storici e musicali. Ma gli incontri attuali tra musicisti Rom ed
Yiddish tendono ad essere promossi dagli interessi dell'industria della musica
commerciale di negare gli altri impulsi creativi o storici, che hanno scarso
appoggio o accesso al pubblico.
Nel film del 1998 del regista rumeno "Train de vie - Un treno per vivere" c'è
una scena in cui u gruppo di Ebrei ed un gruppo di Rom, tutti e due fuggono dai
nazisti, si incontrano e scoprono i loro profondi legami spirituali attraverso
un'orgia musicale di solisti. La vera controparte di questa scena romanticizzata
sarebbe un genuino incontro tra musicisti attuali Yiddish e Rom, con lo
scopo di esplorare le similitudini e le differenze dei vecchi repertori e di
creare nuove sintesi musicali collegate alle loro storie reali. Il progetto
fornirà la struttura per questo incontro e per differenziare tra le
rappresentazioni vere e finte degli Ebrei e dei Rom. Sarà guidato da uno spirito
di ricerca e dal desiderio di arrivare a termini creativi con le eredità
universali della musica Rom e Yiddish.
Fotografie del 30/07/2008
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