Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 12/07/2008
VAKRIBEN* !
Giornata Rom all'insegna del dialogo interculturale in Europa
Università La Sapienza, P.le Aldo Moro, Roma – 17 Luglio 2008
17.30 TAVOLA ROTONDA Rom, sinti e camminanti: dall'esclusione all'integrazione
europea
[Aula Amaldi, Dipartimento di Fisica]
Saluti:
Renato GUARINI, Rettore Università La Sapienza
Pier Virgilio DASTOLI, Direttore Rappresentanza in Italia della
Commissione europea
Introduzioni:
Commissione europea: Joachim OTT, Unità Azioni contro le
Discriminazioni, DG Occupazione, affari sociali e pari opportunità
Parlamento europeo: Roberta ANGELILLI (UEN), Marco CAPPATO
(ALDE), Monica FRASSONI (VERDI), Viktoria MOHACSI (ALDE)
Onu: Marta GUGLIELMETTI, Referente Italia Campagna del Millennio
Testimonianze:
Roberta CIPOLLINI, Docente Facoltà di Sociologia, Università La Sapienza
Umiza HALILOVIC, Portavoce Villaggio Rom di Monte Mario
Mirko GRGA, Gruppo di lavoro CILAP/EAPN Italia partecipazione persone e
povertà
Alexian Santino SPINELLI, Rappresentante per l'Italia dello European Roma
and Travellers' Forum e Docente di Lingua e Cultura Romanì all'Università di
Trieste
Pino PETRUZZELLI, Regista e attore, autore del libro "Non chiamarmi
zingaro"
Sergio GIOVAGNOLI, Presidente ARCI Solidarietà Lazio ONLUS
Carlo DE ANGELIS, Presidente Coordinamento Nazionale Comunità di
Accoglienza (CNCA) Lazio
Modera il dibattito Angela MANGANARO, Giornalista Sole 24Ore
19.30 Buffet
21.00 Serata di cinema, musica e poesie
[Piazzale della Minerva, Università La Sapienza]
Proiezione del cortometraggio: "Treni strettamente riservati", realizzato
da Fandango Film per l'Ufficio per l'Italia del Parlamento europeo. Presenterà
il cortometraggio l'autore e regista Emanuele Scaringi
HOT CLUB DE ZAZZ, formazione musicale dedicata al musicista jazz Django
Reinhardt
Lettura poesie Romanì da Alexian Santino SPINELLI
MUSICANTI RUDARI musica tradizionale e moderna di area balcanica
ALEXIAN GROUP musica romanì di diverse regioni del mondo
Una delegazione della Commissione europea e del Parlamento europeo visiterà
venerdì 18 i campi Rom Salone, Casilino 900, Candoni e Martora
In collaborazione con:
Sapienza – Università di Roma – Parlamento europeo Ufficio per l'Italia –
EAPN Arci Solidarietà – Ermes Cooperativa sociale Onlus -CNCA
Per ulteriori informazioni, contattare: Elena Montani,
Elena.Montani@ec.europa.eu –
06.69999215
* Vakriben significa dialogo in lingua romanì
Rosella Conticchio Schirò
Commissione europea
Rappresentanza in Italia
Via IV Novembre, 149
00187 Roma
tel. + 39 06 69999 204
fax + 39 06 679 16 58
e-mail:
Rosella.Conticchio-Schiro@ec.europa.eu
http://ec.europa.eu/italia
Da
rage against the world
Sempre più dura la reazione dell'America latina alla direttiva Ue sulle
espulsioni
Dopo la minaccia di chiudere i rubinetti del petrolio, Hugo Chávez ha avvertito
nuovamente l'Unione europea: se andrà avanti con la nuova direttiva
sull'immigrazione, Caracas potrebbe rispondere con l'espulsione di capitali
europei. L'Assemblea Nazionale (Parlamento) del Venezuela analizzerà
prossimamente la proposta lanciata dal presidente: "Se i governi d"Europa
applicano la direttiva per il ritorno degli immigrati illegali approvata
recentemente dal Parlamento dell'Ue - ha detto la presidente dell'Assemblea
Nazionale, Cilia Flores - si metterà in pratica il principio della reciprocità"
e "si prenderanno delle misure rispetto ai capitali presenti nel nostro
territorio". Il messaggio di Chávez è stato chiaro: "Se l"Europa inizia a
oltraggiare il nostro popolo", allora "noi potremmo prendere in considerazione"
una nuova norma, ovvero "una legge di ritorno dei capitali europei".
L'avvertimento non poteva essere più esplicito: "Se ne vadano, tornino in
Europa. Qui ci sono varie banche europee, potrebbero andarsene" come le
"compagnie petrolifere". Chávez ha assicurato che le aziende e i cittadini del
vecchio continente vengono accolti a braccia aperte nel paese sudamericano, ma
ha avvisato: "Siamo disposti a far sì che ci rispettino in tutto il mondo". In
Venezuela esistono importanti investimenti europei nel settore del greggio (da
Total a Statoil) e nel campo finanziario (ad esempio i gruppi spagnoli Bbva o
Santander).
Non è la prima accesa reazione di Chávez contro la nuova politica migratoria
approvata dai 27 membri dell'Unione. Qualche settimana fa il leader venezuelano
annunciò la possibile sospensione delle vendite petrolifere ai paesi che
applicheranno la direttiva. Si calcola che circa 1,8 milioni di latinoamericani
senza documenti potrebbero essere interessati dalla nuova legge.
Anche il vicepresidente del Parlamento venezuelano, Saúl Ortega, ha
assicurato che l"Assemblea Nazionale discuterà la proposta di Chávez. Tutta
l'America latina - secondo Ortega - dovrebbe rispondere contro questa nuova
politica migratoria. Una delle condanne più dure, finora, è arrivata dai
presidenti del Mercosur.
Da
Roma_Daily_News
Riporta La Repubblica nell'edizione online, che i cittadini Europei
più infastiditi dalla presenza dei Rom sono gli Italiani, seguiti soltanto dai
Cechi, secondo i dati rivelati da una ricerca di Euro-barometro condotta tra
febbraio e marzo sull'argomento della discriminazione nell'Unione Europea.
Approssimativamente il 47% degli intervistati Italiani dichiara di essere
importunato dall'idea di avere un vicino Rom, comparato alla media EU del 24%.
Questa è la più alta percentuale vista in Europa, ma l'Italia non è il
solo paese in questa posizione, dato che anche il 47% dei Cechi è infastidito
dalla prospettiva di vivere vicino ad una persona Rom. Segue la Slovacchia, col
38%. Ma la situazione è differente in Francia, dove soltanto il 15% degli
intervistati è infastidito dalla presenza dei Rom, mentre la percentuale in
Germania è del25%.
Attraverso la UE, il 24% degli Europei, vale a dire un quarto della
popolazione, non vuole avere niente a che fare con gente di etnia Rom. Secondo i
dati da Euro-barometro, la percentuale riguardo gli altri gruppi etnici scende
in questo caso al 6%.
D'altra parte, soltanto il 5% degli Italiani dichiara di avere amici Rom, la
stessa percentuale è presente pure tra gli intervistati Tedeschi. Ma in
Francia, questa percentuale è del 14%, la stessa della percentuale generale
europea.
I dati del sondaggio indicano che il 14% degli Italiani non si sente
infastidito dai Rom, comparato con la media Europea del 36%. In Francia, questa
percentuale è del 48%, comparato al 33% della Germania.
Nel medesimo contesto, possiamo vedere che i tre quarti degli intervistati
Polacchi considerano che la tematica Rom sparirebbe se avessero un lavoro.
D'altra parte, l'avversione verso i Rom è minore in Polonia che in
Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca, scrive il giornale
Gazeta Wyborcza.
La maggioranza dei Polacchi (92%) considera che ogni bambino Rom ha il
diritto di imparare nella stessa classe di altri bambini; soltanto il 4% la
pensa differentemente. In confronto, i rapporti sono del 77% e del 18% in
Slovacchia.
Il Centro di Ricerca per l'Opinione Pubblica in Polonia (CBOS) puntualizza il
fatto che nel loro paese, il numero dei Rom è inferiore di quello di altri paesi
inclusi nella ricerca. Per questo, l'opinione dei Polacchi è, in larga misura,
il risultato di stereotipi e non è basato sull'esperienza reale. Solo il 19% dei
Polacchi dichiara di conoscere i Rom, mentre questa percentuale ammonta a circa
l'80% negli altri paesi.
Secondo altri studi di CBOS, i Rom causano ancora la più alta avversione tra
tutti, ma questa decresce di anno in anno. Nel 1995, il 73% dei Polacchi
dichiarò la propria avversione verso i Rom, mentre la percentuale scese al 59%
nel 2007.
DIVERS – www.divers.ro
Ricevo da
Eleonora Casula
In tutta Italia, giorno dopo giorno, i diritti umani e civili del popolo rom
vengono violati dai nostri amministratori. Un popolo, quello dei Rom, tutelato
sulla carta anche in Sardegna con leggi regionali ad hoc che "danno diritti" ai
"nomadi" per "preservare la loro cultura", ma ciò poi non è praticato dai fatti,
o quando si tenta di praticarlo i soldi stanziati dall'assemblea regionale non
bastano mai.
Nella realtà quotidiana, la pacifica vita del popolo rom, viene disturbata da
raid autorizzati con ordinanze di sgombero immediato dove le loro abitazioni
vengono distrutte, i beni frantumati, e le persone vengono lasciate sulla
strada, ma soprattutto vengono puniti i più piccoli delle comunità, bambini e
bambine che già vivono un difficile contesto di inclusione sociale.
A volte ci capita di legger e notizie di sgombero nelle più svariate parti
d'Italia, rimaniamo immobili, quasi siamo certi che qui, nella nostra terra,
questo non potrebbe mai accadere. Invece accade... Qualche giorno fa, è stato
sgombrato e raso al suolo un insediamento rom che sorgeva ai margini di
Terralba, ed ora la piccola comunità, con 28 minori, è profuga per forza, o
meglio lo sarebbe se non esistesse don Giovanni Usai e la comunità il
Samaritano.
L'apporto dato da Don Giovanni Usai che gli ospita nei terreni della comunità
da lui gestita è sicuramente immenso e prezioso, accogliere e dare nuove
certezze in particolare ai minori ha un grandissimo valore umano e sociale,
dovrebbe essere l'esempio da seguire per tutti noi.
Molti membri e militanti della nostra associazione si battono da anni, per il
rispetto e la tutela di questo popolo e soprattutto per i diritti dei piccoli
rom sempre oltremodo violati.
Noi che abbiamo camminato con loro, che abbiamo pianto e festeggiato,
sentiamo un profondo disagio quando leggiamo il battage politico sulla nostra
stampa regionale, e, come tutt* quell* che da sempre si occupano di esseri umani
in difficoltà leggere quotidianamente sulla stampa di amministratori e politici
pro o contro ROM, come se non si trattasse di essere umani con i loro corpi, i
loro sorrisi, le loro gioie, i loro amori e i loro dolori ci fa male. Non basta
e non serve dire IO SONO UNO ZINGARO, IO SONO UN IRREGOLARE come te, non è
utile, non risolve il problema, continua purtroppo a fomentare un'ulteriore
bagarre, ora più che mai serve ora più che mai la SOLIDARIETA' CONCRETA. Per ora
le famiglie rom, e per i loro bimbi, in età scolastica sono ben ospitati presso
la comunità il SAMARITANO, serve tutto, ma soprattutto servono azioni concrete,
come ci ha confermato lo stesso don Giovanni USAI, da lui in prima persona sono
stati accolti umanamente, alloggiano in tende fornite dalla protezione civile,
hanno acqua luce e quel che serve per TIRARE A CAMPARE.
Però non basta, non basta perché lo sgombero del loro campo li ha lasciati
inermi senza nulla. Ora è giunto il momento di dare una concreta mano di aiuto,
perchè questo è quello che vi chiedono ed è quello che ci siamo resi conto che
serve. Soltanto Don Giovanni e i suoi amici non possono bastare e noi ci
troviamo in DOVERE, in DOVERE UMANO, di chiedere aiuto a tutta la popolazione
sensibile a questo problema. Servono con urgenza BENI ALIMENTARI (pasta, sugo,
zucchero, caffè....) ABITI e BIANCHERIA INTIMA, PANNOLINI, LATTE PER BAMBINI;
Giocattoli per i bimbi, MEDICINE di primo soccorso, antinfiammatori,
antistaminici e altro (forniamo la lista a chi la dovesse richiede) - chiediamo
ai medici della provincia di Oristano e anche oltre di aiutarci nella raccolta.
Necessita tutto il vostro aiuto, anche se non potete materialmente economico,
la nostra associazione come sempre fatto fin ora pubblicherà tutto online, per
questo mettiamo a disposizione il nostro conto corrente postale n 83660159
intestato all'associazione EL GATO OBRERO o IBAN IT75 L076 0117 4000 0008 3660
159 bonifici o conto paypal
gatoobrero@yahoo.it con causale "per i bimbi rom di Terralba".
E' necessario fare un'azione concreta, un gesto di solidarietà umana per
ridare fiducia a chi oggi è sotto accusa proprio come se vi fosse in atto una
pulizia etnica. Quello che sta succedendo in questo territorio oramai è
diventato ridicolo. Prima un sindaco rade al suolo un campo per altro ben
sistemato, poi un altro emana un'ordinanza di sgombero immediato, e l'emana non
nei confronti dei Rom ma intima Don Giovanni. A noi sorge il dubbio che si
preferisce vedere le kampine dei rom parcheggiate lungo le strade provinciali
del nostro territorio. Non è più dignitoso e più sicuro per loro stessi e per i
bimbi stare comunque, si accampati, ma accampati in un luogo sicuro e
protetto???Noi siamo e sosteniamo Don Giovanni ma sopratutto stiamo dalla parte
dei Rom, nostri fratelli.
In questi giorni i nostri tanti amici portano avanti una raccolta di beni
necessari e, saremmo come associazione in piazza ad Oristano per raccogliere il
vostro contributo, comunicheremo al più breve ore e luoghi, ma nel frattempo
restiamo a disposizione sulla nostra utenza 3397916117 o su mail
gatoobrero@yahoo.it affinché tutt* i
cittadini che volessero contribuire con un gesto solidale possano farlo
liberamente ed al più presto.
ciao a tutti
eleonora
blog:
http://gatoobrero.blogspot.com
Fotografie del 12/07/2008
Nessuna fotografia trovata.
|