Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 09/10/2008
Di Fabrizio (pubblicato @ 12:59:44 in media, visitato 1652 volte)
Segnalazione di Tommaso Vitale
Da
MetroNews
Dal campo nomadi di vicolo Savini ad attrice di successo. Una giovane rom
sarà protagonista di un film e cooprotagonista di una fiction televisiva che
andrà in onda su Rai Uno a marzo (dal titolo "Butta la luna 2") e prima attrice,
nel film "Il prossimo tuo", che verrà presentato al festival del cinema di
Roma.
È la coronazione di un sogno che aveva sin da bambina di una ragazza rom di
etnia bosniaca, sedicenne, di nome Romana Hadzovic Merlin Romina, quarta di otto
figli di una delle famiglie rom più numerose, in città da oltre trent'anni.
«Tutti dovrebbero conoscere in disagio e il degrado in cui si vive in un campo
nomadi, a volte lì dentro si fanno scelte sbagliate imposte dalla situazione che
si vive. Non sarei mai arrivata - racconta commossa Romina - a raggiungere
questo traguardo, se i miei genitori non mi avessero mandato a scuola con i miei
fratelli e se non avessero rifiutato, dopo lo sgombero di vicolo Savini, di
farci vivere dentro un altro campo nomadi».
Soddisfazione anche dal regista della fiction, Vittorio Sindoni, che ha visto
recitare Romina con l’ex saltatrice di colore Fiona May e con Nino Frassica in
una serie televisiva dove si mescolano problemi legati a difficili convivenze
legati a diverse culture con una capacità di integrarsi anche in situazioni non
semplici come quelle che nascono con l’amore. (Emilio Orlando)
Ricevo da Ernesto Rossi
Nella serata di martedì 7 ottobre è morta Mariella.
Mariella Fracasso: raramente un cognome è stato così antagonista d’un carattere:
Mariella era una persona ad alta resistenza e di grande positiva caparbietà,
quell’ostinazione che nasce dalla convinzione più intima, quanto era estranea
allo stile di coloro che parlano sempre a voce alta, che siedono sempre in prima
fila.
Sabato mattina, tre giorni prima, era intervenuta all’incontro promosso a
Palazzo Marino per ricordare Carlo Cuomo nel decennale della sua morte. Con
Carlo Mariella aveva lavorato negli anni in cui fu assessore a quella che allora
si chiamava Assistenza, e che lui trasformò, con l’impegno appassionato di
persone come Mariella, in un vero servizio a difesa dei diritti della persona. E
al quale sottrasse la gestione dei nidi per l’infanzia, ritenendo che dovessero
appartenere ad un percorso dell’educazione.
Il carattere e l’intelligenza di Mariella erano fatti per queste battaglie.
E anche per altre, perché quando sabato ha voluto presentarsi per parlare
di Carlo, lo ha fatto certo per un moto di affetto, per ricordare quei percorsi;
ma lo ha anche fatto con uno sforzo umano straordinario.
Perché da tempo era stata assalita da un male che, come si dice, non perdona:
ma lei glielo ha impedito più a lungo che ha potuto.
C’è un altro motivo per cui, nel dolore di questi giorni, penso a Mariella, ed è
il sostegno che da subito ha dato, con la tanta generosità di cui era capace,
alla nascita dell’Associazione Aven Amentza – Unione di Rom e Sinti. Di questa
avrebbe voluto essere socia fondatrice, insieme al marito Antonio (ricordo le
riunioni nel giardino della loro bella casa). Ma l’imminenza delle elezioni per
la Provincia e la prospettiva dell’incarico direttivo che poi ebbe, la fecero
rinunciare.
Ecco la persona che abbiamo perduto, i Rom e i Sinti, i tanti altri sfortunati
della società, cui si dedicava, l’associazione, gli amici. E una Milano civile,
accogliente e appassionata, che continua a resistere, ma vivendo tempi
difficili.

Cara amica, caro amico,
come avrai sentito, la Procura della Repubblica di Treviso, su richiesta
dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) da noi
chiamato in causa, ha aperto un fascicolo su Gentilini e le sue spaventose
dichiarazioni. Tutto ciò è stato fatto per ottenere un’immediata risposta:
cosa di enorme importanza sia da un punto di vista politico che mediatico.
Questo, però, è soltanto il primo, indispensabile, passo. Perché
quest’azione
abbia un effetto non solo sicuro ma duraturo, cioè influisca e faccia
diritto,
bisogna andare avanti.
Con l’aiuto, indispensabile, dell’Avv. Maiorca dell’ASGI abbiamo
preparato una
bozza di denuncia che chiunque si senta offeso dalle
parole di Gentilini può presentare, attraverso il suo avvocato di fiducia
alla Procura della Repubblica della sua città. E penso
che almeno le associazioni di Rom, di Sinti e di immigrati, oltre a
quelle antirazziste e di solidarietà, dovrebbero tutte farlo.
La denuncia, così come l'abbiamo approntata (e ci sarebbero margini
di miglioramento da discutere con gli avvocati) mette in luce _TRE __distinte fattispecie penalmente rilevanti_: propaganda razzista,
istigazione alla commissione di atti di discriminazione (entrambi
ex art. 3, lett. a) l.654/75) e istigazione alla violenza per motivi
razzisti (art. 3, ma lettera b, della legge). Tre aspetti importantissimi
che non sappiamo se rientrino tra quelli per i quali Gentilini viene
già indagato visto che i giornali non ne danno notizia precisa. Una
ragione in più per promuovere le azioni che suggeriamo.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a:
info@osservazione.org
Le probabilità che Gentilini, dati i venti che tirano, oggi, in Italia,
venga
condannato non sono molte, ma noi intendiamo arrivare in fondo a questa
questione. È, prima di tutto, indispensabile che venga formalmente
incriminato, cosa tanto più probabile quante più saranno le persone e
le associazioni che lo denunceranno. Se poi, una volta processato in
Italia,
non otterremo la condanna definitiva, ci rivolgeremo alle Corti di
Giustizia Internazionali.
Le cronache di questi giorni registrano un aumento continuo di
violenze contro Rom, Sinti ed immigrati, chiaramente istigate e poi
assolte dalle parole di personaggi terribili. Ciò che ha detto dal palco
Gentilini a Venezia, però, supera ogni limite di decenza e di legalità.
Star zitti in questi casi non solo si avvicina troppo a complicità, ma rischia
di rappresentare un incoraggiamento ad alzare ancor più i toni.
Dobbiamo assolutamente fermare questo nuovo squadrismo prima che
sia troppo tardi.
Piero Colacicchi -
Presidente di OsservAzione
P.S. per un miglior coordinamento di quest’azione chiediamo a tutte
le persone e associazioni che presenteranno denuncia di segnalarcelo
nei dettagli scrivendo a : info@osservazione.org
OsservAzione centro di ricerca azione contro la discriminazione di rom e sinti.
web: www.osservazione.org
OsservAzione è un`Associazione di promozione sociale impegnata nella lotta contro l`anti-ziganismo
e le violazioni dei diritti umani e per la promozione dei diritti di rom e sinti
in Italia.
Da
Bulgarian_Roma
Da
QUEST Bulgaria Property Magazine venerdì 3 ottobre 2008
(nota: mentre sto traducendo il testo, il sito è down, può darsi che non si
visualizzino le immagini)
Molti che cercano casa in Bulgaria sono spesso consigliati dalle agenzie bulgare
di evitare i villaggi con un'alta popolazione zingara. Tuttavia quando si
trovano in aree con molti residenti Rom, trovano che il crimine ed i problemi
sociali non sono differenti da qualsiasi altra area rurale in Bulgaria. Difatti
molti sono diventati amici costanti dei loro vicini zingari e mentre non sarebbe
saggio se non possibile trasferirsi in un vero ghetto zingaro, vivere in un'area
con un'alta presenza etnica non è nocivo come dicono i bulgari.
Storia
I Rom, questo il nome corretto per la popolazione zigana non solo in Bulgaria ma
in tutta Europa, hanno una storia lunga ed interessante. Nel Medio Evo, migranti
dall'India arrivarono in Bulgaria e nel resto dell'Europa Orientale. Si ritiene
che fossero discendenti di una sotto-casta indiana. Nel XVI secolo molti di loro
adottarono il turco come lingua madre ed alcuni si convertirono all'Islam.
Praticavano uno stile di vita nomadico basato sulla vendita dei loro manufatti e
capacità, ma questo stile di vita itinerante fu proibito nell'era comunista.
Durante questo periodo, molti diventarono parte della forza lavoro industriale,
o furono impiegati come braccianti nel settore agricolo. La caduta del comunismo
portò difficoltà economiche estreme a questa minoranza etnica. Il boom delle
proprietà ha coinvolto questa comunità, che fornisce manodopera a basso costo
all'industria delle costruzioni.
I differenti gruppi
I Rom sono la più grande minoranza etnica europea, in Bulgaria sono il
secondo gruppo etnico dopo i Turchi e comprendono il 4,7% della popolazione.
Ufficiosamente, questa cifra è considerata molto più bassa della realtà, e la
popolazione Rom èstimata attorno al 7%. La ragione della discrepanza è il fatto
che molti Rom si dichiarano come Bulgari o Turchi nei censimenti e nei documenti
ufficiali per evitare la discriminazione razziale.
I Rom si compongono di gruppi differenti, ognuno dei quali si riferisce di
solito all'attività commerciale dei componenti. Come gruppo globale, sono una
comunità divisa in termini di potere politico, cultura e stile di vita, anche il
matrimonio tra componenti di gruppi diversi è raro. Il più grande gruppo tra i
Rom bulgari è quello degli Yerlii, composto da daskane roma, che sono Ortodossi
ed i horahane roma, che sposano la religione Musulmana. Altri gruppi Rom
includono i Kardarashi, che una volta erano rinomati ramai, ma oggi sono spesso
definiti Zingari serbi, poi i Rudari conosciuti come Rumeni o Zingari Vlach
perché la loro lingua nativa è un dialetto rumeno, gli Ursari o Mechkari, che
nei paesi e nei villaggi addestravano gli orsi a ballare per guadagnare soldi
dagli spettatori, i Lingurari o Kupanari, che erano e spesso sono ancora
carpentieri ed i Lautari, che erano musicisti compiuti.
Razzismo
I Bulgari sono apertamente razzisti nel loro denigrare i Rom ed è raro sentirli
chiamare Rom, molto più spesso usano Tsigeni che significa zingaro, o Mangali un
insulto simile a Nigger. In verità, ci sono molte parole e frasi usate dai
Bulgari per etichettare questo gruppo etnico o per insultarne i componenti,
queste frasi includono "nero come uno zingaro" per denotarne il colore della
pelle, "lavoro da zingaro" per indicare un'esecuzione scadente, "menti
come un vecchio zingaro" implica che si è un bugiardo compulsivo e "russi come
un cavallo zingaro". I nomi derogatori arrivano a chiamare "zingari" i noccioli
di cereale bruciati o marroni.
Il razzismo contro la popolazione Rom è esistito per secoli ed è stato
alimentato durante il dominio Ottomano quando molti, probabilmente per il
cattivo trattamento riservato loro dai nativi Bulgari, si misero a fianco dei
Turchi adottando la loro lingua e religione. Il pregiudizio razziale continua
oggi nei media e politicamente, il partito estremista Ataka, che si è affidato a
forti politiche nazionaliste, ha ottenuto 21 seggi parlamentari su 240 ed il 9%
dei voti alle elezioni del 2005.
Mentre molti deridono il colore della pelle ed i costumi dei Rom, il razzismo
tende a crescere perché i Rom sono i membri più poveri della società e sono
perciò associati ai furti, all'elemosinare e alla mancanza di istruzione. Il
loro problema non è dissimile da quello dei disoccupati in Gran Bretagna, che
hanno bassi tassi scolari, i più alti tassi di associazione al crimine e spesso
vivono in proprietà comunali, dove il Britannico medio non metterebbe mai piede.
I compratori britannici sono anche rinomati per chiedere quanti zingari vivono
in un villaggio prima di acquistare una proprietà e molti sono colpevoli dello
stesso pregiudizio della popolazione locale. Molti di questi scelgono anche di
mandare i loro bambini in scuole private per paura che l'istruzione dei loro
figli possa essere svantaggiata dall'inclusione di bambini Rom nel sistema
educativo bulgaro.
Cultura Rom
Sofia, Sliven e Lom hanno la più alta concentrazione zingara in Bulgaria.
Ogni gruppo Rom nel paese vive in una propria area distinta, spesso un ghetto ai
margini della città o del villaggio. Questi ghetti conosciuti come Quartal in
bulgaro hanno poche infrastrutture e sono spesso disseminati di immondizie, ma
abbondano di antenne satellitari e cavalli, asini e cani vaganti. I bambini sono
fuori, incustoditi tutto il giorno e le gravidanze precoci sono comuni.
I gruppi Rom hanno la loro propria lingua, per molti è un dialetto rumeno o
turco. Nel sistema scolastico i bambini sono scoraggiati dal parlare la loro
lingua madre. La loro pelle è più scura di quella della popolazione locale e
questo li rende riconoscibili e spesso bersaglio di razzismo.
Future Integrazione Futura
La "Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea" evidenzia che è
illegale la discriminazione basata su razza, colore, origine etnica o sociale,
lingua, religione o credo. La Bulgaria è stata ammessa nell'Unione Europea con
diverse clausole riguardo la sua appartenenza; una di queste era che il paese
avrebbe lavorato per l'integrazione della popolazione Rom. Un'iniziativa
adottata dalla Bulgaria è la sua partecipazione al "Decennio dell'Inclusione
Rom", un progetto dedicato al miglioramento dello status socio-economico della
popolazione Rom e la sua integrazione nella società locale. Assieme ad altre
otto nazioni, la Bulgaria è ora impegnata a "lavorare per eliminare la
discriminazione e chiudere l'inaccettabile gap tra i Rom ed il resto della
società". Un altro segno positivo nella lotta per abolire il razzismo è il fatto
che sempre più gruppi che rappresentano i diritti dei Rom stanno emergendo, in
particolare l'unione civile "Roma" ed il gruppo di pressione "Sega".
Realisticamente, occorreranno diverse generazioni per debellare il razzismo
innato, che viene trasmesso dalle famiglie bulgare ai loro figli in tenera età,
tuttavia se la comunità Rom dovesse migliorare tramite opportunità di lavoro e
benefici governativi, alcuni dei stigma dovrebbero sparire.
Fotografie del 09/10/2008
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