Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
di Dijana Pavlovic
[Dal quotidiano "L'Unita'"
del 27 giugno 2008 col titolo "Schedatura etnica. L'impronta del razzismo".
Dijana Pavlovic e' nata nel 1976 in Serbia, vi ha vissuto e studiato fino al
'99, laureandosi a Belgrado; dal 1999 vive e lavora a Milano; e' attrice
drammatica, docente, mediatrice culturale]
Egregio signor Maroni, ministro dell'Interno,
Lei annuncia che verranno "censiti" i bambini rom, ma ci rassicura non sara' una
"schedatura etnica", solo un semplice "censimento che riguardera' tutti i nomadi
che vivono in Italia, minori compresi".
Che io sappia, quando si fa un censimento questo riguarda tutti i cittadini
dello Stato, lo si fa secondo certe modalita' uguali per tutti e con finalita'
chiare a tutti. Ma Lei per censimento intende forse entrare in un campo con 70
poliziotti, carabinieri, vigili urbani in assetto antisommossa e un furgone
della polizia scientifica per rilevare le impronte digitali alle cinque di
mattina della famiglia Bezzecchi, 35 cittadini italiani, senza precedenti
penali?
Questo e' ben altra cosa. Si chiama schedatura etnica e lo sappiamo bene perche'
l'abbiamo gia' vissuto nel passato. E dunque e' in atto una schedatura su base
etnica che vuol dire che si sta creando un archivio parallelo. A cosa servira'
l'archivio Rom? Nel passato, l'archivio che aveva creato l'"Ufficio di polizia
per zingari" di Monaco, che aveva schedato ed arrestato piu' di 30.000 Rom tra
il '35 e il '38, e' passato all'Rkpa di Berlino, cioe' alla Centrale di polizia
criminale del Reich, sotto il controllo diretto di Himmler, il quale l'8
dicembre '38 ha emanato il Zigeunererlass, decreto fondamentale nella storia
dello sterminio zingaro, perche' ha stabilito che, "in base all'esperienza e
alle ricerche biologico-razziali, la questione zingara andava considerata una
questione di razza".
Ma, se possibile, mi inquieta di piu' il Suo annuncio che i primi a essere
schedati saranno i minori e se sorpresi a elemosinare saranno sottratti ai loro
genitori. Un vero e proprio atto di violenza e discriminazione che nessuna
questione di sicurezza puo' giustificare, tanto piu' se si considera che dei
152.000 rom presenti in Italia, secondo lo stesso Ministero degli Interni, la
meta' ha meno di 16 anni. Senza tener conto che in Italia sotto i 14 anni non si
e' punibili e che in questo modo si criminalizza un intero popolo, senza
distinzione. Come accade con gli adulti, cosi' anche le migliaia di bambini Rom
che vanno a scuola, che cercano faticosamente di aprirsi una strada verso un
futuro "normale", per Lei sono pericolosissimi criminali da schedare e da tenere
d'occhio.
Non e' anticostituzionale, illegale e contro la Convenzione dell'Onu sui diritti
dei fanciulli?
Ma a Lei dovrebbe importare della legge e del diritto, oppure e' solo importante
solleticare il ventre del Suo popolo? Prendersela con dei bambini, anche se
rubano o chiedono l'elemosina e' molto piu' facile che avere a che fare con la
piu' potente organizzazione criminale, la 'ndrangheta, che e' padrona del
territorio negli ordinati vialetti della sua Varese, come in tutta la Lombardia
e il nord Italia. Secondo i dati della commissione antimafia e dell'Eurispes
questi bravi adulti hanno un fatturato annuo di 36 miliardi di euro (altro che
finanziarie di Tremonti), tra traffico di droga, appalti, traffico d'armi e
altri sciocchezze certo molto meno gravi dei furtarelli di qualche ragazzino. Ma
questo avveniva anche pochi anni fa: cosa c'era di piu' facile di prendersela
con ebrei e zingari? Nessuno di loro reagiva e l'ordine era garantito.
Certo, Lei quando ci annuncia queste cose, sorridendo serafico dai salotti tv
parlando di sicurezza, forse non pensa ai forni crematori che invece molti Suoi
simpatici seguaci in camicia verde invocano impunemente nelle ronde e negli
agguati agli "zingari", ma forse a nuove forme di campi di concentramento si'.
Mi fa venire i brividi la Sua rassicurazione che questo serve a garantire ai
bambini rom "condizioni dignitose" in piena attuazione dei patti di sicurezza di
alcune citta'. In questi ghetti moderni uomini, donne e bambini di etnia rom,
che siano cittadini italiani, comunitari o no, verranno sottoposti alla
segregazione di un regime speciale che viola qualunque norma di diritto, di
umanita' e perfino di buon senso e nega un futuro dignitoso ai nostri bambini.
Ue, i limiti della direttiva 2004/38/CE
Il commissario UE alla Giustizia Jacques Barrot ha risposto all'interrogazione
presentata dall'europarlamentare radicale dell'ALDE Marco Cappato (in foto)
sullo sgombero da parte del Comune di Milano, di due baraccopoli alla periferia
della città, avvenuto il 1° aprile scorso, e sul ventilato ...
Milano, il concentramento di Cittadini italiani
«Se si fa la somma delle violazioni e delle molteplici esazioni che vengono
denunciate sotto i nostri occhi, è possibile immaginare un futuro in cui, in
un'Europa concentrazionaria, non resteranno libere che le guardie carcerarie,
pronte a loro volta a imprigionarsi a vicenda. Quando...
Veltroni si sveglia? Forse no...
Veltroni annuncia per l'autunno una "grande manifestazione nazionale per aprire
una nuova stagione politica". Un radicale cambio di passo nei riguardi di
maggioranza e governo. Anche perché l'attuale luna di miele del governo con i
suoi elettori, prevede, finirà presto, proprio in autunno, quando si capiranno
meglio i risvolti della ma...
Milano, Bezzecchi: «ormai siamo all´apartheid»
Vanno bene le regole, va bene l´idea di un superamento del campo rom, ma
«attenzione a non cadere nella demagogia» prevedendo una permanenza massima di
tre mesi nei container del Comune. Il primo a bocciare la norma che renderebbe
provvisoria la sosta nei “campi nomadi” è Corrado Mandreoli, responsabile d...
Venezia, la Lega Nord continua ad istigare l'odio razziale
Nuovo blitz di esponenti e simpatizzanti della Lega Nord questa mattina a Mestre
(Venezia), per bloccare i lavori di costruzione del villaggio per i Sinti
veneziani, finanziato ...
C’è del primitivo nelle pulsioni sociali in Italia
Riportiamo una lettera interessante del signor Mario Costa, pubblicata da Il
Secolo XIX questa mattina, e di seguito la risposta/commento del Direttore del
quotidiano ligure. In alcune popolazioni cosiddette “primitive” dell’Africa e
del Papua N. Guinea, quando la società è sottoposta a pressioni che ne minano la
strut...
GISCEL Sardegna e Rom
Siamo insegnanti di tutti gli ordini di scuole - dalla scuola per l’infanzia
all’università - e lavoriamo per un'educazione linguistica democratica, per il
diritto al possesso pieno della lingua come strumento di partecipazione
effettiva alla vita democratica. Il nostro impegno si svolge prevale...
Lettera aperta alla Conferenza Episcopale Italiana
Eminenza Reverendissima Card. Angelo Bagnasco, durante lo svolgersi dell’ultimo
nostro incontro internazionale a Trogir (Croazia) sul tema: “ Essere artigiani
di Pace di fronte a un contesto antizingari crescente”, i 130 partecipanti di 21
diversi paesi europei, hanno manifestato...
Razzismo: si presenta oggi al Parlamento europeo il Rapporto 2007
Il documento, anticipato dall’Ansa, mette sotto accusa l’Italia per la
situazione dei Rom, per le discriminazioni dei cittadini stranieri nell’accesso
alle case popolari in alcune regioni, per non avere un sistema di segnalazione
degli att...
Ora vi racconto...
C’è pure la televisione, per raccontare come la gioventù romana si diverte a
Trastevere il venerdì sera. L’ora dell’aperitivo. Le vie attorno a piazza
Trilussa gremite di persone. Cinque o sei bancarelle di venditori ambulanti. Un
ragazzo ha appena regalato un paio di orecchini alla sua fidanzata. Le sirene
della polizia colgono tutti di sorpresa. Non è un ...
Tettamanzi: "Militarizzare le città è un errore la paura non passa con un
decreto"
«Militarizzare le città serve solo ad aumentare il senso di smarrimento e la
paura. Perché la paura non passa per decreto legge». Guarda dalla finestra del
suo studio, il cardinale Dionigi Tettamanzi, e vede una piazza Duomo affollata
di milanesi che la attraversano di corsa per spostarsi da un ufficio all'altro,
ma anche di immigrati che si incontrano, bevono, bivaccano, litigano...
Rom e Sinti, l'Europa punti sulla partecipazione diretta
Il 19 Giugno il presidente della Federazione Rom e Sinti insieme ha incontrato
il commissario europeo per i diritti umani (in foto), al quale ha presentato la
drammatica condizione di Rom e Sinti in Italia e sollecitato le Istituzioni
Europee ad un intervento determinato verso il G...
Le rilevazione biometriche sono una forma di discriminazione
Ieri il ministro Maroni (in foto), davanti alla Commissione affari
costituzionali della Camera di Deputati, ha ripetuto quanto già affermato alcuni
giorni fa: censimento di tutti i Rom con rilievo delle impronte digitali anche
per...
Cosa succederebbe se alle parole "bambini rom" sostituiamo quella di "bambini
ebrei"?
Sul rilevamento delle impronte digitali anche ai minori rom il governo andrà
fino in fondo. Lo ha affermato il ministro dell'Interno Roberto Maroni: «Questa
è la strada giusta per garantire i diritti ai minori» ha detto, aggiungendo che
l'esecutivo non si farà intimidire da s...
Impronte digitali, c'è chi afferma: “i nomadi hanno accettato questo tipo di
misura che è stata anche apprezzata"
Offre una sponda al Governo italiano la posizione espressa da Massimo Converso
dell'Opera Nomadi di Roma nella polemica di queste ore sulla la raccolta delle
impr...
Impronte digitali, scoppia la polemica
Si fanno sempre più consistenti le polemiche sulla scelta del Viminale di
operare una schedatura, tramite la raccolta delle impronte digitali, della
popolazione infant...
Appello al Presidente della Repubblica
Ill. mo Presidente della Repubblica, a titolo personale quale appartenente alla
minoranza Rom e quale legale rappresentante della “Federazione Rom e Sinti
Insieme” mi corre l’obbligo di chiedere con estrema urgenza un Vostro autorevole
intervento affinché il Governo Italiano ponga fine alla diffus...
Le impronte dei bambini rom e il silenzio della Chiesa
A Maroni vorremmo suggerire di prendere le impronte delle mani (e dei piedi) ai
neonati cinesi di Milano, che sono già, notoriamente, tutti ladri di identità.
Inoltre, per coerenza, potrebbe impartire l'ordine di misurare la lunghezza
degli arti ai bimbi di Corleone che crescono (si fa per d...
Venezia, iniziano i lavori
Nel giorno dell’avvio dei lavori, senza incidenti, il fronte del no al villaggio
Sinti a Mestre annuncia nuove battaglie in memoria di un anziano manifestante
morto dopo un malore causato - secondo quanto accertato finora - da un co...
Ue, Maroni si fermi
Se il governo italiano andasse fino in fondo con l'annunciata intenzione di
prendere le impronte digitali a tutti i minori sinti e rom, troverebbe
l'opposizione della Co...
Impronte digitali, uno specchietto per le allodole
L’iniziativa di Maroni di schedare i Sinti e i Rom con rilievi biometrici ha
fatto scoppiare la polemica in Italia. Soprattutto alimentata dalle
dichiarazioni del ministro che anche i bambini sinti e rom saranno sottoposti a
tale rili...
Prefetto Mosca: no alle impronte digitali per i bambini
Intervenendo a un incontro nella facoltà di Giurisprudenza di Roma Tre, il
prefetto di Roma Carlo Mosca, commissario governativo per i “nomadi” per il
Lazio, ha detto che nel censimento che sarà fatto nei “campi n...
Rom e Sinti, l'Italia è incivile!
La stampa britannica punta il dito sul piano del governo di prendere le impronte
digitali dei Sinti e dei Rom, bambini compresi. Il più critico è l'Independent:
il quoti...
Il pragmatismo di Cacciari mette all’angolo la Lega Nord?
Ultima puntata della stagione di Otto e mezzo. Ieri sera. La7. Faccia a faccia
tra il ministrojazzista (in studio) e il sindacofilosofo (in collegamento). Si
parla di emergenza rom e integrazione. Il ministro Roberto Maroni...
Da
Roma_Francais
venerdì 20.06.2008, 04:51 - La Voix du Nord
Il sindaco di Wimille non ha l'intenzione scolarizzare i bambini Rom
presenti su un terreno della città. Una decisione contraria alla legge. L'eletto
auspica che la questione sia discussa alla CAB.
In questo momento in cui le scuole prendono le iscrizioni per il prossimo
rientro, i bambini Rom di Boulonnais rischiano un altro anno di essere privati
del corso. Antoine Logié, sindaco di Wimille, ci ha confermato che non auspicava
l'immediata scolarizzazione dei bambini sul terreno del suo comune, vicino alla
rotonda dell'uscita A16 Wimereux-Wimille. "C'è un problema che supera in gran
parte la competenza del mio comune."
Occorre che sia discusso a livello della Comunità d'agglomerazione di
Boulonnais. Il nostro deputato (Jack Lang, nota) potrebbe anche interessarsi
dell'affare. Dal suo lato i volontari dell'associazione Agir avec les Roms
non si scoraggiano: "Iscriveremo i bambini in comune nei prossimi giorni,"
garantisce Jeadette Vaillant, presidente della Lega dei diritti dell'uomo. "Ci
incontreremo con i genitori di sette bambini che hanno l'età per andare alle
scuole primarie." Per "affrontare" il sindaco, l' associazione non iscriverà i
dodici più piccoli. Sei adolescenti saranno iscritti al collegio. "Non abbiamo
voglia di andare allo scontro," insiste J. Vaillant. "Ma siamo sostenuti
dall'ispettorato accademico." I Rom possono anche contare su di un alleato di
peso: la legge, chiara sull'argomento. Dalla legge Ferry del 1882 modificata nel
1959, i bambini della comunità della gens du voyage dipendono dal diritto
comune e la loro scolarità è obbligatoria sino a 16 anni. D'altra parte, il
Codice dell'istruzione fa obbligo al sindaco d'effettuare un censimento di tutti
i bambini presenti sul suolo del suo comune ed in età d' andare a scuola.
O. M.
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