Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 03/06/2008
Ricevo da Agostino Rota Martir
La
notizia apparsa su “Il Tirreno” giorni fa e confermata anche ieri, mostra
che la deriva del razzismo rischia di diventare ormai incontrollabile, sempre
più esplicito e giustificato, anche in base a dei nostri capricci.
Il razzismo sembra dilagare senza trovare resistenze, rischiando di diventare
ormai un dato di fatto, come fosse una normalità, un mostro con cui imparare
convivere.
In un certo senso lo confermano anche i medici del reparto: “accade spessissimo
e dunque non è una novità!”
Le giustificazioni del personale ospedaliero sono preoccupanti, anche perché
sanno bene che il comportamento di qualcuno (non certo della maggioranza) nei
confronti dei Rom ricoverati, a volte è stato di pregiudizio e di intolleranza
verso quest’ultimi…questa mancanza di umanità colpisce e ferisce indistintamente
tutti, ma verso i Rom spesso, anche nell’ospedale di Santa Chiara sembra trovare
con troppa superficialità la sua giustificazione.
Il fatto che i Rom non hanno reagito all’intolleranza subita, sembra dare
legittimità ad un atto discriminatorio: anzi ci si meraviglia della reazione di
condanna e di sdegno.
Appare normale che un bimbo Rom già al suo primo giorno di vita, debba vivere
separato dagli altri, messo a parte perché guardato come minaccia alla sicurezza
di qualche isterica “mamma” o per soddisfare i loro capricci: salvo poi accusare
i Rom della la loro incapacità o innata volontà di non integrarsi…non tocca a
quelle “mamme” invece, dover intraprendere da subito un lungo ed efficace
cammino di integrazione ?
Il fatto che sia avvenuto nel reparto di maternità, e come autrici
dell’intolleranza siano state delle neo “mamme” deve far riflettere ancora di
più la nostra società!
Dove stiamo andando?
Che vita stanno trasmettendo queste “mamme” ai loro figli appena generati?
Il virus del razzismo rischia proprio di contaminare anche il latte materno che
donano ai loro figli!
Il momento della nascita è un evento gioioso e santo, che segna la vita di ogni
famiglia, di ogni persona di qualsiasi nazionalità e religione di appartenenza,
è inscritto nel cuore di ogni essere umano; per i credenti la nascita di un
figlio è la benedizione di Dio sull’intera umanità!
Permettere che questo “santuario” venga sporcato con atteggiamenti così meschini
e disumanizzanti, anche se commesso da “ neo mamme” o in attesa di diventarlo,
significa smarrire il senso della vita.
Perché la nascita di un essere umano come la morte sono momenti unici, sono il
passaggio verso qualcosa di nuovo, meritano il dovuto rispetto e considerazione,
da parte di tutti.
Profanare questi momenti, come hanno fatto le “mamme” italiane verso la giovane
mamma Rom offende la vita, non solo quella dei loro piccoli ma di tutti, e
ostacola il faticoso e ricco cammino della convivenza e della civiltà.
Mi sarei aspettato dai responsabili del reparto e dal personale ospedaliero (che
lavorano in una struttura pubblica e non privata) una coraggiosa presa di
posizione e un chiaro rimprovero come segno di civiltà e di sana educazione, che
sempre dovrebbero essere di casa anche in un ospedale!
Alla giovane mamma Rom e alla sua famiglia faccio i miei più sentiti Auguri e
possa scendere la Benedizione di Dio, e attraverso voi raggiungere anche la vita
di quelle “povere mamme” che non hanno saputo accogliere e gioire insieme per il
dono della maternità.
“ Dio vi benedica e vi protegga,
Il Signore faccia brillare su di voi il suo volto e vi sia propizio.
Dio rivolga su di voi il suo volto e vi conceda la Pace…” (Num. 6, 24-26)
Don Agostino Rota Martir
Campo Rom di Coltano
2 Giugno 2008 Festa della Repubblica Italiana
Da
Roma_ex_Yugoslavia
30 Maggio 2008 | 11:25 | Source: Beta - BELGRADO - Una svastica ed una serie
di insulti sono stati tracciati sulla sede centrale dell'Unione Rom, lo comunica
la stessa.
Il presidente di Unione Rom, Rajko Duric, ha detto che la svastica e gli
insulti [...] sono apparsi nottetempo sul muro e sulla porta degli uffici.
Ha aggiunto che l'incidente è stato comunicato alla polizia e che le indagini
erano in corso.
Duric ha detto che qualcosa di simile potrebbe essere previsto, da quando
l'Unione Rom è stata "eliminata come partito".
Ha aggiunto che lo scorso anno, particolarmente in coincidenza con la
campagna elettorale, aveva ricevuto messaggi minatori, anche se non aveva dato
molta importanza alla cosa.
L'Unione Rom di Serbia non ha raggiunto il
quorum alle elezioni tenutesi l'11 maggio.
Da
Roma_Francais
LE MONDE | 31.05.08 | 14h46 - BUCAREST CORRESPONDANT Le autorità rumene e le
associazioni dei Rom di Romania condannano in blocco gli slittamenti razzisti
apparsi in Italia. L'indignazione è stata esacerbata da un messaggio apposto
all'ingresso di una falegnameria di Pieve di Soligo (Italia del nord-est) e
ripresa dalla stampa rumena, che annuncia "l'apertura della stagione, che dura
tutto l'anno, della caccia agli animali selvatici migratori come Rumeni,
Albanesi, Kosovari, Musulmani, talibani, Afghani, Zingari ed extracomunitari in
generale".
Questo non ha dato luogo ad alcuna denuncia ufficiale italiana, tranne quella
della CGIL, da cui è stata rivelata la scritta. L'ambasciata rumena a
Roma ha chiesto misure contro gli autori di "questo testo a carattere
pronunciatamente estremista e xenofobo".
L'associazione dei Rom d Romania Romani Criss, denuncia, a sua volta,
"l'estremismo" della nuova politica italiana sull'immigrazione. "E'
inconcepibile che, nell'Europa del 2008, si combatta la delinquenza secondo
criteri etnici, si tratta d'una politica d'ispirazione estremista," ha affermato
il suo dirigente, Marian Mandache, tramite i suoi avvocati. "Non resta che
obbligare i Rom a portare una stella o una banderuola per ritornare settanta
anni dietro, ad un'epoca di cui non si vuole più ricordare."
Le allusioni al nazismo si moltiplicano in Romania e rischiano di nuocere ai
positivi scambi economici tra i due paesi. 23.000 imprese italiane sono
impiantate in Romania e migliaia di rumeni lavorano in Italia. L'organizzazione
Caritas stima in 556.000 il numero di Rumeni nella Penisola ma, secondo altre
stime, il loro numero, fortemente aumentato dopo l'adesione della Romania
all'Unione Europea del2007, potrebbe raggiungere 1 milione di persone.
Mostrata a dito come la prima responsabile della delinquenza, durante la
campagna delle elezioni legislative in aprile, che hanno visto il trionfo della
destra, questa comunità si sente oggi più fragile ed indebolita.
Mirel Bran - Article paru dans l'édition du 01.06.08
Fotografie del 03/06/2008
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