Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 11/06/2008
Ricevo da Veniero Granacci
From: A.N.E.D. Torino - Cari
tutti,
nell'ultima settimana si sono intensificati anche a Torino episodi di
intimidazione e sopruso da parte di autorità preposte all'ordine pubblico nei
confronti di stranieri. Alcuni di questi hanno avuto spazio sui quotidiani,
mentre altri non sono stati resi noti.
Nei confronti dei rom, vi è stata lunedì mattina intorno alle 5 un'irruzione di
una sessantina di agenti in tenuta antisommossa nel campo comunale di sinti
piemontesi di via Lega. Gli abitanti sono stati fatti uscire dalle loro
abitazioni e radunati al centro del campo dove hanno atteso in piedi per ore che
venissero fatti i controlli sulle loro identità.
I sinti non hanno voluto coinvolgere i giornalisti e hanno scritto la seguente
lettera che ho avuto in dattiloscritto da Secondo Massano, presidente dell'Opera
Nomadi di Torino, e che prego di divulgare.
Maria Teresa Silvestrini
"Torino, 9 giugno 2008
Anche a Torino c'è stato un blitz rastrellamento, tipo Milano, nel vecchio campo
nomadi di via Lega, datata residenza di un gruppo di sinti piemontesi.
Operazione "antisommossa", all'alba, con spropositati agenti e mezzi agli
ingressi nonchè costrizione dei residenti di uscire dalle loro abitazioni per
confluire al centro del campo ed essere infine sottoposti a sfibranti controlli
personali.
Cose mai viste in un accampamento "regolare", ricco di potenziali indicazioni
per ulteriori insediamenti abitativi a misura di cittadini italiani, sì diversi,
ma decisamente radicati, dopo molte tribolazioni, sul territorio.
Uomini, donne e bambini del campo ritengono di essere stati bistrattati ed
offesi come persone e come cittadini: è anche uno sgarbo alla ospitale città di
Torino, "medaglia d'oro" alla Resistenza che ha fatto riacquistare la libertà a
tutti i cittadini dopo un periodo oscuro e autoritario decisamente cancellato
che non deve mi più ritornare.
Un gruppo di sinti con l'Opera Nomadi"
grazie a Claudio Sommaruga
Solidarietà a Giorgio Bezzecchi
Pubblichiamo alcuni dei 300 messaggi di solidarietà inviati a Giorgio Bezzecchi
(in foto), dopo l’iniziativa del Prefetto di Milano che ha schedato i
trentacinque Rom italiani che abitano nel “campo nomadi” di Via Impastat...
Un sondaggio razzista
Roberto Malini di EveryOne ha segnalato il sondaggio attivato da "Il Resto del
Carlino" che di fatto rappresenta un'odiosa istigazione all'odio razziale. E'
assolutamente pazzesco che nell'attuale situazione in cui versa...
Roma, Rom e Sinti chiedono rispetto
"Gli italiani non sono razzisti, ma c'è in questo paese una disinformazione
dilagante, una mistificazione". Lo ha dichiarato Alexian Santino Spinelli,
presidente dell'associazione Them Romano, promotrice del corteo svoltosi oggi
nella Capitale...
Il Governo approva la "Carta di Parma"
Una ventina di sindaci delle città medio-piccole e il ministro dell'Interno sono
d'accordo: ai primi cittadini servono più poteri in materia di sicurezza urbana
e più risorse per le politiche di re...
Ue, nuove norme a favore dei Rom e per il contrasto alle discriminazioni
Il commissario Ue per gli Affari sociali Vladimir Spidla (in foto) ha annunciato
lunedì a Lussemburgo ai ministri Ue un pacchetto di provvedimenti che prevede un
documento sulla popolazione Rom ed un...
Appello: "il sonno della ragione genera mostri"
Mai il titolo dell'acquaforte di Francisco Goya del 1797 è stato più attuale nel
rappresentare cosa stia avvenendo in Italia sul tema degli stranieri: una vera
...
Sgomberi & sgomberi
Nella mattinata di martedì scorso è stato completato lo sgombero di un
insediamento abitativo abusivo sul territorio di Orta di Atella, al confine con
Caivano, in Provincia di Caserta...
Striscia è in cerca di una velina rom
“Vorremmo una velina rom. La stiamo cercando ma finora non se ne è presentata
nessuna”. La provocazione-proposta è venuta da Antonio Ricci ed Ezio Greggio,
autore e conduttore di "Veline" (da martedì 10 su Canale 5) a Riccione per
regist...
Brescia, festa internazionale del circo contemporaneo
Con un omaggio controcorrente alla cultura sinta e rom, proprio nel momento
della "caccia" ai rom, torna a Brescia da domani al 22 giugno la "Festa
internazionale del circo contemporaneo", giunta alla n...
“Stato di emergenza” in relazione agli insediamenti "nomadici": una scelta
irrazionale e discriminatoria
Le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3676, 3677 e 3778 del
30 maggio 2008 dispongono misure urgenti di protezione civile per fronteggiare
lo stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità sinte e rom nel
territorio delle regioni di Lazio, Lomb...
Rom: persone normali
La questione rom è emersa a livello nazionale, ancora una volta, attraverso
l'approccio che dipinge i rom come delinquenti, che alimenta lo scontro, invoca
i provvedimenti speciali e incoraggia l'esclusione sociale. Mentre la strada
giusta che ha g...
Da
Baltic_Roma
2 giugno, 2008 - In cooperation with BNS - VILNIUS - I Lituani
preferirebbero lavorare con i Rom, con persone che escono da una dipendenza o
con quanti hanno un orientamento sessuale differente, che comunicare con loro
nelle loro vite personali.
Secondo i dati di un sondaggio condotto da un istituto di ricerca di Vilnius,
sette Lituani su dieci non avrebbero problemi ad avere come colleghi di lavoro
membri della comunità Rom, persone che escono da una dipendenza o quanti abbiano
orientamento sessuale non tradizionale. Altri 6 su 10 non avrebbero problemi
se il loro collega fosse stato precedentemente incarcerato o avesse avuto
disordini psicologici.
D'altra parte, sette abitanti su dieci eviterebbero di avere a che fare con
membri della comunità Rom, persone che hanno superato dipendenze di sorte o
quanti hanno orientamento sessuale non tradizionale, fuori dal campo lavorativo.
Le persone sono più tolleranti riguardo ai disabili: solo due su dieci non
vorrebbero avere come vicini chi ha una disabilità fisica.
Gli abitanti intervistati più dei loro datori di lavoro hanno fiducia nelle
abilità dei rappresentanti dei gruppi sociali sopracitati, con 75 responsabili
di azienda che esprimono un'opinione che tale gente non riuscirebbe a fare
fronte al loro lavoro, comunque soltanto 25% degli abitanti votati hanno tenuto
lo stesso atteggiamento.
Quando è stato chiesto loro perché avrebbero problemi nel lavorare a fianco
di persone di gruppi a rischio, le risposte dicono che si sentirebbero in
difficoltà (48%), o non saprebbero come comportarsi (31%). Per queste ragioni,
oltre il 60% degli intervistati non vorrebbero comunicare affatto e tre su dieci
cercherebbero informazioni aggiuntive.
Durante questo sondaggio, commissionato dal Ministero per la Sicurezza
Sociale ed il Lavoro, sono stati intervistati oltre 1.000 Lituani di tutte le
regioni del paese.
Source:
The
Baltic Times
Fotografie del 11/06/2008
Nessuna fotografia trovata.
|