Di Sucar Drom (pubblicato @ 11:14:37 in blog, visitato 1563 volte)
Roma, un gran pasticcio le indagini sullo stupro della Caffarella
Ci sono gli identikit tracciati dagli uomini della Mobile su indicazione dei
fidanzatini aggrediti alla Caffarella, che non corrispondono per nulla ai volti
di Karol Racz e Alexandru Loyos Isztoika. Il ve...
Vicenza, blitz nei campi sinti, no alle leggi razziali
Ieri 05 marzo 2009, le forze dell’ordine hanno eseguito un blitz anche nei campi
sinti di Vicenza e Costabissara, hanno tentato, senza mandato, di entrare anche
nel villaggio privato di Montecchio Maggiore...
Veneto, ieri è scattata la schedatura
Nella giornata di ieri è scattata in tutta la Regione Veneto la schedatura dei
Sinti e dei Rom che vivono nei “campi nomadi” comunali e nelle proprietà
private (terreni privati). Le modalità di schedatura sono state diverse...
Rom e Sinti nella letteratura/3 - IL LIBRO DEI VAGABONDI
Riporta il Camporesi ne Il libro dei vagabondi: A rendere più complicata la
scena del vagabondaggio e a portare maggiore turbamento e confusione erano le
bande nomadi probabilmente zingaresche, talvolta confuse con altre forme di
pitoccheria, che l’urbinate Poliodoro Virgilio supponeva discendenti dai
sacerdoti questuanti della dea Siria...
La "caduta" di Fini su media e violenze sulle donne
Ieri, 8 marzo 2009, il Presidente Fini è intervenuto alla manifestazione
organizzata al teatro Brancaccio di Roma. Il Presidente della camera nel suo
intervento è partito bene: “La violenza sulle donne è da un lato una piag...
Verona, interviene anche il Vescovo
Dopo il blitz della polizia di giovedì scorso al campo di strada La Rizza, con
la schedatura di massa di tutti i presenti, fotografati di fronte e di profilo,
molte le testimonianze di solidarietà che sono giunte a don Francesco Cipriani,
il delegato dioce...
Veneto, le strane coincidenze
Martedì 17 febbraio 2008 l’associazione Sinti Italiani, in collaborazione con le
associazioni Sucar Drom e Nevo Drom, ha organizzato una grande manifestazione
per chiedere che i Cittadini italiani, appartenenti alla minoranze sinte e rom,
non siano discriminati...
Cronaca nera, l'analisi sulle notizie nei Telegiornali
Per l’elaborazione di questa analisi il Centro d'Ascolto dell'Informazione
Radiotelevisiva ha considerato le notizie degli ultimi 5 anni (dal 2003 al 2007)
e dei primi quattro mesi del 2008 delle edizioni principali dei telegiornali di
Rai, Mediaset e La7 in relazione alla loro classificazi...
Nuove frontiere della "giustizia razziale"
La giustizia italiana ha metabolizzato da alcuni anni l'atmosfera xenofoba e
razzista che imperversa nel nostro Paese. Il caso Giovanna Reggiani, cha ha
visto la condanna a 29 anni di carcere comminata a Romulus Mailat in base alla
testimonianza di una donna la...
Roma, il Papa accolto dai Rom in Campidoglio
Roma ha ormai "il volto di una metropoli multietnica e multireligiosa, nella
quale l'integrazione è talvolta faticosa e complessa". Papa Benedetto XVI, in
visita in Campidoglio, ha auspicato che Roma, di fronte al grande afflu...
I neofascisti ora vanno di moda, slogan razzisti e svastiche sul mensile per
teenager
«La nostalgia del Duce esiste, ha il volto di ragazzi normali e parla di valori
tradizionali: Dio, Patria e famiglia». Sono alcune delle parole con cui inizia
un lungo articolo che il mensile TopGirl ha dedicato alla nuova moda degli
adolescenti: il neofascismo. La rivis...
Ddl sicurezza, appello alle istituzioni molisane
In qualità di ex-dirigente dell’Ufficio Anagrafe di un Comune capoluogo, mi
rivolgo alla S.V. per segnalare lo spaventoso rischio che sia approvata una
norma del “pacchetto sicurezza” che ...
Milano, i bambini rom la doccia la fanno a scuola
Il Giornale ha pubblicato alcuni articoli sulla scolarizzazione dei bambini rom
a Milano. L’incipit è per un progetto che si sta realizzando in una scuola
elementare e media di Milano. Quest’anno il Ministero ha stanziato 6.395 euro
per «sostenere progetti di integrazione» e l...
Verona, firma anche la lettera contro la schedatura
A Verona oltre duecento cittadini e cittadine veronesi (e molto altri se ne
stanno aggiungendo) hanno firmato una lettera aperta, rivolta alle autorità
civili e religiose...
Ue, approvata risoluzione
Il Parlamento europeo ha lanciato un forte appello agli Stati membri dell'Ue
affinché si astengano dall'adottare "misure eccessive" nei confronti dei rom,
che finirebbero per "peggiorare", anziché migliorare...
La municipalità di Lom è stata premiata col 3° premio della campagna
DOSTA del Congresso delle autorità locali e regionali del Consiglio
d'Europa. Citata da BNR, l'ha annunciato l'amministrazione municipale di Lom.
Il premio è elargito per gli sforzi della municipalità per integrare il
popolo rom e per la tolleranza etnica. Il premio è stato consegnato a Penka
Penkova, sindaco di Lom, in una cerimonia al Congresso per le autorità regionali
a Strasburgo.
Il premio DOSTA (che significa "basta" in romanes) è stato stabilito nel
2007. Viene passato ai comuni europei che conducono politiche di successo
nell'integrazione del popolo rom.
Il primo premio della campagna ha premiato le municipalità di Mostar e
Pridjedor in Bosnia Erzegovina, il secondo - il comune greco di Valos, ed il
terzo al comune di Lom.
Il comitato, presieduto da Yavuz Mildon, presidente del Congresso per le
autorità regionali, ha esaminato 26 nomination di comuni dell'Europa centrale ed
orientale.
In una dichiarazione ai media, il sindaco Penka Penkova ha sostenuto che
accetta il premio come riconoscimento per gli sforzi del governo locale e delle
OnG a Lom per migliorare la vita dei Rom nella più povera regione della UE.
Nel comune di Lom, Bulgari e Rom, abbiamo capito che su questa terra c'è pane
per tutti, e non abbiamo qualcosa che ci divide, ha detto Penka Penkova dopo
aver ricevuto il premio. Da anni viviamo in pace e armonia, ci rispettiamo e
abbiamo fiducia l'un l'altro, ha anche sostenuto il sindaco di Lom.
Romedia Foundation, un'organizzazione civile di Budapest (www.mundiromani.com),
e Amnesty International (www.amnesty.hu)
hanno promosso una campagna video sulle donne rom col supporto di Duna
Television (www.dunatv.hu) e
del Decennio dell'Inclusione Rom (www.romadecade.org).
(in
ungherese ed inglese)
Lo spot di 4', prodotto per il Giorno Internazionale della Donna 2009,
presenta flash della storia personale di cinque attiviste rom per i diritti
umani di tutta Europa, assieme a filmati degli insediamenti rom nel continente.
In questi periodi di crisi, dove la coesione sociale è gravemente messa in
pericolo dalla moltiplicazione di atti di estrema violenza contro i Rom in
Ungheria e altrove, la campagna esorta il pubblico a rispettare i Rom in tutta
la loro complessità.
Una versione ungherese di 30" dello spot [è stata] trasmessa dal 6 all'11
marzo 2009 su centinaia di schermi pubblici in Ungheria.
Directed by Csaba Farkas and Katalin Bársony
Music by Babos Project Romani
Lyrics by Ágnes Daróczi
Di Fabrizio (pubblicato @ 09:02:33 in Italia, visitato 1500 volte)
Oggi l'avvocatessa Federica Panizzo ha depositato presso la Procura della
Repubblica l'esposto-denuncia, relativo al brutale blit della polizia del 5
marzo, quando in diverse città del Veneto sono stati schedati centinaia di rom e
sinti. Con quella denuncia don Francesco Cipriani [anche lui tra gli «schedati»]
e altri cittadini residenti in Strada La Rizza chiedono alla magistratura «di
valutare se l'intera operazione si connoti, per le modalità con le quali è stata
condotta e per aver coinvolto una intera categoria di persone, anche minori di
età, cittadine e cittadini italiani individuate esclusivamente in base
all'appartenenza a una minoranza etnica, per essere discriminatoria per motivi
di appartenenza etnica, razziale, religiosa e lesiva, quindi, del principio
della pari dignità sociale».
Pubblichiamo di seguito una lettera aperta alle autorità civili e religiose
veronesi e alla stampa locale firmata da centinaia di persone [tra i primi
firmatari Mao Valpiana, direttore di Azione nonviolenta; per informazioni e
adesioni tel. 348 2863190,
www.nonviolenti.org].
«Lettera aperta alle autorità civili e religiose veronesi e alla stampa
locale» Cosa accadrebbe se domani in un qualsiasi condominio di Borgo Roma, Borgo
Trento o Borgo Venezia arrivassero funzionari di Polizia in divisa, svegliando
all'alba tutti i membri delle nostre famiglie, per fotografarci di fronte e di
profilo, con un cartello identificativo in mano, dicendoci che si tratta di
un'operazione di controllo? come reagiremmo? Certamente lo riterremmo
intollerabile e gravemente lesivo della nostra dignita'.
Noi sottoscritti, cittadine e cittadini veronesi, abbiamo saputo che,
all'alba del 5 marzo 2009, agenti di Polizia della Questura di Verona hanno
videofilmato e fotografato, di fronte e di profilo, le persone residenti o
domiciliate presso le piazzole di sosta di Strada La Rizza, Forte Azzano,
famiglie residenti in Verona da decenni; si tratta di nostri concittadini
italiani che si riconoscono come appartenenti alla minoranza etnico-linguistica
Rom.
Apprendiamo da un quotidiano locale che questi concittadini sarebbero stati
fotografati da personale di Polizia con un cartello in mano indicante cognome,
nome e data di nascita e numero progressivo, nonostante il possesso da parte
loro delle carte di identita' e la loro regolare iscrizione ai registri
anagrafici; sarebbero stati sottoposti a tale procedura anche alcuni minorenni.
In qualita' di semplici cittadini e cittadine, riteniamo che il possesso di
carta di identita' e la regolare iscrizione nei registri anagrafici locali,
dovrebbero preservarci, a prescindere dalla nostra appartenenza linguistica,
religiosa, etnica o dalle provenienze culturali o geografiche di ciascuno di
noi, dal subire metodi di identificazione che, al di fuori dei casi
tassativamente previsti dal nostro ordinamento, riteniamo lesivi della dignita'
personale.
Se, poi, come risulta da talune agenzie Ansa, tale procedura fosse stata
effettivamente programmata unicamente con riferimento a persone residenti nei
“campi nomadi” veneti, la nostra preoccupazione non potrebbe che aumentare:
riservare un trattamento deteriore ad un'intera categoria di persone a causa
della loro appartenenza ad una minoranza etnica, costituisce certamente offesa
intollerabile ai piu' basilari principi giuridici su cui si fonda la nostra
comunita'.
Dove non c'e' democrazia e dove non c'e' pace per i Sinti, i Rom, gli
“zingari”, non ci sara' pace e democrazia neppure per tutti gli altri, perche'
tutti siamo parte di questa citta': ci attiviamo dunque per noi stessi, per la
nostra comunita' civile, per i nostri figli, perche' la citta' e la societa' in
cui con responsabilita' ed onesta consapevolezza vogliamo vivere nasca dal
rispetto del diritto e della vita di ognuno.
Non vogliamo limitarci ad una mera testimonianza di solidarieta', ma anche
attivarci perche' tutti, ma proprio tutti, possano da una parte diventare
titolari di diritti civili, economici, sociali, politici e culturali, e
dall'altra assumersi la responsabilita' di doveri per una inclusione sociale che
non comporti annullamento della propria specificita' e non generi e alimenti
conflittualità».
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