Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 04/03/2009
Pari Opportunità bando per assistenza e integrazione sociale
Si segnala un bando pubblicato il 20 febbraio u.s. dal Ministero per le Pari
Opportunità. Finalità e destinatari: integrazione sociale delle persone
straniere che intendano sottrarsi alla violenz...
Per favore basta con i numeri gonfiati
In questi giorni è in atto il seminario annuale del’Opera Nomadi Nazionale. E in
queste ore le agenzie stampa hanno battuto alcune dichiarazioni di Massimo
Converso...
Bolzano, perché si deve vivere in mezzo ai veleni?
Ci sono persone che vivono ai margini delle strade, sotto i ponti, sulle
banchine, sotto gli alberi nei giardini pubblici, ci sono famiglie intere
che vivono nelle roulotte, con i figli piccoliss...
Appello agli uomini! La violenza contro le donne ci riguarda, prendiamo la
parola e l’impegno come uomini
E’ sempre più lunga la scia di delitti commessi da uomini contro ex mogli o
fidanzate, contro compagne in procinto di lasciarli, violenze di gruppo, stupri
consumati durante una festa o aggressioni. Violenze nate ...
Rom e Sinti nella letteratura/2 - IL MEDIOEVO
I Rom-Sinti arrivano in Italia, e in Europa, in un’epoca fitta di personaggi
curiosi; sulle strade, tra i campi e attraverso le città si incontrano
“mercanti, sensali, venditori ambulanti e girovaghi, monaci questu...
Vicenza, la manifestazione dell'associazione Sinti Italiani
Il popolo dei sinti ha scelto Vicenza, come città veneta, per scendere in piazza
in difesa dei diritti di questa minoranza che in Italia conta una realtà di 150
mila persone, più di 500 nel Veneto, 150 censiti nel solo Comune di Vicenza. In
contemporanea cortei si sono ten...
Rimini, la manifestazione dell'assocazione Sucar Mero
Protesta pacifica sabato mattina, in piazza Tre Martiri a Rimini, da parte di
una cinquantina di sinti italiani dell'associazione Sucar Mero. Al centro della
manifestazione, ancora le richieste legate alla difficile situazione del campo
di via Islanda. Ma l'obiettivo dei sinti era soprattutto dire no alle
discriminazio...
Brescia, la manifestazione dell'associazione Sinti Italiani
Dopo Milano, sabato anche a Brescia e in molte altre città italiane,
l’associazione Sinti Italiani ha fatto sentire forte la sua voce contro alcune
norme contenute nel pacchetto sicurezza, votato la scorsa settimana in Senato...
Ue, la crisi economica e il razzismo
Vladimir Spidla (in foto), commissario europeo per gli affari sociali, ha
espresso «grande preoccupazione» per le notizie sui recenti attacchi contro in
Rom in Ungheria e in altri paesi dell’Ue. «Sono molto preoccupato da qu...
Roma, la Croce Rossa inizia la campagna di vaccinazione dei bambini
Una volta ci abitavano gli italiani meridionali, quelli che lasciavano la
propria casa per andare a cercare fortuna nella Capitale. Al Casilino 900 – la
baraccopoli sorta 40 anni fa a Roma, all'incrocio della via Casilina con la
Palmiro Togliatt...
Macedonia, il Governo risponde alla accuse del Dipartimento USA e lancia il
piano di investimenti
Mentre il Dipartimento dello Stato Americano, presenta nel suo rapporto forti
critiche rivolte contro l’attuale governo macedone, il Governo macedone presenta
un ambizioso programma di invest...
Roma, un seminario di riflessione e proposte
Lo scorso 30 maggio, il Governo ha emanato tre ordinanze in relazione agli
insediamenti nomadi. Oltre al contestato censimento, queste prevedevano precise
misure d’integrazione dirette a tali comunità e in modo particolare ai minori...
Roma, la vicenda di Rudi Salkanovic
“Sono a Ponte Galeria da 20 giorni. Sono qui, chiuso. Da 20 anni collaboro con
l'Opera Nomadi. Mi hanno buttato qui e rinchiuso come un cane”. Dal Cie (Centro
di identificazione ed espulsione) di Ponte Galeria, Rudi Salkanovic, apolide...
Verona, nella mia città nessuno è straniero
Dopo il gravissimo episodio di razzismo su un autobus veronese, la Verona
civile, la Verona antirazzista, la Verona della nonviolenza, promuove
un'iniziativa. Da lunedì 2 marzo...
Firma anche tu
Mentre sta crollando l’impianto accusatorio contro i presunti responsabili dello
stupro della Caffarella, alcune persone hanno scritto una lettera che intendono
inviare al Corsera. La lettera, che potete leggere qui sotto, è stata scritta da
Giuseppe Faso (Empoli), Udo C Enwereuz...
Roma, Alemanno prima era risoluto adesso è in piena confusione e parla il
veltroniano
Integrazione e sicurezza, ovvero: "Offrire speranza agli immigrati senza dare
l'impressione alle periferie di averle abbandonate". E', in sintesi, quanto
afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervistato dal settimanale
Famiglia cristiana, a pochi giorni dalla visita del papa, Benedetto XVI, in C...
Catanzaro, lettera aperta delle donne rom
Una lettera aperta delle donne rom per esprimere il loro dolore dopo la morte di
Massimiliano Citriniti. Una lettera a tutti, per evidenziare la condizione in
cui vivono i rom dopo il tragico fatto...
Ungheria, una folla ai funerali delle vittime dell'odio razziale
Una folla immensa ha partecipato ieri ai funerali delle vittime dell'omicidio
che ha colpito la comunità rom in Ungheria. A Tatarszentgyoergy, un villaggio a
40 km a sud di Budapest, un padre d...
Milano, un regolamento fantasma
La Regione Lombardia ha pubblicato il mese scorso (23 febbraio 2009) nel proprio
bollettino regionale (sezione provvedimenti di altri enti) il “Regolamento delle
aree destinate ai nomadi nel terr...
Segnalazione di Sergio Franzese
Canale di divulgazione video, musica cultura e notizie sul popolo ROMANI'
La playlist "jivaben" contiene video sul popolo Rrom e Sinto, non la musica, ma
ciò che accade nel mondo in particolare in Italia... discriminazioni,
manifestazioni, sgomberi, solidarietà e brevi lezioni sulla lingua Romanes...
OAmalGagio
Da
Roma_und_Sinti
Taz.de 28.02.2009
Povertà crescente ed esclusione, tradizioni patriarcali. Secondo la politica
Lívia Járóka, la difficile situazione dei Rom nell'Europa dell'Est riguarda
l'intera UE.
Lívia Járóka siede nel Parlamento Europeo eletta nel partito ungherese di
destra Fidesz. Con l'espansione ad est, i Rom sono la più vasta minoranza entro
la UE. Molti dei circa 10 milioni di Rom soffrono di povere condizioni di vita e
di discriminazione sociale. In molti paesi dell'Europa orientale ci sono classi
speciali per i bambini rom, ghetti con alta disoccupazione e povera assistenza
medica.
Signora Járóka, l'Unione Europea ha spesso avuto a che fare con la
situazione dei Rom in Europa. Ciò nonostante, la situazione della più grande
minoranza etnica in un'Europa unita continua a rimanere precaria: in alcune
parti come recentemente in Ungheria ci sono sempre più attacchi contro i Rom.
Questo non ha portato niente?
Prima che i nuovi stati membri si unissero alla UE, la Commissione
poteva, tramite i suoi rapporti a questi paesi, fare una certa pressione sui
loro governi per diventare attivi su questi temi. Ma come gli est europei si
sono trovati nella UE, molti hanno pensato che non dovevano più sforzarsi su
ciò. Ma ora la Commissione UE vede che non tutto può essere delegato agli Stati
Membri.
A Bruxelles c'è stato, l'anno scorso, un "Summit Rom" ed il Parlamento UE
ha adottato una risoluzione sulla situazione dei Rom in Europa. Cosa si è
ottenuto?
Il Parlamento UE vuole mostrare la focalizzazione sociale nella mappa
europea. Ma presto ci si rende conto che non riguarda problemi specifici dei
Rom, ma problemi sociali nei differenti paesi. In termini di condizioni di vita,
casa, lavoro, sanità ed istruzione, i Rom in Europa sono ad un livello simile
della gente nell'Africa subsahariana. Ma in questo non differiscono da altri
gruppi sociali sotto-privilegiati. Perciò, non voglio un Commissario speciale a
Bruxelles per gli affari rom. E' un tema che va affrontato a diversi livelli,
con i commissari delegati ai temi della sanità, istruzione, condizioni di lavoro
e assistenza sociale.
Cosa può fare la UE?
C'è bisogno che Bruxelles promuova più progetti regionali ed appoggi i Rom
locali. E gli Stati Membri dovrebbero concordare nell'intraprendere specifici
piani d'azione. Se non realizzano in un dato periodo, la Commissione deve
imporre sanzioni. Inoltre, l'integrazione sociale dev'essere vista come una
questione incrociata e considerata in ogni offerta UE.
Sinora ci sono stati solo progetti riservati specificamente ai Rom. Alcuni
vedono ciò come una ragione per cui così tanti soldi sono stati spesi in maniera
inefficace. Concorda?
Questa è una delle ragioni. Qual'è l'utilità, per esempio, di un progetto
sull'istruzione dei bambini rom, se affondano nel fango per andare a scuola,
dato che non c'è una strada per il loro villaggio? Ci sono fondi europei per
l'istruzione, l'assistenza sanitaria o gli alloggi - ma non per tutti assieme.
Invece si perde il proprio tempo in mini progetti caritativi, lo stato dovrebbe
coinvolgersi maggiormente.
Come la vede?
Perché lo stato non può operare nell'industrializzazione in regioni con alta
disoccupazione? Questa è una cosa che non posso capire! Un secondo fattore di
debolezza è che ci sono pochissimi studi sui Rom - e i dati esistenti non sono
presi in considerazione.
Durante il Summit Rom di settembre, si è avuta l'impressione che le
organizzazioni rom siano nemiche tra loro e non lottino per lo stesso scopo.
Ci sono molte ragioni per questo. Primo, molte organizzazioni versano in
difficili situazioni finanziarie. D'altra parte, i partiti giocano politicamente
con loro. Prima delle elezioni, sono corteggiate e sfruttate, dopo, tornano
nell'anonimato. E' tempo di un cambio generazionale al vertice -invece che
funzionari politici, dovrebbero essere formati giovani specialisti ben formati.
Occorre un cambio di valori tra le organizzazioni rom.
Lei insiste che anche nelle famiglie rom qualcosa deve cambiare. Cos'è?
Nel mio rapporto sulla situazione delle donne rom, elaborato due anni fa per
il Parlamento Europeo, ho scritto che le strutture paternalistiche nelle
famiglie rom sono ancora troppo forti . come in altri gruppi sociali in Europa.
Ma sotto c'è molto di più di quanto si percepisca dall'esterno. Un problema è lo
sfruttamento dei bambini, forzati a mendicare. Di questo ne parlo apertamente.
Per questo, qualcuno la accusa di sputare nel proprio piatto. Cosa dice di
queste critiche?
Vengono da funzionari rom che proteggono i propri interessi. Molta gente, al
contrario, vede il mio lavoro come una grande opportunità per loro. Ed, al
contrario, importante che le critiche arrivano da chi appartiene lui stesso al
gruppo dei Rom. Lo sa, che ce ne sono di veramente disperati? Recentemente ho
visto un documentario sulla BBC, dove una donna incinta chiedeva al reporter se
non volesse prendersi il suo bambino, sarebbe stato meglio così. Può
immaginarlo? Una madre che vuol dar via suo figlio perché non ha futuro?
Perché è così?
Le famiglie vivono alla giornata - e poi cadono nelle mani di usurai che si
prendono il 600% di interesse. Alcune diventano completamente dipendenti dal
denaro di questi piccoli re che prestano soldi. I paesi membri potrebbero
chiedere microcrediti al Fondo Sociale. Ma non ne fanno uso.
Il parlamento UE ha anche chiesto progetti separati per i Rom mobili e
sedentari. Ha senso questa distinzione?
Naturalmente. Ma il problema del nomadismo non andrebbe sovrastimato. C'è
soltanto il 5% dei Rom che sono ancora itineranti. Mi chiedo sempre perché ci
siano così ottime soluzioni per i figli dei diplomatici [che sono] nomadi - e
per i Rom non si muove niente. I diplomatici troveranno una scuola
internazionale in ogni angolo del mondo, possono studiare tanto a Shangai che a
Bruxelles.
Da cinque anni, anche lei appartiene ai diplomatici nomadi. Nella sua
homepage, la si vede mentre saluta marito e figli il lunedì mattina sulla strada
dell'aeroporto. Il lavoro di deputato vale lo sforzo?
Ho lavorato per dieci anni in una OnG. In tutto quel tempo, non ho ottenuto
quanto in un anno come parlamentare europea. Naturalmente, è doloroso quando hai
due bambini piccoli. Il più giovane ha solo due anni. Ma i nonni ci stanno
aiutando e mio marito vive coi bambini. Per lavorare efficacemente nella
politica alta e a livello regionale nel mio paese, devo essere estremamente
organizzata. Questo l'ho imparato.
Intende concorrere per un secondo turno a giugno?
Non posso fermarmi adesso. Dal primo giorno del mio lavoro, ho avuto un
appoggio eccezionale dal mio partito, il conservatore Fidesz. Mi hanno messo al
settimo posto in lista per le elezioni europee a giugno. Ora sono uno dei volti
del più grande partito ungherese ed appaio nei loro video elettorali.
INTERVISTA: Daniela Weingärtner
Di Fabrizio (pubblicato @ 08:55:21 in casa, visitato 1485 volte)
Da
Roma_Francais
La Gazzette.fr - 28-2-09
Con un aumento, per l'anno 2008, del 110% dei suoi interventi in favore di
famiglie che vivono in carovane private di elettricità, l’Association
nationale des gens du voyage catholiques (ANGVC) suona il campanello
d'allarme. "L'abitare in carovana non è riconosciuto come alloggio e non è
protetto da alcuna tregua invernale, così dobbiamo evocare -motivi umanitari-
per evitare tagli o riattivare gli allacciamenti a -5 o -10 gradi, per persone
che vivono su terreni famigliari da molti anni", sottolinea Marc Beziat,
delegato generale dell'associazione.
L’Association nationale internationale tsigane (Asnit) e l’Union
française des associations tsiganes (Ufat) confermano questa
constatazione e rimarcano che la tendenza in aumento del numero dei conflitti si
ripete nel 2009.
[...]
Spesso presi di sorpresa da iniziative dell'Electricité réseau
distribution France (ERDF) chiedono di assumersi la responsabilità se
rinnovare o meno degli allacciamenti provvisori finora a rinnovati tacitamente,
le comunità vivono male l'obbligo di prendere decisioni con una mannaia sulla
testa.
"Chiediamo un chiarimento dei rapporti tra i comuni e la ERDF, perché per il
momento le regole e le responsabilità non ci sembrano ben stabilite", ha
dichiarato lo scorso 26 febbraio il sindaco di Brie-Comte-Robert, sollecitato da
alcune famiglie residenti su quel territorio da quattro anni.
Nella Sarthe diversi comuni, tra cui Ruadin Changé, si sono impegnati dalla
fine del 2008 per le revisione dei piani locali d'urbanizzazione (PLU). Di
fronte a proprietari o locatari di terreno non edificabile che vivono in
carovane, i comuni si trovano di fronte a obblighi contraddittori.
Si trovano, da un lato, nell'obbligo di permettere l'accesso di tutti gli
abitanti ai servizi fondamentali dell'elettricità e dell'acqua, e dall'altro,
devono applicare il codice dell'urbanismo che non riconosce l'abitare in
carovane solo su terreni attrezzati. Queste ultime costrizioni necessitano di
lunghe procedure tenendo conto del diritto di proprietà, delle possibilità di
regolarizzazione dei lotti utilizzati, delle possibilità di scambio di terreno o
di rialloggio delle famiglie.
Pour en savoir
Téléchargez la
présentation de la législation des branchements par ERDF lors d'un réunion de
l'AMF dans l'Isère le 9 juin 2008 (pdf in francese ndr)
Olivier Berthelin
Fotografie del 04/03/2009
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