Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 11/04/2009
Vi ricordate del
battello sulla Sava?
da
Blic.online Author: N. Dzodan | 07.04.2009 - 09:00
I componenti della banda "Black Panthers" stanno aspettando con impazienza
l'apertura di una nuova zattera dopo che la vecchia era bruciata. Il battello
era un posto molto famoso a Belgrado e Toma, il frontman della banda, ha
annunciato la riapertura ai primi di giugno.

"Stiamo terminando i pontoni e tra pochi giorni la zattera sarà messa in
acqua vicino a Obrenovac. Purtroppo, siamo un po' in ritardo, perché, causa
un'inondazione, gli operai non hanno potuto finire secondo i piani. Presto
inizieremo i lavori di costruzione: pareti, tetti e a maggio inoltrato, abbiamo
programmato le decorazioni interne," dice Toma Panther, frontman della banda "Black
Panthers" ed annuncia che ai primo di giugno ci sarà l'apertura della zattera.
"Il design dell'interno non sarà molto differente da quello vecchio, perché
deve corrispondere alla nostra anima. Possono prenderci tutto, ma non la nostra
anima. Sarà più grande e con toilette migliori," spiega il musicista,
aggiungendo che il suo unico dispiacere è di non poter aprire per Djurdjevdan
(la più grande festa religiosa del popolo rom), ma comunque la cerimonia di
apertura sarà memorabile.
"La cerimonia sarà memorabile. Tutti i nostri amici che ci hanno offerto
aiuto quando c'era bisogno, saranno invitati e vorremmo dare qualcosa in cambio.
Fortunatamente c'è ancora brava gente," puntualizza Toma.
I "Black Panthers" attualmente suonano su una zattera vicino a dove erano
abituati ad esibirsi sino allo scorso dicembre quando scoppiò l'incendio.
"Spesso la gente mi chiede dove siamo perché non sanno che suoniamo ancora.
Ogni sera, eccetto il venerdì, suoniamo su una zattera vicino alle rovine di
quella bruciata, finché non avremo finito di ripararla," conclude Toma Panther.
Ricordiamo ai lettori, che il concerto per i fondi è stato tenuto
dall'Orchestra Filarmonica di Belgrado, che ha raccolto una considerevole somma
di denaro per il nuovo battello.
CAMPAGNA NAZIONALE “NON AVER PAURA”
SABATO 18 APRILE ORE 18 - 24 ALLO SPAZIO PUBBLICO AUTOGESTITO LEONCAVALLO
VIA WATTEAU MILANO (MM verde Centrale + bus 81 - MM gialla Sondrio + bus 43)
PROGRAMMA
Dalle ore 18: filmati e mostra fotografica
Ore 18.30: PROPOSTE FUORI CAMPO
Antonella Attardo presenta il rapporto di Amnesty International -
Paolo Cagna Ninchi, associazione Upre Roma, presenta la proposta di
iniziativa popolare sul riconoscimento di minoranza etnica, con Piero
Colacicchi, associazione OsservAzione, Corrado Mandreoli, CGIL
Milano, Emanuele Patti, ARCI, Dijana Pavlovic, Federazione Rom e
Sinti insieme, Maurizio Pagani, Opera Nomadi, Marta Pepe, NAGA,
Tommaso Vitale, Università Bicocca. Coordina Elena Jannuzzi Hileg,
Leoncavallo
Ore 20: Cena rom
Ore 22: Concerto a sostegno della COMPAGNIA TEATRALE ROM con la Banda
del villaggio solidale, i Muzikanti, artisti di strada e la
partecipazione di MONI OVADIA

Dopo lo stato d’emergenza e i commissari speciali i rom tornano nell’occhio del
ciclone per le prossime elezioni: si è riaperta la caccia alle centinaia di
uomini, donne e bambini che cercano di sopravvivere sotto i ponti, lungo le
massicciate ferroviarie, nelle discariche di Milano e provincia. Ma ancora più
devastante è l’effetto della campagna d’odio e di pregiudizio assecondato da una
legislazione esplicitamente razzista. I segni di questa campagna e di questa
legislazione si colgono nelle manifestazioni di intolleranza e di violenza
quotidiane e cambiano profondamente le coscienze lasciando un sedimento acido
che corrode la stessa cultura di un popolo.
L’emergenza materiale e l’emergenza morale che si coagulano nel destino delle
comunità rom sono il paradigma del nuovo razzismo e non si possono affrontare
separatamente perché una è effetto e condizione dell’altra e viceversa. Il
degrado e la segregazione nei quali si costringono i rom in campi nomadi
concepiti come moderni campi di concentramento servono a fomentare la paura, a
ispirare comportamenti razzisti, a sostenere la politica della destra xenofoba.
Per sciogliere questo nodo, per contrastare questa politica, per costruire una
cultura della convivenza, del riconoscimento e del rispetto tra diversi occorre
rompere gli schemi e soprattutto abbattere i muri che dividono gli uni dagli
altri. Il primo passo è conoscersi e per conoscersi veramente bisogna fare i
conti con la cultura dell’altro.
Con questo scopo e con l’obiettivo di offrire un percorso di riscatto ai
giovani rom l’associazione UPRE ROMA presenta il progetto della COMPAGNIA
TEATRALE ROM: l’espressione artistica è lo strumento più efficace per dialogare
tra culture diverse, conoscersi scambiando una parte della propria esperienza e
della propria anima.
La serata, intervallata da una cena etnica con cucina zigana, propone una mostra
fotografica e la proiezione di filmati tra cui quello prodotto da Amnesty
International sulla situazione a Milano, un confronto pubblico sul
riconoscimento per legge della minoranza rom e sinta e infine un concerto con
raccolta fondi per la costituzione della compagnia teatrale rom.
L’iniziativa si colloca nell’ambito della campagna contro il razzismo,
l’indifferenza e la paura dell’altro NON AVER PAURA, APRITI AGLI ALTRI, APRI AI
DIRITTI a cui favore si raccoglieranno le firme e si realizza con interlocutori
significativi per la cultura di Milano come lo Spazio pubblico autogestito
Leoncavallo, un luogo che alla Milano prima da bere e ora da cementificare ha
contrapposto pezzi di produzione culturale e che è sotto l’attacco di una
politica cittadina cieca e sorda di fronte alle esigenze e alla creatività
alternativa delle nuove generazioni.
ARCI Milano, Associazione UPRE ROMA, NAGA, Spazio pubblico autogestito
Leoncavallo
Fotografie del 11/04/2009
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