Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Da
Nordic_Roma
The
Local Published: 7 Nov 08 16:18 CET
Le minoranze svedesi affrontano estese discriminazioni, incluso la
mancanza di istruzione nella loro madrelingua, ha detto venerdì l'ombudsman
svedese contro la discriminazione etnica
"Ci sono ancora strutture discriminatorie che interessano le possibilità
delle minoranze di veder rispettati i loro diritti" viene detto in un rapporto.
Molti Ebrei, Rom e Svedo-Finnici, come pure i Sami, un popolo indigeno sparso
nella Norvegia settentrionale, Svezia, Finlandia e Russia, ed i Tornedalians,
che sono di discendenza finnica, "hanno perso la loro lingua", dice il rapporto.
In molti non hanno mai avuto la possibilità di imparare la propria lingua,
viene detto, aggiungendo che alcune lingue delle minoranze sono minacciate
all'estinzione.
Sino agli anni '70, la Svezia ha discriminato molte delle sue minoranze
nazionali, anche con la sterilizzazione forzata e l'esclusione delle lingue di
alcune minoranze dalle scuole e dai luoghi di lavoro.
Dal 2000, sono stati ricevuti circa 200 rapporti sulla discriminazione delle
minoranze nazionale in Svezia, inclusi un certo numero di reclami di Rom a cui è
stato negato l'accesso alla casa ed agli spazi pubblici.
Ci sono anche numerosi reclami da parte dei Sami, i cui diritti linguistici
non sarebbero rispettati.
"La situazione è molto seria," ha detto alla Radio svedese l'ombudsman
vicaria Anna Theodora
Gunnarsdottir.
Le minoranze "sperimentano commenti degradanti... e per loro può essere
difficile ricevere istruzione a cui hanno diritto nella loro lingua madre.
Comparato all'accesso dei bambini svedese nella loro lingua, è ovvio che ci sia
discriminazione," ha detto.
Aggiunge il rapporto "Le strutture discriminatorie nelle scuole influenzano i
risultati scolastici dei bambini e quindi hanno conseguenze nelle loro
possibilità di proseguire negli studi superiori, e quindi nel loro accesso al
mercato del lavoro."
AFP
The report is available here:
http://www.do.se/upload/Ladda ner/dorapport-nationella-minoriteter.pdf
(in Swedish)
Da
Romanian_Roma
Circa il 13% degli studenti che hanno usufruito dei posti distribuiti
agli studenti di etnia Rom nelle scuole superiori ed il 10% di quanti occupano i
posti speciali assegnati ai Rom nelle università statali, non sono
affiliati a questo gruppo etnico, secondo una ricerca condotta da Gallup e
commissionata dal Fondo Istruzione Rom (REF).
La ricerca indica che soltanto il 7% di quanti occupano il posto
riservato a giovani Rom nelle scuole superiori parla romanes. Secondo la
ricerca, i beneficiari di questi posti sono giovani di piccole famiglie (1-2
figli) con una migliore situazione finanziaria, dato che il 75% di loro possiede
un computer e un più alto livello d'istruzione.
Mentre i beneficiari delle istituti artistici e commerciali, la maggior parte
arriva da famiglie con più di 3 bambini, con risorse finanziarie più
basse (il 40% di loro ha un computer). In questo caso, il 22% di loro parla
romanes ed osserva le tradizioni di questo gruppo etnico.
I beneficiari dall'ambiente universitario vengono da famiglie con 3-4 figli,
il 71% di loro ha un computer proprio e soltanto il 17% parla romanes. La
distribuzione di genere a livello universitario indica che la percentuale delle
ragazze rom è significativamente più alta di quella dei ragazzi.
Le specializzazioni universitarie per cui hanno optato riguardano gli
studi sociali: sociologia, pedagogia, filologia ecc.
La ricerca poi rivela che il 77% dei beneficiari dalla scuola
secondaria e l'88% dei Rom delle istituzioni scolastiche superiori,
parteciperebbero in almeno un tipo di azione nel campo delle OnG.
Tra il 2000 e il 2006, furono distribuiti circa 10.300 posti speciali
a studenti rom delle superiori e 1.420 posti nelle università furono
stanziati per giovani Rom, il 20% dei beneficiari provenienti dalle aree rurali.
Nel 1998, il Ministero dell'Istruzione adottò il primo regolamento
ufficiale per la distribuzione di posti speciali per candidati Rom in sette
università. Susseguentemente, il numero dei posti venne allargato ad un maggior
numero di università.
A partire dal 2000, per ordine del Ministero dell'Istruzione, le misure
affermative furono estese all'intero sistema dell'istruzione secondaria,
e gli ispettorati scolastici distrettuali furono incaricati di stabilire il
numero di posti e le istituzioni scolastiche dove andavano distribuiti. Furono
stabiliti entro il limite massimo di due posti speciali per classe (al di sopra
del tasso d'istruzione).
Il Fondo Istruzione Rom ha la missione di ridurre il gap esistente
tra la popolazione rom e gli altri gruppi etnici in termini di risultati
educazionali, attraverso politiche e programmi che promuovano istruzione di
qualità per i Rom, incluso la de-segregazione del sistema educativo.
L'obiettivo principale del REF è di appoggiare il disegno e lo sviluppo di
politiche che possano aiutare l'inclusione dei Rom nel sistema educativo. Il
Fondo Istruzione Rom sta finanziando progetti educativi nei paesi dell'Europa
Centrale e Orientale che partecipano al Decennio dell'Inclusione Rom.
DIVERS - www.divers.ro
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