L' associazione culturale Thèm Romanò organizza, nell'ambito della stagione
teatrale 2008-2009 del Comune di Lanciano, in collaborazione con l'
Istituzione Deputazione Teatrale a partire dalle ore 21.30 di sabato 15
novembre a Lanciano presso il Teatro Fedele Fenaroli la quindicesima edizione
del...
Uno dei ragazzini aveva subito un furto in casa e ha dato la colpa ai
circensi
I luoghi comuni, gli stereotipi sono difficili da cambiare. Un ragazzino di 16
anni giorni fa aveva subito un furto in casa. Con un’ardita associazione mentale
ha pensato immediatamente agli zingari. E quando ha visto il cartello
pubblicitario di un circo ha dato subito la colpa a loro. E, insieme ad un
amico, ha subito escogitato una vendetta: lanciare una molotov contro il
tendone.
E’ questa l’assurda motivazione data per “giustificare” una cosa tanto grave.
Poteva essere una strage, ma per fortuna non è andata così. Dopo la paura, i
lavoratori del circo parlano tranquillamente con i cronisti. «Non abbiamo avuto
problemi con nessuno, la gente del posto ci saluta con cordialità, i nostri
bambini da una settimana frequentano le scuole della città. Non è la prima volta
che veniamo a Sarzana è una città accogliente dove ci siamo sempre trovati bene
- racconta una giovane donna con l’aria spaventata che ben interpreta lo stato
d’animo dei circensi che poi continua - Questa bravata poteva costare davvero
cara: se la bomba fosse stata lanciata di notte avremo potuto bruciare tutti
quanti, insieme ai nostri bambini».
«Il nostro è un circo grande, una cittadella recintata - dice Francesca Karoli,
contitolare del circo - Quel gesto poteva distruggere le nostre vite, il nostro
lavoro di anni di sudore. Giriamo l’Italia da anni e anche i paesi vicini, non
ci è mai accaduta una cosa tanto grave. Siamo sconvolti!». Dopo il lancio delle
molotov nel recinto dei cavalli tra la gente del circo Karoli si respira un’aria
di paura. L’ ordigno è stato gettato poco prima dello spettacolo pomeridiano che
ospitava un gran numero di bambini e le loro famiglie. Solo per un caso la bomba
non è esplosa: nella stalla, poco distante il tendone già gremito di persone, si
trovavano una trentina di cavalli ed è facile immaginare che se i quadrupedi si
fossero spaventati per lo scoppio dell’ordigno, all’interno dell’area del circo
sarebbe stato il caos.
I responsabili del gravissimo gesto, sono due ragazzini di 16 anni uno residente
a Sarzana e l’altro a Vezzano. Entrambi sono subito stati individuati dai
carabinieri che li hanno fermati e denunciati al Tribunale dei minori di Genova.
La cronaca della terribile giornata ha avuto inizio poco prima delle ore 17,
quando i due con gli scooter, si erano fermati in via Silea, proprio dietro il
grosso parcheggio della variante Aurelia (ex “area Gerardo”) dove in questi
giorni fa tappa il circo Karoli. Uno dei due, acceso l’innesco di una bottiglia
incendiaria, l’ha lanciata nell’area delle scuderie, dove si trovavano una
trentina di cavalli.
Poi sono fuggiti a tutta velocità. L’azione però è stata vista da un testimone
che è riuscito ad annotare – seppur in maniera parziale e confusa entrambe le
targhe. Per un caso fortuito la bottiglia, rimbalzata sul tetto della stalla e
caduta sul cortile, proprio in mezzo ai cavalli, non s’è rotta e quindi la
benzina contenuta non è esplosa.
Uno degli stallieri, vista la fiammata, è subito accorso e ha prontamente spento
l’ordigno. Immediata la chiamata al 112. Diramate le ricerche, i due ciclomotori
sono stati presto trovati. Infatti, due mezzi corrispondenti alla descrizione e
con le targhe compatibili a quelle parziali riportate dal testimone, erano
parcheggiati, col motore ancora caldo, uno a fianco all’altro nel parcheggio di
Porta Romana. I giovani proprietari erano poco distante, come nulla fosse, a
chiacchierare con alcuni amici presso il monumento di piazza Garibaldi, in pieno
centro a Sarzana.
Accompagnati in caserma, i ragazzini hanno subito confessato, permettendo anche
di ritrovare il panno usato per l’innesco e l’accendino che, insieme alla
bottiglia e ai due motorini, sono stati sequestrati. In caserma sono arrivati
anche i genitori dei giovani: non volevano credere a quello che avevano fatto i
loro figli. I due sedicenni sono accusati di fabbricazione, detenzione e porto
materiale esplosivo e tentato incendio doloso.
Di Fabrizio (pubblicato @ 11:08:54 in Italia, visitato 1831 volte)
Ricevo da Tommaso Vitale
Il Coordinamento Rom (ACLI; Arci; Associazione Liberi; Associazione Nocetum; Associazione Oltre il Campo; Aven Amenza; Caritas Ambrosiana; CGIL
Milano; Comitato per le libertà e i diritti sociali; Comitato Rom e Sinti
Insieme; Comunità S.Egidio; Fondazione Casa della Carità; Gruppo Abele; Naga;
Opera Nomadi; Padri Somaschi) organizza un
Incontro con le associazioni e con gli operatori del diritto su: Combattere la discriminazione strutturale contro i ROM: cause
strategiche e ruolo della società civile
con
Lilla Farkas Avvocato esperto in tutela dei diritti umani,
Componente del Network of Independent Experts in the Non-discrimination Field
della Commissione Europea e dell’ Hungarian Equal Treatment Authority
e
Mariana Berbec Rostas Associate Legal Officer for Legal Capacity
Development Program, Legal Aid and Community Empowerment Clinics della Open
Society Justice Initiative
Camera del Lavoro di Milano
corso di Porta Vittoria 43
Sala De Carlini 12 novembre 2008 Ore 19.30
L’incontro sarà l’occasione per riprendere la discussione sulla
costituzione a Milano di un Osservatorio sui diritti fondamentali, sui possano
aderire operatori del diritto, docenti ed esperti che intendono far valere gli
strumenti legali di lotta alla xenofobia, al razzismo e alle discriminazioni e
di tutela dei diritti fondamentali.
L'idea "buona" di
schedare i Senza Dimora l'aveva già avuta Alemanno ad
agosto. Adesso rispunta dal cappello della Lega insieme a un'impressionante
cocktail di porcherie e ieri sera è stata inserita nel "pacchetto
sicurezza", in votazione martedì. Questo il testo dell'emendamento:
Dopo il comma 3 dell'articolo 2 della legge 24 dicembre 1954, n. 1228 è
aggiunto il seguente:
"3-bis. 1. E' comunque istituito presso il
Ministero dell'interno un apposito registro delle persone che non hanno
fissa dimora. 2. Con decreto del Ministro dell'interno, da adottarsi nel
termine di 180 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sono
stabilite le modalità di funzionamento del registro di cui al comma 1
attraverso l'utilizzo del sistema INA-SAIA.".
Il vizietto di schedare le persone anziché occuparsi dei loro problemi resta. Il
problema in questione è la residenza. La mancanza di residenza
anagrafica impedisce ai senza dimora di accedere ai propri diritti, perché li
rende invisibili rispetto alla burocrazia. In molti comuni si è provveduto, in
molti altri no: se si vuole fare qualcosa si parta da questo.
La sicurezza è prima di tutto un diritto delle persone più fragili. Spero che
qualcuno se lo ricordi, prima o poi.
L'Espresso- Repubblica di Sandro Mortari: Basta raduni dei sinti al
Migliaretto Il Comune ha destinato l’area solo a manifestazioni sportive!
Basta mega raduni al Migliaretto con tanto di tendone sotto il quale si radunano
centinaia di persone, come ogni anno succede, sul finire dell’estate, con i
sinti evangelici. Porte sbarrate anche per i turisti che arrivando a Mantova in
camper decidessero di occupare le piazzole attrezzate con luce e acqua corrente.
D’ora in poi quell’area attigua ai campi di calcio, rugby, atletica e agli
impianti di tiro a segno e per il motocross avrà un uso esclusivamente sportivo.
L’unica eccezione sarà fatta per le roulottes e gli autocaravan degli esercenti
che installeranno le loro giostre, bancarelle e attrazioni varie al luna park
del Te, in occasione della fiera di Sant’Anselmo. Ma solo per quanto riguarda
l’occupazione dell’area attrezzata.
Tutto il resto dell’area (ad eccezione del sedime recintato, considerato
ancora aeroporto dall’Ente nazionale per l’aviazione civile) sarà off limits. O
meglio, potrà essere utilizzato solo in funzione delle manifestazioni sportive
che verranno organizzate dalle società che gestiscono gli impianti sportivi
nella zona.
Il giro di vite è stato deciso dalla giunta comunale dopo che il raduno della
missione evangelica zigana dello scorso settembre aveva costretto i dirigenti
del rugby Mantova e Viadana ad annullare il tradizionale torneo dei due fiumi.
La decisione da parte delle due società sportive era stata presa perché 200
camper e più di 400 persone arrivati da tutt’Italia per il raduno annuale degli
evangelici sinti avevano ridotto di molto gli spazi attorno agli impianti
sportivi, abitualmente utilizzati da chi li frequenta. Inoltre, vari
sopralluoghi della Polizia comunale avevano accertato la pericolosità per la
circolazione pedonale e veicolare. Una situazione che solitamente si prolunga
per due settimane, da metà a fine settembre. «Era un atto dovuto - dice
l’assessore allo sport Fabio Aldini -. Le esigenze delle società sportive
andavano salvaguardate. Se l’assemblea della missione evangelica zigana chiederà
di venire a Mantova anche l’anno prossimo troveremo un’altra area».
La delibera della giunta comunale parla chiaro: dopo aver stabilito «la
vocazione prevalentemente di natura sportiva e ricreativa» del Migliaretto,
viene vietato l’utilizzo di quell’area «per qualsiasi manifestazione che non
abbia carattere sportivo, ad eccezione dell’area attrezzata per la sosta dei
caravan e delle roulottes utilizzate dagli operatori esercenti lo spettacolo
viaggiante». (02 novembre 2008)
Actualité Boulogne - 07.11.2008, 04:58 - La Voix du Nord
Annullato dal tribunale amministrativo a febbraio, l'arresto anti-mendicità
deciso dal sindaco di Boulogne, ha nuovamente occupato la giustizia. Il 30
ottobre, gli avvocati del comune e quelli della Lega dei Diritti dell'Uomo si
sono nuovamente scambiati i loro argomenti a Lille.
Nel febbraio 2008, il tribunale amministrativo aveva condannato il sindaco di
Boulogne ed annullato l'arresto anti-mendicità preso nel 2007.
La Lega dei Diritti dell'Uomo, a fianco dei Rom sin dal loro arrivo due anni
fa, aveva fatto un reclamo ed aveva anche ottenuto una vittoria contro il
sindaco di Wimeureux... che aveva deciso di non ricorrere in appello.
Frédéric Cuvillier invece ha contrattaccato. E' stata la corte d'appello
amministrativa che ha ripreso il dossier evocato il 30 ottobre scorso. "Ho
deposto le stesse conclusioni della prima istanza", spiega la signora Calonne,
avvocato della Lega, vale a dire che stima che le misure erano senza dubbio
sproporzionate nei confronti del rischio incorso: il famoso disturbo all'ordine
pubblico. In attesa della decisione della corte, che potrebbe arrivare molto
presto, nessun arresto proibisce più la mendicità. Il sindaco stima che "ormai
ci siano meno" mendicanti in città.
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