Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 02/08/2008
Da
Roma_und_Sinti
DW WORLD.D - DEUTSCHE WELL
I Sinti e i Rom sopravvissuti all'Olocausto ed i loro nipoti questa
settimana stanno visitando il campo di sterminio di Auschwitz, come parte di un
viaggio educativo progettato per sollevare la consapevolezza storica tra le
giovani generazioni
E' la prima volta che giovani ed anziani assieme prendono parte ad un evento
di questo tipo in Germania. Trentacinque sopravvissuti all'Olocausto e 20
giovani tra i 16 e i 30 anni viaggeranno verso la Polonia.
Insieme, vecchi e giovani hanno ricordato il 2 agosto 1944 - la data in cui
le SS uccisero i 2.900 reduci Rom e Sinti ad Auschwitz. Questo è l'anniversario
in cui la comunità commemora i loro morti nell'Olocausto.
I sopravvissuti forniranno anche ai partecipanti la loro guida personale nel
giro del campo di Auschwitz-Birkenau durante il viaggio di cinque giorni, che è
stato organizzato dal Centro Culturale e di Documentazione dei Rom e Sinti
Tedeschi assieme alla Federazione per la Democrazia e la Tolleranza (BfDT).
Collegamento tra passato e presente
"Volevamo dare alle generazioni più giovani l'opportunità di collegarsi alla
storia," ha detto Romani Rose, presidente del Consiglio Centrale dei Sinti e
Rom.
Andreas Pflock del centro di Heidelberg ha sottolineato l'importanza della
dimensione personale.
"I sopravvissuti all'Olocausto passeranno la loro esperienza," ha detto.
"Molti della precedente generazione che ha vissuto Auschwitz stanno sparendo,
non vogliamo che questa esperienza vada persa."
"E' importante per la generazione più giovane conoscere cosa hanno passato i
membri della propria famiglia perché interessa la percezione della loro storia.
E' anche un'importante fondamenta per il loro futuro," ha aggiunto.
Pflock ha detto che il viaggio includerà anche un incontro con i componenti
dei Rom e Sinti Polacchi, coinvolgendoli nelle discussioni sul loro attuale
lavoro politico.
Si stima che circa un milione di Sinti e Rom siano stati uccisi durante il
regime nazista. Oggi vivono in Germania tra i 70.000 e gli 80.000 membri della
minoranza.
DW staff (jg)
Gallarate (VA), Comune e Sinti: tutto bene
E’ passato (quasi) un anno dal trasferimento dei sinti gallaratesi da via De
Magri alla periferica area di sosta di via Lazzaretto. E a distanza di quasi un
anno, la soluzione provvisoria adottata – e che scadrà ai primi di settembre -
sembra accontentare tanto l’am...
Oggi è meglio non dirsi rom per sottrarsi al disprezzo
Questo capita in vari tempi, in diversi Paesi. Non si sa con esattezza quanti
siano i Rom residenti in ciascuno Stato. Sappiamo, però, che in alcuni sono
numerosi, soprattutto nei Balcani orientali. Ma un numero anco...
Traian Basescu: "voglio che voi sappiate che non esiste l'idea di abbandonarvi"
"Voglio che voi sappiate che non esiste l'idea di abbandonarvi. Capiamo anche
parte delle misure prese dal governo italiano ma non possiamo essere
d'accordo con un trattamento che sia al di fuori delle leggi europee". Lo ha
detto il presidente romeno Traian Basescu ai Rom Rumeni...
Berlusconi difende le impronte
Non c’è «nessuna discriminazione» verso il popolo romeno, anzi c’è «un’attività
continuativa di collaborazione tra i due Paesi e tra le rispettive forze
dell’ordine». Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante
una...
Basescu contraddice Berlusconi: "sui Rom non siamo d'accordo"
"E' lontano dalla verità che ci sia un comportamento negativo da parte del
governo e del popolo italiano nei confronti della comunità romena in Italia".
Silvio Berlusconi, conclude così l'incontro con il presidente romeno, Traian
Basescu. Lo fa, cercando di rassicurare il leader di Bucarest, che in Italia non
è in atto una discriminazione verso la su...
Giornalisti contro il razzismo
La campagna «Giornalisti contro il razzismo», che nelle scorse settimane ha
lanciato l’appello «I media rispettino il popolo rom», continua la propria
battaglia per un’informazione rispettosa e deontologicamente corretta. La tappa
successiva è la richiesta di adesione ad un glossario che, appunto, ridefinisce
le parole più in voga e, secondo i promotori della campa...
Ma che fine ha fatto il ministro Carfagna?
Questa domanda siamo in molti a porcela. Il neo ministro per le pari opportunità
in due mesi e mezzo è stata completamente assente sulla questione sinta e rom e
non solo. Mentre tutto il mondo ci tacciava di razzismo, la ministra ha
determinato una svolta evid...
Palermo, una giornata al mare
Sembrava non aspettassero altro. Ieri mattina si sono svegliati all´alba e hanno
atteso pazientemente l´arrivo dell´autobus seduti sulla panchina del parco alle
porte della Favorita. Settanta bambini rom, dai cinque ai tredici anni, quasi
tutti provenienti dalla ex-Jugoslavia, hanno accolto con entusiasmo le attività
della c...
Ancona, Festival Internazionale Adriatico Mediterraneo
Dopo il successo del 2007 torna ad Ancona, dal 30 agosto al 7 settembre 2008, il
Festival Internazionale Adriatico Mediterraneo che includerà anche il Festival
di musica Klezmer...
Un Ferrara carico di stereotipi
Ci mancava solo Giuliano Ferrara a dipingere con uno sproloquio il rapporto di
Thomas Hammarberg, Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa.
Ferrara ammette di non conoscere il commissario ma sorprendentemente dopo poche
righe afferma il c...
Impronte, il Governo si ferma
Le iniziative che in tutta l’Italia si sono susseguite in queste settimane per
contrastare le iniziative del Governo italiano hanno avuto, in parte, successo.
Il documento, reso noto dal Ministero dell’Interno, “Linee guida per l'attuazio...
Da
Roma_Daily_News
Reuters 29 luglio 2008 - L'Italia è stata criticata per i severi provvedimenti
contro la sua minoranza Rom. Di seguito alcuni dettagli sui Rom in
Europa:
* UNIONE EUROPEA:
- L'esecutivo UE ha fatto pressione sugli stati membri perché offrano
migliori condizioni di vita ai Rom, che soffrono di discriminazione.
- La Commissione ha pubblicato uno studio che dice che spesso ai Rom non
vengono date pari opportunità per avanzare socialmente in UE, anche se esistono
leggi antidiscriminatorie riguardo l'accesso al lavoro, i sistemi di sicurezza
sociale, i servizi e la casa.
* RAPPORTO UNICEF:
- Un rapporto UNICEF del 2005 dice che l'84% dei Rom in Bulgaria, l'88% in
Romania e il 91% in Ungheria viveva sotto la linea di povertà.
- Ci sono circa 3,7 milioni di Rom nei cinque paesi coperti dal rapporto - Bulgaria, Macedonia, Montenegro, Romania
e Serbia - 1,7 dei quali sono bambini.
- Secondo quanto riportato il 53% dei Rom aveva sofferto la fame nei mesi
precedenti, contro il 9% della popolazione non-rom.
* DECENNIO DELL'INCLUSIONE ROM 2005-2015:
- L'idea del decennio emerse dalla prima conferenza regionale ad alto livello
sui Rom tenutasi in Ungheria nel 2003.
- La decade è un impegno dei governi nell'Europa centrale e del sud-est a
migliorare lo stato socio-economico e l'inclusione sociale dei Rom. Vi prendono
parte nove paesi, tutti hanno significative minoranze Rom.
- All'inizio del 2008, Albania, Bosnia ed Herzegovina, e Spagna hanno
dichiarato la loro intenzione di unirsi alla decade.
* I ROM NELL'EUROPA:
UNGHERIA - Vivono in Ungheria oltre 600.000 Rom, la maggior parte nel
nord-est, formando la più grande minoranza etnica su una popolazione totale di
10 milioni.
- La distinzione è diffusa. L'UE ha indicato il paese tra quelli più
difettosi in termini di segregazione dell'alloggio.
ITALIA - Vivono in Italia tra i 130.000 e i 150.000 Rom, dove vengono
incolpati per crimini ed insicurezza.
- L'Italia ha programmato di prendere le impronte digitali ai Rom che vivono
nei campi, come pure la chiusura dei campi non autorizzati ed il rimpatrio di
chi è illegalmente in Italia. La decisione è stata condannata dal Parlamento
Europeo, dalla Romania - da cui provengono molti Rom - e da gruppi religiosi.
- A seguito delle proteste, un comitato parlamentare ha convenuto che le
impronte verranno prese a tutti i cittadini per le carte di identità. La misura
deve ancora passare attraverso il Parlamento.
- Lo scorso maggio, diversi campi Rom sono stati dati alle fiamme, accendendo
un incidente diplomatico tra Roma e Bucarest.
MACEDONIA - Sono tra i 150.000 e i 250.000, o circa il 10,5% della
popolazione.
- I Rom hanno ottenuto un'uguaglianza costituzionale unica in Macedonia
derivata da un accordo di pace fra il governo e la più grande minoranza, l'etnia
albanese.
SLOVACCHIA - I 108.000 Rom slovacchi hanno di solito accesso limitato al
lavoro e all'istruzione e spesso vivono in squallide condizioni senza i servizi
pubblici basici.
* TURCHIA - I Rom in Turchia non sono riconosciuti come gruppo di minoranza.
Tentativi di organizzarsi politicamente o anche culturalmente possono essere
visti come atti contro la stato, punibili per legge. Vivono in Turchia tra i
300.000 e i 500.000 Rom.
-I Rom riportano di frequenti sgomberi forzati.
Fonti: Reuters/Economist/ World Bank/www.rroma.org/
www.romadecade.org/
Writing by David Cutler and Jijo Jacob, London Editorial Reference Unit
Da
Roma_ex_Yugoslavia
Dichiarazione di Refik Jajic
BELGRADO - 26 luglio 2008 Nella sessione informativa del Media center
dell'Unione Europea, i rappresentanti della Commissione Europea nella Repubblica
di Serbia hanno annunciato che l'Unione Europea destinerà 9 milioni di EURO
per progetti assegnati al recupero di soluzioni durevoli per i rifugiati e per
il miglioramento delle condizioni di vita dei dispersi interni, come pure per la
creazione di un reddito per i rifugiati, i dispersi ed i poveri in condizioni di
emergenza.
Refik Jajic, presidente del Tavolo per i dispersi interni del Consiglio
Nazionale della minoranza Romani, ha ricordato in una dichiarazione alla
TANJUG che i Rom dopo 9 anni di abbandono delle loro case vivono ancora come
dispersi. Dopo che hanno lasciato tutti i loro averi e passato dietro di loro,
sono per la maggioranza privi di fonti di reddito, e dipendono dall'economia
informale, ad es. del lavoro irregolare, senza assicurazione ed integrazione.
Ha avvertito che chiudere i centri collettivi in cui i Rom dispersi dal
Kosovo e Metohija risiedono, rappresenta una nuova sfida, perché il pagamento di
un alloggio privato ostacola significativamente chi ha budget scarsi per la casa
e a cui bisogna coprire le spese basiche.
Le persone disperse internamente tanto in Serbia e Montenegro, che in
Macedonia, dove hanno lo status di rifugiati, oggi non sono realmente nella
possibilità di realizzare i loro diritti civili, cosa che peggiora la loro
dispersione. In confronto ai cittadini locali, non sono individuati
adeguatamente nelle liste degli utenti degli aiuti sociali (programma di aiuto
materiale alle famiglie). Molti Rom dispersi non hanno abitazioni durevoli, e
sono in difficoltà nel risolvere il problema della sistemazione e, per questo,
ritiene che il Progetto dell'Unione Europea sull'integrazione dei dispersi
interni troverà una soluzione durevole per i rifugiati ed i dispersi interni, e
migliorerà le loro condizioni di vita nella loro madrepatria. A causa
dell'importanza estrema del progetto dell'Unione Europea sui dispersi interni
qualificati come Romani, il Consiglio Nazionale della minoranza Romani
parteciperà all'offerta - ha concluso Refik Jajic.
Bajram HALITI - PR of National Council of Romany national minority in Serbia.
Fotografie del 02/08/2008
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