Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 22/08/2008
Ciao invio un articolo su Bruno Morelli, rom abruzzese, socio della
"Federazione Rom e Sinti Insieme"
Maria Grazia Dicati
da Il
Messaggero
di PINO VERI
AVEZZANO - Non poteva non esserci un rom di Avezzano nella "Federazione"
costituitasi al Ministero degli Interni quale organo consultivo per decidere i
nuovi rapporti tra rom e sinti (le due entie zingare esistenti in Italia) ed il
Governo, alla luce delle recentissime raccomandazioni dell’Europa sulla vicenda.
Non poteva non esserci dal momento che i rom ad Avezzano costituiscono una
nutrita "colonia" da tempo inseritasi nel tessuto marsicano, ed in stretto
contatto con le altre famiglie abruzzesi e romane.
Si tratta di Bruno Morelli, 49 anni, una maturità artistica conseguita a Roma al
liceo e poi la laurea in Belle arti. E’ tornato in Abruzzo per le ferie ma, fino
a ieri, è stato impegnato su più fronti: "Abbiamo lavorato a lungo assieme ai
tecnici del Ministero. E devo dire di aver trovato la massima disponibilità. Dei
rom sanno poco: abbiamo parlato di istruzione, di sanità, di casa. Non sono
l’unico abruzzese, ce ne sono altri tre o quattro, ma, insomma, devo dire che si
tratta di un confronto abbastanza serrato".
Morelli parla dell’Europa, delle raccomandazioni fatte al Governo italiano di
non isolare questa comunità e dello sforzo reciproco per far si che questo non
accada. Stupendo ed affascinante il suo mondo. Morelli vive tra Avezzano e Roma:
in Marsica ha il suo studio nel quale dipinge.
Quadri stupendi, opere di un fascino coloristico assolutamente ineguagliabile. E
l’ambiente? Tipicamente zingaro: una casa rigorosamente in periferia, fuori,
abbastanza curata ma, dentro, quasi una reggia. Principesca e coloratissima:
nulla di eccezionalmente ricco ma arredata con gusto da opere d’arte (sculture e
quadri) di evidente ispirazione zingara.
Ricevo da Agostino Rota Martir
Alzati gli occhi verso i loro elettori, Gasparri e Giovanardi così
predicavano:
Beati voi ricchi, perché finalmente è ormai nostro il Regno dell'impunità
e dell'affarismo.
Beati voi che ora siete sazi,
perché ora più nessuno potrà criticare o fermare la nostra abbondanza.
Beati voi che ora beatamente banchettate,
perché saranno altri a piangere e a dover tirare la cinghia.
Beati voi quando gli uomini ci ammirano e quando ci esalteranno
adulandoci e i nostri avversari saranno visti come scellerati, a causa della
nostra propaganda.
Ma guai a voi, poveri, vi dichiariamo guerra,
perché ora avrete ciò che vi meritate: la smetterete di rovistare nei
cassonetti...sarete finalmente identificati e multati!
Guai a voi affamati perché non potrete più infastidire la gente per bene
mendicando ai semafori delle nostre ricche città, vi denunceremo e poi
prenderemo i vostri figli.
Guai a coloro che vivono piagnucolando le loro miserie, perché saranno
consolati dall'esercito che proteggerà la giusta quiete delle nostre città e per
il loro bene prenderemo le loro impronte.
Guai coloro che oseranno parlare male di noi, che siamo i nuovi
messaggeri della vera divina Provvidenza, perché i nostri guardiani dell'ordine
non permetteranno più che falsi profeti disturbino la sicurezza della nostra
patria e si permetta di mettere in dubbio i nostri valori cristiani occidentali.
Meriteranno la sorte degli antichi profeti, come fecero i nostri padri verso
costoro.
(dal vangelo della casa della libertà)
Da
British_Roma
MigrantInfoSource - La Situazione della Comunità Rom di Glasgow
Di fronte a durezze, razzismo e discriminazioni crescenti nell'Europa
Centrale ed Orientale dopo la caduta dei regimi socialisti, i Rom sono fuggiti
in gran numero da una situazione che peggiorava, prima come richiedenti asilo e
poi, dal maggio 2004, come "nuovi" cittadini di un'Unione Europea allargata.
D'altro canto, sono stati incrociati da una nuova ondata di attitudini anti-Rom
emergenti nell'Europa Occidentale, sottolineata dalla speculazione dei media
sulle conseguenze, reali ed immaginarie, di un'immigrazione su larga scala dei
Rom dall'Est.
"Sproporzionalmente coinvolti da povertà e discriminati nell'impiego,
istruzione, sanità, servizi amministrativi e altri, affrontano ostacoli
considerevoli nel pieno godimento dei diritti umani e delle libertà
fondamentali"
Questo Rapporto riunisce la ricerca sull'esclusione sociale dei gruppi della
minoranza Rom in Europa e le loro sfide nel migrare in Europa Occidentale. Si
focalizza particolarmente sulla significativa comunità di Rom slovacchi a
Govanhill, Glasgow. Lo studio esamina il lavoro dei fornitori di servizio, e
guarda ai successi e alle sfide all'interno di una politica più vasta, politiche
sociali e contesti culturali.
Università della Scozia Occidentale. Commissionata e fondata
dall'Associazione di Cura e Salute della Comunità di Glasgow Sud Est e da Oxfam.
I risultati principali della ricerca:
- I governi, tanto a livello UK che scozzese, non solo hanno fallito nel
giocare la loro parte nella salvaguardia dei diritti dei Rom come gruppo
etnico riconosciuto in Europa, ma anche nel promuovere e far crescere la
consapevolezza dei diritti dei Rom entro la UK.
- Molti dei problemi dei Rom provengono dalla loro deliberata esclusione
dalla cittadinanza nei paesi UE da cui provengono. Questa esclusione è il
risultato di un razzismo profondo e radicati a tutti i livelli della
società.
- Dato il continuare della persecuzione ed esclusione dei Rom in
Slovacchia e Repubblica Ceca, non è illogico vedere i Rom come un gruppo che
continua ad essere "spinto" all'estero più che essere "attirato"
dalle promesse di impiego.
- I Rom si trovano principalmente nel lavoro part-time e temporaneo,
esclusi dalle principali strutture come risultato dai servizi d'impiego del
settore pubblico e dipendono dai "capibanda" per il lavoro e la casa. Come
risultato sono spesso incapacitati ad accedere ai benefici come il contratto
di lavoro, salario minimo, diritti pensionistici, vacanze pagate, congedo di
maternità e congedo pagato di malattia.
- Riguardo alla casa, i Rom sono particolarmente vulnerabili nella
dipendenza del settore privato, causa la loro situazione lavorativa e
conseguentemente sperimentano alti affitti, condizioni sotto gli standard e
accordi di locazione inesistenti. Questo porta al sovraffollamento dato che
le famiglie sono forzate a riunire le loro risorse, sfratti, e rapporti
forzati nella comunità come conseguenza di aumentati rumori e spreco.
- Le barriere nell'accedere ai centri dei servizi sanitari riguardano la
lingua e la cultura. Queste barriere impattano sulla capacità dei Rom di
registrarsi e sulla loro comprensione dei protocolli come la prenotazione
degli appuntamenti. Gli operatori sanitari hanno trovato livelli crescenti
di malnutrizione tra i bambini, sovraffollamento e infestazioni, tutti
portano a significativi rischi sanitari pubblici.
(English only)
Click here to download the report pdf or
click here to download the briefing
Di Fabrizio (pubblicato @ 00:09:21 in media, visitato 7399 volte)
Contemporaneamente all'articolo dell'Unità
di due giorni fa, è uscito anche questo lancio
ANSA.
20-AGO-08 18:43
NOMADI: IN VIAGGIO VERSO LA NUOVA FRONTIERA DELLA RETE /ANSA
TANTI I SITI 'FINESTRA' SUL MONDO DI ROM E SINTI (ANSA) - MILANO, 20 AGO -
Nomadi del web, nomadi del nuovo millennio. Ormai in disuso la pratica della
vita errante, i rom e sinti dell'era di internet viaggiano attraverso la rete
con blog, siti internet e portali dedicati. Nel web le diverse comunità si
incontrano, parlano, si scambiano informazioni e condividono problemi. Ma
soprattutto si fanno conoscere dal mondo che gli ruota attorno, quello che loro
stessi definiscono degli "stanziali". Gli italiani che, in modo sempre più
intenso negli ultimi mesi, hanno imparato a conoscere i nomadi tramite le pagine
di cronaca dei giornali e i tg per i furti di bambini, l'accattonaggio e il
rilevamento delle impronte digitali ai minori. Ci pensa il portale Mahalla,
specializzato in informazione dal 'mondo nomade', a rovesciare il luogo comune
sul popolo romanò, con una sorta di piccolo notiziario sull'Italia e l'Europa.
Racconta invece piccole storie quotidiane, legate alla sua provincia, il blog
dell'Associazione sinti italiani di Vicenza. "Tutto bene quando siamo in giro
per l'estate con le giostre ma quando, durante l'inverno, torniamo a casa e ci
rimaniamo per molti mesi, la gente comincia ad avere la paura del 'diverso'",
scrive Elvis Ferrari, presidente dell'Associazione sinti italiani. In un altro
post, c'é, invece, la storia di Domenico e Rosanna, rom lui e sinta lei, con una
figlia che da dieci anni si trova inchiodata al letto in stato di coma e
sopravvive grazie alla solidarietà della loro grande famiglia, composta da dieci
figli, che vivono grazie alla raccolta dei metalli. Dalle storie difficili ai
successi di grandi, piccoli nomadi. Come quella di Michele Di Rocco, il pugile
zingaro che ha addirittura difeso i colori dell'Italia alle olimpiadi di Atene.
O di Alexian Santino Spinelli, musicista e poeta rom, artista di fama
internazionale e, si legge sul suo curriculum sul sito dell'Associazione Thém
Romanò, "l'unico rom al mondo con due lauree ed una cattedra universitaria".
Partito da una roulotte in un campo di Pietrasanta, infatti, è arrivato, dopo
una laurea in lingue e l'altra al Dams all'università di Bologna, a insegnare
lingua e Cultura Romaní all'ateneo di Trieste. Tante, poi, le pagine web come 'Sucar
Drom', 'O Vurdon' e 'Nevo Drom' dedicate all'approfondimento sulle tematiche di
attualità e alle iniziative dei diversi comitati nati per valorizzare la cultura
Romanò nella penisola. Facile capire perché, il tema più caldo su cui si
spendono tante parole e commenti negli ultimi mesi, sia quello della schedatura
delle impronte per i bimbi rom. (ANSA).
PS: per i più esigenti,
QUI c'è una versione in portoghese 
Fotografie del 22/08/2008
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