Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 29/08/2008
La sinistra italiana deve ritrovare la via dei diritti umani
Un amico Sinto italiano, uomo di sinistra da tanti anni, ci scrive, esponendoci
i suoi dubbi e le sue speranze riguardo alla posizione del suo partito nei
confronti dei Rom e dei Sinti in Italia: "Cari Roberto e Dario...
Ci sono minori e minori, come ci sono genitori e genitori...
Alcuni giorni fa è stato pubblicato un interessante articolo da Il Secolo XIX: i
figli devastano la scuola, i genitori accusano i carabinieri. Nell’articolo si
evidenziano quattro storie che vedono protagonisti dei minorenni: una scuola
devastata a Spotorno; la ferrovia incendiata ad Alberga; un appartamento violato
ad Albisola Superiore...
Crema (CR), la cultura rom affronta i pregiudizi
Lo Spazio Donne della Festa Centrale del Partito Democratico ha affrontato ieri
sera un tema di stretta attualità, il problema rom e gli atteggiamenti
razzisti nei confronti di questa etnia, oggi più che mai protagonista della
cronaca...
Padova, i Sinti ringraziano il Vice Sindaco Claudio Sinigaglia
Sfogliando i giornali, ci siamo imbattuti nella risposta del vicesindaco Claudio
Sinigaglia al consigliere Domenico Menorello, che accusa l'Amministrazione
Comunale di favorire noi Sinti, regalandoci alloggi che invece ci stiamo
costruendo da soli, e che rappresentano per noi un passo fondamentale verso
l'integrazione...
Milano, DeCorato è triste: non trova circa ventimila rom
In circa un anno e mezzo a Milano ci sono stati circa 80 sgomberi di Rom e Sinti
da aree occupate abusivamente e 350 allontanamenti da pubbliche vie: "Sono
operazioni - afferma il vice sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De
Corato - che han...
Tanta ipocrisia anche al Meeting di Rimini
La “Chiesa non è, in quanto tale, un soggetto politico”. Si apre il Meeting di
Comunione e Liberazione con il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi
italiani, che rimettere i puntini sulle “i”. Bagnasco riprende le parole di
Benedetto XVI pronunciate ...
Matrimoni finti? Forse è un bene...
Da due giorni imperversano le notizie dei “matrimoni finti”. Molti giornali
italiani si sono lanciati a capofitto su alcune storie, in particolare una a
Modena, per lanciare una nuova campagna contro le minoranze sinte e rom. Non
capisco tutto quest...
Roma, "ognuno ha il diritto di sostare dove vuole"
Il nuovo Questore Giuseppe Caruso appena arrivato si mette in rotta di
collisione con Alemanno, Sindaco di Roma. Il tutto è nato dopo le dichiarazioni
di Alemanno sui due cicloturisti olandesi brutalmente aggrediti a Ponte Galeria.
Si è presentato anche così ieri il nuovo numero uno della polizia...
Lamezia Terme, Chiesa vicina e solidale con i Rom
Il vescovo della diocesi lametina , monsignor Luigi Cantafora ha fatto visita
alla popolazione Rom del campo di località Scordovillo. Il presule ha così
risposto all'invito dei giovani che lavorano alla cooperativa Ciarapanì e che lo
hanno accompagnato per tutto il tempo d...
Brescia, siamo sinti non "zingari"
Cosa hanno in comune Yul Brynner, Charles Chaplin, Michael Caine, Elvis Presley
e Moira Orfei? Sembra un quesito enigmistico, ma la soluzione è semplice: sono
tutti sinti. Quando si parla di un mito com...
Veneto, calpestano la Costituzione per cacciare tutti
Un incontro con le forze dell’ordine il 12 settembre cui parteciperanno tutti i
sindaci del Veneto Orientale. Per adesso, il Comitato sull’ordine e la
sicurezzadi ieri in prefettura, dedicato alla “emergenza nomadi”, ha stabilito
la linea dura: quando i nomadi arrivano, devono essere mandati via...
Scuola, la Gelmini si dimentica dei Rom?
L'anno scolastico 2008/09 sembrava dover essere l'anno degli alunni rom. Tutti a
scuola, era la priorità della politica solo poche settimane fa, dal ministro
Maroni alla Gelmini in giù, fino all'approvazione - il 30 luglio - di una
mozione bipartisan che impegna il governo a p...
Arcobaleni di pace
I suoni sono emozioni: cromatismi di luce dell’anima, arcobaleni di pace che
l’a...
Se Pirlo avesse più coraggio...
Wikipedia, la più grande enciclopedia online del mondo, consultata ogni giorno
da milioni di persone, lo scrive nero su bianco e il motore di ricerca Google
dedica all’argomento la bellezza di 6.750 siti. Il calciatore milanista Andrea
Pirlo, bresciano originario di...
Vicenza, il Sindaco si avvicina a grandi passi alla denuncia per razzismo
L’aveva promesso e alla fine ha firmato un’ordinanza che potrebbe fare “scuola”:
il sindaco di Vicenza dichiara guerra contro i bivacchi con camper e roulotte e
utilizza tutti i poteri che la legge gli consente per “sconfiggere” il fenomeno:
sanzioni amministrative salate che, in virtù del decreto sulla sicurezza, la
giunta fissa da 350 a 500 euro, e una denuncia penale, a norm...
Rambo e Daniel, i rom del rugby cercano casa nel Super 10
Brescia, quartiere San Polo, all'ombra dell'inceneritore finito al centro delle
cronaca quando c'era da risolvere l'emergenza rifiuti a Napoli. Là Augusto
Innocenti anni fa acquistò un pezzo di terra e edificò il suo sogno, una villa
stile «Via col vento», con colonne d...
Di Fabrizio (pubblicato @ 09:06:17 in media, visitato 2615 volte)
Da
Nordic_Roma
Il Malinteso by Keith Goetzman
Per altre informazioni sulla cultura Rom, inclusi link ad articoli,
interviste, organizzazioni ed altre risorse, visitate
utne.com/ Roma (in inglese NDR)
Raccontare l'intera storia del popolo Rom sarebbe un'impresa epica. La saga
attraverserebbe secoli e continenti, con una narrazione spezzettata che parte da
un gruppo di nomadi quando lasciò l'India e si dirama in una costellazione di
distinte comunità attraverso l'Europa e oltre, ognuna formando le proprie
tradizioni e stili di vita, tutti perseguitati da stereotipi, sospetti ed altre
connotazioni dell'etichetta "Zingara" così spesso loro applicata. Coinvolgerebbe
l persecuzione, la discriminazione, ed il genocidio, come pure la musica, le
arti circensi ed i propri vestiti e manufatti.
Il fotografo danese Joakim Eskildsen conosceva poco di questo contesto in
espansione quando nel 2000 decise di fotografare le comunità Rom per il libro
The Roma Journeys (Steidl, 2008). Infatti, confessa di non conoscere "assolutamente
niente" sui Rom eccetto gli "orribili, terribili, inumani" stereotipi assorbiti
mentre cresceva in Danimarca. Quando cominciò a vivere tra i Rom ungheresi con
la scrittrice Cia Rinne, così, si avvicinò alla "storia infinita" del popolo
Rom.
"Diventammo così affascinati, così interessati" dal mondo Rom, dice, "ed
anche sorpresi da tutta l'ignoranza" dei non-Rom. "Anche i nostri amici più
istruiti avevano ogni tipo di strani stereotipi e idee strambe. Abbiamo ritenuto
in qualche modo che era impossibile fare qualcosa di superficiale."
Lui e Rinne lavorarono al progetto per sette anni - "il tempo più breve
possibile che avremmo mai immaginato" - vivendo nelle comunità Rom in sette
nazioni con una notevole abilità di un giornalismo documentario di immersione.
L'abilità linguistica di Rinne aiutò a forgiare collegamenti personali ed
assicurare una sistemazione strategica come quella di quattro mesi sul sofà di
una nonna in Ungheria. Il risultato è un volume vividamente colorato di una
cultura selvaggiamente diversa che, vista globalmente, non aiuta ma cambia il
punto di vista di un osservatore riguardo ai Rom.
Non è una realizzazione superficiale in un mondo dove i Rom sono ampliamente
visti con ostilità. L'espansione ad est dell'Unione Europea ha portato dagli 8
ai 12 milioni di Rom nel recinto d'Europa, e la xenofobia corre veloce in molti
dei paesi "vecchi" e "nuovi" del continente
Durante la campagna elettorale delle elezioni nazionali dell'aprile 2008,
l'ex primo ministro Silvio Berlusconi promise tolleranza zero verso "Rom,
immigrati clandestini, e criminali," e ridiventato primo ministro ha varato
misure che prevedono raid polizieschi e regole facilitate di espulsione.
In Bulgaria e Romania, nuovi stati membri UE dove i Rom sono la più grande
minoranza etnica, costituiscono anche la maggior parte dei disoccupati. I Rom
sono anche oggetto di sgomberi forzati in Slovacchia, Grecia e Irlanda, tra gli
altri posti.
Nel contempo, un movimento di difesa legale sta ottenendo attenzione, assieme
ad organizzazioni come l'European Roma Rights Centre (www.errc.org)
fondato da George Soros facendo pressione sulle singole nazioni, l'Unione
Europea e le Nazioni Unite ad aiutare i Rom nell'integrarsi socialmente.
Inoltre, le arti e la cultura Rom hanno ottenuto una buona fama alla Biennale di
Venezia del 2007, dove il Padiglione Rom ha avuto oltre 20.000 visitatori.
Contro questo contesto turbolento The Roma Journeys evita la politica consumata, salvo una rapida prefazione
dello scrittore tedesco Günter Grass. Il libro informa sul dibattito mostrando,
non raccontando. Anche il testo di Rinne, che descrive persecuzioni e minacce,
lo fa con un approccio che è più documentario che di parte. Eskildsen, dalla sua
parte, esige l'autorizzazione artistica.
"Non ho selezionato le mie fotografie con un occhio a [costruire] una storia
sui diritti umani," dice. "E' solamente una maniera fotografica, artistica,
personale di vedere. Perché sento che c'è una sola cosa importante che possiamo
fare - e poi qualcun altro potrà fare qualcosa con quel materiale."
Il libro ha già innescato "parecchia discussione," dice Eskildsen, e pure
alcune domande su come possa rafforzare o invece sfidare gli stereotipi.
Riconosce prontamente che lui e Rinnie si sono focalizzati su una sola
sfaccettatura della popolazione Rom.
"Quello che mostriamo nel libro potrebbe essere descritto come i Rom
visibili: quanti lo sono perché vogliono esserlo, o perché non può aiutare - nei
paesi dove vivono potrebbero essere messi in pericolo," dice. "Ma c'è almeno una
metà della popolazione Rom che vive in Europa ed in altri paesi che è
invisibile, e questo lavoro non può agire per loro. E' un'altra storia."
Eskildsen e Rinne hanno scelto specificamente le loro sette destinazioni con
un occhio alla rappresentazione dei vari tipi di Rom, che infatti raramente si
autodefiniscono con quel termine e piuttosto si identificano con i sottogruppi
come i manouches viaggianti francesi, i vari gruppi di professionisti
(musicisti, commercianti di cavalli) della Romania, o la piccola ma distintiva
comunità Rom finnica con i suoi propri vestiti, dialetto ed abitudini.
Eskildsen e Rinne sono andati anche in India, dove non ci sono Rom.
"L'identità Rom è una cosa Europea," spiega. "Linguisticamente si pensa che [il
Romanes, la lingua dei Rom] si sia originato in India, e per questo volevamo
andarci, dove possibilmente potessero esserci i loro antenati. Di più, ci sono
gruppi che tuttora vivono in situazioni simili."
Hanno girato nel loro itinerario in Ungheria, Grecia, e Russia, dove hanno
passato un anno a produrre il libro meticolosamente progettato. Soltanto ora Eskildsen
sta iniziando a comprendere la portata della sua realizzazione di The Roma Journeys
- con due bambini piccoli a casa, sa che può essere un'occasione di una sola
volta nella vita. Eppure, spera ardentemente di trovare un giorno il modo di
documentare i Rom "invisibili", e nel contempo è ottimista su cosa possa
fare The Roma Journeys per la gente fiera e leggendaria che ritrae.
"Questo tipo di cose non farà una rivoluzione," dice, "ma potrebbe essere un
modo di aprire gli occhi su questa cultura molto, molto importante che dovremmo
apprezzare. Il mondo intero sta diventando sempre più simile ad una singola
cultura, ed aggiunge sapore alla vita che ci siano gruppi differenti e popoli e
cultura e linguaggi. Tutto ciò rende il nostro pianeta un posto più interessante
dove vivere. Se sapremo girare questa forza negativa contro i Rom in un discorso
sulle cose positive - c'è tanto di positivo e bello nella loro cultura - ne
beneficeremo tutti.
Da
Vita - 29
agosto 2008
Parla Eva Rizzin della neonata Federazione Rom e Sinti Insieme
Eva Rizzin, 30 anni, è un vulcano d'energia, con un curriculum in continuo
aggiornamento. Laureata in Scienze Politiche con bacio accademico, un anno fa ha
discusso una tesi di dottorato in geopolitica sull'anti-ziganismo nell'Europa
unita. È qualcosa che la tocca in prima persona: la Rizzin è nata a Udine da
mamma sinta e ne va fiera. È anche per questo che la sua lotta contro le
discriminazioni e per i diritti di rom e sinti va oltre l'Accademia e la vede
quotidianamente impegnata sul campo. Nel 2005 ha fondato OsservAzione, centro di
ricerca-azione contro la discriminazione. Appena gliel'hanno proposto, non ha
esitato un attimo ad accettare la proposta di entrare a far parte della neonata
Federazione Rom Sinti insieme.
Vita: Eva, ci spiega perché nasce quest'esperienza?
Eva Rizzin: La parola chiave è partecipazione. Rom e sinti devono diventare
soggetti attivi delle politiche che li riguardano. Per troppi anni in Italia
sono stati fatti programmi di stampo assistenzialistico e di "segregazione
culturale". Esiste un vero e proprio problema di rappresentatività politica, una
questione che, invece, da anni è stata superata in alcuni paesi dell'Est Europa.
La Federazione si è costituita il 18 maggio 2008, dopo più di un anno di lavoro
del Comitato rom e sinti insieme. Ne fanno parte già 22 associazioni con sede in
dodici regioni italiane.
Vita: Perché avete scelto la formula della federazione?
Rizzin: Esiste una profonda ignoranza riguardo a rom e sinti. Il nostro
mondo viene considerato come se fosse un blocco unico. Siamo gli "zingari", i
"nomadi". Non si conosce la pluralità di gruppi, l'eterogeneità che ci distingue
l'uno dall'altro. Io, ad esempio, mi sono laureata con una tesi sulla cultura
della mia comunità, i gackane eftawagaria. D'altra parte, coinvolgiamo anche chi
non è rom o sinti, non vogliamo escludere nessuno, ma cooperare, lavorare
assieme. Va chiarito anche che non pretendiamo di rappresentare tutti i gruppi
di rom e sinti in Italia, ma solamente le associazioni che aderiscono alla
Federazione.
Vita: Ci sono anche conflitti tra i diversi gruppi. Ad esempio, rom e
sinti italiani sono spesso ostili verso i rom immigrati... Come farete a mettere
tutti d'accordo?
Rizzin: Non sarà un'impresa facile. È paragonabile al fare l'Europa unita. Siamo
un piccolo mondo, è come se fossimo tanti Stati, ciascuno con la propria storia
e cultura. Tanto per cominciare, la pluralità dei gruppi è rappresentata ai
vertici della Federazione: il presidente è Nazzareno Guarnieri, rom italiano, i
vice presidenti sono il sinto italiano Gabrielli Radames e il rom immigrato,
Demir Mustafà.
Vita: Perché in Italia la voce di rom e sinti non si è levata prima, per
rivendicare una partecipazione attiva sulle politiche che vi riguardano?
Rizzin: Da dicembre 2006 la situazione per le nostre minoranze è sempre più
preoccupante, con sgomberi e atti di violenza gratuita. Nasce in questo contesto
l'idea di reagire in modo unitario e propositivo. La Federazione si propone di
costruire un dialogo diretto con le istituzioni, per promuovere una società
aperta e interculturale, l'affermazione della cultura della legalità, il
contrasto agli abusi di potere.
Vita: Il clima politico attuale non sembra favorevole al dialogo. Riuscite
a farvi ascoltare?
Rizzin: È molto difficile, ma non impossibile. Purtroppo alcuni passi avanti
che erano stati fatti un anno fa, ora sono stati azzerati. In luglio 2007
abbiamo contribuito alla presentazione della proposta di legge 2858 per
l'estensione della legge 482 del 1999 sulla tutela delle minoranze linguistiche
storiche con il riconoscimento anche delle minoranze rom e sinti. Solo a gennaio
2008, poi, abbiamo partecipato a una Conferenza europea sulla popolazione rom
organizzata dai ministeri dell'Interno e Solidarietà sociale. È stato un momento
di incontro costruttivo e partecipato: prefetti, politici, forze dell'ordine,
organizzazioni internazionali, istituzioni, tutti insieme per affrontare le
problematiche concrete che ci riguardano ed elaborare delle risposte condivise.
Vita: Come vi state muovendo?
Rizzin: Non ci diamo certo per vinti. Crediamo che la questione rom e sinti
sia trasversale agli schieramenti politici: non è un fatto di destra o sinistra.
Alle ultime elezioni il presidente Nazzareno Guarnieri era candidato per l'Udc,
Dijana Pavlovic, consigliera della Federazione, per la Sinistra arcobaleno. In
campagna elettorale, poi, abbiamo inviato a tutti candidati premier una lettera
in sette punti che riteniamo importanti per la tutela dei nostri diritti. Ora
abbiamo chiesto un incontro con il ministro dell'Interno, mentre siamo già stati
ricevuti dai prefetti di Milano e di Roma.
Vita: In quali circuiti internazionali siete inseriti?
Rizzin: Abbiamo partecipato, il 21 febbraio 2008, all'audizione del Comitato
dell'Onu per l'eliminazione della discriminazione razziale. Le Nazioni Unite
hanno criticato severamente il trattamento dei rom e sinti in Italia. Il 10
luglio eravamo presenti al meeting Osce a Vienna sulle politiche per
l'integrazione, per parlare della situazione italiana. Io sono intervenuta come
responsabile della Federazione per il settore Diritti e Legislazione, Razzismo e
Discriminazione. Ciascuno di noi si occupa di un'area specifica.
Vita: Quali soluzioni proponete?
Rizzin: Beh, non c'è una ricetta valida per tutti. Si deve sempre partire
dal dialogo e partecipazione dei diretti interessati. Di certo prendere le
impronte digitali ai bambini, come ha proposto Maroni, non contribuirà
all'integrazione nelle scuole. Bisogna invece analizzare quali problematiche
impediscono ad alcuni minori di avere un'istruzione. Inoltre, vanno riconosciuti
i mediatori rom e sinti, perché i bambini delle nostre minoranze non vengano
visti sempre come un ostacolo, ma come una ricchezza. Proponiamo poi un centro
di orientamento professionale per adolescenti e adulti, tra i cui obiettivi c'è
il recupero e reinserimento nel mondo del lavoro, la progettazione di interventi
formativi per il recupero dei lavori tradizionali, la creazione di centri di
lingua romanì e di storia e cultura di rom e sinti. Quanto alla casa, vogliamo
il superamento dei campi nomadi, con soluzioni abitative adattate alle diverse
situazioni, dalla casa alla microarea. E chiediamo la modifica del Testo Unico
380 del 2001 che considera abuso edilizio la sosta di roulotte o case mobili su
terreni agricoli.
Fotografie del 29/08/2008
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