Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 13/03/2010
Da
Nordic_Roma
TheLocal.se
05/03/2010 - Ha detto il Tavolo Svedese sulle Migrazioni, che circa 1.000
Rom, soprattutto dalla Serbia, sono stati attirati quest'anno da un viaggio
verso la Svezia, nella vana speranza di un permesso di residenza.
Bus riempiti di Rom sono arrivati a Gothenburg e Malmö quasi su basi
giornaliere.
"Agenzie viaggi guidate da affaristi senza scrupoli truffano persone già
vulnerabili di loro nel venire in Svezia," ha detto Dan Eliasson, direttore
generale del tavolo.
Il capo del tavolo sulle migrazioni consiglia ai Rom di non intraprendere il
lungo viaggio verso la Scandinavia, perché le possibilità di ottenere una
residenza garantita sono "straordinariamente poche".
"Probabilmente si trovano a vivere in difficili condizioni sociali e forse
subiscono anche discriminazioni, ma questo non da loro il diritto alla
protezione in Svezia. Generalmente verranno rapidamente informati che non
potranno avere un permesso di residenza e che dovranno tornare in patria," ha
detto Eliasson, aggiungendo che la gran maggioranza arriva in Svezia dalla
Serbia, ma anche dal Montenegro settentrionale e dalla Macedonia.
I Rom in Serbia sono considerevolmente più poveri del resto della
popolazione, e sono emersi sporadici rapporti di violazioni perpetrate contro i
Rom in Serbia, Kosovo e, recentemente, in Italia.
Ma per ottenere l'asilo bisogna essere capaci di mostrare di essere
perseguitati ed a rischio di trattamenti violenti. E' molto difficile ricevere
asilo dall'Europa," ha detto Eliasson.
TT/The Local (news@thelocal.se; 08 656 6518)

giovedì 18 marzo 2010 dalle 19.00
allo Spazio Forma Moods in
Piazza Tito Lucrezio Caro, 1 - 20136 Milano, Italy
Partecipa a una serata che segna l'avvio di un progetto ambizioso: far vivere
uno spazio culturale che promuova le forme espressive della cultura romanì nella
società milanese.
Un ristorante tzigano vicino ai Navigli... un museo Rom a Rogoredo...
Non solo un modo per avvicinarsi alle tante facce di una cultura che ci
affascina o suscita ribrezzo, ma la possibilità di prendere parte ai nuovi
progetti che insieme ad alcune comunità rom di Milano stiamo cercando di
realizzare.
Gli eventi che seguiranno nei prossimi mesi sono solo il preludio di un'offerta
più ampia, impreziosita dai sapori e colori della gastronomia tzigana, le
produzioni artistiche, la musica che potrai incontrare dal mese di ottobre, il
lunedì sera, presso l'Open Restaurant & Bar dello spazio FORMA MOODS.
PRENOTA SUBITO LA PARTECIPAZIONE SCRIVENDO A:
operanomadimilano@tiscali.it
www.operanomadimilano.org
PARTECIPANO: Roberto Durkovic e la sua band
Sartoria romanì
STAR GUEST: Jovic Jovica
L'appuntamento su
Facebook
Segnalazione di Tommaso Vitale
Sgomberi di Rom e Sinti
Egregio Ministro
Il Centro Europeo per i Diritti dei Rom (European Roma Rights Centre, ERRC),
un'organizzazione internazionale di interesse pubblico impegnata in attività
volte a combattere il razzismo anti-Rom e gli abusi dei diritti umani dei Rom,
scrive per esprimere seria preoccupazione per il proliferare degli sgomberi che
hanno coinvolto Rom e Sinti effettuati in Italia negli ultimi mesi. L'ERRC è
informato su quanto sta accadendo ed è preoccupato per gli sgomberi svolti in
diversi Comuni italiani. Gli sgomberi effettuati a Milano sono particolarmente
preoccupanti a causa del loro significativo numero, dell'apparente
sistematicità, della mancanza di pianificazione e di soluzioni per le persone
interessate. A Milano nei primi due mesi di quest'anno sono stati realizzati più
di venti sgomberi. Queste operazioni hanno coinvolto oltre 900 individui e
alcune persone sono state colpite da questi provvedimenti più di una volta in un
periodo molto breve. La maggior parte delle persone coinvolte negli sgomberi e
stata allontanata numerose volte nel corso degli ultimi due anni.
L'ERRC ha svolto una dettagliata attività di ricerca e monitoraggio degli
sgomberi attuati a Milano negli ultimi mesi. Notiamo, tuttavia, che molte delle
seguenti preoccupanti caratteristiche che riguardano gli sgomberi avvenuti a
Milano sono comuni ad altre operazioni svolte altrove in Italia (per esempio a
Roma, Pisa e Sesto Fiorentino).
• Ai residenti non è stato dato alcun preavviso dello sgombero imminente.
• Nessun tipo di documento inerente allo sgombero è stato prodotto dagli agenti
delle forze di polizia che hanno effettuato l'operazione.
• Gli agenti della forze di polizia che svolgono le operazioni di sgombero sono
spesso presenti con un numero sproporzionato rispetto alla persone che intendono
allontanare, anche se tra queste c'è una significativa percentuale di bambini e
di persone disabili.
• In alcuni casi ci sono stati abusi (verbali e fisici) da parte di agenti delle
forze di polizia.
• Gli sgomberi spesso hanno luogo molto presto la mattina.
• Gli sgomberi sono stati svolti con allarmante frequenza durante i mesi
invernali, quando le condizioni meteorologiche rappresentano una minaccia per la
salute e la sopravvivenza.
• Le abitazioni e altri beni vengono arbitrariamente distrutti.
• Alla maggior parte delle persone oggetto di sgombero non viene offerta una
sistemazione alternativa. Nelle rare occasioni in cui una sistemazione
alternativa viene offerta, è generalmente inadeguata, anche perché prevede la
divisione dei nuclei familiari.
• Alcuni bambini sono stati costretti a interrompere la frequenza scolastica (in
particolare a seguito dello sgombero dell'insediamento di via Rubattino, il 19
novembre 2009).
Gli sgomberi che hanno coinvolto Rom e Sinti e che hanno avuto luogo negli
ultimi mesi sono illegali e tutti violano molti o tutti gli obblighi dell'Italia
ai sensi del diritto internazionale, in particolare quelli che riguardano il
diritto all'abitazione, alla proprietà, all'integrità personale, all'istruzione
e il divieto di discriminazione:
1. Diritto all'abitazione e alla proprietà
a. Con l'articolo 11, comma 1, del Patto Internazionale sui Diritti Economici,
Sociali e Culturali (ICESCR), l'Italia si impegna a "riconoscere il diritto di
ogni individuo a un livello di vita adeguato per sé e per la propria famiglia,
che includa un’alimentazione, un vestiario, e un alloggio adeguati, nonché al
miglioramento continuo delle proprie condizioni di vita" e a "prendere misure
idonee ad assicurare l'attuazione di questo diritto".
A questo proposito, l'ERRC ricorda al governo italiano che il Comitato sui
Diritti Economici, Sociali e Culturali delle Nazioni Unite ('CESCR') ha chiarito
molto bene che gli sgomberi forzati sono una violazione prima facie del diritto
a un alloggio adeguato. In tutti i casi di sgomberi forzati noti all'ERRC ogni
singola procedura di garanzia individuata dal CESCR è stata ignorata. Tali
garanzie di base comprendono:
a) L'opportunità di una reale consultazione con gli interessati;
b) Un adeguato e ragionevole preavviso per tutte le persone interessate prima
della data prevista per lo sgombero;
c) Informazioni sugli sgomberi previsti e, ove possibile, sull'utilizzo
successivo del terreno o delle abitazioni, dovrebbero essere rese disponibili in
tempi ragionevoli a tutti coloro interessati dai provvedimenti;
d) In particolare, quando sono coinvolti gruppi di persone, funzionari
governativi o loro rappresentanti dovrebbero essere presenti durante lo
sgombero;
e) Tutte le persone che effettuano lo sgombero dovrebbero essere correttamente
identificate;
f) Gli sgomberi non dovrebbero aver luogo in condizioni climatiche
particolarmente avverse o di notte a meno che le persone coinvolte non ne diano
il consenso;
g) Dovrebbero essere forniti strumenti di ricorso legale e
h) Dove possibile, assistenza legale alle persone che lo richiedono qualora
volessero ricorrere alla giustizia1.
b. L'articolo 27 della Convenzione sui Diritti del Fanciullo, richiede che
l'Italia prenda misure appropriate per assistere i genitori nell'attuazione del
diritto a un adeguato livello di vita e di fornire, in caso di necessità,
l'assistenza materiale e programmi di supporto, con particolare riguardo
all'alimentazione, al vestiario e all'abitare.
c. L'articolo 1 del Protocollo 1 della Convenzione Europea dei Diritti
dell'Uomo, tutela i diritti di proprietà.
d. L'articolo 31 della Carta Sociale Europea (riveduta), prevede il diritto
all'abitazione e l'Italia si è impegnata ad adottare misure volte a:
- favorire l'accesso a una abitazione di livello sufficiente;
- prevenire e ridurre il fenomeno dei "senzatetto", in vista di una graduale
eliminazione della problematica;
- determinare un prezzo delle abitazioni accessibile a color i quali non hanno
risorse adeguate.
1 Commento Generale n. 7, par. 15, E/1998/22, Annesso IV, 16a Sessione.
2. Diritto all'integrità personale e familiare
a. L'articolo 16 della Convenzione sui Diritti del Fanciullo prevede che nessun
bambino debba essere sottoposto a interferenze arbitrarie o illegali con la sua
vita privata o familiare.
b. L'articolo 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo vieta i
trattamenti inumani e degradanti a cui le persone sono state sottoposte durante
le procedure di sgombero e a causa delle terribili condizioni di vita in cui si
sono trovati a seguito di tali operazioni.
c. L'articolo 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo sancisce il
diritto alla vita familiare e alla vita privata.
3. Istruzione
a. L’articolo 28 della Convenzione sui Diritti del Fanciullo
b. L’articolo 2 del protocollo n. 1 della Convenzione Europea dei Diritti
dell'Uomo
4. Discriminazione
a. Con l'articolo 5 (e) (iii) della Convenzione Internazionale sull'Eliminazione
di Ogni Forma di Discriminazione Razziale, l'Italia si impegna a 'proibire ed
eliminare la discriminazione razziale in tutte le sue forme ed a garantire il
diritto di tutti [...] all'uguaglianza davanti alla legge, in particolare nel
godimento del [...] diritto alla casa '.
b. La giurisprudenza basata sull'articolo 14 della Convenzione Europea dei
Diritti dell'Uomo orienta verso una particolare tutela delle minoranze Rom in
Europa.
c. L'articolo E della Carta Sociale Europea (riveduta) vieta la discriminazione
nell'esercizio dei diritti sanciti dalla medesima Carta.
d. Diversi articoli della Convenzione-quadro per la Protezione delle Minoranze
Nazionali.
L'ERRC ritiene che non solo gli sgomberi siano manifestamente illegali, ma anche
che essi siano stati effettuati in modi che sembrano appositamente pianificati
per provocare la massima sofferenza alle persone interessate.
L'ERRC chiede di porre fine alla pratica degli sgomberi illegali e che adeguate
sistemazioni alternative, accesso all'istruzione e altre forme di sostegno
essenziale siano previste per le persone che sono state coinvolte, molte delle
quali sono senza fissa dimora o vivono in condizioni estremamente precarie.
Cordiali Saluti,
Robert Kushen
Managing Director
cc: Gian Valerio Lombardi
Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Milano
Corso Monforte, 31
20122 Milan
Italy

venerdì 19 marzo 2010 alle ore 21.00
presso ArciDallò in
piazza Ugo Dallò a Castiglione delle Stiviere (MN)
Organizzato da L'A.M.A. con Sucar Drom e l'Istituto di Cultura Sinta:
- una storia scritta da altri, a cura dell'Istituto di Cultura Sinta
- proiezione del filmato "porrajmos" 10 minuti;
- interventi di leader sinti sulla realtà attuale;
- dibattito.
L'appuntamento su
Facebook
Leggo
Le temperature rigide e la neve che cade da ieri pomeriggio su Milano, non hanno
fermato gli sgomberi di campi rom nel capoluogo lombardo i cui ormai ex
occupanti sembrano essere gli unici ad aver subito disagi dalla nevicata fuori
stagione che non ha avuto ripercussioni sulla viabilità. Secondo quanto ha
spiegato l'Opera Nomadi, nonostante la inclemenza del tempo, la polizia locale
ha effettuato due sgomberi tra ieri ed oggi in altrettanti campi. Gli agenti
della polizia locale sono intervenuti infatti ieri un campo nomadi in via
Bonfadini, dove avevano trovato rifugio una quarantina di persone, mentre oggi
analoga iniziativa è stata adottata nella zona di via Bacula. «Mentre il
maltempo continua ad imperversare e la neve cade da ore su Milano - spiega
Maurizio Pagani, presidente dell'Opera Nomadi di Milano - gli sgomberi delle
famiglie rom dai quartieri della città non subiscono interruzione. L'emergenza
freddo del Comune di Milano da anni non contempla le condizioni di vita di chi è
pi— esposto ai rigori dell'inverno e nemmeno la protezione Civile viene mai
impegnata in attività essenziali di aiuto alle persone rom in difficoltà».
Pagani conferma che ieri, gli sgomberi «hanno riguardato 40 persone di gruppo
romeno, accampate in via Bonfadini, zona sud est, e oggi è toccato ad alcune
decine di rom, donne e bambini compresi, ritornati a cercare per l'ennesima
volta riparo sotto il Ponte Bacula, in zona Nord». A giudizio di Pagani si
tratta, peraltro di sgomberi «inutili che non risolvono il problema e non
disincentivano la presenza di persone sfollate che rimangono in numero uguale,
ma che sembrano essere la sola risposta pubblica alla mancanza di politiche di
accoglienza abitativa e integrazione sociale». Secondo le informazioni raccolte
dall'Opera Nomadi di Milano, inoltre «aumentano le denunce su interventi della
Polizia Locale che violando i beni privati delle persone da allontanare,
esercitano anche forme odiose di condizionamento psicologico con la minaccia di
sottrazione dei minori dalle loro famiglie, nel caso che queste si oppongano
all'intimazione di abbandonare le loro case precarie e averi di prima
necessità». «In questo quadro di mancanza assoluta di governo dei problemi
emergenziali della città - spiega Pagani - il Comune dichiara di voler procedere
anche allo smantellamento dei campi comunali abitati dai rom italiani. Nel
frattempo, i milioni di euro messi a disposizione dal Governo per risolvere la
questione abitativa dei rom nelle città non trovano alcun utilizzo, per mancanza
di idee e volontà di aiutare le famiglie rom ad uscire da una delle condizioni
sociali più gravi d'Europa» Infine ecco l'appello di Maurizio Pagani: «Per
l'ennesima volta chiediamo la sospensione di qualsiasi intervento di
allontanamento di persone senza la possibilità di una ricollocazione temporanea
sicura».
Fotografie del 13/03/2010
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