Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 18/03/2011
Negli ultimi due anni a Milano sono stati effettuati oltre 360 sgomberi di
campi abitati da Rom e Sinti che hanno coinvolto alcune centinaia di nuclei
familiari presenti da tempo sul territorio cittadino.
In questi anni gli sgomberi e le ruspe non hanno risolto nulla, anzi
- con un grosso dispendio di risorse pubbliche - hanno contribuito a rendere
ancora più difficile e drammatica la vita delle famiglie Rom, ed in particolare
di alcune centinaia di bambini, aumentando il loro disagio e la loro esclusione
dal tessuto sociale. Oltre che non risolvere il disagio di chi vive in
prossimità dei campi.
In questi anni a Milano c'è però anche chi ha scelto di incontrare questi
volti, queste persone, di costruire rapporti di vicinanza, di
considerarli i nuovi vicini di casa o i nuovi compagni di banco. A volte dopo
uno sgombero sono partite inaspettate catene di solidarietà, che hanno avuto
anche risalto sui mass-media locali e nazionale, ma queste reazioni pur
importanti non sono sufficienti.
Alcune associazioni e gruppi ma anche singoli cittadini, maestre e genitori
hanno costruito con le famiglie Rom dei rapporti basati sulla fiducia, imparando
a superare diffidenze e paure reciproche. Sono nati così progetti di
integrazione abitativa, lavorativa, scolastica. Queste persone hanno scelto di
vivere così il proprio ruolo di cittadinanza attiva per costruire una città
più vivibile e quindi più sicura per tutti, proprio perché più accogliente.
Da questa esperienza nasce l'appello alla città "I DIRITTI NON SI SGOMBERANO",
un appello rivolto all'amministrazione perché opti per politiche di vera
integrazione ed abbandoni la logica degli sgomberi, appello però rivolto
anche al tessuto civile di questa città perché ritrovi il gusto della
partecipazione alla costruzione di una città capace di tutelare i diritti di
tutti al di là delle appartenenze etniche e culturali.
L'appello verrà presentato in Camera del Lavoro a Milano in Corso di Porta
Vittoria 43 il giorno 22 marzo, alle ore 11,30
Saranno presenti, tra gli altri, alcuni dei rappresentanti delle realtà
che hanno promosso l'appello: Gruppo Sostegno Forlanini, Mamme e Maestre di
Rubattino, Onorio Rosati Segretario Generale Camera del Lavoro di Milano, don
Massimo Mapelli Casa della Carità, Bruno Segre, Claudio Cristiani Agesci Zona
Milano, Dijana Pavlovic Rom e Sinti Insieme, RSU ST Castelletto, Acli Milano,
Emanuele Patti Arci, Padri Somaschi, Comunità di Sant'Egidio, Avv. Alberto
Guariso.
MILANO 18 MARZO 2011
Per informazioni e comunicazioni:
Gruppo Sostegno Forlanini:
scendiamoincampo@gmail.com - telefono 333.8611303
Da
Roma_Shqiperia
BalkanInsight - La polizia albanese criticata dopo un attacco al campo rom By Besar Likmeta
Famiglia rom a Laprake. Photo by: UNHCR
Tirana, 11/03/2011 - La polizia albanese è stata accusata di razzismo dai
media locali, dopo che tre giorni fa un campo rom alla periferia di
Tirana è stato bruciato, da attentatori che non sono ancora stati trovati.
Alcuni residenti del campo, che ospitava circa 40 famiglie, hanno detto ai
media locali che gli assalitori arrivavano di notte e li malmenavano con dei
bastoni, mentre appiccavano il fuoco alle loro baracche; questo per diversi
giorni, spingendoli a sloggiare.
I residenti dicono che la polizia non è riuscita ad impedire gli attacchi e
fornire protezione alle famiglie, che ora si sono trasferite a vivere in altri
insediamenti a Tirana e altrove.
Rimane dubbio se l'attacco è stato il risultato del razzismo, oppure è stato
istigato da interessi finanziari immobiliari di chi cerca di costruire
nell'area.
Venerdì la polizia ha negato di aver violato le leggi anti discriminazione
sulle minoranze e la protezione dei bambini, mentre il caso rimane sotto esame.
Secondo il comunicato della polizia, i Rom "hanno dato inizio al conflitto"
coi loro vicini, da cui l'escalation.
"Abbiamo chiesto ai Rom riguardo al fuoco che ha travoltole loro abitazioni,
ma si sono rifiutati di testimoniare," si legge nel comunicato.
Secondo l'Unione dei Rom Albanesi, una OnG di Tirana, vivono in Albania sino
a 150.000 Rom, parte di una comunità che lotta contro le discriminazioni, bassi
tassi di alfabetizzazione e disoccupazione di massa.
Di Fabrizio (pubblicato @ 09:00:24 in sport, visitato 1686 volte)
Segnalazione di Marco Brazzoduro
Rom, Romani, Rumeni,
concittadini di tutto il mondo,
inizia la Primavera.....
camminiamo?
Camminare ci piace, ci fa incontrare gli altri e ci rende consapevoli di dove
viviamo...
Quest'anno vorremmo camminare anche per la Costituzione, davanti ai non più
tollerabili soprusi del potentato politico, economico e mafioso.
Camminiamo perché la nostra esperienza si trasformi in proposta, il nostro
sdegno in protesta, il nostro stupore in progetto.
Camminiamo perché è ora di cambiare il mondo.
iniziamo Domenica 20 marzo
Primaveraromana
2011
Quest'anno camminiamo anche in Sicilia.... sulle tracce della
Marcia della Sicilia Occidentale che ebbe luogo dal 6 all'11 marzo 1967
promossa da Danilo Dolci e che vide la vasta partecipazione delle popolazioni
del Belice e di molti intellettuali italiani.
Mercoledi 16 Marzo ore 18.00
ESC. Via dei Volsci 159. San Lorenzo
incontro pubblico di presentazione, discussione e condivisione della
Marcia per
un Mondo Nuovo
per i diritti e i beni comuni. che si terrà da Menfi a Palermo dall'11 al 17
aprile
promossa da Stalker con Associazioni, Comuni e Movimenti siciliani
con videodocumenti della marcia del '67 e la partecipazione di Carola Susani
Oggi so che la mia voce è la voce di ciascun siciliano sensato, di ciascun
italiano di buon senso di ciascun uomo al mondo consapevole se dico: Non si può
continuare così.
Il vecchio mondo è finito, (...) non possiamo non vedere che un nuovo mondo ci
occorre, nel quale possiamo svilupparci da uomini veramente vivi, cioè tutti
coraggiosamente, attivamente, organicamente fratelli tra noi. (...)
Sappiamo che un enorme lavoro attende ciascuno di noi se vogliamo riuscire - con
l’attenzione, l’intelligenza e l’impegno necessari - ad essere vivi come ci
occorre a farci un mondo nuovo. (...) Sappiamo che dobbiamo produrre ciascuno
fatti nuovi, costruire ciascuno un sano rapporto con gli altri, il suo pezzo di
mondo nuovo.(...) Se noi riusciamo ad essere la vita, chi ci può fermare?
(Danilo Dolci, sabato 11 marzo 1967 piazza Kalsa, Palermo)
Fotografie del 18/03/2011
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