Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Stamattina presto, oltre un centinaio di poliziotti in tenuta antisommossa,
accompagnati da vigili del fuoco, ruspe, ambulanza e diversi camion, si sono
presentati al nostro campo, per sgomberare 4 nuclei familiari, ivi residenti da
quando è stato formato. Una delle famiglie sfrattate aveva anche presentato
ricorso amministrativo a settembre ed un successivo ricorso al TAR contro il
comune di Milano per un precedente avviso di sgombero [vedi
QUI]. A nessuno è stata consegnata notifica scritta per questo sgombero,
come invece previsto dalla legge.
Le roulottes e le case mobili degli sfollati sono state portate via dai vigili,
e quindi le famiglie non hanno dove andare. Prima hanno potuto portarsi via i
loro beni. Tutti erano accampati ai margini esterni del campo, perché la
piazzola loro assegnata era stata occupata in precedenza da abusivi. L'assurdo è
che queste famiglie abusive sono rimaste al loro posto.
Accompagnati da altri componenti del campo, gli sfrattati si sono presentati in
Casa della Carità (che ha la gestione del campo), ma non sono stati ricevuti per
assenza dell'incaricato. A tuttora nessuno di Casa della Carità è intervenuto
sul posto.
Inoltre una ruspa ha demolito la cabina elettrica che serviva tutto il campo, a
causa di alcuni allacciamenti non regolari; col risultato che ora tutto il campo
è senza elettricità (anche chi aveva un regolare contatore). In molte famiglie
manca anche la legna per scaldarsi. Nel frattempo piove su giusti e ingiusti.
I vigili hanno detto che torneranno lunedì prossimo per smantellare altre tre
case.
La brutalità degli innumerevoli sgomberi contro gli insediamenti abusivi, si sta
quindi trasferendo anche verso i campi sosta comunali, quelli che si vorrebbe
chiudere col famoso "Piano Nomadi", che in due anni non si è concretizzato,
nonostante le somme a disposizione (13 milioni di euro) per incapacità dello
stesso Comune. In mancanza di idee, il Comune maschera la sua incapacità
rendendo la vita impossibile ai Rom e ai Sinti cittadini e perseguendo una lenta
politica di logoramento.
Con l'occasione, smentiamo quanto affermato dal parlamentare europeo Borghezio
in un suo comunicato su
Agenzia Parlamentare: nonostante tutto, il campo di via Idro c'è ancora, a
fare da specchio alle contraddizioni sue, del suo partito e della maggioranza
che governa Milano.
Per informazioni:
Fabrizio Casavola, 347-717.96.02
info@sivola.net
Antonio Braidic, 338-771.28.56
Assemblea del 2 marzo 2011, Brescia
La Federazione riunisce e coordina ventidue associazioni rom e sinte presenti in
tutta l’Italia. La federazione è riconosciuta dal Governo italiano e dalla
Presidenza della Repubblica. L’incontro di oggi è stato organizzato per
discutere e verificare il lavoro svolto nel 2010 e decidere le prossime
iniziative e i prossimi impegni della federazione.
I presidenti delle associazioni hanno plaudito al lavoro svolto nella
Campagna Dosta!, promossa dal Consiglio d’Europa e dal Dipartimento per le pari
Opportunità della Presidenza del Consiglio. La federazione ha realizzato
incontri, concerti, spettacoli teatrali, manifestazioni, dibattiti, mostre
fotografiche e tanto altro in diverse Città italiane, quali: Milano, Bolzano,
Mantova, Brescia, Prato, Rimini, Piacenza, Vicenza, Bari… A Venezia grazie al
lavoro della federazione nella Campagna Dosta! è stato costituito l’Osservatorio
sulle discriminazione con il supporto del Comune di Venezia e dell’UNAR,
l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale del Ministero delle Pari
Opportunità.
La federazione ha poi partecipato a diverse iniziative istituzionali, quale
la commemorazione del Giorno della Memoria al Quirinale su invito diretto del
Presidente Napolitano.
L’Agenzia europea contro il razzismo (FRA) ha scelto la federazione come suo
partner per l’Italia per realizzare in tutta l’Italia una ricerca sul livello di
razzismo percepito e vissuto da sinti e rom. Saranno effettuate, entro maggio
2011, mille interviste a rom e sinti in tutto il Paese.
Inoltre, il Dipartimento di Stato americano ha invitato la Vice Presidente
della federazione Dijana Pavlovic a Washington per discutere sul razzismo e
sulle discriminazioni vissute da sinti e rom in Italia.
La federazione ha fissato la propria assemblea elettiva del 2011 in cui verrà
eletto il nuovo consigli direttivo. I Consiglieri della Federazione hanno
discusso le motivazioni che hanno portato il Presidente Radames Gabrieli a
dimettersi. Dopo un confronto serrato tra tutti i Consiglieri e il Presidente
dimissionario, il Consiglio direttivo ha respinto all’unanimità le dimissioni.
La federazione è estremamente preoccupata per le notizie drammatiche che
giungono da tutta l’Italia. Ringraziamo il Presidente della Repubblica per le
parole espresse dopo la morte di quattro bambini rom a Roma. Chiediamo al
Governo italiano di dare una svolta alle politiche fin qui messe in atto,
uscendo dalla logica sicuritaria e affermando il riconoscimento dello status di
minoranze linguistiche a tutti i sinti e i rom e mettendo in campo serie
politiche per il lavoro e per la casa. Chiediamo al Ministero del Welfare di
fissare un incontro per studiare un piano nazionale.
La federazione ha discusso a lungo sulla grave situazione dei sinti e dei rom
a Brescia che si trascina da alcuni anni. Dopo la vicenda accaduta il 14
febbraio nel campo sinti di via Orzinuovi 108 di Brescia la federazione a deciso
di intervenire per contrastare il provvedimento del Comune di Brescia che
intende spostare tre famiglie sinte nel villaggio per l’emergenza abitativa.
Contrastiamo questa decisione per questi motivi:
1) Le famiglie che vivono oggi nel villaggio di Borgo Satollo sono in una
situazione di grave sovraffollamento che pregiudica la situazione igienico
sanitaria dello stesso villaggio, sarebbe quindi doveroso che le tre casette
siano assegnate alle famiglie numerose che già vivono nel villaggio;
2) Le famiglie sinte in questi anni hanno investito risorse importanti per
comprarsi autonomamente un’abitazione (case mobili) senza chiedere assistenza al
Comune;
3) Le famiglie sono pronte ad impegnarsi per sottoscrivere dei mutui per
l’acquisto di terreni dove ogni famiglia può vivere in pace, questo progetto si
è fermato dopo che il Comune Brescia non si è impegnato per risolvere il
contrasto politico amministrativo con il Comune di Guidizzolo (MN), lasciando
cadere la possibilità che quattro famiglie potessero trovare una soluzione seria
e soddisfacente.
L’azione del Comune di Brescia il 14 febbraio, togliere l’energia elettrica a
tutte le famiglie sinte, è stato un provvedimento barbaro e medioevale che ha
messo a repentaglio la vita di due bambini. Una gravissima forma di
discriminazione.
La federazione organizzerà una manifestazione a Brescia in cui presenterà
alla Città proposte serie per risolvere il problema abitativo vissuto dalle
famiglie sinte e rom. Chiediamo a tutte le associazioni, a tutte le
organizzazioni e a tutta la società civile di partecipare all’organizzazione
della manifestazione.
Porto a conoscenza un'importante iniziativa milanese.
Anche se resto perplesso: ancora un incontro PER i Rom e i Sinti, ma dopo
tanti anni ci sarebbe bisogno di qualcosa CON i Rom e i Sinti. E se dopo tutto
questo tempo non si trova qualcuno di loro in grado di rappresentarli e
interloquire col comune e le associazioni, probabilmente c'è bisogno di un serio
esame di coscienza (anche da parte dello stesso Tavolo Rom).
Il tavolo Rom ritiene fondamentale in questa fase proporre alle realtà
del tavolo ed i servizi e le cooperative sociali che operano nel campo
dell’inserimento lavorativo di persone Rom e Sinti nel nostro territorio, una
mezza giornata seminariale.
La giornata di studio l’abbiamo pensata con una apertura da parte del Tavolo
Rom, e:
una relazione di Antonio Verona, responsabile mercato del lavoro della CGIL
milano, che presenterà tutti gli strumenti di mediazione e di formazione
disponibili per la costruzione di un percorso lavorativo, con un accenno anche
ai servizi presenti sul territorio.
Una esposizione da parte tutti i soggetti che si sono misurati e si continuano a
misurare con progetti di inserimento lavorativo di Rom e Sinti, avendo cura di
presentare sia i punti di forza che quelli di fragilità
Una esposizione da parte di servizi e cooperative che abbiano fatto esperienze
concrete di progetti di inserimento lavorativo.
Abbiamo invitato a questo seminario un responsabile del mercato del lavoro della
provincia che possa interloquire con noi sugli aspetti tecnici.
L’obiettivo del seminario è comunque quello di riprendere una trattativa con
l’Assessore Del Nero che in più di una occasione si è dimostrato disponibile ad
incontrare il Tavolo Rom su aspetti concreti riguardanti il lavoro.
Il seminario si tiene il giorno 10 marzo alle ore 9,30 presso la Camera del
Lavoro di Milano corso di Porta Vittoria 43 sala Buozzi.
Nessuna fotografia trovata.