Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Segnalazione di Lorenzo Bagnoli
Approvata con 576 voti a favore, 32 contrari e 60 astenuti la relazione di
Lívia Járóka, popolare ungherese e unica eurodeputata rom. Il prossimo 5 aprile
la Commissione presenterà la propria versione dell'attesa Strategia
STRASBURGO - In attesa che il prossimo 5 aprile la Commissione europea presenti
la propria versione dell'attesa Strategia europea per l'inclusione dei rom,
il Parlamento europeo ha finalizzato oggi la propria proposta in materia.
Approvando con 576 voti a favore, 32 contrari e 60 astenuti la relazione di
Lívia Járóka, popolare ungherese e unica eurodeputata rom, il PPE riafferma la
necessità di assumere un approccio comune per affrontare l'integrazione
socio-economica della più vasta minoranza etnica europea. I 10-12 milioni di rom
che vivono sul territorio dell'Ue soffrono una discriminazione sistematica e
combattono contro "un livello intollerabile di esclusione" e violazioni dei
diritti umani, afferma la risoluzione degli europarlamentari. I recenti fatti,
in particolare le espulsioni da Francia e Italia, hanno ampiamente dimostrato
che la questione rom non conosce confini nazionali: l'Europa avverte quindi la
necessità pressante di prendere l'iniziativa e dettare agli Stati nazionali la
linea da percorrere. Fulcro della proposta del PPE è infatti la richiesta di
introdurre standard comunitari obbligatori di integrazione e la possibilità di
imporre penalità ai governi nazionali che non li rispettano.
La strategia proposta dal PPE si propone come innovativa in quanto si basa su
una valutazione dei fattori socio-economici legati all'emarginazione dei rom,
invece di concentrarsi esclusivamente su fattori etnici e culturali. Inoltre
Járóka propone di stilare una mappa dell'esclusione, individuando le
microregioni dove povertà e segregazione sono più accentate. Sull'occupazione,
la strategia Ue dovrà assicurare un accesso effettivo al mercato del lavoro,
oltre a misure di contrasto al lavoro sommerso e in favore dell'assunzione di
rom nell'amministrazione pubblica. Per quanto riguarda l'educazione, i deputati
chiedono ai governi nazionali di impiegare un numero maggiore di mediatori e
insegnanti rom nelle scuole per garantire l'educazione anche nella loro lingua.
Inoltre il Parlamento denuncia le "discutibili operazioni di rimpatrio" di
cittadini rom verificatesi in vari Stati membri che hanno creato un "clima di
paura e inquietudine" fra la popolazione rom, e che hanno innalzato il livello
di "razzismo e discriminazione". Per questa ragione la Strategie europea dovrà
combattere ogni forma di violazione dei diritti fondamentali, inclusi "la
discriminazione, la segregazione, i discorsi d'incitazione all'odio, il
profiling etnico, il rilevamento illegale delle impronte digitali, nonché lo
sfratto e l'espulsione illegali".
Infine il PPE chiede la creazione di enti europei di sostegno, sotto la
supervisione dell'esistente Task Force per i Rom (creata in seno alla
Commissione Ue), per assicurare un uso più mirato dei fondi europei a
disposizione dei governi nazionali e locali. I deputati chiedono poi alla
Commissione di prevedere finanziamenti ad hoc, nel quadro della politica di
coesione, per sostenere la Strategia Ue per i rom.
La Commissione dovrebbe presentare la sua proposta il 5 aprile. Il testo
dovrebbe poi passare al Consiglio europeo del 24 giugno: l'inclusione dei rom è
una delle priorità della presidenza semestrale dell'Ungheria, che ha collaborato
strettamente con la Járóka nella definizione di una strategia comune. (mm)
Il mio intervento all'iniziativa di "Sinistra Ecologia e Libertà" in zona 2 a
Milano, lo scorso 10 marzo. Prima di dimenticarmi, c'è una
PREMESSA [incredibile! c'erano anche "i miei amici"
]
Chi mi conosce sa già di cosa parlerò e probabilmente sta sbuffando - vediamo
di non deluderlo.
Si tratta di stretta attualità: proprio una settimana fa nel campo comunale
di via Idro sono state sgomberate 4 famiglie, 3 delle quali vi risiedevano dalla
sua formazione; una addirittura sulla carta d'identità aveva segnato proprio
"via Idro 62". In compenso, i residenti abusivi nel campo sono ancora al loro
posto.
Visto che c'erano degli allacciamenti abusivi alla cabina elettrica, è stato
divelto tutto il quadro, così hanno tolto la corrente anche a chi aveva un
regolare contatore.
RISULTATO: 4 famiglie sono a spasso per la città, forse sotto casa vostra.
Ora tutte le famiglie hanno allacci elettrici volanti, e naturalmente abusivi.
Insomma, vorrei PARLARE CHIARO con voi.
Uno si chiede se TUTTO CIO' HA UN SENSO. Io lo chiedo alla sinistra.
Perché dalla destra so cosa aspettarmi (e se lo so io, forse lo sanno anche
gli elettori); ma la sinistra, a parte protestare contro i BARBARI, cosa
propone?
C'è un equivoco buonista: SI FA FINTA CHE IL PROBLEMA NON ESISTA ed intanto
quel problema marcisce.
Questa sinistra ha idea di quanti campi nomadi ci siano in città? Quanti
siano regolari e quanti no? Quanti siano i Rom e i Sinti in città e nel
circondario?
Forse conosce solo il nome di qualche associazione che se ne occupa, perché
preferisce star zitta e delegare.
IN CITTA' NON ESISTE UNA POLITICA che affronti il problema, al limite c'è la
destra, che lo sposta di qua e di là.
COME NON ESISTE PIU' UNA POLITICA CHE SI RIVOLGA ALLE PERIFERIE.
TRADUCO IN POLITICHESE: nei giorni pari si critica DE CORATO, ed in
quelli dispari, per mancanza di idee, si finisce ad appoggiare PENATI alle
elezioni (quello che diceva "...non sono mica i Gipsy King!").
Parlando invece della zona 2, non ce ne preoccupiamo perché quei Rom siano i
più belli, ma perché sono qua da più di 40 anni.
Le proposte ci sono, mi riferisco al lavoro del TAVOLO ROM, presentato lo
scorso maggio, che fornisce indicazioni pratiche nel campo della casa e del
lavoro.
Soprattutto, non promette soldi, ma investe il necessario. Viceversa, sinora
la destra ha sbandierato somme da capogiro ("abbiamo messo sul piatto 13
milioni, non potete dire che siamo razzisti"), senza che nessuno abbia visto
un euro.
Quanto proposto dal TAVOLO ROM prevede soluzioni differenti a seconda delle
caratteristiche delle varie comunità, e può applicarsi anche al nostro
caso. Difatti in via Idro c'è chi ha già acquistato un terreno dove trasferirsi,
chi lo farebbe e chi intende rimanere se il campo fosse risistemato. Tutti
obbligati a rimanere perché il comune non ha rispettato le sue promesse di
finanziare queste 3 possibilità.
Se l'avesse fatto, il campo vedrebbe ora una cinquantina di presenze, e dal
punto di vista dei numeri sarebbe sicuramente gestibile con più facilità.
DI COSA CI SAREBBE BISOGNO? Di risistemare i bagni, collegare le colonnine
antincendio, ripristinare la cabina elettrica con contratti a forfait per le
famiglie (come da loro richiesto), di risistemare il fondo stradale perché il
campo non si allaghi quando piove. Il tutto, con gare d'appalto che finalmente siano regolari. Insomma, ROBA NORMALISSIMA, questo il guaio
in un paese dove si promettono sempre i miracoli e si dimentica l'ordinaria
amministrazione.
Esiste al campo una cooperativa che da oltre 20 anni si occupa di
manutenzione del verde. Ed è senza lavoro, anche se il campo si trova immerso in
uno dei pochi polmoni verdi della zona.
Non usciremo da questa storia, se non si capisce il valore di quest'area: una
cerniera tra il parco Lambro, il parco della Martesana e quello della Media
Valle del Lambro. Un'area che dobbiamo valorizzare, visto che non ci sono tanti
spazi verdi in zona.
Ma bisogna anche rendersi conto che il destino del campo e quello di polmone
verde sono legati tra loro. Se il campo dovesse sparire per qualche strana
ragione, sappiamo che da anni ci sono forti appetiti immobiliari su quella zona.
TERMINANDO: I rom non si limitano a rubarvi le autoradio. Non ci crederete,
leggono anche con attenzione i giornali. Una delle notizie più gettonate al
campo è quella di De Corato che giudica del tutto regolare la famosa questione
della
BATCAVERNA del figlio della Moratti. Siamo indecisi:
- Ci costruiamo un rifugio antiaereo (che sarà ovviamente condonato)?
- O invitiamo DE CORATO ad una grigliata?
Nel caso, fateci sapere il telefono del vicesindaco.
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