Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 16/03/2011
Di Fabrizio (pubblicato @ 14:26:16 in casa, visitato 2119 volte)
Da
Redattore Sociale
Le tre famiglie non volevano lasciare il campo. Costantin Ventila, rom
romeno: "Comune e Casa della Carità mi hanno offerto 1000 euro per andarmene e
altri 5 mila quando avrei trovato un appartamento. Ma io ho rifiutato"
MILANO - Sgomberate tre famiglie rom che vivono all'interno del campo rom di
Triboniano. Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia di stato e
della polizia locale che hanno bloccato le vie d'accesso al campo dove è stato
vietato l'accesso a giornalisti e operatori della Casa della carità. Gli
abitanti del campo si sono opposti allo sgombero. "Mi vogliono buttare in strada
con i miei figli, non so dove mi vogliono mandare", denuncia Costantin Ventila,
rom romeno, contattato telefonicamente. "Il comune e la Casa della carità -
aggiunge Ventila - mi hanno offerto 1000 euro per andarmene da Triboniano e
altri 5 mila quando avrei trovato un appartamento. Ma io ho rifiutato". Ventila,
geometra sessantenne, è presidente dell'associazione "Avena Amenza Savale", da
vent'anni in Italia e da sette anni abitante del campo comunale di via
Triboniano. "Secondo me questa è una truffa: io sono un rom e se vado a cercare
un appartamento non lo trovo - prosegue Ventila -.Tra l'altro, ci hanno
sgomberato senza notificarci nulla: non abbiamo in mano nulla di scritto". In
attesa che qualcuno, comune o Casa della carità, gli offrisse un'alternativa,
Costantin Ventila si è rifugiato con la sua famiglia nella chiesa dei frati
cappuccini davanti al Cimitero Maggiore. Ma ha poi lasciato quel rifugio. (dp/ar)
Di Fabrizio (pubblicato @ 09:10:05 in sport, visitato 1963 volte)

I Mondiali Antirazzisti si svolgeranno quest'anno dal 6 al 10 luglio, ma dopo
tre anni infatti i Mondiali Antirazzisti salutano Casalecchio di Reno e
traslocano a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, nella località nota
come Bosco Albergati (...).
Come ogni anno saranno cinque giorni di sport – con tornei di calcio, basket,
pallavolo, rugby e cricket e possibilità di praticare yoga, pilates e giochi
tradizionali dal mondo – e musica, cultura e dibattiti in nome dell'antirazzismo
e a difesa del valore di tutte le diversità, siano esse di provenienza, di
genere, di etnia o di abilità.
Bosco Albergati è una sorta di ritorno al passato con una situazione un po' più
intima che assomiglia ad un vero e proprio villaggio dello sport contro le
discriminazioni. Abbiamo avuto questa idea anche per ritrovare dei ritmi meno
frenetici e maggiore intimità tra i partecipanti ai Mondiali. C'è dietro però
anche una riflessione di carattere economico: montare un intero villaggio nello
spazio di Casalecchio, che non era attrezzato, comportava costi altissimi. Bosco
Albergati dà invece la possibilità di usufruire di attrezzature già presenti,
per tentare di rendere economicamente più sostenibile la festa, soprattutto in
tempo di crisi quando le sponsorizzazioni di enti, istituzioni e privati si
riducono. Si tratta di un'edizione che vuole mantenere lo spirito originario di
una festa popolare che accoglie, include e non esclude e che però ogni anno deve
sempre più fare i conti con la crisi e i tagli delle sponsorizzazioni.
Come sempre, oltre al divertimento con sport e musica per tutti e a costo zero,
i Mondiali Antirazzisti mettono al centro i contenuti, con riflessioni sui temi
dell'integrazione, della multiculturalità e della lotta a qualsiasi forma di
fobia del diverso. In linea di massima si cercherà di seguire con maggiore
attenzione i piccoli segnali di cambiamento delle edizioni passate approfondendo
il rapporto con le cooperative sociali per creare laboratori educativi. Temi
primari saranno la lotta contro la discriminazione su Rom e Sinti, il tema della
diaspora anche alla luce della carta dei migranti elaborata all'ultimo Social
Forum Mondiale di Dakar, e l'attenzione alle diversità di genere e contro
l'omofobia.
Pensiamo che ci sarà un rapporto molto proficuo con le comunità di migranti del
territorio modenese e non e che si potrà riflettere a modo nostro sulle recenti
rivoluzioni nei paesi nordafricani e sulle loro conseguenze migratorie.
Continueremo l'impegno sul fronte europeo con il coinvolgimento di gruppi,
associazioni e singoli in rappresentanza di ogni cultura e paese, per far sì che
questa festa dello sport dimostri ogni anno di più il valore positivo
dell'incontro e dello scambio attraverso il gioco.
Il sindaco di Šurice, gli zingari vengano a noi
Zoltán Végh, il sindaco del villaggio di Šurice, nella regione di Banská
Bystrica, ha sostenuto che sarebbe felice di veder aumentare il numero di
abitanti di etnia Rom nel suo villaggio.
Il sindaco Végh non è comunque un apostolo della fratellanza fra genti diverse
ma piuttosto un uomo pratico e concreto ufficialmente consapevole del fatto che
ad un maggior numero di zingari corrisponderebbe, per la municipalità di Šurice
una maggiore allocazione di fondi pubblici anche in proporzione al numero di
abitanti.
Alla prosperità del villaggio manca, insomma, un maggior tasso di natalità ed
una bella e prolifica comunità Rom. “L’anno scorso sono morte 11 persone ed è
nato un solo bambino. Il fattore principale è la mancanza di cittadini Rom, che
normalmente hanno famiglie numerose”.
Végh vorrebbe vedere la sua gente, invece, crescere e moltiplicarsi perché se ci
fossero bambini ci sarebbe anche un asilo ed una scuola. Con solo 13 ragazzini
sotto i 15 anni questo non è ovviamente, ne economico e neanche possibile.
Zingari o meno occorre un miracolo, la popolazione di Šurice è attualmente
composta da 500 anime in rapida diminuzione.
Fotografie del 16/03/2011
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