Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 09/09/2010
Ricevo da Stefano Pasta
ASSOCIAZIONE GENITORI SCUOLA
ELEMENTARE "BRUNO MUNARI"
Milano, 8 settembre '10
Ieri mattina hanno sgomberato il campo rom di via Rubattino.
Come nel novembre dell'anno scorso, come papà e mamme dei compagni di classe di
questi bambini eravamo presenti allo sgombero. Con noi le maestre dei nostri
figli.
Uno sgombero annunciato. Ci siamo trovati verso le sei circa, nella speranza di
un falso allarme, ma purtroppo, così non è stato.
Verso le sette, la pioggia e il freddo hanno scortato le forze dell'ordine e le
ruspe dentro il campo.
Una storia che si ripete, la peggiore. Donne, uomini e bambini a cui non si
offre nessuna speranza, nessun futuro, nessuna umanità.
Tra cinque giorni, molti dei bambini presenti (29) avrebbero ripreso la scuola.
L'unica possibilità per poter pensare ad un futuro diverso dai propri padri,
dalle proprie madri. Negato. Bambini senza diritto di istruzione.
Senza il diritto di sapere che si può vivere diversamente.
Ieri mattina, mentre ero nel campo, osservavo la barbarie di quella scena, donne
uomini e bambini accampati tra la sporcizia, i topi, il freddo; e le Autorità
che come unica soluzione, non riescono a fare altro che cacciarli, nella
speranza che possano scomparire in altra sporcizia, convivere con altri topi,
magari in un altro Comune. Tutto mi portava ad una considerazione: non è
cambiato nulla.
Ora mentre scrivo mi accorgo che in realtà non è così.
Grazie all'impegno in quest'ultimo anno da parte delle maestre, delle mamme di
Rubattino e delle comunità che operano nell'assistenza, come la Comunità di S.
Egidio, qualcosa è cambiato:
si è creata una rete di solidarietà, di affetto, di contatti che con le proprie
sole forze è riuscita a dare qualche speranza a qualcuna di queste famiglie.
Qualche genitore Rom ha trovato lavoro, seppur temporaneo;
qualche famiglia Rom è riuscita a trovare anche una casa.
Tutte le famiglie Rom hanno compreso l'importanza della scuola per i propri
figli ed hanno messo in atto una grande determinazione e volontà nel far
frequentare con continuità le lezioni, nonostante i continui disagi e incertezze
a cui dovevano far fronte. Hanno capito che, attraverso la scuola, un processo
di integrazione è possibile. I bambini Rom hanno festeggiato con i nostri figli
i compleanni, partecipato alle feste della scuola.
La politica e le istituzioni hanno offerto solo sgomberi. Sgomberi che hanno
comunque un costo molto alto, nella speranza di essere ripagati con la moneta
elettorale. Ero al campo e la sola cosa che le istituzioni offrivano, senza
peraltro grande convinzione, è lo smembramento delle famiglie. Allontanare gli
uomini dalle donne e dai propri figli.
Alcune maestre e mamme del nostro circolo, con la Comunità di S. Egidio, avevano
già iniziato in questi giorni, un pre-scuola con i bambini Rom.
Sarà difficile, ma sono convinto che qualcosa cambierà ancora. Le maestre
cercheranno ancora i propri alunni e i nostri figli inviteranno i loro compagni
di classe ad una festa.
L'Associazione Genitori della Scuola Munari sarà al loro fianco.
Associazione Genitori
Scuola elementare "Bruno Munari"
Domenico Protti
Presidente
www.elementareinfeltre.it
info@elementareinfeltre.it
Da
Roma_Francais
By Bloomberg News/International Herald Tribune
Tribunale francese blocca la deportazione dei Rom
Parigi, 01-09-2010 - Un tribunale francese ha bloccato la deportazione di
sette Rom [...], un colpo al piano del presidente Nicolas Sarkozy di smantellare
i campi illegali.
Il tribunale amministrativo di Lille ha cancellato ieri gli ordini di
deportazione, dicendo che il caso non corrispondeva allo standard legale di
porre "una reale, immediata, e sufficientemente grave minaccia," secondo quanto
dichiarato.
Sarkozy ha ordinato le demolizioni dei campi e le espulsioni dopo che alcuni
itineranti si erano scatenati in Francia centrale a seguito della morte di uno
di loro durante un controllo di identità. Anche se i rivoltosi erano cittadini
francesi, la maggior parte dei campi smantellati sono abitati da zingari che
hanno cittadinanza rumena e bulgara.
Il governo ha detto lunedì che in agosto le autorità francesi hanno
smantellato 128 campi e deportato 977 persone in Romania e Bulgaria.
Nel contempo, ieri la Francia ha difeso le proprie deportazioni di stranieri,
centinaia di Rom inclusi, e chiesto che il governo rumeno spenda più soldi
ottenuti dall'Unione Europea nell'integrare in patria i gruppi di minoranza.
Dopo colloqui con la Commissione Europea, due ministri francesi hanno detto
che la controversa politica è in linea con la legge francese ed europea,
rigettando le accuse di discriminazione.
In una conferenza stampa a Bruxelles, il ministro francese per l'Europa, Pierre
Lellouche, ha criticato il governo rumeno che, dice, spende solo lo 0,4% dei 5
miliardi di $ che riceve annualmente in sussidi dall'Unione Europea per
integrare la sua minoranza rom.
Lellouche ha chiesto al governo rumeno di sottolineare un piano per una
migliore integrazione, focalizzandosi su istruzione, alloggio, salute e
formazione.
Il governo francese ha sostenuto che i Rom non sono un bersaglio specifico
come gruppo.
Da
Roma_Daily_News
The Local
04/09/2010 - Il popolo rom è il più discriminato in Europa e la Svezia non fa
eccezioni, ha sostenuto sabato il commissario per i diritti umani del Consiglio
d'Europa.
Il commissario Thomas Hammarberg, e l'arcivescovo Ander Wejryd sostengono in
un dibattito in seno al giornale Dagens Nyheter di sabato che la deportazione da
parte della Svezia di 50 Rom cittadini UE rende evidente che il paese è
complice della discriminazione in corso verso quel gruppo etnico.
Le deportazioni sono state difese dal ministro per le migrazioni Tobias
Billström che ha sostenuto che le regole UE sulla libertà di movimento del
lavoro non sono intese ad incoraggiare l'accattonaggio.
Hammarberg e Wejryd rispondono che le deportazioni sono avvenute nonostante
un quadro legale non certo.
"Sono identificati come un pericolo alla società dai politici che cercano di
guadagnare punti politici sulle richieste di una linea dura contro questo già
vulnerabile gruppo. Sono soggetti ad arresto e deportazioni collettive."
Hammarberg e Wejryd hanno scritto che il crescente "anti-romanismo" dev'essere
combattuto in tutto il continente europeo. Sostengono che i diritti legali dei
Rom devono essere presi sul serio e che i loro diritti di cittadini della UE
devono avere la stessa importanza degli altri cittadini UE.
Fotografie del 09/09/2010
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