Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Da
Romanian_Roma (QUI
un post da rileggere)
La UE mi manca già
Una Rom rumena riflette sulla deportazione francese dei Romanì
L'improvviso collasso dell'Unione
Europea nei mesi estivi del 2010 ha preso molti di sorpresa. Anche se era
già tutto scritto, non mi aspettavo che la morte dell'Unione sarebbe arrivata
così velocemente. Ora che sappiamo che l'Unione fa leggi nel campo dei diritti
umani che non ha nessuna intenzione di far rispettare, è a tutti gli effetti per
la grande maggioranza degli Europei ("Una politica in cerca di una difesa" 2-8
settembre).
Guardando indietro all'Unione, ci sono molte cose che mi mancheranno. Ricordo
con grande speranza la promessa della cittadinanza UE, inclusa nel trattato di
Maastricht. Cosa avrebbe significato per noi Europei? Il futuro sembrava tutto
davanti a noi. Ricordo come, in seguito al trattato di Amsterdam, l'Unione fece
un'importante legge che proibiva la discriminazione razziale. Ricordo come,
svegliandosi con la crisi austriaca del 2000, l'Unione assunse nuovi poteri con
l'art. 7 del Trattato, di agire contro uno stato membro UE che si discostasse
dai valori comuni dell'Unione. E ricordo che nel 2003 la Commissione spiegava
che questi poteri potrebbero essere invocati quando "i primi segni di, per
esempio, politiche razziste e xenofobe diventino visibili".
Ora sappiamo che tutto è finito, un edificio Golia abbattuto da Davide sotto
forma del presidente francese. Il mio villaggio nel sud-ovest della Romania si
sta riempiendo di ex-Europei. Naturalmente, sono benvenute le dichiarazioni di
Vivian Reding, commissaria europea alla giustizia e la buona volontà dei
parlamentari, ma senza una risposta vigorosa, pubblica ed istituzionale sono
come capelli che crescono su di un cadavere.
Naturalmente, noi Romanì europei non siamo gli unici ad aver notato la
sparizione della UE. Ci sono molti che hanno aspettato questo momento con
impazienza. Prendete per esempio i media ed i funzionari pubblici cechi che
improvvisamente ad agosto iniziarono a chiamare i Rom cechi "stranieri". O i
politici ungheresi che la settimana scorsa iniziarono a chiedere di chiudere i
Rom in campi. O le mosse italiane di raddoppiare la distruzione degli
insediamenti romanì e chiedere la limitazione della libertà di movimento dei
Rom. Si son sempre chiesti se la legge UE fosse Legge o "legge". Ora lo sanno e
sono felici.
Infatti, lo sappiamo tutti noi. Un governo che fa leggi che non ha nessuna
intenzione di far rispettare, non è un governo. E le sue leggi non sono leggi
per davvero.
Noi Europei siamo più in sintonia di quanto si pensa nel sapere esattamente
quali sono le regole. Per un periodo, abbiamo vissuto con la felice illusione
che la UE fosse una forza legislativa, intenta a difendere i valori che
proclamava, e a far rispettare le regole che reggevano questi valori. Ora che la
UE è andata, le forze razziste in tutta l'Europa sanno che il loro giorno è
arrivato.
L'Unione può resuscitare? L'ha fatto in occasioni precedenti, in altri
scenari. Ma questo comporterebbe una vigorosa risposta istituzionale, cioè
l'inizio di un procedimento legale contro gli stati membri che contravvengono le
leggi UE.. Dovrebbe avvenire pubblicamente - che gli Europei vedano. Altrimenti,
che l'Unione possa riposare in pace, il suo antico splendore onorato per la
speranza che brevemente ci diede.
Da:
Cosmina Novacovici
Banloc, Timis County
Romania
Da
Roma_Daily_News (benvenuto ad Anna Luridiana che inizia la collaborazione con
Mahalla)
08/09/2010 - Da DROM KOTAR MESTIPEN associazione delle donne romanì vi
informiamo che i giorni 8, 9 e 10 ottobre si terrà a Barcellona il Congresso
Internazionale delle Donne Romanì: le altre donne.
Questo Congresso si impegna a realizzare il sogno di un lavoro, che hanno
tutte le donne Romanì attraverso la creazione di uno spazio di dialogo e di
trasformazione per sradicare tutte le difficoltà che noi, come donne Romanì,
dobbiamo affrontare.
Di frequente ci troviamo di fronte a una tripla discriminazione: perché siamo
donne, perché siamo Romà e perché non abbiamo un titolo di studio. Se noi
discutiamo e uniamo i nostri sforzi, possiamo contribuire al superamento di
queste diseguaglianze.
Con questo Congresso, in particolare, aspiriamo a dare voce a tutte le donne
Romanì che non hanno un titolo di studio e che non partecipano alla discussione
principale ed ai Forum dai quali escono delibere e decisioni.
Tutta la documentazione relativa alla Conferenza è già disponibile sulla
seguente pagina web:
http://dromkotar.wordpress.com/ Qui potete trovare tutte le informazioni
relative alla Conferenza e le istruzioni da seguire per ottenere una borsa di
studio – sovvenzione.
Vi informiamo inoltre che le linee guida per lavorare con tutte le donne su ogni
argomento, sono disponibili da adesso fino all'inizio della Conferenza. La
conoscenza di queste informazioni faciliterà la partecipazione diretta alla
Conferenza di tutte le donne e sarà utile per cominciare le discussioni
preliminari in ogni vostro territorio.
L'idea principale è quella di condividere online tutte le discussioni
preliminari in una piattaforma che abbiamo progettato, e alla quale potete
accedere attraverso la webpage del Congresso. Chi di voi fosse interessata a
partecipare alla piattaforma è pregata di mandarci una email, quindi noi
provvederemo a inviarvi la password. Grazie alla vostra partecipazione, noi
tutte potremo organizzare i gruppi di lavoro e di discussione del Congresso.
Siamo certe che queste discussioni cambieranno l'attuale politica sociale e che
miglioreranno le condizioni del nostro Popolo in Europa.
Vi invitiamo a pubblicizzare il Congresso fra tutte le donne dei territori in
cui vivete, e ad organizzare grandi gruppi di partecipanti, così che ogni donna
interessata abbia l'occasione di partecipare.
Vi preghiamo di diffondere queste informazioni in tutti i vostri Social
Network. Per essere un prima e un dopo nella nostra storia. Tutte noi vinceremo.
Ricordate che il termine per registrarsi è il 24 settembre, così pure per
avviare le procedure per ottenere una borsa di studio – sovvenzione.
Aspettiamo con piacere di incontrarvi tutte a Barcellona!
Per ogni vostra necessità, non esitate a contattarci.
Cordialità
ANA CONTRERAS FERNANADEZ
Presidente
Drom Kotar Mestipen – Associazione delle Donne Romanì
tel.: 933043000 Fax: 93 302 12 26
E-mail: info@dromkotar.org
Da
Federazione Romanì
La Federazione romanì promuove il meeting della cultura romanì "Molti
giudicano, pochi conoscono".
Le attività del meeting si svolgeranno a Roma in via Cavriglia n. 8 a partire
dalle ore 10,00 del 25 Ottobre 2010.
Il programma PROVVISORIO del meeting:
- Corso di lingua romanès
- Corso di formazione per decisori pubblici
- Workshop internazionale su diritti e cittadinanza
- Seminario scolarizzazione minori rom e sinti
- Presentazione dell'opera editoriale di letteratura romanì "O romanò gi"
- Divulgazione campagna DOSTA contro il razzismo
- Mostra didattica/documentaria della cultura romanì
- Concerto di musica romanì
Per comunicazioni:
federazioneromani@libero.it
Cordiali saluti
Il presidente
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