Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 28/09/2010
Care amiche e amici,
da luglio i Sinti del Quartiere Terradeo di Buccinasco sono oggetto di una
indegna campagna di stampa denigratoria, basata su motivazioni fasulle.
Invio il comunicato stampa che stiamo distribuendo come Associazione, con
allegato un approfondimento di ciò che abbiamo fatto e che stiamo facendo, con
preghiera di pubblicazione o diffusione. [...]
Cordiali saluti da Ernesto Rossi,
presidente dell'associazione "Apertamente di Buccinasco", costituita da sinti e
volontari.
Mentre infuria nel Parlamento Europeo un drammatico scontro fra il
Presidente francese Sarkozy e il Presidente della Commissione UE, Barroso, per
la decisione della Francia di espellere centinaia di ROM;
mentre nei grandi centri urbani del nostro Paese, a partire da Roma e Milano, da
tempo, con una intensificazione negli ultimi mesi, vi sono continui sgomberi di
campi abusivi e non, di Rom e Sinti:decine dall'inizio dell'anno, ripetuti sulle
stesse persone, stroncando percorsi lavorativi e scolastici;
in una cittadina di prima cintura della Provincia di Milano, Buccinasco, è in
corso da anni una positiva sperimentazione di INCLUSIONE SOCIALE di una
minoranza etnica.
Questa minoranza è composta da 20 famiglie SINTE, per un totale di 100 persone,
la metà delle quali sono minori.
Alla fine dello scorso anno, per volere congiunto dell'Amministrazione Comunale
e dell'Associazione Apertamente è stato costituito un Tavolo di Lavoro presso il
Comune di Buccinasco, cui partecipiamo regolarmente, presieduto oggi
dall'Assessore competente.
La missione dichiarata del gruppo di lavoro è quella di monitorare ed
individuare eventuali difficoltà e suggerire soluzioni ai problemi emersi
all'interno della locale Comunità Sinta o fra questa ed il resto della comunità
buccinaschese; e recentemente per supportare gli incontri in corso fra
l'Amministrazione Comunale, la Prefettura ed il Parco Agricolo Sud.
Il fatto più eclatante, salito più volte agli onori della cronaca locale nelle
scorse settimane, è stato quello delle "casette" esistenti da oltre dieci anni
all'interno del Q.re Terradeo, dove abitano le famiglie Sinte, e mai normate per
questioni burocratiche dalle varie Amministrazioni Comunali e Provinciali che
nel tempo si sono succedute.
La Giunta Comunale di Buccinasco ha votato il 23.08.2010 un'importante Delibera
di Indirizzo riguardante la stabilizzazione della Comunità Sinta.
Dal Tavolo è arrivato il suggerimento di far incontrare il Prefetto di Milano e
l'Amministrazione Comunale, com'è poi avvenuto di recente, trovare una soluzione
a questo annoso problema. Prossimamente sarà coinvolto anche il Parco Sud.
Ricordiamo per l'ennesima volta che il terreno, sul quale sorge il campo delle
famiglie Sinte, è di proprietà del Comune, che nel 1994 con una delibera di
Giunta, lo ha dato loro in uso.
Il terreno si trova nel Parco Agricolo Sud.
Nel 2005 da parte dell'allora Amministrazione Comunale vi è stato un corposo
intervento, cofinanziato dalla Provincia di Milano, per migliorare le condizioni
di vita dei Sinti residenti. E si è strutturato il terreno come un campeggio: ad
ognuna delle 20 famiglie è stata assegnata una piazzola ed è stato firmato un
regolare contratto della durata di 10 anni, rinnovabile. In questo contratto
sono anche previsti precisi diritti e doveri.
La maggior parte delle 6 casette in legno, in sostituzione delle caravan, è
stata costruita tra il 1994 e il 2004.
La prima richiesta di regolarizzazione delle casette da parte della
Amministrazione Comunale al Parco Agricolo Sud risale al 2005.
Nel 2009 il Prefetto di Milano, nominato Commissario Straordinario per "
l'emergenza nomadi dal Ministro degli Interni Maroni, ha stanziato 100.000 euro
dell'apposito fondo del Ministero, per finanziare un progetto di ultimazione dei
lavori da tempo previsti al Q.re Terradeo. Questo importo è gestito direttamente
dalla Prefettura.
Dal mese di luglio la presentazione da parte di un Consigliere regionale di
un'Interrogazione, probabile frutto di non verificate informazioni, ha prodotto
una serie di articoli giornalistici, in alcuni dei quali si ventilava
addirittura la chiusura del campo Sinti di Buccinasco.
Vorremmo ricordare
- che l'Associazione "Apertamente di Buccinasco" è stata formata per metà da
Sinti abitanti il campo e per l'altra metà da volontari che da anni lavorano
insieme a questi nostri concittadini;
- che i Sinti di Buccinasco sono da sempre Italiani, ex giostrai, come lo sono
gli Orfei, i Togni, i Medrano ecc., e sono residenti in modo stabile a
Buccinasco dall'inizio del 1980;
- che i bimbi sono stati tutti vaccinati nel tempo, a cura dell'Assistente
sanitaria, che fa parte anch'essa del Consiglio della nostra Associazione;
- che l'istruzione dei minori e di alcuni adulti è seguita, da anni, da altri
volontari coordinati da alcune insegnanti e da un'ex Preside, anch'essi facenti
parte dell'Associazione, che operano in collaborazione con altri soggetti
all'interno della scuola di Buccinasco, frequentata dai bambini per tutto il
periodo dell'obbligo, e da quest'anno con qualche accesso alle superiori;
- che l'Associazione Apertamente collabora con le tre Parrocchie, le Caritas
locali e numerose altre Associazioni di Buccinasco e partecipa regolarmente alle
iniziative collettive come la Festa dei Popoli, la Festa delle Associazioni,
oltre a tenere annualmente dal 2004 una Festa dei Sinti;
- che l'Associazione Apertamente è da tempo in rete con altre Associazioni che
si occupano di Sinti e Rom: Casa della Carità, Naga, Caritas Ambrosiana, Padri
Somaschi, Arci, ecc., le quali costituiscono da anni il Tavolo Rom. Essa
collabora inoltre attivamente con l'Università della Bicocca e quella di Pavia;
- altri volontari accompagnano i giovani Sinti all'inserimento nel mondo del
lavoro: in una congiuntura economica difficile per tutti, si sono conseguiti
significativi risultati (e, purtroppo, abbiamo avuto persino un cassintegrato.
Su questi problemi l'Associazione Apertamente collabora con lo Sportello Lavoro
e cinque Agenzie Interinali, con due Cooperative Sociali, la locale Banca del
Tempo e Buccinbici; con queste due ultime abbiamo realizzato alcuni Progetti
finalizzati ad attivare posti di lavoro;
- Inoltre, Apertamente collabora con le Istituzioni: il Comune di Buccinasco ed
i Comuni limitrofi, e con la Provincia di Milano ed il Parco Sud. Apertamente ha
costituito a Buccinasco, in convenzione con quest'ultimo il Punto Parco Terradeo,
che gestiamo in collaborazione con altre Associazioni.
Conclusioni:
L'Associazione Apertamente, per promuovere la conoscenza della vera situazione
del Quartiere Terradeo di Buccinasco (Campo Sinti ) e delle avanzate
sperimentazioni d'inserimento sociale in corso, si rende disponibile ad incontri di approfondimento e a promuovere
visite al Terradeo, anche per facilitare la conoscenza diretta dei suoi
abitanti.
L'Associazione ha approntato della documentazione cartacea, e sono inoltre
disponibili numerose foto in formato digitale sullo evolversi nel tempo di
questa Comunità e degli eventi negli anni realizzati e consultabile in loco su
appuntamento.
Quanto sopra è a disposizione, su richiesta, di:
Amministrazioni Pubbliche, Forze politiche, Giornalisti, Associazioni
culturali e di Volontariato, Operatori del settore, Direzioni Didattiche ,
Istituti scolastici e Università, Persone di buona volontà.
Per Associazione Apertamente di Buccinasco
Ernesto Rossi, Presidente cell. 3338628466, e-mail:
meg.rossi@tin.it
Augusto Luisi, Consigliere cell. 3355324525, e-mail:
luisibuc@gmail.com
Buccinasco, 20.09.2010
by Paul Polansky
[continua]
EULEX
(immagine da
daylife.com) Il generale in pensione Yves de Kermabon mentre prega
(spero) per salvare (spero) i bambini rom e askali di Mitrovica dai soldati
francesi, dal dr. Bernard Kouchner, dall'ONU, dal governo del Kosovo e... dall'EULEX.
IL PREMIO IN-GIUSTIZIA: disgrazia questa Missione dell'Unione Europea in
Kosovo sul Ruolo della Legge che rivendica il suo scopo principale
nell'assistere e supportare le autorità del Kosovo sul ruolo della legge e si
riserva il diritto di perseguire i seri crimini che il governo del Kosovo
ignora. EULEX viene disonorata con questo premio per avere rifiutato di
considerare "la negligenza di massa verso l'infanzia" nei campi di Mitrovica
come un "serio crimine", nonostante le 86 morti sino ad oggi.
Dato che era risultato impossibile durante quasi undici anni di coinvolgere
qualsiasi agenzia ONU o il governo del Kosovo, soprattutto il Ministro della
Salute, nel salvare i bambini che muoiono di avvelenamento da piombo negli ex
campi UNHCR, inviai una mail a Yves de Kermabon, capo della missione EULEX,
chiedendogli un incontro per discutere su cosa EULEX potesse fare.
Ex generale francese, che una volta comandava la Legione Straniera in
Cambogia e poi le forze NATO in Kosovo, Kermabon rifiutò di vedermi.
Con l'aiuto di amici impegnati nel salvare questi bambini, facemmo ricorso al
suo capo UE, la baronessa Catherine Ashton, ed alla fine ottenemmo un
appuntamento per vedere il procuratore capo del generale Kermabon, Theo Jacobs,
e tre componenti della sua squadra. Non fu un ricevimento caloroso. Erano troppo
ritrosi per ricevermi o soltanto riluttanti di dovermi vedere.
Il procuratore capo Jacobs non fece nessun tentativo di dare inizio alla
riunione, così gli chiesi se avesse ricevuto il nostro promemoria legale che gli
avevo inviato per posta elettronica il giorno precedente. Con riluttanza mi
disse di sì ma non fece nessun commento. Così tirai fuori tutti gli altri
documenti che avevo portato e iniziai a passarglieli.
Il primo era un comunicato OMS del settembre 2009 che ancora una volta
chiedeva l'immediata evacuazione e cure mediche. Dissi che l'OMS ne chiedeva
l'evacuazione dal novembre 2000 e che da allora aveva inviato richieste simili.
Nessuna risposta da EULEX: nessuna domanda, nessun commento.
Ho poi consegnato il rapporto del difensore civico al primo ministro del
Kosovo inviato ad aprile 2009, in cui il difensore civico chiedeva l'immediata
evacuazione e chiedeva una risposta entro 30 giorni. Non venne mai ricevuta
nessuna risposta da parte del primo ministro. Dissi che il nuovo difensore
civico il giorno prima aveva visitato i campi ed avrebbe inviato un rapporto
simile chiedendo l'evacuazione e cure mediche. Nessun barlume di vita da parte
dei convocati EULEX seduti davanti a me.
Poi consegnai loro il rapporto di Thomas Hammarberg, il Commissario per i
Diritti Umani del Consiglio d'Europa, che chiedeva l'evacuazione dei campi e
cure mediche. Uno dello staff di Jacobs seduto di fronte a me disse che la
settimana seguente avrebbe posto maggior pressione al governo del Kosovo perché
facesse qualcosa.
Allora diedi loro il rapporto di Human Rights Watch (77 pagine) e per finire
un'altra copia del nostro memorandum legale di 46 pagine.
Dissi che avevamo fatto pressioni sull'UNMIK per un'evacuazione e cure
mediche già dal novembre 2000 e naturalmente senza ottenere niente. Eravamo ora
a febbraio 2010. Dissi che probabilmente era impossibile portare in giudizio lo
staff ONU a causa della loro immunità, ma volevamo comunque farlo per gli
amministratori del campo, Norwegian Church Aid e KAAD. Fornii allora loro degli
esempi di "negligenza premeditata" commessa da entrambi gli amministratori del
campo, enfatizzando il rifiuto di NCA di riportare le morti nel campo e mai
chiedendo alimenti o trattamento medico per avvelenamento da piombo; e KAAD, che
oltre a ciò aveva colpevolmente interrotto la dieta speciale per Ergin e suo
fratello.
Dissi che ci doveva essere giustizia. Per quello ero venuto da loro.
Jacobs disse che un'azione sotto il loro mandato era impossibile. Loro erano
lì essenzialmente per monitorare il sistema giudiziario del Kosovo. EULEX si
incaricava personalmente di pochissimi seri crimini. Anche se il nostro caso
fosse stato possibile sotto il loro mandato, non l'avrebbe accettato perché
sarebbero occorsi anni per trovare se qualcuno fosse responsabile. Dissi che
avevamo tutte le prove che servivano. Dissi che l'OMS si era offerto di fornire
tutti gli elementi di prova e che io ed i nostri avvocati potevamo fornire nomi
e prove della negligenza criminale.
Jacobs disse che non si trattava di un caso criminale, ma di una questione
politica. Disse che l'unica maniera per noi era di mettere più pressione
politica sul governo del Kosovo per risolvere questa questione politica.
Non ero d'accordo e parlai a lungo sulla storia di questo caso: il dr.
Kouchner che mette i Rom su di un terreno contaminato, promettendo che sarebbero
stati spostati entro 45 giorni; dissi che la squadra medica ONU aveva
raccomandato l'evacuazione nel novembre 2000 e la disintossicazione in Polonia,
ma che Kouchner aveva opposto il veto; dissi a Jacobs che il mio team aveva
portato la famiglia di Mustafa in Germania, sottoponendo a TAC tutti i bambini,
che trovò Denis di 7 anni col fegato di un sessantenne alcolizzato, a causa
dell'avvelenamento da piombo secondo i dottori tedeschi; dissi di come io e il
mio staff avessimo raddoppiato i livelli di piombo che causano danni cerebrali e
che anche noi avessimo dovuto essere disintossicati. Menzionai come tutti
stessero rimproverando ai Rom di avvelenarsi da soli smaltendo le batterie delle
auto, ma che i campioni su 66 bambini del campo mostravano di avere 36 altri
metalli pesanti che non si trovavano nelle batterie delle macchine. Continuai ma
non vidi nessun barlume di interesse nelle persone sedute di fronte a me. Era
ovvio che non mostravano alcuna compassione per la sofferenza di questa gente...
questi zingari.
Parlai per 50 minuti, raccontando loro ogni tragedia che era successa nei
campi dal 1999. Se fosse dipeso da loro, il meeting sarebbe finito dopo cinque
minuti.
Alla fine, Jacobs era abbastanza esasperato con me che cercavo di rendere
questo un caso criminale. Continuò a dire che era una perdita di tempo. Quella
era una questione politica e io dovevo trovare un modo di fare pressione sul
governo del Kosovo, non su EULEX.
Alla fine gli chiesi se non fosse stato un serio crimine. Mi rispose di no.
Disse che era un serio problema, ma perché lui lo definisse un serio crimine
prima avrebbe dovuto investigare e questo avrebbe preso anni. Anche così, disse,
sarebbe stato difficile trovare i responsabili di persona. Dissi che se questa
situazione fosse avvenuta in qualsiasi città europea ed il sindaco, il capo
della polizia e gli incaricati alla sanità pubblica non avessero immediatamente
evacuato l'area, sarebbero finiti in prigione per negligenza verso l'infanzia.
Il procuratore capo si limitò a fissare davanti a sé.
Il suo staff concordò con lui. Questa era una questione politica e dovevamo
porre maggiore pressione sul governo del Kosovo. Dal 1999 al 2008 non era
possibile. Ora che il Kosovo aveva l'indipendenza, dovevano mostrare di
meritarsela.
La donna seduta di fronte a me continuò a ripetere che Thomas Hammarberg
sarebbe venuto la settimana prossima. Era molto alterato perché il governo del
Kosovo non aveva seguito le sue raccomandazioni di sei mesi prima, quando era
stato lì l'ultima volta, di evacuare i campi. Disse che avrei dovuto incontrarlo
durante la sua visita.
Lasciai loro due nostri DVD: Kosovo Blood e la manifestazione del campo di
Osterode ad aprile 2009. Lascia anche loro due copie del mio libro UN-Leaded
Blood che immediatamente loro coprirono con le loro carte, nel caso qualcuno
potesse vederne la copertina.
Fui molto educato nel ringraziarli per avermi ricevuto, ma spero di aver
mostrato con la mia espressione quanto frustrato io fossi dalla loro mancanza di
umanità e compassione, e soprattutto dalla loro mancanza di interesse nel
cercare giustizia per questa povera gente che aveva sofferto la peggiore
tragedia di ogni minoranza in Europa nell'ultima decade. Così come non c'è
misericordia per i nostri bambini romanì negli affari targati Mercy Corps, né
nessun interesse nel salvare i nostri bambini da parte dell'OnG Save the
Children... non c'è nemmeno nessun interesse nella giustizia per questi ragazzi
del Dipartimento Giustizia di EULEX.
Riconoscimenti
Durante questi undici anni per portare l'attenzione sulla sofferenza e la
tragedia dei Rom/Askali scaricati dall'ACNUR e dall'UNMIK su terreni
contaminati, non molte persone od organizzazioni sono state con noi durante la
lunga tirata. Quelli che hanno iniziato con noi e tuttora stanno contribuendo:
Argentina e Miradija Gidzic, e Jacky Buzoli. Tutti e tre sono Rom e sentono una
dedizione profonda per aiutare la loro gente. Sono anche stati curati per
avvelenamento da piombo, a causa del loro lavoro nei campi. Nel 2005, si è
aggiunta Dianne Post, un avvocato americano che non solo ha dedicato il suo
tempo (gratuitamente) per difendere questi bambini rom/askali, ma ha anche
offerto il proprio denaro per comprare aiuti. Lo stesso anno, Yechiel Bar Chain
donò dei fondi per comprare le prime medicine per curare quanti avevamo fatto
uscire dai campi. Il dr. Bader di Milwaukee, WI, si unì quell'anno per
finanziare i nostri viaggi a Belgrado. Inoltre comprò un pezzo di terra per la
famiglia di Jenita Mehmeti e finanziò la pubblicazione di UN-Leaded Blood e la
realizzazione del documentario Gipsy Blood. Dan Lanctot che fece il film donò il
proprio lavoro. Anche il dr. Klaus Runow si unì a noi nel 2005 per raccogliere i
primi campioni di capelli dei bambini nel campo, registrando che [i bambini] non
solo erano avvelenati da piombo, ma soffrivano anche di altri 36 metalli
pesanti. Per strada sono arrivati contributi ed appoggio dalla Società per i
Popoli Minacciati, JDC, Mary Ellen Salinas, Linda Johnson, Jennifer Clayton-Chen
ed il suo gruppo a Monaco (Germania), Fed Didden, Nidhi Trehan, ed il dr.Sasha
Maksutovic. I contributi a questo libro includono: Bernie e Suzie Sullivan, John
Munden, Graham Crame e Dianne Post.
Due anni fa la nostra campagna navigava in cattive acque finché Bernie
Sullivan organizzò il KMEG (Gruppo di Emergenza Medica del Kosovo) ed introdusse
nuovi attivisti, in particolare Valerie Hughes che spinse il senatore irlandese
David Norris a parlare (e continua a farlo) a favore dei nostri bambini zingari.
Molti giornalisti e media importanti come Bild Zeitung, Aljezzera, BBC, ZDF,
ARTE TV, la TV australiana (Dateline), The Sun, The Guardian, l'International
Herald Tribune, ed il Washington Times hanno informato il pubblico su questi
bambini che stanno morendo. Sono arrivati in aiuto due altri avvocati: Bob
Golten, professore in Diritto Umanitario all'Università di Denver, che ha
scritto lettere a Mercy Corps e ad NCA, richiamandole alle loro responsabilità;
e Nichola Marshall, in rappresentanza dello studio legale Leigh Day di Londra,
che si è unito a Dianne Post nel richiedere un risarcimento dall'ONU per i campi
rom/askali.
Ironicamente, non molte organizzazioni romanì si sono unite alla nostra lotta
ma recentemente due hanno vigorosamente raggiunto la causa: l'Associazione
Britannica delle Donne Zingare e Patrin GB. Sono certo di essermi dimenticato di
menzionare molti altri che ci hanno aiutato in questo percorso e chi ora sta
contribuendo. Ma loro sanno nel loro cuore che cosa hanno fatto. Tristemente, la
nostra campagna di undici anni non ha salvato molti bambini. Quando abbiamo
iniziato c'era una possibilità di salvare la maggior parte di loro da danni
irreversibili al cervello. Ora tutti ce li hanno. Un dottore mi ha detto che
abbiamo perso un'intera generazione di bambini dei campi. Forse anche una
seconda generazione dato che molti di questi bambini non vivranno abbastanza da
avere dei bambini a loro volta. Ma ancora stiamo combattendo per loro, per un
risarcimento e per la giustizia. Sfortunatamente, non possono mangiare la
giustizia.
Titolo originale: DEADLY NEGLECT
di Paul Polansky
Prima edizione
71 pagine
Tiratura: 1.000 copie
Editore: Kosovo Roma Refugee Foundation (KRRF)
traduzione in italiano di Fabrizio Casavola
www.paulpolansky.nstemp.com
Email: pjpusa5040@yahoo.com
www.toxicwastekills.com
Fine quindicesima e ultima puntata
Di Fabrizio (pubblicato @ 09:13:46 in media, visitato 1972 volte)
Da
Polska_Roma

Košice, 20/09/2010 - Tra pochi giorni, DikTV, la
prima stazione televisiva europea rom su internet, lancerà le sue trasmissioni
di prova. Questa è una stazione televisiva su internet che trasmetterà solo in
lingua romanì e prodotta per tutti i Rom. Il progetto televisivo su internet è
volto primariamente a quei Rom che hanno una fluente lingua nativa o che la
stanno apprendendo.
"Come giornalisti rom abbiamo deciso di creare questo spazio virtuale a cui
invitare in visita Rom di tutto il mondo. Consideriamo fondamentale che tutti i
Rom abbiano la possibilità di usare la loro lingua nativa e di vedere come
vivono veramente i Rom negli altri paesi. La nostra "vision" è che i Rom possano
trovare ciò che cercano sul nostro sito, quello che richiedono per sapere chi
sono e la loro identità, cosicché siano orgogliosi di essere Rom," ha detto
Jarmila Vaňová, direttrice dei programmi di DikTV.
Vaňová ha sfidato tutti i Rom a compromettersi nella creazione del progetto.
"Stiamo lanciando DikTV su internet senza nessun appoggio finanziario esterno,
senza sovvenzioni. Facciamo tutto su base volontaria, solo per mostrare che noi
Rom siamo capaci di fornire giornalismo professionale e di unirci, che siamo una
nazione di gente coinvolta nel fare la storia d'Europa e del mondo, e che
semplicemente non è possibile manipolarci come un giocattolo. Un modo possibile
di abbattere tutti i muri che la maggioranza sta costruendo contro di noi è di
unirci, imparare dalla nostra storia, conoscere la nostra lingua e cultura,
semplicemente creare questo mondo virtuale che è il nostro dominio," ha
dichiarato Vaňová.
Il progetto lancerà le proprie operazioni sperimentali alla fine di settembre.
La televisione internet rom DikTV sarà parte di un più vasto portale che opera
nella televisione internet, Quanti interessati a contattare gli organizzatori
del progetto come potenziali partner o che vogliano in altre forme supportare il
progetto possono scrivere a: diktv@mecem.sk
Facebook: www.facebook.com/diktv
Da Roma_Daily_News
Gipsy Television è un'unica televisione su internet di quattro paesi del
cosiddetto gruppo di Visegrad. Dato che il nostro principale obiettivo è di
sostenere la minoranza nazionale romanì nei campi della politica sociale,
istruzione, assistenza sanitaria, diritti umani e discriminazione. Lo strumento
principale per raggiungere il nostro obiettivo è la produzione di lavori
audiovisivi. Nei limiti delle nostre attività miglioreremo la consapevolezza
pubblica sulle comunità zingare marginalizzate.
Vogliamo cooperare con soggetti che lavorino nel campo degli zingari, ma anche
con media non-zingari. Promuoviamo la mobilità dei nostri reporter, lo scambio
di esperienze, una mobilità transnazionale dei lavori audiovisivi e la creazione
di reti.
E Gipsy Television si jekh unikatno romaňi internetoskeri televizija andro thema
save pes rakinen andre Višgratsko štarutňi. Amaro bučikano dikhiben pes zathovel
pro oda kaj the sikavas šukariben pal o manuša saven hiňi romaňi nacia /pal o
roma/ andro phučibena pal o socialno politika, sikľarďipen /edukacia/ sasťipen,
manušakere hakaja the pal lengero phageripen - diskriminácia. Akada savoro kamas
the kerel avka kaj keraha audio vizulano buťi /šuňiben thaj dikhiben pal o
internetos/.
Kamas akala amara televizijaha the dochudel oda kaj o gadže the dhiken pro roma
šukareder jakhenca, pro roma save hine čore, bi búčakere, bi khereskere -
marginalizovano roma. Kamas the kerel jekhetaňi šukar buťi - varesavi kooperacia
savore aver instututenca save keren buti andro media prej kalo roma /romane thaj
naj romane media/. Rakinaha pes pro oda kaj amare editora šaj phirkerena odoj
kaj pes vareso kerela interestantno pal o roma. Keraha amari buťi thaj
jekhetaňiben /netvorko prejkalo salo slovačiko them.
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Gipsy Television
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Fotografie del 28/09/2010
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