Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 26/09/2010
Venerdì scorso, nel tardo pomeriggio,è stato recapitato da Agenti del Comando
di Polizia Locale un provvedimento di espulsione dal campo comunale di via Idro
alla quasi totalità delle persone regolarmente residenti, oltre un centinaio,
tutti Rom italiani, che entro 48 ore dovrebbero abbandonare l'area in assenza di
qualsiasi altra alternativa abitativa.
Il provvedimento, a firma del Direttore Centrale alle Politiche Sociale,
Carmela Madafferi, una delle più chiacchierate Dirigenti dell'Amministrazione
Comunale, in applicazione del Regolamento dei campi nomadi comunali, contesta ad
alcune dei soggetti presenti la responsabilità di piccoli reati personali
addirittura risalenti a 25 anni fa!!!, estendendo quindi gli effetti "previsti"
a tutti gli appartenenti il nucleo familiare (ma i "reati" sono perseguibili, in
genere dall'Autorità Giudiziaria…, personalmente o collettivamente nel nostro
Paese???).
In pratica, da domani mattina, oltre cento persone, bambini che da anni
frequentano le scuole della zone, adulti, anziani e ammalati dovrebbero
abbandonare le case che abitano dall'inizio degli anni '90 (ma la loro
permanenza in zona è attestata addirittura dai primi anni '70).
Chiediamo che la vicenda venga portata al più presto all'attenzione del
Consiglio Comunale perché né sospenda l'esecutività e poi né disponga il ritiro.
Denunciamo uno degli atti di violenza amministrativa più grave che stia per
essere commesso ai danni di cittadini milanesi, dalle conseguenze imprevedibili
sul piano sociale e in palese contrasto con tutte le più elementari norme del
diritto civile, inutile ad affrontare "l'emergenza nomadi" (che recentemente
anche il Ministro degli Interni Maroni ha definito "conclusa"), indecente sul
piano morale.
Chiediamo che venga fatta luce sugli interessi che gravitano sull'area in
questione (quella di via Idro), i costi di realizzazione di eventuali nuove
opere di "assistenza" e i beneficiari, poiché riteniamo che la "cacciata", ma
qui sarebbe meglio dire la "deportazione" dei cittadini rom milanesi sia anche
strettamente legata all'oscuro intreccio di interessi privati e pubblici,
"caritatevoli" e non, ai danni dei soggetti più deboli della città.
Il Direttivo Opera Nomadi Milano
Associazione Opera Nomadi
Milano Onlus
Via De Pretis n. 13
0284891841 - 3393684212
20142 Milano
C.F. 97056140151
www.operanomadimilano.org
operanomadimilano@tiscali.it
Segnalazione di Ernesto Rossi
Visita del Servizio Civile Internazionale al Terradeo
A Buccinasco, alle porte di Milano, è in corso da anni un avanzato
esperimento, volto a consolidare l'inclusione sociale di un'ampia famiglia di
Sinti lombardi (ex giostrai), già presenti nel Comune dal 1980, e ivi residenti
dal 1991, benché qualcuno continui strumentalmente ad agitare il mito dei
'nomadi'. La sperimentazione ha coinvolto, in vent'anni, diverse Amministrazioni
di diverso orientamento, le quali hanno mantenuto una costante positiva
attenzione. Al punto che esiste in Comune un tavolo, presieduto da un assessore,
per affrontare i problemi della comunità sinta. E vi è un finanziamento,
disposto nel 2009 coi fondi del Ministero dell'Interno, e gestito dal Prefetto,
per completare i lavori nel Quartiere Terradeo, come localmente si chiama il
villaggio sinto.
Improvvisamente, in estate, questa vicenda è salita a pretestuosi onori di
cronaca, a causa d'una interrogazione in Consiglio regionale, basata
evidentemente su informazioni inesatte, sull'esistenza, in terreno di proprietà
comunale, nel Parco Sud, di alcune casette di legno senza fondamenta
(arditamente definite 'ville'!), in attesa di formale autorizzazione. Realizzate
fra il 1994 e il 2004, documentate al Parco e alla Prefettura, su di esse, non
certo per responsabilità dei sinti, ancora non è stato raggiunto un accordo di
regolarizzazione, secondo le leggi vigenti, nonostante una procedura avviata più
volte, dal centrosinistra e poi dal centrodestra.
L'area è stata assegnata con delibera (1994, centrodestra); vi è un contratto
decennale tra famiglie e Comune, che prevede diritti e doveri dei contraenti
(2005, centrosinistra); il campo è stato ampliato e ristrutturato secondo gli
standard dei campeggi; la Provincia ha finanziato blocco servizi, collegamenti
acquedotto e fogne.
La comunità è ben inserita, seguita da un'assistente sociale e da una sanitaria,
oltre che dall'associazione creata da sinti e volontari. Non v'è nessun problema
di convivenza, né di scolarizzazione (quest'anno due ragazzi alle superiori),
quelli di salute sono nella norma; non c'erano quasi più nemmeno problemi di
lavoro: ne sono tornati a causa della crisi, tanto che abbiamo avuto persino un
cassintegrato. Pressoché unanime il sostegno delle forze politiche locali e di
buona parte della popolazione.
Ma c'è chi vorrebbe caricare sulle spalle deboli d'una minoranza, spesso (ma non
qui!) emarginata, il mancato risultato d'una serie di procedure avviate da anni
da più amministrazioni, che senza inevitabili lungaggini burocratiche avrebbero
già risolto il problema.
Che questo possa essere il principale problema di Buccinasco, può pensarlo solo
chi chiude gli occhi su ben altre questioni. Ma forse molti italiani sono
migliori di certi amministratori.
Buccinasco, 20.09.2010
"Apertamente di Buccinasco"
costituita il 13 novembre 2006, registrata a Milano l'8 marzo 2007, n.1753,
serie 3. Codice fiscale 97459790156
info e documentazione e partecipazione a incontri, a disposizione di quanti ne
facciano richiesta a:
Ernesto Rossi, Presidente, cell.3338628466,
meg.rossi@tin.it - Augusto Luisi, Consigliere, cell.3355324525,
luisibuc@gmail.com
Le condizioni di vita a cui sono obbligati i Rom Macedoni, la lunga storia
dei pregiudizi e dalle intolleranze razziste, la segregazione e l'emarginazione
fuori centro abitato, tutto ciò ha contribuito a farne un archetipo della
"repulsione", cioè a presentarli a gran parte delle società ospitanti come
coloro che si devono odiare.
Per salvare i Rom Macedoni dai disagi della non convivenza e da un degrado che
assomiglia sempre più allo stesso sterminio culturale di tutti i popoli
minoritari, si sono levate voci autorevoli del Mondo della Cultura europea:
ultimo Gunther Grass che ha creato una Fondazione per il Popolo Rom a Lubecca,
in Germania.
Ad Arpinova (FG), i Rom Macedoni convivono con sporcizia dimenticata dall'AMICA,
con topi grandi come gatti senza disinfestazione, neanche un solo bagno (tutti
all'aria aperta con tutti i rischi), acqua corrente à singhiozzo (così, nessuno
si lava a dovere), 15 famiglie abbandonate nel degrado degno di un paese
terremotato e disastrato etc…
I servizi sociali comunali dimenticano di visitare il campo per alleviare le
sofferenze, consigliare le donne; soprattutto quelle sole; vigilare sull'igiene
dei minori etc.
I 60 bambini tornati à scuola di ogni grado e ordine con i mezzi dell'ATAF ( Ma
non hanno la possibilità di studiare al campo), rappresentano la speranza di
un'etnia che soffre e chi pensa ad un'integrazione che tarda à concretizzarsi.
Ma non hanno la possibilità di studiare al campo.
I Rom/Nomadi/Gitans sono poveri di sicurezze umane, costretti ogni giorno a fare
i conti con la precarietà e l'incertezza del futuro. Proprio per questo
approfondiscono il senso dell'ospitalità e della solidarietà e,
contemporaneamente, si rafforzano nella fede e nella speranza.
Proprio per questo attendono gesti di ospitalità e di vera solidarietà senza
cedere alla disperazione.
Dove è finita la solidarietà dei foggiani nella città di SS. Guglielmo e
Pellegrino, di Genoveffa di Troia, di Padre Pio?
IL PRESIDENTE ACSI.
Habib SGHAIER.
ASSOCIAZIONE COMUNITA' STRANIERE IN ITALIA.
ASSOCIACION COMUNIDADES EXTRANJERAS EN ITALIA
ASSOCIACAO COMUNIDADES ETRANGERES da ITALIA
ASSOZIATION ITALIENSCHE GEMEINSCHAFTEN ETRANGERES
ASSOCIATION DES COMMUNAUTES ETRANGERES EN ITALIE
FOREIGN COMMUNITIES ASSOCIATION IN ITALY
SHOQATE KOMUNITET HUAJ NE ITALIA
ОБЕДИНЕНИЕ НА ЧУЖДЕСТРАННИТЕ ОБЩНОСТИ В ИТАЛИЯ
ОБЪЕДИНЕНИЕ ИННОСТРАННЫХ ОБЩНОСТЕЙ В ИТАЛИИ
ASOCIATIA COMUNITARIA A STRAINILOR IN ITALIA
Onlus
Via Federico Spera, 95/ 97 /99 – 71100 FOGGIA (Italy)
Tel. (39) 3497239108 - Fax:(39) 0881200015
Codice Fiscale - Partita IVA 01740400716 E-mail:
“com.stran@yahoo.it”
Fotografie del 26/09/2010
Nessuna fotografia trovata.
|