Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 25/02/2009
Ricevo da
Marco Brazzoduro
Marian è un rom romeno che da qualche mese vive insieme a sua moglie in uno
dei cosiddetti “insediamenti abusivi” della Capitale, una baraccopoli di oltre
70 persone (di cui la metà minori) invasa dai topi. Ogni mattina, Marian si alza
all’alba e, insieme al cugino, percorre le strade della città a bordo del suo
Fiat Iveco alla ricerca di ferraglia varia da poter rivendere al peso. Grazie a
questa attività, può rientrare ogni sera al campo con qualche spicciolo nelle
mani sudice e rovinate da una giornata di ricerca e fatica. Quei soldi raccolti
onestamente, senza rubare niente a nessuno, apportando involontariamente un
servizio di riciclaggio alla città, sono l’unica fonte di reddito per sè e per
sua moglie, l’unico mezzo per mangiare alla sera.
Sabato 14 febbraio, il giorno di San Valentino, alle ore 18.00, poco prima che a
qualche chilometro di distanza si consumasse una mostruosa violenza contro una
coppia di ragazzini, Marian e sua moglie vengono fermati a bordo del loro
camioncino da un’attenta coppia di vigili – un uomo ed una donna di cui non
pubblicheremo il nome – per un normale controllo.
L’assicurazione è perfettamente in regola, la patente del conducente anche, i
parametri di sicurezza del mezzo sono ok, non vi sono contraffazioni di sorta, i
bolli sono tutti pagati. Eppure, il mezzo viene sequestrato.
Marian protesta e si rifiuta di firmare il verbale, ma la municipale consegna
loro un foglio in cui si legge che il mezzo sarà condotto al deposito di via
Artena per violazione dell’art. 100 del Codice della Strada.
La nostra Associazione (Popica Onlus), che collabora con i rom dell'insediamento
di Marian, viene avvertita solo lunedì mattina. L’art. 100 del CdS reca questo
titolo: “Targhe di immatricolazione degli autoveicoli, dei motoveicoli e dei
rimorchi”.
Decidiamo di accompagnare Marian allo sportello della Polizia Municipale del
Municipio VI per cercare di capire cosa sia successo.
La funzionaria, in modo non proprio accomodante, ci spiega che il problema sta
proprio nella targa. È contraffatta? No. È illeggibile? No. È vecchia? No. E
allora qual è il problema? La targa ha perso di rifrangenza.
Ci viene da ridere, ma forse dovremmo piangere. Al comma 5 del suddetto art. 100
del Codice Stradale, in effetti si dice: “Le targhe indicate ai commi 1, 2, 3, 4
devono avere caratteristiche rifrangenti”.
Ci scorrono nella mente le immagini fugaci di tutte quelle targhe vecchie e
scolorite che ogni giorno ci passano davanti nel traffico capitolino: targhe
scritte sul cartone, targhe completamente ricoperte di fango e adesivi, targhe
su cui sono stati apposti dei cd rifrangenti sui lati per evitare il flash degli
autovelox.
La situazione avrebbe una sua comicità, se non fosse tragica.
Non possiamo esimerci dal complimentarci con i funzionari della polizia
municipale per l’encomiabile lavoro svolto, per l’impeccabile applicazione della
legge.
Intanto Marian per riavere il mezzo dovrà passare dagli uffici della municipale
alla motorizzazione più volte, mentre il Fiat Iveco arricchirà le casse del
deposito. Ci vorranno centinaia di euro per riprendersi il furgoncino.
Come associazione abbiamo immediatamente contattato un avvocato per il ricorso.
Il legale, nonostante sia da anni impegnato nel settore, si è detto però
assolutamente nuovo ad un caso del genere.
Ci hanno detto che “la legge è uguale per tutti”: crediamo però che, in questo
caso, la legge sia stata “più uguale” per questa coppia di rom, che stasera non
avrà soldi per mangiare perché è stato loro sottratto il lavoro proprio in nome
della legge e della loro integrazione.
di Gianluca Staderini e Michele Camaioni
POPICA ONLUS - www.popica.org
http://www.myspace.com/popicaonlus
Da
Roma_Daily_News
COMUNICATO STAMPA GREEK HELSINKI MONITOR [Traduzione in inglese di
GHM dall'articolo originale in greco su
http://www.e-tipos.com/newsitem?id=75693 (da me ritradotto in italiano)]
I Rom di Aghia Varvara (municipalità della Grande Atene, con una sostanziale
presenza di Rom) lo chiamano "esempio della razza". E' cresciuto e ha
frequentato la scuola locale, completando i suoi studi alla Facoltà di Medicina
di Atene e la sua specialità medica all'ospedale "Sotiria". Ha aperto il suo
studio e qualche tempo fa è stato nominato nel ramo regionale dell'IKA (il
principale Fondo di Sicurezza Sociale greco, che ha anche una clinica
regionale). Il 42enne specialista dei polmoni Christos Vassileiou si sente
orgoglioso di aver infranto il "muro" di analfabetismo e di essere diventato un
modello per la nuova generazione di Zingari. "Per gli standard della mia razza,
è rivoluzionario lavorare nel campo medico."
La strada per l'Università e della realizzazione professionale è stata
tutt'altro che facile. "Se sei uno Zingaro, non puoi aspettarti aiuto da nessuna
parte. Trovi solo muri e porte chiuse. Attraverso questo percorso devi mantenere
le orecchie chiuse e rimanere impegnato sulle tue mete.
Per molti anni ho cercato, ma invano, di ottenere un lavoro in ospedale. Ho
portato pazienza ed alla fine sono stato ricompensato. Sono anche stato
fortunato. Se fossi nato in un'altra città, forse non ce l'avrei fatta". Molti
Zingari che vivono ad Aghia Varvara, hanno fatto in modo di assicurarsi una vita
decente. "Sono stati fatti alcuni passi. Diciamo che è una delle aree dove vive
l'elite degli Zingari. [Puoi trovare] gente istruita, dottori, studenti che
hanno buoni voti, uomini d'affari. Il modello Aghia Varvara dev'essere
ampliamente promosso e costituire un esempio per tutti gli insediamenti. Nella
maggior parte dei quali, i genitori non possono permettersi il latte per i loro
figli e raccolgono tutto ciò che possono trovare nella spazzatura per poter
vivere".
Nell'accampamento di Aghia Sofia e Dendropotamos in Tessalonica,
nell'accampamento di Sofades a Karditsa e Nea Smirni a Larissa, la gran
maggioranza dei Rom vive in baracche senza acqua corrente, fognature ed
elettricità. A Votanikos (nel centro di Atene) i bambini giocano accanto ai topi
morti. Nell'area di Psari ad Aspropyrgos, in campi con antichi alberi d'olivo e
mucchi di rifiuti e di macerie, circa 100 famiglie vivono in tende e baracche di
legno. Anche ad Aghia Vaarvara d'altra parte, la "città modello", rimangono
irrisolti bisogni di base nei campi dell'istruzione e dell'assistenza medica.
Vicino a Vassileiou vivono bambini senza nessun documento, che non parlano greco
e non sono mai andati a scuola. "Non possono nemmeno andare in ospedale. Non
hanno assicurazione medica o libretto sanitario. Non hanno nome. Le più grande
afflizioni sono l'analfabetismo, la disoccupazione e la ghettizzazione nelle
scuole. A Zefyri (un'altra municipalità vicino alla grande Atene con una
significativa presenza di Rom), c'è una scuola primaria dove quasi tutti gli
alunni sono Rom. Nessuno manda i propri bambini a frequentare quella scuola.
Come possono i giovani integrarsi in una società che li tiene ai margini? Lo
stesso fenomeno si può osservare in altre aree, come ad esempio in Chalkida o
Tessalonica."
Adesso da alcuni mesi, visita due volte a settimana gli uffici
dell'Associazione Culturale Zingara Pan-Ellenica ed esamina gratuitamente i Rom
con problemi respiratori. "Molti di loro iniziano a fumare da quando hanno otto
anni. Quando sono sulla quarantina, i loro polmoni sono distrutti". Due o tre
volte all'anno visita gli accampamenti in varie aree del paese e aiuta quelli
che ne hanno bisogno, esaminandoli o fornendo loro le medicine. "Provo a star
loro vicino. Dato che lo Stato non se ne cura, la responsabilità ricade su di
noi che abbiamo scelto di contrastare il fato di quanti appartengono alla nostra
razza. Abbiamo il dovere di riempire il gap lasciato dallo Stato".
"Il terzo mondo è vicino a noi"
"A scuola mi hanno insegnato storia greca antica. La Grecia è la mia patria,
il mio paese. E se sarà il caso, la difenderò. D'altra parte ci sono giovani
Zingari che non hanno gli stessi sentimenti. Lo Stato deve assegnare priorità
all'integrazione dei nostri bambini nella società". Le stime riguardo la
dimensione della comunità Rom in Grecia variano. Greek Helsinki Monitor
considera che ci siano 350.000 Rom, ma la Confederazione Pan-Ellenica
dell'Associazione dei Rom Greci (POSER) fa una stima di 714.000. "Non è
importante quanti siamo ma in che condizioni viviamo". Nel nostro paese ci sono
approssimativamente 250 comunità di Zingari. In molti accampamenti dove vivono
"gli abitanti delle tende", il 99% sono positivi all'epatite A, mentre il 50% lo
è all'epatite B. Il 90% dei Rom che vive in Grecia è analfabeta, il 40%
disoccupato e l'80% non hanno nessuna assicurazione sociale. "Ci si ricorda di
noi solo in caso di incidenti che attraggono cattiva pubblicità. E durante le
elezioni". Ora da alcuni mesi, Vassileiou sta riunendo informazioni riguardo le
condizioni di vita del suo popolo. "La nostra unica soluzione risiede
nell'appellarci alle agenzie dell'Unione Europea. Abbiamo compilato documenti
con i nostri desideri e promesse. Sento sempre la gente che parla dei bambini
del terzo mondo. Se visitassero Aspropyrgos, lo incontrerebbero. Vivono accanto
a noi. Tra di noi."
GREEK HELSINKI MONITOR (GHM)
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Da
Hungarian_Roma
Budapest, 20 febbraio (MTI) - Orban Kolompar, capo dell'Autorità Nazionale
Zingara (OCO), ha chiesto alle comunità rom ungheresi di contribuire ad
un'analisi delle recenti manifestazioni anti-Rom e di addivenire a proposte che
calmino le tensioni con la società, ha detto venerdì Kolompar a MTI.
I sentimenti anti-Rom tenderanno a crescere nei prossimi mesi, in quanto i
nazionalisti radicali stanno facendo sforzi per aumentare la loro base
elettorale alimentando questi sentimenti, ha detto Kolompar.
Ha aggiunto che Fidesz, il principale partito d'opposizione, sta fornendo
"tacito appoggio" a queste attività, citando la recente dichiarazione del leader
di Fidesz, Victor Orban: "Non esiste un crimine zingaro, ma ci sono zingari
criminali".
Kolompar ha detto che OCO non permetterà che la comunità rom sia etichettata
collettivamente come un gruppo di criminali. "Chiunque usi questa retorica sta
giocando col fuoco," ha aggiunto.
I leaders dei 1.127 governi locali Rom d'Ungheria si incontreranno per una
conferenza nazionale agli inizi di marzo. L'agenda include anche i temi del
lavoro, dell'istruzione e della sicurezza pubblica, ha detto Kolompar.
Fotografie del 25/02/2009
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