Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 09/02/2009
Ricevo da Ernesto Rossi
Gentili amiche e amici, vi prego di prendere in seria considerazione il
testo allegato. Esso proviene da un’autorità dello Stato e rappresenta la
volontà del governo italiano in carica.
Ma vi prego anche di considerarne il contenuto e il significato. E le
conseguenze umane e materiali.
Se questo testo venisse applicato così come è scritto, questo significherebbe,
per la prima volta in Italia, un formale –e sostanziale- aggravamento delle
condizioni dei cosiddetti zingari.
In Lombardia, per quanto concerne l’autorità del commissario straordinario da
cui proviene; per altri luoghi, se già non è avvenuto, solo un’anticipazione
(Milano, si sa, è, o era, la capitale morale del paese) di quello che potrebbe
accadere/accadrà a questa popolazione.
Nei lunghi anni ormai, da che lavoro con loro, quasi quindici, ho visto troppe
volte una loro somma d’investimenti di vita –lavoro, percorsi scolastici,
ricerca di soluzioni abitative, tentativi di partecipare alla società
‘dominante’- ridotti allo zero da semplici provvedimenti amministrativi, quando
non dal solo atteggiamento ostile di chi doveva applicare leggi e regolamenti.
Questa è la tolleranza sottozero.
Finalmente, secondo come si esprimono, insensatamente, le Autorità, anche
l’Italia avrà i suoi NOMADI.
Ernesto Rossi
PS: Il
regolamento è scaricabile dall'Area
approfondimenti e documenti
Ricevo da
Marta Pistocchi
12 Febbraio 2009, ore 22 ARCI CICCO SIMONETTA, Via Cicco Simonetta 16 (zona
conca del naviglio) Milano
www.ciccosimonetta.org
Serata danzante di musica balcanica e rom

Muzikanti -di BalVal, fisarmonica, violino & sevdah
Ingresso 4 euro con tessera arci (chi deve fare la tessera non paga l'ingresso!)
I Muzikanti sono la realizzazione di un autentico incontro di culture, che si
esprime in un linguaggio musicale originale, fantasioso e vitale.
Fonte d’ispirazione primaria del loro repertorio è la musica Rom, espressione
artistica di un popolo che sa riunire in una voce sola i diversi caratteri
dell’Europa balcanica.
Ritmi incalzanti, intervalli orientaleggianti e virtuosismi si alternano a
melodie struggenti dal potere evocativo, in una combinazione di esotismo ed
energia che emoziona ogni tipo di pubblico.
Venerdì 13 febbraio h. 20.30 - Camera del Lavoro di Milano, corso di Porta Vittoria Camera del Lavoro di Milano, Opera Nomadi, Federazione Rom e Sinti insieme, Casa della cultura di Milano vi invitano in occasione della GIORNATA DELLA MEMORIA Shoah e Porrajmos Piccoli ricordi di un tempo atroce con Dijana Pavlovic e Tatiana Olear
Violino Marta Pistocchi fisarmonica Jovice Jovic e Mario Ruggeri Con partecipazione di: Allievi Centro Propedeutico Paolo Grassi: Martina Testa, Luca Solesin, Marta Calbi, Rudi Salpietra Elementi scenici e attrezzeria Centro Diurno “Desi 3” U.F.S.M.A dell’ ASL 3 di Pistoia: Franca Dolfi, Marco Mungai, Simone Benini, Stefano Palagi, Stefano Frotti, Cristina Barni, Alessio Cartini, Chiara Betti, Patrizia Cusimano Lo spettacolo sarà preceduto dalla proiezione del documentario “A forza di essere vento” a cura di Opera Nomadi testimonianze di Moni Ovadia Ferruccio Cappelli, Casa della Cultura di Milano Mirko Bezzecchi, superstite Rom dei campi di concentramento Corrado Mandreoli, Camera del Lavoro
Tamara Lazerson, quattordicenne ebrea, internata a Teresien, racconta nei
suoi diari la sua vita di adolescente tra dramma quotidiano e sogni del futuro
possibile. Barbara Richter, sinta, internata quindicenne nello Zigeunerlager di
Auschwitz-Birkenau, ha lasciato la testimonianza della sua lotta per la
sopravvivenza. Due storie che ci parlano dello sterminio che ha colpito il
popolo ebreo e il popolo rom e sinto e che aveva per entrambi la logica
dell’annientamento su base razziale. Sono anche, attraverso gli occhi di due
adolescenti, lo specchio di due modi diversi di vivere lo stesso orrore.
Gli uomini si abituano a tutto e i ricordi sono destinati a svanire.
Noi siamo qui ogni anno perché non si perda mai la memoria di ciò che è
avvenuto. Vogliamo usare l’occasione di quest’anno per riportare alla memoria
quella che poteva essere la semplice quotidianità di persone che ogni giorno
cercavano di resistere ad una specie di atroce dissolversi della propria vita: i
tentativi di sottrarsi e le diverse modalità di intravedere una speranza, il
lento lasciarsi travolgere dal dolore e di nuovo la voglia di combattere senza
armi, senza bandiere, solo con la propria volontà e la propria fantasia.
Proveremo a raccontare i sogni dei bambini che si costruivano amici di legno e
cencio cui raccontare le proprie paure e gli espedienti dei grandi che,
deprivati di tutto, si nascondevano nella memoria dei propri passati lavori, dei
propri amori dei propri passatempi … in qualsiasi cosa potesse mantenerli vivi.
Fotografie del 09/02/2009
Nessuna fotografia trovata.
|