Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 15/02/2009
Ricevo da Roberto Malini
Un utente mi chiede un parere sugli stupri di Roma e Bologna: stranieri
violentano ragazze italiane e Alemanno tuona contro il "pericolo Rom".
Credo che dobbiamo attendere la fine delle indagini, prima di esprimere un
giudizio. E' un evento strano, quello di Roma, e penso che lascerà alcuni dubbi.
In ogni caso, non sono aumentati gli stupri e non è aumentata la percentuale di
violentatori stranieri, che rappresenta il 10%. Oggi un Rom è stato bruciato
vivo in una baracca, a Roma, ma non ne parla nessuno: questo è per me
incredibile. Si scatena ancora una volta la caccia al Rom e allo straniero.
A Pesaro, dove vivo attualmente, la gente sembra impazzita e vede in chi ha la
pelle un po' più scura il diavolo in persona. Dimenticano che gli italiani hanno
raggiunto a fine 2008 il record di fatturato della criminalità nel mondo: 500
miliardi di euro. Ma non si combatte questo fenomeno: si combattono i poveri, i
migranti, i Rom. Mi dispiace per chi viene stuprato (nelle carceri, circa 250
giovani maschi vengono stuprati ogni anno e circa 30 di loro si suicidano nelle
loro celle; nelle case, un numero impressionante di bambine e donne viene
violentato da familiari e persone "di famiglia"; nelle strade, oltre alle donne
italiane, molte giovani Romnì vengono molestate e stuprate quando restano senza
rifugio; nelle mani delle autorità e nelle comunità rieducative, ragazzini e
ragazzine Rom e stranieri, secondo le molte segnalazioni, subiscono abusi di
varia natura), ma la civiltà stessa è stuprata ogni giorno, in Italia. La nostra
anima è violentata. Sono tuttavia altri stupri (altrettanto dolorosi, certo),
che - strumentalizzati - troviamo nelle prime pagine dei quotidiani e nei
telegiornali.
Roberto Malini
roberto.malini@annesdoor.com
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Da
Circolo Pasolini Pavia
di Nicola Cocco - E' importante in questo momento che i medici e tutto
il personale sanitario ricordino (e facciano ricordare) che né la cancellazione
del divieto di denuncia né il reato di clandestinità sono ancora legge: se,
prima dell'eventuale approvazione della Camera, dovessero esserci delle denunce
(come purtroppo è già successo), gli autori sono perseguibili da parte della
legge, nonché dell'Ordine dei Medici. Può sembrare ovvio, ma è importante
nell'ottica di tranquillizzare i cittadini stranieri che, per paura e
disinformazione, già da diverse settimane stanno evitando le strutture e i
servizi sanitari (un calo di affluenza tra il 20% e il 30%, secondo stime
diffuse dalle principali associazioni impegnate sul campo): PeaceReporter
racconta cosa sta succedendo in un ambulatorio di Bologna,
qui.
Fotografie del 15/02/2009
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