Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 21/02/2009
Roma, 19 feb - Tempi duri per i giostrai e per i circhi equestri nel
Lazio. Anche se una legge dello Stato prevede una serie di norme volte a
sostenere e agevolare l'arte dello spettacolo viaggiante, l'etnia Sinti, che da
secoli e' la principale titolare tali mestieri ambulanti, lamenta l'assenza di
spazi idonei per vivere e lavorare. E' quanto e' emerso oggi nel corso
dell'audizione in Commissione Lavoro e Politiche sociali del Lazio, presieduta
da Peppe Mariani (Lista civica per il Lazio), alla quale ha partecipato una
numerosa delegazione di Sinti, guidata da Massimo Converso, presidente
dell'Opera Nomadi, ente morale istituito con decreto del 1970.
Circa mille nel Lazio, di cui la meta' a Roma, i Sinti sono originari dell'India
come i Rom. Presenti in Italia fin dal XV secolo, si tramandano di padre in
figlio soprattutto i lavori legati all'arte circense (tra i piu' famosi circensi
italiani di origine Sinti, gli Orfei e i Togni) e il mestiere di giostraio. I
comuni, per legge, dovrebbero rendere disponibili apposite aree per le
istallazioni delle attivita' dello spettacolo viaggiante e dei parchi di
divertimento, ma, come ha riferito il presidente dell'Opera Nomadi nel corso
dell'audizione, cio' nel Lazio non sempre avviene. Nel corso dell'audizione e'
stata evidenziata l'esigenza di microaree per famiglie allargate, piu'
funzionali alle esigenze di vita e di lavoro dei Sinti, oggi concentrati in
grandi insediamenti, come quello di San Basilio a Roma, e coinvolti dai recenti
provvedimenti per i campi rom.
Converso ha riferito anche della doppia vaccinazione effettuata recentemente a
circa duecento bambini e delle pessime condizioni di vivibilita'
dell'insediamento di Ciampino.
''Ci attiveremo subito con le Asl per avere il rapporto sulle persone vaccinate
- ha detto Mariani nel tirare le somme - E' un segnale inaccettabile per la
salute pubblica.
In questi giorni ci sono stati casi terribili associati ai campi rom''.
res/sam/rob
Di Fabrizio (pubblicato @ 09:15:52 in media, visitato 2780 volte)
Da
Roma_ex_Yugoslavia
Ieri (15 febbraio 2009), la STV (Televisione Serba) ha trasmesso un
documentario abbastanza lungo dedicato agli orsi ballerini in Serbia. L'idea di
partenza era rispettabile, promuovere l'azione della branca bulgara della OnG
austriaca Vier Pfoten (Ita. Quattro Zampe, Bulg. Четири Лапи) di soccorrere tre orsi, che sono stati
letteralmente torturati durante decenni per farli ballare,e fornire loro
corrette condizioni di vita per gli ultimi anni delle loro vite. I nomi dei tre
orsi sono: Marko, Kasandra e Milena, da Požarevac e Kuševac (Serbia
meridionale).
Tutto apprezzabile eccettuato il fatto che il commentatore ha insistito per
tutto il tempo che gli addestratori degli orsi fossero Rrom - che è una
calunnia, dato che i proprietari e gli addestratori nel documentario erano tutti
di etnia rumena (più precisamente Moeso-Rumeni: Rumeni autoctoni della
Serbia meridionale, in serbo "Vlasi" o "Karavlasi"). E' gente davvero
miserabile, illeterata e arretrata, ma miseria, illeteratezza e arretratezza non
si convertono per forza in "Zingari". Sono rumeni, parlano rumeno (e serbo), non
il romanes, vivono in aree rumene, non si sposano con i Rrom, quindi perché mai
devono essere etichettati come Zingari nel film, incluso da Acković (un politico
e giornalista serbo) in un'intervista? Soltanto perché incontrano il cliché (non
la realtà) degli "Zingari"?
Gli addestratori d'orsi Moeso-Rumeni sono ben conosciuti nella regione come
crudeli e senza pietà verso i loro animali, [...] mentre gli addestratori
Rromani, com'è evidente in Macedonia, Bulgaria, Grecia, Turchia, ecc...,
trattano i loro orsi come grossi gatti, con pazienza e conoscenza della
psicologia animale riconosciuta. L'opposto degli addestratori rumeni d'animali.
Inoltre, il film è molto impressionante, con sequenze di crudeltà contro
questi animali e lascia un marchio potente e definitivo di odio contro i
"criminali Zingari" nella mente di migliaia di bambini, che hanno visto il
programma domenica pomeriggio alla TV. Questo è uno dei modi in cui l'antiziganismo
viene costruito poco a poco nelle giovani generazioni in diversi paesi. So che
sarà difficile proibire il film o chiedere al produttore di cambiare il
commento, ma è un'azione che vale lo sforzo.
Musko, iz Srbije
ternikano_berno@yahoo.fr
Da
Czech_Roma
Praga – 17.2.2009 – All'inizio di febbraio l'OnG Zvule Prava ha aperto il
suo numero d'aiuto telefonico per i Rom nella Repubblica Ceca. La linea d'aiuto
fornisce assistenza in caso di discriminazione illegale e altri crimini. E'
parte del progetto "Ma den pes!" (Non arrendersi!)
La linea d'aiuto [...] dice come procedere per difendere i propri diritti. Ci
si focalizza particolarmente sulle vittime Rom (non soltanto quanti vivono in
località socialmente escluse). Inoltre appoggia metodicamente le OnG che aiutano
i Rom socialmente svantaggiati.
[...] Nei casi estremi che coinvolgono problemi sistematici con un più ampio
impatto sociale, Zvule Prava fornisce ed organizza aiuto legale per le
vittime (anche per compilare documenti legali ed agendo come rappresentante
legale per il cliente nei casi selezionati).
Zvule Prava inoltre usa la propria esperienza con i clienti per fornire
consigli e sviluppare linee guida sistematiche per le istituzioni statali
nell'area della non-discriminazione.
Zvule Prava lavora per difendere e promuovere l'accessibilità universale ai
principi basici della democrazia e sulle norme di legge. Il progetto è
finanziato dal Ministero degli Interni.
Contatti:
Ma den pes
Linea di aiuto telefonica per le vittime di discriminazione
Tel: 222 589 589
Opera giornalmente dalle 9.00 alle 17.00
www.madenpes.cz
E-mail: madenpes@zvuleprava.cz
For more information, please contact Veronika Kristková or Jan Stejskal at: 420
777 220 503.
Fotografie del 21/02/2009
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